venerdì 30 dicembre 2011

IL MANTRA PIU' POTENTE


Il mantra più potente del mondo

Non si tratta di un mantra che mette in contatto con maestri ascesi nell'altro mondo o mette in contatto con altre realtà. Si tratta di un mantra che al contrario mette i piedi ben fissi a terra.
Eccolo qua:
"io sono un animale che ha imparato il linguaggio"
"siamo tutti animali e io sono un'animale che ha imparato il linguaggio"
"io sono un animale che ha imparato il linguaggio"
"siamo tutti animali e io sono un'animale che ha imparato il linguaggio"
"io sono un animale che ha imparato il linguaggio"
"siamo tutti animali e io sono un'animale che ha imparato il linguaggio"
"io sono un animale che ha imparato il linguaggio"

Dopo averlo ripetuto almeno 20 volte al giorno,  può anche succedere che per qualche istante il pensiero e il parlare passino in secondo piano e al primo torni ad esserci l'essere, non più identificato con questi e il linguaggio torni ad essere uno strumento.

Infatti è il linguaggio che crea tanti schemi che addormentano l'essere rendendo tutto automatico e impulsivo. Ogni schema è come un filo di ragnatela che con il tempo rinchiude l'essere in un bozzolo facendolo addormentare e facendolo identificare con il linguaggio, col parlare, con i concetti  e dunque col il pensiero che è una concatenazione di preconcetti,  che nel mentre diviene  un ragno enorme che vive nutrendosi del bozzolo al centro della ragnatela.


Il fascino degli stranieri è dovuto al fatto che la nuova lingua che parlano è priva di schemi, priva del passato, non c'è identificazione, ed è molto riflessa.
Se uno straniero dice "ciao" ad una ragazza lo fa con totale distacco, senza identificarsi e senza che il linguaggio detti legge, e sopratutto anche nella persona di fronte non sono visti schemi e cose del passato, ci sono solo i fatti, nessuna cosa astratta, ossia l'animale ragazza che ha imparato il linguaggio mi risponde con "ciao" e mi sorride perchè felice del contatto comunicativo fra i due esseri. Il tutto può avvenire consapevolmente o inconsapevolmente. Ogni persona andrebbe vista proprio come in questa situazione, tutti animali, che hanno imparato il linguaggio.

L'identificazione nel linguaggio porta ad avere anche una distorsione della visione, negli altri vengono visti solo il linguaggio e gli schemi di pensiero, mentre invece si dovrebbe vedere l'essere animale che esprime qualcosa, un sentimento ad esempio attraverso questo strumento.
Da questo linguaggio si  è assuefatti, si dorme e si lascia a lui il comando che agisce in modo impulsivo secondo degli schemi  e dunque si lascia al pensiero il comando, che non è altro che una concatenazione di concetti ed emozioni legati secondo tanti schemi.

Noi non siamo altro che animali, animali che hanno imparato il linguaggio per comunicare.

Se ci troviamo con dei cani, siamo un gruppo di animali in cui ce nè uno che ha imparato lo strumento comunicativo del linguaggio.
Se una persona umana si trova con una persona non umana e si scambiano affetti, ci sono due animali che si scambiano affetti, e nient'altro, non c'è la questione di superiorità dove uno mostra affetto perchè si sente inferiore.
Noi siamo animali e gli altri animali in noi vedono animali, non avendo i concetti ed il pensiero, loro non vedono quell'aura astratta che solo noi ci creiamo attorno, data da tutte le cose convenzionali dal potere, dall'immagine, dai soldi.

articolo completo su hacker della mente

giovedì 29 dicembre 2011

LA TECNICA DELLA RIPETIZIONE DEL NOME


..... una tecnica, uno strumento, un mezzo per nominare il nome di Dio più volte che puoi, usa il sistema più antico del Mondo, quello tramandato da tutti i Mistici di tutte le più grandi Tradizioni Spirituali. Scegli il Nome che più è caro al tuo Cuore. Non importa a quale Religione o Non Religione appartenga, l'importante è che tu scelga Quello in cui hai maggiore Fede e per il quale nutri un grande Amore. Si, perché ricordati, sarà il magnetismo che metterai attraverso la Fede e l'Amore ad attrarre Dio come una calamita. Scruta perciò nel tuo cuore per sapere quale Santo, quale Maestro o quale Immagine Divina sia più in sintonia con il tuo Essere.
E se non sai scegliere? Se sei indeciso? Aspetta… chiedi un segno al Cielo… e aspetta! Nel frattempo cerca di mettere in pratica ogni comandamento senza utilizzare la tecnica. Cerca, studia, leggi le vite delle Grandi Incarnazioni Divine e dei Grandi Mistici… e aspetta! Arriverà anche il tuo momento, e quando ti sentirai particolarmente attratto, spontaneamente, ad un Nome e ad una Figura…significa che il tuo Cuore è stato colpito… e scegliere ti sarà facile.
Dopo avere fatto la tua scelta, per tutta la vita, senza mai cambiare, ripeti mentalmente quel Nome tutte le volte che puoi. Mentre lavori, mentre guidi, mentre svolgi qualsiasi tipo di azione in cui ti sia possibile farlo, mentre ti addormenti, appena ti svegli, mentre mangi....e visualizza la Sua Forma. Quando ripeti il Nome pensa anche alla Sua Immagine... e quando visualizzi la Sua Immagine, ripeti al tempo stesso il Suo Nome. In questo modo tu acquisirai le Qualità Divine del Nome e della Forma che ti sei scelto. Ogni giorno che passa il tuo magnetismo si accrescerà ed il tuo potere di attrazione d'Amore si farà più forte. Ti sarà più facile sviluppare compassione e coraggio, umiltà e determinazione. Ti sarà più facile attirare ciò che è più giusto per la tua evoluzione Umana e Spirituale. Non fermarti mai... continua... non stancarti... ed anche in sogno ti succederà che ripeterai… e vedrai....ed anche nel sonno senza sogni... fino a fonderti nell'Infinito!



E se vuoi proseguire nella tecnica, ogni tanto, santifica ancora di più il tuo tempo cercando di ripetere il Nome da te scelto, nella solitudine più assoluta. Staccati da tutto e da tutti e raccogliti silenziosamente nel tuo Cuore. Resta lontano dai rumori e dai disturbi e scegli un luogo all’aperto, in mezzo alla natura, dove poterti sedere tranquillamente o camminare in pace, lentamente. Oppure una piccola stanza silenziosa, a lume di candela, o illuminata da luce soffusa.
Ripeti piano piano quel Nome, visualizza quell’Immagine e respira dolcemente e profondamente… profondamente e dolcemente. Più il respiro si calma, e più si calma la tua mente. Non avere fretta… non pensare a ieri… non pensare a domani… semplicemente ripeti il Nome… visualizza l’Immagine… inspira con dolcezza… espira lentamente e profondamente. Rigenerati santificando quel momento con la presenza costante della tua Pratica Spirituale. Per poter stare bene con gli altri hai bisogno di assaporare, di tanto in tanto, la bellezza della solitudine e della compagnia con te stesso e con il Simbolo dell’Amore che maggiormente hai nel Cuore.
Puoi camminare con il Nome nella mente e l’Immagine nel Cuore… lentamente… fra gli alberi… o star seduto in riva al lago… o in una stanzetta silenziosa… ciò che conta è che, ogni tanto, dopo aver praticato la tua tecnica in mezzo agli altri, in ogni luogo, in ogni occasione… lo farai anche nella solitudine più assoluta. Scegli tu quando, scegli tu dove… scegli tu quanto… ma ricordati… ricordati di farlo… e non far passare troppo tempo. Stabilisci i termini della tua Pratica Spirituale, e mantieniti costante.

Concentrati sulle Qualità Divine dell’Immagine che Ami. Mentre mentalmente ripeti il Suo Nome rifletti sulle virtù di Chi stai contemplando. Forza, Saggezza, Amore, Compassione, Coraggio, Volontà, Bellezza, Onnipotenza, Onnipresenza, Onniscienza….e tutto quello che di più grande e più bello puoi immaginare.
Perché tutto questo? Perché si diventa ciò che si pensa!
Ogni volta, perciò, che contemplerai la tua Figura prescelta, e che ne ripeterai il Nome, non dimenticarti di rammentarne le Qualità Divine. Quelle stesse Virtù celesti ti appartengono dall’origine dei tempi, devi solo risvegliarne il ricordo.
La tua pratica quotidiana avrà ancora più forza e più valore se ti circonderai di persone che siano sul tuo stesso Cammino Interiore.
Chi ha paura deve frequentare persone coraggiose. Chi vive di odio e di rancore deve frequentare persone che Amino e che sappiano Perdonare. Chi si sente debole e indifeso deve stare in compagnia dei forti.
Perciò sappi scegliere le persone giuste che ti possano aiutare a risvegliare le tue qualità migliori, e non allontanarti da loro fino a che non le avrai risvegliate tutte. Non pensare di poterci riuscire da solo… cerca la compagnia dei Santi, dei Buoni e dei Giusti!
Il Sentiero Spirituale è un viaggio controcorrente, è un viaggio da Eroi… non farlo da solo… o facilmente, chi non ti comprende, tenterà di farti ricadere. Non ascoltare chi ti dirà che non serve a nulla, che sei debole e che è impossibile.
Tutto è possibile…per chi ha deciso!
E la compagnia dei Saggi è la più grande protezione per coloro che hanno scelto il Sentiero dell’Amore… così come la ripetizione del Nome e la visualizzazione della Forma sarà una schermatura contro i dolori e le sofferenze.




In ogni momento in cui stai per cadere in pensieri, parole o azioni nocive, per te stesso o per gli altri, ricordati della tua àncora di salvataggio. Aggrappati al Nome e all’Immagine. Ripeti il Nome…visualizza la Forma….rallenta il respiro….ricordati le Qualità Divine della Figura che stai contemplando. Tutto questo ti darà la forza necessaria per trasformare il carbone in diamante, l’impuro in puro, la sconfitta in successo.
Ripeti quel Nome….visualizza l’Immagine…tutte le volte che puoi….falla diventare la tua abitudine migliore….cosicché ti possa venire in aiuto da sola…senza neanche cercarla.
Non stancarti mai…non fermarti dopo solo pochi giorni…persisti per mesi…anni…e ti accorgerai che quanto ti dico è Verità!

Fonte: Natyan Link

martedì 27 dicembre 2011

LE PIETRE DEGLI SCIAMANI


Gli appassionati di minerali sono notevoli conoscitori delle pietre e di come si sono formate. Se per quasi tutte sono note le modalità di creazione dei vari tipi, divisi tra rocce metamorfiche, sedimentarie e magmatiche, ce n'è un tipo che sfida tutte le ipotesi.
Le Moqui Marbles infatti sono un vero mistero per tutti i geologi: nonostante le varie teorie, nessuna pare convincente. Questi strani minerali chiamate anche Iron Balls , Indian Balls, Navaho Cherries o pietre degli sciamani per il loro valore spirituale, sembrerebbero a prima vista di natura artificiale. Sono di forma sferica, la superficie assai ruvida e dura: hanno un diametro che va dai 2-3 cm ai 20-30 circa. La zona in cui queste sfere sono state rinvenute si trova nel deserto degli Stati Uniti tra lo stato dello Utah ed il nord dell'Arizona, alla base del Navaho Sandstone, un sistema di formazioni di blocchi di arenaria.
L'età stimata di queste "palline" è tra i 120 e i 190 milioni di anni, agli inizi dell'era Gurassica. La parte esterna è composta da ematite (ossido di ferro), all'interno invece si trova un finissimo composto di silice, tipo una sabbia di color corallo, mentre al centro di questa c'è un piccola sfera di pietra di arenaria.
Secondo la teoria ufficiale dei geologi, alquanto cervellotica, le Moqui si sarebbero formate quando le dune di sabbia originali, successivamente trasformatesi nelle attuali Nevada Sandstone, erano sotto il mare. Il ferro in origine era probabilmente sotto forma di limonite che, sottoposta a grandi pressioni, ad una profondità che va dai 300 ai 700 m all'interno della crosta terrestre, si è trasformata in una specie di "gel". Dopodichè i getti di gas vulcanici ad altissima temperatura hanno mutato la limonite in ematite modellandone la conformazione fino ad assumere quella attuale sferica.


Le Moqui, dopo essere state esposte agli agenti atmosferici per centinaia di milioni di anni, avrebbero 
subito l'azione erosiva della sabbia che le avrebbe ripulite e levigate. La teoria più accreditata 
(e non pienamente accettata dagli stessi geologi) dimostra comunque molte lacune se si pensa che 
190 milioni di anni fa, in piena era giurassica, si suppone che il clima e la vegetazione fossero abbastanza
 diversi da quelli di oggi, considerando anche il ritrovamento di antiche foreste di sequoie pietrificate. 
Quindi, se nel Giurassico il clima era molto umido, una vegetazione lussureggiante ricopriva gran parte 
delle terre, come anche in altre parti del mondo dove oggi ci sono deserti. Ma allora, se le Moqui Balls, 
come è stato stimato, son così vecchie e formatesi probabilmente dall'azione magmatica 
e poi da quella erosiva della sabbia desertica, come sono arrivate in un'area che desertica non era? 
E soprattutto, come si sono realmente formate? E perché solo lì e non nel deserto di Gobi o nel Sahara, 
che pure presentano tracce di vulcanesimo?
La cosa più sorprendente è che queste palline di ferro, da quel che affermano gli sciamani Navaho del 
luogo, hanno proprietà energetiche e curative a livello spirituale. Emanano energie bilanciate, 
protettive e assorbono le negatività. Il nucleo in arenaria è una sabbia di silicio che 
ha proprietà paragonabili a quelle del cristallo di rocca che è una pietra riequilibratrice. 
Così, l'ossido di ferro, abbinato al silicio, riequilibra l'energia associata a quella dei chakra, 
i vortici energetici presenti nel corpo umano.Gli sciamani nativi d'America usavano queste pietre
 a scopo terapeutico collocandole sul primo e il settimo chakra purificando, con le loro vibrazioni, 
tutti i centri energetici, mentre posta sul sesto favoriva la chiaroveggenza. Molte altre sono le 
proprietà purificatrici delle pietre, quindi è anche per questo motivo che ipotizziamo una possibile

 natura artificiale delle misteriose Moqui Marbles. Ma chi le creò? Un popolo che visse 190 milioni
 di anni fa in Arizona? fonte http://www.satorws.com/moqui.htm



Proprietà metafisiche: Poiché sono fortemente connesse all'energia della Terra, le pietre Shamaniche risultano particolarmente "radicanti" ed energizzanti.
Si dice siano utili a connettere con i propri "animali guida", e provvedano a proteggere e a purificare.
Queste pietre se usate sul terzo occhio possono favorire le doti psichiche sono chiamate anche Pietre dello sciamano, perchè si ritiene favoriscano il percorso di evoluzione personale ed i processi di guarigione.
Esse possiedono proprietà sia energizzanti e rivitalizzanti, che stabilizzanti e riequilibratrici, in quanto hanno un’emanazione energetica maschile-femminile bilanciata

Proprietà magiche: Poste sotto il cuscino favoriscono l’attività onirica ed il ricordo dei sogni al risveglio;
La cosa più sorprendente è che queste palline di ferro, da quel che affermano gli sciamani Navaho del luogo, hanno proprietà energetiche e curative a livello spirituale. Emanano energie bilanciate, protettive e assorbono le negatività.
Il nucleo in arenaria è una sabbia di silicio che ha proprietà paragonabili a quelle del cristallo di rocca che è una pietra riequilibratrice. fonte 
http://eyeclipse.forumcommunity.net/?t=29677821

Le MOQUI BALLS: 

Queste pietre, formatesi misteriosamente circa 130-155 milioni di anni fa e rinvenute alla base del Navajo Sandstone, sono ruvide e di forma sferica. La parte esterna è formata da un massiccio deposito ferroso naturale e l’interno è composto da arenaria finissima color corallo (molto più fine delle circostanti arenarie del Navajo Sandstone). 
Le Moqui Balls, dalla forma arrotondata e dal colore nerastro si trovano nello Utah e sono alquanto simili, per forma e proprietà energetiche, alle Boji Stones, alle Kejapo stones ed alle Kansas pop rocks; sono chiamate anche Moki marbles o Pietre dello sciamano, in quanto si ritiene siano potenti alleati sia nel cammino di evoluzione personale che nelle situazioni di guarigione. 
Nell’ambito del lavoro spirituale individuale queste pietre ci connettono con l’energia della terra; esse possiedono un’emanazione energetica maschile-femminile bilanciata che risulta sia stabilizzante che energizzante; fortemente protettive, assorbono negatività ed accumuli nei campi energetici rinnovandoli e purificandoli. 
L'arenaria, che costituisce il nucleo del globulo, è una sabbia, e cioè silicio, che possiede una emanazione riequilibratrice, come il cristallo di rocca (o quarzo ialino), anch'esso silicio. L'ossido di ferro del guscio, invece, possiede una emanazione di forza e rivitalizzante. L'emanazione energetica della parte esterna (ossido di ferro) "veicolata" dall'emanazione di quella interna (silicio) e dalla frequenza del colore rosa dell'arenaria fa sì che queste sfere siano fortemente riequilibratrici di Sushuma - che è il canale centrale dell'energia dei chakra - attorno al quale si incrociano Ida e Pingala, le due nadi. 
Si dice che gli sciamani appartenenti a varie tribù dei nativi d'America usassero le Moqui Balls per i contatti di iniziazione e per approfondire l’interazione con le proprie guide animali. 
Si può collocare una di queste pietre sul 7° chacra ed un’altra sul 1°, o sulle piante dei piedi: le vibrazioni generate purificheranno tutti i centri energetici e normalizzeranno, riattivandolo, il flusso di energia lungo la spina dorsale. Una Moqui Ball, posta sul terzo occhio (6°) favorirà la chiaroveggenza e la percezione di eventi distanti o addirittura di vite precedenti. 
Le Moqui hanno un sottile effetto magnetizzante sul campo energetico, sgombrano e ricaricano le zone dove sono poste. Sono particolarmente efficaci quando ne viene tenuta una in ogni mano durante i viaggi interiori o la meditazione. Poste sotto il cuscino favoriscono l’attività onirica ed il ricordo dei sogni al risveglio; amplificano l’abilità individuale di vedere oltre il velo delle apparenze fino al cuore della realtà. fonte http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/Divinazione-con-le-Moqui-Balls/D7223433.html

lunedì 26 dicembre 2011

TI AMO...MA SONO FELICE ANCHE SENZA DI TE


Se una persona a te cara minaccia di andarsene? Se sei costretto a rinunciare a una vecchia abitudine? Ecco che dentro di te si crea un enorme vuoto, che ti fa perdere la gioia di vivere e la sicurezza in te stesso. La dipendenza verso gli altri, le cose o le consuetudini è una delle cause principali della tua sofferenza.
Liberarsi dai legami che ti imprigionano è possibile! In quest'opera, Jaime Jaramillo ti propone semplici e facili strumenti per stimolare la tua coscienza per essere libero da ogni attaccamento, in modo da vivere la realtà attraverso gli occhi del vero amore. Se ti risvegli dallo stato di incoscienza, niente più ti turberà e vivrai la tua vita con pienezza e consapevolezza.
"Il vero amore è un'arte divina che ti libera, mentre la dipendenza ti incatena e ti fa soffrire".
Moltissimi libri parlano di attaccamento e sono migliaia le tecniche usate da psicologi e psichiatri per liberare i loro pazienti dai gravi danni dell'attaccamento. Persone arrivate alla disperazione cercano aiuto nei tarocchi, nelle carte, nei medium, nella regressione, nell'ipnosi e nelle tante terapie che dichiarano di offrire soluzioni rapide o immediate. E' come curare con un fazzoletto bagnato gli effetti e le conseguenze, ma non la vera causa del problema.
La causa radica nel nostro modo di pensare, nel modo in cui sperimentiamo il mondo attraverso i sensi e nelle credenze con cui ci hanno programmato.
Considera semplicemente che la verità non corrisponde per foza alle tue credenze e che quindi puoi cambiarle. Quello che non siamo ancora riusciti a capire, assimilare e processare è che la vera soluzione per vivere liberi dagli attaccamenti non dipende dagli altri né dalle cose; non si trova al di fuori di noi, ma è all'interno di ogni essere umano.
L'attaccamento è assurdo: cerchiamo la nostra libertà emotiva e la pace fuori di noi, dove ci sembra di vedere più luce, più facilità e più piacere, mentre in realtà dovremmo cercarle dentro di noi, anche se all'inizio può sembrarci più scomodo.
Per essere davvero profonda, la trasformazione deve essere spirituale, cioè sviluppare uno stato naturale di coscienza che è l'amore, e che è l'opposto dell'attaccamento e della paura.
Il libro offre strumenti semplici ed efficaci che hanno aiutato tantissime persone nel mondo a liberarsi dalle grinfie del peggiore dei vizi, cioè l'attaccamento. Questi strumenti, frutto di una commistione tra la spiritualità dell'Oriente e il pragmatismo occidentale ti condurranno verso la tranquillità necessaria per esplorare il modo autonomo nuove opportunità. La cosa più importante è vivere liberi e senza paure.
La felicità è con noi sin dal momento della nascita. Non importa il luogo in cui veniamo al mondo, la cultura o la religione che ci influenzano, o se nasciamo ricchi o poveri, belli o brutti. Tutti possiamo essere felici, perché la felicità è il nosro stato naturale. L'importante è che tu oggi decida di evolvere. La verità è che, se non lo fai tu, nessuno potrà farlo al tuo posto. Ricorda sempre che dove va la tua mente, là va anche il tuo cuore.


Ti Amo... ma Sono Felice anche Senza di Te
Ti Amo... ma Sono Felice anche Senza di Te

Jaime Jaramillo

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Quando insorge uno stato d’animo contro qualcuno o a favore di qualcuno, non attribuirlo alla persona in questione, resta centrata


La dodicesima tecnica di centratura: “Quando insorge uno stato d’animo contro qualcuno o a favore di qualcuno, non attribuirlo alla persona in questione, resta centrata”.
Se in te insorge dell’odio per qualcuno o dell’amore, come ti comporti? Lo proietti sull’altro. Se provi odio nei miei confronti, nel tuo odio ti dimentichi completamente di te stesso; solo io divento il tuo oggetto. Se provi amore per me, dimentichi te stesso completamente; solo io divento il tuo oggetto: proietti il tuo amore, il tuo odio o qualunque altra cosa su di me. Ti dimentichi completamente del tuo centro interiore, l’altro diventa il tuo centro. Questo sutra dice che, quando sorge odio, amore o qualunque stato d’animo avverso o favorevole a qualcuno, non bisogna proiettarlo sulla persona in questione. Ricordati, tu ne sei la fonte. Io ti amo. La sensazione comune è che tu sei la fonte del mio amore. In realtà le cose non stanno così: io ne sono la fonte, tu sei solo li schermo su cui proietto il mio amore. Tu sei solo uno schermo, io proietto il mio amore su di te e dico che sei la fonte del mio amore. Questa non è la realtà, è una finzione. Io raccolgo la mia energia d’amore e la proietto su di te: in quell’energia tu diventi attraente. Per qualcun altro potresti non essere attraente, potresti essere del tutto ripugnante. Perché? Se sei tu la fonte dell’amore tutti dovrebbero provare amore per te, ma tu non lo sei, Io proietto l’amore, perciò diventi attraente; qualcun altro potrebbe proiettare odio, in quel caso diventerai odioso: Qualcun altro non proietta nulla, resta indifferente; potrebbe non averti neppure rivolto lo sguardo. In ogni caso, noi proiettiamo i nostri stati d’animo sugli altri. E’ per questo che, sei in luna di miele, la luna sembra bellissima, un miracolo, meravigliosa. Il mondo intero sembrava diverso, e in quella stessa notte per il tuo vicino questa notte miracolosa potrebbe non esistere affatto. Suo figlio è morto: la stessa luna è solo tristezza, è insopportabile. Ma per te è incantevole, ammaliante, ti fa impazzire. Perché? La luna è la fonte o forse è solo uno schermo su cui tu proietti te stesso?
Questo sutra dice: “Quando insorge uno stato d’animo contro qualcuno o a favore di qualcuno, non attribuirlo alla persona in questione” o all’oggetto in questione. Resta centrato. Ricorda che tu ne sei la fonte; dunque non muoverti verso l’altro, muoviti verso la fonte. Quando provi odio, non andare verso l’oggetto, non andare verso la persona a cui il tuo odio si sta indirizzando, vai piuttosto verso il centro da cui proviene. Va’ verso l’interno. Usa l’odio, o l’amore, o qualunque altro stato d’animo, come un viaggio verso il tuo centro più intimo, alla fonte, e resta centrato lì. Provaci! Questa è una tecnica psicologica molto scientifica. Qualcuno ti ha insultato; la rabbia esplode all’improvviso, sei febbricitante. La collera sta fluendo verso la persona che ti ha insultato. Ora proietterai tutta questa rabbia su di lui. Lui non ha fatto nulla. Anche se ti ha insultato, che cosa ti ha fatto? Ti ha solo punzecchiato, ha aiutato la tua rabbia ad affiorare, ma la rabbia è tua. Se andasse da un Buddha e lo insultasse, non sarebbe in grado di creare in lui alcuna rabbia. O se andasse
da Gesù, Gesù gli porgerebbe l’altra guancia. Oppure se andasse da Bodhidharma, lui scoppierebbe a ridere. Quindi bisogna distinguere. L’altro non è la fonte. La fonte sta sempre dentro di te. L’altro colpisce la fonte, ma se dentro di te non c’è rabbia, non può uscire. Se colpisci un Buddha, verrà fuori solo compassione perché c’è solo compassione. La rabbia non uscirà perché non ce n’è. Se getti un secchiello in un pozzo asciutto, non ne esce niente, se lo fai con un pozzo pieno, l’acqua esce, ma proviene dal pozzo: il secchiello aiuta solo a portarla fuori. Perciò una persona che ti insulta sta solo gettando un secchiello in te, e il secchiello verrà fuori ricolmo di rabbia, di odio, o del fuoco che era dentro di te. La fonte sei tu, ricordatelo. Per questa tecnica, ricordati che sei la fonte di tutto ciò che continui a proiettare sugli altri, e quando c’è uno stato d’animo avverso o favorevole, va immediatamente all’interno e raggiungerai la fonte. Resta centrato lì, non muoverti verso l’oggetto. Qualcuno ti ha dato l’occasione per essere consapevole della tua rabbia: ringrazialo immediatamente e dimenticati di lui. Chiudi gli occhi, trasferisciti all’interno, e ora guarda la fonte dalla quale proviene questo amore o questo odio. Da dove? Penetra all’interno, muoviti nell’interiorità: troverai la fonte perché la rabbia proviene da lì. L’odio, l’amore o qualunque altra cosa proviene dalla tua fonte. Ed è facile arrivare alla fonte nell’istante in cui sei arrabbiato, innamorato o colmo d’odio, perché in quel momento sei caldo ed è facile muoversi. Con quel calore riesci a muoverti verso l’interno. E quando raggiungi un punto fresco all’interno, all’improvviso realizzerai una dimensione diversa, un mondo diverso che ti si apre davanti. Usa la rabbia, usa l’odio, usa l’amore per penetrare all’interno. Noi li usiamo sempre per muoverci verso l’altro, e ci sentiamo molto frustati se non c’è una persona su cui proiettare i nostri stati d’animo, perciò continuiamo a proiettarli persino su oggetti inanimati. Ha visto gente arrabbiata con le proprie scarpe, che le scagliava con rabbia. Che cosa stanno mai facendo? Ho visto gente arrabbiata sbattere la porta con rabbia, gettare la propria rabbia sulla porta, insultare la porta, usare un linguaggio volgare contro la porta. Che cosa sta facendo? Finirò con un’intuizione Zen che riguarda proprio questo punto. Lin Chi, uno dei più grandi Maestri Zen, era solito dire: “Quando ero giovane, ero affascinato dall’andare in barca. Ne avevo una piccola e me ne andavo da solo sul lago. Rimanevo lì per ore intere. “Accadde un giorno che sulla mia barca stessi meditando a occhi chiusi sulla notte meravigliosa. Una barca vuota venne sospinta dalla corrente e colpì la mia. Avevo gli occhi chiusi, così pensai: ‘Qualcuno in questa barca ha colpito la mia ‘. Emerse la collera. Aprì gli occhi e stavo per dire qualcosa a quell’uomo con rabbia, poi mi resi conto che la barca era vuota, dunque non c’era modo di agire contro qualcuno. A chi potevo esprimere la mia rabbia? Quella barca era vuota. Stava solo seguendo la corrente e aveva colpito la mia”. Quindi non c’era niente da fare: era impossibile proiettare la rabbia su una barca vuota. Perciò Lin Chi disse: “Chiusi gli occhi. La rabbia era lì, ma non trovando alcuna via d’uscita chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare all’indietro sull’onda della rabbia. E quella barca vuota divenne la mia realizzazione. In quella notte silenziosa giunsi a un punto dentro di me: quella barca vuota fu il mio Maestro: E ora, se qualcuno in una barca mi urta e mi insulta, rido e dico che anche questa barca è vuota. Chiudo gli occhi e vado nell’interiorità”. Usa questa tecnica. Può fare miracoli per te. 


da il libro dei segreti Osho




Il libro dei segreti
Il libro dei segreti

Osho

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venerdì 23 dicembre 2011

LA PERSONA E' SOLO IL RISULTATO DI UN EQUIVOCO.IN REALTA' NON ESISTE


Qualunque movimento in qualunque direzione, vi allontana da "quello". 


                                                                                          U.G. Krishnamurti


La persona è solo il risultato di un equivoco. In realtà non esiste. Sentimenti, pensieri e azioni corrono davanti all'osservatore in successione senza fine, lasciando delle tracce nel cervello e creando un'illusione di continuità. Un barlume dell'osservatore riflesso nella mente, crea il senso dell'"io", e la persona acquista un'esistenza apparentemente indipendente. In realtà non c'è alcuna persona, c'è solo l'osservatore che si identifica con l'"io" e il "mio". 



                                                                                         Nisargadatta Maharaj


Investiga la tua mente e realizza la tua natura di Buddha 
che mai sosta né si muove, 
né sorge, né ha fine. 
Avrai sprecato la tua vita se non lo fai. 

                                                                    Hui-neng 


Perdendo, lasciando cadere corpo e mente, il Vostro Volto Originale brilla davanti a voi. 
  
                                                                                   Sazen-gi 


Se non ti sei congiunto al vero vuoto, non capirai mai. 

                                                                 Morihei Ueshiba 


Gli uomini hanno paura di dimenticare la propria mente,    
temendo di precipitare nel Vuoto senza qualcosa che ne arresti la caduta. 

                                                                      Huang-Po 


La verità è in noi.  
Non sboccia da alcuna cosa esterna. 
C'è un profondo centro in noi tutti 
Dove la verità alberga in assoluto;  
e fuori, strato su strato, la densa carne la racchiude. 
Questa percezione chiara e perfetta - che è la verità - 
è trattenuta da un illusorio e perverso involucro carnale, 
E CONOSCERE consiste più nell'aprire un varco 
Attraverso il quale lo splendore prigioniero  può evadere 
Che non   cercar di fare entrare una luce 
Da un immaginario "fuori" di noi. 

                                                     Robert Browning 



Aforismi tratti da: Nowhere

sabato 17 dicembre 2011

D'IO


"Volete vedere che aspetto ha Dio? Guardatevi in uno specchio. Lo vedrete direttamente in viso"

L'uomo è creatore della propria vita. L'uomo è Dio, è la Mente di Dio che si esprime nella forma chiamata umanità. Dio, Puro Pensiero, ha contemplato se stesso e ha dato vita all'estensione uomo". L'uomo, quindi, nella sua essenza è pura luce, energia creatrice che si esprime attraverso il sentire. L'uomo è totalmente responsabile di tutto quanto gli accade su questo piano, egli è l'uomo-Dio che sceglie ciò che vuole essere. Egli crea la sua realtà attraverso il pensiero: "Voi create la vostra vita attraverso i vostri processi mentali, attraverso ciò che pensate. Perché tutto ciò che pensate, diventerà sentimento. E ciò che provate si manifesta e crea le condizioni della vostra vita." Nulla è casuale, tutto ciò che accade è un atto intenzionale del pensiero e delle emozioni. Nel ciclo delle reincarnazioni, l'uomo si è separato dalla Vita creandosi limitazioni e leggi che lo hanno intrappolato nelle illusioni di questo piano, ha messo in dubbio l'esistenza di ciò che non vedeva e ha creduto che l'unica certezza fosse il corpo, condannandosi così ad una lotta perenne per la sopravvivenza, rinunciando all'immortalità e credendo nella morte, dimenticando che l'unica realtà è la Vita.
La morte è un'illusione perché riguarda solo il corpo mentre la vita, che è pensiero e quindi energia, non muore mai. Nel momento della morte fisica, l'anima lascia il corpo attraverso l'ipofisi e abbandonando la densità della materia entra in un'esistenza di luce, dove non vi sono sensazioni fisiche. Da lì raggiungerà uno deisette cieli in base allo stato emozionale vissuto sulla terra e alla consapevolezza raggiunta.

Vivere la vita è comprendere e diventare la gioia, perché l'espressione della gioia è l'unica via per conoscere Dio. La gioia è la libertà senza paura e senza sensi di colpa, è creare la vita secondo le proprie condizioni; è il supremo stato dell'essere. Si vive nella gioia amando profondamente se stessi perché questo è il significato della libertà e da qui nasce la gioia, che è Dio "Non c'è scopo più grande nella vita che vivere per l'amore e la pienezza del sé. E ciò si può raggiungere partecipando alla vita e facendo le cose che danno gioia, non importa quali!"
All'inizio della vita su questo piano l'uomo era consapevole di essere Dio, e quindi eterno, ma ben presto dimenticò la sua natura divina preso com'era dal desiderio di sperimentare la sua creatività nella materia; cominciò a far esperienza di pensieri limitati quali la paura, il possesso, la morte e il suo pensiero illimitato perse potere, alterato dalle esperienze della limitazione. L'uomo di distaccò sempre più da Dio fino a dimenticare completamente di essere immortale e divenne vulnerabile; nacquero le religioni e i dogmi per controllare l'uomo e convincerlo della sua limitatezza: tale convinzione divenne la realtà comunemente accettata e l'uomo credette nell'esistenza di un dio esterno a sé. Ora il messaggio di Ramtha può aiutare realmente l'umanità: "Sono tornato semplicemente per dirvi che esiste una via migliore. E anche per dirvi che siete già Dio. Che non avete mai fallito…..Ve lo ripeto, Dio è in voi. Ed è stato in voi in tutte le vostre vite." La consapevolezza su questo piano sta cambiando sta arrivando l'Era della luce o Era di Dio che riporterà l'uomo al pensiero illimitato. Solo un pensiero separa l'uomo da questa consapevolezza: l'illusione di non avere la capacità di diventare Dio, ma è sufficiente rimuoverla dai processi mentali :"Ciò che dovete fare ora è diventare quel Dio che voi siete " convinto…fermo…sovrano…IO SONO. L'unica illusione che dovete dominare è l'illusione di non avere la capacità di diventarlo!"

Fonti:
  • Ramtha, Dio in te " La divinità dimenticata. Macro Edizioni
  • Ramtha, Come creare la propria realtà. Macro Edizioni



Dio in Te
Dio in Te
La divinità dimenticata. The White Book
Ramtha

Informazioni

giovedì 15 dicembre 2011

IL GIOCO DEL CUBO



Il Cubo è un gioco,
un gioco di immaginazione. Ma non solo. Il Cubo è anche qualcosa di più.
Nell'estate del 1991
nei fumosi bar dell'Europa dell'Est tutti giocavano al Cubo.
Da dove veniva quel gioco?
Chi l'aveva inventato?
Tutti giocavano
ma nessuno sapeva rispondere. 
Alcuni sostengono che il Cubo
sia un antico passatempo sufi
pieno di insegnamenti nascosti. Sostengono anche che il Cubo
riappaia a distanza di secoli proprio là dove i suoi insegnamenti sono necessari. Là dove è necessario
che lo spirito ritrovi se stesso.
È quello che sta avvenendo proprio qui. Ora.
L'avvertenza posta alla pagina 23
di questo libro
protegge il potere del Cubo.
Perché il Cubo è come il genio della lampada. Se evocato al momento giusto
il Cubo mostra i suoi tesori elargendo consapevolezza e sorpresa. 
Ma se i tempi non sono maturi allora ogni potere svanisce. Svanisce la saggezza,
e la vista si indebolisce.
Per raggiungere i più alti doni del Cubo - piacere e conoscenza -
basta una raccomandazione:
non leggere oltre la pagina 23
senza prima aver giocato al gioco.
E in più non rivelare il segreto
a coloro che ancora non hanno giocato!



Il deserto 
Immagina una landa deserta. È facile. Facilissimo.
Basta un orizzonte infinito. Tanta sabbia. E cielo.
Nel deserto c'è un cubo. 

Il cubo 
Osservalo, Descrivilo. 
Quanto è grande? Dove si trova? Di cosa è fatto? 
(Non esistono regole, non ci sono risposte giuste né risposte sbagliate.
Descrivi il cubo come tu lo vedi.)


La scala
Ora: 
nel deserto, oltre al cubo, c'è anche una scala. 
Descrivine: la forma e le dimensioni, la posizione, 
il materiale di cui è fatta.


Il cavallo 
Ora:
nel deserto c'è anche un cavallo.
Descrivilo. 
Di che cavallo si tratta?
Quanto è grande? Di che colore è?
In che posizione si trova rispetto al cubo e alla scala?
E cosa sta facendo?


La tempesta 
ora da qualche parte nel deserto sta infuriando una tempesta. 
Descrivila. 
In che zona del deserto si trova?
Che tipo di tempesta è?
E che effetti produce sul cubo, sulla scala e sul cavallo? 

I fiori 
Alla fine, nel deserto troviamo dei fiori. Descrivili. 
Quanti sono?
Di che tipo? E quali sono i loro colori?
E, infine, in che relazione stanno
con il cubo, la scala, il cavallo e la tempesta?


Considera ciò che è accaduto fin qui. Hai creato un'immagine misteriosa: 
cinque elementi, disposti nello spazio
di un deserto in un modo che
è assolutamente unico e che ti appartiene.
Nessun altro vede ciò che vedi tu. 
Chiudi gli occhi e osserva tutta la scena un'ultima volta. 

Ora riapri gli occhi e... volta pagina.
Sei pronto per apprendere il segreto del Cubo. 

ora vai alla pagina del test segna ciò che hai visto con la visione
segnala nel test e poi vai alla pagina del risultato del test LINK

fonte Il CUBO di Annie Gttlieb








L’OCCHIO DI KANALOA


Vi propongo ora una meditazione per l’apertura della coscienza alla rete di energia, attraverso un simbolo usato dai Kahuna hawaiani. Questo simbolo è chiamato l’Occhio di Kanaloa ed è una rappresentazione bidimensionale della ragnatela cosmica. Kanaloa è un personaggio mitico nella tradizione hawaiana e rappresenta l’uomo perfettamente realizzato che ha integrato in sé sia il mondo fisico che quello spirituale, agisce quindi con piena consapevolezza e massimo potere interiore. Una punta della Stella è rivolta verso il basso per indicare l’Illuminazione che scende sulla testa del saggio. Attorno alla Stella si irradiano delle righe dritte, che rappresentano i fili e le corde di luce che mantengono il collegamento con tutti gli altri punti; attraverso questi fili scorre il potere di realizzazione dello Sciamano. Tutto lo spazio è poi racchiuso da cerchi concentrici, che rappresentano la conoscenza e la compassione che collegano gli uni agli altri. Questo è un


simbolo di armonia, di equilibrio e di guarigione, poiché racchiude in un unico insieme valori femminili, come il prendersi cura, e valori maschili, come il potere d’azione Nel simbolo potete vedere una Stella centrale a sette punte: quello è lo Sciamano al centro del Mondo e le sette punte della Stella rappresentano i 7 Principi della Filosofia Huna in base ai quali egli agisce.
Iniziate a respirare profondamente ad occhi chiusi. Siate coscienti di voi stessi come il centro di una rete di energia che si espande nello spazio raggiungendo ogni persona, ogni cosa e ogni luogo esistente sulla Terra in questo momento. Se volete, immaginate che la rete si allarghi a tutto l’Universo nel momento presente. Ora divenite coscienti del fatto che la rete si espande anche nelle altre dimensioni: nel passato, nel futuro, nelle vite parallele e nel mondo interiore. Alcune corde di collegamento sono molto spesse e coincidono ai vostri attaccamenti emotivi a luoghi, persone, idee. Ci sono altri fili molto sottili, quasi invisibili, che rappresentano linee di connessione potenziale, già esistenti, ma che non avete ancora attivato. Voi siete la Stella o il Ragno cosmico; siate coscienti di essere circondati da un campo di luce e sensazioni che corrisponde al cerchio centrale dell’Occhio di Kanaloa, ma non ha una funzione di protezione, è piuttosto come una nuvola di consapevolezza sensitiva. Tutti i fili e le corde della rete arrivano e sono connessi al vostro campo di coscienza individuale; voi siete immersi in essa, ma non ne siete prigionieri. Potete essere coscienti di qualsiasi informazione proveniente dai fili di collegamento, o spostare la consapevolezza lungo uno


qualunque di essi; tutto può arrivare a voi, ma non toccarvi. Potete sentire l’energia degli altri, le loro emozioni e divenire totalmente consapevoli di qualsiasi dramma o situazione esistente, senza esserne coinvolti. La rete è il sogno dello Sciamano, non la sua gabbia. All’interno della rete vi muovete liberamente, potete creare nuove corde, rinforzarne alcune e diminuirne altre: è attraverso questa rete che plasmate l’esperienza della Realtà. Ora, senza perdere la concentrazione, socchiudete gli occhi e iniziate ad osservare il simbolo dell’Occhio di Kanaloa, guardatelo come una rappresentazione della rete cosmica. Sta a voi decidere quali fili volete rinforzare e quali volete annullare. Percepite nella rete una energia palpitante di vita, di protezione, di evoluzione; potete collegarvi ad essa ogni volta che volete semplicemente guardando questo simbolo, per ricevere amore e guarigione; potete a vostra volta inviare amore e guarigione attraverso il simbolo a chiunque o a qualunque cosa. Questo simbolo è uno strumento per amplificare la vostra consapevolezza e la capacità di utilizzare la rete cosmica. Fate qualche respiro profondo e tornate al presente. Se avete problemi a ricordare l’intero esercizio potete registrarlo su una cassetta e ascoltarla mentre lo eseguite. 


fonte Manuale-Di-Filosofia-Huna-Www-alohaspirit-it.

martedì 13 dicembre 2011

LA LUCE D’AMORE DI LA’A KEA


LA LUCE D’AMORE DI LA’A KEA
La'a Kea è un idioma hawaiano che significa "luce sacra" in riferimanto alle buone cose della luce del giorno come il sole, la conoscenza e la felicità. I kahuna la utilizzano per caricare l'aura di luce solare, conoscenza e felicità.
Questa tecnica viene usata per guarire e produrre armonia.
LA TECNICA
Immaginate che dall'ombelico si espanda una luce per tutto il vostro corpo,
inspirando espandete la luce e espirando aumentatene l'intensità luminosa.
Immaginiamo di essere circondati da questa luce d'amore, questo atto si chiama accendere la luce.
Non limitatevi al concetto di luce, potete immaginare colori, simboli, disegni, musica e sensazioni sia delicate che stimolanti a seconda dell'effetto che desiderate avere. Quando accendiamo la luce, allo stesso tempo carichiamo la stessa generando emozione positiva.
Basta apprezzare un qualcosa di bello per produrre questo effetto, oppure possiamo ricercare emozioni più intense. Dobbiamo sapere che la luce d'amore esiste, si sprigiona verso l'esterno dirigendosi verso il frutto della vostra attenzione e in più obbedirà alle vostre istruzioni.
Alcuni suggerimenti su come usare la luce d'amore:
1- Potete iniziare la giornata accendendo la luce d'amore e diffonderla nell'ambiente intorno a voi. Parlate alla luce d'amore (tutto è vivo, cosciente e sensibile) e ditele sia mentalmente che ad alta voce "armonizza questo luogo". 2- Usate la luce d'amore durante la giornata con persone e situazioni diverse armonizzandole come descritto al



punto uno.
3- Quando vi trovate in uno stato di dolore fisico o emotivo, accendete la luce d'amore dicendo "armonizza le energie intorno a me".
4- se siete in conflitto con qualcuno, illuminate questa persona con la luce d'amore indipendentemente da dove essa sia dicendo "armonizza le energie tra di noi", oppure "armonizza i nostri campi".
5- Per proteggere famiglia, amici o le vostre proprietà immaginate tutto circondato e penetrato dalla luce d'amore e dite "mantieni questa persona (luogo o cosa) in pace e in armonia
6- Per guarire persone a distanza, circondatevi di luce d'amore in colori diversi, dando una diversa istruzione ad ogni colore, potete usare un vostro sistema di colori oppure ve ne propongo uno
BIANCO/TRASPARENTE "Illumina !" usato per aumentare la conoscenza di sé o connettersi con il sé superiore. Usato anche quando nessun altro colore sembra appropriato.
ROSSO/ROSA "Libera !" usato per eliminare tensioni e restrizioni, mentali o fisiche. Ottimo per lo scambio di gruppo.
ARANCIONE/COLOR PESCA "Concentra" Aiuta a concentrare l'attenzione e l'energia.
GIALLO "Centra !" Allevia preoccupazioni, risentimento e sensi di colpa,
aiuta inoltre la tenacia e stimola l'apprezzamento del momento presente.

VERDE "Benedice" Aiuta ad aumentare l'autostima, l'apprezzamento, l'amicizia, l'amore e la felicità.
BLU "Da forza !" Aumenta la forza spirituale e fisica la sicurezza di sé e l'autorità interiore.
Viola "Assisti !" Aiuta astabilire l'armonia fisica e spirituale, la sintonia con il proprio senso di missione e con la prosperità, la solidarietà con gli altri per obiettivi comuni. NERO "Assorbi !" Per assorbire e trasformare le negatività. GRIGIO "Neutralizza !" per netraulizzare qualsiasi eccesso. ARCOBALENO può essere usato come alternativa al bianco.

Dopo aver praticato su voi stessi questa tecnica con i vari colori in modo da esserne più consapevoli, potete inviare i la luce d'amore a chiunque pensiate ne possa aver necessità, persone, animali, piante, cose e luoghi. 


fonte: Manuale-Di-Filosofia-Huna-Www-alohaspirit-it

PIKO PIKO


PIKO PIKO
Piko piko, è una tecnica di respirazione usata dai kahuna per centrarsi, grazie a ciò riescono a mettere maggiore attenzione in una tecnica da eseguire, nient'altro.


Piko piko non fà miracoli, ma se siamo presi da una giornata di lavoro o da pensieri di ogni genere che ci infastidiscono, grazie a piko piko, riportiamo l'attenzione al nostro essere e automaticamente creiamo uno stato dove possiamo agire, il momento presente.
Piko piko è molto semplice da eseguire: rilassatevi per un attimo con qualche bel respiro profondo, scaricando un pò di tensioni durante l'espirazione. Poi iniziate inspirando, portando l’attenzione sulla sommità del capo ed espirando portando l’attenzione sull’ombelico.
Tutto quà. Non siete obligati a tenere una posizione particolare, non siete obligati nemmeno a farlo in momenti particolari. Potete farlo in ogni momento della giornata e anche se state svolgendo un qualsiasi lavoro. Piko piko vi aiuterà a ricentrarvi per far si che l'energia creata dai pensieri non si disperda. Automaticamente, l'effetto sembrerà quello di sentirsi più carichi e pieni di energia. Vi consiglio inoltre di praticare piko piko anche con delle varianti, magari prima di coricarsi la sera. Potete inspirare pensando a una spalla e espirare pensando a l'altra spalla, oppure pensate alla sommità del capo e ai piedi. Sperimentate l'effetto che produce in voi. Personalmente, quando faccio piko piko dalla sommità del capo a l'ombelico, sento come un forte calore che si crea nell'ombelico, quando piko piko è dalla sommità del capo ai piedi invece, sembra che mi aiuti a scaricare le tensioni. L'unica cosa che mi sento di dire è sperimentate, fatelo continuamente, richiede solo una manciata di secondi.
Se volete ritualizzare la tecnica, potete eseguire un ciclo di 7 respirazioni, ma ricordate che non è importante. 



Manuale-Di-Filosofia-Huna-Www-alohaspirit-it

sabato 10 dicembre 2011

COME LASCIARE ANDARE L'EGO


IL SOGNO
Qual’e’ il sogno di cui parla Osho, in cui l’umanita’ e’ addormentata? E’ il sogno della mente separata, il sogno dell’ego che si e’ separato dall’essere, cioe’ dal Se’. Non si puo’ essere nel Se’ e nell’ego contemporaneamente. Sono due stati profondamente diversi dell’essere. Quando siamo nel Se’ non c’e’ separazione, non c’e’ giudizio, non c’e’ dualita’, non ci sono conflitti, non c’e’ paura. Quando siamo nel Se’ ci sentiamo Uno con tutto l’Universo, sentiamo Amore verso tutto e verso tutti. Quando siamo nell’ego, ci sentiamo separati dagli altri esseri umani, siamo nel giudizio, separiamo il bene dal male, il bello dal brutto, il buono e il cattivo, sentiamo odio, paura e conflitto. Per entrare nel Se’, cioe’ nella Mente Corretta, dobbiamo lasciare andare l’ego e tutto cio’ che esso ha creato, il mondo illusorio della separazione. La mente a cui siamo abituati, cioe’ l’ego, vive nel passato, e non e’ in grado di vedere la realta’ cosi’ com’e’, ma la vede in base ai filtri e ai condizionamenti che essa stessa ha creato. Ma l’ego non riconosce di aver creato da se’ le proprie trappole, quelle trappole che ci fanno vivere nel bisogno, nella separazione, nel conflitto, nella malattia. L’ego pretende che queste trappole siano esterne a se’, in realta’ e’ proprio l’ego che le ha create .


GUARIRE DAL SOGNO
Per uscire da queste trappole, la prima cosa e’ riconoscere che cio’ che la mente pensa e’ una creazione dell’ego. E quindi non puo’ essere reale. L’ego vive in un mondo illusorio, da esso stesso creato, quello che gli illuminati chiamano “Maya”. Questo mondo illusorio puo’ a volte sembrare, momentaneamente, bellissimo, (il sogno del mendicante che si crede imperatore), ma le sue soddisfazioni sono illusorie e di breve durata, e quando se ne vanno lasciano il posto a frustrazione, miseria, sofferenza. Questo e’ il primo passo, riconoscere che il mondo costruito dalla mente egoica e’ un mondo illusorio di piaceri effimeri che non durano a lungo, e lasciano presto il posto a sentimenti negativi di rabbia, frustrazione o altro. In secondo luogo, spostandosi dalla mente al cuore, dando spazio al sentire piuttosto che al pensare, si entra in contatto con il momento presente. La mente egoica non esiste nel presente, ma si basa sulle esperienze fatte nel passato, oppure e’ proiettata nel futuro. Con la meditazione, o con tecniche quali lo yoga, il tantra, il respiro consapevole, ecc.... siamo in grado di spostarci dalla mente al momento presente, il Qui-ed-ora, l’Adesso, di cui parlano tutti gli illuminati. Quando siamo nel Qui-ed-ora, non ci sono pensieri, siamo in uno spazio di silenzio, di ascolto. Da questo spazio possiamo poi piano piano imparare a connetterci con la Mente Corretta, o il Se’. Questa e’ la parte Spirituale, o Divina, che tutti gli esseri umani hanno, sia che ne siano consapevoli o meno. E’ la Fonte di ogni conoscenza, il vuoto in cui tutto esiste, la Consapevolezza Universale. Quando siamo in questo Spazio, troviamo la risposta alle nostre domande, o meglio le domande si dissolvono e ci sono solo risposte. Le azioni che scaturiscono dalla Mente Corretta sono azioni giuste, le parole che scaturiscono dalla Mente Corretta, sono la Verita’, e sono immediatamente chiare a chiunque, sono verita’ universale e comprensibile a chiunque. E’ per questo che quando un Maestro, un Illuminato parla, e noi siamo in “ascolto”, non con la mente egoica, ma con il cuore, cioe’ nel momento presente, noi intuiamo immediatamente che quello che sta dicendo e’ la Verita’, incontestabile, e non possiamo che essere daccordo con quello che sta dicendo.


LE RESISTENZE DELL’EGO
Se e’ vero che stando nella Mente Corretta tutti i problemi trovano soluzione, i conflitti cessano, e si entra in uno Spazio di Amore, come mai e’ cosi’ difficile accedere alla Mente Corretta, e lasciare andare l’ego? Vi sono molte resistenze a lasciare andare l’ego, perche’ l’ego ha molto interesse a perpetuare se’ stesso. Inoltre, noi siamo identificati con l’ego, e percio’ abbiamo paura che perdendo l’ego, o lasciandolo andare, perderemo la nostra identita’, il nostro stesso essere. Tuttavia, quello che noi crediamo sia il nostro essere, non e’ che l’ego camuffato. Proviamo a farci questa domanda: Io chi sono? Immediatamente la mente egoica risponde dicendo: sono un medico, un architetto, un insegnante, un imprenditore, una mamma, un papa’, ecc, ecc...E’ questo cio’ che veramente sono, o e’ questa una maschera che indosso ogni giorno, quando vado a lavorare, quando faccio il genitore, ecc.... Ma sono veramente io? E se lasciamo andare la risposta e restiamo qualche momento con la domanda, senza rispondere: Io, chi sono? Lasciamo entrare la domanda in profondita’, senza dare una risposta.... Restiamo con questa domanda. Se riusciamo a fare questo, possiamo entrare in uno Spazio, che non puo’ essere definito, quello Spazio sono Io, quello Spazio e’ molto di piu’ della mia personalita’, dell’ego che mi sono costruito in questa vita, per perseguire i miei scopi personali, o anche per essere di servizio agli altri , alla societa’. E’ solo lasciando andare l’ego, la nostra personalita’, che potremo conoscere chi veramente siamo. Cio’ non significa che dobbiamo necessariamente abbandonare il nostro lavoro, la nostra famiglia, andarci a chiudere in un monastero a meditare, o cose del genere. In passato, intraprendere un cammino spirituale significava abbandonare tutto, abbandonare il mondo materiale, rinunciare. Nel tempo presente questo non e’ piu’ necessario, poiche’ grazie al progresso tecnologico e scientifico abbiamo molto piu’ tempo a nostra disposizione, rispetto ai nostri antenati. Abbiamo tempo libero durante la vita lavorativa, e inoltre, poiche’ la vita si e’ allungata, abbiamo piu’ tempo in generale, piu’ anni da vivere. Secondo alcuni maestri, tra cui Osho, il metodo della rinuncia, usato tradizionalmente da tutte le religioni, alla fine non funziona, nella maggior parte dei casi. Invece, restando nel mondo, e non rinunciando ad esso, il nostro cammino, sebbene apparentemente piu’ difficile, e’ tuttavia accelerato. Infatti, la vita quotidiana ci mette ogni giorno di fronte alle nostre lezioni, alle nostre sfide, siano esse le relazioni con il nostro partner, i nostri figli, il nostro capo o i nostri colleghi, siano esse situazioni quali la malattia, la mancanza di denaro, la ricerca di un lavoro che ci soddisfi, ecc... In sostanza, la sfida del mondo attuale e’ quella di vivere un cammino spirituale senza abbandonare il mondo materiale, ma lentamente trasformando il nostro stesso mondo alla luce della consapevolezza che proviene dalla nostra crescita spirituale. Si potrebbe anche dire che l’ego ha una sua funzione nella nostra crescita spirituale, che e’ quella di farci sperimentare le illusioni e la sofferenza proprio perche’ alla fine noi stessi desideriamo liberarcene, ma questo avviene solo quando siamo pronti, quando abbiamo imparato la lezione o le lezioni che siamo venuti ad imparare su questa Terra. Ecco perche’ ognuno ha un ego diverso dall’altro, c’e’ chi ha l’ego spirituale, chi l’ego politico, chi l’ego materiale e quindi il bisogno di possedere molti beni materiali, ecc... E’ perche’ abbiamo bisogno di imparare lezioni diverse, a seconda di come abbiamo costruito la nostra personalita’. Ci vuole molta volonta’ e un forte desiderio di liberarsi da tutte queste illusioni, per potersi avviare su un cammino di liberazione spirituale. Ed e’ anche vero che non e’ affatto necessario intraprendere un cammino spirituale, perche’ prima o poi il nostro destino e’ di risvegliarci in un modo o nell’altro. Il cammino spirituale puo’ accelerare i tempi, ma a volte puo’ anche creare altre illusioni (ad esempio l’ego spirituale, che e’ uno dei piu’ sottili e dei piu’ pericolosi, e molti cosiddetti leader religiosi cadono in questa trappola, purtroppo). Tuttavia, se uno sente un forte richiamo a compiere un cammino spirituale, ad interessarsi a questi argomenti, ad avvicinarsi a varie tecniche e a sperimentarle, tutto cio’ non puo’ che aiutare se’ stesso e chi gli sta vicino, poiche’ facendo un cammino spirituale si aumenta la consapevolezza di chi si e’ veramente, e poi, piano piano, si comincia a sperimentare la differenza tra l’essere nell’ego e l’essere nella Mente Corretta (o nel Se’).


LA GUARIGIONE SPIRITUALE
In questi ultimi anni vi e’ stata un’accelerazione a livello mondiale nella crescita spirituale degli individui e nell’interesse per il cammino spirituale. Questa crescita “a catena”, questo infettarsi a vicenda di cui parla Osho nel paragrafo citato piu’ sopra, e’ di vitale importanza per la sopravvivenza del nostro pianeta, ed e’ una necessita’ per tutti noi, poiche’ siamo alle soglie di grandi cambiamenti. Alcuni parlano di un balzo quantico nella consapevolezza dell’umanita’, un nuovo passo nell’evoluzione della specie umana. Data la posta in gioco, e’ ovvio che vi siano resistenze e paure, cosi’ come trepidazione ed entusiasmo per questo cammino, in coloro che lo intraprendono. E vi sono ovviamente difficolta’ e ostacoli posti dall’ego, cioe’ da noi stessi, sul nostro stesso cammino. Vi sono vari metodi per affrontare gli ostacoli e superarli. Uno di questi e’ seguire la guida di un Maestro. Ovviamente e’ difficile trovare un vero Maestro, poiche’ come dicevo molti cosiddetti Maestri sono essi stessi vittime del loro ego spirituale. Un vero Maestro, nella mia esperienza, e’ qualcuno che non cerca di creare dipendenza, ma che incoraggia il discepolo a perseguire il proprio cammino autonomamente, dandogli degli strumenti temporanei, a cui non attaccarsi, perche’ a volte si creano dipendenze non solo dal Maestro, ma anche dalla tecnica. Ogni tecnica va usata finche’ e utile, e poi abbandonata quando non e’ piu’ necessaria. La tecnica, sia essa lo yoga, la meditazione, il respiro, il tantra, ecc... non e’ che uno strumento, una barca con cui attraversare il fiume ed andare sull’altra sponda. Una volta arrivati sull’altra sponda, non abbiamo bisogno di caricarci la barca sulle spalle per proseguire nel cammino. Magari avremo bisogno di una bicicletta, o di un auto, o di un cavallo, ma dobbiamo abbandonare la barca, perche’ altrimenti diventa un peso inutile. La stessa cosa dobbiamo fare con gli insegnanti: una volta che abbiamo imparato da loro quello che c’era da imparare, li ringraziamo e proseguiamo sul nostro cammino. Dalla scuola elementare progrediamo verso la scuola media e poi la scuola superiore. Se restassimo sempre con lo stesso insegnante sarebbe come ripetere sempre la scuola elementare.... Alla fine noi siamo Maestri di noi stessi, e solo noi sappiamo esattamente di cosa abbiamo bisogno in qualsiasi momento della nostra esistenza. Ed e’ solo seguendo la nostra stessa intuizione che troveremo cio’ di cui abbiamo bisogno. Vi invito quindi a sperimentare, a seguire la vostra intuizione, con leggerezza, ma con perseveranza, poiche’ il cammino e’ pieno di ostacoli, e allo stesso tempo e’ un cammino gioioso, perche’ la nostra anima gioisce quando sa di essere sul cammino giusto per la propria realizzazione. Con questo augurio nel cuore vi saluto alla maniera orientale: NAMASTE’, che significa: RICONOSCO E ONORO IL DIVINO CHE E’ IN TE!

Da una intervista a Osho (The Last Testament, vol.1, disponibile su YOUTUBE con il titolo “Waking Up the World”)http://www.youtube.com/watch?v=3zWh11S7E-I(traduzione dell’autore).

giovedì 8 dicembre 2011

ENERGIA TAKIONICA


COME FUNZIONA IL NOSTRO ORGANISMO
Il nostro corpo e le sue singole parti (cellule, tessuti) non sono statici, fermi. Le recenti scoperte della Scienza medica in Giappone e negli Stati Uniti, sostengono, al contrario, che le molecole d'acqua, che formano l'80% del nostro corpo, hanno una memoria che riceve delle informazioni in base al valore di quella frequenza. I valori frequenziali corretti sono però alterati dalle numerose fonti d'inquinamento odierne (metalli tossici come il Piombo che respiriamo, l'Alluminio e il Mercurio che ingeriamo), con le conseguenze del venire meno del nostro benessere psico-fisico e il sorgere di patologie anche gravi.

COME NASCONO LE PATOLOGIE DEL CORPO UMANO:
Purtroppo, il meccanismo chimico-elettromagnetico è veramente molto complesso. Da questa caratteristica discende che non ci vuole molto perché insorgano malfunzioni: basta che qualcosa, nell'ambiente, non sia come dovrebbe essere, e qualche piccolo meccanismo (delle migliala presenti nel nostro organismo) si inceppa.
Un esempio storico sono i contenitori di piombo per il vino usati dai Romani duemila anni fa, con tutti gli effetti d'intossicazione da piombo derivati. Qualcuno attribuisce addirittura la decadenza dell'Impero Romano anche a questa causa, visti gli effetti che il piombo ha sulle facoltà mentali, e visto che a quell'epoca il vino si beveva in modo diffuso.
In epoca moderna c'è solo da scegliere fra elettrosmog personale (telefonini, phon, ecc.) o generale (ripetitori, elettrodotti, ecc.) inquinamento chimico dell'aria, dell'acqua, degli alimenti, dell'abitazione e comunque dell'ambiente generalmente inteso. Il meccanismo complesso di sostentamento e mantenimento in vita del corpo umano viene da ciò messo a dura prova, molto più di quanto potrebbe servire a mantenere prospere le società farmaceutiche, che non riescono a curare che una parte delle malattie che nascono da ciò.

Uno dei modi - probabilmente il principale- in cui questo meccanismo complesso viene messo in crisi è tramite il suo costituente principale: l'acqua, che rappresenta il 70-80 del corpo umano.
L'effetto dei vari tipi di inquinamento è che le molecole d'acqua che veicolano praticamente ogni sostanza nel nostro corpo si raggruppano in cluster, cioè ammassi, costituiti da altre molecole d'acqua, elementi nutritivi che quindi non vengono utilizzati, sali e particelle tossiche, che conseguentemente entrano a far parte stabilmente del nostro organismo e non possono essere più eliminati. Anzi, sono ciò che potrebbe essere definito la "spina irritativa" che facilita o addirittura causa l'insorgere delle varie manifestazioni patologiche.
La dimostrazione di ciò è data dall'effetto di Takionic su tale situazione.

COME FUNZIONA TAKIONIC
A seguito della situazione descritta, ciascuna cellula, quale più, quale meno, perde il proprio equilibrio che gli consente, ad esempio, di scambiare attraverso la propria membrana elementi nutritivi, scarti, tutto ciò che le serve per vivere.
In questa situazione Takionic frantuma i cluster d'acqua, liberando le molecole, chelando i metalli tossici e consentendone quindi l'eliminazione per vie naturali.
Come ci riesce? L'azione è assimilabile a quella di un diapason: esso risponde e vibra soltanto in presenza di una nota ben specifica e non si cura di altre note o rumori presenti nell'ambiente. Così come, in una sala in cui sono presenti altri suoni o rumori, il diapason vibra e funziona da registro per uno strumento, consentendogli di funzionare nel modo in cui strutturalmente è nato per funzionare; allo stesso modo Takionic emette un segnale bio-energetico di 4-16 millimicron. Questo segnale consente di "ricordare" alle cellule del nostro organismo i parametri di un corretto funzionamento e permette ai cluster di spezzarsi e di rimettere in circolo le varie componenti. Gradualmente l'intero organismo viene rimesso in grado di riequilibrare il proprio funzionamento.
Naturalmente, ne il diapason ne Takionic si scaricano. Takionic è un prodotto ad altissima tecnologia.

QUALI PROVE HO CHE TAKIONIC FUNZIONA NEL MODO DESCRITTO E CHE NON E' UN PLACEBO?
Piante ed animali non dovrebbero essere suscettibili dell'effetto placebo.
Comprando dal fiorista due identici fiori recisi, mettendoli in due vasi identici con uguale quantità d'acqua, con qualche perla Takionic in uno dei due vasi, a distanza di un paio di metri l'uno dall'altro affinchè Takionic non influenzi anche l'altro vaso, si vedrà che nel vaso tachionizzato i fiori durano due-tre settimane in più che nell'altro. Nelle corse di cani, quelli con un collare dotato di perle Takionic migliorano le proprie prestazioni in media di un 20 -30%.

ESISTE UN MODO OBBIETTIVO O STRUMENTALE DI RILEVARE L'EFFETTO DI TAKIONIC?
L'analisi termografica eseguita prima di indossare un polsino Takionic e quattro minuti dopo averlo indossato, rileva un aumento sorprendente della microcircolazione.
La risonanza magnetica effettuata su di un muscolo subito dopo un esercizio impegnativo e dieci minuti dopo aver applicato prodotti Takionic, dimostra la rapida eliminazione dell'acido lattico.
Il DFM VEGA test analizza la differenza di potenziale elettrico di mani, piedi e testa. Nei casi di forte differenza di potenziale, considerata indicatore di squilibrio, dopo venti minuti di utilizzo di cintura Takionic viene rilevato l'aumento di energia nei settori precedentemente squilibrati.
Lo Yangdorak, sofisticata macchina sudcoreana che rileva lo stato energetico dei meridiani su mani e piedi, evidenzia sui propri grafici il riequilibrio dei meridiani dopo l'utilizzo della cintura Takionic.

QUALI SONO GLI EFFETTI POSITIVI CHE CI SI PUÒ' ASPETTARE DA TAKIONIC?
Una più rapida eliminazione dell'acido lattico, tempi di recupero più brevi nei problemi osteo- articolari, aumento della forza muscolare, migliore concentrazione mentale, protezione da campi magnetici, da rete di Curry e di Hartmann (geopatie), chelazione dei metalli tossici. Più in generale, un aumento del benessere dovuto all'eliminazione di blocchi alla corretta circolazione sanguigna e di tutti i fluidi dell'organismo in generale.