martedì 24 maggio 2011

CINQUE MODI PER LASCIARE ANDARE

1. Decidere di mollare l’emozione (procedimento di base)
2. Dare Il Benvenuto o Permettere l’emozione
3. Immergersi nel Nucleo dell’emozione
4. Rilascio olistico
5. La Quinta Via
Ci sono cinque modi per lasciar andare ogni emozione sgradita e tutti conducono allo stesso identico risultato: liberano
la tua naturale abilità a lasciar andare ogni emozione immediatamente per permettere all’energia soppressa nel
subconscio di essere dissipata. Il primo ed il quinto modo sono descritti in pagine a parte.
Decidere di Mollarla
Prendi in mano una penna. Immagina che essa rappresenti un’emozione collegata ad un tuo ricordo.
Stringi la penna. Quella sensazione di contrazione nella tua mano è simile alla contrazione provata in mezzo allo
stomaco o in mezzo al petto. Dopo un po’ che stringi la penna, la sensazione diviene ‘spiacevole’ ma anche familiare.
Tu ti abitui ad essa e vivi la tua vita non accorgendoti che stai trattenendo ‘dentro’ di te quell’emozione.
Ora, apri la mano (palmo volto verso l’alto). Fai rotolare avanti ed indietro la penna. Nota che essa non è attaccata alla
tua mano: anche le tue emozioni non sono attaccate a nessuna parte del tuo corpo. Semplicemente appaiono in mezzo
al petto / in mezzo allo stomaco per poi andarsene.
Siamo noi che ci scordiamo che stiamo trattenendo / bloccando le nostre emozioni: infatti, voltando il palmo della tua
mano verso il pavimento, la penna cadrà per terra. Allo stesso modo, quando tu decidi di lasciar andare l’emozione,
essa svanisce nel nulla.
Ecco cosa intendiamo per lasciar andare un’emozione: decidiamo di farlo e poi lo facciamo.
Dare il benvenuto o Accogliere un’ Emozione
Rimanendo con la stessa analogia della mano e della penna: se cammini tutto il giorno con la tua mano aperta, la
penna potrebbe rimanere attaccata a te ? Sarebbe molto improbabile. Infatti quando accogli o dai il benvenuto ad ogni
emozione, Tu apri la tua consapevolezza e ciò permette alle tue emozioni di dissiparsi come le nuvole che passano sul
cielo: arrivano e se ne vanno.
Immergersi nel Nucleo dell’ Emozione
Se prendi la penna e la metti sotto la lente di un microscopio elettronico, man mano che ingrandisci la visione, noterai
che la material che la compone ha degli spazi tra le varie molecole ed atomi. Cotinuando ad ingrandire, noterai che
esistono degli spazi sempre più grandi tra gli elettroni ed il nucleo centrale dell’atomo. Allo stesso modo, quando ti
immergi verso il nucleo di un’emozione, noterai che la turbolenza è presente solamente sulla superficie: il centro è
vuoto e non c’è nulla.
Diventando sempre più esperto con il procedimento del lasciar andare, scoprirai che anche le emozioni più profonde
sono sulla superficie. Nel nucleo sono vuote, in silenzio, in pace. Infatti anche le emozioni più estreme hanno sostanza
quanto una bolla di sapone: e se tocchi la bolla con un dito, essa scoppia. E ciò è esattamente ciò che succede quando
tu ti immergi verso il nucleo centrale di un’ emozione qualsiasi.
Rilascio Olistico
Metti la tua attenzione sulla penna che tieni in mano. Essa è definita attraverso gli opposti : infatti tu puoi percepirla
grazie allo spazio che la circonda. Senza lo spazio vuoto intorno alla penna, essa non sarebbe distinguibile dalla tua
mano. I problemi emotivi e le emozioni in generale, sono definiti grazie a due opposti: se c’è il buono c’è il cattivo, Se
c’è l’amore c’è l’odio, se c’è la felicità c’è anche l’infelicità, se c’è il nervosismo c’è la calma. Di solito cerchiamo di
aggrapparci o di respingere una delle due polarità. Ma quando tu accogli entrambe le polarità opposte (+ e- ), esse si
annullano a vicenda, ed una volta dissolte tu sperimenti lo spazio vuoto che permette a tutto di essere sperimentato…
vedremo come nella Quinta Via
Il Quinto Modo di Lasciar Andare
‘La Quinta Via’ è semplicemente una modalità per riconoscere che Tu non sei il pensiero o il suo contenuto, né sei
un’emozione. Tu sei ciò che è consapevole di essere consapevole di quel pensiero, di quel contenuto, di quell’
emozione, di quel corpo, di quell’ambiente che ti circonda.
Chiudi gli occhi e visualizza la penna. Se i tuoi occhi sono chiusi, come fai a visualizzare quella penna o qualsiasi altro
ricordo che ti viene in mente ? Chi guarda quell’immagine mentale ? Chi è consapevole in questo momento, di quella
penna ? Se pensi che sia un’area del tuo cervello, riesci a trovare l’esatta cellula o neurone incaricata di guardare,
pensare, percepire, essere consapevole ?
Nella mia esperienza, neanche la scienza fino ad oggi ci è mai riuscita. Ciò, ad ogni modo, non è importante. Quel
senso di essere presente qui ed ora è sempre integro, completo, inalterato prima, durante e dopo ogni avvenimento.
Tu sei ciò. Non sei un pensiero, non sei un’emozione, ma sei ciò che è consapevole di ogni pensiero ed emozione che
appare dentro o intorno ciò che sei.

http://www.sedona.it/Articles/2QuattroModiperRilasciare_64.shtml

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