mercoledì 22 giugno 2011

MEDITAZIONE KUNDALINI

Questa meditazione dura un’ora e ha quattro stadi, tre accompagnati da musica, e l’ultimo in silenzio.
La Kundalini è come una doccia di energia, che con dolcezza ti scuote e ti libera da tutti gli eventi della giornata, lasciandoti più fresco e leggero.

Primo stadio: 15 minuti

Rimanendo rilassato, lascia che il corpo si scuota e senti l’energia che sale a partire dai piedi. Lascia andare ogni parte di te e diventa lo scuotimento. Gli occhi possono essere chiusi o aperti.
“Lascia che lo scuotimento accada, non farlo tu. Stai in piedi in silenzio, senti il movimento arrivare, e quando il corpo comincia a tremare, aiutalo ma non farlo tu. Goditi il movimento, sentine l’estasi, permettilo, sii ricettivo e dagli il benvenuto, ma non farne una questione di volontà.
Se lo forzi, diventa un esercizio fisico, corporeo. Ci sarà lo scuotimento ma sarà solo alla superficie, non penetretà dentro di te. All’interno rimarrai solido, come una roccia. Resterai un manipolatore, uno che ‘fa’, e il corpo potrà solo seguire. Ma il punto non è il corpo, il punto sei tu.
Quando ti dico di scuoterti, voglio dire che la tua solidità, il tuo essere simile a una roccia dovrebbe essere scosso fino alle fondamenta in modo da diventare liquido, fluido, in modo da sciogliersi e da fluire. E quando il tuo essere, simile a una roccia, diventa liquido, il corpo lo seguirà. Allora rimane solo lo scuotimento. Allora non c’è nessuno che lo faccia; accade da solo. Allora colui che ‘fa’ non c’è più.” Osho

Secondo stadio: 15 minuti

Danza liberamente, come ti piace, e lascia che il corpo si muova come vuole. Di nuovo, gli occhi possono essere aperti o chiusi.

Terzo stadio: 15 minuti

Chiudi gli occhi e rimani fermo e silenzioso, seduto o in piedi, osservando da testimone tutto ciò che accade dentro e fuori di te.

Quarto stadio: 15 minuti

Sdraiati e rimani fermo e silenzioso, a occhi chiusi.
Lascia che lo scuotimento accada. Resta in piedi in silenzio, avverti l'inizio della vibrazione, e quando il corpo parte con un tremito leggero, assecondalo ma senza mai agire. Godilo, vai in estasi, incoraggialo, ricedilo, favoriscilo, ma non forzarlo. Se lo forzi, diventerà un esercizio, un esercizio ginnico. In quel caso ti scuoterai, ma sarà un fenomeno superficiale: non penetrerà in te. All'interno rimarrai rigido, duro, pietrificato; sarai tu a tenere le fila, ad agire, e il corpo non potrà far altro che ubbidirti. Il corpo non è un problema, il problema sei tu. Quando ti dico di scuoterti, voglio che la tua solidità, il tuo essere pietrificato siano scossi alle fondamenta. Così da diventare liquidi, fluidi, sciolti, liberi. E quando l'essere rigido diventa liquido, il corpo lo seguirà. A quel punto non ti scuoterai più, esisterà solo lo scuotimento. Nessuno lo provocherà, accadrà semplicemente. Allora colui che agisce non esisterà più. Osho

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