lunedì 18 luglio 2011

NON E' CHE FANGO

Le cose cresceranno meravigliosamente e poi non più e poi
di nuovo. Crescere e degenerare, poi crescere di nuovo e di
nuovo degenerare, questa è la via dei fenomeni mondani. Se
conosciamo crescita e degenerazione per quel che sono
possiamo vederne la conclusione. Le cose crescono e raggiungono
un limite. Le cose degenerano e raggiungono un limite. Ma
noi restiamo costanti. È come quando ci fu un incendio nella
città di Ubon. Le persone lamentarono la distruzione e versarono
lacrime su lacrime. Ma dopo l’incendio, le cose vennero
ricostruite e le nuove costruzioni ora sono più grandi e molto
migliori di quelle di prima, e le persone si godono la città più di
prima.
È così con i cicli di perdita e sviluppo. Tutto ha dei limiti. Il
Buddha voleva che contemplassimo sempre. Mentre continuiamo
a vivere dovremmo pensare alla morte. Non considerarla
qualcosa di lontano. Se siete poveri, non cercate di danneggiare
o di sfruttare gli altri. Affrontate la situazione e lavorate sodo
per aiutarvi. Se state bene, non diventate distratti a causa della
ricchezza e dell’agio. Non è difficile perdersi in qualunque cosa.
Una persona abbiente può diventare indigente in pochi giorni.
Una persona povera può diventare ricca. Tutto dipende dal fatto
che le condizioni sono impermanenti e instabili. Perciò, il
Buddha disse: “Pamādo maccuno padam: la disattenzione è la
via diretta alla morte.” Chi è disattento è come morto. Non siate
disattenti! Tutti gli esseri e tutti i sankhāra sono instabili e
impermanenti. Non nutrite alcuna forma di attaccamento a essi!
Felice o triste, in crescita o in decadimento, alla fine tutto giunge
allo stesso posto. Comprendetelo, per favore.
Vivendo nel mondo con questa prospettiva possiamo essere
liberi dal pericolo. Qualsiasi cosa guadagniamo o conquistiamo
nel mondo grazie al nostro buon kamma, è pur sempre del
mondo e soggetto a decadenza e perdita, dunque non lasciatevi
trasportare via. È come uno scarafaggio che raspa la terra. Può
farne un mucchietto molto più grande di lui, ma resta sempre
un mucchietto di fango. Se lavora sodo, crea un buco profondo
nel terreno, ma non è che un buco nel fango. Se un bufalo ci
lascia cadere dello sterco, sarà più grosso del mucchietto di
terra dello scarafaggio, ma ugualmente non è qualcosa che
raggiunga il cielo. Non è che fango. Lo stesso sono le conquiste
mondane. Non importa quanto duramente lavorino gli scarafaggi,
sono semplicemente alle prese col fango, facendo buchi e
mucchietti.
Le persone che hanno un buon kamma mondano hanno
l’intelligenza per riuscire nel mondo. Ma per quanto possano
avere buoni risultati, vivono pur sempre nel mondo. Tutte le
cose che fanno sono mondane e hanno dei limiti, come lo scarafaggio
che gratta via la terra. Il buco può essere profondo, ma è
nella terra. Il mucchietto di terra può essere alto, ma non è che
fango. Riuscire, ottenere un sacco di cose, non è che riuscire e
ottenere nel mondo.
Vi prego di capirlo e di cercare di sviluppare il non
attaccamento. Se non guadagnate molto, siate contenti, comprendendo
che è solo mondano. Se guadagnate molto, comprendete
che è solo mondano. Contemplate queste verità e non
siate distratti. Vedete entrambi i lati delle cose, non fermatevi
su un lato. Quando qualcosa vi piace, trattenete una parte di
voi, perché il piacere non durerà. Quando siete felici, non buttatevi
totalmente da quella parte, perché presto vi troverete dalla
parte opposta nell’infelicità.

Tratto da Tutto Insegna
Insegnamenti dal
Venerabile Ajahn Chah

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