mercoledì 29 giugno 2011

SINTESI DELLA PRATICA DEL TRANSURFING

1.Sii consapevole che la realtà si manifesta a partire da uno spazio delle varianti dove sono
rappresentati tutti gli eventi possibili ed immaginabili, del presente, del passato e del futuro.
2.Una variante si materializza nel momento in cui noi ci sintonizziamo con la vibrazione ad
essa corrispondente.
3.Sceglie la variante dove percepisci felicità nell’anima ed un accordo tra cuore e ragione.
4.Mantieni nella testa la diapositiva del fine su cui ti vuoi sintonizzare. Vivila dentro di te
immaginandoti attore di quella situazione di vita ideale.
5.Immergiti, inoltre, consapevolmente nel processo di realizzazione del fine che ti sei
riproposto, visualizzalo in te e assaporane le sensazioni e le emozioni corrispondenti.
6.Se devi giustificarti razionalmente una scelta sappi che non è quella della tua anima. Non
stai andando verso il tuo fine attraverso la tua porta!
7.Sii consapevole che necessita un tempo il cambiamento delle linee della vita, abbi pazienza
e nel frattempo "datti in affitto", osservati dall’esterno con distacco mentre giochi un ruolo
che non è ancora il tuo.
8.Non farti agganciare dalle provocazioni dei pendoli. Mantieni l’attitudine a ricordarti che
ogni emozione negativa non serve né a te né alla risoluzione di un eventuale problema, ma
solo a qualche pendolo che vuole rubarti energia.
9.Lascia andare ogni senso di importanza interna ed esterna, al fine di non creare nessun
potenziale superfluo che potrebbe portare alla manifestazione esattamente ciò che non
vuoi.
10. Sappi che ciò che scegli si manifesterà sempre, in modo inequivocabile e senza alcuno
sforzo da parte tua. E’ la realtà che funziona così e va solo assecondata e fatta fluire.
11. Ogni problema ha già la sua soluzione e sarà la corrente delle varianti a suggerirtelo se
le permetterai di scorrere liberamente. Resta pacatamente sereno in questa consapevolezza;
se non ci riesci allora brucia il potenziale superfluo dell’importanza tramite l’azione.
12. Pratica costantemente la ginnastica energetica ed esercitati a rilasciare le tensioni
muscolari.
13. Osserva sempre il principio della coordinazione: rinuncia a dimostrare il tuo valore e
scegli - consapevolmente - di rispondere sempre in positivo a qualunque accadimento.
Gioisci anche delle disgrazie apparenti. In questo modo il futuro avrà sempre in serbo per
te una piacevole sorpresa.
14. Datti il permesso ad ottenere e lascia che l’intenzione esterna porti alla manifestazione
tutto ciò che vuoi!

Reality Transurfing di Vadim Zeland



Meditazione guidata per incontrare gli animali totem


Prendete una posizione comoda
Chiudete gli occhi e rilassatevi
Prendete contatto col vostro respiro. Sentite l’aria che entra ed esce dai polmoni, Continuando a portare attenzione al respiro che entra e che esce, ora potete anche sentire il vostro corpo, il suo peso sostenuto dalla terra sotto di voi. Potete anche sentire il contatto con i vestiti, e mentre ascoltate il vostro corpo, cominciate a rilassarvi, lasciando andare le tensioni, anche quelle di cui non siete direttamente consapevoli.
Ora potete sentire anche i rumori e i suoni che vi circondano, e mentre continuate a respirare tranquillamente, cominciate a portare l’attenzione al vostro cuore. Forse potete avvertire il battito in qualche parte del corpo, forse nelle mani, e mentre sentite il battito, cominciate a dirigere l’attenzione all’interno.
E mano a mano che respirate immaginate di essere circondati da una luce bianca o dorata che protegge voi e il vostro corpo, durante la meditazione.
E mentre continuate a seguire il vostro respiro, immaginate che lo stress, l’ansia, le preoccupazioni, e le negatività escano dal vostro corpo.
Ora sentite dentro di voi l’intento di incontrare i vostri animali di potere e Chiedete alla parte più profonda di voi di sostenere il vostro viaggio interiore. E mentre continuate a respirare tranquillamente immaginate di trovarvi in mezzo alla natura, un luogo protetto, che vi ispira armonia, pace e serenità. Può trattarsi di una radura erbosa, o di una collina, di un posto che conoscete, o semplicemente di un luogo che vi infonde pace e sicurezza. Quando vi sentite pronti, lentamente iniziate a camminare in questo luogo e ad ogni passo, sentite un senso di gioia e di benessere che lentamente si espande e riempie il vostro essere. Utilizzate tutti i sensi per sperimentare questo viaggio.
Forse potete sentire una leggera brezza che accarezza il vostro viso, o magari il calore tiepido del sole che vi riscalda. Magari potete sentire il profumo della natura e sentire sotto i vostri piedi la morbidezza dell’erba o la piacevole sensazione che vi offre il contatto con questa terra incontaminata.
Ora piano piano scendete lungo la parte inferiore della collina e mentre camminate sentite una sensazione di sicurezza, vedete voi stessi sani e spensierati e sentite un senso di appartenenza con questo luogo.
Prendete un po’ di tempo per sentirvi parte del paesaggio che vi circonda.
E ora, mentre continuate a scendere lungo la radura, immaginate di trovare un posticino adatto per sedervi e stare un po’ tranquilli…potrebbe trattarsi del tronco di un albero, di una grande pietra o di una duna di terra dove potete sentirvi comodi…
Come vi siete seduti, immaginate che una nebbiolina magica stia cominciando a formarsi…
Ora la nebbiolina diventa più densa e fino a quando non si può vedere nulla intorno a voi. Mentre questa nebbiolina si forma, prendete coscienza che la vostra intuizione si sta espandendo e che siete pronti per incontrare uno o più animali guida.
Poi la nebbia inizia a diradarsi e la prima immagine che vedete è rappresentata da uno o più animali… possono essere sulla terra, nell’aria o nell’acqua e lentamente la loro forma si fa sempre più chiara e definita.
Ora la nebbiolina è completamente svanita e permettete alle immagini degli animali di diventare sempre più nitide e presenti.
Apprezzate profondamente l’essenza di questi animali e accettate di comunicare con loro, perché possano darvi qualche messaggio, o semplicemente per rimanere in contatto con la loro presenza vivificante.
Prendete un po’ di tempo per entrare sempre più in contatto con loro e per sentire quello che hanno da comunicarvi.
Poi, lentamente permettete a questa esperienza di completarsi e ringraziateli profondamente per i loro doni, per la protezione che vi hanno sempre dato, e per i saggi consigli che continueranno a darvi in futuro.
Poi salutateli in modo amorevole e rispettoso, lasciateli andare sapendo che saranno con voi in qualsiasi momento ne abbiate bisogno.
Poi, molto lentamente cominciate a prendere il sentiero dal quale siete venuti, e vi trovate nuovamente nella radura erbosa …..
Poi, lentamente riportare il vostro pensiero al presente, sentite il vostro corpo, e portate attenzione al vostro respiro.
Diventate sempre più consapevoli del vostro ambiente, e ritornate presenti qui e ora.

N.B Vi suggeriamo di registrare la meditazione, con lunghe pause, in modo da poter visualizzare con calma.


http://animalitotem.wordpress.com/

martedì 28 giugno 2011

STATI TRANSITORI DI COSCIENZA

Messaggio Planetario degli Hathors – Attraverso Tom Kenyon

Traduzione in Italiano di Nicoletta Ricci
Definizioni
I Nodi Caotici sono gruppi di eventi caotici. Secondo gli Hathors, la Terra è entrata in un Nodo Caotico e, di conseguenza, possiamo aspettarci crescenti livelli di caos – compresi, tra gli altri, terremoti, attività vulcanica, aberrazioni dei modelli climatici, problemi ecologici, oltre a turbolenze economiche, sociali e politiche.
Stati Transitori di Coscienza è il modo in cui gli Hathors definiscono i punti di mezzo, dopo che si è verificata una perdita importante e noi ci ritroviamo temporaneamente tra una vecchia realtà che se n’è andata e una realtà nuova che non si è ancora formata del tutto.
I Marcatori Percettivi sono un termine usato dagli Hathors per descrivere il modo in cui diamo un senso al nostro mondo e navighiamo attraverso le nostre vite, utilizzando i cinque sensi.

Il Messaggio

Per loro stessa natura, i Nodi Caotici tendono a generare stati transitori di coscienza.
Gli stati transitori di coscienza emergono quando scompaiono i marcatori percettivi. E quando questo accade, entrate in una zona neutra, nella quale la vecchia realtà non esiste più, o è cambiata radicalmente, mente la realtà nuova non è ancora venuta al mondo.
A causa del fatto che siete entrati in una fase ancora più intensa del Nodo Caotico, desideriamo condividere con voi il nostro punto di vista riguardo agli stati di transizione, nella speranza che riuscirete ad utilizzare questa conoscenza a vostro beneficio.
Per comodità, divideremo gli stati di transizione in tre categorie principali: 1) stati di transizione personale, 2) stati di transizione collettiva e 3) morte fisica.
Stati di Transizione Personale
Ci occuperemo per primi degli stati di transizione personale, perché la vostra percezione personale è il punto cardine su cui opera la vostra realtà percepita.
La vostra percezione della realtà è fondamentalmente una creazione personale. Essa è influenzata dalla percezione collettiva della vostra cultura, del tempo, del luogo e delle circostanze, ma, fondamentalmente, la vostra percezione di che cosa sia o non sia reale è una creazione – la vostra.
La vostra percezione della realtà dipende dalle abitudini di percezione, se siete come la maggior parte delle persone. Siete abituati a sperimentare certe realtà nella vostra vita e queste vi dicono dove vi trovate, diciamo. Vi svegliate al mattino e guardate l’orologio e la percezione collettiva del tempo è immediatamente davanti a voi. La vostra scelta di accettare o meno questa illusione, è personale. Infatti, uno dei segni della maestria spirituale è la capacità di navigare con successo fra le illusioni culturali, comprendendone allo stesso tempo la natura.
Quando una situazione della vostra vita personale cambia in modo drastico, c’è la tendenza dei marcatori percettivi a scomparire o a riorganizzarsi.
Presentiamo uno scenario possibile. Se avete svolto lo stesso lavoro per molti anni, avete costruito la vostra vita sulle esigenze di questa posizione. Pranzate a un certo orario. Tornate a casa a un certo orario. Interagite con gli altri in modi specifici, tagliati su misura per soddisfare le esigenze del vostro mestiere.
Se quel lavoro venisse improvvisamente a mancare, inaspettatamente, quei marcatori percettivi scomparirebbero. Non ci sarebbe bisogno di alzarsi a una certa ora, mangiare a una certa ora, tornare a casa a una certa ora e la gente con cui avevate a che fare per la maggior parte delle ore di veglia, non sarebbe più a disposizione.
Questa situazione è di per sé disorientante per la maggior parte delle persone. Ribadiamo, i marcatori percettivi sono spariti.
Lo stesso fenomeno avviene quando si verifica un qualsiasi cambiamento radicale nella vostra vita personale. Se una relazione per voi importante finisce all’improvviso, i marcatori percettivi di quella relazione scompaiono e voi entrate nello stato transitorio di coscienza.
Se avete una crisi di salute e la vostra vita fisica viene influenzata in modo radicale, i marcatori percettivi scompaiono e questo può disorientare. Voi siete entrati in uno stato transitorio di coscienza.
Mentre il Nodo Caotico aumenta di intensità, sempre più persone sperimenteranno le ondate di shock per il fatto che la loro realtà crolli sotto i loro occhi. Ciò che era sicuro, nella loro vita, ora è incerto. Ciò che era terreno solido, ora non viene più visto come solido. Intendiamo sia in senso letterale che figurato. C’è un’altra ondata di stati transitori che emerge da questo Nodo Caotico. Sta già influenzando molte persone, ma i suoi effetti si diffonderanno nella coscienza come uno tsunami.
Questo particolare stato di transizione riguarda il collasso delle menzogne collettive della vostra cultura. Un numero sempre crescente di voi vedrà il trucco; percepirete i burattinai e, benché la loro identità possa rimanervi sconosciuta, vedrete con sempre maggiore realtà che gli aspetti della vostra cultura sono una manipolazione, una limitazione e, in molti casi, nient’altro che menzogne.
La bugia di cui parliamo non è quella dell’economia, delle guerre o delle religioni limitanti, bensì la menzogna della vostra identità – una falsità che vi assicura la sottomissione! Questa bugia è la convinzione e l’asserzione culturale che voi non siate niente più che un essere umano fisico e che non esistano, di fatto, altri regni dell’essere al di là della vostra esperienza terrena.
Il riconoscimento di questa bugia porta alla libertà personale, ma nelle fasi iniziali può disorientare parecchio. Questo, perché le esperienze multidimensionali sono assai diverse dalle vostre quotidiane esperienze terrene. Se vi trovate da soli fra la vostra vita terrena e quella multidimensionale, siete entrati in uno stato transitorio di coscienza.
Il nostro scopo, nel condividere queste informazioni, è di suggerire un’azione pratica da intraprendere durante gli stati transitori di coscienza.
Quando entrate personalmente in uno stato transitorio potente potreste, come molti esseri umani, rimanere bloccati e sopraffatti. Molti individui trovano profondamente spiacevole lo shock del rendersi conto che i loro marcatori percettivi sono spariti, insieme alla realtà che essi ritenevano reale.
A causa del fatto che il tempo sta accelerando – e con questo intendiamo dire che si verificano più eventi in meno tempo – rimanere in uno stato di shock o di sopraffazione è una debolezza psicologica che non vi potete permettere. Il punto essenziale che desideriamo convogliare, qui, è che, indipendentemente dalla natura dello stato transitorio, che sia di natura personale e abbia a che fare con cambiamenti nella vostra vita personale, o sia dovuto al riconoscimento della vostra manipolazione culturale – voi siete il creatore della vostra realtà.
Magari avete delle storie per spiegare come mai, improvvisamente, la vostra vita ha subito una privazione. Potreste incolpare del vostro problema altre persone, situazioni o istituzioni, ma è una responsabilità malriposta. Le vostre storie potrebbero essere vere e potrebbero esserci altre persone, situazioni o istituzioni che hanno colpa, ma quando siete entrati in uno stato transitorio di coscienza, voi siete nel vortice centrale di un potente processo creativo. Non c’è motivo né bisogno di piangere “sul latte versato”, come dice uno dei vostri proverbi. Quel che è perso è perso. Quel che è stato è stato.
Ora la domanda principale rimane: “Che cosa farete?”
Rimarrete storditi, sopraffatti, arrabbiati e tristi? O assumerete la vostra identità di creatori della vostra vita?
Per quelli di voi che scelgono di restare negli stati più bassi della coscienza, non abbiamo commenti da fare.
I nostri commenti sono per quelli di voi abbastanza coraggiosi e decisi da assumere la propria identità di creatori. Se siete tra questi, ecco che cosa suggeriamo.
Quando scompare tutto, cioè i marcatori percettivi della vostra realtà precedente, dovete capire che siete entrati in un punto vuoto.
Un punto vuoto è una transizione critica fra una realtà vecchia e una nuova. Ciò che era è finito. Invece di dispiacervi per la perdita, accettate il vuoto. Questa, per molte persone, è un’impresa difficoltosa, perché nel punto vuoto non c’è nulla che si possa fare. Dovete semplicemente essere testimoni di esso e di voi stessi, perché in questa terra di nessuno non ci sono marcatori percettivi.
Fate attenzione a quali nuovi marcatori posizionate, perché queste idee e convinzioni saranno le stelle nel nuovo cielo della vostra mente e voi navigherete in questi nuovi tempi seguendo le stelle (pensieri e convinzioni) che avete posto nei cieli della vostra coscienza. Perciò, siate saggi quando andate in giro a creare nuove stelle, cari colleghi naviganti del Mistero.
Stati Transitori Collettivi di Coscienza
Il collettivo umano, dal nostro punto di vista, è attualmente come un immenso serpente cosmico che sta perdendo la pelle, che si rigira e si contorce, grattando via i vecchi impedimenti. Alcuni di questi assumono la forma di turbolenza economica. Alcuni sono di natura politica. Alcuni sono il collasso e la trasformazione delle istituzioni culturali. E alcuni di questi contorcimenti e rigiri sono correlati all’attività vulcanica e dei terremoti, oltre che alle aberrazioni degli schemi meteorologici.
Con l’aumento dei disastri naturali e di quelli provocati dall’uomo, un numero sempre crescente di voi si troverà a entrare in stati transitori di coscienza. Ovviamente, coloro che vivono direttamente un terremoto, un’eruzione o condizioni meteo distruttive, sono i più propensi a entrare negli stati di transizione, ma quelli di voi che sono di natura empatica, possono subire il colpo di un disastro naturale o creato dall’uomo, come se fossero presenti fisicamente.
Infatti, man mano che si dissolve il velo che separa le coscienze umane l’una dall’altra, sempre più persone vivranno a livello viscerale i cambiamenti che si verificano nel mondo.
Adesso vorremo affrontare la questione di una nuova creazione, per quelli di voi che potrebbero ritrovarsi a vivere i momenti immediatamente successivi a un disastro naturale o creato dall’uomo, come un terremoto o un’eruzione vulcanica o a situazioni climatiche distruttive.
Se la forza distruttrice è abbastanza potente, i marcatori percettivi della vostra realtà precedente potrebbero non esserci più. Potreste ritrovarvi ad affrontare carenza di cibo e acqua e c’è un numero imprevedibile di variabili che possono convergere per provocare uno stato di shock o di sopraffazione.
Desideriamo essere molto chiari in ciò che stiamo per dire. Lo shock e la sopraffazione di fronte ai disastri sono una reazione naturale dei mammiferi e, se volete trascendere e trasformare il momento, dovete salire a dimensioni più elevate della vostra esistenza, del vostro stesso essere, fino a quei reami di coscienza che sono al di là del tempo e dello spazio.
Fin quando siete in grado di incorporare gli aspetti trascendenti del vostro essere, come parte dell’equazione per la vostra sopravvivenza, sarete in grado di mitigare lo shock e la sopraffazione.
La caratteristica principale che deve essere identificata in mezzo al caos, qualunque forma di caos, è il portale dell’opportunità.
Questa opportunità per la sopravvivenza, o per una vita nuova, si può presentare in modi che non vi aspettereste. Il motivo è che i marcatori percettivi non sono più al loro posto e la vostra consapevolezza potrebbe non riconoscere un’opportunità quando questa si presenta.
C’è un’abitudine, una tendenza umana, molto radicata, che desidera conformare le nuove realtà a quelle del passato. Sarebbe un’abitudine infelice da adottare in situazioni di questo tipo.
Sono molte le cose che potremmo dire riguardo alle realtà iper-dimensionali coinvolte nel fare delle scelte durante i momenti di caos, ma desideriamo “tagliare corto” e puntare su quelle che risulteranno più pratiche. Forse, in un altro momento, potremo condividere con voi le nostre riflessioni filosofiche sulla vostra natura infinita e sulle infinite possibilità che risiedono in voi. Tuttavia, per ora, andiamo sul semplice e vi forniamo una formula per riconoscere e creare opportunità di vita nuova e di un nuovo destino, quando essi vi si presentano.
Presumendo che siate entrati in uno stato transitorio di coscienza e che abbiate preso confidenza con il punto vuoto e che siate più o meno a vostro agio con la grande incertezza della vostra situazione, questo è quanto consigliamo.
Siate curiosi e aspettatevi miracoli.
Entrando in uno stato di curiosità, sfruttate un aspetto della vostra mente che è libero di muoversi senza i vincoli dell’aspettativa. Diventa proprio come la mente di un bambino ed è questa innocenza – che non è lo stesso che essere puerili – che vi consente di entrare in uno stato vibratorio di coscienza che vi apporta grandi benefici.
Mantenendo l’aspettativa dei miracoli, liberate il potere di creazione dentro di voi e, fin quando lo farete, troverete sempre più incidenze di serendipità, coincidenze vantaggiose e tesori inattesi, siano essi di natura fisica, mentale o emozionale.
Questa combinazione di curiosità riguardo a quello che può succedere, unita all’aspettativa di miracoli, vi sposterà velocemente dal punto vuoto ad una nuova vita, una nuova creazione, indipendentemente da quello che potrebbe accadere a chi vi sta intorno.
Durante gli stati transitori collettivi di coscienza, è utile tenere a mente che ogni persona è il creatore della propria realtà e, nel mezzo del caos, la gente farà scelte diverse ed entrerà in realtà personali diverse.
Non lasciatevi fuorviare da coloro che entrano nei reami a vibrazione più bassa. Non potete salvarli da loro stessi. Guardate e vivete verso l’alto con curiosità e aspettandovi miracoli e, persino nella più seria delle situazioni, i miracoli possono accadere e accadranno, per voi.
Morte Fisica
Una delle difficoltà maggiori, per gli esseri incarnati, è lo stato di transizione della coscienza che voi chiamate morte. Questo è dovuto al fatto che tutti i marcatori percettivi, compresi i cinque sensi, scompaiono. Se una persona si identifica solamente con la propria esistenza materiale, troverà questo stato di transizione difficilissimo. Il motivo è che ciò con cui essa si identificava non esiste più.
Benché il mondo fisico continui, non c’è nessun input nella coscienza da parte dei cinque sensi. È come se il mondo fosse svanito e, con esso, il corpo. Il grande Io Sono, la caratteristica centrale della coscienza trascendente, non riceve più informazioni dal corpo, dai cinque sensi o dal mondo esterno. Questo può essere profondamente sgradevole e disorientante per qualcuno che non ha sperimentato direttamente gli altri reami del proprio essere.
Metaforicamente parlando, voi siete come un grande albero, un Albero della Vita, con molti rami e molte, moltissime foglie e gemme e la vostra attuale esistenza fisica non è che una di queste foglie e una di queste gemme.
Quando una persona attraversa lo stato transitorio di coscienza che voi definite morte, ci sono svariate opzioni. Se seguite una tradizione spirituale, la cui figura centrale è un guru, un avatar o un salvatore, potete seguire il cammino di questo essere, verso il regno vibratorio della sua coscienza. In alcune religioni si chiama paradiso.
Se seguite il cammino di un guru, un avatar o un salvatore, dovete capire che state entrando nel suo paradiso, nel suo risultato vibrazionale e, per forza, entrate anche nelle sue limitazioni di coscienza.
Secondo la nostra prospettiva, l’universo è infinito per natura e, con questo, non ci riferiamo allo spazio esterno, ma alle realtà interdimensionali del vostro universo; e non esiste un singolo essere, per nostra esperienza, che capisca e accolga tutto ciò che è.
Se, comunque, voi desiderate unirvi al vostro guru/avatar/salvatore nei regni della morte, abbiamo pochi consigli. Uno è di invocare mentalmente il suo nome. Questa è una visione antica, incapsulata nel termine Egizio Ren, che significa nome. Quando invocate il nome di un essere spirituale, un suo aspetto è costretto a venirvi incontro.
Se, in quel momento di incontro, il vostro guru/avatar/salvatore vi ritiene validi, egli/ella vi condurrà nel proprio regno paradisiaco.
Per quelli di voi che seguono tradizioni orientali, ci sono dei mantra connessi a divinità specifiche. Intonare mentalmente tali mantra, durante la morte, o nei regni della morte, ha il medesimo effetto.
Per quelli di voi che non fanno parte di una tradizione spirituale che segue un guru, un avatar o un salvatore, allora lo stato transitorio di coscienza chiamato morte offre altre possibilità.
Come gli altri due stati transitori di coscienza, il regno della morte ha un punto vuoto e le sue caratteristiche predominanti sono l’immobilità (silenzio) e il buio. Tutte le possibilità esistono, nel Vuoto, ma nessuna è effettivamente esistente. È come la ghianda e la quercia. La quercia, il gigantesco albero in sé, è potenzialmente dentro la ghianda, ma non esiste ancora.
Quindi, quando vi trovate nel Vuoto, che riconoscerete per il fatto di essere totalmente da soli, al buio e in assoluto silenzio, sappiate che siete nella congiunzione centrale dei vostri poteri creativi.
Ciò che scegliete di creare successivamente, determinerà il corso del vostro destino e in quali mondi abiterete, o in quali reami dell’esistenza risiederete. È un momento critico.
Molte persone, impaurite dall’oscurità, vanno verso la luce prematuramente. E quello di cui non si rendono conto è che, con la loro bramosia, essi creano la luce. Davanti a loro si apre un portale, come un tunnel, ed essi possono percorrere questo tunnel di luce, incontrando persone conosciute in passato, rientrando così nell’incarnazione o in altri reami vibratori, senza aver capito del tutto le conseguenze. È sicuramente una delle opzioni che avete e che viene scelta spesso.
Un’altra opzione, tuttavia, è di rimanere nel punto vuoto, di risiedere nel Vuoto stesso, diventando consapevoli del vostro Sé come coscienza pura – che trascende tutti i fenomeni.
Se rimanete in questo stato di consapevolezza abbastanza a lungo, senza la necessità di creare qualcosa, scoprirete la vostra identità di grande Io Sono. E, da questo punto di consapevolezza, potete scegliere le circostanze della vostra incarnazione. Potete scegliere i mondi in cui vivrete o i reami di coscienza nei quali risiederete.
Quest’ultimo metodo è quello che vi offre le opportunità più grandiose, benché sia il più difficile per la maggior parte delle persone. E il motivo di questa difficoltà ha a che fare con il fatto che molti umani trovano sgradevole non avere un corpo. La brama di un corpo e dell’esperienza del mondo materiale spinge spesso una persona a uscire prematuramente dal Vuoto.
Riassumendo, a causa dell’intensificarsi delle fasi del Nodo Caotico, molti di voi si troveranno in stati transitori di coscienza. A prescindere da quale sia il livello nel quale siete impegnati, che si tratti della vostra vita personale, dell’esperienza collettiva o dello stato di transizione che chiamate morte, sappiate che siete il creatore della vostra realtà.

Gli Hathors

20 Aprile 2011
http://tomkenyon.com/stati-transitori-di-coscienza


lunedì 27 giugno 2011

I 38 FIORI DI BACH



Le 38 essenze principali sono state suddivise dal Dr. Bach in 7 categorie, più un rimedio di emergenza, sulla base delle proprietà curative: 1) Per chi ha paura; 2) Per chi è indeciso; 3) Per chi ha perso ogni interesse; 4) Per chi si sente solo; 5) Per chi si sente succube di altre persone o di influenze esterne; 6) Per chi ha perso la speranza; 7) Per chi non riesce a dedicare attenzioni al proprio fisico; 8) Rimedio di emergenza 
Nella seguente tabella riassuntiva le 38 essenze principali che potrete utilizzare sulla base della corrispondenza a una delle sopracitate categorie con lo stato negativo che volete curare. 



Metodo di prepazione Le essenze di Bach sono reperibili in farmacia o erboristeria in flaconcini concentrati e devono essere diluiti prima dell'uso in una miscela composta di circa 3/4 di acqua e 1/4 di alcool. Per diluire i rimedi si consiglia di usare preferibilmente acqua di sorgente e non acqua distillata, poco adatta come eccipiente perchè considerata "morta". L'alcool serve come conservante. Generalmente si usa brandy ma va bene anche alcool di vino o grappa. Per chi è astemio si può usare aceto di frutta. La diluizione standard per l'assunzione orale è di una goccia in 10 ml. Vuol dire che si mettono tre gocce d'essenza in un flaconcino farmaceutico scuro con contagocce, predisposto con acqua e alcool. Se i fiori consigliati sono più di uno, saranno tre gocce per ogni fiore. Per preparare il Rimedio di Emergenza le gocce saranno due ogni 10 ml. Generalmente in erboristeria o in farmacia sarà sufficiente dire quali Fiori di Bach si desiderano per ottenere un flacone pronto all'uso. 
Metodo di assunzione Prima dell'assunzione è necessario agitare con cura il flaconcino. Il dosaggio ideale è di almeno 4 gocce, quattro volte al giorno; al mattino, a mezzogiorno 20 minuti prima di mangiare, al pomeriggio, verso le 17.00 e infine alla sera, prima di andare a letto. Le gocce devono essere stillate direttamente sulla o sotto la lingua e prima di deglutire è 
consigliabile trattenere le gocce in bocca per qualche secondo, perchè l'assorbimento prelinguale aumenta l'efficacia. Nel caso di stati acuti la frequenza può essere aumentata sino a quando intervengono segni di un miglioramento. Un'altra importante forma di assunzione è il metodo del bicchiere d'acqua usato in casi particolarmente acuti: si stillano da ognuna delle bottigliette dei fiori 



I 5 FIORI DELLA PAURA - FIORI DI BACH

Fiore n. 2 - Populus tremula - ASPEN - Timori da causa sconosciuta e indefinibile, irragionevole, invisibile: la Morte, il buio, il sonno,
i sogni, la religione, l'occulto, i poteri segreti, i fantasmi, i pronostici, il soprannaturale. Apprensione dettata dai presentimenti, dalle premonizioni
e dalle superstizioni. Ideale nei primi contatti con le cognizioni percettive. Segni: mal di testa, vista offuscata e debole, sguardo perso,
sudorazione, tremore, pelle d'oca, mancamenti improvvisi, sonnambulismo, stanchezza e nervosismo.
Fiore n. 6.- Prunus cerasifera - Cherry Plum - Paura di affondare, di impazzire, di avere un esaurimento, di uscire di senno e
perdere la ragione e il controllo di sé, paura di lasciarsi andare; senso di follia imminente, timore di commettere azioni pregiudiziali e irreparabili
verso il prossimo e verso se stessi. Disperazione, crollo nervoso con pulsioni suicide. Ossessioni. Segni: pallore, occhi fissi, agitazione, linguaggio
nervoso.
Fiore n. 20 - Mimulus guttatus - Mimulus - Timidezza, balbuzie, rossore. Fobie. Timore d'origine conosciuta: la malattia, il dolore,
la morte, gli insetti, gli animali, l'acqua, i temporali, i cani, i ladri, il dentista, le iniezioni, la folla. Segni: fiato corto, naso che cola, occhi che
lacrimano, nervosismo.
Fiore n. 25 - Aesculus carnea - Red Chestnut - Preoccupazione apprensiva verso gli esseri cari. Coinvolgimento eccessivo nelle vite
altrui. Pessimista, si aspetta il peggio e teme per i familiari, gli amici, i conoscenti. Continua sensazione di pericoli incombenti sui figli. Segni:
ansia continua, comportamenti di ipercontrollo e ipersorveglianza, di protezione maniacale, tendenza a dare inutili e troppi farmaci ai propri cari,
fare frequenti visite mediche, ecc.
Fiore n. 26 - Helianthemum nummularium - ROCK ROSE - Terrore estremo, smisurato, timore di morire, che il cuore si fermi,
angoscia folle, il tutto dettato da cause reali (incidenti, disgrazie o malattie improvvise o gravi, traumi, spaventi, shock scampato, pericolo di
morte per incidente, annegamento, soffocamento, ecc.), o da cause profondamente radicate nell'inconscio. Segni: tremori, freddo glaciale,
sudorazione gelida, incubi, improvvisa sordità o mutismo, possibili paralisi provvisorie, confusione mentale.

venerdì 24 giugno 2011

LINEA DELLA NEURASTENIA

terapia cromopuntura: linea neurastenia
per stanchezza e spossatezza emotiva


Localizzazione :
un dito traverso sopra le sopracciglia, dalla metà di un occhio alla metà dell'altro.
Colore : violaDurata : 1 minuto
Procedimento :
irradiare lentamente da sinistra a destra la linea, avanti e indietro per 4-5 volte.
Frequenza :
ogni sera
Commento
La linea si situa sulla zona rifressa del sistema limbico. Questa ghiandola cerebrale è il centro dell'elaborazione delle emozioni che sono analizzate dal sistema limbico e inviate poi alla corteccia cerebrale e quindi alla coscienza che reagisce secondo schemi prestabiliti individuali. Questi sono determinati dal patrimonio genetico e dai condizionamenti precedenti; per questa ragione ogni persona regisce differentemente quando è posta davanti ad un avvenimento emozionale.
Il sistema limbico è attivo già a otto settimane di gravidanza e quando siamo "lunghi" 13 millimetri!
La linea della neurastenia agisce come stabilizzatrice delle emozioni che spesso, se troppo intense, provocano una gran stanchezza. 




ZONA DELLA FORZA

Localizzazione :
esattamente al centro del palmo della mano
Colore : arancioneDurata : 1 minuto per punto
Procedimento :
Irradiare dapprima il punto sulla mano sinistra e poi quello sulla mano destra.
Commento
Il punto centrale del palmo delle mani è detto il centro della forza. L'indicazione è quindi la mancanza di forza psichica, la depressione mattutina, la mancanza di decisione. Insomma per tutte quelle situazioni emotive che "esauriscono" le forze di reazione psichica.
Ricordo che mia madre si lamentava perché mio padre non diceva una parola, la mattina, fintanto che non avesse bevuto il caffè. Le dissi di fargli il punto arancione della forza sulle mani. Dopo una settimana mi raccontò che aveva smesso la cura perché, la mattina appena alzato, mio padre parlava ... troppo !








giovedì 23 giugno 2011

REBIRTHING

Anche nel rebirthing ad approccio transpersonale è il respiro lo strumento che permette di raggiungere la consapevolezza. 

Si inizia con una inspirazione consapevole, lenta e profonda. Quando i polmoni sono pieni d'aria, si lascia uscire il respiro. La forza dell'inspirazione e il naturale lavoro muscolare daranno luogo all'espirazione. Non c'è bisogno di controllo: il respiro uscirà da solo, senza ricorrere a una spinta volontaria. 

Finita l'espirazione ricomincia subito l'inspirazione: non bisogna lasciare alcuna pausa. E quando l'inspirazione avrà riempito i polmoni, si espira subito, anche in questo caso senza fare pausa. Il respiro avrà allora un andamento circolare, fluido, continuo che metterà in contatto con il profondo del proprio essere. 

Si può respirare o solo con il naso o solo con la bocca. Se si inizia a respirare attraverso il naso, si continua così, espirando poi attraverso di esso. Se invece è intasato si può usare la bocca, ma allora sia l'inspirazione che l'espirazione devono avvenire attraverso la bocca. 

La respirazione attraverso il naso è più adatta ad esplorare i contenuti interiori; quella con la bocca si instaura spesso quando c'è una maggiore intensità emotiva. 

Il rebirthing si pratica sdraiati su di un materasso, così che il corpo possa essere rilassato e quieto. Nel caso si manifestassero tensioni, movimenti, tremiti, accessi di risa o di pianto, è bene accettarli, abbandonandosi a quanto emerge senza cercare di resistere. 

In genere la seduta dura un'ora, ma alcune situazioni necessitano di un tempo leggermente più corto o più lungo. L'importante è lasciarsi andare a quanto affiora. 

Prima di accomiatarsi, terapista e paziente commentano e condividono quanto è venuto fuori, in modo da capire, accettare e integrare il vissuto emerso. 

Giulia Barletta
http://www.lifegate.it/it/eco/people/salute/medicina_olistica/come_si_svolge_una_seduta_di_rebirthing.html

mercoledì 22 giugno 2011

TRAINING AUTOGENO

Induzione alla calma e al rilassamento

L’ induzione alla calma e al rilassamento è una sorta di introduzione.
E’ utile rilassarsi per essere nella condizione ottimale per affrontare tutti gli esercizi che seguono, quindi:.


….. assumo la posizione ….. eseguo delle profonde e lente respirazioni…inspiro ed espiro…lentamente .. e profondamente…. inspiro lentamente dal naso….espiro lentamente dalla bocca…..inspiro…ed…espiro,….
chiudo lentamente gli occhi durante l’espirazione ….. e mentre gli occhi restano chiusi……il respiro ritorna normale,
….chiudo fra parentesi …i pensieri…le preoccupazioni della vita quotidiana e li lascio scivolare via …. come l’acqua scivola dai tetti quando piove…e in questa mente così sgombra lascio apparire un’immagine di calma…la contemplo per qualche istante ………..e mi ripeto mentalmente

…IO  SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RILASSATO/A (1 o 2 volte)

…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

LA RIPRESA
(Si muovono lentamente le dita delle mani come si suonasse un pianoforte, si aprono e si chiudono per almeno 2 volte le mani, flettere ed estendere più volte le braccia, dapprima in modo lento e poi via via più energico, flettere per almeno 2 volte le gambe, respirare profondamente, aprire gli occhi)
1° esercizio fondamentale:  LA PESANTEZZA
Al primo esercizio della pesantezza si parte dall’induzione di calma e rilassamento per passare poi alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO BRACCIO DESTRO E’ PESANTE  (braccio sinistro per i mancini)
(ripetere 5 o 6 volte)

… Il MIO BRACCIO SINISTRO E’ PESANTE (destro per i mancini)
"

…ENTRAMBE LE BRACCIA SONO PESANTI
"

…GAMBA DESTRA PESANTE
"

…GAMBA SINISTRA PESANTE
"

…ENTRAMBE LE GAMBE SONO PESANTI
"

…CORPO PESANTE
"




…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO E RILASSATO
(ripetere 1 o 2 volte)

…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

2° esercizio fondamentale: IL CALORE
Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO BRACCIO DESTRO E’ CALDO (braccio sinistro per i mancini)
(ripetere 5 o 6 volte)

…IL MIO BRACCIO SINISTRO E’ CALDO (braccio destro per i mancini)
"

…ENTRAMBE LE BRACCIA SONO CALDE
"

…GAMBA DESTRA CALDA
"

…GAMBA SINISTRA CALDA
"

…ENTRAMBE LE GAMBE SONO CALDE
"

…CORPO CALDO…
"




…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RLASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)


…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

3° esercizio complementare: IL CUORE
Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO CUORE (BATTE) CALMO E REGOLARE
(ripetere 5 o 6 volte)




…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RILASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)


…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

4° esercizio complementare: IL RESPIRO
Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sui movimenti di inspirazione ed espirazione prendendo coscienza che il nostro corpo respira in modo automatico:
…IL RESPIRO E’ CALMO E REGOLARE
(ripetere 4 o 5 volte)




…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RLASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)


…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

5° esercizio complementare: IL PLESSO SOLARE
Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO PLESSO SOLARE E’ (PIACEVOLMENTE) CALDO
(ripetere 5 o 6 volte)

oppure…Il MIO PLESSO SOLARE EMANA CALORE





…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RLASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)


…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.


6° esercizio complementare: LA FRONTE FRESCA
Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…LA MIA FRONTE E’(PIACEVOLMENTE) FRESCA
(ripetere 5 o 6 volte)




…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RLASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)


…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

Posizione consigliata



descrizione della postura “SDRAIATI”


Questa posizione, almeno all’inizio, è la più utilizzata per la sua comodità.
Ci si sdraia supinamente (con la faccia rivolta all’insù)
le gambe leggermente divaricate con le punte dei piedi all’infuori.
Le braccia sono leggermente staccate dal busto e sono leggermente piegate.
Le dita sono staccate fra loro e leggermente arcuate.



Per ottenere i migliori risultati, l’ambiente deve essere silenzioso, occorre preventivamente staccare il telefono e se possibile anche il campanello.
Nella stanza ci deve essere una luce molto soffusa con una temperatura costante che permetta di non avere né caldo, né freddo.
E’consigliabile non indossare nulla che stringa o che dia fastidio durante gli esercizi: allo scopo allentare eventualmente la cravatta, la cintura e le scarpe; togliere l’orologio e gli occhiali.
E’ opportuno praticare gli esercizi ( per raggiungere ottimi risultati) almeno una volta al giorno per almeno 10 minuti.
Si consiglia di non praticarli subito dopo pranzo per evitare eventuali colpi di sonno.
Alla fine di ogni allenamento, eseguire sempre gli esercizi della “Ripresa”  

tratto da
http://www.trainingautogeno-cesena.it/training