lunedì 25 novembre 2013

Un simbolo può essere paragonato ad un seme messo in terra….

Esattamente come farebbe con un seme, l’Iniziato interra ogni simbolo nella propria mente e lo innaffia spesso; a poco a poco, compare uno stelo che cresce e si rafforza fino a diventare un albero immenso. Allora, l’Iniziato si rallegra, lavora all’ombra di quell’albero, ne raccoglie i frutti, interra i nuovi semi e tutto ricomincia.
Il mondo dei simboli è un mondo vivo. Così come il seme contiene in potenza un intero albero, allo stesso modo un simbolo sintetizza tutto un sapere.
Se mi poneste la domanda:
«Ma a cosa serve un simbolo?»
vi chiederei:
«E a cosa serve un seme?»
Lavorando con una decina di simboli, noi possediamo la totalità del sapere. Ci è impossibile portare ovunque con noi una grande biblioteca ma con pochi simboli trasportiamo tutti i libri sacri dell’umanità, poiché tutti quei libri si riassumono in alcuni simboli. Tuttavia, per poter decifrare questi simboli e far sì che essi ci parlino, è necessario riuscire a renderli vivi in noi stessi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov

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