martedì 10 dicembre 2013

VITA E CIRCOLAZIONE DEI PENSIERI



Vi e` una cosa che dovete sapere, e cioe` che tutti i pensieri, per deboli e insignificanti che siano, costituiscono una realta`. Si possono perfino vedere; infatti vi sono degli esseri che li vedono. Naturalmente sul piano fisico il pensiero permane invisibile e inafferrabile, ma e` reale, e al suo livello, con i materiali sottili che lo compongono, e` una creatura vivente e capace di agire. La mancata conoscenza di tale verita` e` causa di molte sventure: gli esseri umani non vedono, non sentono che il pensiero lavora, che costruisce oppure lacera e demolisce, per cui si permettono di pensare qualsiasi cosa, senza sapere che cos`ı facendo si precludono il cammino dell’evoluzione.

La potenza piu` straordinaria che Dio potesse concedere e` stata donata allo Spirito. E poiche ́ ogni pensiero – creatura dello spirito – e` impregnato di tale potenza, e` naturale che essa agisca. Sulla base di questa conoscenza, ognuno di voi potra` diventare un benefattore dell’umanita`: attraverso lo spazio, fino a raggiungere i mondi piu` lontani, potrete inviare i vostri pensieri come altrettanti messaggeri, come creature luminose alle quali avrete affidato il compito di aiutare gli esseri, di consolarli, di illuminarli e di guarirli. Colui che svolge questo lavoro in maniera cosciente, penetra a poco a poco negli arcani della creazione divina.

Se solo la scienza ufficiale si decidesse ad approfondire una questione importantissima come quella del pensiero! Invece no, per il momento si limita a fabbricare missili e bom- be. . . Tuttavia so per certo che, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, alcuni ricercatori hanno rivolto la loro attenzione alla questione della telepatia. Vediamo soltanto uno degli esperimenti americani. Erano state scelte due persone dotate di facolta` medianiche: una avrebbe dovuto inviare dei messaggi attraverso il pensiero e l’altra avrebbe dovuto captarli. La persona “emittente” era sorvegliata a Washington da una commissione di esperti che erano presenti per verificare e controllare; tutti i messaggi da lei inviati venivano annotati e chiusi all’interno di una cassaforte, al fine di scongiurare ogni rischio di imbroglio. La persona “ricevente” era stata condotta a bordo di un sottomarino nell’Oceano Pacifico, os- sia a migliaia di chilometri di distanza e ad una grande profondita`. Quest’ultima avrebbe dovuto annotare i messaggi che riceveva; anch’essa era sorvegliata da una commissione che custodiva in una cassaforte tutto cio` che scriveva.

Successivamente, dopo aver confrontato i messaggi inviati con quelli ricevuti, e` stato appurato che la percentuale di errori rilevati e` stata minima.

Questo esperimento ha dimostrato che l’uomo e` in grado di proiettare delle onde molto lontano nello spazio. Non si sa fin dove quelle onde possano arrivare, cos`ı come non si conosce la distanza percorsa dai raggi del sole o da una qualunque stella, poiche ́ i raggi di un astro spento da millenni continuano a percorrere lo spazio. Avviene la stessa cosa con il pensiero umano: i nostri pensieri sono i raggi di un sole che e` il nostro spirito. Il sole proietta una quintessenza di una potenza eccezionale che i suoi raggi – al pari di vagoncini carichi di viveri e tesori – trasportano molto lontano nello spazio. E il nostro spirito, come il sole, invia i suoi raggi, i pensieri, che trasportano il bene o il male di cui sono carichi.

L’esperimento di cui si e` parlato dimostra anche come, a differenza dei raggi α , β , γ e dei raggi X, che di fronte all’acqua si arrestano nel volgere di pochissimo tempo, il pensiero penetra nell’acqua e raggiunge grandi profondita`. Il pensiero e` quindi piu` penetrante degli altri raggi ed e` capace di produrre effetti a grande distanza. Quando formulate un pensiero, esso vi abbandona subito per raggiungere un angolo del mondo in cui agira` sul cervello di altre persone. Con il vostro pensiero, voi innescate quindi tutta una serie di meccanismi dei quali non siete a conoscenza. Quale conclusione bisogna trarne? La conclusione che, se ci si lascia andare a pensieri negativi, tenebrosi e distruttivi, in virtu` della legge di affinita` si fanno scattare degli stati corrispondenti nella testa di migliaia e migliaia di persone. Sebbene non ci si renda conto di un simile fatto, e` cos`ı. Se ne e` responsabili … E si sara` puniti, perche ́ non si ha il diritto di influenzare negativamente un essere umano o di distruggere cio` che di buono vi e` in lui.

Se gli esseri umani fossero abbastanza sensibili, vedrebbero delle nuvole, delle en- tita` tenebrose, fluttuare intorno a certe persone; trascorso un certo periodo di tempo, quelle entita` se ne andranno nello spazio a provocare danni, senza che le persone respon- sabili sappiano di esserne la causa. Immaginate di detestare una persona al punto che non passa un solo giorno senza che voi pensiate di assassinarla; anche se non lo fate perche ́ non osereste arrivare a tanto, i vostri pensieri criminosi rischiano di realiz- zarsi comunque, poiche ́ nel mondo vi sara` un altro individuo che, possedendo una struttura affine oltre alle vostre stesse predisposizioni, captera` il vostro pensiero in virtu` della legge di affinita`, e sara` lui a commettere in qualche luogo un delitto che voi avrete causato senza saperlo. Quante persone commettono delle azioni spaventose, salvo poi affermare: “Non so come sia successo, non ci avevo mai pensato, ho obbedi- to ad un impulso, e` stato piu` forte di me”; sono le prime a stupirsene e non riescono a capacitarsi di quanto abbiano potuto commettere. Ebbene, spesso accade che vengano influenzate a loro insaputa. Naturalmente, quanto vi indico per i pensieri vale, nella stessa misura, anche per i sentimenti. Come il pensiero, anche il sentimento e` una forza che si distacca dall’uomo per dirigersi nello spazio dove produrra` il bene o il male.

Impegnatevi dunque a proiettare solo pensieri e sentimenti che abbiano le conse- guenze piu` benefiche. Quando sentite che la situazione vi sta sfuggendo di mano o che vi state lasciando andare a degli impulsi negativi, dovete reagire, sforzandovi di seguire un’altra direzione. Se non siete coscienti, se coltivate dei cattivi pensieri senza nemmeno prestarvi attenzione, essi finiranno con il lavorare a vostro detrimento. Nel Vangelo e` scrit- to: “Siate vigili!”, nel senso di essere vigili su tutto cio` che avviene dentro di voi, e non per cio` che puo` giungere dall’esterno. Dall’esterno non si rischia granche ́, e non occorre essere sempre all’erta per sorvegliare chi potrebbe colpirvi all’angolo di una strada. “Siate vigili”. . . E` lo spirito, e` la coscienza che devono essere vigili. Questo consiglio riguarda la vita interiore molto piu` della vita esteriore. Sotto il profilo esteriore, potete stare tranquil- li; non e` che ogni giorno corriate il rischio che qualcuno vi metta il coltello alla gola, ma dentro di voi, quanti colpi vi vengono inferti! Provate rimorso, vi sentite offesi, lacerati, e` come se vi rovesciassero dell’acqua bollente sulla testa, per poi immergervi nell’acqua gelata. E` l’Inferno dantesco!. . . Ebbene, tutti quei tormenti costituiscono i frammenti dei pensieri che avevate scagliato in passato e che ora ritornano a voi. Dovete co- noscere questa legge, comprendere finalmente quanto sia importante essere coscienti e controllare i propri pensieri. Inutile dire che non potrete riuscirci immediatamente. Pas- serete ancora attraverso delle tribolazioni, ma un giorno avrete almeno la possibilita` di diventare padroni della situazione.

Secondo la loro forza, la loro natura, la loro qualita`, l’intenzione e il sentimento che l’uomo vi infonde, i pensieri si dirigono verso determinati oggetti o esseri. Certi pensieri non vivono a lungo, mentre altri continuano a resistere per secoli, se non addirittura per millenni. S`ı, vi sono ancora pensieri che fluttuano dai tempi degli Egizi, dei Caldei, degli Assiri e perfino degli Atlantidei; alcuni di essi sono talmente malefici e velenosi che ancora oggi provocano non poche devastazioni; altri invece sono tuttora fonte di grandi benedizioni. . .

Bisogna considerare ogni pensiero alla stregua di un individuo che cerca di vivere il piu` a lungo possibile fino al momento in cui, non potendo piu` sostenersi, muore. Tutti i pensieri della stessa natura si uniscono, si rafforzano e si amplificano. Non si e` abituati a considerare i pensieri come entita` viventi. La scienza ufficiale non ne parla, in quanto si tratta di un settore completamente sconosciuto. Solo la Scienza iniziatica, che ha studiato a fondo la questione, insegna che i pensieri sono delle entita` viventi, asserendo perfino che non e` l’uomo a crearli. Si possono insediare in lui per aiutarlo o per nuocergli, ma egli non e` il loro creatore, poiche ́ si limita a creare le possibilita` che permettano loro di venire a fargli visita. Nell’ambito dei pensieri, tutto avviene esattamente come nella procreazione. L’uomo e la donna non potranno mai creare un figlio, o per meglio dire il suo spirito: costruiranno soltanto la sua dimora, il corpo fisico nel quale lo spirito verra` ad abitare; e quella dimora potra` essere una catapecchia, un palazzo o un tempio, a seconda della qualita` dei materiali che saranno riusciti a procurarsi.

L’uomo non crea dunque i pensieri, ma si limita ad attirarli o a respingerli, poiche ́ anche in questo settore esistono delle leggi di attrazione e di repulsione. Se egli li potesse creare, dovrebbe essere anche in grado di distruggerli, ma non e` cosi, come voi stessi avrete avuto modo di sperimentare. Quante volte certi pensieri si avventano su di voi come uno sciame di vespe o di zanzare, e vi e` impossibile sbarazzarvene! Perche ́? Perche ́ avete creato le condizioni per attirarli; avete permesso a delle impurita` di indugiare dentro di voi, lasciando che attirassero delle creature che amano una simile sporcizia.

Purificatevi e vedrete da quali pensieri sarete raggiunti! Vi sono pensieri in tutti i mondi dello spazio. . . fino al mondo delle Idee di cui parla Platone. Che cosa sono le Idee? Sono dei principi eterni, degli archetipi, delle potenze che lavorano nell’intento di formare e plasmare l’universo. Sono delle divinita`. Ogni Idea e` una divinita`.

Mi chiederete: “Ma allora, come e con che cosa attiriamo i pensieri? Siamo noi a creare dei pensieri, i quali a loro volta ne attirano altri?” No, la verita` e` che noi veniamo al mondo con dei pensieri gia` presenti in noi; quei pensieri sono simili a degli operai che partecipano alla costruzione della nostra esistenza.

E anche ognuno di noi e` un pensiero. L’intero universo e` popolato solo ed esclusi- vamente dai pensieri del Signore. Egli pensa, e tutte le creature visibili e invisibili sono pensieri suoi. E` quindi lecito affermare che solo Dio pensa, e che noi pensiamo solo nella misura in cui siamo capaci di avvicinarci a Lui e di identificarci con il suo spirito. Fin- tanto che non siamo pervasi dallo Spirito divino, altri esseri pensano attraverso di noi e dispongono di noi.

Naturalmente quegli esseri possono appartenere a diverse categorie. Quando siete in uno stato di gioia, di espansione, di meraviglia, quando manifestate pensieri molto elevati, di grande purezza, sappiate che quei pensieri sono spiriti potentissimi che vi vengono a trovare per ricompensarvi, per aiutarvi a rimanere sulla retta via. La loro presenza produce in voi degli stati meravigliosi, ma poi svaniscono e voi uscite da quegli stati. Per quanto vi sforziate di recuperarli, non ci riuscite. Se fossero stati generati da voi, dovreste poterli recuperare quando volete, come volete, quanto volete. Ma non e` cos`ı. Erano dei visitatori che vi sono venuti a trovare, con un itinerario e un programma ben preciso. Avevate creato le condizioni favorevoli all’interno di voi stessi e, passando, vi hanno dato la loro benedizione.

Tuttavia, come vi dicevo poc’anzi, i pensieri sono anche entita` al servizio dell’uomo, grazie alle quali egli ha la possibilita` di attirare altre entita`. Immaginate di avere dei ser- vitori presso di voi: affidate loro l’incarico di preparare una festa e di invitare determinate persone. Ebbene, voi non siete quegli invitati, ne ́ lo sono i vostri servitori. Voi siete il padrone o la padrona di casa, ed essi sono i vostri servitori. Alla stessa stregua, sin dalla nascita l’uomo racchiude in se ́, al suo servizio, un certo numero di servitori: pensieri, ma anche sentimenti, impulsi che costituiscono delle entita` indipendenti. So bene che vi e` molto difficile accettare un simile concetto, perche ́ non e` cos`ı che vi hanno istruito. Ci sono perfino degli scienziati che affermano che i pensieri scaturiscono dalle secrezioni del cervello, al pari della bile che e` una secrezione della cistifellea! Eh no, e` un errore.

Percio`, finche ́ non abbiamo dei servitori all’interno di noi stessi, non abbiamo nemme- no la possibilita` di creare i presupposti affinche ́ il Cielo venga a farci visita e a dimorare in noi sotto forma di doni, di virtu` e di poteri. Quando smettiamo di essere ragionevoli quelle entita` ci abbandonano, perche ́ non sopportano di vivere in simili condizioni: se ne vanno semplicemente perche ́ non sopportano la bruttura, gli odori. nausea- bondi e le fermentazioni. Se avessimo noi stessi il potere di creare i nostri pensieri, dovremmo riuscire a produrre nuove capacita` o a trattenere in noi le nostre virtu`, invece di perderle. Ora, quante persone hanno perduto il loro talento di cantante, di pittore, di musicista, ecc. . . o il loro dono di guaritore, di chiaroveggente!

Ci sono delle entita` che entrano in noi o che ci abbandonano in continuazione. Interiormente e` tutto un andirivieni, poiche ́ noi siamo simili ad una casa con una grande quantita` di piani e di camere da cui va e viene una schiera di inquilini. S`ı, e spesso il padrone di casa, poveretto, e` rinchiuso in una piccola cella appartata e nessuno gli obbedisce, nessuno lo ascolta. Sono gli altri, gli inquilini, i servitori, ad imporgli la loro volonta`. Hanno fatto una rivoluzione, l’hanno rinchiuso in una cella e gli danno appena un tozzo di pane e un po’ d’acqua affinche ́ non muoia di fame; sono loro che dirigono, sono loro che comandano. . .

Non mi credete? E invece e` proprio cos`ı, molta gente non e` piu` padrona della si- tuazione, molti non sono piu` i sovrani del loro stesso regno. Tutti quelli che albergano in loro mangiano, bevono, se la spassano, mentre loro, miserabili, non possono impedirlo, non hanno voce in capitolo, nessuno li ascolta. Perche ́? Perche ́ non sono stati ragione- voli: si sono abbandonati ai loro desideri inferiori, ai loro capricci, attirando cos`ı un numero sempre maggiore di entita` inferiori che li tengono imbrigliati. Non rimane loro che constatare quanto accade, senza poter modificare nulla. A questo punto, per rimettere in sesto la situazione, devono chiedere aiuto, devono cercare degli amici che diano loro una mano ad allontanare quegli intrusi e a riprendere il comando del loro regno. Non bisogna attendere oltre, occorre reagire immediatamente, altrimenti si andrà di male in peggio.

Inutile dire che vi sara` difficile comprendere che non siete voi a creare i vostri pensieri; cio` non toglie che sia un dato di fatto. L’uomo dispone di una quantita` di pensieri che sono i suoi servitori, nello stesso modo in cui un padre puo` avere una decina di figli che lo aiutano nel suo lavoro, pur non essendo stati creati da lui. Il padre e la madre hanno fornito il corpo fisico ma lo spirito e` venuto da altrove. E in quanto spirito, anche noi siamo un pensiero, quantunque questo pensiero non sia stato creato da noi, bens`ı dal Signore. Noi siamo quindi un pensiero potente, ben equipaggiato, e che ha al suo servizio molti altri pensieri.

Siamo una creazione del Signore, ed Egli e` l’unico che crea i pensieri e che li invia. Anche gli angeli e gli arcangeli sono pensieri del Signore, e l’universo e` il tempio che il Signore ha popolato dei suoi pensieri, ovverosia di servitori, di entita` e di spiriti. Il Signore ha creato i pensieri, gli spiriti, mentre l’universo e` la dimora che e` stata costituita per accoglierli.

Nello stesso modo l’uomo crea i presupposti, ovverosia prepara la dimora che acco- gliera` i pensieri. Non e` lui a crearli, non piu` di quanto crei la vita che da` ai suoi figli. I genitori sono assimilabili a dei precettori, ai quali sono state mandate delle creature da` allevare e da educare. Non sanno nemmeno da dove vengano ne ́ chi siano, ma quel che devono sapere e` che un giorno dovranno rendere conto del modo in cui hanno assolto al loro compito. Se sono stati negligenti e disattenti saranno puniti; se invece si saranno dimostrati dei buoni precettori, riceveranno delle ricompense per il lavoro svolto.

Riflettete su questo paragone fra i pensieri e i figli; puo` darsi che vi appaia troppo sem- plicistico, non sufficientemente filosofico, eppure corrisponde alla verita`. Siete circondati dai vostri pensieri come se fossero i vostri stessi figli. S`ı, una bella marmaglia! Occorre sfamarli, lavarli e istruirli. Senza che se ne sia coscienti, alcuni di loro si avvinghiano a noi, assorbono le nostre energie e ci sfiniscono; altri se ne vanno in giro per il mon- do a rubare e a saccheggiare. Nondimeno, dato che anche nel mondo invisibile esiste una forma di polizia, essa viene a scovarvi per rendervi responsabili delle sciocchezze commesse dai vostri figli. Sarete quindi trascinati davanti ai tribunali di lassu` che vi condanneranno a risarcire i danni e a pagare gli interessi! Avete dei dispiaceri, delle tribolazioni, delle malinconie, delle amarezze e non sapete perche ́? Significa semplicemente che, nel mondo invisibile, avete dei debiti da saldare.

Ecco perche ́ ho sempre insistito sul fatto che, attraverso i nostri desideri ed i no- stri pensieri, dobbiamo formare dei bambini angelici, divini che, attorniandoci, ci apportino solo benedizioni


Tratto da: Potenze del pensiero di Omraam Mikhael Aıvanhov 



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