mercoledì 30 aprile 2014

Concentrarsi interiormente – Eckhart Tolle

Finché non resterete presenti (e abitare il vostro corpo ne è sempre un aspetto essenziale) continuerete ad essere gestiti dalla vostra mente. Il copione nella testa che avete imparato tanto tempo fa, il condizionamento della vostra mente, detterà il vostro pensiero e il vostro comportamento. Potete liberarvene per brevi intervalli, ma raramente per lungo tempo. Questo vale specialmente quando qualcosa «va storto» o vi è qualche perdita o sconvolgimento. La vostra reazione condizionata sarà allora involontaria, automatica e prevedibile, alimentata da quell’unica emozione fondamentale che soggiace allo stato di consapevolezza identificato con la mente: la paura.
Allora quando si presentano queste sfide, come avviene sempre, abituatevi ad andare subito dentro di voi focalizzandovi il più possibile sul campo energetico interiore del vostro corpo. Non dovrebbe richiedere molto, appena qualche secondo. Ma fatelo nel momento in cui si presenta la sfida. Ogni ritardo farà nascere una reazione mentale-emozionale condizionata che vi sopraffarà. Quando vi concentrate interiormente e percepite il corpo interiore, diventate subito quieti e presenti mentre ritirate la consapevolezza dalla mente. Se in tale situazione è necessaria una risposta, arriverà da questo livello più profondo. Così come il sole è infinitamente più luminoso della fiamma di una candela, vi è infinitamente più intelligenza nell’Essere che nella vostra mente.
Fintanto che siete in contatto consapevole con il vostro corpo interiore, siete come un albero con radici ben salde nella terra, o un edificio con fondamenta solide e profonde. Quest’ultima analogia viene usata da Gesù nella parabola generalmente fraintesa dei due uomini che costruiscono una casa. Un uomo la costruisce sulla sabbia, senza fondamenta, e quando arrivano le tempeste e le inondazioni la casa viene spazzata via. L’altro uomo scava in profondità fino a raggiungere la roccia, quindi si costruisce la casa, che non viene spazzata via dall’inondazione.
da
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Il Potere di Adesso - Eckhart Tolle

Il Potere di Adesso
Una guida all'illuminazione spirituale. La scoperta del "qui" e "ora" del proprio vero Essere
Eckhart Tolle

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martedì 29 aprile 2014

ALTRA REALTA': ESPERIENZA DI ILLUMINAZIONE CON SOSTANZE PSICOATTI...

ALTRA REALTA': ESPERIENZA DI ILLUMINAZIONE CON SOSTANZE PSICOATTI...: Un'esperienza spirituale  di questo tipo anche se temporanea e dovuta a sostanze psicoattiva  è consigliabile a tutti per capire cosa ci...



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IMPARA A GIUDICARE…

Un uomo aveva 4 figli.
Voleva imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente.
Così li mandò uno alla volta a osservare un albero molto distante da casa….
Il piu’ grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in estate… il più giovane in autunno…
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto.
Il grande disse che l’albero era brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita…
Il terzo non era d’accordo; L’albero era pieno di fiori… profumato e bellissimo… era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un’opionione ancora diversa… l’albero era carico di frutti e pieno di vita e realizzazione…
L’uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, infatti avevano osservato solo una stagione della vita dell’albero.
Disse loro di non giudicare un albero o una persona solo in una stagione… e che l’essenza di ciò che una persona è… la gioia, l’amore, la realizzazione che viene dalla vita possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.
Se ti arrendi quando è inverno… perderai la speranza che regala la primavera… la bellezza della tua estate… la realizzazione del tuo autunno!!!
Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo.
Non giudicare la tua vita in una stagione difficile.
Persevera nelle difficoltà… il meglio deve ancora venire!!! 

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IL PENSIERO CHE SI PENSA


Non so se vi capita mai che certe riflessioni, che si rivelano essere di una chiarezza incredibile, accadano in bagno. A me si, mentre sono immersa nella vasca!
Mi sono scorse , come in un film, tutta una serie di immagini legate alla giornata di oggi: persone di corsa , persone in macchina, sguardi disorientati e stanchi di primo mattino, il mio datore di lavoro che non riesce a trovare serenità in ciò che fa e riempie in modo patologico la sua stanza di post it, lui è l'uomo dei post it, come se cercasse una via d'uscita , una sicurezza o , meglio , il controllo , in quelle centinaia di post it. Il bello che tutti ne vengono travolti................... centinaia di cose , confuse senza ordine, da fare , da dire, da pensare.
Pensare, pensare e pensare, tutto viene affidato al pensiero come se fosse la chiave di volta per risolvere tutti i problemi del mondo. Una mia amica mi dice sempre che il pensiero se ben diretto può cambiare molte cose. Io credo che il pensare non abbia mai cambiato niente, la storia ce lo insegna....... quanti filosofi, quanti politici, quanti religiosi hanno pensato di risolvere i problemi di questa umanità che continua però, ciò nonostante, a galleggiare sempre alla deriva.

Più si pensa ai problemi da risolve e più questi diventano complessi che pongono domande complesse e che richiedono risposte complesse che rimandano a pensare come ottenere soluzioni complesse. Basta guardare il nostro governo che a furia di pensare ha lasciato che una nazione , nel frattempo morisse. Il pensiero ben diretto , diceva la mia amica. Ma il pensiero per essere ben diretto .... deve pensarsi e autodeterminarsi, autodefinirsi e questa a me sembra una gran distrazione! Se tutto questo potesse avere un suono sarebbe una cacofonia insopportabile! Il pensiero, la sua natura , è egocentrico e da quando l'egocentrismo ha una visione armoniosa così ampia da superare la scatola cranica? Il pensiero non credo possa risolvere problemi che esso stesso crea, in una parola distrazioni.
Ogni volta che comincio a pensare, ad avere idee, opinioni, sono già in uno stato di distrazione e lontano da ciò che devo capire, Ci vuole una mente serena, aperta vuota che può guardare direttamente , che non venga distratta dal suo stesso pensiero........... è ciò che io chiamo silenzio e che sistematicamente nessuno capisce perché lo si vorrebbe comprendere pensando cosa sia o cosa non sia.

E così , mentre mi godevo il mio bel bagno, ho provato a guardare i pensieri .... e magia, non ne ho trovato neanche uno, ma è durato poco......... il bagnoschiuma era finito!!!!!! hahahhaaaaaaahahha 
 Marwin

fonte
Marwin Grace FB

è vero piu' si pensa a un problema piu' cresce e piu' diventa complicato, la mente stessa crea il problema come puo' tentare di risolverlo? la mente stessa crea il problema perchè ha il bisogno di esistere ed è facile rimanere preda di questo meccanismo ,rimanerne coivolto, senza rendersi conto.
I nostri politici per esempio hanno causato il problema dell'Italia e ora dicono che lo vogliono risolvere
non credeteci perchè loro sono il problema.

Capito che è la mente stessa che crea il problema  la soluzione non puo' arrivare che da uno spazio di nonmente, prima di tutto accetta te stesso e il problema cosi com'è rimani con cio' che senti riguardo il problema e accettalo lascia andare la volonta' di fare qualcosa riguardo il problema o trovare una soluzione, lascia andare anche la volonta' di giustificarti, difenderti o spiegarti e sopratutto lascia andare la volonta' di creare e ricreare problemi

Antar Raja

vedi anche Anatomia di un problema
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domenica 27 aprile 2014

Solo voi potete essere il vostro maestro

Solo voi stessi potete essere il vostro più grande amante. Solo voi potete
essere il vostro più grande amico e maestro. Nessun altra voce potrà mai
insegnarvi qualcosa di più significativo della vostra. Nessuna parola scritta potrà
mai superare La vostra. Ciò che siete oggi è la risposta a tutto do che avete
desiderato. Ma se continuate a cercare al di fuori di voi stessi vie da seguire ed
esseri da venerare, non vedrete o conoscerete mai la gloria di Dio. Solo
attraverso voi stessi, e attraverso l’amore dichiarato per il sé, potete realizzare la vostra divinità, la vostra illuminazione, la vostra evoluzione. L’unica via verso la pace. la felicità e la realizzazione nella vostra vita è venerare ed amare voi stessi perché questo è amare Dio.

Ramtha

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Dio in Te
Dio in Te
La divinità dimenticata. The White Book
Ramtha

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guardarci dentro



Perché abbiamo così tanta paura di guardarci dentro?
Perché è così difficile ammettere che la persona con cui più evitiamo il confronto siamo noi stessi?
Perché evitiamo il confronto con la – cosiddetta – nostra coscienza, e perché spesso i nostri esami di coscienza significano mentire a noi stessi?

Lo facciamo quando giustifichiamo azioni che sappiamo bene ingiustificabili, quando troviamo compromessi con noi stessi, quando non riusciamo ad affrontare i nostri sensi di colpa o le nostre paure, e reagiamo con rabbia.

Scrive il grande maestro indiano Sogyal Rinpoche: “Supponiamo di fare una conversione completa. Supponiamo di cessare di guardare sempre nella stessa direzione. Ci è stato insegnato a inseguire i nostri pensieri e le nostre proiezioni. Anche quando si parla di ‘mente’ ci si riferisce ai pensieri e alle emozioni, e i ricercatori, che studiano ciò che immaginano essere la mente, considerano sole le sue proiezioni. Nessuno guarda davvero nella mente, la base da cui nascono tutte queste espressioni. E ciò porta tragiche conseguenze.”


Come trasformare questa condizione?
È molto semplice. La nostra mente ha un’enorme capacità, che ognuno di noi può sfruttare in ogni momento: può permetterci di guardarci dentro.
Proviamo allora a guardarci dentro.

Scrive ancora Sogyal Rinpoche: “Questa piccola inversione di tendenza fa una differenza enorme, e potrebbe addirittura revocare i disastri che minacciano il mondo. Se più persone conoscessero la natura della mente, con cui vivono, lotterebbero con impegno e coraggio per preservarla.”

Perché non abbiamo il coraggio di guardarci dentro? Perché abbiamo paura.

Perché guardarci dentro significa avere il coraggio di affrontare noi stessi, nella nostra “nuda fragilità”, privi delle maschere che ogni giorno indossiamo, delle armature che vestiamo e che pensiamo ci proteggano. Guardarci dentro significa invece essere sinceri, fino in fondo. Non richiede altro, dunque, che un cambiamento radicale nel nostro atteggiamento verso la vita e verso noi stessi.

“Guardare dentro ci spaventa,” spiega Rinpoche, “perché la nostra cultura non ci offre indicazioni su ciò che troveremo. Potremmo addirittura pensare che c’è il rischio di impazzire. È l’ultima risorsa, e una delle tattiche più ingegnose dell’io, per impedirci di scoprire la nostra vera natura. In un mondo che ci è consegnato alla distrazione, il silenzio e l’immobilità ci atterriscono, e ce ne proteggiamo con il rumore e l’attività frenetica. Guardare nella natura della mente è l’ultima cosa che oseremmo fare.”
Forse però non vogliamo guardarci dentro.
Forse è più semplice lasciare le cose come stanno ed evitare il confronto con noi stessi.

Attaccarci alle sfavillanti illusioni dell’attimo, immaginarci il presente come eterno, forse ci dà sicurezza. È però una sicurezza illusoria, perché rimandare l’appuntamento con noi stessi non risolve il problema, ci si illude solo di dimenticarlo. Ma in realtà è solo rinviato.

E se volessimo scoprire veramente chi siamo? Se decidessimo che è inutile fuggire e scegliessimo di guardarci dentro e di scoprire la nostra vera natura? Allora saremmo veramente indipendenti, allora avremmo scoperto veramente la nostra libertà, allora avremmo capito veramente chi siamo e la nostra vita cambierebbe veramente da un giorno all’altro. Un raggio di sole entrerebbe finalmente a illuminarla.

Proviamo allora a guardarci dentro. È molto semplice: basta chiudere gli occhi

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Aloha. Tutto Dipende da Te! (eBook) Steven Bailey

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Spirito hawaiano, saggezza umana, evoluzione planetaria
Steven Bailey

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giovedì 24 aprile 2014

Sii con te stesso

Ogni momento è pieno, non  manca niente, non perdi niente se sei con te stesso,
ma perdi tutto se perdi te stesso
... e nessuna "cosa" e nessuna persona ti potra' veramente soddisfare
perchè sarai altrove e come potrai essere soddisfatto altrove da dove sei?
Sia da solo che con altri, Sii con te stesso, non tradirti mai...

Antar Raja
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Quale è la Tua strada nella Vita?

Quale è la Tua strada nella Vita? Seguire sempre i Tuoi sentimenti, ascoltare i sentimenti della Tua Anima e lanciarti a vivere le avventure che la Tua Anima ti spinge a sperimentare. La Tua Anima, se la ascolti, ti dirà quello che devi sperimentare. Se ti senti annoiato o non hai desiderio di fare qualcosa, ciò significa che l'hai sperimentato già e che hai acquisito la saggezza di quell'avventura. Ma se vuoi fare qualcosa, quell'urgenza dentro la Tua Anima significa che devi vivere qull'Esperienza e la sua virtù. Se ti astieni da lei, stai posponendo solo l'Esperienza fino ad un altro momento ed un'altra esistenza. 

Ramtha
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mercoledì 23 aprile 2014

L'io selvaggio


Qualunque sia la direzione da cui proveniamo, qualunque siano i traumi e le prove che hanno segnato il cammino, dentro ciascuno di noi esiste un sentire autentico, un "io selvaggio", legato alla natura profonda ed essenziale del nostro essere, che conosce la verità del nostro cuore e che si accorge dei predatori e degli alleati.

Per motivi culturali, di educazione e altro, siamo spessi indotti a trascurare questo sentire, fino a dimenticarci della sua esistenza; allora ci tuffiamo in scenari illusori, ci raccontiamo storie che non sono nostre e facciamo entrare i predatori in casa, scoprendoci insicuri di fronte alla vita.

Il supporto e la guida dell'io selvaggio sono essenziali, poiché essoconosce istintivamente la strada per attraversare il bosco.

La prossima volta che avverti un segnale interiore, anche sottile, sia esso un disagio o una gioia, drizza i sensi e attiva il fiuto: è sicuramente il tuo io selvaggio che sta cercando di farti accorgere di qualcosa.




Il serpente è simbolo di conoscenza e di sapienza. La donna - il "lato femminile", l'io istintivo, il sesto senso - è colei che ha il coraggio di "conoscere". Grazie all'alleanza fra la donna e il serpente, l'anima può fare l'esperienza del mondo materiale e acquisire conoscenza. Nei secoli la religione ha tramandato tuttavia un'altra versione della storia (o meglio del mito), cercando di far sentire la donna "colpevole" per la sua "curiosità" e il suo sentire, e così facendo ha anche depotenziato il collegamento con l'io selvaggio. L'io selvaggio, infatti, conosce la differenza fra il bene e il male, quindi sa fare le sue scelte in modo autonomo e non si fa condizionare dai ricatti e dalle lusinghe. Un uomo o una donna lontani dal proprio io selvaggio hanno necessariamente bisogno di qualcuno che dica loro cosa fare, prestandosi così a essere perfetti consumatori di scientismo e religione.


http://spiritualitaquotidiana.blogspot.it/2014/04/lio-selvaggio.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+spiritualitaquotidiana+(Spiritualità+Quotidiana)
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domenica 20 aprile 2014

The Watcher track 3




http://www.spreaker.com/user/antarraja
Music by Antar Raja ©

CUORE A CUORE



Heart to Heart Traduzione

Ci sono volte in cui non so dove mi trovo (oh, certe volte)
Tu mi fai sentire come se fossi un ragazzo e non un uomo (oh, certe volte)
Ci sono momenti in cui non mi dai un sorriso (oh, certe volte)
Mi sdraio sveglio di notte e mi preoccupo per un po’ (oh , oh)

Va bene perché so
Tu brilli anche in una giornata di pioggia
Posso trovare la tua aura
Mi guida in qualsiasi luogo cadi
Se hai bisogno di una mano da afferrare
Io arriverò correndo, perché
Tu e io non ci separeremo fino alla morte
Lo dovresti sapere
Noi ci vediamo allo stesso modo, sinceri

Ci sono momenti in cui piango perché non hai versato lacrime (oh, certe volte)
La tua mente è così lontana, ma il tuo corpo è proprio qui (oh ,certe volte)
Ci sono momenti in cui ho sono appena uscito dalla porta (oh ,certe volte)
E ho pensato che non ti avrei rivisto mai più (oh, oh)

Va bene perché so
Tu brilli anche in una giornata di pioggia
Posso trovare la tua aura
Mi guida in qualsiasi luogo cadi
Se hai bisogno di una mano da afferrare
Io arriverò correndo, perché
Tu e io non ci separeremo fino alla morte
Lo dovresti sapere
Noi ci vediamo allo stesso modo, sinceri

Woah … woah …
Oh certe volte
Woah … woah …

In qualsiasi luogo cadrai
Se hai bisogno di una mano da afferrare
Io arriverò correndo, perché
Tu e io non ci separeremo fino alla morte
Lo dovresti sapere
Noi ci vediamo allo stesso modo, sinceri

Posso trovare la tua aura
Mi guida in qualsiasi posto tu cadrai

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venerdì 18 aprile 2014

ANATOMIA DI UN ANGELO (parte2)

r̲i̲s̲p̲o̲n̲d̲e̲ ̲l̲'̲A̲n̲g̲e̲l̲o̲ ̲A̲r̲i̲e̲l̲
L'autrice, con l'aiuto di una guida spirituale, è entrata in contatto con L'Angelo Ariel, e ha riportato il suo messaggio!
Linda: potreste dirmi di più sulla natura del regno angelico?
Ariel: ripeto, è impossibile trovare le parole o le metafore giuste per descriverlo esattamente, poiché la tua mente non è in grado di afferrare la verità della nostra realtà. Sarebbe utile usare un’ anologia approssimativa che vi permetterebbe di vederla in modo più chiaro.
Se prendi, per esempio, un prisma, e lo esponi alla luce del sole, proietterà sul muro un meraviglioso arcobaleno di colori. Tecnicamente, ogni colore sembrerà separato e distinto dagli altri. Ai tuoi occhi, il rosso è diverso dal blu o dal giallo,. Ma riscontrerai che ogni colore, in se stesso, come tu lo percepisci, non esiste realmente, se non come vibrazione. E tuttavia, qualsiasi prisma attraversato dalla luce del sole produrrà sempre uno spettro di colori da te riconoscibili.
Noi siamo più simili alla luce solare. Quando guardi quella luce, essa ti appare come un elemento uniforme. Non la vedi blu in un punto e rossa in un altro, non è né superiore né inferiore. Tuttavia, per la tua mente è naturale distinguere tra vibrazione superiore e vibrazione inferiore.
Questo è ciò che accade quando la mente umana tenta di percepire il nostro regno. Essa è come un prisma. Dal momento che non riesce a percepire in una volta l'intero spettro, deve distinguerne i vari elementi e lavorare su una piccola sezione, su una parte infinitesimale di ciò che esiste nel regno dal quale comunichiamo.
Nel corso della vostra storia coloro che si sono aperti alla nostra comunicazione si sono connessi a piccoli frammenti del nostro mondo. Facendo ciò, i tratti umani, quali i nomi, le personalità e le caratteristiche, si sono evoluti, similmente a quanto accade al colore nella metafora persone di culture o epoche diverse, che vedono il colore rosso e poi lo descrivano, avranno un'esperienza simile. Analogamente, le menti che si connettono e intercettano le bande di coscienza, come un radio ricevitore sintonizzato sulle frequenze di uno spettro radio identificato col nome di Ariel, sperimenteranno lo stesso essere, la stessa vibrazione, le stesse parole, la stessa essenza. Tuttavia, voi possedete numerosi riferimenti storici di angeli con nomi diversi, visti in varie epoche della vostra storia e descritti con varie caratteristiche apparentemente contraddittorie -la stessa voce, lo stesso nome e la stessa presenza considerati, in un caso, come appartenenti a un maschio e in un altro a una femmina, in un caso come buoni, in un altro probabilmente come cattivi. Tali interpretazioni, o descrizioni sono quelle che voi avete applicato. Quando intercettano una specifica gamma di coscienza e ricevono messaggi, gli uomini li ammantano del loro giudizio, delle loro idee e interpretazioni di ciò che hanno visto e udito. Di conseguenza, dalla prospettiva della mente umana parrebbe esistere un intero regno composto da un numero infinito di esseri diversi, con molti nomi e appartenenti a varie categorie gerarchiche. Infatti i vostri sistemi di comunicazioni possiedono tali classificazioni che voi chiamate televisione. radio, basse e alte frequenze, tutte apparentemente distinte, con la propria personalità. Qualunque persona con il ricevitore giusto può sintonizzarsi sulla stessa stazione su una frequenza specifica e trovare le medesime informazioni. Ma in realtà si tratta di un'unica vibrazione frammentata per scopi diversi. Similmente, un canale,un individuo che parla, vede e comunica con il regno angelico,guarda in quel momento attraverso una banda molto stretta, in un modo che risulta comprensibile per la sua mente.
Ma non confondere l'immagine di quel piccolo segmento con la totalità di ciò che esiste, o con una sua rappresentazione esatta. Un canale vedrà costantemente l'immagine, che ogni volta appare uguale, proprio come un colore dello spettro. Ma ricorda: è la mente umana che agisce come il prisma e divide il regno in segmenti che possono essere compresi. E sfortunatamente, a questo punto dell'evoluzione della mente umana, la capacità di afferrare la totalità di tale regno, o, per usare le parole delle vostre religioni, la totalità di Dio, la totalità di Allah, la totalità del tao eccetera non è ancora stata acquisita.
È una sfortuna che nel corso della storia, le persone si siano talora concentrate più sul messaggero che sul messaggio stesso. E tuttavia, riscontrerai che il messaggio non è mai cambiato
Linda: quale messaggio?
Ariel: il messaggio d'amore
Linda: esiste un apparecchio che, se messo in questa stanza potrebbe rilevare la tua presenza?
Ariel: è molto difficile rispondere, in quanto la tua domanda né implica molte altre. Paragoniamo come hanno fatto molti maestri spirituali del tuo mondo, l'immagine della vostra umanità a un'onda dell'oceano: l'onda prende forma(nascita), dura per un po'(vita), si muove(il viaggio), e poi scompare, tornando nell'oceano(morte). Per tutto il tempo l'onda era l'oceano. Ma è facile vedere la differenza tra un'onda e l'altra. Le onde sono come le persone. Ognuna è distinta. Ognuna nasce dal nulla. Ognuna si muove attraverso un processo che voi chiamate viaggio della vita. E tutte, mediante un processo chiamato morte, ritornano all' oceano. È come se tu mi avessi chiesto” come faccio, vivendo nelle profondità dell'oceano, a costruire una macchina fuori dall'acqua che possa misurare quest'ultima?” Non c'è alcun luogo nel mondo in cui vivi, né nell'universo in cui vivi, in cui ci sia ciò che tu chiami Dio. Tu stessa sei fatta di Dio. Tu stessa sei creata a immagine di Dio, non nella forma fisica ma nell'immagine. Trova dentro di te ciò che è presente quando sei viva, e che non lo è più quando muori. Pesati. Sei la stessa prima e dopo la morte. Tutte le molecole sono rimaste al loro posto, e tuttavia sei morta. Qualcosa non è più con te. Noi siamo…quel qualcosa. Molte delle vostre tradizioni l'hanno definito anima. L'anima è l'essenza, la sostanza, l'energia di cui Dio stesso è fatto.
Linda: ed è l'anima che ci rende vivi?
Ariel: si. È ciò che dà vita a tutte le forme. È quello che voi chiamate coscienza: la scintilla della consapevolezza.
(Fine seconda parte)
(Steven J. Thayer, Linda Sue Nathanson)
Dialogo ai confini dell'Anima

Dialogo ai confini dell'Anima FB
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LIBERATEVI e LIBRATEVI




























Vedo persone che si autodistruggono credendo di essere fedeli all'amore, invece sono solo schiavi
di tiranni e diventano sempre piu' spenti sempre piu' dipendenti fino a che a un certo punto non hanno piu' la forza di ribellarsi non hanno piu' la possibilita' di volare

Si accettano tutte le condizioni del partner, tipo chiudi con tutte le amicizie, se mi ami devi fare questo e quest'altro non devi vedere quello o quella guai se telefoni o vedi il tuo ex, si accettano ogni tipo di condizioni si diventa uno zerbino per qualche briciola di nonamore e ci si illude cosi' di aver trovato
il tesoro, ma ci si ritrova nella polvere , poi ci si chiede perchè mi sono ammalata? Perchè è capitato a me?

Uccide di piu' L'amore ( come relazione) che le guerre

Antar Raja

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LIBERATEVI e LIBRATEVI

metodo NABAJYOTISAIKIA

c'è una tribù africana che ha un costume molto bello.
Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, prendono la persona al centro del villaggio, arriva tutta la tribù e lo circonda. Per due giorni, dicono all'uomo, tutte le cose buone che ha fatto.
La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene. Ognuno è desideroso di amore, pace, sicurezza, felicità. Ma a volte, nel perseguimento di queste cose, commettiamo degli errori.
La comunità vede quegli errori come un grido di aiuto. Essi si uniscono per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura, per ricordargli fino a quando non si ricorda pienamente la verità dalla quale era stato temporaneamente disconnesso,

Nabajyotisaikia! Midori
NABAJYOTISAIKIA, è un complimento utilizzato in Sud Africa e significa: "io ti rispetto, ti nutro. Importa a me "in risposta dicono Midori, che è:" così, esisto per te "


C’è una tribù africana che ha un costume molto bello. Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, prendono la persona al centro del villaggio, arriva tutta la tribù e lo circonda. Per due giorni, dicono all’uomo, tutte le cose buone che ha fatto. La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene.
Ognuno è desideroso di amore, pace, sicurezza, felicità. Ma a volte, nel perseguimento di queste cose, commettiamo degli errori. La comunità vede quegli errori come un grido di aiuto. Essi si uniscono per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura, per ricordargli fino a quando non si ricorda pienamente la verità dalla quale era stato temporaneamente disconnesso.
Nabajyotisaikia è un complimento utilizzato in Sud Africa e significa: “io ti rispetto, ti nutro. Importa a me.” In risposta si dice Midori che vuol dire “così, esisto per te“.
Senza saperlo con l’iniziativa Ambientiamoci abbiamo adottato il metodo Nabajyotisaikia.
Il primo cittadino di Serra San Bruno, alla stregua di tanti altri amministratori locali, stava per commettere un errore, aveva bisogno di essere risollevato e ricollegato alla sua vera natura, dalla quale si era momentaneamente allontanato, sedotto dalle illusioni della post-modernità. Il 23 marzo ci siamo riuniti intorno a lui per iniziare a farglielo comprendere. Se la tribù africana impiega due giorni per convincere la persona che ha sbagliato strada a rimettersi in carreggiata, noi non possiamo pretendere di farlo con qualche momento di confronto. Sarà necessario insistere a più riprese. Anche perchè, in base alle dichiarazioni recentemente rilasciate ad un’emittente radiofonica locale, sembra che ci troviamo di fronte ad un caso di disconnessione molto grave, che va attenzionato e trattato in maniera più incisiva rispetto al solito.
Per farlo abbiamo bisogno di sapere di più dell’uomo in questione, abbiamo bisogno di un suo “curriculum”, di andare a scovare quel qualcosa di buono che, come tutti gli esseri umani, possiede e ha compiuto, così da permettergli di ristabilire quella connessione con se stesso e con l’ambiente di cui egli stesso, ne sono convinto, avverte maggiore bisogno.
Il metodo Nabajyotisaikia non è facile da applicare, presuppone che i membri della comunità che lo circondano non abbiamo rancori e non provino sentimenti di rivalsa nei confronti della persona considerata errante (colui che si sposta ora in una direzione, ora in un’altra, senza una meta precisa e in modo confuso).
E’ un metodo che va applicato prima su noi stessi e poi sugli altri, perchè possiamo cambiare gli altri solo se siamo disposti a cambiare anche noi stessi..

Massimiliano Capalbo
http://www.ereticamente.it/il-metodo-nabajyotisaikia/

Che la storia sia vera o no non ha importanza, Se Nabajyotisaikia è una parola che non trova corrispondenza nelle lingue africane non ha importanza , cio' che conta è l'insegnamento che puo' dare
questo metodo questo approccio verso le persone che sbagliano nei confronti del gruppo dove vivono,
per esempio in piccole comunita' o piccoli paesi, oppure nella propria compagnia di amici, in tutti i casi dove ci sia un senso di appartenenza

Antar Raja


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giovedì 17 aprile 2014

quando scoprirai...




Quando scoprirai che la realtà' non è quello che credevi, colui che si nutriva di queste convinzioni si sentirà' morire, colui che si sente morire non sei tu...

Antar Raja

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Foto da http://www.rositadelfino.it/portfolio.php

mercoledì 16 aprile 2014

felicità imperitura

























Crescere in sensibilità
La meditazione ti darà sensibilità, una profonda sensazione di
appartenenza al mondo. È nostro: le stelle ci appartengono,
noi non siamo stranieri in questo mondo. Siamo parte intrinseca
dell'esistenza. Le apparteniamo, ne siamo il cuore.
Diventi così sensibile, che perfino la più piccola foglia d'erba acquista
immenso valore per te. La tua sensibilità ti fa capire
che questa piccola foglia ha per l'esistenza tanta importanza quanto la
più grande delle stelle; senza questa fogliolina,
l'esistenza sarebbe sminuita. Questa foglia è unica, non è sostituibile,
ha una individualità propria.
E la tua nuova sensibilità creerà in te un'amicizia nuova, con gli
alberi, con gli uccelli, con gli animali, con le montagne, con
i fiumi, con gli oceani, con le stelle. La crescita dell'amore,
l'evolversi dell'amicizia arricchiranno la tua vita. [L'Amore, fragranza della meditazione
Se mediti, prima o poi incontrerai l'amore. Se mediti in profondita, ,
prima o poi sentirai sorgere in te un amore sconfinato,
come mai hai conosciuto: una nuova qualità del tuo essere, una porta che
si apre. Sei diventato una nuova fiamma, e ora
vuoi condividerla.
Se ami in profondità, col tempo diventerai consapevole che il tuo amore
diventa sempre più meditativo. In te entra una
sottile qualità di silenzio. I pensieri scompaiono, appaiono degli
intervalli: i silenzi! Stai toccando il tuo stesso abisso.
Se scorre nella giusta direzione, l'amore ti rende meditativo.
E se scorre nella giusta direzione, la meditazione ti porta all'amore.

Tu desideri un amore frutto della meditazione, non della mente. Ed è
l'amore di cui io parlo in continuazione.
Milioni di coppie nel mondo vivono come se l'amore fosse presente. Vivono
in un mondo immaginario. Di conseguenza,
come possono essere felici? Sono svuotate di ogni energia. Cercano di
ricavare qualcosa da un amore falso; incapace di
offrire qualcosa. Da qui nasce la frustrazione, la noia costante, il
continuo punzecchiarsi, i litigi tra amanti.
Entrambi cercano di fare una cosa impossibile: tentano di rendere eterna
la loro storia d'amore. E frutto della mente, e la
mente non può fornire la benché minima intuizione di ciò che è eterno.

Come prima cosa entra in meditazione, poiché l'amore ne sarà il frutto: è
la fragranza della meditazione. La meditazione è il
fiore, il loto dai mille petali. Lascia che si dischiuda. Lascia che ti
aiuti a percorrere la dimensione verticale, della nonmente,
dell'assenza di tempo, allora all'improvviso scoprirai che quella
fragranza è presente.
In quel caso è eterna, è libera da condizioni. In quel caso non è
addirittura diretta a qualcuno in particolare, non può esserlo.
Non è un rapporto, è più simile a una qualità che ti circonda.
Non ha nulla a che vedere con l'altro. Tu sei in amore, tu sei amore; in
questo caso è eterno. È la tua fragranza. Ha avvolto
Buddha, Zarathustra, Gesù: è una forma di amore totalmente diversa, ha
una differenza qualitativa. 

Compassione
Buddha ha definito la compassione "amore sommato alla meditazione".
Quando il tuo amore non è solo desiderio dell'altro,
quando il tuo amore non è solo un bisogno, quando il tuo amore è
condivisione, quando non mendichi amore, ma ti presenti
come un imperatore, il cui amore non chiede in cambio nulla, poiché è
pronto a dare soltanto — a dare per la semplice gioia
di donare — se a questo aggiungi la meditazione, si sprigionerà una
fragranza pura, lo splendore che esso nasconde verrà
alla luce. Quella è la compassione: la compassione è il fenomeno più
elevato che esista. Il sesso è animale, l'amore è
psicologico, la compassione è spirituale. 
Sentirsi felici senza ragione alcuna
All'improvviso, senza ragione alcuna, ti senti felice. Nella vita di
tutti i giorni, sei felice solo per motivi particolari. Hai
incontrato una donna stupenda e sei felice, oppure hai avuto il denaro
che desideravi da sempre e sei felice, oppure hai
acquistato una casa con un bellissimo giardino e sei felice, ma sono
forme di felicità che non possono durare a lungo. Sono
momentanee, non restano immutabili in eterno.

Se la tua felicità è prodotta da qualcosa, scomparirà, sarà effimera.
Presto ti lascerà in preda a una profonda tristezza: ogni
felicità ti lascia in preda a una tristezza incolmabile.
Ma esiste una felicità di tipo diverso, e la prova è questa:
all'improvviso ti senti felice, senza motivo alcuno. Non puoi
individuarne la causa. Se qualcuno ti chiede: «Perché sei tanto felice?»
non sei in grado di rispondere.
Io non saprei dire perché sono felice. Non esiste una ragione.
é semplicemente così. Ebbene, questa felicità non può essere disturbata.
Ora, qualsiasi cosa accada, permarrà: è presente,
giorno dopo giorno. Puoi essere giovane, puoi essere vecchio,
puoi essere vivo, puoi essere in punto di morte: è sempre presente.
Quando hai trovato una felicità imperitura — permane
sebbene cambino le circostanze — di certo ti sarai avvicinato
all'essenza del Buddha.

Osho meditazione prima e ultima liberta'
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Prima di giudicare qualcuno, cerca di comprenderlo.


Se una persona dorme tanto, è triste.

Se una persona parla poco, ma veloce, è perché si tiene molte cose dentro.

Se una persona non riesce a piangere, è debole.

Se una persona mangia in una maniera assurda, è nervosa.

Se una persona piange per ogni minima cosa, è innocente e di buon cuore.

Se una persona si arrabbia per cose sciocche, ha bisogno di amore.

Se una persona ride molto, anche per le cose più stupide, si sente molto sola.

Prima di giudicare qualcuno, cerca di comprenderlo.




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LEGGI DI BASE DEL SUBCONSCIO:


1) I nostri pensieri negativi o positivi influenzano il subconscio, che poi li trasforma in esperienza e realtà.
2) Allenarsi a pensare positivo cambia la qualità della nostra vita.
3) Il subconscio non decide accetta tutto quello che la mente pensa e lo realizza nella nostra vita.
4) Solo i nostri pensieri ci curano e ci proteggono, nient’altro.
5) Pensare al buono al bello al positivo lo realizza.
TEORIA GENERALE – SUBCONSCIO:
Esistono nel nostro cervello due sfere spirituali divise, da un lato quella conscia e controllata dell'intelletto, dall'altro lato quella del subconscio, inaccessibile alle leggi della logica.
Il nostro spirito cosciente e le nostre abitudini mentali si imprimono nel nostro subconscio che a sua volta poi dà forma al contenuto delle relative idee. Quando pensiamo a qualcosa di buono, quanto ne consegue non sarà che qualcosa di buono, mentre pensieri cattivi portano con sé il male.
In questo semplice principio e in nient'altro, consiste il modo di funzionare del nostro spirito.
Occorre tenere presente però che il subconscio inizia a realizzare al più presto ogni suggerimento ricevuto, importante sapere che il subconscio si assoggetta in egual misura ai pensieri buoni come a quelli cattivi e si comporta di conseguenza.
Idee negative comportano quindi insuccesso, disperazione e sfortuna, se invece le nostre abitudini mentali saranno di natura armoniosa e positiva, salute, successo e benessere ci accompagneranno lungo la vostra vita.
Non appena avrete imparato ad incanalare i vostri pensieri e le vostre sensazioni sulla retta via, anche la pace dell'anima e la salute fisica arriveranno da sole con assoluta sicurezza.
I nostri pensieri e le nostre idee coscienti producono una reazione del nostro subconscio di natura identica.
Il processo dell'attività mentale avviene nello stato cosciente.
Pensando si operano le proprie scelte. Con l'aiuto della nostra coscienza scegliamo ad esempio che cosa leggere, dove abitare, con chi dividere la propria vita.
Tutte le nostre decisioni vengono prese dalla coscienza.
D'altro canto però i processi interni del nostro organismo si sottraggono ad ogni influenza volontaria.
Il subconscio regola quindi secondo le proprie leggi il battito cardiaco, la digestione, la circolazione del sangue e la respirazione.
Il nostro subconscio ritiene vero tutto ciò che noi gli imprimiamo.
Contrariamente alla coscienza però il subconscio non esercita nessun tipo di controllo logico dei fatti e neppure solleva obiezioni di alcun genere nei confronti delle realtà che gli si presentano.
Il nostro subconscio è come la terra che raccoglie in sé tutti i semi, buoni o cattivi che siano.
Anche i nostri pensieri sprigionano un'energia vitale e quindi possono essere paragonati a dei semi.
Idee negative e disgreganti continuano ad esercitare la loro azione distruttiva nel subconscio e danno prima o poi i loro frutti che si manifestano sottoforma di esperienze o eventi spiacevoli della nostra vita.
Occorre tenere sempre presente che il nostro subconscio non controlla mai se i nostri pensieri sono buoni o cattivi o meglio se sono veri o falsi, ma reagisce solamente in modo conforme ai nostri pensieri e alle nostre idee.
Se siamo convinti della verità di un fatto, anche il nostro subconscio lo accetterà come giusto e reagirà di conseguenza anche se la nostra opinione è obiettivamente errata.
Innumerevoli esperimenti condotti da psicologi, tra cui anche quello dell'ipnosi, dimostrano l'incapacità del subconscio di effettuare un processo mentale logico poiché non è capace né di selezione né di comparazione.
Se perciò ha accettato una qualsiasi suggestione come un dato di fatto, allora la sua reazione sarà conforme al suo contenuto.
Ad un ipnotizzatore esperto, è sufficiente suggerire alla persona sottoposta alla prova di essere Napoleone Bonaparte oppure persino un gatto o un cane, e il soggetto impersonerà il rispettivo ruolo in modo assai verosimile. Nello stato di ipnosi si ha una metamorfosi completa della personalità cosicché la persona sottoposta alla prova si identifica con la figura suggeritagli e col suo stile di vita.
Allo stesso modo si può indurre l'ipnotizzato a credere di essersi tramutato in una statua di marmo, di avere dolori alla schiena, che il naso gli sanguina, che sta morendo di caldo o che sta tremando dal freddo.
In ogni caso si otterrà la reazione conforme e auspicata in quanto il soggetto perde la sua capacità di percepire tutto ciò che non rientra nell'ambito della relativa suggestione.
Questi semplici esempi ci aiutano a vedere chiaramente la sostanziale distinzione tra la sfera dello spirito cosciente governata dalla ragione e quella del subconscio che è incapace di una critica individuale e logica e perciò prende per oro colato tutto ciò che la coscienza gli propina come dato di fatto.
Proprio per questo motivo è quindi determinante dare spazio solo a quelle idee che sono benefiche e utili e che riempiono l'anima di fortuna e di felicità.
Possiamo definire la coscienza "spirito oggettivo" poiché si occupa delle cose del mondo visibile. Questa riceve le sue informazioni dai cinque sensi, ci consiglia e ci guida in tutte le relazioni col mondo esterno.
Grazie ai cinque sensi veniamo in possesso di tutte le conoscenze necessarie attraverso l'osservazione, l'esperienza e l'insegnamento.
Il subconscio viene invece spesso definito "spirito soggettivo".
Diversamente dalla coscienza non è soggetto alla trasmissione dei dati da parte dei sensi, ma percepisce l'ambiente direttamente e senza riflessione, attraverso l'intuizione.
Proprio qui infatti troviamo la sede delle nostre sensazioni ed anche il "magazzino" della nostra memoria.
Il nostro subconscio vede quindi con gli occhi dello spirito e può fare a meno dell'organo della vista.
Non solo, ma possiede anche il dono della chiaroveggenza e della perspicacia.
Lo spirito soggettivo può lasciare il corpo umano e recarsi in terre lontane e ritornare con informazioni estremamente precise e giuste.
Con l'aiuto di queste stesse capacità spirituali potremmo essere in grado di leggere i pensieri altrui, di leggere il contenuto di lettere sigillate e dare uno sguardo dentro ad una cassaforte chiusa. Nello stesso modo potremmo comunicare agli altri i nostri pensieri senza dover ricorrere ai consueti mezzi di comunicazione.
Il subconscio non è capace di valutare i pro e i contro di una questione.
Se ad esempio suggeriamo al nostro subconscio qualcosa di oggettivamente falso, esso prenderà questa suggestione come vera e farà in modo di concretizzarla in una condizione di vita, in una esperienza o in un evento.
Tutte le vicissitudini che ci hanno accompagnato fino a questo momento sono il prodotto della reazione del subconscio ai nostri pensieri che ritenevamo giusti.
Il modo più efficace per rimuovere i danni di suggerimenti errati è di pensare d'ora in poi in modo positivo e di ripetere possibilmente spesso pensieri armoniosi affinché si imprimano per bene nel nostro subconscio.
Ora che abbiamo appreso una delle leggi fondamentali dello spirito umano, sappiate che il nostro subconscio viene influenzato dalla suggestione e, come abbiamo visto, non fa né paragoni né distinzioni, e non pensa neppure in modo autonomo.
Può anche accadere che a causa della differente natura del loro subconscio molti soggetti reagiscano in modo diverso ad una medesima suggestione.
Ciascuno di noi ha le sue proprie paure nascoste. Ciascuno di noi ha anche le proprie opinioni e convinzioni che ritiene fondate e vere e che quindi guidano e determinano la sua vita.
Sin da bambini la maggior parte di noi viene assalita da tutte le parti da suggestioni negative. Incapaci di difenderci da esse, finiamo per considerarle vere.
Sicuramente vi saranno noti molti dei seguenti esempi: "Non ci riesci!" - "Da te non ne uscirà niente!" - "Non devi farlo!" - "Andrà storto!" - "Non hai la minima possibilità" ecc.
E' estremamente tranquillizzante sapere che le suggestioni positive rappresentano una difesa efficace contro tutte le influenze negative
Le suggestioni degli altri non hanno nessun tipo di potere o forza se non quella che diamo a loro noi stessi con il nostro convincimento personale.
Solo per mezzo di noi l'autosuggestione acquista efficacia cosicché quindi siamo proprio noi stessi che ci mettiamo nelle mani dei nostri nemici.
Solo noi abbiamo potere sui nostri pensieri e sulle nostre sensazioni; non dimenticatevelo mai: siamo noi soli a decidere!. Il nostro spirito obbedisce alla legge della logica.
Se la nostra coscienza riconosce come giusta una qualsiasi premessa, allora anche il subconscio la riterrà inconfutabilmente vera, poiché il giudizio del nostro spirito oggettivo garantisce al nostro spirito soggettivo la veridicità del pensiero in questione.
Il subconscio è saggio e conosce la risposta ad ogni domanda, però non muove nessun tipo di obiezione logica, non ci rimprovererà mai per qualche affermazione negativa che possiamo fare, e saremo proprio noi a determinare miseria, privazioni e delusioni nella nostra vita.
Pensiamo a qualcosa di buono e vedrete che si realizzerà!
Se pensiamo però a qualcosa di male, non otterremo che del male.
In ogni attimo della nostra vita quello che siamo e quello che facciamo viene dettato sempre dai nostri pensieri.
Abbiamo libertà di scelta, scegliamo dunque salute e felicità.
Sta a noi voler essere cordiali o scortesi.
Mostriamoci disponibili, allegri, cordiali, premurosi ? e tutto il mondo si adatterà a noi.
Non esiste modo migliore per sviluppare una personalità vincente.
La nostra coscienza è il "custode al portone".
Il suo compito principale consiste nel proteggere il nostro subconscio da suggestioni nocive.
Dobbiamo credere spontaneamente del fatto che il bene possa compiersi e quello si compirà.
E' nella nostra libertà di decidere la nostra forza più grande.
Scegliamo quindi felicità e abbondanza!
Le suggestioni e i suggerimenti degli altri non possono danneggiarci perché solo i nostri pensieri hanno potere su di noi.
Non dobbiamo fare altro che rifiutare le suggestioni e le opinioni degli altri e concentrare i nostri pensieri esclusivamente su cose positive.
Solo noi possiamo determinare la natura della nostra reazione.
Ponderiamo bene le nostre parole, perché ogni cosa detta avventatamente si ritorcerà su di noi.
Non diciamo mai: "Sarà un fiasco!"- "Perderò il posto!" - "Non riesco a pagare l'affitto!".
Il nostro subconscio non accetta scherzi, realizza ogni nostro pensiero.
Il nostro spirito non è né cattivo né malvagio.
Nessuna forza della natura lo è.
Dipende solo da come noi impieghiamo le forze della natura.
Usiamo il nostro spirito per portare fortuna a tutti i nostri simili, curarli e per destare entusiasmo verso il bene.
Ricordiamoci di non dire mai: "lo non posso!". Dobbiamo vincere la nostra paura con le seguenti parole:
"Grazie all'infinita potenza del mio subconscio niente mi è impossibile!".
Orientiamo i nostri pensieri verso le verità e i principi eterni che sono alla base della vita e non lasciamoci accecare dalla paura, dall'ignoranza e dalla superstizione!
Non lasciamo che siano gli altri a determinare i nostri pensieri! Pensiamo e decidiamo da soli!
Crediamo dunque alla nostra buona stella, alle nostre intuizioni, alla giustezza delle nostre decisioni e a tutte le benedizioni della vita.
Dragonero

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martedì 15 aprile 2014

Il mantra ” Om Shanti”, un suono per pacificare l’anima


I saggi che scrissero i Veda  (i più antichi libri sapienziali), dopo aver esaminato la respirazione e il linguaggio, scoprirono che ogni suono, ogni vibrazione  ha un suo specifico effetto sensoriale che, oltre all’udito, coinvolge tutto il corpo.
Il sanscrito è una di quelle lingue come l’aramaico dove le parole sono formate da vibrazioni specifiche; dove il suono e la forma sono la stessa cosa, il suono e la sensazione sono la stessa cosa, il ripetere un suono permette il manifestarsi di quella forma.
Ad esempio  la vibrazione della parola pace è il suono Sh. Pace in sanscrito si dice  infatti Shanti (si pronuncia scianti). Pronunciando queste due parole, pace e shanti, avremo lo stesso effetto culturale ma un diverso effetto sensoriale e vibratorio.
Viene spontaneo per dire a qualcuno di tacere , o per calmare qualcuno che soffre o un bambino piccolo che piange, pronunciare a lungo il suono  sccc  come in sci,proprio per portare calma, pace. Questo è un esempio conosciuto e sperimentato da tutti di come l’effetto vibratorio di una  ripetizione per diversi minuti, con o senza accompagnamento musicale, del suono Scc (shanti)  produca un effetto rilassante sui sensi e il sistema nervoso di chiunque anche di chi non conosce il significato della parola.
Anche in natura l’onda emette lo stesso suono e questa ha la capacità di mettere pace  all’interno di noi stessi, perché  questo suono vibra come il pensiero di pace.
In ebraico antico pace si dice Shalom, in sanscrito Shanti, in aramaico Heshusha, e hanno la stessa radice di: YeshuaShiva, Krishna, Krishtos, Sciamano, tutto ciò che porta quiete nella mente ha questo suono.
Il Mantra Om Shanti significa pace nella mente, nella parola e nel corpo; credo che se tutti potessimo essere davvero in pace e portare la pace nelle nostra vite, la nostra energia potrebbe viaggiare così anche verso gli altri , senza parole, diventando  contagiosa . Non abbiamo dunque timore ad usare questo suono, a  mettere in questo suono tutto il nostro amore, la nostra compassione, il nostro desiderio di provare o di sollecitare quiete, il nostro potere di volontà di comunicare pace.
Nel ripetere questo mantra Om Shanti possiamno seguire questa sequenza, (il trattino indica la pausa): Om-Shanti Om- Shanti Shanti Shanti Om- e poi continuate Om-Shanti Om-Shanti Shanti Shanti Om…. Ripetendolo per  qualche  minut0 di seguito.
Om Shanti

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SE TI SEI PERSO...


Se ti sei perso nel sogno..
apri gli occhi e svegliati!

Se ti sei perso nella vita….
Chiudi gli occhi e guarda dentro

Antar Raja

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lunedì 14 aprile 2014

IMPARA ...

IMPARA.. A FARE A MENO DI CHI RIESCE A FARE A MENO DI TE, E NON TI RISPETTA; ANCHE SE CI TIENI.
IMPARA .. A NON DIPENDERE DA NESSUNO
IMPARA A NON DIVENTARE UNA MARIONETTA SPECIE DI CHI NON FA IL TUO BENE O TI TRATTA COME UNO ZERBINO, SENZA RISPETTO E SE C'è PAURA NON C'è AMORE, MA AMORE MALATO!
IMPARA A CREDERE IN TE STESSO E NELLE TUE CAPACITA' SEI LUNICO CHE PUO' AIUTARTI, NON ASPETTARTI TI VOGLIANO BENE E AIUTANO ALTRI, TRA L'ALTRO SENZ ALA TUA COLLABORAZIONE NON POSSONO !
IMPARA A NON LAMENTARTI DEL MONDO, SEI L'UNICO CHE PUO' FARTI PIU' MALE!
IMPARA CHE LA REALTA' NON E' QUELLA CHE VEDI, MA PUO' ESSERE DIVERSA, A SCECONDA DI COME LA VEDI E DALLO STATO D'ESSERE IN CUI SEI!
IMPARA DA OGNI COSA IL MEGLIO, VOLGI LO SGUARDO ALL'UTILE E AL BELLO, LA FELICITA' ED IL BENESSERE E' MOLTO L'ARTE O FILOSOFIA DI VIVERE!
IMAPARA CAMBIARE OCCORRE SMETTERE DI FARE COSA HAI FATTO FIN ORA E PENSARE IN MANIERA DIFFERENTE, PER CAMBIARE OCCORRE CAMBIARE ABITUDINI CON DISCIPLINA, COSTANZA; INDISPENSABILE REINTERPRETARE L'IMMAGINE CHE HAI DI TE STESSO/A.
IMPARA CHE O CCORRE CREDERCI ED ESSERE CONVINTI FINO IN FONDO NELLE COSE PER RIUSCIRCI, ELIMINARE LA PAROLA E LA PENSIERO/CONVINZIONE AUTOSABOTANTE E' DIFFICILE, E' IMPOSSIBILE.. TUTTO E' POSSIBILE: AMARE E' POTERE!


Gianno Amejo

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La relazione distrugge l’amore



La relazione è una struttura e l’amore non è strutturato. Così l’amore si relaziona, certamente, ma non diventa mai una relazione. L’amore è un processo passo dopo passo. Ricordatelo. L’amore è una condizione del tuo essere, non una relazione. Ci sono persone amorevoli e ci sono persone non amorevoli. Le persone non amorevoli fanno finta di essere amorevoli attraverso la relazione. Le persone amorevoli non hanno bisogno di avere una relazione; l’amore è sufficiente. Sii una persona amorevole piuttosto che in una relazione d’amore, perché le relazioni un giorno ci sono e un altro giorno spariscono. Sono fiori; al mattino sbocciano, di sera sono appassiti..

Sii una persona amorevole. Ma per le persone è difficile essere amorevoli, allora creano una relazione, e in questa maniera si illudono che “Ora sono una persona amorevole perché sono in una relazione”. Ed è possibile che la relazione sia solo un monopolio, possessività, esclusività. È possibile che la relazione sia solo per paura, può non aver niente a che fare con l’amore. È possibile che la relazione sia solo una sorta di sicurezza, finanziaria o altro. Si ha bisogno della relazione solo perché non c’è l’amore. La relazione è un sostituto. Fai attenzione! La relazione distrugge l’amore, distrugge la possibilità stessa che esso nasca.


Osho


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*SFORZI*

*SFORZI* - non solo non vanno evitati, ma vanno cercati ...
"Chi riesce a scaricare sugli altri le incombenze che dovrebbe portare a termine in prima persona, apparentemente guadagna qualcosa, ma perde molto di più.
Se, in tutti quei casi in cui dovrebbe essere lui a fare degli sforzi, egli non compie tali sforzi, fisicamente o psichicamente, è l'infermità a minacciarlo.
Egli diventa sempre più vulnerabile: quando non si esercitano le proprie facoltà, le si perde.
Chi invece adotta la filosofia dello sforzo, impara a piegare la propria volontà e si rafforza.
Ogni giorno scopre dentro di sé delle possibilità che non era cosciente di possedere, e ne prova una gioia che niente e nessuno gli può togliere.
Credetemi, la filosofia dello sforzo ci rivela che la gioia risiede nello sforzo stesso.
Perciò, non scaricate su altri i compiti che voi stessi dovete accollarvi;
e se è possibile, fate il lavoro senza il loro aiuto.
Aggiungerò ancora che non dovete attendere che gli sforzi vi vengano imposti dall’esterno; siete voi stessi a doverveli imporre. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

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sabato 12 aprile 2014

Lascia che il tuo amore sia uno stato dell'essere

Lascia che il tuo amore sia uno stato dell'essere, non innamorarti, sii semplicemente in amore. L'amore è il profumo del tuo essere. Anche quando sei solo sei circondato dall'energia dell'amore. Anche se tocchi un oggetto inanimato, come una sedia, la tua mano diffonde amore, non importa a chi è indirizzato. Lo stato d'amore non ha un oggetto. L'amore non è una relazione.
Tra due persone può esserci molto amore. E più sono in amore, minore è la possibilità che nasca una relazione, più sono in amore maggiore sarà la libertà che esiste fra loro. Più sono in amore, minore sarà la possibilità che sorgano pretese, controllo, aspettative.
L'amore è oltre ogni motivazione...

Marwin Grace FB
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Solo chi sa affrontare la morte puo' amare , perche' amare è come morire e chi non sa morire non potra' mai amare, potra' solo fingere di amare e molti si accontentano della finzione vogliono la finzione non possono che fingere e quando fai finta di amare, tutta la vita diventa falsa

Antar Raja

Solo l’amore e il suo fallimento possono portarti dentro te stesso

Solo l’amore e il suo fallimento possono portarti dentro te stesso. Io sono per l’amore. Ho insegnato per tutta la vita in favore dell’amore. La ragione è strana, ma io sono un uomo eccentrico. Vi ho insegnato a cercare l’amore perché so che a meno che non arriviate a questo punto cruciale, in cui l’altro è l’inferno, non diventerete mai religiosi. Io non sono per l’amore. Tutto il mio sforzo è per la religione. Le pseudo religioni vi danno solo delle formule preconfezionate, e io vi voglio dare l’esperienza reale, che non vi posso dare... Io posso solo mostrarvi il cammino, posso spiegarvi come accade e poi lasciarvi liberi di sperimentarla, se volete. Se l’amore non ha fallito, allora non siete abbastanza adulti per la religione.

Non avete ancora l’età. Qualunque sia la vostra età, non ha importanza; possono essere sessanta, possono essere settanta, non importa. Se sperate ancora che l’amore possa avere successo, allora siete ancora minorenni. Ma se siete riusciti a capire completamente che va contro la natura delle cose, che l’esistenza non funziona così... Tu sei tu, l’altro è l’altro. Se vuoi gustare l’esperienza dell’esistenza, non è attraverso l’altro, è un salto direttamente in te stesso. E’ attraverso di te, per mezzo di te. E solo l’amore e il suo fallimento possono portarti dentro te stesso. Nient’altro ti può portare all’interno, perché tutto il resto è ben al di sotto dell’amore. (Osho)

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venerdì 11 aprile 2014

L’essenza più raffinata


“Puoi unire il tuo spirito all’Uno
e lasciare che non si allontani?”
(Tao te Ching)

I taoisti credono che l’energia del corpo sia un’unità totale. Credono che un individuo giovane ricava il 100% dell’energia e che ne spende il 60-70% per le attività utili alla vita restando con un residuo che si può immaginare come un credito bancario che aumenta sempre più. Con l’invecchiamento del corpo abbiamo sempre meno la capacità di produrre energie sebbene il corpo possa avere il medesimo regime di consumo e di attività. Questo avviene sempre più perciò, con il tempo, si inizia sempre più ad attingere alla nostra riserva.


Le risorse a cui attingiamo sono ricavate dai nostri organi vitali ossia dai reni, dal fegato, dalla milza, dai polmoni, dal cuore, dal pancreas, dalle ghiandole e dal cervello. Secondo i taoisti il maggior consumo di energie avviene con l’eiaculazione nell’uomo e con il flusso mestruale nelle donne, perché ogni volta che questi fatti avvengono viene espulsa l’enorme forza creativa che è contenuta negli spermatozoi e negli ovuli.


Se, invece, viene conservata la loro forza creativa perciò se gli ovuli e gli spermatozoi non sono eliminati non verrà neppure perduta questa dose di energia vitale che potrà essere usata per arricchire gli organi fisici, e potrà essere trasformata in energia spirituale. Ognuno di noi nasce con una grande quantità di energia primaria detta “jing” e nelle donne questa energia generativa e creativa è necessaria per produrre l’ovulo, gli ormoni e l’energia che rende la donna sessualmente attiva.


Questa forza integrata con quella presente nell’aria che respiriamo e con il cibo che mangiamo permette alla donna di essere riproduttiva e di trasmettere questa capacità ai suoi figli. La jing si trasforma in forza maschile cioè in “chi” che è l’energia attiva e rigenerativa che favorisce una vita più sana e più lunga. Se il chi è trasformato diventa un’energia detta “shen” che rappresenta l’energia spirituale.


Perciò la jing è l’energia generativa e creativa cioé è l’essenza più raffinata di cui siamo fatti, ed è l’energia primaria che alimenta le forze del corpo. Tutte le altre energie dipendono da questa energia primaria che si trasforma in “chi” cioè in forza riproduttiva quando interagisce con gli organi vitali, perciò la base di tutte le tecniche taoiste è la conservazione e l’incremento dell’energia della “jing.”


Quando siamo giovani consumiamo liberamente l’energia primaria cioè la jing e, inoltre, nel taoismo si crede che ognuno nasca dotato delle virtù della cortesia, della gentilezza, del rispetto, dell’onore, della bontà e della rettitudine. Però, nel tempo, a causa delle influenze sociali, culturali e personali tutte le virtù si alterano sempre più e poi decadono gradualmente.


L’uomo vive nello stress perciò ha paura della vita veloce e insicura che vive. La paura, l’ansia e le emozioni negative aumentano sempre più mentre diminuisce con il tempo l’energia creativa che abbiamo. I taoisti credono che le emozioni negative prosciugano tutte le energie vitali, infatti dicono che l’ira e le preoccupazioni ci fanno perdere dal 10% al 60% delle nostre capacità.


Più l’energia è negativa e più aumenta il consumo di energia vitale che, invece, dovremmo usare per nutrire il corpo, l’anima e lo spirito. L’esplosione dell'energia negativa della rabbia lascia stremati e con poche energie su cui far conto. La gente crede erroneamente che le energie negative siano forze in avanzo che vanno scaricate e disperse. Ma è falso perché, secondo il taoisti, anche le energie negative sono parte del nostro patrimonio di forze vitali perciò queste energie non vanno mai sprecate.


I taoisti pensano che, per far fronte ai bisogni dell’organismo, attingiamo dall’energia primaria, perciò con il trascorrere del tempo si causa una perdita del nostro potenziale di accumulare l’energia che il corpo deve usare perciò si finisce per attivare sempre meno energie. In accordo con la legge della fisica sappiamo che l’energia non viene distrutta ma trasformata, perciò lo spreco dell’energia negativa presume due condizioni.


Nella prima condizione si presume che si possa avere il lusso di sprecare energie, e la seconda considerazione presume il fatto che altri possano prendere quello che abbiamo lasciato andare. Quando si esplode per l’impulso dell’ira ci liberiamo dell’energia negativa che è scaricata su altri. E se questi non possono sfogarsi contro di noi, troveranno altri contro cui sfogarsi con più facilità.


Ma la fisica dice che l’azione ritorna con una reazione all’origine dell’azione. Ciò che torna avrà tutto il negativo che si è aggiunto alla carica energetica rilasciata nella fase iniziale, perché quella polarità era negativa. Tutto quello che ritorna ha lo stesso segno dell’energia che ha avviato il processo di azione/reazione, ma ciò che torna indietro è molto più intenso di ciò che si era espresso all’inizio.


Da questo di vede per quale motivo i taoisti preferivano limitare lo scarico delle energie legate agli stati emotivi, e il discorso iniziò con le energie emotive negative ma poi si estese al controllo di tutte le emozioni e forze vitali. Poiché i taoisti erano concreti preferirono fermare ogni perdita di energie, perciò preferirono trasformare l’energia negativa in positiva con la Fusione dei 5 Elementi.


Il Tao è curativo perché insegna come armonizzare tutti i tipi di energia che il corpo filtra e che vanno a sovraccaricare gli organi. Le energie negative che restano intrappolate negli organi se non sono trasformate diventano tensioni e malattie, perciò si deve annullare la loro carica negativa e si deve armonizzare e trasformare quella energia in sana forza vitale.


I taoisti pensano che il chi sia il segreto della buona salute, perciò usano dei metodi per concentrarlo e trasformarlo in una energia più elevata. Essi credono che sia necessario accumulare e concentrare sempre più energia vitale per creare e nutrire la cosa più importante che abbiamo cioè la nostra anima immortale. Con il tipo di vita ordinaria che facciamo non disponiamo di scorte extra di energie da dedicare a questo scopo.


Per aumentare l’energia vitale raccomandano l’agopuntura, il massaggio, il tai chi chuan, il chi kung, il cibo sano, le erbe, la meditazione e così via: e tutto mira al fatto che il chi divenga energia spirituale. Praticare la virtù positiva è la chiave del Tao curativo, e questo sistema dipende dall’energia dell’amore, della gioia, della gentilezza, della cortesia, dell’onestà e del rispetto.


Nel Tao curativo si crede che l’indole buona sia basilare per gli uomini, ma non per paura dell’inferno o della punizione, ma perché credono che fare del bene agli altri sia sicuramente un beneficio per se stessi. Il concetto è semplice e si basa sulla legge fisica dell’azione e reazione, perciò fare del bene attiva la gentilezza che è collocata nel fegato. Il fegato si irrobustisce se facciamo del bene perché accumula più forza vitale.


La pratica curativa restituisce il flusso dell’energia che circola negli organi, perciò il corpo fisico si rinforza se era indebolito e aumenta la sua robustezza. Lo sviluppo di una maggiore forza vitale di segno positivo favorisce la trasformazione della paura, della rabbia e della tristezza in cose positive di segno opposto come gioia, allegria, forza e creatività. I taoisti dicono che molti provano un intenso piacere a sprecare le loro energie, perché amano l’intenso eccitamento sentendolo come un fuoco che brucia velocemente e che si estingue altrettanto veloce.


Molti piaceri umani si basano sull’eccitazione intensa che brucia e consuma prosciugando le energie se questo si protrae a lungo. Dobbiamo tener conto che, se un’attività richiede una dose eccessiva di attenzione l'energia vitale è totalmente indirizzata verso quell'attività anche se non ce ne accorgiamo, ma i nostri organi non la pensano così!


Quando siamo catturati dalle cose siamo rilassati e sentiamo la liberazione perché diminuisce lo stress. Ma, in realtà, l’energia vitale viene sottratta dagli organi che non lavorano, perciò si produce lo squilibrio energetico. La tensione produce una concentrazione di polarità negativa per gli organi e se l’energia non è trasformata in positiva si accumula troppa tensione di forze. Ogni volta che andiamo alla ricerca di cose nuove per rilassarci e per star bene avviene che la nostra ricerca frenetica d’armonia ci fa metter un’attenzione eccessiva per quella ricerca.


Trovare nuovi interessi non darà mai una soddisfazione piena alle nostre esigenze perciò le cose nuove accresceranno il bisogno di novità. Più cerchiamo di accontentare uno dei nostri sensi e più accresciamo lo stato di bisogno che sente il senso che non viene appagato da nessuna attività. Le esigenze che possono accrescere il godimento dei sensi sono immense, infatti la nostra società ha creato un’immensa industria che crea il divertimento. Ma se la società creasse dei divertimenti che durano e che fossero veramente appaganti tutte quelle industrie fallirebbero.


I taoisti dicono che i nostri organi sono i genitori e che i sensi sono i loro figli, perciò l’armonia familiare è garantita dalla loro concordia. Se si separano finisce ogni armonia e iniziano le discordie, le liti e le assenze. Quando si crede di trovare la pace all’esterno e non dentro di noi si presta un’attenzione maggiore ai desideri del corpo piuttosto che alla pace della mente, dell’anima e dello spirito.


Più si cerca e più cresce il bisogno di ciò che mai avremo, perché quello che cerchiamo è causato dalla insaziabilità del deterioramento interno. La vera felicità, la vera gioia e il vero appagamento nascono solo dalla pace interna. Se volgiamo l’energia verso l’interno non la disperdiamo, ma ricarichiamo l’arricchimento interno con nuove risorse. Se siamo più ricchi interiormente anche gli organi sono più sani e forti, perciò abbiamo equilibrato il corpo, l'anima e lo spirito.


Buona erranza
Sharatan

Fonte http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2014/03/lessenza-piu-raffinata.html
http://divinetools-raja.blogspot.it/
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