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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

tecnica semplice; presenza di se'

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Paolo Marrone , Sabrina Cau , Sandra Lussu eBook - La Via della Creazione Consapevole Youcanprint eBook € 6.99 http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

Brian Weiss . molte vite, un solo amore. L'anima gemella.

LIVELLI LOGICI di DILTS (in PNL)

Un altro grande strumento a disposizione del coach è la possibilità di lavorare sui livelli logici del suo cliente (coachee), magari puntando ad ALLINEARLI nel caso si trovino divergenti. Il concetto di livelli logici (o livelli neurologici) in PNL, sviluppato da Robert DILTS (basandosi su alcune intuizioni dell’antropologo Gregory Bateson), consiste nel considerare la struttura mentale come una serie di livelli GERARCHICI naturali (partendo dall’ambiente, più esterno, fino all’identità e spiritualità, più profondi): ogni livello superiore include tutti gli altri collocati prima. Pertanto ogni cambiamento ad un livello superiore si ripercuote sui sottolivelli, provocando così un impatto maggiore sull’individuo. Dilts ha distinto i livelli neurologici in 6 categorie (dal livello più esterno a quello più interno): 1) AMBIENTE: dove e quando? 2) COMPORTAMENTO: che cosa? 3) CAPACITA’: come? 4) VALORI e CREDENZE: perché? I VALORI sono “ciò che riteniamo

da Cervo Zoppo, Sioux

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"Un uomo Sacro ama il silenzio, ci si avvolge come in una coperta: un silenzio che parla, con una voce forte come il tuono, che gli insegna tante cose. Uno sciamano desidera essere in un luogo dove si senta solo il ronzio degli insetti. Se ne sta seduto, con il viso rivolto a ovest, e chiede aiuto. Parla con le piante, ed esse rispondono. Ascolta con attenzione le voci degli animali. Diventa uno di loro. Da ogni creatura affluisce qualcosa dentro di lui. Anche lui emana qualcosa: come e che cosa io non lo so, ma è così. Io l'ho vissuto. Uno sciamano deve appartenere alla terra: deve leggere la natura come un uomo bianco sa leggere un libro". - da Cervo Zoppo, Sioux http://divinetools-raja.blogspot.it/  La Via del Ritorno... a Casa

LA NON VITA

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http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa la vita che viviamo spesso non è altro che una reazione difensiva al dolore emotivo ... per non sentire il dolore che abbiamo dentro facciamo questo e quest'altro ci prendiamo ci lasciamo  ma una reazione a ciò' che esiste e a cuì vogliamo sfuggire.. non è vivere Antar Raja

Un Messaggio al Mondo Intero: Non Preoccupatevi di Niente

Il modo migliore ......

Il modo migliore per NON risolvere un problema è pensarci continuamente, farlo diventare un'ossessione. In questo modo lo si mantiene a galla, alla superficie della nostra mente razionale, la meno adatta a trovare soluzioni efficienti....Se invece lo si lascia andare per un po', esso può immergersi nella nostra coscienza e raggiungere gli strati più ampi del nostro essere, dove si trovano soluzioni creative e pluridimensionali. (© Marisa Haltiner) Fonte Il portale interiore http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa..

Diario di una ragazza Indaco: La parabola dell'Albero dei desideri - Osho

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Il pensatore è creativo con i suoi pensieri; questa è una delle verità fondamentali che è bene comprendere. Tutto ciò che sperimenti è una tua creazione. Come prima cosa lo crei, poi lo speriment i e infine ne resti intrappolato, poiché non sai che la fonte di ogni cosa è dentro di te. Un uomo, mentre era in viaggio, per caso entrò in paradiso. Nel paradiso concepito dagli hindu esistono alberi che soddisfano i desideri. Ti siedi semplicemente sotto uno di loro, desideri una cosa qualsiasi e immediatamente viene soddisfatta: tra desiderio e appagamento non c’è alcun lasso di tempo. Tu pensi e immediatamente la cosa si concretizza. Questi alberi  rappresentano simbolicamente la mente. La mente è creativa, creativa con i suoi stessi pensieri. Quell’uomo era stanco, per cui si addormentò sotto uno di questi alberi. Quando si svegliò, era molto affamato, per cui disse: “Quanto vorrei poter trovare del cibo da qualche parte!” Immediatamente il cibo apparve dal nulla, fluttuava nell’ar

ASCOLTA IL CONSIGLIO – WILL SMITH

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OGNUNO DI NOI È STRAORDINARIO La grandezza non è questa magica, misteriosa, inafferrabile caratteristica divina che solo pochi prescelti raggiungeranno mai. È qualcosa che davvero esiste in ognuno di noi. È molto semplice: questo è quello in cui credo… e sono pronto a morire pur di realizzarlo! Punto. Semplicissimo. E penso che spesso invece rendiamo la situazione più difficile di quel che dovrebbe essere. Tu ed io non siamo cresciuti con la sensazione che chi eravamo avrebbe in qualche modo influenzato il nostro futuro. Siamo cresciuti con la convinzione che chi eravamo fosse praticamente irrilevante, perché saremo diventati qualcosa di più grande. NON CI SONO SCORCIATOIE SULLA CIA DEL SUCCESSO La distinzione fra talento e capacità è uno dei concetti più fraintesi dalle le persone che stanno cercando di eccellere, che hanno dei sogni e vogliono realizzarli. Il talento è una dote naturale, le capacità si sviluppano esclusivamente attraverso ore, ore ed ore di lavoro su se stessi. Ind

HAKUNA MATATA

Hakuna matata è una locuzione swahili, di uso estremamente comune in molte regioni dell'Africa centro-orientale (in particolare nella zona di Kenya e Tanzania). Una possibile traduzione in lingua italiana è "non ci sono problemi" o "senza pensieri". In occidente la frase è stata resa celebre dal film Disney Il Re Leone (1994). In una celebre scena, un suricato e un facocero, Timon e Pumbaa, insegnano al protagonista Simba la filosofia dell'hakuna matata: dimenticare i problemi del passato e concentrarsi con ottimismo sul presente. Tale filosofia era stata precedentemente insegnata a Timon dal babbuino Rafiki. Il brano musicale che accompagna la scena, Hakuna Matata, è un singolo di Jimmy Cliff, con musica scritta da Elton John e parole di Tim Rice. Circa un decennio prima de Il Re Leone, l'espressione Hakuna Matata era stata celebrata anche in un altro brano musicale di successo, Jambo Bwana, inciso dai Them Mushrooms nel 1982 e poi reinterpretato da

Affrontare la propria paura

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Bhagwan ha suggerito una serie di tecniche per aiutarci ad affrontare la paura in qualsiasi forma si presenti, e accettarla. Addentrarsi nella propria paura Ogni notte, per quaranta minuti, vivi la tua paura. Siedi in camera, spegni la luce e comincia a sentire paura. Pensa a tutte le cose orribili, fantasmi e dèmoni, a qualsiasi cosa riesci ad immaginare. Crea dei mostri, immagina che stiano danzando intorno a te e cerchino di afferrarti per consegnarti alle forze del male. Lascia che le tue fantasie ti spaventino veramente e tocca il fondo più oscuro dell'immaginazione: ti stanno uccidendo, vogliono violentarti, ti vogliono strangolare. E non sono solo un paio di dèmoni, sono tanti e ti attaccano da tutte le parti. Entra nella paura il più profondamente possibile e affronta qualsiasi cosa accada. Inoltre, durante il giorno o in qualsiasi momento si risvegli in te la paura, accettala. Non rifiutarla. Non pensare che sia qualcosa di male che devi controllare; è un fenomeno

Meditazioni sulla vita e sulla morte

La sera, prima di andare a dormire, fai questa meditazione di quindici minuti. È una meditazione sulla morte. Sdraiati e rilassa il corpo. Sentiti come se stessi morendo e non riesci più a muovere il corpo perché sei morto. Crea la sensazione che tu te ne stia andando dal corpo. Continua per dieci, quindici minuti, e nel giro di una settimana riuscirai a sentirlo davvero. E addormentati mentre stai meditando. Non creare interruzioni. Lascia che la meditazione si trasformi in sonno, e non appena il sonno si impadronisce di te, dormi pure.  Al mattino, non appena ti senti sveglio — non aprire gli occhi — fai la meditazione sulla vita. Immagina che ti stai riempiendo di vita, la vita sta ritornando e tutto  Osho http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

VI RACCONTO IL PIU’ IMPORTANTE SEGRETO GALATTICO.

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dal Blog di Lenni Rossolovski (19.11.09) Nota: avevo già pubblicato vari articoli del mio maestro Lenni Rossolovski, e in particolare quello dove lui racconta del suo cammino spirituale. Questo brano tradotto dal suo blog spiega ancora meglio la sua personalità e il suo modo di vivere la vita. Si può predicare la via della rinuncia per gli altri continuando ad accumulare ricchezze, e si può scegliere davvero una strada diversa. Lenni anni fa aveva abbandonato molte cose che ci tengo ancorati ad una casa, ad un lavoro, ad un certo benessere, ha scelto anche l'esperienza dell'emigrazione come esperienza spirituale, per conoscere altre mentalità. Qualcuno anche qui nel gruppo sa che è pronto a condividere le sue conoscenze, a dare, e soprattutto, a fare da guida in un mondo di frequenze che ci sintonizzano sulle realtà dello spirito e su quelle del nostro Pianeta. ................................................................................. Da sempre l’uomo si chiede

TECNICA “PIANTARE I CHIODI D’ARGENTO” (“CHIODI DI LUCE”

...Ho tradotto per voi una tecnica molto semplice (e sembra bella!). Autore: Serghej Veretennikov Avete mai riflettuto sul significato dei chiodi? Difficile, se non siete del mestiere. Ma i chiodi sono una cosa molto interessante. Che cosa sarebbe stato della nostra civiltà se non avesse conosciuto i chiodi? La loro destinazione è unire. Suona quasi come lo “yoga” che in sanscrito significa “unione e assemblaggio”; due cose distinte che si uniscono. Da quando esiste la nostra era? Si, dalla nascita di colui che con i chiodi fu crocifisso. Si può proseguire e fare un paragone dei nostri chakra con i chiodi. I chakra assomigliano ai chiodi: tramite i chakra siamo uniti ai mondi diversi (a anche al mondo fisico). Anche il Sole sembra il cappello di un chiodo, e pure la Luna, e se, grazie a delle capacità mistiche, voi poteste passare attraverso i canali creati da questi chiodi, rimarreste molto stupiti: ovunque notereste l’unione del materiale e dello spirituale. E ovunque ci sono dei “c

Meditare con un mandala

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Il mandala (sanscrito maṇḍala (मण्डल), letteralmente: «essenza» (maṇḍa) + «possedere» o «contenere» (la); tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano dkyil khor) è una rappresentazione grafica, utilizzata nella cultura buddhista ed induista, simboleggiante ad un tempo sia il cosmo che la mente. Si potrebbe dire che simboleggia tutta l'esistenza, nei vari piani e livelli. Infatti, il fuori si trova anche dentro. Ancor più correttamente, possiamo dire che ogni cosa che appare come "esterna" è la proiezione del potere creatore della nostra Essenza interiore. Chi lavora con un mandala, quindi, compie un viaggio attraverso la propria mente, viaggio che è contemporaneamente anche in tutto ciò che esiste, su tutti i piani e livelli. Se desideri meditare con un mandala, siediti in una posizione comoda, ponendo il mandala di fronte ai tuoi occhi, in modo che possa essere facilmente guardato senza sforzo. Quindi,

CONTINUANDO A MUOVERSI IN TONDO

a niente  serve scappare bere per dimenticare non riusciamo ad evitare noi stessi leggeri o repressi, allegri o depressi  è il nostro io che ci insegue lui si sposta con noi é dentro nel fondo e non molla un momento nel centro del mondo che è dentro di noi e prima ci affligge poi ci da la speranza poi di nuovo ci sfianca e ci costringe a soffrire  per provare  a capire.. poi di corsa a dormire farsi un po' compatire fingendo di sopportare ma in fretta pronti a mollare la fatica o il piacere l'astinenza ci prostra quanto la dipendenza ascoltandoci dentro rovistando nel fondo precipitando per rincorrere un senso e continuando invece a muoversi in tondo abbiamo la nausea del bello e del brutto del poco e del tutto  e alla fine noi stessi che proprio non sopportiamo  e che al limite odiamo chi per questo si ammazza  e c è chi dorme in terrazza c'è chi poi se la spassa e infine stramazza  chiudendo una vita di corse e rinc

VIAGGI LONTANI

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Prefazione di "Viaggi Lontani", libro di Robert A. Monroe: "Viaggi Lontani " La prima volta che sentii parlare di Robert Monroe fu durante un seminario di sciamanesimo tenuto da Sandra Ingerman , psicoterapeuta e sciamana, che lo citò fra coloro che avevano contribuito in modo determinante allo sviluppo della coscienza e della consapevolezza umana. Disse che Robert Monroe aveva fondato negli Stati Uniti un Istituto che dagli anni '70 si occupava di ricerca e di educazione dell'uomo attraverso gli stati di consapevolezza. La cosa mi colpì profondamente. Avevo letto molti libri esoterici e scientifici sugli stati di coscienza e sull'evoluzione spirituale, ma non sapevo assolutamente nulla di Robert Monroe e del suo Istituto. Ingerman lo presentò come un ricercatore e un esploratore; non era il maestro di una scuola esoterica sconosciuta ai più, ma il capo di un Istituto di ricerca che si dedicava all'indagine della coscienza umana. Al te

La Pratica con i TATTWA

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Molti conoscono i Tattwa come  strumento di chiaroveggenza in uso presso l’Ordine della Golden Dawn. Ciò però non deve far ritenere che sia uno strumento esclusivo di tale scuola magica in quanto  i Tattwa, che  trovano radice nelle filosofie orientali, trovano impegno ed impiego in numerose pratiche. Ricordiamo che altrettanto famosa è la purificazione dei centri occulti dell’uomo, tramite i Tattwa. Inoltre vorrei rassicurare il lettore sul termine chiaroveggenza che in questo caso  non deve assolutamente ingannare: qui non è riferito a visioni del futuro o del passato, non è espressione di una terza vista legata al flusso temporale tramite un connubio con entità insistenti nel basso astrale, ma bensì la capacità di vedere\accedere ad altri “mondi” in cui siamo comunque, anche se inconsapevolmente, immersi. E' infatti patrimonio della conoscenza esoterica il fatto che l'uomo possa accedere a numerosi piani, che differiscono fra loro per grado di densità, attraverso la pos

Gli Erranti sono...

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"Gli Erranti sono coloro che si risvegliano dal sonno alla loro vera identità di esseri spirituali. il “sonno” è semplicemente lo stato della vita di una persona in una cultura, che vive seguendo i modelli comportamentali di una “realtà” generalmente accettata. Durante il sonno sembra che il mondo fisico sia tutto ciò che c’è di reale, e gli obiettivi della personalità terrena, come le ambizioni nel lavoro e nel matrimonio, ricercare la felicità, i soldi, il potere e l’autorità, e semplicemente sentirsi amato e adeguato, sono degni obiettivi a cui aspirare. Sia che ci siamo risvegliati da questa “realtà” in un modo che ci fa sentire nuovi su questo pianeta, sia che ci affidiamo a questo modello, o a quello delle religioni, dei miti o della filosofia, ciò che è semplicemente accaduto è che ci siamo risvegliati, e non saremo più in grado di ritornare a quel nido, forse comodo, che possedevamo prima. Siamo coinvolti in un viaggio che durerà per tutta la nostra attuale incarnazione.

DOPO IL 2012 IL DESERTO AVANZA

La domanda che dovremmo porci è: vogliamo continuare a girare a vuoto in questo circo di illusioni? Dopo il 2012, punteremo le nostre scommesse sul 2020? Oppure ne abbiamo abbastanza di rincorrere oasi che scompaiono non appena vi ci avviciniamo?  Se, lasciando perdere le nostre fissazioni e fantasmi new age, studiassimo ciò che insegnano le tradizioni, impareremmo che esse non solo parlano di una Caduta originale, ma affermano anche che questa caduta continua: dopo l’Età Aurea che, secondo la mitologia greca, era il periodo precedente la Caduta, siamo passati all’Età d’Argento, in cui il mondo non era altro che un riflesso del mondo originale (l’argento è il metallo che, simbolicamente associato alla luna, riflette). In seguito ci siamo ritrovati nell’Età del Bronzo, prima di cadere nell’Età del Ferro, il periodo che, come il metallo che la caratterizza, è il più duro e materico. Gli Indù denominano questa era Kali Yuga, ossia l’Età Nera. Sia secondo le trazioni orientali sia second

BASHAR ITA-LA TUA MENTE E' INCAPACE DI IMMAGINARE IL MEGLIO PER TE-ABBAN...

LA TUA MENTE E' INCAPACE DI IMMAGINARE IL MEGLIO PER TE-ABBANDONA LE ASPETTATIVE

LA VITA E' UN' ECO

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BREVE TRATTATO PRATICO SULLE FASI ALCHEMICHE

Alla nascita veniamo dotati di un apparato psicofisico estremamente sofisticato, delle cui capacità però non sappiamo nulla o quasi, in quanto nulla ci viene insegnato al proposito.  L’utilizzo più appropriato di tale prodigiosa macchina biologica consiste nel farla divenire uno strumento magico a tutti gli effetti, cioè un apparato – una bacchetta magico-organica – attraverso cui modificare la realtà a nostro piacimento.  Perché la macchina possa funzionare in questo modo dobbiamo risvegliarla, portarla alla vita, in modo da non subire più la sua volontà meccanica ma essere capaci di stabilire un contatto cosciente con essa.  Il risveglio dell’apparato psicofisico – la trasmutazione del Piombo in Oro – è un processo conosciuto nella tradizione alchemica degli antichi, i quali potevano dedicare anche un’intera vita al tentativo di risvegliare la macchina.  Di norma questo processo è lungo e difficile, ma possiamo approfittare delle condizioni favorevoli presenti in questo mome