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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

L'AMORE E' UN PRODOTTO DELLA LIBERTA'

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OSHO: LA RESPONSABILITà è TUA

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"La gente spesso mi fa sentire stupida, c'è un modo di cambiare questa situazione?" La mente comune getta sempre le responsabilità su qualcun altro, è sempre l'altro che ti fa soffrire. Sono tua moglie, tuo marito, i tuoi genitori, i tuoi figli, oppure è il sistema economico della società che ti fa soffrire. Il comunismo, il fascismo, l'ideologia politica dominante, la struttura sociale, oppure sono il fato, il kharma, Dio...qualsiasi nome ti venga in mente! La gente ha milioni di modi per evitare la responsabilità. Ma nel momento in cui dici che qualcun altro - x, y, z - ti fa soffrire allora non puoi fare nulla per cambiare. Cosa potresti fare? Quando la società cambierà allora tutti saranno felici. Prima non è possibile. Scuse, scuse e scuse...sono scuse per evitare la semplice osservazione che: "Io sono responsabile di me stesso". Nessun altro è responsasbile per me, la responsabilità è assolutamente e completamente mia. Qua

OSHO INDIA 1972

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ENZO BIAGI A OSHO : LEI E' UN PROFETA?

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Le parole di Osho: La via degli scaltri

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Sento che mi sto spostando dalla rabbia alla tristezza. Sarebbe meglio se esprimessi la rabbia o devo lasciare solo che esploda dentro di me? La tristezza e la rabbia sono la stessa cosa. La tristezza è rabbia passiva e la rabbia è tristezza attiva. Se la tristezza è più facile, la rabbia sembra difficile - vuol dire che sei troppo focalizzato sul passivo. Per una persona triste è difficile essere arrabbiata. Se riesci a far arrabbiare una persona triste, la sua tristezza svanirà subito. È molto difficile che una persona arrabbiata sia triste. Se riesci a farla diventare triste, la rabbia scomparirà immediatamente. In tutte le nostre emozioni continua la polarità fondamentale: uomo e donna, yin e yang, maschile e femminile. Quindi se sei sintonizzato sulla tristezza, ti sarà difficile muoverti verso la rabbia, ma vorrei che lo facessi comunque. Una semplice esplosione non basterà perché allora starai ancora cercando un modo di essere passivo. No, falla uscire, esprimila nelle tue azi

ATTINGERE ENERGIA DAL SOLE

Perché questa tecnica sia efficace, è necessario che chi la esegue disponga di un po' di energia libera e sappia scegliere con sensibilità il momento adeguato per creare un contatto. Potete Catturare l'energia del Sole sia al tramonto che all'alba... Le braccia vanno sollevate poco a poco, con le palme verso il sole, concentrandosi sulla sensazione di calore, nell'atteggiamento di ricevere energia. L'esercizio si prolungherà fino al ricevimento di un "avviso" dal corpo, come per esempio una sensazione di catarsi, un'esplosione interna, un totale esaurimento, la sensazione di bruciare senza dolore, un'estasi, o qualsiasi altro tipo di sensazione soggettiva che ci fa capire di aver raggiunto la massima intensità. Non ritirarsi dal luogo dell'esercizio finché la respirazione e le funzioni vitali non siano tornate completamente normali. Gli Insegnamenti di Don Carlos" , Scritto Victor Sanchez http://divinetools-raja.blogspot.it La Via

IL PONTE DI FUNI

Un monaco si lamentava con il suo maestro perché, nonostante tutto il suo impegno, non era in grado di raggiungere il satori. [riferito ad un profondo e permanente stadio di illuminazione] Allora il maestro, per mostrargli cosa gli mancava, lo condusse insieme ad altri allievi sulla sommità di una collina. La sommità era collegata alla sommità di una collina adiacente attraverso un sottile ponte di funi. Sotto, un burrone profondo si spalancava minaccioso. Il maestro allora ordinò al discepolo di attraversare il ponte di funi. L'allievo tentò di obbedire, ma appena il suo piede si mosse da terra e cominciò a vacillare su quelle funi a precipizio sul burrone, l'allievo si sentì mancare e si voltò indietro. "Non posso farlo, maestro, è troppa la paura!" esclamò costernato il discepolo. Allora il maestro, tra tutti i suoi allievi, chiamò un allievo che era cieco dalla nascita e gli impartì lo stesso ordine. Quello se pure lentamente e tastando bene con i piedi la solidit

UNA MORTE CONSAPEVOLE

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UNA MORTE CONSAPEVOLE (prepariamoci all'inevitabile!) La morte ci cammina incontro sin dalla nascita, non la eviteremo, non riusciremo a scappare. Nell’infanzia non si pensiamo, o neppure sappiamo che cos’è. Ma la morte arriva e porta via altre persone: parenti, amici, sconosciuti. Il grado dello shock che proviamo è diverso, ma ci capiamo finalmente che la vita non è eterna. La maggioranza di noi ne ha paura, perché la morte è sempre una perdita. Temerla è normale, ma ognuno di noi dovrebbe dedicare del tempo alle riflessioni sulla morte, affinché la paura non si trasformi nel terrore. Se la intendiamo come una parte di questo mondo, di noi stessi, la morte non smetterà di perseguitarci, ma cambierà il nostro modo di vederla. E ora ricordate i vostri sogni, i vostri piani per la vita. Quanto siete riusciti a realizzarli? Avete ottenuto tutto ciò che volevate? Ci state arrivando? Se non l’avete ancora fatto, la morte è fuori del vostro campo visivo e delle vostre sensazioni; r

Osserva Per La Prima Volta

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Le parole di Osho: Osserva Per La Prima Volta Noi guardiamo ogni cosa con occhi vecchi. Torni a casa: la guardi senza vederla. La conosci già – non occorre vederla. Sei entrato in casa tante volte, per anni e anni. Ti avvicini alla porta, entri; magari la devi aprire con le chiavi. Ma guardarla non serve. L’azione avviene in maniera automatica, meccanica, inconsapevole. Se qualcosa non va, se la chiave non si adatta alla serratura, allora la guardi. Se la chiave funziona, non pensi nemmeno a guardare. Per via di queste abitudini meccaniche, facendo sempre la stessa cosa, perdi la capacità di guardare; perdi la freschezza dello sguardo. Cerca di ricordare l’ultima volta in cui hai guardato tua moglie. L’ultima volta in cui hai guardato tua moglie o tuo marito può essere stata anni fa. Per quanti anni non l’hai vista? Passi, e dai un’occhiata casuale, ma non guardi veramente. Torna a guardare tua moglie o tuo marito come se fosse la prima volta. Perché? Perché se guardi per la prima vo

LE OFFESE

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Consigli pratici :-) 1. Le offese “fresche” si eliminano ... piangendo. Non trattenete le lacrime, la salute costa più dell’orgoglio. 2. Prendete un cuscino e ... picchiatelo. Su questo cuscino non deve dormire nessuno. Picchiatelo con tutta la forza che avete, scaricate tutta l’energia negativa, dite al cuscino tutto ciò che avreste voluto dire a chi vi ha offeso. Ricordate che trattenendo dentro l’energia negativa, non potrete perdonare nessuno. 3. Raccontate la vostra offesa all’acqua. Seduti sulla riva di un fiume/ruscello dite all’acqua (guardando l’acqua scorrere) quanto stiate soffrendo. Il fiume porterà via molti vostri rancori, è un rimedio verificato. Se non avete un fiume vicino - aprite il rubinetto in bagno. 4. Urlate. In un posto deserto, lontano dall’abitato, urlate la vostra rabbia, senza risparmiare le parole. Non trattenetevi e non controllatevi. Ci sono delle persone che lo fanno nel loro bagno, quando sono da sole. E i vicini che vi possono sentire? Valutate cosa

UN' ORA SOLA DI VITA

Se vi rimanesse un’ora sola di vita, che cosa fareste? Non vi preoccupereste di fare il necessario per sistemare le vostre cose, i vostri affari, per esprimere le vostre ultime volontà? Non chiamereste forse i vostri familiari e i vostri amici per farvi perdonare il male che potreste aver loro fatto e per perdonare il male che forse loro hanno fatto a voi? Non morireste completamente alle pretese della mente e ai desideri del mondo? E se potete fare una cosa simile per un’ora, allora potete farlo anche per i giorni e gli anni che vi rimangono da vivere ... Provate ... Lo scoprirete. J.Krishnamurti http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

IN REALTA' ...

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CENTRARSI NELL'HARA

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Ogni volta che non hai niente da fare, siediti semplicemente in silenzio e spostati dentro di te, nel punto cinque centimetri sotto l’ombelico, e rimani lì, nel momento in cui si diventa consapevoli dell’hara, iniziano ad accadere molte cose. “Concentra l’energia nell’hara, nel punto cinque centimetri sotto l’ombelico. Quello è il centro da cui si entra nella vita ed è il centro da cui si muore e si esce dalla vita. Dunque l’hara è il centro che connette il corpo e l’anima. Se ti senti ondeggiare o barcollare a sinistra e a destra e non sai dove si trova il tuo centro, quello è semplicemente un segnale che non sei più in contatto con la tua hara, dunque devi creare quel contatto. QUANDO: La sera, quando vai a dormire. E al mattino, come prima cosa. DURATA: 10/15 minuti. PRIMO PASSO: Localizza l’hara Di notte, quando vai a dormire, sdraiati sul letto e metti entrambe le mani cinque centimetri sotto l’ombelico, e premi un pochino. SECONDO PASSO: Respiri profondi Inizia a