SENTIMENTI DEVASTANTI

Rabbia, rancore, risentimento, critica e paura sono alla base di tutte le malattie potenzialmente letali come il cancro. Molte volte cerchiamo fattori esterni a noi stessi, come l’alimentazione, la genetica, la predisposizione, senza renderci minimamente conto che il tumore, trova terreno fertile quando in noi vigono questi sentimenti devastanti.

La rabbia, come sottolinea Jodorowsky proviene dalla frustrazione, che ha radice nella dipendenza e nell’insoddisfazione, provocando patologie in modo particolare al fegato e ai denti. Altro non è che energia repressa, che implode in noi invece di essere gettata fuori dal nostro corpo e dal nostro cuore. La rabbia, quando diviene cronica, devasta la tua vita e quella di chi ti sta attorno. Senti di essere la vittima sacrificale, colui/ei che ha sempre ragione.

Il rancore invece è l’aspettativa non mantenuta, ovvero quando ci aspettiamo che gli altri dicano o facciano qualcosa, che infine non avviene. Cominciamo così a covare un fuoco interiore, che al posto di donarci energia, brucia tutto ciò che sta intorno, a cominciare dalle relazioni interpersonali, provocando il più delle volte isolamento. Anche in questo caso siamo vittime e ci sentiamo traditi. Continuiamo a guardare gli altri e non noi stessi.

La critica è l’assassino seriale del proprio spirito! E’ uno stato mentale perenne, che nasce dalla mancanza di autostima generata dai genitori. Non crediamo in noi e ci proiettiamo sugli altri, cercando qualcuno che secondo la nostra mente sia “peggio” di noi. Per accrescere il nostro ego, dobbiamo scovare il lato negativo di tutti altrimenti potremmo morire per mancanza di fede in noi stessi. Ci odiamo così tanto, da cercare al di fuori un capro espiatorio, un qualcuno o un qualcosa che possa permetterci di primeggiare in noi. Lottiamo contro noi stessi e arriviamo secondi!

La paura è uno stato primordiale dell’essere umano che porta all’inazione. Non affronta mai il cambiamento preferendo rimanere nella propria zona di confort, altrimenti “rischierebbe la vita”. La paura lo porta a vivere costantemente i propri fallimenti e pur riconoscendoli come sbagliati, preferisce vivere il conosciuto piuttosto che lo sconosciuto.

Ora, come questi sentimenti ed emozioni, si tramutano in malattia? La mente non distingue le emozioni dell’anima da quelle fisiche. Quando dentro di noi viviamo ripetutamente stati dell’essere che ci impediscono di gioire, di vivere felicemente, di godere di ciò che siamo e ciò che abbiamo, ecco che questo impulso cerebrale ripetuto, manda messaggi agli organi, che adeguandosi al flusso di informazioni ricevute, cominciano a modificarsi microbiologicamente. Cosa accade esattamente? Gli organi cominciano a ridurre le loro funzioni, proprio come accade con un auto che gira continuamente in riserva. La cronicità della riserva fisica si tramuta presto in un’alterazione cellulare, alimentata dalla rabbia. L’accumulo eccessivo di rabbia, provoca una disfunzione epatica che a sua volte genera un iperaccumulo di tossine, ovvero veleni che il corpo non riesce più completamente ad espellere. L’accrescimento delle tossine, genera alterazioni cellulari in grado di provocare malattie.

Vivete di gioia e felicità! Imparate a guardare voi e non gli altri! Siate grati per quello che avete e dimostrate la vostra gratitudine! Imparate a perdonare voi e gli altri. Siete i responsabili delle vostre vittorie e dei vostri fallimenti, della vostra realizzazione e delle vostre malattie. Non cercate al di fuori colpevoli! Non esistono ma sono solo una scusa che attuate per non vedervi colpevoli! E mentre vi alimentate di risentimento, morite dentro ogni giorno! Non sarà la rabbia a salvarvi la vita, ma la capacità di accettare le proprie responsabilità.


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