PAURA DELL' AYAHUASCA ?

Questo testo, scritto da uno psicologo e psicoterapeuta, è un chiarimento cosciente per tutta la disinformazione che circola su internet su uno strumento sciamanico che si sta espandendo in tutto il mondo.

Un invito per disabilitare i blocchi e le aspettative erronee e approfondire le reali paure, in modo da poter decidere se le si vuole superare.

PAURA DI DIVENTARE PAZZO: L'ayahuasca non produce psicosi, l'esperienza con l'ayahuasca è una esperienza reale, più reale di molte esperienze della vita di tutti i giorni che sono bugie con apparenza di verità momentanee dato che sono filtrate dal condizionamento e da maschere.
Non si producono allucinazioni, dato che con questo termine che proviene dalla psicopatologia, gli psichiatri si riferiscono ad una “percezione senza oggetto”, a differenza di quando, sotto gli effetti dell’Ayahuasca, tutto si mostra agli occhi così come è nella vita quotidiana, però con una presenza più reale dato che permette di vivere alla persona uno stato di lucidezza alla persona che la ubica pienamente nel qui e ora.
Con gli occhi chiusi possono prodursi visioni, che sono rappresentazioni interne di emozioni o verità represse, sono come grafiche interne caricate di emozione che sono la superficie di ciò che ci mostra, una forma di chiamare la nostra attenzione che ha la coscienza per invitarci a permetterci di sentire tale emozione, addentrandoci in essa per aprire la porta alla comprensione di ciò che succede.
Comprendere è un processo di accettazione, perdono, gratitudine e integrazione che conduce ad una inevitabile riconciliazione, come afferma Alberto Varela, e avviene a partire dal cuore.
Antonio Escohotado dice: “L’Ayahuasca è anti-allucinatoria”, ti rende cosciente dell’allucinazione nella quale vivi, la bugia che abita in te e che non è facile da vedere.

PAURA DI MORIRE: si sono documentati meno di una dozzina di casi di morte per Ayahuasca e in tuti questi la dose era eccessivamente alta. Con qualsiasi sostanza come per esempio la medicina psichiatrica o quella somatica si può produrre la morte per sovradosaggio. In una lista che ingloba le migliaia di sostanze che l’essere umano ingerisce con un proposito medicinale, l’Ayahuasca sarebbe tra le ultime per ciò che riguarda il numero di fallimenti.
Ciò che capita è che quando succede un caso, immediatamente si produce una inflazione mediatica della notizia, come ciò che accade con gli aerei che sono il mezzo di trasporto più sicuro secondo le statistiche, però è il mezzo che più fa paura. Per cui non è l’Ayahusca, bensì il suo utilizzo irresponsabile e le dosi elefantiche ciò che produce l’incidente.
I nostri facilitatori regolano le dosi a seconda della valutazione previa fatta sulla persona e applicano una dose standard che è quella che dopo esser stata data a migliaia di persone in vari paesi, si è visto che facilita la persona ad entrare nell’esperienza senza nessun tipo di rischio.

PAURA DI VOMITARE: i vomiti che si producono con una assunzione di Ayahuasca sono il risultato di espellere e lasciare gli impedimenti che rendono difficile l’espressione in libertà del nostro essere.
Si inglobano emozioni represse, blocchi, personaggi…è dire, si vomita ciò che non è nostro, i condizionamenti acquisiti dal passato; è qualcosa caricato di una forza simbolica, profondamente sanatrice.
Tuttavia la sanazione si produce con la presa di coscienza, non con il vomito che può accadere o meno.
Comunque è un vomito liberatore che non provoca un malessere come quando uno è malato ubriaco, bensì che produce un sollievo. Inoltre si vomitano tossine del corpo, dato che l’Ayahuasca è potenzialmente sanatrice e purgante a livello fisico.

PAURA DI ESSERE INGANNATO: il costo di qualsiasi tipo di attività di evoluzione interiore comporta una rischio per il partecipante, dato che prima ancora di andare pensa o dubita chiedendosi se ciò che riceverà giustifica il pagamento che realizzerà. L’ombra di essere ingannato logicamente è presente, e ciò può bloccare la predisposizione per vivere l’esperienza.
Quando le persone se ne vanno dai nostri ritiri, ringraziano e avvalorano ciò che hanno ricevuto, rimanendo totalmente soddisfatti; però prima dell’inizio del ritiro, si attiva la sfiducia. Questa è la paura di essere ingannato.
Nel caso concreto dei nostri ritiri, si implica tutta l’organizzazione di una struttura umana che durante anni hanno integrato molte tecniche e le hanno raffinate affinchè risultino più accessibili per il partecipante.
Secondo il commento del partecipante, le si apre il cammino per raggiungere il più profondo di se stesso.
Per far sì che questo succeda, è necessario un equipe di facilitatori preparati che appoggino i processi personali, che in un fine settimana racchiudono una preparazione previa, una o più sessioni di Ayahuasca, e un’integrazione posteriore che realizzano per calare nella vita la comprensione prodotta durante l’esperienza.
Il costo del ritiro non è caro e neanche economico, è ciò che permette dare un servizio di qualità.
Il valore che ha dista molto da suo prezzo, dato che secondo i partecipanti vale di più di ciò che costa.
Per rendersi conto di ciò bisogna viverlo.
Le persone che amministrano il ritiro sono molto coscienti della percentuale del denaro investito in ogni area e del denaro che realmente rimane all’impresa per continuare a fomentare l’espansione di questi ritiri di sanazione.
L’Ayahuasca non costa, costa il lavoro terapeutico che stanno le 24 ore dei 3 giorni prendendosi cura dei partecipanti e appoggiandoli e tutto il costo organizzativo che qualsiasi persona che abbia organizzato un evento sa che esiste.
Qui la domanda è: “Quanto vali per te stesso?” “Che prezzo ha la tua sanazione?”
Molte persone ci dicono che se c’è uno sciamano durante il ritiro, e in molte occasioni abbiamo avuto sciamani in Europa, però abbiamo dovuto smettere di farlo perché i partecipanti attribuivano la responsabilità della sua sanazione allo sciamano, mentre il nostro lavoro si centra nel fatto che la persona trovi dentro di se stessa il suo proprio sciamano, il suo proprio maestro.
Costantemente le persone trattano di spostare la responsabilità della sua sanazione al di fuori: “il facilitatore mi ha detto ciò che stava succedendo”, “l’Ayahuasca mi ha sanato”, l’Ayahuasca mi ha detto”, quando in realtà sono loro stessi quelli che si sanano.
L’Ayahuasca è un catalizzatore che accellera il processo, è per questo che si riconsegna la responsabilità e autorità alla persona, affinchè smetta di dare il potere al di fuori di se stessi.
Noi portiamo la medicina dalla selva colombiana del Putumayo, e collaboriamo con gli sciamani che la cucinano, e contiamo sul loro permesso di darla in Europa e sanno ciò che facciamo, incluso contiamo con l’autorizzazione firmata dello sciamano Querubin, massima autorità del popolo Kofan, conosciuti come i medici dell’Amazzonia.

PAURA DI ENTRARE IN UNA SETTA: Ayahuasca International centra il suo lavoro in questi due punti:
la riconnessione con la coscienza e il recupero del potere personale, questo vuole die che stiamo creando spazi di comprensione e non di giudizio, dove le persone possano aprirsi a sentire le loro emozioni e contattare con il maestro interiore in modo tale che smettano di cercare la risposta fuori.
In questo senso stiamo facendo tutto il terrorismo terapeutico contro tutte le idee che soggiogano la persona a vivere una vita da schiavo, invitiamo le persone che prendano coscienza delle conclusioni che hanno raggiunto su se stesse basate sulla colpa e la paura, invitiamo le persone a recuperare la propria volontà e non che la annullino come fanno nelle sette.
Facciamo una chiara differenza tra aiutare e appoggiare:
aiutare nell’impiantare un modello di sanazione nell’altro, è dire cosa sta succedendo all’altro, mentre appoggiare è un lavoro di accompagnamento per liberare la persona dagli ostacoli che incontra nel cammino in modo tale che lei sola possa arrivare il più lontano possibile.

PAURA DI AVERE UN BRUTTO VIAGGIO: questo concetto si riferisce a esperienze spiacevoli che possono accadere durante l’esperienza, come se la persona potesse rimanere intrappolata in un buco orrendo e non potesse uscirne. Ciò che succede è che prendiamo contatto con emozioni bloccate perché nella vita quotidiana non ci siamo permessi di sentirle. Cataloghiamo le emozioni positive e negative e con frequenza non ci permettiamo di sentire le falsamente considerate come negative che in realtà sono avvisi della nostra anima del fatto che c’è qualcosa che la sta imprigionando. Sono la voce del cuore e quando ci permettiamo di sentirla possono produrre esplosioni di pianto o grido che producono una liberazione.
E’ per questo che aprirsi con il cuore e avere fiducia che ciò che sta succedendo è per la mia sanazione fa in modo che la persona attraversi questo momento e raggiunga un’espansione della coscienza e un’apertura del cuore.

PAURA DELLA SOSTANZA: l’Ayahuasca è una medicina molto rispettosa che solo arriva fino a dove tu ti permetti di arrivare. Non ha un effetto invasivo come le droghe, solo entra se tu ti apri, ridandoti a te la responsabilità della tua stessa sanazione. Questa bevanda è stata usata da sciamani da più di 40.000 anni e l’OMS ha dichiarato che non è una droga. Numerosi studi scientifici dimostrano i potenti effetti psicoterapeutici che ha per la salute fisica e psicologica.

Dietro a tutte queste paure a volte c’è occulta la PAURA DI CAMBIARE e la PAURA DI SE STESSI.
La paura a cambiare perché una volta che si torna a casa tutti chiedono che cosa è successo.
Si nota nello sguardo e nella maggior parte delle occasioni che le persone attorno non vogliono che cambiamo dato che le dovrebbero riconfigurare la loro posizione nella vita. Al cambiare della persona si destabilizzano i vincoli nevrotici di alcune relazioni in modo tale che smettano di autoalimentarsi mutualmente e la persona si inizia a liberare dagli adattamenti.

La paura a se stessi. Perché? QUALCUNO PUO’ DIRMI PERCHE’?

Sergio Sanz
Facilitatore di Ayahuasca International, psicologo e integratore dei processi in stati espansi di coscienza.

Per informazioni sui ritiri di evoluzione interiore con uso terapeutico di Ayahuasca:
- https://www.facebook.com/ayahuascaitalia
- italia@innermastery.es

http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

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