Seminate il bene

Tanti anni fa, quando ancora non facevo il relatore, ma ero già al Servizio – perché si entra nella propria missione dopo che già ci si è consacrati a lavorare per la Gerarchia, non prima – avevo l’abitudine, viaggiando in autobus, di agganciare magicamente delle “fatine guerriere” ai bambini. Quando vedevo un bambino, immaginavo una piccola fatina con tanto di ali e una spada nella mano, la costruivo velocemente nella mia testa e poi la proiettavo nell’aura del bambino dandole un compito: «Proteggi sempre questo bambino dalle influenze negative!». Recitavo un Padre Nostro, la salutavo e la lasciavo al suo compito. Periodicamente, facevo - e faccio ancora - una piccola meditazione per vivificare al contempo tutte le fatine che avevo creato fino a quel momento, affinché restassero sempre attive.

Questo è un atto magico che richiede un certo grado di responsabilità e implica una certa capacità di visione: in altre parole, dovete sapere cosa state facendo e perché, cioè qual è l'esatta intenzione. Quindi non lo sto consigliando. Ma al di là di quelle che sono le vostre predisposizioni “magiche” personali, tenete comunque conto del fatto che ovunque andiamo, lasciamo tracce della nostra energia, in tutti i luoghi e su tutte le persone e gli oggetti che tocchiamo. Dove passano gli iniziati o addirittura i maestri, l’etere stesso viene vivificato e illuminato e questo contribuisce a fare stare meglio le persone che si trovano a transitare di lì. Magari solo per qualche istante, i loro pensieri divengono più sereni e disponibili verso qualcuno a cui stavano pensando oppure si sentono meno preoccupati riguardo un problema che li assillava.


Se vi sentite al Servizio cominciate a dimostrarlo con i fatti, altrimenti nessun compito più elevato vi sarà mai affidato. Quando sostate per qualche minuto in un luogo, pensate – o, se siete soli, pronunciate – frasi rivolte al bene: «Possano tutti coloro che sosteranno in questo luogo essere toccati dall’amore... aprire la propria coscienza... perdonare qualcuno con cui sono in conflitto... ecc». Benedite i posti dove sostate, le case, i negozi, gli autobus o le auto in cui entrate, le persone a cui stringete la mano o quelle a cui date e da cui ricevete dei soldi. Benedite i soldi stessi che cambiano di mano.
«Che la luce e la serenità scendano su questa casa... su questo negozio... ecc».
«Che questo denaro ti porti fortuna e serenità».
«Ti ringrazio per questo denaro e ti auguro fortuna e serenità».


Se passate la maggior parte del vostro tempo a criticare situazioni e persone, poi non stupitevi di non riuscire a vivere delle vite serene o di sentirvi inutili.


Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

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