TU SEI UN OLOGRAMMA

Non crederai ai tuoi occhi – il tuo viso è un ologramma.
Questo esperimento sarà la prova della tua reale sostanza. E’ un esperimento della conoscenza del sè.


Ti serve un grande specchio.
Siediti di fronte allo specchio, rilassati e poi concentrati su una delle tue pupille.
Guarda fisso nella zona della pupilla e vedrai un buco nero.
Non distrarti. Fissa la tua pupilla.
Con la coda dell’occhio osserva i cambiamenti del tuo viso senza staccare gli occhi dalla tua pupilla.
Già dopo qualche minuto il tuo viso comincerà a cambiare, ti vedrai diverso.
Non spaventarti. E’ un’illusione ottica, come tutto questo mondo olografico.

Capirai che il tuo viso non è altro che una maschera che cambia la sua forma, e sembra inserito in questa realtà ma si trova altrove.
Il tuo viso è una maschera con i buchi neri attraverso i quali osservi la realtà esterna.
Soltanto il vuoto nero degli occhi non cambierà durante l’esperimento; tutto il resto cambierà forma.
Un’attenta osservazione del proprio viso comporta una presa della coscienza riguardo la vera natura della realtà.
Continua a guardare e vedrai che la tua testa sembrerà sospesa nell’aria e sembrerà più vicina a te rispetto al resto del corpo.
Il corpo ti sembrerà piatto, disegnato sullo sfondo.

Guarda bene dentro il buio delle tue pupille. Chi ti guarda da lì?
Vedrai che ti osserva il Vuoto, attraverso questa maschera virtuale 3D.
Continuando a guardare, ora rivolgi lo sguardo dentro di te. Prima osservavi, attraverso i buchi/occhi della tua maschera virtuale, il mondo esterno, ora gira il tuo sguardo dentro di te.
Che cosa vedi?
Vedi un immenso Vuoto. QUESTO sei tu, è la tua vera realtà. Un immenso vuoto cosmico guarda il mondo attraverso i tuoi occhi. Guarda attraverso le maschere delle persone diverse che si considerano separate, ognuno con i propri pensieri. E’ una delle illusioni olografiche.
L’immensità è una sola ma si rivela attraverso un’infinità di esseri.

UN’ENTITÀ IMMENSA E SENZA CONFINI GUARDA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI OGNI PERSONA.
Advanced Mind
http://divinetools-raja.blogspot.it
La Via del Ritorno... a Casa




Davanti allo specchio

Senza mai chiudere gli occhi, siedo davanti allo specchio illuminato da una candela, il mio volto riflesso che ondeggia, mutevole, rivelando facce, parvenze. E d’un tratto lo specchio è vuoto! Il volto che stavo osservando è sparito. Sto fissando il vuoto! Tengo gli occhi aperti per pura forza di volontà. Il corpo comincia a tremare, il cuore mi batte all’impazzata, il sudore mi scende dalla fronte mescolandosi alle lacrime prodotte dai miei occhi doloranti. Ma in un angolo imprecisato dentro di me si risveglia un ricordo: Osho che descrive questa tecnica, il tratak, e parla dello specchio che alla fine diventa vuoto. Esorta, una volta arrivati a questo punto, a non distogliere lo sguardo, a perseverare. E dice che sarebbero affiorati volti appartenenti a vite passate.
E succede in un istante. Nello specchio riappare un volto. Non è il mio, eppure sono io. I tratti del viso sono differenti – la forma degli occhi, il taglio della mascella – ma contengono anche un’inequivocabile qualità di me. Poi sparisce, solo per lasciare il posto al successivo. E prende il via il turbine. Appare un volto, riempiendo lo specchio per un istante, poi scolora, dissolvendosi in un altro. Sopracciglia che si assottigliano e si inarcano, poi si infoltiscono, pesanti sulla fronte. Attaccature dei capelli ora basse, ora alte. Barbe che si accorciano, poi si allungano. Occhi ora spalancati, ora ridotti a piccolissime fessure. Infine resta solo un volto, costante, a osservarmi dallo specchio. Un viso ovale, più vecchio del mio, dagli zigomi alti e la fronte liscia e piatta. La barba incolta e brizzolata che nasconde la bocca; gli occhi di un marrone orientale, liquido e profondo. Tibetano. Per qualche ragione il viso sembra tibetano. Immobili, riflettiamo l’uno il viso dell’altro, i nostri sguardi incollati.
Poi, ancora una volta, per una minima frazione di secondo, lo specchio torna a essere vuoto. E un attimo dopo guardo dritto negli occhi di un lupo che ringhia! I miei occhi si chiudono bruscamente. E rimango seduto lì, nella mia oscurità interiore, tremante.

1974 Lonavla  Pune

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Commenti

  1. Articolo bellissimo..io ho avuto però un'esperienza diversa. Più che un buco nero origine e Sguardo creatore esistenziatore di me e attraverso di me di cio che mi circonda..ho colto una Presenza creatrice emanatrice di Energia d'Amore

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    1. Dapprima é l inconscio che si presenta con immagini poi si va oltre e piu ' in profondita ma le esperienza possono essere delle piu' diverse da persona a persona

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