Mahamudra è l'orgasmo finale

Quanto succede nella scrittura automatica, succede nel latihan con tutto il corpo. Non lasci solo la mano sciolta e naturale, ma tutto il corpo e aspetti e cooperi. Improvvisamente senti un impulso; e il tuo braccio si alza da solo, come se qualcuno lo sollevasse con dei fili invisibili. Lascia che si muova. Poi una gamba comincia a muoversi, poi cominci a voltarti, e inizi una piccola danza, caotica, senza ritmo, senza alcuna manipolazione da parte tua; e, pian piano, man mano che ti ci addentri più profondamente, la danza prende un proprio ritmo. Allora non è più caotica; si ordina, acquista una disciplina: ma una disciplina che non sei tu a darle. È la tua possibilità più alta che si impadronisce del tuo corpo e lo muove. Il latihan è il primo passo. A poco a poco nel latihan ti sentirai bello e ti accorgerai che si sta verificando un incontro fra te e il cosmo. Ma è solo il primo passo: in sé è molto bello, ma non è tutto. Perciò nel Subudh manca qualcosa: io vorrei che tu percorressi il cammino fino in fondo. Fai il latihan per almeno mezz'ora: un'ora di latihan è magnifico. Passa a poco a poco da mezz'ora a un'ora. In un'ora il corpo si ripulisce da cima a fondo, in ogni poro, in ogni cellula. È una catarsi, e ti fa sentire completamente rinnovato; ogni impurità è bruciata. È ciò di cui parla Tilopa: nel fuoco di Mahamudra sono consumati tutti i peccati. Il passato è gettato nel fuoco: è una rinascita. E senti l'energia inondarti, dentro e fuori. La danza non è solo esterna. Ben presto, quando entri in sintonia con la danza, ti accorgi di una danza interna; ti accorgi che non danza solo il tuo corpo, ma che dentro anche l'energia danza. E le due cose cooperano l'una con l'altra. E allora si verifica una pulsazione, ti senti pulsare in sincronia con l'universo; hai trovato il ritmo dell'universo. Da trenta a sessanta minuti: comincia con trenta, per finire con sessanta. Troverai da solo il tempo giusto per te: se ti senti in sincronia dopo quaranta minuti, quello è il tuo tempo; se ti senti in sincronia dopo venti minuti, quello è il tuo tempo. E quando hai trovato il tempo che ti occorre per entrare in sincronia, prosegui la tua meditazione: se ti senti in sincronia dopo dieci minuti, basteranno venti minuti di latihan; se ti senti in sincronia dopo un quarto d'ora, basterà mezz'ora. Fai durare la tua meditazione il doppio del tempo che ti occorre per entrare in sincronia, così da essere sicuro di ripulirti completamente. E termina con una preghiera. Quando sei del tutto ripulito e il tuo corpo si sente rinfrescato (hai fatto una doccia di energia e il corpo si sente integro, indiviso; ha perso il proprio carattere materiale, e lo senti piuttosto come energia, movimento, processo, come qualcosa di non-materiale) allora sei pronto. Allora inginocchiati. È bello inginocchiarsi: inginocchiati come fanno i sufi, o come fanno i musulmani, quando pregano nella moschea: è la posizione migliore per la preghiera. Poi alza entrambe le mani al cielo, a occhi chiusi; e sentiti un recipiente cavo, un bambù cavo, sentiti cavo internamente come un vaso di terracotta. La tua testa è la bocca del vaso: e l'energia ti cade in testa con forza possente, come se fossi sotto una cascata. Sei effettivamente sotto una cascata; e, dopo il latihan, sarai in grado di percepirla. Non è una doccia, ma una vera e propria cascata. E, quando sei pronto, cade con maggior forza, e il tuo corpo comincia a tremare, come una foglia agitata da un forte vento; oppure proprio come quando sei sotto una cascata. Se sei stato sotto una cascata, sai cosa voglio dire; se no, vacci, e prova che sensazione dà. È la stessa sensazione che proverai dopo il latihan. Sentiti cavo internamente, solo vuoto dentro, e sentiti riempito dall'energia che piove su di te. Lasciala scendere in te quanto più profondamente è possibile, di modo che raggiunga ogni angolo del tuo corpo, mente e anima. E quando ti senti riempito completamente, e tutto quanto il tuo corpo trema, china il capo a terra, e versa l'energia nella terra. Prendi dal cielo e restituisci alla terra; tu sei solo un bambù cavo dentro. Inchinati sette volte. Prendi dal cielo e versa nella terra; bacia la terra, e versa in lei, vuotati completamente. Vuotati tanto completamente quanto prima ti sei riempito. Poi alza di nuovo le mani al cielo, riempiti di nuovo, e versa di nuovo l'energia nella terra. Ripetilo per sette volte; perché ogni volta l'energia penetra in uno dei cakra, in uno dei centri del corpo e ogni volta penetra più a fondo. Facendolo meno di sette volte ti lascerà un senso di irrequietezza, perché l'energia resterà sospesa a metà strada. Deve penetrare in tutti e sette i cakra, in modo da svuotarti completamente, da renderti un canale sgombro. L'energia cade dal cielo, e penetra nella terra: tu ti limiti a passare l'energia alla terra. Come nei circuiti elettrici, ci vuole un filo a terra. L'energia viene dal cielo ed entra nella terra; e tu sei collegato alla terra. E sei un recipiente, un bambù cavo, che trasmette l'energia. Per sette volte: puoi farlo più di sette volte, se vuoi, ma non meno. Questo processo è Mahamudra nella sua completezza. Se lo fai ogni giorno, presto, in circa tre mesi sentirai di non esserci più. Sarà solo l'energia a pulsare con l'universo: ma non ci sarà nessuno, l'ego sarà andato perduto, non ci sarà più nessuno che agisce. Ci sarà l'universo, e tu, l'onda che pulsa con l'oceano. Quello è Mahamudra, è l'orgasmo finale, lo stato di coscienza più estatico che sia possibile.


Osho la via di TILOPA
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