𝗖𝗼𝘀𝗶' 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲, 𝗰𝗼𝘀𝗶' 𝘃𝗮

𝘏𝘢𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘉𝘶𝘥𝘥𝘩𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘰' 𝘥𝘪 𝘋𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦' 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶𝘰' 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰. 𝘌𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦, 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘵𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘪𝘯𝘤𝘢𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘪𝘰' 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘰.

𝘐𝘭 𝘉𝘶𝘥𝘥𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘭'𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦. 𝘊𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦? 𝘊𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘦' 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘪𝘯𝘤𝘢𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦?  𝘊𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘢𝘨𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪𝘰' 𝘤𝘩𝘦 𝘦' 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦, 𝘮𝘢 𝘱𝘶𝘰' 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯'𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘢' 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘢𝘭𝘦? 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘰𝘯𝘥𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦.

La prima domanda e' di Anand Nirgrantha ed e' di importanza rilevante. E' uno dei contributi fondamentali del Buddha alla consapevolezza umana - l'idea del non-sé. E' molto complessa. Dovrai essere molto attento e in un profondo silenzio, per comprenderla, perche' va contro tutti gli schemi ai quali sei stato condizionato.

Il Buddha dice che quando una persona muore, tutti i desideri accumulati nel corso della sua vita, tutti i suoi ricordi, tutto il suo karma, salta in un altro utero come onde di energia. È un salto. La parola esatta in fisica è "salto" - un salto di pura energia che non contiene nessuna sostanza.

Il Buddha è il primo fisico quantico. Einstein lo ha seguito a distanza di venticinque secoli, ma entrambi parlano lo stesso linguaggio. E io insisto nell'affermare che il Buddha è scientifico. Il suo linguaggio è della fisica moderna, ma è nato venticinque secoli in anticipo.

Quando una persona muore, il corpo scompare, la parte materiale scompare, ma la parte immateriale, la parte della mente è una vibrazione. Quella vibrazione viene emessa, trasmessa. Dunque, ovunque ci sia l'utero giusto e pronto per quella vibrazione, entrera'.

Non c'è un sé che si trasferisca, non c'è nessuno che entrerà in quell'utero, non c'è un ego che si sposta. Non è necessario che alcunché di materiale si sposti, è solo un'impulso energetico. L'enfasi è sul fatto che è di nuovo lo stesso contenitore di ego che salta. Una casa è diventata invivibile, un corpo non offre piu' possibilita' di convivere... il vecchio desiderio, la passione per la vita - è vivo, è ardente, e proprio quel desiderio fa il salto.

Ebbene, ascoltate i fisici moderni. Dicono che non esiste la materia. Vedete questo muro molto concreto dietro di me? Non potete attraversarlo, se cercate di farlo vi fareste male. Ma i fisici moderni affermano che non è nulla di sostanziale. È semplice energia che si muove con tale forza che quello stesso movimento crea la falsita', l'illusione, l'apparenza di sostanza...

La materia non esiste, esiste solo semplice energia. La scienza moderna afferma che la materia non esiste, esiste solo energia immateriale.

Per questo dico che il Buddha è molto scientifico. Non parla di Dio, ma parla di un non-sé immateriale. Proprio come la scienza moderna ha liberato l'idea di sostanza della sua metafisica, così il Buddha liberò l'idea del sé della sua metafisica. Il sé e la sostanza sono correlati: è difficile credere che questo muro sia non sostanziale e allo stesso modo è difficile credere che un non-sé esista in voi.

𝘏𝘢𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘉𝘶𝘥𝘥𝘩𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘰' 𝘥𝘪 𝘋𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦' 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶𝘰' 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰.

Certo, non parlò di Dio perché non può essere dimostrato...

È molto difficile da afferrare, se non mediti. Ecco perché il Buddha non si mette in discussioni metafisiche, ma dice: "Medita". Perché in meditazione queste cose diventano molto chiare. Quando il pensiero si ferma, all'improvviso, vedrai che colui che pensa è scomparso. Era un'ombra, e quando colui che pensa scompare, come puoi dire, come puoi sentire "io sono"? Non c'è più un "io", sei spazio incontaminato. Questo è quanto il Buddha definisce 𝘢𝘯𝘢𝘵𝘵𝘢, lo spazio puro del non-sé. È un'esperienza straordinaria.

𝘌𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦, 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘵𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘪𝘯𝘤𝘢𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.

Ne parla e i buddhisti hanno sempre avuto dei problemi per questo. Il Buddha è così scientifico che non puo' distorcere il fatto. Se non fosse cosi' scientifico, se fosse solo un metafisico, avrebbe accettato il sé, per far apparire coerente tutta la sua filosofia, oppure avrebbe lasciato perdere l'idea della reincarnazione, perche' entrambe sembrano contraddittorie. Ma il Buddha è così scientifico che non imporrà alla realtà nulla che provenga dalla sua mente. Si è limitato a esporre il fatto. Se è contradditorio, dice: "Forse è contraddittorio , ma è così".

Questo è quanto sta accadendo nella scienza moderna. Non più di cinquant'anni fa, quando gli scienziati penetrarono la materia, rimasero molto perplessi perché gli elettroni si stavano comportando in maniera molto illogica.

Ebbene, non puoi imporre agli elettroni di essere logici, non puoi inviarli all'universita' perché imparino da Aristotele e neppure puoi dir loro: "Vi state comportando in modo illogico, comportatevi bene! Il modo in cui vi state comportando e' scorretto". Non puoi dire nulla di simile. Se si stanno comportando in modo illogico, si stanno comportando in modo illogico, è così e basta; non ci puoi fare nulla.

E l'illogicita' era 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 incredibile, non era un argomento da poco. Talvolta lo stesso elettrone si comporta come un'onda, talvolta come un quantum, come una particella. Quelle due cose sono impossibili, non sono euclidee e non sono aristoteliche - come se quegli elettroni non credessero in Euclide e in Aristotele. Che cosa stanno facendo? Non hanno mai sentito parlare di Euclide?

È semplice geometria, noi tutti l'abbamo imparata a scuola: un punto non può essere una linea e una linea non puo' essere un punto. Una linea è molti punti messi in sequenza, quindi un solo punto non puo' comportarsi come una linea, altrimenti l'intera geometria ne e' sconvolta. Metti un punto, vai al bagno e, quando torni, è diventata una linea! Che cosa faresti in questo caso? Ma questo è quanto accade nel cuore della materia. Continua a osservare, e cio' che sembrava un punto, all'improvviso diventa una linea, e il salto e' tale che non vedi neppure il suo divenire una linea.

Un istante e' un punto, un altro e' una linea - e non si distende neppure, fino a diventarlo, solo un salto... cosi' improvviso, così illogico. Se crescesse lentamente, potresti anche comprenderlo: forse è come un seme, germoglia e diventa un albero. Benissimo, possiamo capirlo. Un momento e' un seme, in un'altro momento cresce e lentamente, gradatamente diventa albero. Questo è comprensibile.

Se un punto diventasse lentamente una linea, potremmo comprenderlo. Ma all'improvviso? E non solo all'improvviso; la cosa ancor piu' illogica e' che due osservatori nello stesso momento, simultaneamente possono osservare uno il punto e l'altro la linea. Che cosa fare, in questo caso? Un osservatore lo vede come un seme e l'altro lo vede come un albero. Nello stesso momento.

Tutta la scienza occidentale è nata dalla logica greca. Quegli elettroni si stavano ribellando ad Aristotele e non c'era verso di metterli a posto. Gli scienziati tentarono in molti modi, perché la mente tende ad aggrapparsi ai suoi concetti, ai suoi modelli. Non è poi così facile rilassarsi e arrendersi a quegli stupidi elettroni.

Per quasi due, tre decenni, gli scienziati furono perplessi e cercarono in ogni modo di spiegare, o per lo meno di giustificare come mai accadeva. Ma alla fine dovettero arrendersi al fatto e accettarlo. Da qui la teoria della fisica quantistica.

Quantum: la parola stessa fu inventata; non era mai esistita prima, perche' l'uomo non era mai venuto in contatto con quel fenomeno illogico. Quantum significa un punto e una linea allo stesso tempo, simultaneamente. Quantum indica una particella e un'onda allo stesso tempo, simultaneamente. Dovettero trovare un nome per qualcosa che era assolutamente illogico e per il quale non vi avevano simboli.

E quando la gente chiede agli scienziati: "Come lo spiegate? È così illogico". Essi rispondono: "È illogico, ma è così e non possiamo farci nulla. Dobbiamo attenerci alla realtà. Se la realtà è illogica, allora c'è qualcosa di sbagliato nella nostra logica, tutto qui! Possiamo cambiare la logica, ma non possiamo cambiare la realtà".

Questo è quanto successe quando il Buddha venne al mondo. Penetrò il centro più intimo del suo cosiddetto sé e anche lui rimase perplesso: che fare? Non c'è un sè e c'è la reincarnazione.

Ebbene, se non fosse stato davvero quel grande scienziato, ma solo un comune filosofo, allora avrebbe lasciato perdere, non avrebbe parlato di questo fatto, avrebbe scelto. La scelta è semplice: o dici che non esiste la reincarnazione perché non c'è sé...

Il Buddha e' molto illogico ed e' illogico perché la sua insistenza a non andare contro la realta' è assoluta. La sua enfasi e': qualsiasi cosa la realta' rivela, dobbiamo ascoltarla. Non siamo qui per imporre le nostre ideologie personali alla realta'. Chi siamo per farlo?

Se questo è il fatto, allora, c'e' qualcosa di sbagliato nella nostra logica, nel nostro linguaggio, nel nostro comune modo di pensare. Dobbiamo cambiare tutto questo, anziché evitare e sfuggire la realtà. Il Buddha sembra essere il pensatore più assurdo del mondo, perche' questa affermazione è tra le più assurde: voi non esistete, ma esiste la reincarnazione.

Potete vederlo chiaramente, è assurdo. Se non esistete, come potete rinascere? E il Budda continua: "Quello non lo so. Non esistete e tuttavia rinascete, questo è quanto so, perchè sono arrivato a vederlo, l'ho visto. E se anche voi volete vederlo, meditate. Entrate piu' profondamente nel vostro essere come ci sono entrato io, e anche voi sarete perplessi e molto confusi. Ma pian piano vi stabilizzerete con la realta' e allora cambierete tutto il vostro linguaggio".

Il Buddha cambiò tutto il linguaggio, l'intero stile filosofico. Prima di allora non è mai esistito un uomo così originale. Era quasi impossibile comprenderlo perche' non parlava la vostra stessa lingua e stava portando nel mondo delle nuove visioni...

Il Buddha porta una visione reale e molto originale. Egli dice che non c'e' anima e tuttavia esiste la reincarnazione. È un salto quantico.

Quindi, quando affermo che è uno scienziato, lo dico sul serio. E se comprendete il linguaggio della fisica moderna, sarete in grado di comprendere anche il Buddha. Difatti, è impossibile comprendere il Buddha senza comprendere la fisica moderna. Per la prima volta la fisica moderna ha fornito un parallelo. Heisenberg, Planch ed Einstein hanno fornito un parallelo. La materia è scomparsa; c'è solo energia, senza sé e senza sostanza. E il Buddha afferma la stessa cosa: 𝘢𝘯𝘢𝘵𝘵𝘢, non sé.

𝘊𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘢𝘨𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪𝘰' 𝘤𝘩𝘦 𝘦' 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦.

No, non si tratta di comprendere vagamente. Non si puo' assolutamente comprendere intellettualmente. L'unico metodo è meditativo, esistenziale. Quindi non cercare di fartene un'idea con l'intelletto, entra semplicemente più in meditazione, apri una nuova dimensione al vedere. Mai nessuno ha enfatizzato la meditazione come il Buddha. Tutto il suo metodo è la meditazione.

E che cosa e' la meditazione? Meditazione è diventare sempre più senza pensiero; non è cadere addormentati, ma restare vigili e tuttavia restare senza pensiero. Quando il pensiero scompare tutto diventa limpido e cristallino: colui che pensa era solo il prodotto dei pensieri in movimento. Era solo un fascio di pensieri e null'altro. Non aveva un'esistenza separata.

A quel punto camminerai, ma non ci sara' piu' colui che cammina; mangerai, ma non ci sara' piu' colui che mangia; dormirai, ma colui che dorme non ci sara' piu'; vivrai, ma non c'e' nessuno che sta vivendo, morirai e non ci sara' nessuno che muore. Sarai spazio puro nel quale esistono milioni di processi, nel quale la vita fluisce con tutti i processi, ma tu ne resterai incontaminato.

La visione del Buddha è molto esistenziale è nulla è più liberatorio della sua visione. Perché se credi nell'anima puoi lasciare il mondo, ma desidererai il paradiso: non abbandoni il tuo sé. Il desiderio si sposta in una nuova dimensione. Abbandoni l'avidità, ma in realtà non l'abbandoni perché sorge un'avidità più sottile.

Il Buddha dice che, finché non abbandonerete il sé, continuerete a perpetuare all'infinito le stesse sciocchezze. Il vostro paradiso non sarà altro che un mondo proiettato, lo stesso mondo modificato, reso bello, più decorato... Dio ha preparato per voi un paradiso simile a uno splendido giardino cintato; Se siete virtuosi, se gli ubbidite, sarete ricompensati infinitamente; se gli disubbidite, allora, ci sarà l'inferno.

Quindi il sé esiste qui come il centro del desiderio e Dio esiste come il centro che soddisferà quel desiderio. Il Buddha afferma che entrambi non esistono. Guarda la realtà, non inoltrarti nei desideri. Abbandona le fantasie, smetti di sognare e guarda ciò che è. E il Buddha afferma che esiste solo questo mondo impermanente di processi - questo mondo simile a un flusso, questo vortice di realtà... tutto è impermanente e cambia, nulla è permanente. Questo è il significato della sua insistenza sul fatto che non esiste alcun sé, perché stai cercando di creare in te qualcosa di permanente.

Il Buddha dice che non c'è nulla di eterno. Ogni cosa è impermanente, tutto è un fluire. Cerca di comprenderlo e proprio questo comprendere ti libererà.

Ricordati, quando gli altri parlano di liberazione, parlano di liberazione per il sé. Quando il Buddha parla di liberazione, parla di liberazione 𝘥𝘢𝘭 𝘴𝘦'. E questo è un punto di vista straordinariamente radicale. Non è che tu sarai liberato, ma ti libererai di te stesso.

L'unica libertà di cui parla il Buddha è quella da te stesso, altrimenti la tua mente continuerà a fare i suoi giochi. Continuerà a dipingere nuovi desideri su nuove tele. Nulla cambierà. Puoi cambiare le tele: puoi lasciare il mercato e sederti in un tempio: nulla cambierà, la tua mente proietterà gli stessi desideri nel paradiso.

Guarda questa mente, guarda i tuoi desideri. Osserva, diventa consapevole. Devo ripetutamente ricordartelo, poiche' parlo un linguaggio non buddhista. Per cui, quando il Buddha dice di diventare consapevoli, intende dire consapevolezza. Non c'è colui che diventa consapevole, ma solo consapevolezza.

Certo, non rinascerai mai, ma se porti in te l'idea che tu sei, allora, resterai in un continuum. Se abbandoni l'idea del sé, il continuum scompare; tu evapori. Ecco che cosa è il nirvana: tu spegni la tua mente che desidera e tutte le angosce, tutte le trasmigrazioni, tutte le sofferenze cessano. All'improvviso tu non sei.

Ciò non significa che non esiste nulla, altrimenti non ci sarebbe alcuna differenza tra un 𝘤𝘩𝘢𝘳𝘷𝘢𝘬𝘢, un edonista, e un buddhista, non ci sarebbe nessuna differenza tra un ateo e un Buddha. La differenza c'è ed è immensa. Il Buddha dice che quando noi cessiamo come sé, per la prima volta la realtà prende il sopravvento. Ma non le dà alcun nome perché non è possibile darglielo: sarebbe una falsificazione. Parlarne sarebbe come falsificarla. Il Buddha mantiene il segreto e non ne parla assolutamente, ma indica il modo per farne esperienza. Non ci tesse intorno alcuna filosofia.

𝗢𝘀𝗵𝗼 (𝘓𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘪𝘱𝘭𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢)

https://remote4.webnode.it

Ivanov Antar Raja

Contatti

Tel 350 1185415

Email ernestivo@gmail.com

Eseguo Trattamenti 

energetici a distanza