martedì 28 febbraio 2012

TRASFORMATION CYCLE IN PACHAMAMA





Tyohar ha fondato una comune in Costarica pachamama comune basata sulla meditazione ,sulla ricerca del se reale, cicli di trasformazione della durata di un mese, anche periodi disintossicanti del corpo basati su alimentazione naturale e molto altro vedi home page pachamama

LE VOCI DELLA MENTE

nella tua testa ci sono molte voci che ti dicono sei bravo buono  o cattivo ti sei comportato male quello è cosi' quello è cola' di dicono di tutto e di piu' a un certo punto potresti anche dirti osservando che sei un bravo osservatore e che sei vicino all'illuminazione.
Non credere a nessuna delle voci che sono nella tua testa, le voci come i pensieri sono di passaggio semplicemente   ascolta senza credere a loro semplicemente ignorale senza dare importanza
sii presente ma non coivolto, è come essere a cena con tanta gente ascolti tutti e ognuno dice la sua nessuno ha la verità e non devi decidere chi ha torto ho ragione,assumi questo atteggiamento mentale con gli altri e anche verso te stesso rimani l'osservatore senza prendere le parti di nessuno.


Non c'è niente da decidere  e non c'è niente da credere,rimani l'osservatore nel qui e ora,Piu' credi nelle voci nella testa e piu' sei separato dall'UNO e piu' sei separato e piu' soffrirai,ignora le voci non dare importanza ok ci sono sono ospiti di passaggio ma tu sei il padrone di casa rimani l'osservatore nel qui e ora tu sei il RE INTERIORE


Ivano Antar Raja

lunedì 27 febbraio 2012

TRAINING AUTOGENO ESERCIZI BASE

seduti o sdraiati

Induzione alla calma e al rilassamento

L’ induzione alla calma e al rilassamento è una sorta di introduzione.
E’ utile rilassarsi per essere nella condizione ottimale per affrontare tutti gli esercizi che seguono, quindi:.
….. assumo la posizione ….. eseguo delle profonde e lente respirazioni…inspiro ed espiro…lentamente .. e profondamente…. inspiro lentamente dal naso….espiro lentamente dalla bocca…..inspiro…ed…espiro,….
chiudo lentamente gli occhi durante l’espirazione ….. e mentre gli occhi restano chiusi……il respiro ritorna normale,
….chiudo fra parentesi …i pensieri…le preoccupazioni della vita quotidiana e li lascio scivolare via …. come l’acqua scivola dai tetti quando piove…e in questa mente così sgombra lascio apparire un’immagine di calma…la contemplo per qualche istante ………..e mi ripeto mentalmente
…IO  SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RILASSATO/A (1 o 2 volte)

…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.

1° esercizio fondamentale:  LA PESANTEZZA

Al primo esercizio della pesantezza si parte dall’induzione di calma e rilassamento per passare poi alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO BRACCIO DESTRO E’ PESANTE  (braccio sinistro per i mancini)
(ripetere 5 o 6 volte)
… Il MIO BRACCIO SINISTRO E’ PESANTE (destro per i mancini)
"
…ENTRAMBE LE BRACCIA SONO PESANTI
"
…GAMBA DESTRA PESANTE
"
…GAMBA SINISTRA PESANTE
"
…ENTRAMBE LE GAMBE SONO PESANTI
"
…CORPO PESANTE
"
…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO E RILASSATO
(ripetere 1 o 2 volte)
…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.


2° esercizio fondamentale: IL CALORE

Dagli esercizi precedenti si passa alle frasi seguenti concentrandosi sulla parte del corpo interessata:
…IL MIO BRACCIO DESTRO E’ CALDO (braccio sinistro per i mancini)
(ripetere 5 o 6 volte)
…IL MIO BRACCIO SINISTRO E’ CALDO (braccio destro per i mancini)
"
…ENTRAMBE LE BRACCIA SONO CALDE
"
…GAMBA DESTRA CALDA
"
…GAMBA SINISTRA CALDA
"
…ENTRAMBE LE GAMBE SONO CALDE
"
…CORPO CALDO…
"
…IO SONO (PERFETTAMENTE) CALMO/A E RLASSATO/A
(ripetere 1 o 2 volte)

…..ed io sono calmo/a e rilassato/a …..ed in questa calma rimango ad ascoltare ciò che mi proviene dal mio corpo … che si rilassa…si distende…si tranquillizza…si libera da tutte le tensioni e quando lo riterrò più opportuno, eseguirò gli esercizi della ripresa.


LA RIPRESA

(Si muovono lentamente le dita delle mani come si suonasse un pianoforte, si aprono e si chiudono per almeno 2 volte le mani, flettere ed estendere più volte le braccia, dapprima in modo lento e poi via via più energico, flettere per almeno 2 volte le gambe, respirare profondamente, aprire gli occhi)


fonte link Training Autogeno Cesena




sabato 25 febbraio 2012

UNA COPERTA DI ACCETTAZIONE


Mettersi consciamente alla ricerca della resistenza presente in sensazioni,pensieri ed emozioni è di fatto accettazione.L'accettazione è un abbraccio.Questo abbraccio e come avvolgere tutto con una coperta di lana.Vi propongo un'immaginazione guidata,se volete leggetela o chiedete a un amico di leggerla oppure registratela, lasciate alcuni secondi di silenzio dopo le virgole e i punti e fra le frasi








tratto da

Non Lasciarti Cadere: Buttati! 
  Non Lasciarti Cadere: Buttati!
L'accettazione è la strada che porta alla vera libertà
Cheri Huber


LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA...



Le persone vengono sempre nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita. Quando saprai perchè, saprai anche cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso. E' venuto per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente. Può sembrare come un dono del cielo e lo è. E' lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia. Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o nel momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine. Qualche volta se ne va. Qualche volta muore. Qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione. Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto, il tuo desiderio realizzato, il suo lavoro finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti. C'è chi resta nella tua vita per una stagione, perchè è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare. Ti porta un'esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere. Può insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Spesso ti dà un'incredibile quantità di gioia. Credici, è vero. Ma è solo per una stagione! Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita. Si dice che l'amore è cieco, ma l'amicizia no. Grazie per essere una parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione o tutta la vita.

venerdì 24 febbraio 2012

EARTHING



Earthing è una cura miracolosa, antichissima, semplicissima, e naturale. Il punto di vista di Earthing è che siamo sempre più malati, stanchi e soffriamo di infiiammazioni croniche per un motivo ben preciso: non siamo connessi alla Terra e soffriamo una carenza di elettronia causa di questo mancato collegamento. Possiamo ottenere una ricarica istantanea semplicemente mettendo i piedi nudi a contatto con la Terra.
Il pianeta Terra è un organismo vivente che ci rifornisce naturalmente di energia quando entriamo in contatto con esso. Abbiamo perso la consapevolezza delle nostre radici "elettroniche" (nel senso degli elettroni). Le nostre scarpe, con le suole isolanti impediscono al circuito elettrico di funzonare correttamente, siamo disconnessi.
"Se ti è possibile, leggi questo libro tenendo i piedi direttamente appoggiati al terreno, che sia erba, ghiaia, terra, sabbia o calcestruzzo. Riuscirai a provare subito quello di cui stai leggendo, comprenderai come il contatto con la Terra riesca a ripristinare il naturale stato elettrico del tuo corpo. Il cambiamento positivo che avvertirai è l'inizio di un processo in cui il tuo corpo lentamente diventa un tutt'uno con le onnipresenti ed eterne energie di guarigione della Terra. Questo è l'Earthing, un gesto naturale, semplicissimo e sicuro che allevia dolore e stress. "
Gli Autori
Dormire direttamente sul suolo (con cuscini o letti conduttivi) o camminare scalzi ci equilibra energicamente poiché gli elettroni liberi della superficie terrestre ci pervadono e ci sintonizzano agli stessi livelli di potenziale e carica energetica della Terra. Questo riequilibrio può causare una leggera sensazione di bruciore e ci procura numerosi benefici.
Un testo insolito, stimolante, interessante, con brani di narrazione diretta e parti saggistiche. I tre autori raccontano in prima persona e spiegano dai diversi punti di vista legati alla loro professione ed esperienza di vita come questi principi di disconnessione siano comprovati da una serie di dati scientifici ed esperienziali.
Gli entusiasti di Earthing
«Questo libro, ispirato e ben documentato, spiega i pericoli cui siamo esposti quando interrompiamo la connessione con il potere e l’energia della Terra e con il suo flusso infinito di elettroni liberi. È possibile che la maggior parte delle malattie, le infiammazioni croniche, il sonno disturbato e altro ancora dipendano da questo? Un’ipotesi brillante che ha un solido fondamento nella scienza».
Dottor Nicholas Perricone, autore di Ageless face, ageless mind
«La scoperta dell’Earthing, cioè delle proprietà terapeutiche della connessione con la terra, può essere considerata alla stessa stregua della scoperta della penicillina. Questo libro è probabilmente la più importante lettura in tema di salute del ventunesimo secolo».Ann Louise Gittleman, nutrizionista, autrice di The fat flush plan
«La connessione con la terra è fondamentale quanto il sole, l’aria, l’acqua e i nutrienti. Fate che la Terra sia con voi!».
Gary E. Schwartz, docente di psicologia e di medicina all’Università dell’Arizona
«Le persone hanno perso il contatto con la Terra. Valutando ciò da una prospettiva biblica, le persone che perdono il contatto con la Terra perdono il contatto con Dio. Connettersi alla Terra ci ricongiunge al pianeta, agli altri e, in un certo senso, a Dio».
Gabriel Cousens, medico, autore di Spiritual nutrition
«Gli squilibri ormonali sono ormai estremamente diffusi nelle donne. La connessione con la terra ha un effetto profondamente benefico e aiuta a riequilibrare il sistema ormonale e a ridurre i sintomi»
Am
anda Ward, naturopata, Encinitas, California
«La maggior parte delle persone vuole i maggiori benefici in termini di salute con il minor sforzo possibile. Ebbene, eccoli! Tornare al contatto con la Terra vi regala grandi benefici con il minimo sforzo. È una passeggiata!».





Leggi in anteprima la prefazione del titolo Earthing - A Piedi Nudi, un caso di grande successo nell'ambiente internazionale e in arrivo anche in Italia!
Questo libro ci rivela una fantastica storia di scoperte, un processo che voi, cari lettori, sperimenterete ben presto su voi stessi mano a mano che andrete avanti nella lettura. È un’esperienza rara e che aiuta lo scienziato a ritrovare la giusta umiltà per avere l’opportunità di esplorare nuovi territori – il libro è tutto incentrato su questo – e prendere parte alla ricerca che in tempi rapidissimi è in grado di migliorare la salute delle persone e di renderle più felici.
Per me è stata una sfida eccitante. Sono stato costretto a pormi domande che non mi ero mai posto prima. Le risposte mi hanno prima affascinato poi stupito e hanno gettato una nuova luce su alcuni dei più importanti problemi ancora irrisolti in fisiologia e medicina.
Tra le rivelazioni più sorprendenti che questo libro ci regala c’è l’ovvia, fondamentale ma ancora trascurata, risposta alla questione delle malattie infiammatorie – uno dei temi centrali della salute al giorno d’oggi – che senza dubbio consentirà di gettare le fondamenta per molte ricerche accademiche e progetti medici nel prossimo futuro.
Lo dico senza tema d’equivoco, in qualità di biologo cellulare e biofisico di comprovata esperienza accademica che ha pubblicato dozzine di articoli su riviste scientifiche tra le più importanti al mondo. Questo libro ci rivela, e da una direzione assolutamente inattesa, perché le infiammazioni aumentano così velocemente e, cosa ancor più importante, cosa possiamo fare per fronteggiarle.
Leggendo questo libro apprenderete subito fatti profondi e con un grande impatto sulla vostra vita, fatti dei quali mai prima avevate conosciuto la correlazione con il pianeta sul quale viviamo. Imparerete, per esempio, come gli elettroni giochino un ruolo centrale in questa correlazione. Il ruolo degli elettroni nella biologia e nella fisiologia è da sempre il mio argomento preferito.
Di grande importanza nei miei studi sugli aspetti della vita che hanno a che fare con gli elettroni è stata la collaborazione negli anni Ottanta del Novecento con un importante gruppo di ricerca che studiava la materia, di cui facevano parte il premio Nobel Albert Szent-Györgyi e i membri del suo team, provenienti da tutto il mondo, che lavoravano al Marine Biology Laboratory di Woods Hole in Massachusetts. Molte di queste grandiose menti indagatrici appartenevano a ingegneri elettronici e a fisici reclutati per studiare una materia che lo stesso Szent-Györgyi aveva creato, chiamandola biologia elettronica.
Szent-Györgyi era considerato uno dei maggiori scienziati del ventesimo secolo e le sue ricerche e i suoi scritti sono stati una continua fonte di ispirazione e di approfondimento. Ho pubblicato alcuni articoli e due libri sul modo in cui gli elettroni riescono a muoversi all’interno del corpo umano e sul modo in cui diversi metodi terapeutici influenzano il moto degli elettroni. Le ricerche sintetizzate in questo libro aggiungono un’intera nuova dimensione alla nostra capacità di comprendere la biologia elettronica.
Questo volume illustra le scoperte di Clinton Ober, un pioniere della tv via cavo, che ha individuato i benefici in termini di salute dell’Earthing, termine da lui utilizzato per definire la connessione che instauriamo con la superficie del pianeta sedendoci, stando in piedi o camminando a piedi nudi sulla Terra o dormendo su stuoie o cuscini speciali, in grado di fungere da conduttori, connessi con una semplice asta metallica aderente al terreno e posta all’esterno della finestra della camera. Clint ha inventato questo sistema per dormire e un sacco di altri strumenti che ci aiutano a ripristinare la connessione vitale, ma spesso trascurata, con Madre Terra.
Molte persone descrivono un senso di benessere quando camminano a piedi nudi sulla Terra. Le storie raccontate nel libro e le ricerche illustrate ci spiegano ciò che sta dietro a questo, le dinamiche e le implicazioni di questa sensazione che ci fa stare bene, un’esperienza realmente indicativa di qualcosa di profondamente importante che la maggior parte di noi ha smarrito. Questo legame mancante è così profondo da riuscire a migliorare in maniera evidentissima molti problemi di salute ormai comuni al giorno d’oggi: insonnia, dolore cronico dovuto a patologie diverse e acciacchi, esaurimento, stress, ansia e invecchiamento precoce. Mi sono sentito subito coinvolto, e con entusiasmo, in questi studi quando ho visto che molte persone sperimentavano un’ampia gamma di benefici fisici semplicemente mettendo a contatto il loro corpo con la Terra.
Particolarmente impressionante è stata l’esperienza che il mio collega e amico, Jeff Spencer, ha avuto durante una spettacolare serie di vittorie con la squadra americana di ciclismo al Tour de France. Leggerete più avanti nel libro l’intrigante storia di Jeff. A tali osservazioni si sono poi aggiunte le mie personali impressioni su molti amici che hanno tratto grandi benefici dall’applicazione dell’Earthing nelle loro vite. Quando la mia massaggiatrice ha iniziato a praticare l’Earthing con i suoi clienti, ha ottenuto così tanti successi che i medici hanno iniziato a inviarle i casi che per loro erano più difficili da trattare.
La mia personale sfida è stata quella di determinare con precisione come l’Earthing produca i suoi benefici e di trovare il modo di spiegare ciò in maniera accurata e con il linguaggio della scienza. La nostra ricerca sull’Earthing ci ha consentito di scoprire quello che è forse il più semplice e naturale dei rimedi contro tutte le condizioni patologiche proliferative, dolorose e spesso mortali, compreso l’invecchiamento, indotte da diversi tipi di infiammazione.
Come leggerete più avanti, la nostra ipotesi su come agisca questo rimedio è qualcosa che difficilmente avrete sentito prima. In tutte le sue ramificazioni, noi pensiamo rappresenti un nuovo paradigma di guarigione.
In breve, l’Earthing ripristina e mantiene lo stato elettrico più naturale del corpo umano, che garantisce una salute ottimale e una buona funzionalità generale nella vita di ogni giorno. L’energia naturale e primordiale emanata dalla terra è il miglior antinfiammatorio esistente e la miglior medicina contro l’invecchiamento. Per più di un decennio, Clint Ober ha portato avanti instancabilmente una missione, dare la sveglia a un mondo scettico e mostrargli un fatto semplice, ma dimenticato: che la Terra sotto i nostri piedi contiene una grandiosa energia di guarigione e che connetterci a questa energia ci dà benefici immediati, in maniera intuitiva e semplice.
Come con ogni nuova scoperta, Clint ha dovuto sopportare lo scetticismo e lo scherno degli “esperti”, alcuni dei quali lo ritenevano pazzo. Ma è andato avanti e ora ha prodotto evidenze scientifiche di tutto rispetto per la sua idea contro corrente. Inoltre, migliaia di persone che hanno applicato il concetto dell’Earthing nella loro vita si sentono, appaiono e dormono meglio e avvertono meno dolore. Ci siamo addentrati in nuove direzioni di ricerca proprio per validare la pratica dell’Earthing e per determinare come riesca a influenzare il corpo umano e Clint è la solida roccia e l’immancabile guida per chi di noi ha un nome seguito da un titolo accademico.
Clint spesso ricorda la sua mancanza di formazione come scienziato, ma ciò cui è giunto ci mostra che individui ispirati e determinati possono arrivare a mete ambiziose apprendendo da sé ciò che hanno bisogno di sapere. Non posso fare a meno di essere perennemente stupito dall’acume, dalla precisione e dall’accuratezza con cui Clint è capace di andare oltre le conclusioni cui giungerebbe una mente logico-scientifica. Sento di essere un privilegiato perché posso lavorare con un vero e geniale pioniere il cui interesse nell’aiutare gli altri va ben oltre ogni interesse personale.
Steve Sinatra, un cardiologo del Connecticut specializzato in medicina integrata e con il pallino dell’elettromedicina, ha incontrato Clint nel 2001 e ha capito subito quanto promettente fosse l’Earthing per il campo in cui lavorava, la cardiologia, così come peraltro per la medicina in generale. Steve ha incoraggiato Clint a continuare e perseverare nelle sue ricerche, in particolare quelle sulla correlazione con le infiammazioni che, come emerso di recente, paiono essere la causa probabile delle malattie cardiache. E lui ha perseverato. E finalmente ha incontrato esperti dalla mente aperta che operano nel campo della medicina, della fisiologia e della biofisica, ispirando progetti di ricerca che tentano di dimostrare come la superficie della Terra sia come un gigantesco antinfiammatorio, un energetico, un toccasana per il sonno, tutto in uno. Ora Clint, Steve e il veterano tra gli autori in tema di salute Martin Zucker hanno lavorato insieme per illustrare l’eccitante storia dell’Earthing e per spiegare come possa aiutare tutti noi “earthlinghiani”. Essere un pioniere significa fare qualcosa di diverso rispetto a tutto quanto fatto finora.
Se mai il termine pionieristico può può essere applicato a un libro, ebbene, certamente è adatto per questo, in tutti i sensi. Questo libro parla della terra sotto i nostri piedi e della rivelazione di un continuum elettrico vitale tra la Terra e gli organismi viventi che la abitano. Camminate, calpestate la terra e sedetevi a piedi nudi per mezz’ora almeno. Se soffrite di sindrome premestruale o dolori artritici o di mal di schiena o avete fatto indigestione o avete il jet lag o semplicemente vi sentite affaticati, andate fuori (tempo permettendo, ovviamente) e poggiate i piedi nudi direttamente sulla Terra. Alla fine vi sentirete meglio. E non appena questo succederà, vi si accenderà una lampadina in testa. Realizzerete che, malgrado viviate sulla superficie della Terra, il vostro stile di vita vi ha separato da questa energia infinita che, senza che lo sappiate, sta sotto i vostri piedi. È lì, sempre lì, è vostra, prendetevela.

giovedì 23 febbraio 2012

TECNICA DI GUARIGIONE KAHI

KAHI
   
Passiamo ora ad illustrare una tecnica di guarigione chiamata KAHI.
Kahi, portando l’energia nel punto dello stress, tende a sciogliere i blocchi energetici, a rilassare le tensioni muscolari e a ripristinare le condizioni armoniche del corpo.
A seconda del sintomo può essere eseguita mettendo le mani a breve distanza dal corpo del soggetto, oppure a diretto contatto.
Non cercate di usare l’energia personale, non state facendo pranoterapia. Secondo il 3° principio della Filosofia Huna, l’energia universale agisce in base al pensiero e viene attirata dalla concentrazione mentale in un determinato punto. Tutto quello che dovete fare 



è concentrarvi sui punti del corpo sotto indicati, tenendoci sopra le mani. Ricordate che in Kahi è più importante quello che fate con la mente, di quello che fate con le mani. Secondo la medicina tradizionale hawaiana, sparsi lungo il corpo, si trovano dei punti di concentrazione dell’energia, che concettualmente corrispondono ai Chakra dello Yoga. Questi punti si chiamano “centri di potere”. I centri di potere sono 14 e precisamente:
1 - La sommità della testa (corona) 2 - Il centro del petto (timo)
3 - L’ombelico
4 - L’osso pubico

5/6 - I palmi delle mani
7/8 - Le piante dei piedi
9/10 - La giuntura delle spalle 11/12 - La giuntura delle anche

13 - La settima vertebra cervicale (l’osso sporgente alla base del collo)
14 - Il coccige
La tecnica si esegue mettendo le dita o il palmo di una mano su un centro di potere, e le dita o il palmo dell’altra mano sul punto da curare. Mantenendo questa posizione, iniziate a respirare lentamente e profondamente, concentrandovi sulla mano a contatto col centro di potere, mentre inspirate e sulla mano a contatto con il punto malato, mentre espirate. Ripetete per 7 / 8 respirazioni.
Non pensate di dover trasferire l’energia attraverso il respiro, questo serve solo ad aumentare la concentrazione, e neanche attraverso le mani, che servono solo a mantenere l’attenzione sui punti interessati.
Spostare continuamente la concentrazione da una mano all’altra, attira energia nel corpo e si viene a creare un flusso che scorre dal centro di potere alla zona bloccata. Se può aiutarvi immaginate un arcobaleno che collega le due mani.
Nello scegliere il centro di potere che volete usare, cercate quello più lontano dalla zona malata, ma che sia anche facile da raggiungere.
Questo perché più i due punti sono lontani, più si estende la zona del corpo attraversata dall’energia e il processo acquista efficacia; a patto però di essere in una posizione comoda, altrimenti la difficoltà di esecuzione può pregiudicare la concentrazione.
Non tentate di influenzare il risultato della guarigione con la volontà e con la vostra energia, se non volete sentirvi stanchi o raccogliere la malattia che state curando. Usate la vostra mente unicamente per mantenere la concentrazione: l’energia sa benissimo dove andare e il corpo del paziente sa benissimo come autoripararsi.
Il vostro impegno consiste solo nel concentrarvi al meglio e avere fiducia nella guarigione. Poiché in base al 2° principio della Filosofia Huna tutto è energeticamente collegato, ogni volta che lavorate per guarire un altro ricevete anche voi energia positiva.
Dopo aver respirato per 7 / 8 volte chiedete al paziente come sta. Se sta meglio il processo di guarigione è stato avviato e potete smettere. Altrimenti continuate per qualche altro ciclo di respirazione. In caso ce ne fosse bisogno, la terapia può essere ripresa ancora nei giorni seguenti.
A volte, dopo il trattamento, il dolore può apparentemente spostarsi in un altro punto. Questo segnala l’affiorare di una più profonda stratificazione del blocco energetico, che è potuta emergere grazie alla rimozione di quella più esterna. In questo caso ripetete la tecnica sul nuovo punto dolorante.
Se il sintomo dovesse persistere, anche dopo vari giorni di trattamento, probabilmente lo stress è dovuto a paura o rabbia.
Inoltre a volte la guarigione ha un effetto solo temporaneo e dopo un po’ il sintomo torna a manifestarsi.
In tutti questi casi il solo aumento dell’energia non è completamente risolutivo e sarà necessario lavorare anche con le tecniche di rielaborazione dei contenuti inconsci, che 



innescano quei particolari sintomi. Vi rimando alle tecniche di elaborazione del sogno e del Viaggio Sciamanico.
Kahi può essere fatto su sé stessi e sugli altri. 


KAHI A DISTANZA    


Kahi può essere fatto anche a distanza, poiché come abbiamo detto, non è indispensabile usare le mani, l’unica cosa che conta è la concentrazione.
La dimensione mentale non è limitata dallo spazio e dal tempo, basta pensare a qualcosa o qualcuno e il contatto è stabilito, inoltre l’energia è presente in qualsiasi punto del cosmo e può essere indirizzata in tempo reale verso qualunque obiettivo abbiate scelto.

Quindi potete fare Kahi immaginando le vostre mani sul corpo di un’altra persona, mentre eseguite effettivamente la respirazione.
Questo è particolarmente utile quando il soggetto è lontano, ma può essere fatto anche per voi e per gli altri, tutte le volte che dovete trattare una zona irraggiungibile, ad es. volete curare la vostra schiena, oppure quando il contatto è controindicato, ad es. per curare una ferita.

Quando inviate energia a distanza a qualcuno che non è al corrente del vostro intervento, scegliete un orario serale o notturno in cui presumete che il soggetto sia in casa o a riposo. Il sopraggiungere del flusso energetico è maggiormente fruito se si è rilassati, inoltre il rilassamento indotto dall’energia potrebbe risultare controproducente mentre si sta svolgendo un compito che richiede attenzione, come ad es. guidare una macchina. 




   






LUTTO - FIORI DI BACH

Superare un lutto con i fiori di Bach

Lutto per morte o per rottura relazione affettiva

immediatamente dopo:

Rescue Rimedy riequilibrio temporaneo
Sweet Chestnut angosce estreme
Walnut adattamento
Elm Straripamento

all'inizio assumerne spesso  4 gocce ogni volta che si desidera poi 4 gocce ogni due ore circa 8 volte al giorno

dopo circa 15/30 giorni

Star of Betlem Trauma
Walnut Adattamento
White Chestnut Pensieri ricorrenti
Honeysukle distacco emozionale,ricordi
Willow risentimento
PineMustard depressione

Assumerne 4 gocce da 4/8 volte al giorno

fonte

Manuale per l'applicazione locale dei Fiori di Bach

Manuale per l'applicazione locale dei Fiori di Bach
Il Principio Transpersonale: un efficace strumento di lavoro
Ricardo Orozco

Compralo su il Giardino dei Libri

martedì 21 febbraio 2012

PILATES


Un metodo olistico Occidentale PILATES

Sempre più Occidente e Oriente si confrontano, si affrontano, si fecondano e a volte si confondono. Ma come sosteneva C.G. Jung non è realmente possibile per un occidentale, impregnato di cristianesimo e grecità, comprendere in pieno l'anima orientale. Tuttavia la via alla globalizzazione, il lavoro di grandi figure carismatiche come Osho dall'India e Suzuki dal Giappone, hanno riempito l'Occidente di una nuova ricchezza. La nostra sfida tuttavia è quella di imparare da questi maestri senza tentare di imitarli ciecamente, anche perché la psiche occidentale è profondamente differente.

In questi anni la nostra esperienza clinica psicoterapeutica ci ha fatto comprendere come un approccio olistico, mentecorpo, sia indispensabile per poter affrontare i problemi che attanagliano l'anima occidentale, sempre più scissa, sempre più sofferente a causa del distacco dalle sue radici più profonde. È infatti ormai norma per lo psicoterapeuta trovarsi a contatto con malattie psicosomatiche oppure con sofferenze psichiche profonde, a volte psicotiche, in cui il distacco dal corpo, dai suoi vissuti e dalle sue necessità è diventato totale. Non ci dilungheremo in elenchi psicopatologici, ma basti pensare ai disturbi alimentari, ai problemi sessuali e alle malattie psicosomatiche dilaganti fra la popolazione, per comprendere la complessità del problema. Contemporaneamente, la frammentazione della psiche, la velocità della vita, l'incapacità di applicarsi hanno reso il lavoro psicoterapeutico sempre più arduo. L'uomo occidentale ha fretta, ma soprattutto è incapace di cogliere quella necessità di disciplina che sorge dalla sua sofferenza psichica e dalla volontà di comprenderla e superarla. In mezzo a questa confusione, da qualche decennio è emersa una pratica psicofisica che, se colta nei suoi significati più profondi, potrebbe essere quel ponte fra le due anime, occidentale e orientale, che si pone come indispensabile all'uomo moderno completo.

Questo metodo, finalmente riconosciuto dopo decenni di silenzio, prende il nome di Pilates, dal nome del suo inventore. Lo scopo principale di tutto il lavoro di J.H. Pilates fu quello di rendere le persone consapevoli di sé stesse, del proprio corpo e della propria mente, e condurle a unire corpo e mente in una singola, dinamica e ben funzionante entità. In un certo senso Pilates cercò di fondere i migliori aspetti delle discipline fisiche occidentali con quelli delle discipline spirituali orientali. La mente di chi esegue gli esercizi del metodo Pilates, è diretta verso il corpo, concentrata su ciò che sta accadendo mentre accade: è possibile così comprendere esattamente ciò che la mente ordina al corpo e imparare a percepire come il corpo si sta muovendo. Gli esercizi del metodo Pilates non presuppongono pertanto una ripetizione esasperata finalizzata a se stessa: con una logica sequenza conducono la mente a cooperare con il corpo alla ricerca comune del controllo, della precisione e della fluidità dei movimenti, coordinati con una giusta respirazione. La persona che pratica gli esercizi del metodo Pilates non è spettatrice di se stessa, ma partecipa attivamente con il corpo e con la mente a ciò che compie. Come era solito dire Pilates: “La cosa importante non è ciò che stai facendo, ma come lo stai facendo”.

Per Pilates e i suoi successori, lo scopo è dunque quello di portare l'individuo a muoversi con economia, grazia ed equilibrio. Sicuramente questo avviene tramite la respirazione, sempre ben controllata, come nella pratica dello yoga, ma anche tramite la consapevolezza del baricentro, il Power House, definito come centro di forza e di controllo di tutto il corpo, pratica comune a tutte le discipline orientali, in cui la precisione di ogni movimento deve avvicinarsi a una ideale perfezione.
Il tutto comporta una concentrazione massima in ogni esercizio, la mente deve essere il supervisore per ogni singola parte del corpo liberandosi da ogni altro pensiero parassita, mentre il controllo, su ogni parte del corpo deve impedire di effettuare movimenti sconsiderati e trascurati. Lo scopo finale è la fluidità, quella di un pesce nell'acqua o di un uccello in volo. È questo principio la sintesi di tutti i concetti precedenti, perché nella sua forma più eccelsa il Pilates è “poesia in movimento”, con tutto il potere evocativo che questo comporta.

È chiaro quindi che il metodo Pilates ha come finalità la ricerca di una salute che collega la mente al corpo, in cui quelle tentazioni estetizzanti e modaiole che hanno come unico scopo il narcisismo e che spesso sono l'anticamera per l'uso di sostanze dopanti, devono essere del tutte escluse. La mente umana non è un monolite, bensì, con una facile metafora, un condominio, in cui possiamo immaginare il corpo come la struttura in muratura, i condomini le varie personalità che ci abitano, l'Io come il portinaio a disposizione degli abitanti continuamente intento alla manutenzione dello stabile, ma è soprattutto il Sé, l'atman per la psicologia vedica, che in qualità di padrone di tutto, necessità di essere seguito e riconosciuto. Come soggetti coscienti interpretiamo la parte del portinaio ed è ovvio che in questo compito di servizio dobbiamo essere efficienti e impeccabili. Il trascurare qualcuno degli abitanti o lasciare decadere l'edificio è un peccato che difficilmente potrebbe essere perdonato dal Sé. È quindi in questa ottica di servizio sacro verso noi stessi che dobbiamo affrontare la disciplina del Pilates con la stessa umiltà con cui si bada alla pulizia di una casa, ma con tutta la fierezza di un pavimento luccicante. 

Enrico Borla, 
Medico Psicoterapeuta, Torino
Ilia Russino, 
Insegnante di Pilates, Torino

font osho times giugno 2008


Pilates

METTI LA CONSAPEVOLEZZA NELLA SPINA DORSALE

Chiudi gli occhi e visualizza la tua spina dorsale: che sia dritta, eretta. Visualizzala, guardala, e visualizza un nervo, delicato come il filamento di un loto, che attraversa il centro della tua spina dorsale.

Nella spina dorsale, proprio nel mezzo, passa un filo d’argento – un nervo assai delicato. Non è un vero nervo, nel senso fisiologico del termine. Se ti operano, non lo troveranno: lo si vede solo in meditazione profonda. Attraverso questo filamento sei in rapporto con il corpo, e anche con l’anima.

Inizia visualizzando la spina dorsale. All'inizio ti sembrerà molto strano: riuscirai a visualizzarla, ma solo nell'immaginazione. Poi, se perseveri, non sarà più solo immaginazione: la vedrai veramente!

L’uomo è capace di vedere la struttura del suo corpo dall’interno. Non ci abbiamo mai provato, perché è una cosa che fa molta paura, una cosa terribile: quando vedi le tue ossa, il sangue, le vene, ti spaventi. Quindi, quello che abbiamo fatto è bloccare completamente questa visione mentale interna. Vediamo il corpo dall’esterno, come se qualcun altro lo stesse guardando. È come se andassi fuori da questa stanza e la guardassi dall’esterno – vedresti i muri esterni. Vieni dentro e guarda la casa – allora vedi i muri interni. Vedi il corpo dall’esterno come se fosse qualcun altro che guarda il tuo corpo. Non l'hai mai visto dall’interno. Ne siamo capaci, ma per via delle nostre paure, è diventato un fatto strano.

I libri indiani di Yoga dicono tante cose sul corpo, cose che la moderna ricerca scientifica ha scoperto essere del tutto esatte, e la scienza non sa come spiegare questo fatto. Come potevano saperlo? La chirurgia e la conoscenza dell’interno del corpo umano sono sviluppi molto recenti. Come potevano conoscere tutti i nervi, i centri, tutte le strutture interne? Conoscevano persino cose che sono state scoperte solo molto di recente; ne hanno parlato e hanno anche lavorato su queste cose. Lo Yoga è sempre stato consapevole di tutti i fatti fondamentali e significativi rispetto al corpo. Ma non erano soliti sezionare cadaveri, quindi come facevano a sapere? La realtà è che c’è un altro modo di osservare il proprio corpo – dall’interno. Se ti concentri all’interno, improvvisamente inizi a vedere il corpo, dall'interno.

Chiudi gli occhi e senti il corpo. Rilassati. Concentrati sulla spina dorsale. E questo sutra dice semplicemente: in questo modo sii trasformato. E verrai trasformato!
Tratto da: Osho, IL libro dei segreti




Il libro dei segreti
Il libro dei segreti

Osho

Informazioni

lunedì 20 febbraio 2012

AMORE PLATONICO


La concezione dell'amore per Platone

L’amore platonico va inteso come unione tra gli amanti non sul piano puramente fisico, ma anche su quello interiore, spirituale, perciò si tratta di un’unità profonda, che dura per tutta la vita e che permane dopo la morte. Il desiderio di vivere con la propria metà è un’aspirazione primordiale presente da sempre nell’essere umano. Come racconta il mito, agli albori dell’umanità gli esseri umani, inizialmente ermafroditi, vennero spaccati in due da Zeus a causa del loro orgoglio, della loro tendenza a sostituirsi agli dei. Da quel momento Efesto, dio dei metalli, si dichiarò pronto a fondere le parti divise, poiché esse desideravano ardentemente ricongiungersi costituendo di nuovo un essere solo. Platone allude al racconto mitologico sottolineando come l’intero originario sia costituito da una parte maschile e femminile, dalla dimensione corporea e spirituale, sottolineando come questo sia da definirsi amore. La condizione fondamentale che consente ad ognuno di trovare la propria metà completandosi consiste nell’evitare l’orgoglio, la sfida nei confronti degli dei e nel rispettare piuttosto questi ultimi, chiedendo il loro aiuto ai fini della propria realizzazione: solo così ci sarà possibile elevarsi all’amore inteso come idea valore che illumina la nostra esistenza e ci rende felici. Qui Eros è da intendersi come dio mitologico dell’amore che ci guida verso il raggiungimento della nostra essenza più profonda consistente nell’unità di corpo e spirito. Amore o Eros, secondo la mitologia non è né mortale né immortale, ma qualcosa di intermedio tra queste due dimensioni. In quanto tale può essere considerato un demone, cioè un’entità mediatrice tra gli uomini e gli dei, i mortali e gli immortali. Grazie alla sua duplice natura, è in grado di stabilire una comunicazione tra uomini e dei trasmettendo alla divinità le preghiere e i sacrifici umani, e agli uomini la volontà divina e i premi per i loro sacrifici. In virtù di questo ruolo, Eros può essere incluso tra gli uomini demoniaci in quanto è simile a coloro che sono esperti nell’arte divinatoria e che grazie al loro dono sono in grado di instaurare rapporti tra mondo terreno e superiore. Platone intende mettere in evidenza come la duplicità della natura di Eros non costituisca un’idea nuova, ma come si possa ricollegare alla tradizione mitologica secondo la quale: A. Afrodite nacque lo stesso giorno di Amore, evento fantastico che però riveste un significato filosofico consistente nella stretta connessione tra amore e bellezza. B. Eros nacque da Poro, ingegnoso e intelligente e quindi portato all’elevazione verso l’alto, e da Penìa, povera e limitata e quindi riferibile al mondo sensibile. Grazie a questa doppia generazione Eros è in grado di fare da intermediario tra i due mondi. In quanto Amore nacque lo stesso giorno di Afrodite, c’è una stretta connessione tra lui e la Bellezza intesa come bellezza corporea, interiore e ideale. Inoltre essendo figlio di Penìa Eros è limitato, debole, incerto, ma essendo anche figlio di Poro è coraggioso, sicuro di sé e intento a filosofare; egli ha dunque una duplice natura: la prima è più legata al mondo sensibile, la seconda a quello ideale. Eros sta a metà strada tra sapienza e ignoranza in quanto non si può definire sapiente, nel senso di chi presume di sapere, altrimenti non si porrebbe in un atteggiamento di ricerca; egli però non è nemmeno ignorante, nel senso di chi non sa nulla, perché altrimenti non avrebbe stimoli a ricercare. Dunque Amore è filosofo, in quanto il suo sapere è parziale, e questo lo spinge a ricercare la verità per completarsi, elevandosi all’idea valore* di bellezza.


fonte http://margheipazia.blogspot.com/2012/02/la-concezione-dellamore-per-platone.html



il maschile e il femminile sono dentro di noi, cercarlo all'esterno è un a aiuto e una limitazione
una limitazione perché cercando all'esterno si diventa dipendenti dell'altro per trovare l'unione.
Un aiuto perché trovando l'unione all'esterno diventi consapevole del divino che è in te 
diventi consapevole dell'unione
Non si può' trovare l'unione dentro di se' se prima non si è trovata all'esterno.
trova l'unione all'esterno trovala dentro di te poi l'amore diventa Platonico..o no…

Ivano Antar Raja




Platone è Meglio del Prozac Da non perdere

domenica 19 febbraio 2012

POESIE DI ALDA MERINI



La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.

Alda Merini, da "La volpe e il sipario"

 
...

La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Alda Merini, da "Terra d'amore"


...

Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia. 

Alda Merini, da "La terra santa"


...

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.

Alda Merini, da "La Terra Santa" 1983


...

Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.

Alda Merini, da "La Terra Santa"


...

Corpo, ludibrio grigio
con le tue scarlatte voglie,
fino a quando mi imprigionerai?
anima circonflessa,
circonfusa e incapace,
anima circoncisa,
che fai distesa nel corpo?

Alda Merini, da "La Terra Santa"


...

Io sono folle, folle, folle d'amore per te . 
io gemo di tenerezza perchè sono folle, folle, folle 
perchè ti ho perduto .
Stamane il mattino era cosi caldo 
che  a me dettava quasi confusione 
ma io era malata di tormento 
ero malata di tua perdizione.

Alda Merini, da "Folle, folle, folle di Amore per te"

...

A tutti i giovani raccomando: 
aprite i libri con religione, 
non guardateli superficialmente,
perché in essi è racchiuso 
il coraggio dei nostri padri. 
E richiudeteli con dignità 
quando dovete occuparvi di altre cose.
Ma soprattutto amate i poeti. 
Essi hanno vangato per voi la terra 
per tanti anni, non per costruivi tombe, 
o simulacri, ma altari.
Pensate che potete camminare su di noi 
come su dei grandi tappeti 
e volare oltre questa triste realtà 
quotidiana.

Alda Merini, da "La vita facile"

...

Le mie impronte digitali
prese in manicomio
hanno perseguitato le mie mani
come un rantolo che salisse la vena della vita,
quelle impronte digitali dannate
sono state registrate nel cielo
e vibrano insieme
ahimè
alle stelle dell'Orsa maggiore.

Alda Merini


...

Spazio spazio, io voglio, tanto spazio 
per dolcissima muovermi ferita: 
voglio spazio per cantare crescere 
errare e saltare il fosso 
della divina sapienza. 
Spazio datemi spazio 
ch’io lanci un urlo inumano, 
quell’urlo di silenzio negli anni 
che ho toccato con mano. 

Alda Merini, da "Vuoto d'amore"


...

Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura.

Alda Merini


...

Non avessi sperato in te 
e nel fatto che non sei un poeta 
di solo amore 
tu che continui a dirmi 
che verrai domani 
e non capisci che per me 
il domani e' gia' passato.

Alda Merini, da "Folle, folle, folle di Amore per te"



...

Ti aspetto e ogni giorno 
mi spengo poco per volta 
e ho dimenticato il tuo volto. 
Mi chiedono se la mia disperazione 
sia pari alla tua assenza 
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa 
che non ti so regalare.

Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"

 
...

Solo un mano d'angelo 
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente 
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
 
Alda Merini


...

Bambino

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

Alda Merini


...
 
Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"



...

Amore,
vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...


Accarezzami, amore,
ma come il sole
che tocca la dolce fronte della luna.
Non venirmi a molestare anche tu
con quelle sciocche ricerche
sulle tracce del divino.
Dio arriverà all'alba
se io sarò tra le tue braccia.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...

Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.
Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore per te.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"


...
 
Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.

Alda Merini, da "La carne degli angeli"

tratto dal sito http://www.aurorablu.it/poesie/alda_merini.htm

sabato 18 febbraio 2012

RESTA NEL TUO CENTRO

Non trascinarti nella filosofia della sopravvivenza. Rivolgi la tua opera a migliorare l’umanità. Poniti grandi obiettivi, più grandi di te, affinché nel tentativo di raggiungerli tu sia costretto a elevarti.
Il giorno del tuo ultimo respiro valuterai il successo della tua vita in base a quanto hai dato e non in base a quanto hai ricevuto. Io sto dando in maniera assoluta, e più do più posseggo. Ciò significa che quando avrò dato tutta me stessa possiederò il mondo.

Le bestie che abitano nel mattatoio composto da coloro che si compiangono e si lamentano, si coalizzeranno contro di te per denigrarti. Il singolo costruisce, la massa distrugge. Il chiodo che spicca sugli altri sarà il primo a essere colpito dal martello. La folla condanna, ridicolizza, imprigiona e se può... uccide, chiunque abbia l’ardire di aspirare all’eccellenza, per sé, per la sua azienda o per la sua nazione. La condanna è la reazione di difesa utilizzata dal gregge impaurito per proteggersi dai cambiamenti... che tutti invocano ma che nessuno in verità vuole. 

A causa di critiche e accuse a un certo punto dubiterai di te stesso e ti chiederai se ne vale ancora la pena. Gli striscianti seguaci della Chiesa del Mondo Esterno non possiedono alcuna forza come singoli, ma sono in grande numero e hanno in odio chiunque rifiuti di genuflettersi. Tu sei una bestemmia vivente per una Chiesa che insegna la lamentela, la rabbia e la disfatta.
Ricorda, i carcerieri di Gesù erano i veri incatenati.

Non farti distrarre dall’esterno, resta nel tuo Centro, così attingerai all’ardente risolutezza di tutti quegli uomini e quelle donne che si sono distinti prima di te su questo cammino di eccellenza. La carne muore, ma le azioni restano in eterno.
Nel tuo Cuore sta la fonte del tuo coraggio.

Se tu fossi davvero capace di portare il cento per cento dell’Attenzione sul tuo mondo interno, smettendo di fornire energia alla Chiesa del Mondo Esterno, il tuo inferno scomparirebbe all’istante. Un individuo che riesce nell’impresa di divenire osservatore di se stesso è un essere libero. Questo mondo di avversità e difficoltà lo stai creando tu, per cui solo tu puoi fermarlo. Non cercare rifugio nel buio della lamentela e accetta la piena responsabilità per ciò che stai fabbricando.
Il tuo persistere salverà il mondo.


fonte http://www.salvatorebrizzi.com/2012/02/il-libro-di-draco-daatson-parte-xxx.html

venerdì 17 febbraio 2012

DEEP DELTA MEDITATION




Caricato da brainwavemind nei dati 07/mar/2011
http://sonicharmonics.com profonde onde  cerebrali DELTA per la meditazione, il rilassamento e il sonno. 
Le cuffie non sono necessarie in quanto utilizza un processo completamente nuovo chiamato Entrainment armonica. Buon  riposo

giovedì 16 febbraio 2012

IL GIOCO "LA REGINA E IL SERVO"


Il gioco “la regina e il servo”
Una via divertente per uscire dal contratto di agency e provare nuove strade è il gioco “la regina e il servo”, un gioco tanto impegnativo quanto allegro, in cui si affrontano con coraggio quei tabù e quelle limitazioni che hanno soffocato il piacere nel letto matrimoniale, e in cui cominci a sfidare più i tuoi limiti che non quelli del tuo partner.
Ti ricordi di tutte quelle volte che desideravi che lui ti toccasse in un certo modo, che ti sfiorasse il ventre o la schiena, o che ti abbracciasse in una data situazione?


Ecco, questa è l’occasione per esprimere quei desideri che da tanto tempo avresti voluto veder soddisfatti dal tuo partner. Se leggendo queste righe ti vengono in mente diverse idee, o se un lieve brivido ti scende lungo la schiena o provi una sorta d’ebbrezza nei pensieri, sei pronta a seguire quella tua voce interiore che spesso s’esprime nei desideri sessuali. Come fare?
Durante una bella cena a due nel vostro ristorante preferito, puoi anticipare al tuo partner che questa sera vorresti... e senza entrare nel dettaglio dei tuoi desideri spiegargli il setting (la cornice del gioco). Lo scopo di questa anticipazione è duplice:
1. lo prepari allo “scandalo” e così eviti che poi cada dalle nuvole...
2. puoi star sicura che ora anche la sua fantasia comincerà a fervere, e che mentre rincasate penserà a cosa tu potresti desiderare da lui e a cosa lui potrebbe chiedere a te...


Come si gioca?
Prendetevi due ore di tempo: un’ora per ciascuno è
il minimo per arrivare a desideri un po’ più scottanti.
Scegli un ambiente dove ti senti protetta, e che
associ all’erotismo e al piacere.
All’inizio sei tu la regina che spiega al suo miglior
servo cosa le piacerebbe che lui facesse, (per
esempio: accarezzami per dieci minuti i seni senza toccare i capezzoli poi portami un bicchiere di spremuta d’arancia, siediti davanti al mio trono e dimmi tre cose che ti piacciono di me, baciami le gambe dai piedi fino ai glutei e alla fine coccolami nelle tue braccia, in maniera protettiva...).
L’intento non deve esser quello di far soffrire lui (non è un gioco sadomaso) ma di far godere te.
Sii coraggiosa! Non usare mezzi termini ma esprimi ciò che veramente desideri, non indugiare sui desideri sicuri e privi di rischio, ma scegli quelli che ti fanno venire la pelle d’oca. Man mano che prosegui col gioco, scoprirai che il mondo va avanti lo stesso e che molti desideri una volta espressi sono meno pericolosi di quanto sembravano prima. È ogni
desiderio espresso, oltre a liberare qualcosa in te, trova finalmente l’occasione di venir soddisfatto.
Tutto quel che fa piacere è permesso. Se una tua richiesta andasse oltre i limiti di sopportabilità, il tuo partner ha il diritto di dire “stop”, cioè di non soddisfarla. In questo caso scambiatevi, brevemente, le vostre opinioni in merito, senza interrompere il gioco; ridimensionate la richiesta finché diventi accettabile, o continuate con un altro desiderio.



Dopo un’ora, scambiate i ruoli e ora lui diventa il re e tu diventi la migliore serva che lui possa immaginare.
Questo gioco, dopo un primo imbarazzo, piace sempre a tutti. Oltre a essere divertente, aiuta a esprimere i nostri bisogni al partner e a condividere con lui i nostri desideri più intimi, che spesso vengono velati da sentimenti di vergogna o di inadeguatezza. In genere è molto allegro, ma può anche metterti in contatto con vecchie ferite, o suscitare un’improvvisa tristezza – che è il rimpianto d’aver trattenuto
tanto a lungo un desiderio, o di non esserti concessa per tanto tempo una soddisfazione che era invece così a portata di mano. In compenso, con questo gioco riuscirai comunque a sentirti capita e accettata dal tuo partner esattamente così come sei. Spesso, ciò che pone dei limiti ai nostri desideri non è affatto il nostro partner, ma solo una nostra voce interiore.
Questo è stato, per esempio, il caso di Mariacarla, 44 anni, segretaria. Quando toccò a lei d’essere la regina, arrossì violentemente, le sue labbra iniziarono a tremare, la gola si seccò, e si vedeva che stava lottando con se stessa. Dopo un po’ prese coraggio e con una voce pacata chiese a suo marito Mario di accarezzarle e di massaggiarle per 20 minuti le gambe senza arrivare ai genitali. Il marito, senza nessun tipo di esitazione, iniziò a farlo, dolcemente e sensualmente... dopo pochi minuti Mariacarla scoppiò in lacrime di gioia per il fatto che lui aveva accettato questo desiderio, che la paura di chiedere troppo le aveva sempre impedito di esprimere. 

Tantra la Via dell'Estasi Sessuale
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22° edizione
Elmar e Michaela Zadra

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