sabato 30 aprile 2022

Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno

In questo metodo proposto da Shiva, si dice che i sensi sono semplici porte, stazioni riceventi, medium, strumenti, ricettori. Tu sei nascosto al loro interno: "Quando sei intensamente cosciente grazie a uno dei sensi in particolare, conserva la consapevolezza." Quando ascolti una musica, non dimenticarti di te stesso nell'ascolto, non perderti nelle orecchie. Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno. Sii attento, presente, consapevole. Prova questo semplice esperimento: guarda qualcosa o qualcuno. Puoi guardare con gli occhi, senza essere consapevole di essere nascosto al loro interno; oppure attraverso gli occhi, in questo caso gli occhi sono semplici intermediari tra me e te. Tu sei presente dietro di loro e li usi per guardare, allo stesso modo in cui qualcuno guarda attraverso una finestra o un paio di occhiali. Non perderti. Ricorda sempre la consapevolezza nascosta all' interno dei sensi: stai all'erta! All'improvviso sentirai un cambiamento di qualità, la tua messa a fuoco cambierà. Fanne una meditazione: ascoltando, ascolta attraverso le orecchie e resta consapevole del tuo centro interiore. Quando tocchi, tocca attraverso la mano e ricorda l'essere interiore nascosto dietro quel toccare. Attraverso ogni senso puoi avere un'intuizione del centro interiore, e ogni senso raggiunge il centro interiore. Deve consegnare le proprie informazioni. Per questo quando mi vedi e al tempo stesso mi ascolti, in profondità dentro di te sai che vedi lo stesso uomo che stai ascoltando, e se il mio corpo emanasse un odore, sentiresti anche quello. I tre sensi trasmettono le loro informazioni a un unico centro, per questo puoi operare un coordinamento, altrimenti sarebbe impossibile. Colui che conosce è diverso dai singoli sensi e ogni senso trasmette a lui il proprio messaggio; è qui, in questo centro, che ogni cosa si raccoglie e si organizza, diventando un unico insieme. Questo è miracoloso! All'esterno io sono un unico essere. I tuoi sensi mi divideranno in parti, ma poi, di nuovo, da qualche parte dentro di te tornerò a essere un'unità. Laddove io torno a essere un'unità si trova il centro del tuo essere: quella è la tua consapevolezza, e tu l'hai completamente dimenticata. Questa dimenticanza è ignoranza, mentre la consapevolezza aprirà le porte della conoscenza del Sé. E non puoi conoscere te stesso in nessun altro modo! Provaci: resta cosciente, attento. All'inizio sarà difficile, ci si continua ad addormentare, sembra arduo vedere attraverso gli occhi, sembra più facile vedere con gli occhi! All'inizio ti sentirai a disagio, ma se acquisirai quest'arte di essere sempre presente dietro ai sensi, i sensi non ti potranno più ingannare. Altrimenti, essi sono un inganno: in un mondo che è semplice apparenza, essi ti hanno ingannato, portandoti a credere che tutto sia reale. Se riuscirai a vedere attraverso i sensi, restando cosciente, pian piano il mondo ti sembrerà illusorio, simile a un sogno, e riuscirai a penetrarlo fino a raggiungerne la sostanza, la sua reale essenza." Per rendere più facile l'esperimento proposto da Osho, si consiglia di provare dunque questa tecnica: è sufficiente avere un'ora a disposizione da dedicare all'evoluzione del proprio essere. 


Primo stadio: 15 minuti Siediti in una posizione comoda e guarda un oggetto: il muro, un fiore, un albero. L'oggetto non è molto importante, lo è di più colui che osserva. Ricordati che tu guardi attraverso gli occhi; i tuoi occhi non sono altro che finestre o porte: tu sei all'interno, e guardi attraverso di loro. 


Secondo stadio: 15 minuti Chiudi gli occhi e ascolta la musica. Le tue orecchie sono semplici strumenti che ricevono. Mentre ascolti, non dimenticare te stesso, non perderti nelle orecchie. Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno. Sii attento e presente! I suoni viaggiano in cerchi che raggiungono ciascuno di noi. Tu sei sempre al centro del suono: ascolti il suono stando nel tuo centro silente. 


Terzo stadio: 15 minuti Tieni gli occhi chiusi (fatta eccezione per quando ti sposti nella stanza) e tocca qualsiasi superficie o oggetto. Toccando, limitati a toccare attraverso la mano e ricorda l'essere che è nascosto al tuo interno. 


Quarto stadio: 15 minuti A occhi chiusi, sdraiati e resta immobile e in silenzio per quindici minuti: una pura e semplice presenza. Non fare nulla, lasciati esistere: questa è la dimensione essenziale della meditazione. 

"Quando non fai assolutamente nulla di fisico, di mentale, di emotivo; quando qualsiasi attività si arresta e tu esisti semplicemente, sei semplicemente presente, quella è meditazione. Gli esercizi servono solo a sintonizzare il tuo strumento interiore, poi si tratta di lasciar accadere qualcosa... si tratta di una sottile comprensione interiore." Osho



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mercoledì 6 aprile 2022

Non cé niente che devi sapere

Non cé niente che devi sapere, non ci sono segreti da conoscere, basta solo essere ...quando sara' il momento sboccerai, come un fiore che ignaro se è primavera o no, sboccia quando è il momento


IvanoV
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

domenica 3 aprile 2022

Ottieni solo ciò che hai già

Il fatto che dio ti protegga è una benedizione, ma la benedizione è possibile solo se sei in beatitudine. Questa è una delle leggi fondamentali della vita: se hai, avrai di più, se non hai, perderai anche quello che hai. È una legge molto strana, ma bisogna capirla. Non c’è niente da fare, bisogna seguirla: è così.

È così nel mondo comune, è così nel mondo interiore. Il ricco diventa più ricco, perché il denaro attira più denaro; e il povero diventa più povero. Lo stesso vale anche nel mondo interiore: la persona beata diventa più beata; tutte le benedizioni di dio si riversano su di lei. La persona infelice diventa più infelice. Ottieni solo ciò che hai già, perché ciò che hai diventa una forza magnetica che attrae qualcosa di simile a sé. È come quando un ubriacone arriva in città: presto troverà altri ubriaconi. Se arriva un giocatore, presto incontrerà altri giocatori. Se arriva un ladro, troverà altri ladri. Se arriva un ricercatore della verità, troverà altri ricercatori. Qualunque cosa creiamo in noi diventa un centro magnetico, crea un certo campo di energia. E in quel campo di energia le cose iniziano ad accadere.

Quindi, chi vuole la benedizione di dio, deve creare tutta la beatitudine di cui è capace, deve fare del suo meglio; e la sua beatitudine diventerà mille volte più grande. Più ne hai, più ne arriverà. Una volta compreso questo segreto, si diventa sempre più ricchi interiormente e sempre più profonda è la gioia. E non c’è fine all’estasi, bisogna solo iniziare nella giusta direzione.

La sensazione di essere un estraneo deve essere trascesa, perché è fondamentalmente sbagliata. Facciamo parte dell’esistenza, non siamo estranei. Siamo onde dell’oceano, non siamo estranei all’oceano. Come possiamo essere estranei all’oceano? Nasciamo dall’oceano, ci viviamo, un giorno ci spariremo dentro. Ne facciamo parte. Questa esistenza è la nostra casa. Non siamo estranei; anche se volessimo non riusciremmo a starne fuori, ne facciamo parte. 

Non c’è alcun luogo dove andare, non possiamo uscire dall’esistenza, è tutto dentro. Non c’è un confine dove l’esistenza finisce e possiamo saltarne fuori. Il pesce può uscire dall’oceano, ma noi non possiamo uscire dall’esistenza, è impossibile. Ovunque siamo, siamo radicati nell’esistenza.

Questo è il sentimento religioso fondamentale. Una persona non religiosa sente di essere uno straniero, un estraneo, un alieno. Quella sensazione è cresciuta molto in questo secolo. In tutto il mondo tutte le persone intelligenti soffrono di uno strano tipo di malattia. La malattia può essere chiamata “sensazione di essere estranei”, di non appartenere all’esistenza, che l’esistenza non ci appartiene, che siamo solo degli incidenti, che non stiamo adempiendo a nessuno scopo, che non siamo necessari, che le cose andrebbero benissimo senza di noi, che siamo superflui. Tutto questo è totalmente sbagliato, assolutamente sbagliato.

Persino un minuscolo filo d’erba è intrinseco, non accidentale. È importante quanto la stella più grande. Senza di lui l’esistenza non sarà la stessa, qualcosa mancherà, rimarrà uno spazio vuoto. Non è superfluo, niente è superfluo. Quando lo capisci, tutta la paura scompare e arriva un grande rilassamento naturale. Diventi capace di riposare, perché questa è la nostra casa.

Percepire l’esistenza come “casa”, sentire che è nostra madre, nostro padre, che gli alberi e le montagne e le stelle sono la nostra famiglia, è l’esatto significato della parola “dio”.

E dio è dolce! E anzi, il fenomeno più dolce, il fenomeno più delizioso è dio. Chi ha assaggiato dio ha assaggiato il nettare. Diventa immortale, non sa nulla di nascita e morte. Per lui il tempo diventa irrilevante, inizia a vivere nell’eternità.

Man mano che si va in profondità nella meditazione, la vita diventa sempre più dolce, piena di canzoni, musica, gioia. Migliaia di fiori sbocciano e tutto l’anno è primavera. E tutto diventa profumato di dio, perché tutto è pieno di dio. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un modo per vederlo; e la meditazione è il modo.

I miei sannyasin devono vivere una vita di beatitudine, questa è la loro meditazione. Devono abbandonare ogni serietà, devono diventare più giocherelloni. Devono considerare la vita non come un problema, ma come un mistero. Se lo consideri un problema diventi serio, perché allora sorge una grande tentazione di risolverlo ed è irrisolvibile. Ti porterà a una serietà sempre maggiore, alla frustrazione, alla tristezza.

Non è possibile arrivare a una conclusione. Sì, potresti trovare molte risposte, ma ogni risposta creerà più domande di quante ne risolverà. Ecco perché i filosofi, i teologi, diventano molto seri. Perdono ogni giocosità. Dimenticano cosa significa essere leggeri e se dimentichi cosa significa essere leggero dimenticherai cosa significa essere pieno di gioia, perché sono due aspetti dello stesso fenomeno. Essere leggeri è un requisito fondamentale affinché la gioia accada.

La gioia accade solo negli stati d’animo leggeri. 

Non prendere la vita come un problema, non è affatto un problema. È un mistero da vivere, non da risolvere; è da godere, ballare, amare, cantare, ma non da risolvere. Non è un enigma, non è una sfida a risolverla. È una sfida a esplorarla, con meraviglia, con stupore, come un bambino.

Per i miei sannyasin la beatitudine è meditazione e più diventi beato, più diventi meditativo. Quindi impara a essere allegro; prendi le cose come divertimento. Tutto deve essere preso come divertente, persino la morte.

Se riesci a vivere la vita come se fosse solo un ruolo che stai interpretando in una commedia, sei diventato un sannyasin.

La beatitudine è dio. Non esiste altro dio: essere beati è essere divini.

 

 

Tratto da: Osho. The Imprisoned Splendor #15



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l’arte dell’essere testimone.

Non esiste metodo migliore dell’essere un testimone, per ciò che concerne il disperdere l’oscurita della mente.
In realta, esistono centododici metodi di meditazione. Io li ho visitati tutti, non dal punto di vista intellettuale. Mi ci sono voluti anni per sperimentare ognuno di quei metodi e per scoprirne l’essenza.
E dopo aver sperimentato centododici metodi, sono rimasto stupito, scoprendo che l’essenza è essere testimoni; ciò che non è essenziale in quei metodi, varia, ma il centro di ognuno di loro è l’essere testimone.
Per questo vi posso dire che esiste solo una meditazione nel mondo intero, e cioè l’arte dell’essere testimone.
Osho - Meditazione. La prima e l’ultima libertà



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sabato 2 aprile 2022

Tu possiedi un tuo mondo privato;

Ed è proprio a causa di tante persone addormentate, di un così gran numero di persone addormentate, che esistono tantissimi mondi. Tu possiedi un tuo mondo privato; se sei addormentato vivi chiuso nei tuoi pensieri, concetti, sogni, desideri. E ogni volta che incontri un altro, avviene uno scontro di due mondi; due mondi in collisione, ecco come vanno le cose. Osserva!
Nessun dialogo è possibile perché ci sono due mondi privati. È possibile solo il conflitto. I sogni sono privati, la verità non è privata. La verità non può essere privata – non può essere mia o tua, cristiana o hinduista, indiana o greca. La verità non può essere privata. I sogni sono privati. Tutto ciò che è privato, ricorda, deve appartenere al mondo dei sogni. La verità è un cielo aperto, è per tutti, è una sola. La mente possiede un proprio mondo privato ma la consapevolezza non lo possiede.
Coloro che sono svegli hanno un mondo in comune; chi è addormentato vive in un mondo separato.
Tutti coloro che sono svegli hanno un mondo in comune: l’esistenza. Mentre tutti coloro che sono addormentati e sognano hanno ognuno un proprio mondo privato. Il tuo mondo deve cadere; questa è l’unica rinuncia che io esigo da voi. Non vi chiedo di lasciare le vostre mogli; non vi chiedo di rinunciare al vostro lavoro, ai soldi, o a qualsiasi altra cosa, affatto.
Il vero mondo a cui si deve rinunciare è la mente, il mondo privato dei sogni. Se ci rinunci, sarai sull’Himalaya anche se ti troverai fra la folla del mercato. Se non rinunci, anche sull’Himalaya creerai intorno a te un mondo privato. Lascia cadere il sogno! Divieni più attento! Improvvisamente i sogni scompaiono, e con i sogni scompaiono tutte le infelicità.
Muori al tempo così da potere risorgere nell’eterno. Muori alla mente così da divenire vivo nella consapevolezza. Muori al pensiero così da poter nascere all’attenzione.
Osho

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