lunedì 28 ottobre 2019

MORTE E DOPO MORTE

Il  tipo di morte di cui desideriamo parlarvi è la morte della vostra realtà biologica (cioè il vostro corpo fisico). Al completamento del processo di morte, non riceverete più l’input sensoriale dal vostro mondo esteriore e la vostra esperienza di spazio e tempo (come li conoscete adesso) sarà obliterata. La cosa può disorientare parecchio, se non si è preparati. Può essere anche piuttosto esilarante, se capite la natura di ciò che sta succedendo.
Se vi identificate completamente ed esclusivamente come un organismo biologico, il momento della vostra morte può essere spaventoso. Se, però, avrete già assaggiato la libertà della realtà di quinta dimensione e oltre, la vostra transizione attraverso la morte sarà più facile.
Al completamento della vostra morte biologica, secondo la nostra prospettiva ed esperienza, vi troverete davanti tre portali.

Il primo è un tunnel di luce. Il secondo è un portale aperto mediante l’energia di un guru o un salvatore. E il terzo è un portale, o un tunnel, che conduce verso il buio.

Il tunnel di luce
è generato dal tubo pranico che scorre al centro del vostro corpo, che va dal perineo fino alla corona ed è un canale a forma di tunnel o di tubo. Al momento della morte, la vostra coscienza risale lungo questo tubo, che si apre verso un’altra dimensione di coscienza, attraverso il vostro chakra della corona.
Dall’altra parte di quel tunnel, c’è una luce brillante e potreste anche percepire di trovarvi su un ponte, che attraversa un ruscello o un fiume. Oltre il ponte, ci saranno le persone della vita che avete appena concluso. Potreste percepire quelli che sono morti prima di voi, compresi gli animali domestici che avete avuto, perché anche gli spiriti degli animali si trovano in questo reame. Se ci sono delle relazioni incomplete o delle questioni ancora irrisolte, con queste persone o esseri, potreste sentire un richiamo ad entrare in questa luce e, così facendo, rientrerete nella ruota della nascita e della morte e vi reincarnerete – molto probabilmente sulla Terra.

Il secondo portale è creato dalla volontà personale di un guru o di un salvatore. Entrare in questo portale, vi condurrà nel campo vibratorio del guru o salvatore con cui avete una profonda connessione. E, per chi è su questo percorso, entrare in questa dimensione di coscienza sarà il completamento di un desiderio profondo di stare con questo essere. La nostra avvertenza, qui, è che entrerete in un reame che non è definito soltanto dal conseguimento evolutivo del vostro guru o salvatore, ma anche dai suoi limiti.

Il terzo portale
si apre sul buio. Ed entrare in questo portale vi conduce al Vuoto, la matrice creatrice da cui scaturisce tutto. Se scegliete questo portale e vi siete preparati ad affrontare questo livello di libertà, sarete liberi di esplorare altre dimensioni di questo cosmo e oltre, nel senso di stati dell’essere che trascendono tutti i fenomeni fisici. In questo reame di esistenza, potete diventare un esploratore di altre realtà, se lo scegliete.
Alcuni individui vanno in delirio, quando si trovano davanti alla vastità del Vuoto. Si affrettano a scegliere una nuova realtà, invece di prendersi il tempo di riposare nel potenziale di tutte le cose. 

Ne abbiamo parlato in un messaggio precedente, intitolato Stati Transitori di Coscienza.
Non c’è giudizio da parte nostra sul portale in cui scegliete di entrare durante il cambiamento dimensionale che chiamate morte. Ma pensiamo che per voi sia bene sapere in anticipo che cosa vi aspetta, così che possiate prepararvi alle scelte che sarete obbligati a fare dall’altra parte della vostra esperienza terrena.
La morte non è una fine. È semplicemente il completamento di un viaggio nello spazio e nel tempo. La morte è portatrice di nuove realtà potenziali e voi creerete queste realtà con le scelte fatte durante la vostra vita, oltre che con quelle che fate al momento della vostra morte.

Tom kenyon

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domenica 27 ottobre 2019

DARE AMORE È L’ESPERIENZA PIÙ BELLA

«DARE AMORE È L’ESPERIENZA PIÙ BELLA che puoi fare, perché in quel caso sei un imperatore. Ricevere amore è un’esperienza molto limitata, e appartiene al mendicante.
Non essere un mendicante; almeno nel regno dell’amore sii un imperatore, perché è una qualità inesauribile che possiedi dentro di te. Puoi dare quanto vuoi; non devi preoccuparti che possa finire. Non verrà mai il giorno in cui potrai dire: “Mio Dio, non ho più amore da dare”.
L’amore non è una quantità; è una qualità ed è una qualità di un certo tipo che cresce col dare e muore se lo trattieni. Se sei avaro, muore. Quindi spendi più che puoi, non preoccuparti di chi sia a riceverlo. Questa è l’idea di una mente avara: darò amore a certe persone che possiedono determinate qualità. Non comprendi che hai tanto… sei come una nuvola carica di pioggia.
La nuvola non si preoccupa di dove la pioggia andrà a cadere – sulle rocce, sui giardini, nell’oceano – non le importa affatto. Vuole solo liberarsi del suo fardello; questo scaricarsi porta un sollievo incredibile.
Quindi il primo segreto è quello di non chiedere amore e di non aspettare, pensando che potrai darlo quando qualcuno te lo chiederà. Dallo!
Dai amore a chiunque capiti – un estraneo. Non è che devi dar via cose costose, dare una mano a qualcuno sarà sufficiente. Tutto ciò che fai nelle ventiquattr’ore dovrebbe essere fatto con amore, e allora il dolore che ora provi nel cuore scomparirà. Quando sarai amorevole, la gente ti amerà; è una legge naturale: ricevi ciò che dai. Anzi, ricevi più di quanto dai.»
#OSHO
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mercoledì 23 ottobre 2019

… il Niente.

E poi, un giorno, eccolo lì … il Niente.
Niente più nemici, niente più battaglie.
La spada che sembrava saldata nella tua mano può ora essere lasciata cadere. Ora puoi davvero mollare la presa!
Non è rimasto nulla contro cui lottare e nient’altro che deve essere fatto, e non ci sarà mai più nulla che dovrai ancora fare.
Nulla da compiere, nulla da aggiornare, nulla da integrare, nulla da completare, nulla da concludere, nulla da ultimare, nulla da ri-finire…


(ZeRo, Mente Vuota in Corpo Pieno)








COME PUOI RALLENTARE?

«COME PUOI RALLENTARE? Se rallenti saresti un fallito, se procedi con lentezza non sarai mai in grado di raggiungere il successo; se rallenti, saresti perduto! Se rallenti rimarrai anonimo e non potrai mai lasciare la tua firma nel mondo; Se procedi lentamente, chi sarai mai? Tutti gli altri non rallentano per niente!
È come se, prendendo parte alle Olimpiadi, tu mi chiedessi: Come posso fare per rallentare? Se rallenti, sarebbe come ritirarsi dalla gara! Saresti eliminato dalle Olimpiadi! E tutta la vita è diventata una gara Olimpionica: tutti gareggiate e tutti devono gareggiare al meglio, perché è una questione di vita o di morte. Milioni di nemici… viviamo in un mondo in cui tutti sono tuoi nemici; infatti, tutti coloro con i quali sei in competizione sono tuoi nemici.
La meditazione non è qualcosa che può crescere in un qualsiasi terreno: ha bisogno di una comprensione di base, il cambiamento dev’essere davvero fondamentale. Ha bisogno di un terreno nuovo in cui crescere, ha bisogno di una nuova Gestalt. Un meditatore rallenta naturalmente, senza alcuno sforzo. Non ha bisogno di fare pratica; qualsiasi cosa conseguita attraverso l’esercizio non è mai genuina, è artificiale e arbitraria.
Evita qualsiasi cosa raggiungibile attraverso la pratica – al massimo può essere una recita, non è mai vera. E solo la verità libera.
Questo è l’unico momento che esiste e questa è l’unica realtà che ci sia; e questa è l’unica realtà che sia mai esistita e mai esisterà.
Cambia la tua filosofia di fondo, ovvero quella del conquistatore. Rilassati nel tuo essere. Non avere ideali di sorta, non cercare di diventare altro da ciò che sei. Tu sei perfetto così come sei; sei perfetto con tutte le tue imperfezioni: se sei imperfetto, sei perfettamente imperfetto – la perfezione è comunque presente!»
#OSHO: “The Book of Wisdom”, capitolo #18

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domenica 20 ottobre 2019

il tempo della ricongiunzione

Ti sto aspettando…amore
Sto aspettando da sempre
un secolo è solo un attimo

Ti sto aspettando
dall'inizio dei tempi...
.. dalla prima discesa nella materia

Lo sento nell'aria al di la
delle molecole di idrogeno e ossigeno
si avvicina il tempo della ricongiunzione

Lo sento nella dolcezza che sento dentro
Lo sento in quello che senti
il tempo della ricongiunzione sta arrivando

per le due anime separate nel momento della creazione
è tempo di stare insieme è il tempo dell'Unione
è il tempo di rinascere...


IvanoV Antar Raja



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. tutto viene quando deve venire

“Pazienza e tempestività.. tutto viene quando deve venire. Una vita non può essere condotta a gran velocità, non può essere attuata secondo un programma come tanti vorrebbero. Dobbiamo accettare quello che ci giunge in un dato tempo, e non chiedere di più . Ma la vita è senza fine, noi non moriamo mai; non siamo mai realmente nati. Noi passiamo solo attraverso diverse fasi. Non vi è fine. Gli umani hanno molte dimensioni. Ma il tempo non è come ci appare, consiste piuttosto in lezioni che vengono apprese.”

Brian Weiss

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sabato 19 ottobre 2019

WHY DO I ALWAYS GET SEXUALLY EXCITED WHEN I SEE A BEAUTIFUL WOMAN?





BELOVED MASTER, WHY DO I ALWAYS GET SEXUALLY EXCITED WHEN I SEE A BEAUTIFUL WOMAN? Nanda Kishor, the first thing is that you are an Indian. It is very difficult for an Indian not to get excited when he sees a beautiful woman. Long long repression... your unconscious is full of repressions so you don't miss any opportunity. Of course you don't show it. It is courageous of you that you have asked the question. Nothing is wrong in being sexually excited by seeing a beautiful woman. You are simply paying a compliment to her, that's all. You are saying she is beautiful and attractive. In a more understanding world you will simply go to the woman and thank her and she will accept your compliment with gratitude. If a woman passes and nobody gets excited about her, nobody ever, that is really a miserable thing to go through. I was a professor in a university for a few years. One day it happened: I was sitting in the vice-chancellor's room. A girl came, she was crying and weeping and she said that one boy was continually teasing her. He was throwing small stones at her, writing love letters to her. The vice-chancellor was, of course, very angry. I was sitting there so he told me, "Can you help this girl? Can you console her?" I asked the girl, "If nobody ever teased you and nobody ever wrote a love letter and nobody threw pebbles at you, would that be right? Would you be happy?" Her tears disappeared. For a moment she was shocked. Then she said, "I have never thought of it in that way." I said, "That will be real misery! This simply shows that somebody is interested in you. Go to him and thank him!


Nothing is wrong in it. He is simply a little foolish; he does not know how to pay compliments to a beautiful girl. Send the boy to me and I will teach him a few things! He needs a little tuition -- he has no intuition. And you need not be worried and you need not be crying: this is natural!" You are, Nanda Kishor, one of the species of animals. Man is an animal unless he becomes a buddha. If you become a buddha and then you are excited by seeing a beautiful woman, come and ask the question. Then it will be something worth asking because then it will be a problem. But you are not a buddha -- so meanwhile enjoy! Once you become a buddha, then I cannot help -- nobody can help. Then even if you want to get down, there is no way. It is an animal instinct, as much in animals as in human beings. Yes, it has to be transcended, but by repression you cannot transcend. Accept it. Acceptance is the first step towards transcendence. And don't feel guilty about it -- it is not a sin. When you see a beautiful sunset you don't feel any guilt. When you see a beautiful flower and you are attracted you don't feel any guilt. When you see a beautiful face of a man or a woman, why should you feel guilty if you are attracted, if you want to look back, if you want to go close and have a closer look? Why should you feel guilty about it? But that's how you have been taught for centuries. If you go closer to the woman, the woman will start shouting for the police and you will start finding excuses. Nobody looks into each other's eyes. It is thought to be offensive. Even if you want to look into some beautiful eyes you cannot. Only three seconds is allowed.

 How all over the world people have come to agree on three seconds is something mysterious. Just for three seconds you can look at somebody and the other will not be offended. If you look more than that, the other feels offended. Maybe there is a reason. You don't know how to look at the other; you don't know how to look gracefully. Maybe your look is ugly -- and it is bound to be ugly if you are carrying much repressed sexuality. Your look will be pornographic. Deep down in your imagination you will be undressing the woman, and she feels offended. Who are you to undress her even in your fancy? Your look is ugly; it looks as if you are penetrating her being, as if you have found a substitute for sexual penetration through the eyes. You are reducing her into a thing, and nobody wants to be reduced into a thing. Your look has no respect in it. If your look has respect, if your excitement has beauty, grace, there is no problem. Yes, it has to be transcended one day because this is also a duality -- man/woman -- the same duality as between positive and negative, birth and death, summer and winter. It has to be transcended. One has to come to a point from where nothing disturbs your coolness, nothing distracts you from your center. But the way to come to it is not repression, Nanda Kishor. The first step is acceptance: it is natural. Accept it as part of your nature, as part of your biology. And then try to understand it, watch it, observe it, witness it.

Slowly slowly, as your witnessing will grow, you will go beyond it. One day you will not find any difference between a man and a woman: you have gone beyond sexuality. That is true BRAHMACHARYA, true celibacy, but it is not what has been told to you. In the name of celibacy, sex has been repressed for centuries and you have become just full of sexuality. Rather than transcending it you are boiling within. In order to find out whether his wife was cheating on him, a man bought a parrot. The parrot was an amazing bird, but in a fight had lost both legs and had to balance itself on its pelvis. One day the man questioned the parrot and found out that his wife was, in fact, cheating on him. Quickly he asked the parrot, "What happened?" The parrot said, "First your wife was kissing a strange man, and then she started to take off her clothes...." "And then?" interrupted the man. "And then they both got on the bed...." "And then?" cried the man. "Then she pulled on the blankets...." "And then, and then?" "I don't know," said the parrot. "I fell over!" OSHO The Dhammapada


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'Smetti di preoccuparti.

'Smetti di preoccuparti.
Non c’è nulla di cui preoccuparsi:viene provveduto a tutto.
Vivi con questa Fiducia.
L’esistenza ti ama,non hai da temere alcun danno,nessun danno può mai accadere:come potrebbe il tutto danneggiare una propria parte ?
E’ impossibile.
E se a volte ti sembra che un danno ti stia accadendo è un fraintendimento: in realtà si tratta di una Benedizione travestita'.
OSHO
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...se una tecnica di meditazione è adatta a te

“ Quali sono le indicazione esatte per sapere se una tecnica che si sta praticando condurrà all’Assoluto?”. Esistono selle indicazioni. In primo luogo, cominci a sentire dentro di te un’identità differente. Non sei più lo stesso. Se la tecnica è adatta a te, immediatamente sarai una persona diversa. Se sei un marito o una moglie, non sarai più lo stesso o la stessa. Se sei un negoziante, non sarai più lo stesso negoziante. Qualsiasi cosa tu sia, se la tecnica è adatta a te sarai una persona diversa: questa è la prima indicazione. Perciò se cominci a sentirti strano, sappi che ti sta accadendo qualcosa. Se rimani lo stesso e non ti senti affatto strano, non sta succedendo niente. Questa è la prima indicazione per sapere se una tecnica fa per te. Se è adatta, sei immediatamente trasportato, trasformato in una persona differente. All’improvviso accade questo: guardi il modo in un modo diverso; gli occhi sono gli stessi, ma colui che guarda dietro a essi è differente. In secondo luogo, comincia a decadere tutto ciò che crea tensioni, conflitti. Non è che i tuoi conflitti, le tue angosce, le tue tensioni cominciano a decadere dopo che tu abbia praticato il metodo per anni, no! Se il metodo è adatto a te, cominciano a esaurirsi immediatamente. Puoi sentire una vitalità sorgere in te; sei sgravato dal tuo fardello. Se la tecnica è adatta a te, comincerai a sentire che la forza di gravità si è invertita. Ora la terra non ti tira più verso il basso, piuttosto il cielo ti tira su. Come ti senti quando un aeroplano decolla? Tutto è turbato. Improvvisamente c’è uno scossone e la gravità perde senso. Ora la terra non ti tira più in basso, ti stai allontanando dalla attrazione. La stessa scossa capita se una tecnica di meditazione è adatta a te. Improvvisamente decolli. Improvvisamente senti che la terra è diventata priva di significato; non c’è alcuna gravità: non sei attratto verso il basso, sei tirato verso l’alto.

Osho

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venerdì 18 ottobre 2019

La Meditazione del "Grande Risveglio"

Dal libro TANTRA: LA COMPRENSIONE SUPREMA di Osho, una tecnica della tradizione tantrica di Tilopa che fa riferimento al "Canto di Mahamudra", un insieme di veri e propri insegnamenti per conseguire il Risveglio, per "raggiungere il non-raggiungimento", lo stato di Mahamudra, appunto.

Questa tecnica è proprio uno di quegli insegnamenti, svelato e reso più chiaro e pratico dalle parole illuminanti di Osho.

"Quando sei del tutto ripulito e il tuo corpo si sente rinfrescato (hai fatto una doccia di energia e il corpo si sente integro, indiviso; ha perso il proprio carattere materiale, e lo senti piuttosto come energia, movimento, processo, come qualcosa di non-materiale) allora sei pronto". Osho


Istruzioni in italiano all'interno


Descrizione dei 2 stadi della meditazione

Preparazione.
Trova del tempo ed un luogo (una stanza tranquilla) in cui puoi praticare questa tecnica di meditazione senza essere disturbato. Indossa vestiti sciolti e confortevoli. Questa tecnica può essere fatta in qualunque momento della giornata o appena prima di andare a dormire, ma se fatta durante il giorno, assicurati di avere un po’ di tempo libero prima di riprendere le normali attività.

Nota.
Secondo la descrizione di Osho di questa meditazione, è chiaro che non esiste un tempo prefissato per i due stadi seguenti. Le indicazioni qui fornite sono quelle ideali per cominciare, ma poi col tempo la durata dei due stadi può aumentare in modo naturale.


Primo stadio: Latihan (30 minuti).
In piedi e ad occhi aperti, ascolta la musica e lascia che il tuo corpo sia sciolto e ricettivo, in attesa. Poi, quando improvvisamente senti l’urgenza di muoverti, asseconda i movimenti spontanei così come vengono. Quando il tuo corpo è rilassato ed è nello stato di lasciar accadere qualsiasi movimento, l’energia sottile che è al di là del tuo controllo comincia a muoverlo. Lascia che questa possibilità prenda il possesso del tuo corpo, semplicemente permetti a ciò di accadere. Questo è Latihan.

Secondo stadio (15 minuti).
Inginocchiati, chiudi gli occhi e alza le braccia con le palme delle mani rivolte verso l’alto. Percepisci la tua testa come se fosse la bocca di un vaso vuoto e il tuo corpo cavo. Senti l’energia riempirti, permettile di andare il più a fondo possibile, nel corpo, nella mente e nell’anima. Il tuo corpo comincerà a vibrare e a scuotersi, come una foglia al vento. Dopo due o tre minuti, quando ti senti completamente pieno di energia, chinati in avanti e appoggia la fronte per terra. Ora riversa l’energia alla terra; prendi dal cielo e restituisci alla terra.
Questo intero processo va fatto almeno sette volte, una per ogni chakra.
Osho raccomanda “ripetilo per sette volte; perché ogni volta l’energia penetra in uno dei chakra, in uno dei centri del corpo e ogni volta penetra più a fondo. Facendolo meno di sette volte ti lascerà un senso di irrequietezza, perché l’energia resterà sospesa a metà strada.....puoi farlo più di sette volte, se vuoi, ma non di meno”.



Lo stato finale di orgasmo con il tutto si chiama Mahamudra, il grande orgasmo.

Cos'è l'orgasmo? È uno stato in cui il corpo non è più percepito come materia, bensì vibra come energia, come elettricità. Il corpo vibra così intensamente, fin dal più profondo essere, che ci si dimentica della sua materialità e diventa un fenomeno elettrico.

[...] Questa vibrazione di due in uno è l'orgasmo. E quando succede non con una persona, ma con l'intera esistenza, è Mahamudra, il grande orgasmo. Succede; vorrei indicarvi come potete provare ad accostarvi a Mahamudra, al grande orgasmo. Il latihan è uno dei più antichi metodi tantrici. È il primo passo verso Mahamudra. Consiste nel permettere al corpo di vibrare, di diventare energia, di diventare qualcosa di non-sostanziale, di non-materiale, di sciogliersi e di perdere i propri confini. Il latihan è una cosa semplice. È il primo passo. Devi stare in piedi, rilassato, sciolto e naturale. Meglio se da solo, in modo che nessuno ti disturbi.

[...] Il latihan è il primo passo. A poco a poco nel latihan ti sentirai bello e ti accorgerai che si sta verificando un incontro fra te e il cosmo. Ma è solo il primo passo: in sé è molto bello, ma non è tutto. Fai il latihan per almeno mezz'ora: un'ora di latihan è magnifico. Passa a poco a poco da mezz'ora a un'ora. E senti l'energia inondarti, dentro e fuori. La danza non è solo esterna. Ben presto, quando entri in sintonia con la danza, ti accorgi di una danza interna; ti accorgi che non danza solo il tuo corpo, ma che dentro anche l'energia danza.

Quando sei del tutto ripulito e il tuo corpo si sente rinfrescato (hai fatto una doccia di energia e il corpo si sente integro, indiviso; ha perso il proprio carattere materiale, e lo senti piuttosto come energia, movimento, processo, come qualcosa di non-materiale) allora sei pronto. Allora inginocchiati.
Poi alza entrambe le mani al cielo, a occhi chiusi; e sentiti un recipiente cavo, un bambù cavo, sentiti cavo internamente come un vaso di terracotta. La tua testa è la bocca del vaso: e l’energia ti cade in testa con forza possente, come se fossi sotto una cascata. Sei effettivamente sotto una cascata; e, dopo il latihan, sarai in grado di percepirla. Non è una doccia, ma una vera e propria cascata. E, quando sei pronto, cade con maggior forza, il tuo corpo incomincia a tremare, come una foglia agitata da un forte vento oppure proprio come quando sei sotto una cascata. Se sei stato sotto una cascata, sai cosa voglio dire; se no, vacci, e prova che sensazione dà. È la stessa sensazione che proverai dopo il latihan.

[...] Inchinati sette volte. Prendi dal cielo e versa nella terra; bacia la terra, e versa in lei, vuotati completamente. Vuotati tanto completamente quanto prima ti sei riempito. Poi alza di nuovo le mani al cielo, riempiti di nuovo, e versa di nuovo l'energia nella terra. Ripetilo per sette volte; perché ogni volta l'energia penetra in uno dei chakra, in uno dei centri del corpo e ogni volta penetra più a fondo. Facendolo meno di sette volte ti lascerà un senso di irrequietezza, perché l'energia resterà sospesa a metà strada.

[...] Per sette volte: puoi farlo più di sette volte, se vuoi, ma non meno. Questo processo è Mahamudra nella sua completezza. Se lo fai ogni giorno, presto, in circa tre mesi sentirai di non esserci più. Sarà solo l'energia a pulsare con l'universo: ma non ci sarà nessuno, l'ego sarà andato perduto, non ci sarà più nessuno che agisce. Ci sarà l'universo, e tu, l'onda che pulsa con l'oceano. Quello è Mahamudra, è l'orgasmo finale, lo stato di coscienza più estatico che sia possibile.
Tratto da: Osho
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Sii un bambù cavo

Questo è uno dei metodi di Tilopa. Ogni Maestro ha un proprio metodo speciale, per mezzo del quale è arrivato alla meta, e per mezzo del quale cerca di aiutare gli altri. E la specialità di Tilopa è: Come un bambù cavo, lascia che il tuo corpo si riposi a suo agio.

Il bambù è cavo all’interno. Rilassati , diventa come una canna di bambù: cavo; vuoto internamente. È proprio così: il tuo corpo è una canna di bambù, cavo all’interno. La pelle, le ossa, il sangue fanno parte del legno di bambù: dentro c’è una cavità, si apre uno spazio.


Sedendo senza far nulla, con la bocca chiusa, la lingua contro il palato, in silenzio, non vibrante di pensieri, con la mente osservatrice passiva, senza aspettare nulla, sentiti un bambù cavo. Improvvisamente, un’energia infinita comincerà a versarsi in te; e sarai riempito dall’ignoto, dal misterioso, dal Divino. Il bambù cavo diventa un flauto, e il Divino comincia a suonarlo. Quando sei vuoto non c’è nessuna barriera che impedisca al Divino di entrare in te.


Prova; è una delle meditazioni più belle, la meditazione che consiste nel diventare un bambù cavo. Non occorre far altro: limitati a diventare un bambù cavo; il resto succede da sé. Improvvisamente sentirai qualcosa scendere nella tua cavità. Sei un utero, e un seme cade in te, entra in te una nuova vita. E viene un momento in cui il bambù stesso si dissolve.


Riposa a tuo agio: non desiderare cose spirituali, non desiderare il paradiso, non desiderare neppure Dio. Quando sei senza desideri, sei libero. La Buddhità non si può desiderare, perché il desiderio è l’ostacolo che si frappone tra te e la Buddhità: quando l’ostacolo non c’è più, Buddha esplode in te. Il seme c’è già: quando sei vuoto c’è lo spazio necessario, e il seme germoglia.


Non c’è nulla da dare, nulla da prendere. Tutto è perfetto così com’è: non c’è bisogno né di dare né di prendere. Sei perfetto così come sei.


Non c’è bisogno di diventare nulla: basta rendersi conto di chi si è, questo è tutto. Limitati ad accorgerti di chi si nasconde in te. Per quanto tu possa migliorarti, resterai sempre ansioso, angosciato, perché lo sforzo stesso di migliorarti ti svia dal cammino. Lo sforzo di migliorarti dà significato al futuro, alla meta, agli ideali: e la tua mente si riempie di desideri.


Desiderando, ti allontani dalla meta. Lascia che il desiderio si plachi; diventa una pozza silenziosa di assenza di desiderio. E ti stupirai: improvvisamente, quando meno te l’aspetti, la meta è lì. Ti farai una grassa risata, come accadde a Bodhidharma.


Cosa praticare, allora? Essere sempre più a proprio agio. Essere sempre più qui e ora. Essere sempre più nell’azione, piuttosto che assorbiti nell’attività. Essere sempre più cavi, vuoti, passivi. Essere sempre più osservatori, indifferenti, senza aspettative, senza desideri. Essere contenti di sé, così come si è. Celebrare.

E allora, da un momento all’altro, quando le cose sono mature, e viene la giusta stagione, sbocci un un buddha.


Osho, Tantra: The Supreme Understanding,
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Chi sono io? Chi sono? Chi sono io?

L'intero sistema di meditazione di Ramana Maharshi era basato solo su questo. Era solito dire: “Esiste solo una forma di meditazione, e cioè chiedersi: 'Chi sono io? Chi sono? Chi sono io? '' 'Diceva: “Metti tutta l'energia che possiedi, metti in gioco l'energia di tutta la tua vita nel porre solo questa domanda,' Chi sono io? ' Poni questa domanda come se la tua vita dipendesse da essa. Lascia che ogni cellula del tuo corpo grida questa risposta. E continua a fare questa domanda, ma non dare alcuna risposta, perché tutte le risposte che darai saranno false. Lascia che la risposta arrivi da sola, non dare la risposta. Hai sempre tanta fretta di fornire la risposta, e tutte le tue risposte nate dalla tua fretta sono false - perché tali risposte sono già presenti nella tua testa anche prima che la domanda sia stata posta.

OSHO
The Voice of Silence, Ch # 16

Ramana Maharshi’s whole system of meditation was based on only this. He used to say, “There is only one form of meditation, and that is to ask yourself, ‘Who am I? Who am I? Who am I?’’’ He would say, “Put all the energy that you possess, put your whole life’s energy at stake in asking just this one question, ‘Who am I?’ Ask this question as if your life depended on it. Let each and every cell of your body cry out for this answer. And go on asking this question, but don’t give any answers, because all the answers you give will be false. Let the answer come by itself, don’t give the answer. You are always in such a hurry to supply the answer, and all your answers born out of your hurry are false – because such answers are already present in your head even before the question has been asked.

OSHO
The Voice of Silence, Ch #16




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I don’t think of the tomorrow at all

DO YOU BELIEVE MANKIND WILL SOME DAY EVOLVE INTO A HIGHER PLANE – A WORLD FREE FROM WAR, INJUSTICE, ETC.?

I don’t think of the tomorrow at all, of what will happen tomorrow. People who will be here tomorrow – they will think about it. This moment is enough for me. And this is the only moment we can live; you cannot live in the future. Don’t waste your time on it.

And don’t be worried about mankind: you will never meet anywhere any mankind or humanity; all that you will meet will be human beings. Humanity is an abstraction; non-existential; just a word. Don’t be bothered about it.


You have a small life span; you will be living with human beings; just see how you can live so you can be fulfilled. Whether in the future there will be wars or not, who are we to decide? And why should we bother?

But there are utopians who go on thinking about the future. They miss their lives in thinking about the future. And that future never comes.

OSHO
Tao: The Three Treasures
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martedì 15 ottobre 2019

La fiducia

«La fiducia non implica che tutto andrà a posto, ma che tutto è già al suo posto. Per la fiducia il futuro non esiste: conosce soltanto il presente. Nel momento in cui pensi al futuro, è già subentrata la diffidenza.
Quando pensi “Se riesco a fidarmi, tutto andrà per il meglio” significa che è entrata in azione la mente e non ti fidi. Stai semplicemente cercando di manipolare l’esistenza: adesso lo fai con la passività, ma si tratta comunque di manipolazione. L’inattività non è fiducia; se il tuo obiettivo è fare in modo che vada tutto per il meglio per te, significa che stai sbirciando con la coda dell’occhio e non hai ancora compreso cos’è la fiducia.»

Osho
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domenica 13 ottobre 2019

diventare senza peso

«La terza tecnica di rilassamento: “Quando sei sdraiata su un letto o seduta su una sedia, lasciati diventare senza peso, oltre la mente”.
Sei seduto: senti semplicemente di essere diventato privo di peso. Non c’è alcun peso. Sentirai che da qualche parte c’è del peso, ma tu continua a sentire l’assenza di peso. Viene un momento in cui lo senti veramente. Quando non c’è peso tu non sei più nel corpo, perché il peso è del corpo, non è tuo: tu sei privo di peso.
Il peso è materiale, ma tu non sei un peso. Tu sei immateriale.
Per sperimentare questa tecnica dell'assenza di peso, devi concepirti come privo di peso; non solo, devi anche sentire che il tuo corpo è diventato privo di peso. Se continui a sentirlo, a sentirlo e sentirlo, viene un momento in cui improvvisamente ti rendi conto che sei privo di peso. Lo sei già, perciò puoi rendertene conto in qualunque momento: devi solo creare una situazione in cui tu possa tornare a sentire che sei privo di peso.
Devi deipnotizzarti. L’ipnosi è la credenza: “Io sono un corpo ed è per questo che mi sento pesante". Se riesci a deipnotizzarti rendendoti conto che non sei un corpo, non sentirai alcun peso. E quando non senti il peso, sei al di là della mente.
Anche la mente è un peso ma la tua consapevolezza è priva di peso. Per percepire questa consapevolezza devi sentirti privo di peso. Perciò provaci: in piedi, seduto, sdraiato, provaci.»
Osho, Il libro dei segreti #7
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VISUALIZZAZIONE : LA PULIZIA DELL'AURA

Ascoltando il programma neuracustico Rimozione dei danni bioenergetici utile per pulire il campo energetico ripristinando tutte le frequenze base su cui è sintonizzato il nostro bozzolo vibrazionale: le armoniche 32-64-128-256-512 Hz.


La sintonizzazione elimina i danni energetici e riallaccia alle armoniche pulite, appunto durante l'ascolto del programma mi è arrivata un'immagine mentale simbolica; una spugna raccoglieva e puliva la mia aura, credo che quest'immagine si possa usare come visualizzazione curativa

Rilassatevi seduti o sdraiati ( utilizzate la tecnica di rilassamento a voi piu' congeniale) ora visualizzate una spugna di colore chiaro che passa intorno all'aura della parte alta del vostro corpo, pulisce e assorbe tutte le negativita' e assorbendo diventa sempre piu' scura ora immaginate un fiume un torrente, strizza la spugna e lascia che tutte le negativita' assorbite dalla spugna fuoriescono nel torrente che le porta via , lava la spugna e strizzala ancora una volta ora la spugna è pulita ed è tornata chiara, ripeti la procedura con la parte media e poi con la parte bassa intorno al tuo corpo.


IvanoV




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giovedì 10 ottobre 2019

ESERCIZI PER APRIRE TERZO OCCHIO

La meditazione sul colore giallo per visualizzare l’indaco

Con questa meditazione otterrai un duplice risultato: riuscirai a superare le difficoltà della visualizzazione e al tempo stesso avrai fatto il primo passo per aprire il terzo occhio.

Perchè il cerchio giallo anzichè violetto? Perchè dopo aver guardato per qualche istante il cerchio giallo e aver spostato lo sguardo su una parete bianca, questo diventerà viola, il colore di Ajna chakra.

Avrai bisogno di ingrandire l’immagine del cerchio giallo che vedi in basso cliccandoci sopra, perchè sarà su quella che dovrai porre la tua attenzione.

Se vuoi puoi anche salvarla e stamparla, per poterla utilizzare anche se non sei davanti al monitor.



Siedi in una posizione comoda, se possibile nella posizione del loto o a gambe incrociate. Tieni dritta la schiena senza irrigidirla e la testa proiettata verso l’alto, con il mento leggermente ritratto in dentro per allungare la zona della nuca. Posa le mani sulle gambe con i palmi rivolti verso l’alto.

Guarda il cerchio giallo di fronte a te per circa trenta secondi, un minuto le prime volte, sbattendo le palpebre se gli occhi si stancano. Concentrati sul centro, non fare altro…. Poi sposta gli occhi su una parete bianca e guarda davanti a te. Vedrai proiettarsi sulla parete il cerchio che però sarà diventato viola. Continua a guardare il cerchio sulla parete fino a quando svanisce. A questo punto chiudi gli occhi e guarda l’immagine del cerchio che ancora si forma dietro le palpebre chiuse. Mantieni lo sguardo su di essa, fin quando non sparisce.

Respirazione sul chakra Ajna – Il respiro tra le sopracciglia

Siedi a gambe incrociate o nella posizione del loto. Aspetta che il respiro si faccia calmo e regolare. Chiudi gli occhi. Attraverso gli occhi chiusi porta lo sguardo verso il centro della fronte, nella zona tra le sopracciglia (bindhu) la dimora di Ajna chakra

Inspira dirigendo il respiro attraverso le sopracciglia, riempiendo di energia viola questa zona, nutrendola e fortificandola, espira sentendo le impurità e i pensieri negativi che si allontanano. Continua per circa dieci respiri, ma sentiti libero di continuare oltre se ne hai la necessità.

Il mantra del terzo occhio

Recitare il mantra “ha” porta alla concentrazione immediata, la sua vibrazione oltre ad avviare ha un effetto di apertura molto intenso e dona immediato sollievo dall’ansia e dal mal di testa

Siedi comodamente con la schiena dritta e porta l’attenzione al centro tra le sopracciglia. Inspira profondamente e durante l’espirazione pronuncia la sillaba “ha” con l’acca aspirata, allungandola per tutta la durata dell’espirazione. Inspira nuovamente e nell’espirazione pronuncia la sillaba “ksa” allungandola per tutta l’espirazione.



https://chackrarmonia.altervista.org/blog/aprire-il-terzo-occhio/
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lunedì 7 ottobre 2019

Pensate alla vita come a una vacanza

Il sannyasin vive in una vita di gioco - tutto è gioco per lui.
Non è serio;
sincero ...certo ... ma non serio.
E' festoso.
Si gode ogni opportunità che si presenta ... la vive nella sua totalità..... non pensando a nessun profitto ...
non pensando di guadagnarci qualcosa.


Non che non guadagni - guadagna solo ... ma non si preoccupa di questo.
Il suo guadagno è grande ...
ma questo è un sottoprodotto naturale; accade di sua spontanea volontà.

Quindi ... da questo momento ...
pensate alla vita come a un'opera teatrale e poi avrà senso.

Pensate alla vita come a una vacanza ...un riposo ...
un'opera teatrale ...un dramma ...
ma non pensate in termini di profitto ... movente ... guadagno ...
cercando di arrivare da qualche parte ... in cerca di qualcosa.

Non c'è niente da trovare ...
non c'è niente che possa essere raggiunto - siamo già lì.
Fin dall'inizio siamo quello che diventeremo ...
quindi non c'è bisogno di preoccuparsi.

Rilassatevi e divertitevi.

OSHO
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venerdì 4 ottobre 2019

J. W. Goethe



“La vita è l’infanzia della nostra immortalità”.

J. W. Goethe

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Al posto degli occhi ho due pistole

Di recente sono apparso alla Madonna… e piangevo sangue, ma non ero affranto e non sprizzavo odio dal mio Cuore, era sangue intriso di compassione, di speranza e d’impeto guerriero, era sangue alchemico, cristico… che risanava la Terra su cui cadeva. E’ il sangue di chi non si rassegna, di chi ha capito che è meglio morire piuttosto che vivere da morto. Braccato dal “pensiero medio” mi difendo con la lama della consapevolezza. Orgoglioso di appartenere a una “categoria a rischio”, lavoro senza tregua per la costruzione di una nuova Età dell’Oro. Al posto degli occhi ho due pistole e quando guardo, guardo solo per colpirti al Cuore.”

Salvatore Brizzi


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martedì 1 ottobre 2019

Fidarsi Conviene

«Un uomo che vive in sintonia con la natura ha sempre fiducia.
Oggi viviamo in un ambiente di assoluto scetticismo. Perfino un bambino dubita – è incredulo, scettico. In passato, anche i vecchi avevano fiducia; l’intero ambiente echeggiava fiducia, fede. Quelle persone erano sane.
Osserva te stesso – ogni volta che dubiti, qualcosa in te si rattrappisce, si ritira; diventi piccolo e gracile. Ti indurisci, qualcosa in te muore, non fluisci più – ti raggeli. Ogni volta che in te sorge fiducia, stai di nuovo fluendo. I blocchi si fondono e tu ti espandi, diventi immenso, sconfinato. Ogni volta che hai fiducia, raggiungi un picco di vitalità, e ogni volta che dubiti cadi morto stecchito.»

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OSHO AND THE ROLLS ROYCES




Osho - Beyond Psychology #24) Just the other day Anando was showing me one book published against me in Australia by a couple who have been sannyasins for three years and have been in the commune. But just looking at their ideas, it seems they have never seen me. They are saying that they were working, working hard, and with their work I was purchasing Rolls Royces. You can see the absurdity: their work was not bringing any money. Their work was making their own houses to live in, the roads - which were needing money, not producing money. But in their mind - and for all those three years also - they must have been resentful. Those Rolls Royces were not produced by the commune. They were presents from outside, from all over the world. And I was not their owner - I had given them to the commune. They were commune property, and I have not brought any of them with me; I have left them with the commune. Everything that I had has been left with the commune. I never owned anything. But there must have been the idea that they are earning money, and I am wasting money. That is their resentment. What money were you earning? In fact you needed money to make houses, to make roads, to make a dam - a dam needed two and a half million dollars to make. You were contributing your labor, but we were not creating money out of it so that I could purchase Rolls Royces, so that I could purchase anything. I have not purchased anything from the money produced by the commune because the commune never produced any money. The commune was absorbing money. In fact all my royalties, all my books, all their profits were going to the commune. The situation is just the opposite - that I had given everything to the commune. Now, four hundred books in different languages were bringing millions of dollars in royalties, and those royalties were going to the commune. If I had wanted to purchase Rolls Royces, I could have purchased my own Rolls Royces, as many as I wanted, just out of my royalties.



 (Osho - Oltre la psicologia #24) Proprio l'altro giorno Anando mi ha mostrato un libro pubblicato contro di me in Australia da una coppia che da tre anni è stata sannyasin e che sono stati nella comune. Ma solo guardando le loro idee, sembra che non mi abbiano mai visto. Dicono che stavano lavorando, lavorando sodo, e con il loro lavoro stavo acquistando la Rolls Royce. Si vede l'assurdità: il loro lavoro non stava portando soldi. Il loro lavoro era fare le proprie case in cui vivere, le strade - che avevano bisogno di soldi, non produrre soldi. Ma nella loro mente - e anche per tutti quei tre anni - devono essere stati pieni di rancore. Questi Rolls Royce non sono stati prodotti dal comune. Erano regali da fuori, da tutto il mondo. E io non ero il loro proprietario - li avevo dati alla comune. Erano proprietà del comune, e io non ho portato nessuno di loro con me; li ho lasciati al comune. Tutto quello che avevo è stato lasciato alla comune. Non ho mai avuto niente. Ma ci deve essere stata l'idea che stanno guadagnando soldi, e io sto perdendo soldi. Questo è il loro rancore. Quali soldi stavi guadagnando? Infatti c'era bisogno di soldi per fare case, per fare strade, per fare una diga - una diga aveva bisogno di due milioni e mezzo di dollari per fare. Tu stavi contribuendo al tuo lavoro, ma noi non stavamo creando soldi per poter acquistare Rolls Royce, in modo che potessi acquistare qualsiasi cosa. Non ho acquistato nulla dal denaro prodotto dal comune perché il comune non ha mai prodotto alcun denaro. Il comune stava assorbire i soldi. Infatti tutti i miei diritti d'autore, tutti i miei libri, tutti i loro profitti erano andati alla comune. La situazione è proprio il contrario - che avevo dato tutto al comune. Ora, cinquecento libri in diverse lingue stavano portando milioni di dollari in royalties, e quei diritti d'autore stavano andando al comune. Se avessi voluto acquistare la Rolls Royce, avrei potuto acquistare la mia Rolls Royce, quante ne volevo, appena uscita dalle mie royalties. http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


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