sabato 28 luglio 2018

"Sai qual è l'origine della tua debolezza?"

"Sai qual è l'origine della tua debolezza?" mi domandò a bruciapelo Raffaele "che ti credi un essere immortale e che hai tutto il tempo che vuoi per diventare un guerriero."

Il suo sguardo imponente cancellò ogni mia obiezione.
" Un guerriero sa che ogni minuto che passa è un minuto in meno su questa Terra e che tutto ciò che è perso non può essere più recuperato. Questa certezza gli da il giusto impeto per essere impeccabile e definitivo in tutto ciò che fa e che dice."


Volevo replicare dicendogli che lui stesso mi aveva detto in più di un'occasione che l'anima è eterna e che sopravvive alla morte.
Come se mi avesse letto nel pensiero aggiunse: " L'eternità che sei non ha niente di personale e nulla da spartire con ciò che sei adesso, anzi è la fine di tutte le illusioni, di tutta la superbia e l'arroganza che ti fa credere di essere speciale e insostituibile. Non c'è niente in te che valga la pena di continuare su questa Terra, nessun ricordo o pensiero che possa servire a qualcuno. Te ne rendi conto?"

Mi sentii improvvisamente triste e le lacrime salirono agli occhi; ebbi il forte impulso di abbracciarlo.
" Non hai molto tempo amico mio; devi imparare a morire adesso, mentre sei ancora vivo. Devi abbandonare tutto ciò che ti intralcia, ti appesantisce e ti illude di essere qualcosa di importante. Devi diventare silenzioso, e brillare come quella stella solitaria lassù, che invece di sparire alla prima luce del sole ha la forza di ricordarsi di sé e di diventare tutt' uno con l'azzurro del cielo infinito. "

Francesco Giacovazzo

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I Quattro Stadi del Risveglio
Una guida alla libertà totale

giovedì 26 luglio 2018

Con l’intangibile respiro nel centro della fronte, allorché questo raggiungere il cuore, nel momento del sonno, abbi il governo sui sogni e sulla morte stessa.

La settima tecnica di respirazione: “Con l’intangibile respiro nel centro della fronte, allorché questo raggiunge il cuore, nel momento del sonno, abbi il governo sui sogni e sulla morte stessa”. Stai entrando in strati sempre più profondi. “Con l’intangibile respiro nel centro della fronte…”. Se hai conosciuto il terzo occhio, conoscerai il respiro intangibile, l’invisibile prana, nel centro della fronte, e conoscerai la pioggia che l’energia, la luce, riversa su di te. “Allorché questo raggiunge il cuore…”. Quando la pioggia raggiungerà il tuo cuore, “nel momento del sonno, abbi il governo sui sogni e sulla morte stessa”. Dividi questa tecnica in tre parti. Prima devi essere in grado di percepire il prana nel respiro, la parte intangibile, la parte invisibile, la sua parte immateriale. Avviene se la tua attenzione è focalizzata tra le due sopracciglia, avviene facilmente. Avviene anche se sei attento nell’intervallo, ma un po’ meno facilmente. Se sei consapevole del centro all’altezza del tuo ombelico dove il respiro viene, tocca ed esce, anche così avviene, ma con minore facilità. Il punto più facile in cui conoscere la parte invisibile del respiro è essere centrati nel terzo occhio. Ma in qualsiasi punto sei centrato, avviene. Quindi inizia a percepire il prana che fluisce dentro di te. Se riesci a farlo, potrai sapere quando morirai: sei mesi prima del giorno della tua morte inizi a saperlo, se riesci a percepire la parte invisibile del respiro. Perché tanti santi predicano il giorno della propria morte? E’ facile perché, se riesci a vedere il contenuto del respiro, il prana che fluisce in te, puoi sentire il momento in cui il processo si inverte. Prima che tu muoia, sei mesi prima, il processo si inverte: il prana comincia a fluire fuori da te, il respiro non lo porta più all’interno, anzi al contrario, lo porta all’esterno, quello stesso respiro. Tu non puoi sentirlo perché non conosci la parte invisibile; conosci solo il visibile, il veicolo; il veicolo sarà lo stesso. Ora il respiro porta il prana all’interno, depositandolo lì, poi torna indietro vuoto, poi è di nuovo riempito di prana e rientra. Perciò ricorda: il respiro che entra e quello che esce non sono la stessa cosa. Il respiro che entra e il respiro che esce sono la stessa cosa in quando veicoli, ma l’inspirazione è colma di prana e l’espirazione ne è vuota. Hai succhiato il prana e il respiro si è svuotato. Quando ti avvicini alla morte accade l’opposto. Il respiro che entra arriva senza prana, vuoto, poiché il tuo corpo non può succhiare il prana dal cosmo; morirai, non ne hai più bisogno. L’intero processo si è invertito, e quando il respiro esce, trasporta all’esterno il tuo prana. Chi è capace di vedere l’invisibile può conoscere immediatamente il giorno della sua morte. Sei mesi prima il processo si inverte. Questo sutra è molto significativo: “Con l’intangibile respiro nel centro della fronte, allorché questo raggiunge il cuore, nel momento del sonno, abbi il governo sui sogni e sulla morte stessa”

Questa tecnica deve essere praticata quando stai per addormentarti, solo allora, in nessun altro momento. E’ questo il momento giusto per praticarla. Ti stai addormentando. A poco a poco, il sonno ti sta cogliendo: tra pochi istanti la tua coscienza si dissolverà, non sarai più consapevole. Prima che quel momento giunga, diventa consapevole: consapevole del respiro e della sua parte invisibile, il prana, e percepiscilo come discendente al cuore. Continua a sentire che sta arrivando al cuore: il prana entra dal tuo cuore nel corpo. Continua a sentire che il prana sta arrivando al cuore, e lascia che il sonno sopraggiunga mentre continui a sentirlo. Continua a sentirlo e lascia che il sonno sopraggiunga e ti sommerga. Se questo accade – se senti arrivare il respiro invisibile nel cuore e il sonno ti sorprende – sarai consapevole dei sogni. Saprai che stai sognando. Di solito non lo sappiamo: mentre sogni pensi che quella sia la realtà. Anche questo accade a causa del terzo occhio. Hai mai visto qualcuno addormentato? I suoi occhi si muovono verso l’alto e convergono nel terzo occhio. Se non lo hai visto, allora osservalo. Il tuo bambino dorme: aprigli gli occhi e guarda dove sono. Le sue pupille sono andate in alto e convergono nel terzo occhio. Dico di guardare i bambini; non guardare gli adulti: non sono attendibili perché il loro sonno non è profondo, staranno solo pensando di essere addormentati. Guarda i bambini: i loro occhi si muovono verso l’alto, convergono nel terzo occhio. A causa di questa focalizzazione nel terzo occhio, consideri i tuoi sogni come reali, non riesci a sentire che sono sogni, solo al mattino te ne rendi conto, sai che stavi sognando. Ma questa è una percezione successiva, retrospettiva: durante il sogno non puoi renderti conto che stai sognando. Se te ne rendi conto, ci sono due strati: il sogno c’è, ma sei sveglio, sei consapevole. Per una persona che diventa consapevole nei sogni, questo sutra è meraviglioso. Esso dice: Abbi il governo sui sogni e sulla morte stessa”. Diventando consapevole del sogno, potrai fare due cose. Prima di tutto, potrai creare dei sogni. Normalmente non riesci a farlo. Quanto impotente è l’uomo! Non puoi neppure creare dei sogni. Se vuoi sognare una determinata cosa, non puoi; non è nelle tue mani. Quanto impotente è l’uomo! Neppure i sogni riesce a creare. Sei solo una vittima dei sogni, non il loro creatore. Il sogno ti capita e non puoi fare nulla. Non puoi né fermarlo né crearlo. Ma se ti addormenti ricordando che il cuore è colmo di prana, se il prana ti tocca continuamente con ogni tuo respiro, diventerai il padrone dei tuoi sogni, e si tratta di una rara padronanza: potrai sognare qualsiasi cosa più ti piaccia. Mentre ti stai addormentando semplicemente annotati che: “Voglio sognare questo sogno” e quel sogno verrà a te. Mentre ti stai addormentando, dì solo: “Non voglio sognare quel sogno”, e quel sogno non potrà entrare nella tua mente. Ma che utilità ha diventare padroni della propria attività onirica? Non è forse inutile? No, non è inutile. Sembrerà assurdo, ma una volta che diventerai padrone dei tuoi sogni, non sognerai più, smetterai di sognare, non ne avrai più bisogno. E, a quel punto, il tuo sonno acquisterà una qualità completamente diversa, la stessa della morte. La morte è un sonno profondo. Se il tuo sonno può diventare profondo come la morte, questo significa che non ci sarà più alcuna attività onirica. Il sogno ti mantiene alla superficie del sonno e, a causa sua, ti muovi alla superficie. Siccome ti aggrappi ai sogni, ti muovi alla superficie. Quando non ci sarà più alcuna attività onirica, cadrai nelle profondità di quel mare. La morte è la stessa cosa. Ecco perché l’India ha sempre detto che il sonno è una morte di breve durata e la morte è un lungo sonno: qualitativamente sono la stessa cosa. Il sonno è una morte da un giorno all’altro. La morte è un fenomeno che di verifica da una vita all’altra, un sonno da una vita all’altra. Ogni giorno sei stanco: ti addormenti e al mattino recuperi la tua vitalità, la tua energia. Sei rinato. Dopo una vita di settanta o ottant’anni, sei completamente esausto; adesso una piccola morte non serve più: hai bisogno di una grande morte. Dopo quella grande morte o grande sonno, rinascerai con un corpo completamente nuovo. Allorché riesci a conoscere il sonno senza sogni, e a essere consapevole in esso, non avrai più paura della morte. Nessuno è mai morto, nessuno può morire: questa è l’unica cosa impossibile. Proprio ieri dicevo che la morte è l’unica certezza, e ora dico che la morte è impossibile. Nessuno è mai morto, nessuno può morire: questa è l’unica cosa impossibile, perché l’universo è vita. Noi continuiamo a rinascere, ma quel sonno è così profondo che si dimentica la vecchia identità.

Osho

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il tuo atteggiamento ostile lo rende nemico

Ancora una cosa, veramente molto strana, ma che è una delle scoperte più profonde del Tantra: tutto ciò che consideri come tuo nemico – avidità, rabbia, odio, sesso, qualsiasi cosa – il tuo atteggiamento ostile lo rende nemico. Considera queste cose come doni divini e avvicinati a esse con il cuore colmo di gratitudine.
Osho
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giovedì 19 luglio 2018

“IO VOGLIO CAPIRTI!!”

PUBBLICO QUESTA CHE SEGUE E’ UNA LETTERA CHE HO RICEVUTO ANNI FA DA UNA MONACA ZEN
PARLA DELL’AMORE:

Caro Felipe,
grazie per la tua lettera, non ho avuto problemi nel tradurla.
Quando abbiamo una relazione con qualcuno, noi dobbiamo capire quella persona. Se capiamo profondamente come è lei, siamo sicuri di amarla profondamente.
Invece di dire “TI AMO”, dovremmo dire “IO VOGLIO CAPIRTI!!”, perché se non capiamo è impossibile amare.
Se lei ha scelto te, e tu hai scelto lei, questo vuol dire che avete scelto anche le difficoltà, come anche le cose belle. Tu hai scelto i suoi fiori come anche la sua spazzatura, e lei ha scelto i tuoi fiori, come anche la tua spazzatura.
Voi dovete imparare insieme a trasformare la spazzatura in fiori.
Un essere umano è impermanente, e non ha un sé separato, tu non sei mai la stessa persona, cambi ogni momento, come anche lei.
Devi guardarla molto attentamente, così vedrai il suo corpo, le sue sensazioni, le sue emozioni, la sua mente : tutto questo in lei cambia ogni momento.
Guardala in profondità e vedrai cose meravigliose in lei. Tu dovresti farle conoscere quante cose belle si nascondono in lei, dovresti dirle quanto la apprezzi, così lei avrà più confidenza in se stessa e crescerà più forte e indipendente.
Non dovresti dirle quello che deve fare, ma dovresti incoraggiarla ad essere quello che già è.
Forse le potresti chiedere aiuto, potresti dire : “Ti prego, dimmi quando ti rendo triste, quando ci sono momenti in cui faccio o dico cose che tu non capisci : ti prego, chiedimi di spiegarti quando faccio qualcosa che non capisci. Se mi rendo conto di quanto ti faccio soffrire, sarò determinato a cambiare. Allo stesso modo, se tu farai o dirai cose che non capirò, mi lascerai chiedere?”.
Quando due persone si amano, le emozioni e i sentimenti dovrebbero avvolgerli come il sangue circola nel nostro corpo quando è in buona salute; ecco perché il dialogo è così importante.
Lei dovrebbe chiederti spiegazioni quando qualche cosa non va, così come tu dovresti fare con lei.
L’unico modo utile per aiutarla è nella tua trasformazione.
Amare qualcuno non è sempre facile, ma se c’è vero amore c’è sempre gioia: fai spazio nel tuo cuore per la gioia!
Non puoi dire a lei che deve cambiare, tu devi cambiare per primo.


MOMENTO PRESENTE, SO CHE SEI MERAVIGLIOSO.



CON AMORE
Sister Annabel
postato da Felipe Guerra FB
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mercoledì 18 luglio 2018

I dieci metodi per fermare il dialogo interiore


I buddhisti zen chiamano il chiacchiericcio mentale “la mente della scimmia”.
Per Buddha, la mente umana è piena di scimmie ubriache che saltano da un ramo all’altro e parlano senza fare una pausa; intendeva lo stato della continua agitazione in cui versa la mente umana. Ecco cosa di solito accade nella vostra coscienza:
La vostra mente compila una lista delle cose da fare e dei problemi da risolvere;
La vostra mente compila una lista di tutte le ansie e le paure, reali o immaginarie;
La vostra mente rimugina le offese ricevute in passato;
La vostra mente giudica il presente;
La vostra mente crea scenari delle catastrofi e dei dispiaceri immaginari, provando a capire “cosa succederebbe se ..... accadrà”, e cerca di elencare le minacce che vi aspettano nel futuro.

Come risultato, la “mente della scimmia” vi impedisce notevolmente di godere il presente. Inoltre, tutta questa negatività scimmiesca influenza il vostro umore, rendendovi infelici, cattivi, ansiosi e depressi. Questa ansia mentale vi impedisce di concentrarsi sulla realtà, e questo si riflette sul vostro comportamento. Tutto ciò vi ostacola nei contatti con le altre persone, perché le impostazioni negative e il turbinio dei pensieri portano ai conflitti e alle incomprensioni. Un gregge delle scimmie vi strilla nella testa tutto il giorno, ed è davvero terribile!
Ma c’è una buona notizia perché esistono delle tecniche per calmare le scimmie strillanti.

Una volta aver domato le scimmie, inizierete a vivere in una maniera completamente diversa. Ecco la lista dei cambiamenti che vi accadranno:
Ritroverete la serenità mentale;
Potrete concentrarvi sul presente e sulla risoluzione dei problemi;
La qualità del vostro sonno migliorerà;
Ritroverete la calma e il benessere. Molti vostri problemi (spesso creati da voi stessi) spariranno dalla vostra vita, automaticamente.
Sarete più felici, acquisendo la libertà interiore e la sicurezza, iniziando a percepire meglio il mondo che vi circonda.

Volete diventare un’altra persona, più calma ed equilibrata? Facciamolo subito. Sotto sono elencati i dieci metodi per addomesticare la vostra “scimmietta”, ovvero per fermare il dialogo interiore.

1. L’intenzione. La prima cosa che dovrete capire è che la “scimmia” può essere addomesticata. Probabilmente, fino ad ora le avrete permesso di saltare dove lei voleva, ma ora porrete fine a questo. Cercate di capire una cosa molto semplice: siete voi a gestire i vostri pensieri, e non viceversa.

2. La comunicazione. La prima cosa che dovete fare è parlare con la vostra scimmietta. Se è troppo agitata, calmatela. Fermatevi un attimo e ascoltate quello che dice questa inquieta creatura. Perché sembra preoccupata? Quali sono i suoi problemi? Dopo di che, fate così:

La vostra scimmietta sta cercando di dirvi che dovrete fare qualcosa? Prendete un foglio di carta e scrivete ciò che vi sta dicendo. Fatelo per calmarla. Dite alla scimmietta che avete scritto tutto e che farete sicuramente ciò che avete progettato. E lei starà subito meglio.

La vostra scimmietta è in ansia per il futuro? Ditele che andrà tutto bene. Inventate un piano su come agire se dovesse accadere qualcosa di imprevisto. Smetterà di infastidirvi con i suoi pensieri sul futuro.

La scimmia è arrabbiata per qualcosa che è accaduto nel passato? Allora fate in piano d’azioni per riflettere sugli eventi accaduti, e per impedire alla scimmia di annoiarvi con questo argomento.

A volte conviene ascoltarla. Quando lei sentirà di poter fare le sue lamentele e di esporre i suoi problemi, si calmerà.

2. Il diario. In teoria, è lo stesso approccio, ma più ampio e regolare. Scrivete nel diario tutti i giorni, e ogni giorno trovate un po’ di tempo per risolvere i problemi che fanno angosciare la scimmietta. Ecco come farlo:
Spiegate alla vostra scimmietta che la lascerete saltare e strillare tutte le mattine per una ventina di minuti.
Nel frattempo scrivete ciò che pensate e sentite, tutto ciò che vi mette in ansia.
Scrivetelo proprio in quel momento quando arriva l’ora di far uscire la scimmietta dalla gabbia.

Poi spiegatele che nel resto della giornata non ritornerete più su questi problemi e che ci ritornerete solo il giorno dopo, quando sarà l’ora della comunicazione con la vostra bestiolina interiore. Mantenete sempre questa promessa. Se la scimmia inizierà a saltare da un ramo all’altro in un altro momento, rifiutatevi di dedicarle del tempo.

Dite: “Oggi sei già stata a fare la tua passeggiata. Aspetta domani. Domani ti ascolterò.” Presto la scimmietta capirà che è inutile disturbarvi quando le gira, tranne le ore delle sedute dedicate alla vostra comunicazione.

4. La Meditazione. E’ un meccanismo estremamente importante, unico, per mettere sotto controllo il dialogo interiore. La mediazione è la tecnica più efficace che può calmare la scimmietta. Mentre meditate, voi allenate la vostra mente, fermate il dialogo interiore, ristabilite le forze e mettete sotto controllo i pensieri. Se meditate ogni giorno, avete meno difficoltà a far tacere la scimmietta. Qui vi racconteremo della meditazione buddista che serve a domare la mente. E’ molto semplice, e quando inizierete a farla, potrete far tacere in fretta la scimmietta. La pratica di questa meditazione è perfettamente adatta ai programmi neuroacustici dell’Istituto di sviluppo della Coscienza. Di più, con questa meditazione voi potrete aumentare l’efficacia dei programmi dell’Istituto. La tecnica è riportata in fondo all’articolo.

5. Il metodo “A-C-C”. Spesso la scimmietta va fuori controllo a causa dei vostri pensieri, quando voi non accettate ciò che accade, ovvero quando sorge il conflitto tra i pensieri e la realtà. In altre parole, gli eventi sono in contraddizione con le credenze e le convinzioni della scimmietta e lei inizia a strillare e a saltare.

La tecnica “A-C-C” aiuterà a risolvere questa contraddizione. Ecco cosa accade veramente.


A: “Attivazione dell’evento”. Ciò che accade attiva una reazione psicologica.
B: “Convinzioni”. La vostra scimmia interpreta ciò che accade in base alle sue convinzioni.
C: “Conseguenze”. Nel corso dell’analisi voi provate determinate emozioni.
Per domare la scimmia con questa tecnica occorre risolvere il problema delle convinzioni che lei adopera, per tratte le conclusioni. Per farlo, fate alla scimmia tre domande:
Tu credi che la gente debba fare così come piacerebbe a me?
E’ giusto aspettare che tutto intorno debba corrispondere alle mie aspettative?
E’ giusta la convinzione che io agisca sempre bene senza fare mai un errore?

Quando rifiuterete le convinzioni che la scimmia tira fuori per giustificare la sua isterica, lei non avrà più il motivo per continuare, e si calmerà.

6. Smettete di giudicare all’infinito. Un giorno Pablo Picasso disse: “Se solo potessimo togliere il nostro cervello e usare soltanto gli occhi.” E’ una frase grottesca, ma riflettiamoci sul suo senso. Picasso sta dicendo che dovremmo permettere ai sensi di percepire ciò che accade, senza giudicare il mondo. Non appena la scimmia inizia a saltare, a giudicare, a criticare e a mostrare il malcontento, fermatela semplicemente. Quando lo farete regolarmente, vedrete che il mondo esterno diventerà più visibile, più chiaro. In più, smettendo di giudicare, vedrete molte più cose di prima.

7. I mantra. Anche questo è un buon metodo per far tacere la vostra bestiola interiore. Fatela ripetere un mantra, o distraetela con un mantra quando inizia a fare casini. Concentrate la vostra attenzione su un suono, su una frase, su una parola. Potete usare qualsiasi mantra, e se non li ricordate, ripetete “Om mani padme hum”, facendo l’accento sulla parola Om, dilatandolo e godendo il suo suono; guardate come la parola Om entra in risonanza con il vostro corpo.

Pronunciate il mantra piano o mentalmente, è più efficace. Più sentimento ci metterete più vi sarà facile far tacere la scimmietta. Inoltre, fermerete la negatività che si propaga dalle chiacchiere della scimmietta.

8. Il metodo “Gioca a Cinque”. Giocate con la scimmietta a questo gioco non appena sentirete i suoi strilli. Provate a calmarla spostando la sua attenzione a ciò che vi circonda. Fatelo così: fermate il flusso dei vostri pensieri e spostate l’attenzione su 5 oggetti vicino a voi. Potrebbe trattarsi di 5 cose che vedete o sentite (anche con il tatto e con il naso). Concentratevi su questo oggetto, odore o suono. Ingannate la scimmia facendo finta di vederlo o di sentirlo per la prima volta. Fingete di vedere per la prima volta un albero o di sentire un suono.
Accadrà un miracolo: la vostra attenzione si concentrerà sul presente, e la scimmietta si calmerà subito.

9. Usate la mente. Diverse volte nella vita avete avuto dei momenti quando la vostra mente era completamente calma. Forse eravate presi da un libro, o da un film, o stavate scrivendo qualcosa ed eravate così concentrati che la scimmietta stava nell’angolo della gabbia, tutta calma. In quei momenti stavate percependo direttamente quello che vi stava accadendo, senza distrarci sulle sue chiacchiere.

Questo accadeva perché avete attirato l’attenzione della vostra mente su qualcosa. La prossima volta quando la scimmia inizierà ad angosciarvi, concentrate su questo la vostra attenzione e così dimenticherete i suoi strilli.

10. La meditazione per controllare la mente. Questa pratica si usava in uno dei monasteri buddhisti. E’ abbastanza semplice e non richiede particolari abilità. Imparerete a fermare il vostro dialogo interiore facendo tacere la scimmia. La pratica funziona realmente, e presto lo capirete.
Assumete una posizione comoda. Chiudete gli occhi. Se volete, potete mettere un programma qualsiasi dell’Istituto di Sviluppo della Coscienza. Mettetevi le cuffie. Inspirate profondamente, Spostate l’Attenzione sulla cima della testa, sul 7° chakra.
Espirando, spostate la vostra Attenzione sull’ombelico.
Continuate a respirare cos, finché non riuscirete a spostare tutta la vostra attenzione dalla cima della testa all’ombelico. Non fate nessun sforzo, tutto deve accadere automaticamente. All’improvviso la vostra attenzione di concentrerà sull’ombelico. Avete raggiunto lo scopo di questa meditazione.
Fate questo esercizio diverse volte.

Questa meditazione domerà rapidamente la vostra mente inquieta e fermerà il flusso dei pensieri; già dopo alcuni minuti i pensieri vi lasceranno.
ConclusioniCome è stato detto, l’addomesticamento della vostra ansiosa scimmietta vi darà un mucchio di vantaggi. Ci vorrà un po’ di tempo, e non sempre riuscirete a raggiungere il silenzio interiore, ma ci riuscirete. Ce la farete ad ammaestrare la vostra scimmietta, con questi dieci metodi descritti sopra. Non appena questo accadrà, la qualità della vostra vita migliorerà e diventerete più calmi ed equilibrati. A sua volta, questo vi permetterà di entrare in uno stato meditativo più profondo e di usare meglio la meditazione per la vostra crescita spirituale. Non dovrete ritirarvi in un eremo per imparare l’arte del silenzio interiore. Iniziate ad ammaestrare la scimmietta già adesso e dopo un po’ di tempo sentirete un netto miglioramento della qualità della vostra vita.

Autore: Lenny Rosolovski



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LA CURA DEL SUONO: LE FREQUENZE DELL'ASCENSIONE

... E’ stato inventato un “diapason” elettronico per l’accordatura dei chakra: si chiama il SOLFEGGIO DELLE FREQUENZE DELL’ASCENSIONE (per analogia con l’ottava di 7 note).


La musica delle frequenze dell’ascensione è stata riscoperta dal dott. Joseph Puleo https://www.youtube.com/watch?v=cbDn1qvU81c che studiò gli antichi manoscritti del monaci gregoriani e scopri che i loro canti furono frequenze di guarigione grazie ad uno speciale arrangiamento dei sei toni del solfeggio.
Il solfeggio inizia dalla nota di base (che corrisponde a Muladhara) e sale in su fino ad Ajna.


I moderni autori hanno aggiunto ai sei toni gregoriani anche quelli che corrispondono al chakra Sahasrara ed oltre.

Le prime tre frequenze sono collegate al subconscio (174-285-396 Hz). L’effetto: liberazione dalle frequenze della paura, della colpa, l’iniziazione quantica.
Le frequenze successive agiscono sui restanti chakra.

474 Hz: Dissoluzione delle pietrificazioni emozionali/convenzioni/abitudini, l’apertura della mente e la capacità di cambiare;
528 Hz: Trasformazione e Miracolo (alcuni ricercatori utilizzano questa frequenza per guarire al livello del DNA;
741 Hz: Il risveglio dell’Intuizione;
852 Hz: Il ritorno dell’Ordine Spirituale;
963 Hz: il Sahasrara.

Lenni Rossolovski scriveva, nel 2011:

“...ascolto sempre più spesso le frequenze standard del solfeggio e noto un risultato positivo per la mia salute. Siamo stanchi delle pasticche, e la cura con il suono è stata da lungo dimenticata... in passato i malati venivano curati con i canti, con inni e psalmi, e spesso questo era l’unica cura che i ricevevano. Ora questo è dimenticato, malgrado il computer ci offra un arsenale enorme degli strumenti acustici.

Il nostro organismo potrebbe essere accordato con l’aiuto dei toni standard del solfeggio. Posso dire in tutta sicurezza: questo funziona.


Così, sono riuscito a liberarmi dai dolori alla colonna vertebrale. E pure da qualche altro acciacco.


Questi toni accordano l’organismo esattamente come in accordatore con un diapason accorda un pianoforte. Ce ne sono molti materiali in internet, fate una ricerca e troverete un mucchio di risultati.


Ma attenzione: scoltateli con le cuffie.


Quando iniziate ad ascoltarli noterete subito quale frequenza vi attira di più: vuol dire che il vostro organismo in questo momento ne ha bisogno. Le prime volte potrete anche avvertire un disagio, avrete persino voglia di spegnere tutto. Dopo le prime sedute i vostri sintomi potrebbero pure aggravarsi! Ma non preoccupatevi, rallegratevi: questo è un bene e significa che l’organismo ha risposto alla frequenza, e sono cominciati i cambiamenti. Tra qualche giorno vi sentirete meglio.


I toni del solfeggio accompagnano molto bene le meditazioni, specialmente la frequenza 528 Hz (trasformazione). ...”



Advanced Mind Institute
il negozio online dove potrai acquistare e scaricare la versione originale e completa DI LENNY ROSSOLOVSKY

La biorisonanza delle frequenze dell’ascensione


Canale You Tube

Music from the Firmament
qui troverai molteplici tracce gratuite delle frequenze del solfeggio
https://www.youtube.com/channel/UCrLs1YG1n-EBwKmX-aooqKA

vedi anche
http://altrarealta.blogspot.com/2015/01/le-frequenze-del-solfeggio.html

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lunedì 16 luglio 2018

Ho visto angeli sporcarsi nel fango ...






















Ho visto angeli sporcarsi nel fango

ho visto piangere le persone più’ ricche

ho visto ridere le persone più’ povere

ho visto il silenzio dentro me




non sara’ mai festa se il tuo cuore non sarà’ colmo di gioia

é una semplice scelta da fare ogni giorno ogni momento




ho visto morire le persone più’ vive

ho visto rinascere persone spente

ho visto nel cuore e nella mente dei disperati

ho visto la luce illuminare le parti più’ buie




non sara’ mai festa se il tuo cuore non sarà’ colmo di gioia

é una semplice scelta da fare ogni giorno ogni momento




ho visto il buio avvolgermi come una coperta calda

ho visto raggi di luce penetrarmi come spade

ho visto la disperazione trasformarsi in gioia

ho visto l’odio trasformarsi in amore



IvanoV Antar Raja

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domenica 15 luglio 2018

Schiavi degli invisibili

Schiavi degli invisibili (tit. or.Sinister barrier) è un romanzo di fantascienza di Eric Frank Russell pubblicato nel 1939. Uscito in Italia nel ’53 per la mitica collana Urania, è stato ristampato nel 2010 dai tipi della Coniglio Editore (che però ha chiuso i battenti). Ve ne parlo perché principalmente a questo testo è ispirato il mio seminario Il Lato Oscuro della Forza, tanto che nel corso della giornata ne scorreremo insieme dei brani. Leggerlo costituirebbe quindi un’ottima preparazione (ammesso che ne troviate ancora delle copie).


Oltre la sinistra barriera (=sinister barrier) dei nostri limiti, oltre questo campo visivo meschino e inefficiente, intenti a dominare ogni uomo dalla culla alla tomba, a depredarci spietatamente come parassiti, stanno i nostri padroni maligni e onnipotenti: gli esseri che sono i veri signori della Terra!
Eric Frank Russell


Il romanzo di Russell è ispirato all’opera dello studioso indipendente – e geniale – Charles H. Fort, autore del famoso (negli ambienti alternativi) Il libro dei dannati, un’opera che tratta delle migliaia di fatti inspiegabili (e quindi “dannati” dalla scienza) che accadono nel mondo praticamente tutti i giorni e che solitamente nessuno mette in collegamento fra loro. Charles Fort criticava il classico metodo scientifico che isola i fatti per studiarli. Secondo lui ciò che è isolato è privo di vita, non è reale. Non è mai riuscito a includere tutti i misteri in una visione unica, ma alla fine ha elaborato un’interessante teoria: noi siamo proprietà di qualcuno. «L’umanità intera è proprietà privata di “qualcuno” che ne sta al di fuori e che la sfrutta per i suoi fini. Come un contadino che tiene il suo gregge di pecore all’interno della palizzata che circonda il suo podere e le sfrutta per la lana e per il latte. E ogni tanto se ne mangia una». [dall’introduzione al testo]



L’agente governativo protagonista del libro di Russell comincia a collegare fra loro le morti improvvise di alcuni scienziati in vari posti del mondo, fino a comprendere che: «l’intera umanità è stata, senza rendersene conto e forse da sempre, schiava di entità, i Vitoni (Vitons), “quarto stato della materia”, non si sa se originari della Terra oppure provenienti da un altro pianeta. Esseri che ci hanno usato come oggetti di consumo: mucche, pecore, api. O meglio: hanno considerato oggetti di consumo i nostri sentimenti, le nostre emozioni che più forti sono, più violente sono, meglio è, perché più nutrimento procurano ai Vitoni: il loro è “un banchetto della sofferenza umana”, “un nutrimento emotivo”. Finché qualcuno casualmente non riesce a vederli e allora mal gliene incoglie. E tutta la lotta contro queste entità si compie, in fondo, per essere alla fine sicuri che quanto si prova sia genuino, personale, non artificiosamente indotto da loro per non si sa bene quale motivo (o meglio: si sa: per un motivo “gastronomico”!)».[dall’introduzione al testo]


«Siccome tutti i nostri dati indicano che i Vitoni orientano le opinioni come vogliono, guidando sottilmente i pensieri nel mondo per loro più conveniente, è quasi impossibile stabilire quali giudizi si sono evoluti naturalmente e logicamente e quali sono stati imposti all’umanità».

«Tutti gli indizi che abbiamo potuto raccogliere dimostrano senza il minimo dubbio che i Vitoni sono esseri fatti di energia primaria in forma compatta ed equilibrata. Non sono solidi, né liquidi, né gassosi. Rappresentano un’altra categoria non classificata, [... … ] ma non sono di materia nel senso comunemente accettato». [dal cap. IX del testo]



Queste cose sono state scritte nel 1939, quando le “teorie del complotto” in stile David Icke erano ancora di là da venire.  non c’è da stupirsi di tanta lungimiranza da parte di Eric Frank Russell, se consideriamo che determinate informazioni sulle interferenze aliene, all’interno delle scuole esoteriche – quelle che “non esistono” e non hanno un sito – vengono tramandate da millenni. Inoltre c’è da considerare che i migliori scrittori di fantascienza sono sempre stati anche i romanzieri più intuitivi e capaci di accedere naturalmente a delle conoscenze che in verità “sono nell’aria”

Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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domenica 8 luglio 2018

Rudolf Steiner descrive gli esseri spirituali ostili che nutrono la tua paura e l'ansia

L'ansia, la depressione e la paura oggi ci devastano enormemente , ma pochi si fermano a considerare che oltre alle influenze materiali nella nostra vita, possiam essere anche sotto l'influenza di esseri che esistono in dimensioni al di fuori della nostra percezione ordinaria.

Ma c'è molto di più nella realtà di quello che possiamo vedere. sentire, ascoltare, gustare e toccare. In effetti, una contabilità della materia che compone l'universo rivela che circa il 73% di esso è costituito da energia oscura , e un altro 23% è costituito da materia oscura, nessuno dei quali può essere visto o compreso. Inoltre, l' occhio umano è in grado di vedere solo lo 0,0035% dell'intero spettro di radiazioni elettromagnetiche (EM) . Quando guardiamo nei cieli, il 96% di esso è invisibile per noi. Incluso in questo i regni spirituali e c'è un intero universo di possibilità che esiste oltre i nostri cinque sensi.

Pochissimi scienziati oggi sono disposti a esplorare la metafisica per esaminare la vita oltre la percezione ordinaria , al fine di creare una connessione tra il visibile e l'invisibile.

Rudolf Steiner, tuttavia, uno dei più prolifici e dotati scienziati, filosofi ed esoteristi del suo tempo, dedicò molto del suo lavoro al compito di scrutare dietro il velo , condividendo la sua intuizione sulla natura più profonda della vita e del mondo oltre .

Riguardo all'ansia e alla depressione, Steiner parlò di esseri ostili nel mondo spirituale che influenzano e alimentano le emozioni umane; un concetto ampiamente rifiutato dalla maggior parte di oggi. Tuttavia questa analisi vale anche per gli sciamani e altri che accedono alle dimensioni spirituali per alleviare la sofferenza mentale dei loro pazienti.

Molti hanno familiarità con la nozione di vampiri energetici o persone che succhiano la tua energia e si nutrono delle tue emozioni negative. Sull'esistenza di entità simili che esistono in altre dimensioni, Steiner ha scritto:


"Ci sono esseri nei regni spirituali per i quali l'ansia e la paura che emanano dagli esseri umani offrono cibo di benvenuto. Quando gli umani non hanno ansia e paura, allora queste creature muoiono di fame. Le persone non ancora sufficientemente convinte di questa affermazione potrebbero capire che si intende solo relativamente. Ma per coloro che hanno familiarità con questo fenomeno, è una realtà. Se la paura e l'ansia si irradiano dalle persone e si scatenano nel panico, allora queste creature trovano un'alimentazione gradita e diventano sempre più potenti. Questi esseri sono ostili all'umanità.
Tutto ciò che si nutre di sentimenti negativi, di ansia, paura e superstizione, disperazione o dubbio, sono in realtà forze ostili in mondi supersensibili, che lanciano attacchi crudeli sugli esseri umani, mentre vengono nutriti. Pertanto, è innanzitutto necessario iniziare che la persona che entra nel mondo spirituale supera la paura, i sentimenti di impotenza, disperazione e ansia. Ma questi sono esattamente i sentimenti che appartengono alla cultura e al materialismo contemporanei; poiché estranizza le persone dal mondo spirituale, è particolarmente adatto a evocare la disperazione e la paura dell'ignoto nelle persone, richiamando così le forze ostili sopra menzionate contro di loro ". 

RUDOLF STEINER
Le emozioni negative sono cibo per gli spiriti nemici.

Un concetto come questo non è facilmente accettato nella conversazione quotidiana guidata da un rigido scetticismo e dal materialismo scientifico . Le tradizioni di oggi hanno cercato di espellere l'anticasaggezza metafisica e la sua applicazione pratica dalle nostre vite, e sebbene l'indagine scientifica abbia un valore eccezionale, la percezione spirituale è sempre stata una parte della nostra esperienza.


Eppure, nonostante il cinico scetticismo, tutte le antiche scuole misteriose, le vere intuizioni sciamaniche e gli insegnamenti esoterici (molti dei quali sono stati soppressi e / o distorti per migliaia di anni per ovvi motivi) hanno trasmesso questa verità per "quelli" che hanno occhi per vedere e orecchie per sentire ", usando la propria lingua e il proprio simbolismo, sia" La legge generale "(Cristianesimo esoterico), Arconti (Gnostici)," Signori del destino "(Ermetismo), Predatori / Voladores -" L'argomento di tutti gli argomenti "(Sciamanesimo, Castaneda)," Il malvagio "(Gurdjieff), Gli Shaitan (Sufismo), I Jinn (mitologia araba), Wetiko (Spiritualità dei nativi americani), Forze ostili occulte (Sri Aurobindo e La madre, The Yoga integrale), ecc. "
BERNHARD GUENTHER
I rapporti con gli esseri extrasensoriali o iperdimensionali sono stati a lungo una parte della nostra storia e sono direttamente accessibili a chiunque di noi quando viene data adeguata pratica e attenzione alla questione. So che questo è vero dalle mie esperienze con lo sciamanesimo e la medicina delle piante,dove è del tutto possibile entrare in stati di coscienza in cui esistono tutte le cosmologie della vita e sono disponibili a interagire.

Trovarsi nella routine della spirale negativa del parlare a se stessi , depressione, angoscia paralizzante, o paura incontrollabile e irrazionale, è un segno, come sottolinea Steiner, di una disconnessione dalla nostra vera natura spirituale, esacerbata dagli esseri che operano nei regni spirituali . Questo è il motivo per cui alcuni considerano i disturbi come queste delle malattie spirituali , e fino a quando la frattura non viene sanata con la giusta attenzione allo sviluppo dello spirito, i sentimenti tendono ad esacerbare e ad indurre ulteriore angoscia.


"Quando gli umani non hanno ansia e paura, allora queste creature muoiono di fame."

RUDOLPH STEINER

Dylan Charles
theeventchronicle
Sa Defenza

http://sadefenza.blogspot.com/2018/02/rudolf-steiner-descrive-gli-esseri.html


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martedì 3 luglio 2018

L' ENERGIA DEL PENSIERO AL SERVIZIO DEL PROGRESSO SPIRITUALE


I discorsi vacui e le chiacchiere vane assorbono una notevole quantità di energie vitali, come i pensieri inutili e vuoti.


E' necessario non disperdere il pensiero e osservare l'economia più stretta della sua energia per utilizzarla nella contemplazione di Brahma.

Tutti i pensieri nocivi e vani devono essere
allontanati decisamente,
poiché impediscono la crescita dello Spirito.

Un pensiero inutile vi allontana dall'Assoluto;
non dovete quindi permettere alla mente di percorrere quei sentieri dove nascono abitudini e atteggiamenti dannosi
e inefficaci.

Vibrazioni di frequenza uguale armonizzano tra di loro,
vibrazioni di frequenza diversa si respingono.

Secondo questo principio, tutti i principi simili si
attraggono e si trasmettono da persona a persona.

Infatti il pensiero è movimento costante, forza vivente e dinamica.

Se la vostra mente si sofferma su
un pensiero sublime, si sintonizzerà con altri pensieri sublimi.

Naturalmente i pensieri dannosi e dispersivi
attireranno altri uguali pensieri.



Swami Sivananda Saraswati,
medico, filosofo e yogi indiano, da: *La potenza del pensiero*

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