lunedì 29 aprile 2019

Esiste una fonte di luce, ma non esiste una fonte di buio.

- Esiste una fonte di luce, ma non esiste una fonte di buio.

“... C'è una fonte della conoscenza, ma non c'è una fonte dell'ignoranza. La morte e l'odio appaiono laddove le fonti sono esaurite.. E il deserto avanza laddove non c'è acqua. Il buio c'è un quei posti dove il sole è stato oscurato.

Perciò, non ti lamentare e non ti rattristare a causa di molta cattiveria ed indifferenza, è meglio che tu diventi una fonte d'amore e di cura proprio lì dove stai.
Attorno a te, come accanto ad una fonte, cresceranno l'erba e le piante rigogliose, insieme ai fiori dei sorrisi felici e degli sguardi luminosi. Sei una fonte, sei l'inizio, sei una stella nel cielo buio. Perciò non dissertare sui difetti del mondo, ma mandagli ciò di cui ha davvero bisogno per vivere, amare e fiorire."


“... Ma dove prendo tanta vita, acqua, luce e amore per soddisfare tutti coloro ne hanno bisogno? Non credo di essere una fonte inesauribile."

“... Sei inesauribile proprio perché non c'è nessun tuo "io". Sei come una fessura, o una ferita trapassante, un buco della serratura attraverso la quale passano i raggi dell'amore divino. Apriti e condividi, sii generoso. Non abbia paura di esaurirti, e non morirai mai."

(Igor Nemoff)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

domenica 28 aprile 2019

«A volte puoi semplicemente scomparire…

«A volte puoi semplicemente scomparire…

A casa tua: vivi come se non esistessi.
È veramente una meditazione bellissima. In 24 ore puoi provarci diverse volte: mezzo secondo sarà sufficiente. Per mezzo secondo fermati, non fare altro: tu non esisti e il mondo va avanti.
A mano a mano che aumenta in te la consapevolezza che il mondo va avanti perfettamente anche senza di te, sarai in grado di conoscere un'altra parte del tuo essere che per lungo tempo, per intere esistenze, è stata trascurata. Ed è la tua ricettività: sii semplicemente disponibile, diventa una semplice soglia.
La vita continua il suo fluire anche senza di te.»


Osho, Il libro arancione – Edizioni Mediterranee

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

martedì 23 aprile 2019

OSHO

“Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non dò nessuna filosofia di vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. E il mio approccio inizia con una deprogrammazione. Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di deprogrammazione. Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta, perché non ti appartiene. Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere… ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti. Chi viene da me, anche se è cristiano, non lo sarà più; anche se è un hindu, non lo sarà più; anche se è mussulmano, non lo sarà più. Io mi limito a ridare a ciascuno la propria innocenza, la propria umanità, la propria purezza, la propria individualità. Il mio lavoro tende essenzialmente a distruggere i condizionamenti di quanti vengono da me. Ed è un lavoro semplicissimo, perché nessuno di quei condizionamenti ha basi logiche, nessuno si fonda sull’intelligenza. Sono tutte superstizioni, sorrette da impalcature logiche, ma quella logica è falsa. Non esiste nulla di autentico. Il mio lavoro fondamentale è questo: renderti un individuo, non un semplice ingranaggio del sistema, non una particella della massa. Voglio darti un’integrità, una libertà dell’anima, in modo tale che tu non sia più vittima di alcuna schiavitù, che sia cristianesimo, induismo, ebraismo: per la prima volta sarai semplicemente te stesso. A quel punto entrerà in gioco la tua ricerca della verità, la tua indagine nella verità. E ricorda, tutte le risposte che ti sono state date da altri non potranno mai salvarti. Solo la tua risposta, quella che troverai con le tue mani, con la tua ricerca, potrà liberarti dall’ignoranza, dall’infelicità, dall’angoscia.”

“Trasforma la tua vita in una ricerca. Interrogati sui valori che hai accettato. Interrogati su tutto ciò in cui sei stato portato a credere. Interrogati su ciò che è stata la tua vita fino a questo momento. Interrogati sul tuo vivere come un automa, sulla tua esistenza meccanica.”

“Nessuno mai è stato d’accordo con gli individui che hanno detto la verità. Le menzogne sono dolci. Le menzogne fanno comodo, sono convenienti. La verità non accetta compromessi. Sei tu a dover cambiare, a doverti adattare alla verità. La verità non cambia, non si adatta alla tua convenienza. Le menzogne si comportano diversamente: sono disposte a cambiare a seconda di quello che fa comodo a te. Per questo le menzogne hanno dominato l’umanità, mentre la verità è stata crocifissa. Le menzogne sono state incoronate e la verità è stata condannata a morte. La situazione non è affatto cambiata; è sempre la stessa. Basta che tu dica la verità e tutti sono in collera con te. Basta che tu dica la verità per irritare tutti coloro che vivono comodamente nelle menzogne. Hai turbato la loro pace, hai interrotto il loro sonno, hai disturbato i loro dolci sogni.”

sabato 20 aprile 2019

Questo corpo non è me.

Questo corpo non è me.
Non sono limitato da questo corpo.
Sono vita senza confini.
Non sono mai nato e non sono mai morto.
Guardo l'oceano e il cielo stellato,
manifestazioni della mia meravigliosa Vera Mente.
Sono libero al di là di ogni tempo.
Nascita e morte sono soltanto porte che oltrepassiamo,
sacre soglie nel nostro viaggio.
Nascere e morire sono come giocare a nascondersi.
Allora ridi con me,
prendimi per mano,
diamoci un saluto,
un arrivederci,
per ritrovarci presto.
Ci ritroviamo oggi.
Ci ritroveremo domani.
Ci ritroveremo alla sorgente in ogni momento.
Ci ritroveremo in ogni forma di vita.


(da "Il Canto del Cuore", Thich Nhat Hanh e la comunità monastica di Plum Village, ed. Essere Pace)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

mercoledì 17 aprile 2019

profondamente felice senza alcun motivo

«Dalla meditazione profonda, nasce la beatitudine: per tutto il giorno e per tutta la notte, sei profondamente felice senza alcun motivo. È qualcosa che trabocca dentro di te: si tratta della tua stessa natura, del tuo dharma. A quel punto, non hai bisogno di conoscere dio, non ti occorre nessun prete, né vivi nell’infelicità o in una prigione. Non appena senti che qualcosa è diventato falso, finto, una maschera, abbandonalo: resta fedele alla tua consapevolezza. Quella è la tua sola responsabilità, tutto il resto seguirà e la tua vita diventerà colma di gioia.»

Osho, Su la testa – Feltrinelli Editore
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

– Mi vuoi sposare?

– Mi vuoi sposare?
– No

– Davvero no?
– Sì davvero no, non voglio sposarmi.


– Perché non mi ami?
– Sì, che ti amo ma non voglio che ci sposiamo, ecco se vuoi possiamo levare la "S" e ci “posiamo”.

– Ci posiamo?
– Sì ci posiamo, su un bel prato di fiori magari, e dopo potremmo, se ti va, levare anche la "P" e così ci “osiamo”.

– Ci osiamo?
– Sì, perché no, il prato di fiori, io e te che osiamo di noi e magari quando i sudori saranno diventati un odore solo, leviamo anche la "O", così rimane il “siamo”.

– Il siamo?
– Sì il siamo, la presenza e una volta diventati una cosa sola, consapevoli, leviamo anche il "SI" per dare la nostra conferma al cielo e tra noi, rimarrà solo e per sempre “amo”.

– Allora ricapitoliamo: sposiamo, posiamo, osiamo, siamo e resta "amo" ... giusto?
– Giusto.

– Lo voglio...
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

martedì 16 aprile 2019

LA MALATTIA DAL NOME "HO TANTO DA FARE"

"... Incontrai per strada un'amica, le chiesi come stava. Mi ha guardato alzando gli occhi da terra e borbottò: "Ho tanto da fare... tanto... ci sono tante cose che devo fare, non te lo immagini." Quasi contemporaneamente incontrai un amico e gli feci la stessa domanda. La risposta fu la stessa: "Sono molto occupato, devo fare tante cose". E la sua voce era stanca, rauca.
Questa terribile abitudine di essere sempre occupati si sviluppa molto presto. Dopo aver traslocato chiesi alla vicina (molto simpatica) quando i nostri bambini potevano giocare insieme. Lei sfogliò l'agenda e disse che sua figlia avrebbe i 45 minuti liveri tra due settimane, perché ha lezioni di canto, di piano e la ginnastica. Era una bambina molto impegnata...
Che cosa è successo al mondo nel quale potevamo stare con le persone amate e riflettere senza fretta su quello che sentivamo? Dove sono le conversazioni piene di significativo silenzio che non aveva bisogno di essere interrotto? E come abbiamo creato un mondo pieno di montagna di cose da fare?


La malattia "Ho tanto da fare" è devastante per la nostra salute e il benessere. Ci impedisce di essere accanto ai nostri cari anche quando ci troviamo nella stessa stanza, ci impedisce di creare le affinità delle anime.
Dopo il 1950 sono sorte tante nuove tecnologie. Pensavano che il progresso ci avrebbe fatto la vita più semplice, liberando molto tempo. Ma in realtà non abbiamo nessuna libertà, siamo incollati agli schermi dei tablet o smartphone, Il che significa che non esiste nessuna differenza tra l'ufficio e la casa. I bambini dormono, e noi siamo di nuovo online...
...Non si può vivere così.

Quando io chiedo: "Come stai?", non ti chiedo la lista delle cose che devi fare, ti chiedo di ciò che accade nel tuo cuore. Dimmelo. Voglio sapere la risposta di un uomo vivo.
...Mi chiedete cosa possiamo fare. Non lo so. Tutto ciò che so è che noi stiamo perdendo la capacità di vivere una vera vita. Occorre cambiare il rapporto con il lavoro e con le tecnologie. Per vivere da umani. William Yeats scriveva: "Un uomo che decide di studiare gli angoli bui della sua anima ha bisogno di più coraggio di un soldato nel campo di battaglia." Quando mai potremmo studiare questi angoli bui se siamo così occupati?

Proviamo a costruire un mondo nel quale uno di noi dice: "Sono molto impegnato", e l'altro risponde: "Lo so amico. Siamo tutti impegnati. Ma dimmi cosa succede nel tuo cuore."

(O.Safi)
(vk.com)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

domenica 14 aprile 2019

rimanere di fronte a ciò che è

L’importante non è quindi se esista la felicità, ma indagare sin dall’inizio che cos’è la sofferenza e stare con essa finché arriva la risposta giusta. La risposta giusta non può arrivare se la cercate. Nel momento in cui cercate la risposta giusta, la mente sta proiettando quella che vuole come risposta; quindi non è più interessata ad ascoltare la sofferenza. Non è più interessata ad ascoltare, è interessata alla risposta attraverso cui rifiutare la sofferenza.


Nel momento stesso in cui volete rifiutare qualcosa, troverete una risposta soddisfacente; e così la mente cercherà quella soddisfazione e non la comprensione della sofferenza. In fondo, è quello che vogliamo tutti. Vogliamo la soddisfazione, nella posizione sociale, nei rapporti o nelle idee. Più abbiamo soddisfazione e più soffriamo, perché la mente soddisfatta non è mai in pace: viene continuamente sfidata in tutti i settori della vita.

Quindi, una mente che comprende che sta cercando la soddisfazione, la soddisfazione del desiderio di trovare una risposta alla sofferenza, abbandona tutto ciò. Allora c’è soltanto l’ascoltare, il vedere l’intero processo di come la mente fugge, di come non rimane mai con la sofferenza, di come non affronta la paura. La paura nasce solo quando scappiamo da tutto questo. La paura è nel processo stesso della fuga, non quando affrontate le cose. Solo quando fuggite dalle cose, in questa stessa fuga si crea la paura; non quando guardate la cosa, ciò che è.

Posso quindi guardare la sofferenza senza fuggire, che è appunto ciò che crea sofferenza, che crea paura, che mi impedisce di guardare? Se riesco a guardarla, c’è la possibilità di ascoltare la sofferenza senza interpretazioni, senza giudizio, senza traduzione o ricerca di un risultato. Solo allora c’è la possibilità di ascoltare, di scoprire qualcosa al di là della mente.

Non possiamo scoprire ciò che è al di là della mente se non riusciamo, se non sappiamo rimanere di fronte a ciò che è. Richiede enorme attenzione, una grande consapevolezza passiva, osservare senza giustificazioni, senza giudizi; semplicemente osservare, semplicemente ascoltare. In ciò c’è trasformazione. In ciò c’è una felicità che non è misurabile dal tempo, dalla mente.

J. Krishnamurti
Tratto da “Riflessioni sull’io”
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

sabato 13 aprile 2019

RELAZIONI E DIPENDENZA

Ogni volta che diciamo o pensiamo frasi del tipo “senza di te non vivo”, oppure “ti amo perché mi completi”, o ancora “non sono niente senza di te”, viviamo uno stato di dipendenza, non di amore.
Questo modo malsano di pensare all’amore riguarda molte relazioni, non solo quelle di coppia. Pensate alla relazione tra genitore e figlio oppure a quella tra nonni e nipoti e anche alla relazione amicale. Difficile oggigiorno trovare in questi legami la libertà di essere se stessi e la libertà di lasciar vivere autenticamente gli altri.
Eppure la libertà è il pilastro della relazione matura. Se non vi è libertà non esiste relazione sana, se non vi è prima di tutto individualità non può esistere alcun legame buono.
Libertà non intesa come “ti faccio fare tutto quello che vuoi e faccio tutto quello che voglio”, ma libertà intesa come “riconosco e rispetto la mia individualità, riconosco e rispetto la tua individualità. Non voglio fonderti in me, nei miei ideali, nelle mie convinzioni e non voglio che tu faccia altrettanto. Parliamo, comprendiamoci, avviciniamoci o allontaniamoci… ma rimaniamo noi stessi”.
È complicato fare ciò, prima di tutto perché spesso ci perdiamo, non sappiamo più chi siamo e quindi come facciamo a riconoscere che siamo fusi con altri o che la nostra vita dipende totalmente da altri e non da noi stessi?
È necessario fermarci e riflettere sul nostro modo di vivere, sulle emozioni che nascono dalle relazioni con gli altri. Sapete, per esempio, che chi vi fa arrabbiare vi domina? Accade ciò perché quella determinata persona è in grado di toccare tasti della nostra anima facilmente influenzabili e deboli. Non prendiamocela con quella persona, lavoriamo su noi stessi: la rabbia è un’occasione importante per riuscire a conoscerci meglio!
Tutto ciò che accade nelle nostre vite è un’occasione per riflettere, per comprenderci e per migliorarci. Lamentarsi, cercare sempre un colpevole esterno a noi ed essere sempre pessimisti sono atteggiamenti che non portano a nulla, ci consumano e nel tempo ci danneggiano fisicamente e mentalmente.
Conosciamoci a fondo, chiediamoci perché abbiamo reagito così in quella determinata circostanza, perché quella persona ci suscita quelle emozioni… spogliamoci delle difese che mettiamo in atto con l’intento di proteggerci e che invece nascondono il nostro vero Io.
Solo capendo chi siamo possiamo vivere in modo armonico con gli altri. Le relazioni si trasformano così in relazioni d’amore e di affetto autentiche, mature, costruttive e sane. Non esiste dipendenza, fusione, necessità, bisogno… tutte caratteristiche primitive, necessarie al neonato per sbocciare in un secondo momento ma assolutamente deleterie per l’adulto.
Chiedetevi cosa vi lega ad una persona e se la risposta è dipendenza, fusione, necessità o bisogno, allora dovete cambiare direzione di vita: potete farlo rimanendo accanto a quella persona e rivoluzionare pensieri, atteggiamenti ed emozioni alla ricerca del vostro vero Io (situazione complicata da gestire ma fattibile!), oppure allontanatevi, raccoglietevi in voi stessi, trovatevi.
Ritrovate voi stessi e scoprirete che deciderete di trascorrere del tempo con una persona non perché senza di lei non riuscite a vivere, non perché senza di lei la situazione è troppo complicata da gestire, non perché insieme potete avere una sicurezza economica e via dicendo, ma semplicemente e meravigliosamente perché la vostra individualità che si incontra con la sua individualità crea momenti stupendi di arricchimento da entrambe le parti.

(Elena Bernabè)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

venerdì 12 aprile 2019

LA VITA È UN SOGNO

Leggete questo straordinario insegnamento di Yogananda

Ricorda che la mente è il potere che governa questo corpo, quindi se la mente è debole anche il corpo diventa debole. Non intrististi o preoccuparti di nulla. Se rafforzi la tua mente non sentirai sofferenze fisiche. Non importa cosa succede, devi essere assolutamente libero nella tua mente.


Come in un sogno puoi pensare che stai male e svegliandoti di colpo vedi che non è vero, così nello stato di veglia devi sapere che la vita non è altro che un sogno.

La mente non ha alcun legame con il corpo se non quello che tu gli dai. Quando la mente potrà rimanere distaccata dal corpo a tuo piacimento, tu sarai libero. Ricorda che sei immortale. Per poter superare le prove della vita avrai bisogno di ringiovanire sia il corpo che la mente. Dovrai sviluppare l’elasticità mentale. Se non puoi fare fronte alle prove della vita, sarai indifeso quando i problemi e le tribolazioni arriveranno.

A volte la vita sembra un gioco crudele. La sola giustificazione per questo è che la realtà è solo un sogno. Hai avuto molte esperienze attraverso molte incarnazioni e ne avrai altre in futuro, ma non dovrebbero impaurirti. Devi recitare tutte le parti in questo film della vita, dicendo a te stesso “Io sono Spirito”.

Questa è la grande consolazione che la saggezza ci dà. Realizza la presenza dell’infinito. Guarda Dio, tuo Padre, il tuo Spirito, dietro le ombre. Nel profondo del tuo essere realizza questo, indipendentemente da ciò che i tuoi pensieri comandano.

Non lasciare sedere nessuno sul trono del tuo cuore se non Dio. Se ami la creazione di Dio più di Dio stesso, sarai deluso. Dio deve essere il primo e l’ultimo, sempre. Non seguire i dettami dei tuoi sogni terreni, perché qualche volta i sogni si trasformano in incubi. Distruggi queste illusioni risvegliandoti in Dio e sarai salvo per sempre.

(di Paramhansa Yogananda, Inner Culture, aprile 1941)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

Paramhansa Yogananda
Una biografia con ricordi e riflessioni personali
Voto medio su 5 recensioni: Buono

giovedì 11 aprile 2019

TU SEI UN OLOGRAMMA

Non crederai ai tuoi occhi – il tuo viso è un ologramma.
Questo esperimento sarà la prova della tua reale sostanza. E’ un esperimento della conoscenza del sè.


Ti serve un grande specchio.
Siediti di fronte allo specchio, rilassati e poi concentrati su una delle tue pupille.
Guarda fisso nella zona della pupilla e vedrai un buco nero.
Non distrarti. Fissa la tua pupilla.
Con la coda dell’occhio osserva i cambiamenti del tuo viso senza staccare gli occhi dalla tua pupilla.
Già dopo qualche minuto il tuo viso comincerà a cambiare, ti vedrai diverso.
Non spaventarti. E’ un’illusione ottica, come tutto questo mondo olografico.

Capirai che il tuo viso non è altro che una maschera che cambia la sua forma, e sembra inserito in questa realtà ma si trova altrove.
Il tuo viso è una maschera con i buchi neri attraverso i quali osservi la realtà esterna.
Soltanto il vuoto nero degli occhi non cambierà durante l’esperimento; tutto il resto cambierà forma.
Un’attenta osservazione del proprio viso comporta una presa della coscienza riguardo la vera natura della realtà.
Continua a guardare e vedrai che la tua testa sembrerà sospesa nell’aria e sembrerà più vicina a te rispetto al resto del corpo.
Il corpo ti sembrerà piatto, disegnato sullo sfondo.

Guarda bene dentro il buio delle tue pupille. Chi ti guarda da lì?
Vedrai che ti osserva il Vuoto, attraverso questa maschera virtuale 3D.
Continuando a guardare, ora rivolgi lo sguardo dentro di te. Prima osservavi, attraverso i buchi/occhi della tua maschera virtuale, il mondo esterno, ora gira il tuo sguardo dentro di te.
Che cosa vedi?
Vedi un immenso Vuoto. QUESTO sei tu, è la tua vera realtà. Un immenso vuoto cosmico guarda il mondo attraverso i tuoi occhi. Guarda attraverso le maschere delle persone diverse che si considerano separate, ognuno con i propri pensieri. E’ una delle illusioni olografiche.
L’immensità è una sola ma si rivela attraverso un’infinità di esseri.

UN’ENTITÀ IMMENSA E SENZA CONFINI GUARDA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI OGNI PERSONA.
Advanced Mind
http://divinetools-raja.blogspot.it
La Via del Ritorno... a Casa




Davanti allo specchio

Senza mai chiudere gli occhi, siedo davanti allo specchio illuminato da una candela, il mio volto riflesso che ondeggia, mutevole, rivelando facce, parvenze. E d’un tratto lo specchio è vuoto! Il volto che stavo osservando è sparito. Sto fissando il vuoto! Tengo gli occhi aperti per pura forza di volontà. Il corpo comincia a tremare, il cuore mi batte all’impazzata, il sudore mi scende dalla fronte mescolandosi alle lacrime prodotte dai miei occhi doloranti. Ma in un angolo imprecisato dentro di me si risveglia un ricordo: Osho che descrive questa tecnica, il tratak, e parla dello specchio che alla fine diventa vuoto. Esorta, una volta arrivati a questo punto, a non distogliere lo sguardo, a perseverare. E dice che sarebbero affiorati volti appartenenti a vite passate.
E succede in un istante. Nello specchio riappare un volto. Non è il mio, eppure sono io. I tratti del viso sono differenti – la forma degli occhi, il taglio della mascella – ma contengono anche un’inequivocabile qualità di me. Poi sparisce, solo per lasciare il posto al successivo. E prende il via il turbine. Appare un volto, riempiendo lo specchio per un istante, poi scolora, dissolvendosi in un altro. Sopracciglia che si assottigliano e si inarcano, poi si infoltiscono, pesanti sulla fronte. Attaccature dei capelli ora basse, ora alte. Barbe che si accorciano, poi si allungano. Occhi ora spalancati, ora ridotti a piccolissime fessure. Infine resta solo un volto, costante, a osservarmi dallo specchio. Un viso ovale, più vecchio del mio, dagli zigomi alti e la fronte liscia e piatta. La barba incolta e brizzolata che nasconde la bocca; gli occhi di un marrone orientale, liquido e profondo. Tibetano. Per qualche ragione il viso sembra tibetano. Immobili, riflettiamo l’uno il viso dell’altro, i nostri sguardi incollati.
Poi, ancora una volta, per una minima frazione di secondo, lo specchio torna a essere vuoto. E un attimo dopo guardo dritto negli occhi di un lupo che ringhia! I miei occhi si chiudono bruscamente. E rimango seduto lì, nella mia oscurità interiore, tremante.

1974 Lonavla  Pune

La Via del Ritorno... a Casa

Guardo in lontananza ...

Guardo in lontananza le vette innevate, illuminate dal sole e sento la mia ANIMA che è attratta da cio' che è grandioso infinito ed eterno

IvanoV Antar Raja

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

lunedì 8 aprile 2019

QUOTE OSHO





http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

La strada è aperta

“È giunta l’ultima epoca dell’oracolo di Cuma, [...] già una nuova stirpe scende dall’alto del cielo”.
Virgilio, Bucoliche, IV ecloga

Una profezia scritta nei Purana, antichi testi indù, parla dell’avvento di una nuova era, una nuova umanità, guidata da Kalki, discendente della dinastia della Luna. Il momento del grande cambiamento è indicato come il periodo in cui il cosiddetto “Kali Yuga” volge alla fine, e questo periodo è fatto coincidere da molti studiosi con l’epoca attuale. Gli yuga sono le ere nelle quali è divisa l’evoluzione della vita sul pianeta, secondo la visione dell’Induismo.

Esse sono: Satya Yuga, l’età dell’oro; Treta Yuga, l’età dell’argento; Dvapara Yuga, l’età del bronzo; Kali Yuga, l’attuale età del ferro.

Nel Unga Purana si leggono frasi come queste: “Verso la fine dello Yuga di Kali i ladri deruberanno i ladri”. “Gli uomini perbene si ritireranno dalla politica”. “Si venderà cibo già cotto sulle piazze”. “Nessuno vivrà la durata normale della vita che è di cento anni”. “I riti decadranno nelle mani di uomini senza virtù”. “Gli uomini si uccideranno l’un l’altro e uccideranno anche i bambini, le donne e le vacche”. “Tuttavia alcuni raggiungeranno la perfezione in pochissimo tempo”. “I meriti ottenuti in un anno nel Treta Yuga possono essere ottenuti in un mese nel Dvapara, in un giorno nel Kali Yuga” (Unga Purana, II, cap. 39).

Il caos e l’oscurità del Kali Yuga sono terreno fertile per sbocciare di un risveglio.

Per il filosofo Nietzsche, il caos che l’uomo porta in sé è l’inizio del tramonto che lo conduce alla nascita dell’Oltre-uomo: “Io vi dico: bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”.

La perfezione di cui parla il Purana, raggiungibile in pochissimo tempo nel Kali Yuga, coincide con l’avvento di una nuova età dell’oro e il ritorno di una umanità di esseri risvegliati.

Se non vuoi perdere l’occasione di essere nato sul finire del Kali Yuga, se vuoi fare del caos della tua epoca un motivo di forza anziché di penalizzazione, devi innanzitutto figurarti quella perfezione di cui parla il Purana poiché nessuno può realizzare qualcosa che non riesce a immaginare.

Puoi vedere questa perfezione innanzitutto come completezza: attivazione totale del potenziale che porti in te; pieno risveglio delle tue doti e dei tuoi talenti.

I Purana hanno una visione ciclica del tempo: le ere si susseguono in un cerchio che non ha mai fine. L’avvento dell’Oltre-uomo, della stirpe dei beati che abita l’età dell’oro, come la chiamava il poeta greco Esiodo - il quale, allo stesso modo degli autori dei Purana, credeva nella ciclicità delle ere - è il risveglio di un uomo antichissimo, una creatura che esisteva prima dell’avvento della civiltà attuale. Questa civiltà si connota come un atto di prepotenza da parte dell’uomo sulla natura o, per dirla con Ungaretti, come “un atto contro natura” (si ascolti l’intervista di Pasolini a Ungaretti dal titolo “Che cosa è la normalità”). L’uomo primitivo che esisteva prima di questa civiltà, tutt’altro che essere semplicemente una creatura vicina allo stadio animale, portava in sé, come un marchio di fabbrica, il segno della beatitudine dei primordi.

Incomincia a produrre la visione di un nuovo te stesso in cui la mente raziocinante non sia la sola voce preposta a discemere il reale, a filtrare ed elaborare le percezioni. Metti accanto alla mente un istinto potente capace di percepire il ritmo della natura e le armonie celesti che ti permettono di relazionarti con le stelle e i pianeti lontani annusando l’aria o osservando il volo delle lucciole, anziché l’occhio freddo e, per quanto potente, pur sempre limitato di un telescopio astronomico, poi unisci una volontà impeccabile e lascia che tutte queste facoltà vengano guidate dal cuore: ecco che hai l’uomo in una grande espressione del suo potenziale.
Arrivare a esprimere in te stesso l’uomo integrale è naturale e rapido in questa epoca perché tutte le condizioni sono favorevoli: la strada è aperta. Lo dicono i Purana antichi, ma anche i principali filosofi e psicologi moderni esperti di evoluzionismo, come l’indiano Sri Aurobindo, che ha parlato della possibilità per l’uomo della nostra epoca di una “accelerazione evolutiva” e l’americano Ken Wilber, il quale ha sottolineato che proprio il senso di frustrazione che l’uomo moderno prova è il principale sintomo della spinta evolutiva che lo accompagna.

Il fatto è che non bisogna cambiare il mondo, piuttosto bisogna cambiare mondo.

Il mondo è negli occhi di chi lo guarda. Cambiare mondo significa mutare la prospettiva dello sguardo.

La grande trasformazione che porta alla nascita dell’Oltre-uomo è un cambio dello sguardo, una trasformazione della prospettiva.

Io chiamo homo imaginalis questa creatura che nascerà in te dall’attivazione di tutte le tue doti e talenti, perché la visione dell’uomo nuovo è la visione immaginale. Con la parola immaginale il filosofo e iranianista Henry Corbin e i grandi padri della visione immaginale - come James Hillman, Giulio Maria Chiodi, per citare due esempi a me molto vicini - intendono indicare la zona di confine, la soglia liminale tra conscio e inconscio, tra vita e morte, tra sonno e veglia, cioè tra due stati che incessantemente svaniscono l’uno nell’altro e si generano l’un con l’altro al punto che nessuno dei due esiste nella sua realtà individuale, separata. In verità esiste unicamente la loro relazione e, poiché questa relazione comporta il darsi incessantemente, essa è definibile come condizione sacra e stato d’amore. L’immaginale è il prodotto diretto della relazione, del sacro, dell’amore. Ed è proprio qui, in questa terra ai confini tra lo spazio e il nulla, nel punto esatto dell’incontro tra visibile e invisibile, tra umano e divino, che si generano tutte le immagini che noi viviamo e la nostra stessa immagine.

L’homo imaginalis è l’uomo capace di essere consapevole di questa terra di mezzo. L'homo materialis non vede che la parte: o il sonno o la veglia, o è cosciente o è incosciente, o è vivo o è morto. L’homo imaginalis è un atto di consapevolezza espansa, capace di abbracciare le due dimensioni: il visibile e l’invisibile, insieme.

Questa espansione della coscienza è realizzabile oggi, la strada è aperta; chi sente la necessità del cambiamento perché prova frustrazione, non deve rimandare.

Il tema della possibilità concreta di questo cambiamento mi ha sempre affascinata. A soli vent’anni ho pubblicato il saggio Il mito del Superuomo da Nietzsche ad Aurobindo, trent’anni più tardi ho pubblicato il romanzo Discorso alla Luna in cui descrivo il cambiamento della prospettiva, la nascita dell’homo imaginalis dal punto di vista degli sciamani siberiani. Il libro, sebbene sia un’opera di narrativa, è anche un testo di formazione interiore poiché contiene delle chiavi di attualizzazione di doti e talenti dimenticati dall’uomo occidentale, che gli sciamani delle steppe hanno conservato.

Certamente, a tal proposito, la visione di filosofi come Nietzsche e Aurobindo è importante, ed è altresì utile il punto di vista di esperti di psicologia evoluzionistica, ma anche la visione degli sciamani non è certo da sottovalutare.

Selene Calloni Williams
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


Diverso e Vincente

Diverso e Vincente
Manuale di sciamanismo e di alchimia trasformativa
Selene Calloni Williams

Compralo su il Giardino dei Libri

domenica 7 aprile 2019

Quando l'ego si scioglie appare la pura felicità

"Vi tormentate dopo aver visto i notiziari in TV. O dopo aver letto qualcosa sulla borsa.
Vi preoccupa quello che accade in Europa. Se foste vissuti 500 anni fa avreste visto che anche allora succedevano le stesse cose... che avevano altri nomi.

Il mondo è assurdo, è uno scherzo del Cosmo, e questo scherzo vi sta prendendo in giro perché non vi siete risvegliati.
Voi pensate, pensate, pensate sempre. Cercate di sostituire il brutto con il bello. Sperate che questa settimana andrà tutto bene. Sperate di non provare i dolore.
...Siete il bambini dell'Universo. Volete soffrire a causa di queste cose? Datele via. Dicendo di darle vie, intendo questo: non preoccupatevi.
Avete il cancro all'ultimo stadio: e va bene.
Avete una salute florida: ok.
Avete un milione di dollari, bene.
Avete zero di dollari, e va bene così.
Quando diventerete calmi e non sentirete più la differenza, allora capirete che qualcosa sta succedendo. Finché sentite almeno una piccola differenza, c'è uno sbilanciamento, e voi lo avvertite nella vita.
E così voi siete la causa della vostra infelicità, e tutto nella vita accade solo perché non c'è nessuno tranne voi. Sembra che ci siano degli altri, sembra che ci sia il mondo. Sembra che accada qualcosa. Sembra che gli uomini siano feroci nei confronti dei prossimi. Queste apparenze sono molto forti.


Ma accade veramente? E a chi accade?
Per una strana ragione, un qualcosa di nome "ego" ha iniziato a esistere.
Ed è lui che sta facendo queste esperienze, non voi. Se solo vi separaste dall'ego, vedendolo fare queste esperienze, piangendo, ridendo, provando dolore o la rabbia...
Osservate semplicemente come l'ego sta facendo tutte queste cose.
Nella misura in cui voi riuscirete a osservarlo, nella stessa misura l'ego si indebolirà.
A ego non piace osservare se stesso. Vuole essere lui il padrone e controllare tutto. Quando inizierete a guardare, senza reagire, senza provare i sentimenti, l'ego inizierà a sciogliersi.
Quando l'ego si scioglie appare la pura felicità."

(Nik.Bulgakov)

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

LA FAMIGLIA DELLA NOSTRA ANIMA

Ogni anima possiede, al di là della vita sulla Terra, una sua FAMIGLIA.
E' un piccolo gruppo di anime che si sostengono. A volte le anime sono legate tra di loro da millenni... Le uniscono la memoria comune, le vibrazioni comuni, le stesse lezioni da apprendere, gli stessi obiettivi. Si rivedono in una serie di incarnazioni, come parenti, a volte solo come persone incontrate casualmente. Si tratta di un legame divino di anime imparentate.
Il loro legame è così forte, così caldo, così pieno d'amore, che a volte basta una frazione di secondo per avvertire tutta la potenza del sostegno che si danno, anche quando ci si incontra, sembra, per la prima volta nella vita. Questo legame aiuta le anime di emanare la luce anche quando sembra che il buio abbia inghiottito la luce. Quando se ne vanno le ultime gocce della speranza, questo legame fa tornare la fiducia.


Queste anime s'accompagnano nel loro viaggio sulla Terra, e le stesse s'incontrano nell'ultimo istante della vita, e, abbracciate nella luce, volano, per tornare a casa. E' impossibile interrompere questo legame, continuerà di vita in vita.
Perché è stato creato da Dio, per sostenere il cammino di ogni singola anima, riempiendolo d'amore e di cure.

(aum.news)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


sabato 6 aprile 2019

TUTTO CHIARO?



http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


... entrando nell'oceano

Dicono che prima di entrare in mare
Il fiume trema di paura.
A guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vertici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.
E vede di fronte a sé un oceano così grande
che a entrare in lui può solo sparire per sempre.


Ma non c'è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell'esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
e entrare nell'oceano.

Solo entrando nell'oceano
la paura diminuirà,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell'oceano
ma di diventare oceano ".

Khalil Gibran


http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


nessuno sa quando vi sveglierete

"TI SEI ADDORMENTATO. SEI NATO. STAI DORMENDO. STAI VIVENDO."

"...Il sogno possiede una sua realtà. Nessuno sa, mentre dorme, quando si sveglierà, e se si sveglierà da solo o sarà svegliato dagli altri.
Nel sonno però, puoi fare tutto. Puoi volare. Ma se guardando in basso ti spaventerai cadrai giù, perché lo hai pensato. Puoi fare tutto solamente pensandolo...
Trovandosi in un sogno lucido tu sai che è un sogno e perciò stai filtrando i tuoi pensieri, perché capisci che qualsiasi pensiero si realizza subito.


Così è anche la vita. La vita è il nostro sogno, e noi attiriamo ciò che pensiamo, soltanto che nella vita domina la rozza materia e non tutto avviene così rapidamente.
E' imporrante capirlo e imparare a filtrare i propri pensieri.

Non sappiamo quando usciremo da questa vita-sogno. Se ci sveglieremo da soli o saremo svegliati. Ma molti hanno paura di perdere questo sogno, di perdere ciò che non hanno.
Molti hanno paura di lasciare il lavoro che non amano. Hanno paura dei cambiamenti. I dubbi vi tengono accanto al vostro letto, a guardare voi stessi dormire. E il tempo passa.

Nessuno sa quando e come lascerà la vita-sogno.
Non abbiate paura di tuffarvi in questo sogno (nessuno sa quando vi sveglierete).
Non abbiate paura di smettere di fare ciò che odiate fare (nessuno sa quando vi sveglierete).
Non abbiate paura di confessare di amare qualcuno (nessuno sa quando vi sveglierete).
Non abbiate paura di chiedere scusa (nessuno sa quando vi sveglierete).

Non perderete nulla.
Non avete nulla.
E tutti ci sveglieremo..."

(Dmitry Yaroslavsky, vk.com)
‎Olga Samarina‎ da LA RUSSIA ESOTERICA E SCIENTIFICALa via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it









http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

Sii uno sciocco in senso taoista ,,,

Un pazzo è colui che continua a fidarsi; un pazzo è colui che continua a fidarsi
nonostante la sua esperienza.


Tu lo inganni ... ed egli si fida di te;
e tu lo inganni di nuovo ...
ed egli si fida di te; e
tu inganni di nuovo lui ...
ed egli si fida di te.
Allora dirai che è uno sciocco ...
non impara.

La sua fiducia è tremenda;
la sua fiducia è così pura che nessuno può corromperla.

Sii uno sciocco in senso taoista ...
in senso Zen.
Non cercare di creare un muro di conoscenza intorno a te.
Qualunque esperienza ti viene ...
lascia che accada ...
e poi continua a farla cadere.
Continua a pulire continuamente la tua mente;
continua a morire al passato per rimanere nel presente ... qui - ora ... come se fossi appena nato ...
solo un bambino.

All'inizio sarà molto difficile.

Il mondo comincerà
ad approfittare di te... lasciali fare.
Sono poveri compagni.

Anche se vieni ingannato
e ingannato
e derubato ...
e derubato ...
lascia che accada ...
perché ciò che è veramente tuo
non può esserti rubato ...
ciò che è veramente tuo nessuno può portartelo via.

E ogni volta che non permetti che le situazioni ti corrompano ... quell'opportunità diventerà un'integrazione al tuo interno.

La tua anima si cristallizzerà di più.

Osho da Rivoluzione Interiore
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

giovedì 4 aprile 2019

Fai ogni cosa con amore e tutto andrà bene



La consapevolezza genera quel tipo di intelligenza analitica costruttiva di una felicità autentica per se stessi e gli altri .

Marco Aurelio a proposito della consapevolezza dice:
“ Fai ogni cosa con amore e tutto andrà bene” .
Sempre Marco Aurelio dice che la mente naturale (libera) non è capace di pensare a passato o futuro; le sue operazioni sono sempre nel presente !!
Sempre lui dice se ogni tua azione sarà libera dal tuo demone interiore e in armonia con la natura; decisa, naturale vera; allora sarai felice e tutto andrà bene.

Sulla consapevolezza del se Jung in tarda età poco prima di morire dice”:
Sono stupito deluso, e contento di me,sono afflitto depresso ed entusiasta.
Sono tutte queste cose insieme e non so tirare le somme.
Sono incapace di stabilire se alla fine valgo o non valgo, non ho un giudizio da dare su me stesso e sulla mia vita. Non c’è nulla di cui mi senta veramente sicuro.
Quando Lao Tzu dice: “ Tutti sono chiari e io sono offuscato “; esprime quello che provo io ora ; nella mia vecchiaia e nella mia età avanzata .
Eppure ci sono così tante cose che mi riempiono : le piante, gli animali, le nuvole, il giorno e la notte e l’eterno che è nell’uomo .
Quanto più mi sono sentito insicuro di me stesso, tanto più è cresciuto in me un senso di affinità con tutte le cose. Anzi , è come se quel senso di alienazione,che per tanto tempo mi ha separato dal mondo , adesso si fosse trasferito nel mio mondo interiore , rivelandomi una insospettata estraneità a me stesso “.
(Meraviglioso).

La maggior parte della gente non è consapevole e vive una vita da morti, da addormentati; perché? Perché è stata sottoposta ad un lavaggio del cervello da parte della famiglia la società i costumi e cosi via .
Sono soggetti ipnotizzati che seguono mete fasulle !!
Il punto è che guardare in faccia la verità della nostra condizione : essere consapevoli costa sofferenza ! Fino a che punto siamo disposti a farlo ?
Fino a che punto siamo disposti a cambiare per guardare
in faccia la verità ?
Abbiamo paura di perdere le nostre false certezze !
In realtà per l’essere spirituale non c’è nulla di ignoto !!!
Quando ci si abbandona alla consapevolezza si è sempre felici; ci osserviamo sempre di più e sempre di più distruggiamo quei meccanismi che ci fanno soffrire.

La mente originaria è pura e limpida come lo spazio come il cielo senza nuvole.
Questo tipo di mente non ha contaminazioni; viene chiamata anche base universale o mente specchio perché riflette la saggezza dell’universo.
Questa mente è pura perché è priva di ogni dualismo; è vuota anche di tutte le memorie accumulate in questa vita e in quelle precedenti.
La mente originaria è la nostra piena potenzialità, per la nostra crescita e per l’illuminazione.
La vera natura della coscienza individuale è come lo spazio infinito del cielo:
puro e senza limiti.
Risvegliare in noi questa mente è consapevolezza!
La consapevolezza si trasforma in energia e l’energia in spirito.
Questa consapevolezza è paragonabile alla luce.
Comprende ogni cosa ma non ne viene condizionata.
La personalità è controllata dai 5 sensi e non ha nulla a che fare con questa consapevolezza (mente originaria).
La mente originaria usa la personalità per fare esperienza ed accumulare saggezza.
L’uomo ordinario si identifica con la sua personalità; il santo o l’illuminato si identifica con la coscienza originaria.
L’uomo vero rimane ancorato a questa consapevolezza e grazie a questo non è condizionato dalle illusioni del mondo.
La coscienza originaria non va cercata: è sempre nel nostro cuore.
Bisogna solo realizzarla!
Se comprendiamo che siamo questa coscienza allora arriva l’illuminazione, altrimenti continuiamo a reincarnarci (trasmigrazione).
E’ il nostro intelletto che ad un certo punto riconosce chi siamo veramente.
Si dice allora: “Si vive nell’amore e nella magia della coscienza originaria”.

Tutto è interdipendente; tutto è collegato a tutto e allo stesso tempo dipende da tutto.
Niente in questa realtà è separato o possiede qualche cosa che lo rende indipendente dal resto della realtà.
Quindi ogni cosa passa e cambia continuamente; questo può anche darci un senso di pace rispetto alle difficoltà della vita.
Quando incominciamo ad essere più consapevoli ci rilassiamo e non vogliamo più controllare tutto ad ogni costo.
Anche questo atteggiamento ci porta vera pace.
Il punto è vivere l’esperienza senza cercare di modificarla con la forza della mente o della nostra sofferenza.
Semplicemente lasciare che le cose siano e seguano il loro corso naturale.
Anche qui troviamo pace.
Osservando noi stessi sviluppiamo una sana conoscenza e una forma di saggezza; impariamo a trovare un amico dentro di noi.
Anche questo ci porta pace.
Dentro di noi esiste una fonte di gioia naturale; è sempre lì; pronta che ci aspetta.
Solo noi possiamo trovare i modi per toccare e vivere questa gioia sepolta nel nostro cuore; solo noi possiamo realizzare questa pace profonda.

Nel Confucianesimo la consapevolezza si praticava tramite il rito:
I rituali per i Confuciani erano un mezzo per comprendere meglio la natura esteriore e quella interiore.
Il piccolo (l’uomo) si avvicina al grande (universo).
I riti si praticavano come forme di consapevolezza per coltivare l’armonia interiore.
I Li (riti) portavano armonia a tutti i livelli:
Uomo,famiglia,società,stato.
Il rito veniva usato dall’uomo per scoprire il suo vero essere (centro) e la relazione con il tutto.
La ritualità era un mezzo potente per educare gli istinti primari,per rafforzare il carattere e stabilizzare lo spirito.
Durante la pratica del rito l’uomo imita la Divinità e in qualche modo diventa quella Divinità, con tutte le sue qualità e difetti.
La virtù si coltiva tramite la visualizzazione e una gestualità sacra che porta l’officiante a sentire i poteri della Divinità.
Con il tempo realizza chiaramente che quei poteri non sono solo il frutto di una pratica esoterica ma sono da sempre stati in lui.
Lui è quella Divinità e tutte le Divinità dell’universo.
Riconoscendo le proprie qualità divine poi le vive nella vita di tutti i giorni.
Si dice:” Diventa un Leone d’amore”.
Il Li (rito) apre il cuore dell’uomo, lo spinge verso la virtù più alta, lo spinge a fare cose che non avrebbe mai fatto.
Il praticante sviluppa pace e rispetto per se stesso e contemporaneamente porta pace e rispetto all’esterno.
Si dice:” La musica e i riti agiscono all’interno, ma poi prendono forma all’esterno”.
I riti nascono dall’osservazione della natura, ecco perché per i Confuciani la loro origine è Divina.
La natura ha un ordine preciso e si comporta seguendo una ritualità straordinaria.
La natura segue dei modelli comportamentali precisi; questi sono i riti naturali.
La forza della creazione; l’amore cosmico, il suo linguaggio.
Comprendendo e vivendo il linguaggio dell’amore impariamo l’unica lezione della vita: amare!

Felipe.....
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

lunedì 1 aprile 2019

FANCULO "NAMASTÉ"



















"Essere felici, essere buoni,
essere positivi, essere ottimisti,
essere di successo, essere svegli,
essere spiritualmente illuminati.


Consumare la dieta perfetta.

Vivere la tua vita migliore!
Scalare la tua carriera professionale.
Devi essere in forma e in salute.
Essere il tuo io più perfetto.
Manifesta il tuo scopo di vita.
Muoviti! Ottimizza le funzioni del tuo corpo.
Libera il tuo dolore, la tua paura, la rabbia, e la tristezza. Liberati dal dubbio.
Innamorati dell'uomo o della donna dei tuoi sogni
e vivi felicemente per sempre,
e non ti sentirai mai più solo/a di nuovo.
Questo sogno è bellissimo, ma ci sta letteralmente uccidendo.

L'anima eterna non ha interesse a vivere
sotto nessun ideale di felicità, anche se è bellissimo.

La tua rabbia, terribile e sacra,
bolle al di sotto di tutto il progetto di auto aiuto.
Grida per essere autentica,
per la verità a qualsiasi costo.

Fanculo con la bugia della “vita perfetta".
Questo ci rende solo depressi, ansiosi, drogati,
e in verità nutre la nostra colpa
e sentimenti di auto-disprezzo e di fallimento.
La lotta costante alla fine ci esaurisce,
ci fa cadere in ginocchio.
È troppo lavoro per il nostro povero organismo essere "positivi” per tutto il tempo.

L' inconscio è furioso per la bugia.
E vuole il suo cazzo di riposo.
Ma nel nostro stato esausto, anche con paura di contattare il nostro esaurimento, ci cappottiamo con bevande energetiche, le droghe, i mantra, la palestra, e più positività.
O semplicemente ci perdiamo nel pensiero.
O creiamo una nuova identità:
quella del "depresso" o "il fallito".
O semplicemente "andiamo oltre" l'esaurimento
e ci teniamo occupati con inutilità.

Siamo ancora in movimento a qualsiasi costo.
Senza sosta.
La felicità, letteralmente ci rende infelici.
Fanculo con questa forma di falsa felicità.

E' di vitale importanza fare spazio anche per l'oscurità.

Creare spazio nella tua vita per la pena,
la rabbia, la vergogna, la paura, e la solitudine.
Tirar fuori queste povere e fraintese creature dai loro nascondigli e portarle verso la luce.
E se non lo fai, ti prosciugheranno la tua vita come vampiri, fino a che non le ascolti.
Abbi la volontà di esporre anche la tua infelicità.
Dai una voce alla pena, alla rabbia, alla paura, alla solitudine che c'è nel profondo.

Rompi alcuni tabù.
Dì la parola "errata".
Distruggi la falsa immagine.
Forse perderai i seguaci.
Forse perdere gli amici.
Forse perderai il tuo lavoro.
Sicuramente perderai la tua maschera.

Il cambiamento deve farti tremare di paura. Bene!
È cosi' che dovrebbe essere.
Forse devi perdere tutto e devi iniziare una nuova vita.
Ma l'anima esulterà.
È già passata per una miriade di morti e rinascite.
Non gli importerebbe un cazzo
proteggere se stessa dal cambiamento.
Invece trova il cambiamento come eccitante,
ispiratore, anche erotico.

Esiste una felicità molto più grande che veramente abbraccia anche la nostra profonda infelicità senza metterla in imbarazzo.

Questa è la felicità che hai sempre desiderato.
La felicità che fa in frantumi la maschera,
distrugge le nostre difese, vede le nostre debolezze,
la nostra vulnerabilità, il nostro dolore più profondo...
e lo accetta e ci ama così come siamo.

Allora bene: ecco il tuo nuovo mantra spirituale...
Fanculo (il concetto mentale di) felicità.

Fanculo cercare di essere buono.
Fanculo con la spiritualità.
Fanculo con la perfezione.
Fanculo cercare di inserirsi.
Fanculo tutti gli dei, guru e guide
che alimentano la schifosa bugia della felicità
come una destinazione e un obiettivo.

Fanculo con la cultura narcisista,
e basata sulla colpa che sopprime
la nostra donna interiore preziosa e vulnerabile.

Accetta tutto e manda a fanculo tutto.

Benedici tutto e manda a fanculo tutto e ama tutto.
Apri il cuore a tutto.
Benedici questa sciocca mente umana con le sue idee condizionate e i suoi standard impossibili,
E i suoi tentativi infiniti di dirci come "dobbiamo" essere,
O quali sono i pensieri e i sentimenti "corretti".

Fanculo la bugia della felicità
che manda tutti a una tomba precoce.
Proteggi il bambino interno,
a colui che a volte si sente infelice,
solo, triste, disconnesso.
Smettila di dirgli oggi che sia felice,
che sia collegato, in pace,
che sia spirituale e sia pieno di tutto.
A questo bambino non importa un cazzo.
Vuole solo il tuo amore.
Inonda quel triste e solitario
essere interiore con curiosità, comprensione.
Respira su di lui.
Fanculo con tutte le forze del mondo che cercano di danneggiarlo o zittirlo.

E quando questo chiede:
"Mamma, papà, devo essere felice
ed essere perfetto per farmi amare?"
Puoi rispondergli:
"Certo che no!
Ti amo esattamente come sei.
Amo le tue debolezze e le tue imperfezioni,
e il tuo cuore vulnerabile.
Loro sono così belli per me,
e va bene non sentirsi in pace.
Non devi essere felice in questo momento.
Siamo infelici insieme”.
Ora si, questa è la fottuta felicità.

Jeff Foster


http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa