mercoledì 27 maggio 2015

L'INSEGNAMENTO ESSENZIALE


“Non dimenticate mai la via. È molto semplice: dalla mente al cuore,

dal cuore all’essere e dall’essere al puro spazio.

Questo puro spazio è il buddha.”




Il nucleo essenziale del mio insegnamento è: nessun credo, nessun dogma, nessuna fede, nessuna religione, niente che sia preso in prestito. Puoi fare affidamento solo su ciò che hai sperimentato di persona; devi dubitare di tutto il resto. Proprio come le altre religioni trovano il loro fondamento nella fede, il mio è nel dubbio. Il mio principio fondamentale è lo stesso su cui si basa la scienza: dubita, finché non trovi qualcosa nella tua esperienza di cui è impossibile dubitare.

La scienza si muove verso l’esterno, io mi muovo verso l’interiorità. Questo movimento verso l’interno è ciò che chiamo meditazione. Per poterti muovere all’interno devi compiere tre semplici passi, e il quarto accade da solo.

Il primo passo è osservare tutte le tue attività; quello è il tuo corpo e quelle sono le sue azioni: camminare, tagliare legna, attingere acqua dalla fonte. Rimani un testimone. Non agire da robot.

In secondo luogo, quando diventi capace di osservare il tuo corpo, di essere un testimone delle sue azioni, puoi fare il secondo passo: osservare le attività della tua mente: pensieri, sogni, fantasie. Rimani un testimone, come se ti trovassi sul ciglio di una strada e, su questa strada, stesse passando una processione di pensieri. Tu non ne sei parte. Sei solo uno specchio che riflette, senza giudicare, perché uno specchio non ha giudizi. Con un bel viso, lo specchio non dice: “Splendido.” Con un viso brutto, lo specchio non dice: “Oh no!” Lo specchio non fa che riflettere tutto ciò che appare di fronte ad esso. Esattamente allo stesso modo uno deve diventare un testimone puro, senza giudizi, valutazioni: questo è buono, questo è cattivo. Allora si verifica una strana esperienza: quando la tua capacità di osservazione cresce, i pensieri diminuiscono, e nella stessa percentuale. Se il tuo testimoniare è il dieci per cento, ci sarà un novanta per cento di pensieri; se la tua consapevolezza, la tua coscienza, è del novanta per cento, ci sarà solo un dieci per cento di pensieri. Col cento per cento di capacità di osservazione, ci sarà il nulla totale; questo è lo stato di non-mente, questa è la porta verso il terzo e ultimo passo.

Adesso osserva le emozioni più sottili, gli stati d’animo. I pensieri non sono così sottili. Gli stati d’animo, un’ombra di tristezza, una certa gioia.

Il primo passo riguarda il corpo, il secondo la mente, il terzo il cuore. E quando puoi osservare anche il terzo, il quarto accade da solo. All’improvviso un salto quantico, e ti ritrovi proprio al centro del tuo essere, dove non c’è nulla di cui essere consapevoli. La consapevolezza è consapevole di se stessa, la coscienza è cosciente di se stessa. Questo è il momento dell’estasi suprema, del samadhi, dell’illuminazione, o comunque vuoi chiamarlo; in ogni caso questo è il momento supremo, al di sopra del quale non c’è nulla. Non c’è modo di andare oltre, perché dovunque tu vada al di là di esso, sarai comunque un testimone. Se inizi a osservare l’osservatore, non sei andato più in alto; sei sempre un testimone. Quindi l’osservazione è la fine del viaggio, sei arrivato a casa.

Il mio insegnamento è tutto qui. È assolutamente scientifico. Non ha bisogno di fede, ciò che serve è sperimentare. Non chiedo a nessuno di aver fede in me. Chiedo solo di provare e sperimentare.

So che accadrà anche a te perché è accaduto a me, e io sono un essere umano normale proprio come te. Non sostengo di essere un profeta o un salvatore o un’incarnazione di Dio. Non vanto alcuna capacità speciale. Sono proprio uguale a te. L’unica differenza è che tu stai ancora dormendo, e io sono sveglio. È solo una questione di tempo, prima o poi anche tu ti sveglierai.

Quindi non c’è alcun bisogno di fare di me un oggetto di venerazione, non c’è bisogno di adorarmi. Se mi ami veramente, questo è sufficiente perché tu possa partecipare all’esperimento. Ti darò una garanzia: accade veramente. Ti posso dare un incoraggiamento, ma non sarò il tuo salvatore. Non mi prenderò la responsabilità, ma farò del mio meglio per scuoterti e far sì che ti svegli.

Osho


http://oshorajneesh.jimdo.com

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Se mi hai Amato.........



Se mi hai amato mi verrai a cercare,sono certo che mi verrai a cercare:in ogni pietra, in ogni sguardo e in tutte le Stelle.


Perchè il mio corpo scomparirà,il tuo corpo scomparirà,ma ciò non farà alcuna differenza.


Perchè,se ci fosse la benchè minima differenza,vorrebbe dire che tra noi
non è accaduto l’amore.
Perchè l’amore è fuori dal tempo,Eterno,Immortale.


Se mi hai amato mi verrai a cercare,sono certo che
mi verrai a cercare,
e mi troverai:in ogni sguardo e in tutte le stelle.

Osho

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Portare la macchina in stato di veglia

Questo è un articolo lungo e piuttosto denso, quasi un manuale, per cui vi consiglio di non leggerlo di fretta, ma prendervi qualche minuto per studiarlo attentamente.

L’essere umano è costituito di una macchina biologica – un apparato psicofisico – e un’anima, ossia il suo vero Sé. La macchina biologica si trova nell’uomo comune in uno stato di più o meno profondo addormentamento, il che le impedisce di venire utilizzata efficacemente dall’anima per i suoi scopi evolutivi.

L’anima di per sé non è né sveglia né addormentata, è semplicemente Presenza allo stato puro, ma non riesce a comunicare né a governare l’apparato psicofisico finché questo resta addormentato. L’anima si è, per così dire, identificata con la macchina biologica addormentata e ne subisce la volontà. La macchina è infatti dotata di una grande forza di volontà, tanto da permettersi di trascinare lo stesso Sé nei suoi loschi affari.

Le macchine biologiche terrestri, per esempio, provano un sinistro piacere nello scegliere e poi acquistare una grossa automobile nuova, nel guardare la partita di calcio con gli amici, nel ballare ritmi latino-americani e, soprattutto, nel viaggiare verso le principali mete turistiche. È infatti d’obbligo per un apparato psicofisico che si rispetti essere stato almeno una volta a Barcellona, Parigi, Londra, Miami, New York ed Egitto, pubblicare su facebook le immancabili foto, e parlarne poi a lungo, la sera, dopo una giornata lavorativa da servi del sistema, con gli amici che ci sono già stati oppure con quelli che desiderano andarci a breve (“perché non puoi perderti New York”).

Se osserviamo da vicino il comportamento d’un apparato psicofisico addormentato potremmo inorridire nel sorprenderci a considerare davvero importante quale tipo di automobile guidiamo oppure quanto sbaveranno gli uomini se indossiamo quella gonna così corta. Che questo avvenga consciamente o inconsciamente... non fa alcuna differenza.


Nell’addormentamento consideriamo come “nostro carattere” o “nostro stile di vita” ogni genere di turba psichica della macchina, la quale può anche prodursi in grandi discorsi filosofici ma poi di norma possiede un senso morale che si trova una tacca sotto quello di un cacciatore di delfini peruviano, e che le consente di mettere in atto comportamenti come tenersi il resto in eccesso che la cassiera ci ha dato per errore oppure fare sesso con l’amante nel pomeriggio e poi andare a cena con la moglie e i figli.



Vista così, un’anima in balia d’una macchina biologica può risultare estremamente divertente, almeno quanto un bambino lasciato chiuso dentro un’automobile parcheggiata in cima a una discesa, cui si è appena rotto il freno a mano.


Ma esiste una via d’uscita per questa poco invidiabile situazione?
Sicuramente. Ma questa via non passa per una modificazione diretta dell’apparato psicofisico stesso, in quanto i tentativi portati in tal senso non forniscono risultati permanenti in termini di sviluppo dell’anima. In altre parole, gli sforzi messi in atto per interrompere certi comportamenti della macchina sono pericolosi per la macchina stessa e a lungo andare inutili.


Tutto ciò che possiamo fare è sforzarci di portare la macchina in stato di veglia, anziché tentare di modificare gli aspetti della macchina che non ci piacciono. Questo particolare stato di intensa Presenza, se applicato costantemente, guarisce in maniera naturale le distorsioni energetiche presenti nell’apparato psicofisico, senza per questo doversi soffermare sul significato mentale e storico della singola emozione negativa. Non si tratta di “modificare le credenze inconsce” (ammesso che qualcuno ci riesca davvero) né di andare a vedere in che modo il tono di voce della mia maestra elementare ha influenzato la mia sessualità di oggi. Si tratta di svegliare la macchina affinché l’anima possa servirsene.

Tutto ciò che percepiamo come “aspetti negativi della macchina” è sempre, in ultima analisi, il risultato dello stato di sonno dell’apparato psicofisico. Se interrompiamo lo stato di sonno, interromperemo anche, come effetto collaterale di tale interruzione, le manifestazioni negative dell’apparato psicofisico, senza aver necessariamente lavorato su ogni singola manifestazione.

Il sonno della macchina è la sorgente di energia di ogni nostra manifestazione negativa. Svegliare l’apparato psicofisico è molto più radicale che riprogrammare le reazioni inconsce dello stesso, sebbene, come spiegherò a breve, i tentativi di risveglio della macchina sono intimamente collegati con le nostre distorsioni inconsce. Il punto è che finora pochi in Italia sono riusciti a operare questo risveglio della macchina. Uno è morto di recente e gli altri si guardano bene dal far vedere la loro faccia in giro.

La dimensione animica in verità non è da un’altra parte, si trova sempre sotto gli occhi della macchina biologica, anche in questo istante, mentre leggete, ma non potete percepirla perché, per l’appunto, la macchina che utilizzate è addormentata.
Fortunatamente l’apparato psicofisico tende a portarsi in stato di veglia in maniera spontanea. Ma sfortunatamente tutte le volte che giunge vicino al risveglio noi mettiamo in atto ogni comportamento possibile per farlo ricadere nel sonno.

Quando, a causa di un evento esterno, la macchina innalza il suo livello vibratorio e si porta alle soglie del risveglio, noi la ricacciamo indietro. Un eccessivo innalzamento della frequenza vibratoria viene infatti percepito come un dolore più o meno intenso sul piano emotivo. Lo stato di veglia è scomodo, procura fastidio, fa male. E noi non siamo stati educati a percepire il nostro dolore emotivo come un tentativo della macchina di uscire dal sonno. La verità è che non siamo abbastanza coraggiosi dal sopportare l’intenso dolore causato dal risveglio di un apparato psicofisico che è abituato a stare nel sonno.


Ogni volta che – stimolato da un evento della vita – l’apparato psicofisico si avvicina al risveglio, noi avvertiamo questo innalzamento vibratorio come rabbia, frustrazione, paura o un’intensa gelosia. Questo sentire è solo un riflesso del fatto che quella frequenza vibratoria è troppo elevata per il nostro sistema nervoso; in altre parole, non siamo fisicamente pronti per il risveglio. Come conseguenza mettiamo in atto comportamenti che diminuiscono il dolore, ossia cerchiamo di far ridiscendere il livello vibratorio modificando con le parole o con i fatti l’evento esterno oppure rimuovendolo dal nostro ricordo nel più breve tempo possibile.


Non è vero infatti che “il tempo guarisce ogni ferita”, bensì che il tempo rimuove la ferita e la conserva nell’inconscio, ma questa prima o dopo creerà un’altra situazione con il fine di richiamare l’attenzione su di essa. Cambieranno i personaggi capaci di far riemergere le ferite inconsce, gli uomini che incontriamo non avranno più esattamente il volto di nostro padre e le donne non avranno il volto di nostra madre; potranno essere il capufficio, un amante o il partner, ma la loro energia richiamerà in qualche modo le figure parentali. Noi crederemo di essere attratti da quella persona quando invece rispondiamo a un’esigenza della macchina biologica ferita.


Ma tutto può essere cambiato.
Quando l’anima esercita la sua Presenza e la forza della sua Attenzione – a lungo e in maniera costante – può utilizzare la macchina per produrre emozioni superiori, ma per farlo deve approfittare proprio di quei momenti in cui la vita stessa la conduce a un passo dal risveglio per mezzo di situazioni dolorose.
Buon Lavoro.


Salvatore Brizzi
(occupazione: domatore di fiumi)

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lunedì 25 maggio 2015

LA BELLEZZA...



C’è una bellezza del corpo e c’è una bellezza
dell’Anima. La bellezza del corpo è ordinaria e
transitoria: oggi c’è, domani forse no. E la bellezza
del corpo è più negli occhi di chi guarda che
nell’oggetto in sè: la stessa persona può apparire
bella a qualcuno e brutta a qualcun altro. Ma la
bellezza dell’Anima è qualcosa d’interiore, non è
negli occhi dell’osservatore, perchè non può essere
vista, può solo essere sentita. Non è una bellezza
che può essere distrutta, nemmeno la morte può
toccarla, è eterna.

Osho

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domenica 24 maggio 2015

depurazione ambienti con campane in onde Alfa




 Questo programma imposterà la vostra mente su ritmi alfa, contribuisce ad un rilassamento piacevole, tranquillità. E 'in grado di entrare in risonanza con ila nostra abitazione, tutti i locali o uffici, personalizzando lo spazio abitativo con  vibrazioni positive.  e rimuove l'accumulo di vibrazioni negative.

È possibile ascoltare in cuffia (l'effetto sarà più forte) e attraverso il sistema audio (altoparlanti).

La frequenza del suono delle campane, è basato su ritmi alfa.

Queste frequenze sono ben utilizzati per rimuovere la negatività in casa, il relax, di entrare in stato alfa.

Nel caso di ascolto attraverso altoparlanti possono armonizzare appartamento o una stanza, in soli 30 minuti di esposizione si noterà , "risuonare" la stanza in modo nuovo

Questo programma può essere ascoltato in background, con questa musica  si può meditare, in ogni caso dopo 10-15 minuti di ascolto induce al rilassamento e migliora il vostro stato d'animo.

Lavorare con il programma nel modo desiderato. Questo programma non ha limiti.

Per un elenco completo di meditazione si possono trovare sul sito web dell'Istituto di sviluppo della coscienza

http://www.advanced-mind-institute.org

L'originale di questo programma è possibile ottenere qui: http: //www.advanced-mind-institute.or ...

© Lenny Rossolovski 2014. Tutti i diritti riservati


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sabato 23 maggio 2015

Scoprire la nostra vera natura...

Scoprire la nostra vera natura in un primo momento può sembrare difficile.
Devi persistere ed avere fiducia in quella voce che ti sta chiamando dentro. Potrà sorgere una spinta ad essere libero dall'influenza della mente psicologica.
Sebbene possano emergere dubbi, sentirai che un potere più grande è dalla tua parte.
Riconosci, riconosci ed accogli questa sensazione, questa vibrazione.
Dici 'sì' nel tuo cuore alla sua chiamata e comincia a trovare ed a seguire i numerosi indizi e segnali inviati per guidarti lungo il giusto sentiero.
Tutto quel che viene facile, non gli diamo valore.
Sai che devi riconquistare il tuo Sé. È necessario cercare con tutta la tua mente e con tutto il cuore, fino a che non scoprirai il Reale.


~ Mooji, Monte Sahaja 20 Maggio 2015

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venerdì 22 maggio 2015

APPUNTI DI VIAGGIO 7


Guarda con gli occhi dell'Aquila, focus e determinazione... la Verita' è l'unico obbiettivo.

Se non accetti qualcosa crei un conflitto, se la reprimi ti ossessiona, se la rifiuti ti fa soffrire...ma tu digli di SI

il SI è la via tantrica

Cio che si puo' immaginare prima poi diventara' realta'.. cio ' che va al di la' della tua immaginazione non riuscirai a vederlo anche se è davanti ai tuoi occhi

Seguendo i sentieri silenziosi dell' anima.. li' trovi la pace

Per arrivare a capire che ogni ricerca e ogni sforzo è inutile, devi cercare e sforzarti parecchio, sino al limite

Immagina che dal tuo ombelico esca un tubo d'oro e inserisci la parte finale al centro del tuo cuore, lascia che l'energia dell'amore inondi il centro di te stesso

Ama come un Dio, sii selvaggio come un'animale

Il problema è quello che non vuoi, a volte anche quello che vuoi

Vuoi diventare immortale? cerca te stesso

Quale film stai proiettando? quel film è la tua vita

Puoi lasciare andare solo cio' che ami

Lasciando andare tutto cio' che è falso, puoi comprendere la realta'


Vivi la relazione d'amore vivila completamente, solo cosi' ti puoi rendere conto che non è la strada per la gioia suprema, ma solo un modo per fuggire da te stesso

Ci si usa a vicenda non c'è niente di male è normale , ma non chiamarlo amore

Antar Raja


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giovedì 21 maggio 2015

La tua scelta...è la legge!

La vita non ti accade la vita ti risponde!

La cosa più importante non è quello che fai
ma quello a cui pensi.

Quando l'importanza scompare, gli ostacoli si dissolvono,
e allora entrerà in gioco l'intenzione esterna.
Questa forza vi prende e vi porta dove l'anima e la ragione si sono messe d'accordo.

Osservatevi: cosa fate quando difendete la vostra importanza? Richiedete rispetto, vi offendete, vi difendete, vi giustificate, etc.
Se provate ad azzerare questi tentativi, gli altri lo sentiranno.
In questo modo otterrete ciò cui avevate rinunciato.

Sii grato per quello che hai:
cosi finirai per avere "sempre" di più.

Tu sei il padrone del tuo strato di realtà!
Non preoccuparti di criticare la realtà altrui, rispettala anche se non la condividi ed occupati solo di migliorare la tua.

Permettetevi di essere voi stessi
e permettete agli altri di essere loro stessi.
Questa regola elimina dalla propria vita una massa di problemi.

Pensa a cosa vuoi, e poi non desiderarlo più: lo hai già.
Adesso distaccatene, sarà lui a muoversi verso te.
Con quanta più indifferenza vi mettete in attesa del vostro ordine, tanto più velocemente esso verrà realizzato.

Prefiggetevi un fine e muovetevi nella sua direzione.
Non aspettare, non aver paura e non pensare, agisci.
Il fine è il cammino e non il punto d'arrivo.

Quando qualcosa "sembra che" stia finendo, non preoccuparti.
Qualcosa di meglio é in arrivo.

Un desiderio senza intenzione non si realizza mai.
Solo l'intenzione è in grado di cambiare la vita.

L'universo non ha idea di cosa sia il "non",
quindi evita di pensare a ció che non vuoi,
perché é ció che attirerai facendolo!

Se qualcuno vi infastidisce, potete dargli energia
sia direttamente, litigando con lui,
sia indirettamente, odiandolo in silenzio.
Finchè continuate a fornigli la vostra energia lui non vi lascerà in pace.
Non rispondete alle sue provocazioni, "ignoratelo".
Infatti il vuoto non offre agganci e lui finirà per lasciarvi in pace.

Se non amate voi stessi nessuno vi amerà.
Di più, non sarete mai felici.

Nella vostra realtà ciò che disegnate lo vedete,
la gente fa il contrario: ciò che vede, disegna.
Diventati padroni del vostro proiettore!
Fateci girare non ciò che vedete, ma ciò che volete vedere.

E' molto importante comprendere che il lottare contro qualcosa è in realtà un alimentare quel qualcosa.

Oggi prendi una decisione che hai sempre rimandato,
e domani fai la stessa cosa.
Allenerai il muscolo che potrà aiutarti a cambiare la tua intera vita.

Preoccuparsi vuol dire usare la tua immaginazione per creare qualcosa che non vuoi.

Prendete l'abitudine "idiota” di gioire degli insuccessi.
Infatti: "Non tutto il male vien per nuocere",
e allora l'intenzione esterna farà il suo lavoro
e le mele cadranno in cielo.

Non importa quanto difficile possa sembrare una cosa,
ciò che senti già tuo è ciò che avrai.

Potrai ottenere tutto ciò che intendi di avere, se sei convinto che sia tuo, incondizionatamente, senza se e senza ma.
La tua scelta...è la legge!

Il pendolo oscilla perchè siete voi che lo fate oscillare.
Ricordate!
Invece di provare sconforto provate a sfoderare entusiasmo,
al posto dell'indignazione esibite indifferenza,
al posto dell'irritazione mostrate gioia.
Emettendo a una frequenza diversa da quella di risonanza entrate in dissonanza con il pendolo, quest'ultimo si estingue rispetto a voi e finisce per lasciarvi in pace.

Transurfing - Sintesi della Trilogia


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IMMAGINA...



























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mercoledì 20 maggio 2015

LA VERGOGNA


Ognuno di noi nasce libero, per quanto abbia scelto di limitarsi in un corpo fisico. Alla nascita siamo tutti liberi da condizionamenti, abitudini, blocchi e pregiudizi. Il nostro viaggio inizia proprio così, liberi da ogni emozione derivante da un condizionamento.

LA VERGOGNA IL RISULTATO DI UN CONDIZIONAMENTO

Arriva ben presto però il momento in cui ci vengono impartiti degli insegnamenti e delle regole che, purtroppo, non fanno altro che restringere la nostra iniziale visuale di infinito. Tra le tante e discutibili emozioni, risultato spesso di un condizionamento, esiste la vergogna. Solitamente, ma non sempre, la nostra avventura con l’emozione della vergogna inizia con il condizionamento a livello fisico. Non può essere che così, considerando che il corpo è la prima cosa che riconosciamo e nella quale ci siamo identificati nella quasi totalità, ovviamente dopo la mente. Ebbene si, eravamo liberi di essere nudi quando ci cambiavano il pannolino, nudi quando facevamo il bagnetto senza curarci di chi fosse presente in quella stanza ed eravamo liberi di giocare e correre nudi in spiaggia. Finché un bel giorno, ad un’etá che puó variare a seconda dei condizionamenti dell’educatore di quel momento, qualcuno ci suggerisce, alle volte in maniera rigida, ma alle volte in maniera sorridente, di coprirci perché ” è una vergogna andare in giro così ” . Vergognarsi significa non essere stati in grado di rispettare delle regole alle quali tutti si attengono. Vergognarsi significa non sentirsi adeguati.

LA VERGOGNA E’ COSA BEN DIVERSA DALL’IMBARAZZO

Non é solo imbarazzo perché l’imbarazzo lo puoi vivere solo in presenza di altri. Non puoi imbarazzarti con te stesso. La vergogna è ad un livello più profondo della coscienza e che puó potare l’individuo a sperimentare questa emozione spiacevole anche se da solo e davanti a se stesso. Ricordo che, dalle mie parti, sentivo pronunciare una frase dalle persone anziane, frase rivolta ai bambini : ” Copriti la vergogna! “ . Ovviamente frase detta in dialetto dove il contenuto non era per niente simpatico, per quanto lo volessero far apparire tale. Dove per vergogna s’intendeva la zona genitale, di un bimbo od una bimba era indifferente. E quindi si invitava il piccolo a coprirsi con una mutanda od un costumino se si era al mare. Certo, i tempi sono cambiati, non si usano più queste frasi, ma state certi che la sostanza è la stessa. Ma io mi chiedo: “Vergognarsi di cosa?” Siamo nati senza veli e fino a ieri erano tutti sorridenti anche se un bambino era svestito in casa, ed ora? Grazie a questo condizionamento sono in molti a vivere la propria fisicità nella vergogna. Lo sperimentiamo quando andiamo dal medico, ma anche solo quando andiamo in palestra e dobbiamo cambiarci davanti ad altri. Riusciamo a vivere anche la sfera sessuale come un grosso tabú o alle volte come una grossa trasgressione o, appunto , vergogna.

Con questo non voglio dire che tutti debbano andare in giro nudi per la strada. Gli abiti hanno la loro funzione e condivido che ci siano, ma senza dover condannare quanto di più umano e naturale ci sia: il corpo. Ma soprattuto non vergognatevi di nulla.


Ama il tuo corpo amalo completamente profondamente diglielo parla al tuo corpo digli che lo ami che ami le parti di cui ti vergogni, ama le parti nascoste, le parti nascoste in profondita' , le parti che non accetti non apprezzi, amati integralmente, ama il corpo , la mente le emozioni, sii come un oceano che non esclude nulla e accetta tutto


Antar Raja




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martedì 19 maggio 2015

LA SCATOLA DI BISCOTTI

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,decise di comprare un libro per ammazzare il tempo.
Compro' anche un pacchetto di biscotti.
Si sedette nella sala VIP per stare piu tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando lei comincio' a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si senti' indignata ma non disse nulla e continuo' a leggere il suo libro.
Tra se' penso' 'ma tu guarda se solo avessi un po piu' di coraggio gli avrei gia' dato un pugno...'
Cosi' ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna penso' 'ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!' L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a meta'!
'Ah!, questo e' troppo' penso' e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incammino' verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si senti' un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e apri' la borsa per infilarlo dentro quando.................nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capi' solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell' uomo seduto accanto a lei che pero' aveva diviso i suoi biscotti con lei
senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.

Web



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lunedì 18 maggio 2015

TONY PARSONS "Il Segreto Svelato"

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Tony Parsons condivide quello che chiama "Il Segreto Svelato" (The Open Secret): la percezione della realtà radicalmente differente.
Investiga la natura delle varie tradizioni spirituali mentre espone il mito che circonda il mistero a cui aspirano.
Rivela anche il modo in cui la ricerca della soddisfazione può solo rafforzare il senso di tendere a qualcosa che non è mai stato perso.
La dinamica di questa comunicazione è essenzialmente energetica, e può nullificare il bisogno della mente di idee e risposte, e dissipare il senso di contrazione del sé e la sua paura di libertà incondizionata.
Il Segreto Svelato non è nuovo... e anche lo è. La sua fondamentale essenza e contenuto vanno cercati nell'apparente storia della ricerca originatesi nell'Advaita Vedanta, Non-dualità, un particolare Buddismo Zen e il misticismo Cristiano. Questo messaggio abbraccia anche le recenti scoperte della fisica quantistica, dei neuroscienziati e biologi.

Qui e ora sei quello che sei


Qui e ora sei quello che sei, non preoccuparti.
Il desiderio e il non desiderio, l’amore o la mancanza d’amore non esistono che in questa congestione di sogno che scambi per realtà.
Per quello che è la tua autentica e preesistente Natura, la Realtà fuori dal sogno in cui si vive, non c’è nessuna necessità di cambiamento, qualunque esso sia. Sarà sempre ciò che è, fuori da tutto quello che puoi immaginare; tu sei Quello che immagina tutto, ma non può immaginare se stesso. Ogni volta che sei qualcosa di immaginabile, esci da Quello. E non essere quello che sei è il solo suicidio che tu possa commettere.
Ma anche così, non puoi ucciderti.
Non puoi uccidere chi non c’è.
Finché cerchi di farlo fuori, sei un fantasma che cerca di uccidere un altro fantasma.

Potentior Oranta
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sabato 16 maggio 2015

LA SERIETA' E' UNA MALATTIA...


Impara a ridere di te,della tua serietà e di tutte queste cose.
Ti può capitare di prendere molto sul serio la tua serietà.
Allora invece di una malattia, ne avrai create due.
E in seguito prendi seriamente anche questa cosa, e così via.
Non c’è fine a una situazione del genere,puoi continuare fino alla nausea.
Così è meglio se l’affronti fin dall’inizio.
Non appena senti che stai diventando serio,mettiti a ridere,e cerca dentro di te dove si trova questa serietà.
Fatti una risata, una bella risata, chiudi gli occhi e cerca dove è finita: la serietà si trova solo in un essere che non sa ridere.


Non c’è situazione più sfortunata di questa, non si riesce a immaginare qualcuno più disgraziato di un uomo che non sa ridere di se stesso.
Per cui comincia il tuo giorno ridendo di te stesso,e ogni volta che trovi un momento libero nella tua giornata… quando non sai cosa fare, fatti una gran risata.
Senza motivo,solo perché il mondo intero è così assurdo,solo perché è così assurdo il modo in cui sei fatto tu.
Lascia che la risata nasca proprio dalla pancia,che non sia qualcosa di mentale.Uno può anche ridere di testa, ma allora è una cosa morta.
Tutto quello che viene dalla testa è morto,assolutamente meccanico. Certamente,puoi anche ridere di testa,ma la risata non raggiungerà alcuna profondità,non arriverà nella pancia,nell’hara.

Non andrà giù fino alle dita dei piedi,non si espanderà in tutto il corpo.
Una risata vera è come quella di un bambino. Emoticon grin.Emoticon grin.
Guarda come si scuote la sua pancia,tutto il suo corpo sussulta,si rotola sul pavimento.
È una questione di totalità.
Ride talmente che comincia a piangere;ride così totalmente che la risata si trasforma in lacrime, cominciano a scendergli lacrime dagli occhi..Emoticon grin.
Una risata dovrebbe essere profonda e totale.
Questa è la medicina che prescrivo contro la serietà!!!

Pietra Aurapedra Caramola‎ Amici di OSHO
◀Osho▶

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giovedì 14 maggio 2015

Come hai fatto a liberarti dal demone della disperazione?


E' STUPENDA DA LEGGERE...

“Come hai fatto a liberarti dal demone della disperazione?”-domandò il Maestro.
“ L'ho ucciso, credo”- risposi.
“ Hai ucciso il demone?”
“ L'ho ucciso, mi pare.”
Il Maestro abbassò lo sguardo e lo tenne fisso sulla trama del tappeto per un'eternità intera.
“ Se hai ucciso, hai ucciso una parte di te”.
“ Di me?”
“ Di te. Noi siamo i nostri demoni e se li uccidiamo è perché non abbiamo capito. Sai com'era il mio demone? Era terrificante. Grande, copriva il cielo. Devastante come la peggiore arma da guerra, cattivo come un esercito di Satana, perfido come la peggiore delle anime. Era la morte, era un giardino dopo il passaggio di milioni di cavallette, arido come il più grande dei deserti, carico di fulmini come un uragano, potente come il più grande dei mari, devastante, come solo il dolore sa essere.
Ricordo che tentai in ogni modo di ucciderlo. Cercai i Maestri fin oltre l'universo, perché mi dicessero in che modo potessi farlo, ma nessuno mi rispose, nessuno.
Una notte mi nascosi in una grotta profonda, deciso ad ucciderlo o a morire.
Lui arrivò, mi cercava. Lo osservavo da un punto nascosto, non mi aveva ancora visto. Proprio nel momento in cui stava per volgere lo sguardo nella mia direzione, una cerva che si era rintanata per partorire il suo cucciolo, fece sentire il suo leggero bramito di dolore.... Lui volse lo sguardo, la vide. Il cerbiatto non nasceva, forse era messo male, la cerva era condannata, sarebbe morta senza riuscire a far nascere il capriolo e anche il piccolo sarebbe morto.
Si dimenticò di me, si diresse verso la cerva.
Allungò le sue mani scheletriche verso l'animale che si ritrasse, aveva paura di lui.
Ma lui, cominciò un canto, uno strano canto fatto solo di suoni ed era il canto più bello che avessi mai sentito.
Accarezzò la cerva che si rilassò e accettò l'aiuto. Vidi quelle orribili mani muoversi con la Dolcezza che solo l'Amore conosce, vidi nascere il capriolo, vidi la cerva che leccava quelle mani che puzzavano di dolore e vidi il demone sorridere. Il canto si interruppe e lui fece un respiro profondo. Non aspettai che mi scovasse, uscii dal mio nascondiglio e gli andai davanti.
Mi inginocchiai ai suoi piedi, certo della morte, ma deciso a morire, perché non sarebbe stato il Dolore ad uccidermi, ma l'Amore. Avevo capito.
Lui mi accarezzò la testa, proprio come aveva fatto con la cerva e disse una sola parola. Disse: “FIGLIO”, ma lo disse con una potenza che non saprò mai scordare.
Volse le spalle e andò via, non tornò mai più. Vengono a trovarmi i suoi fratelli, il Perdono, la Comprensione, l'Illusione, la Bellezza, l'Arco dei colori..... capii che i demoni li creiamo noi quando non amiamo noi stessi, quando non riusciamo a sentire che siamo solo una parte del tutto e che possediamo tutti i fratelli dei demoni e degli angeli.
Se hai ucciso, hai ucciso una parte di te e ti sei condannato a cercare un altro demone e a riuscire ad amarlo, altrimenti non avrai mai più disperazione, è vero, ma non conoscerai mai più l'Amore e ti condannerai a fuggire da te stesso”.

Confraternita Del Sutra Del Loto
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mercoledì 13 maggio 2015

12 pensieri da evitare

Finché non ti trovi nella condizione in cui stai spingendo te stesso, non stai vivendo al meglio. Tu non puoi aver paura di fallire, ma finché non fallisci, non avrai spinto abbastanza duramente. – Dean Karnazes
Se sposti la tua attenzione su una prospettiva più positiva, invece di maledire il fatto di aver commesso un errore, automaticamente ti tramuti in una persona più felice, equilibrata e in armonia con il mondo circostante. Questa è la condizione ideale per attrarre consapevolmente e rendere manifesti i propri desideri (leggi il post: non attrai ciò che vuoi, attrai ciò che sei). Un problema non è più visto come tale ma come un’opportunità, come l’ennesimo gradino (necessario) da salire per arrivare in cima alla scala dove si trova ciò che abbiamo chiesto.
Sicuramente gli indiani Hopi hanno sviluppato un atteggiamento fortemente positivo verso la vita e dubito incorrano nelle trappole (mentali) nelle quali noi comuni mortali occidentali ;) siamo abituati a cascare. Ma andiamo al sodo, quali sono i 12 pensieri che dovremmo evitare per riallinearci e riprendere il controllo della nostra vita?
  1. Tua è la colpa del mio stato d’animo – nessuno ti obbliga a pensare, dire o fare determinate cose. E se è vero che le nostre emozioni sono il risultato fisiologico dei pensieri che abbiamo generato, beh, è evidente: siamo gli unici responsabili dei nostri stati d’animo. Sai che puoi fare? Quando ti capita di provare emozioni negative, limitati a osservarle. Entrando nel ruolo di osservatore lascerai che l’emozione ti percorra ma non le darai la possibilità di sostare a lungo. Piuttosto analizzerai quello che è avvenuto, perché la stai provando, e troverai un modo per tornare in uno stato emotivo positivo.
  2. Le persone cattive vanno punite – lo hai letto il post di settimana scorsa? (Il senso di giustizia intrappola la mente) Non esiste giusto o sbagliato, ognuno fa del suo meglio e cerca di stare bene, cerca la propria felicità, alle volte ferendo chi gli è vicino. Ma se pensassi come un Hopi ringrazieresti anche chi ti mette in difficoltà. Siamo noi che attribuiamo etichette agli eventi e alle persone ma in realtà non esiste buono o cattivo, bello o brutto. Tutto dipende dalla prospettiva che adotti (leggi il post: una prospettiva che ti cambia la vita)
  3. Devo piacere a tutti per forza – cercare l’approvazione altrui è una costante nella nostra società ma in realtà non serve proprio a niente. L’unica cosa che conta realmente è l’amore e l’approvazione che noi abbiamo di noi stessi.
  4. Meglio evitare di complicarsi la vita – quando ci si presenta il famoso gradino da affrontare in molti si tirano indietro non comprendendo che quella è l’unica via per raggiungere la meta. Ed ecco che sorgono scuse di tutti i tipi pur di evitare la fatica, ma se una cosa la vuoi veramente un modo lo trovi. Gli unici limiti che hai sono quelli che da solo ti imponi.
  5. Questa è la mia natura e non posso farci niente – mmmh sento puzza di giustificazione per evitare il cambiamento, tu la senti?  Attribuirti un’etichetta del genere ti evita la fatica di crescere. Non è molto utile, che dici?
  6. Esiste un solo modo per fare qualcosa – non esiste un modo giusto per fare qualcosa, lo abbiamo ripetuto un sacco di volte vero? L’unico modo giusto è il tuo e non è detto che con il tempo non cambi. Esistono infinite strade per raggiungere il medesimo luogo, tutte giuste.
  7. Devo essere bravo in tutto – Accetta il fatto che non puoi essere bravo a fare tutto ma puoi imparare e migliorarti. Nessuno nasce imparato ma tutti abbiamo la possibilità di apprendere e aumentare le nostre competenze. Questo vale in qualsiasi ambito. Possiamo imparare a fare giardinaggio, a costruire un muro con malta e mattoni, a preparare del sushi e persino ad amare! Se vuoi puoi! Il resto sono scuse
  8. La realtà che vivo dovrebbe essere diversa – il presente è l’unico tempo che puoi vivere e nel quale puoi impegnarti per costruire il tuo domani.  Puoi imparare dal passato per costruire un futuro migliore e renderti conto che tu sei l’unico responsabile e artefice del tuo avvenire. Non puoi controllare gli eventi del mondo il che vuol dire solo una cosa: l’unico tuo compito è assumerti la responsabilità di te stesso e creare la vita come desideri, senza lamentarti o incolpare qualcuno.
  9. Sento che qualcosa andrà male – pessimismo?!? Già! È utile? Proprio no! Preoccuparsi per qualcosa che ancora deve accadere serve solo a consumare le tue risorse interiori. Se sprechi la tua energia mentale nella preoccupazione perdi il controllo della tua vita. Come farai a costruire un domani migliore? (dove poni l’attenzione offri energia, dove offri energia prende vita il tuo futuro)
  10. Ho bisogno degli altri – abbiamo detto qualche articolo fa che esistiamo perché ci relazioniamo con gli altri (leggi il post: sono perché siamo)  ma questo non vuol dire che per fare qualcosa tu abbia bisogno di qualcuno. Dentro noi abbiamo tutte le risorse necessarie per proseguire nella vita, per prendere decisioni e per risolvere i problemi che ci si parano davanti. Poter chiedere aiuto a qualcuno, contare su qualcuno, è una cosa fantastica e ci da molta sicurezza. È bellissimo potersi aiutare a vicenda e muovere energie positive ma alle volte ci troviamo soli. Ma se sei conscio della tua perfetta natura sai benissimo che sei, come si suol dire, in una botte di ferro!Non ti manca niente.
  11. Devo preoccuparmi di risolvere i problemi altrui – come detto prima, è bello aiutarsi, ma se è vero che sono i problemi a farci crescere e migliorare è anche giusto che ognuno se la cavi da solo per quanto sia possibile. Un detto cinese dice che puoi dare un pesce a un affamato e salvarlo così per un giorno, ma puoi insegnargli a pescare e salvarlo per tutta la vita. Se fai tutto per un’altra persona la privi della possibilità di imparare e migliorare.
  12. Ciò che provo rispecchia la realtà dei fatti – sensi di colpa, inquietudini, dubbi… sono stati d’animo sorti dai pensieri che abbiamo mantenuto vivi dentro noi. È chiaro no? Non rispecchiano la realtà ma solamente sono la prospettiva che abbiamo scelto di adottare. Non sono eventi o persone a determinare i nostri stati d’animo, ma sono i pensieri che noi generiamo riguardo a essi.
Conoscere gli altri significa essere saggio. Conoscere se stessi significa essere illuminati – dal film “Il Monaco”
Evitando questo tipo di pensieri il tuo focus cambierà e comprenderai che, per quanto sia importante relazionarti con gli altri e impegnarti per costruire un mondo migliore, l’unico modo per farlo è concentrarti su di te. Perché, se veramente vuoi portare il tuo contributo nella società, l’unica cosa che realmente puoi fare è donarle una persona capace di imparare dai propri errori, di autovalutarsi, di migliorarsi e di comprendere se stessa per crescere, colmare le proprie lacune e superare i propri limiti. Questa persona sei tu. Quindi, lavora su te stesso, sii d’esempio, e il mondo te ne sarà grato.
Cristiano Mocciola
http://blog.esserefelici.org/2015/04/18/12-pensieri-da-evitare/

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martedì 12 maggio 2015

"Che cosa impari dalla tua vita di silenzio?


Un uomo si recò da un eremita.
Gli chiese:
"Che cosa impari dalla tua vita di silenzio?".
L'eremita stava attingendo acqua
da un pozzo e disse al suo visitatore:
"Guarda giù nel pozzo! Che cosa vedi?".
L'uomo guardò nel pozzo.
"Non vedo niente".
Dopo un pò di tempo, in cui rimase perfettamente immobile,
L'eremita disse al visitatore:
"Guarda ora! Che cosa vedi nel pozzo?"
L'uomo ubbidì e rispose:
"Ora vedo me stesso: mi specchio nell'acqua".
L'eremita disse:
"Vedi, quando io immergo il secchio l'acqua è agitata.
Ora invece l'acqua è tranquilla.
E' questa l'esperienza del silenzio: l'uomo vede se stesso!".

E' nel silenzio che maturano le decisioni importanti.
E' nel silenzio che puoi ascoltare la voce della tua coscienza
E' nel silenzio che puoi  sentire la voce di Dio
Oggi sciegliti un angolo tranquillo e lasciati cullare da Silenzio...

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psico/magia di protezione

Beh.. visto che si fa sera, e ho un pochino di tempo, mentre attendo che si cuoce il cibo, allora parlerò delle protezioni.
Qualcuno, (volendo) potrebbe cominciare a proteggersi a cominciare da stanotte.
Partiamo dal concetto che: Il pensiero Crea. il Verbo Crea.
Le interferenze nascono quando qualcosa/qualcuno s'introduce attraverso pensieri o azioni (positive o negative) invadendo il vostro Spazio Sacro. Può avvenire in tanti modi.. Anche la notte, attraverso quello che ancora in molti di voi considerano sogni, che in realtà non sono altro che situazioni che incontriamo la notte, quando la nostra mente di superficie dorme, e i nostri restanti corpi possono andare in ogni dove a fare le esperienza.
Vi basti sapere, per ora, che noi incontriamo le persone, prima in altri "regni astrali" e poi le conosciamo qui, in terra, nella "materia".
Gli shamani quando dovevano curare qualcuno ben sapevano di questi "regni astrali e ben sapevano entrarci e uscirci a piacimento. Ben sapevano che quando qualcuno nel villaggio fosse stato male, non sarebbe stato solo a causa di un problema "fisico" ma anche di un problema energetico.
E qui parliamo delle male-dizioni.
Es. Litighiamo in modo furioso. Tu mi male-dici.. Io con il tempo dimentico l'accaduto ma dopo un pò ecco affiorare una malattia. Lo shamano non faceva altro che far stendere il "paziente", farlo rilassare in modo che il paziente arrivasse a uno stato di dormi/veglia (dove il contatto tra i vari regni è più accessibile) e astraendosi saliva al regno attinente la problematica del paziente e li combatteva per il malato, per liberarlo dagli influssi astrali malefici altrui.
Se era bravo allora guariva il paziente, ma a seconda delle entità che incontrava in vari regni, è accaduto varie volte che in un "combattimento/astrale" lo shamano moriva con il corpo fisico.

La chiave di tutto è la volontà e l'autodeterminazione.

Come la mia mente può recepire ed eseguire l'ordine di farmi svegliare a una certa ora, può anche eseguire altri compiti.

Allora.. Cominciamo così..

Stendetevi a letto. Mettete la mano sinistra sul cuore, ascoltate il vostro respiro e ascoltate le vibrazioni del cuore. Immaginate che dal vostro cuore, mentre ascoltate il suo vibrato, esca una luce bianca dorata.. Immaginate che vi circondi totalmente, provate la sensazione/immaginazione di essere dentro un uovo bianco/dorato che s'allarga fino al Sole.
Immaginate di avere una spada di Luce Blu Elettrico nella mano destra, li al vostro fianco..

E verbalizzate a voce alta: IO SONO (nome e cognome), IO SPIRITO INFINITO, ETERNO, IMMORTALE DECRETO che niente e nessuno potrà entrare o uscire dai corpi che mi compongono. Niente e nessuno potrà interferire con i miei corpi visibili e invisibili. Chiedo alla Saggezza Universale che stanotte mi porti nei regni della Conoscenza, per apprendere ulteriori consapevolezze che riporterò con me al risveglio per crescere in Saggezza e in Maturità Spirituale.

Terminare con le mani sul cuore dicendo: Grazie, Grazie, Grazie.

Le chiamo psico/magie e funzionano alla grande.

Buone sperimentazioni.

Siate seriosi ma giocosi.. Però siate convinti di quello che verbalizzate a voce alta. Il pensiero Crea. Il verbo Crea. L'azione Crea. Emoticon kiki Emoticon heart

Notte Aurea, Amati. Che il Divin v'inondi di Pace, Spiriti di Brace. Emoticon heart

Patrizia Di Masi
ENERGIA VITALE e PROTEZIONE dalle NEGATIVITA' - DOTTORE di CARTAhttp://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

sabato 9 maggio 2015

"Il mantra di successo."



Il mantra di successo - è un programma che si adatta al conseguimento dell'obiettivo del successo in qualsiasi impresa. Per lavorare mantieni il corpo in una posizione comoda, chiudi gli occhi e concentrarsi sul respiro. Dettagli sulla tecnica della meditazione, si può leggere qui: http: //www.advanced-mind-institute.or ...

Durante la meditazione, immaginate di affrontare la meta, il vosytro obiettivo, e entrate in sintonia con la sua realizzazione, immaginare il successo in tale attività che avete in mente. Mentre  lavori
con il programma la tua mente sia un atteggiamento positivo - non lasciarti coinvolgere da pensieri negativi- pensa solo positivo. Immaginate come si intende superare tutte le difficoltà e raggiungere l'obiettivo. Così si imposta la tua mente subconscia per il successo.

Lavorare con il programma in qualsiasi momento della giornata sempre in cuffie stereo.

Il programma si basa su composizione Lenny Rossolovsky "Il mantra di successo."

Il programma originale di alta qualità tra pochi giorni sara' possibile scaricarlo nella sezione "Downloads" presso l'Istituto per il miglioramento della coscienza (http://advanced-mind-institute.org) - questo programma è di dominio pubblico.

Questo programma non è consigliato di ascoltare le persone con epilessia, le persone con consolidata pacemaker cardiaci, le donne in gravidanza e gli adolescenti fino a 16 anni.

© Lenny Rossolovski 2014. Tutti i diritti riservati,

Tutti i diritti sono riservati dall'autore


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venerdì 8 maggio 2015

Poems by Nirmala













Non importa quello che faccio...

la mente giudica
e poi si giudica per stare giudicando


questo è quello che le menti fanno

quando la lascio fare come vuole
mi sorprende fermandosi

e nell'interludio vacante
la mente non trova appigli

e cade senza sforzo
nel profondo lago di silenzio
che non ha mai lasciato.

Nirmala


Fonte:www.endless-satsang.com.
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giovedì 7 maggio 2015

Gli 8 Pezzi di Broccato



Il broccato è così meraviglioso e prezioso con i suoi ricami in oro. Meraviglioso come questi esercizi che, se praticati con costanza, sono una delle forme più semplici e più efficaci di coltivazione del chi. Attivano ogni meridiano del corpo, distendono i tendini e le articolazioni, lavorano per sostenere l’equilibrio e la concentrazione. Gli esercizi bilanciano lo yin e lo yang e sostengono il chi, oltre a rinforzare le ossa. Longevità, salute e chiarezza della mente.



Sostenere il Cielo con le mani

Il primo esercizio ha un’influenza profonda sul triplice riscaldatore: esso ha sede nel tronco e contiene tutti gli organi ed i visceri. Si dice: “il riscaldatore superiore agisce come fosse nebbia, il riscaldatore mediano agisce come fosse schiuma, il riscaldatore inferiore agisce come fosse palude”. Ogni essenza dei tre riscaldatori viene stimolata e purificata dal movimento di stiramento delle braccia verso il Cielo, contrapposto all’azione di ancoraggio dei piedi sulla Terra, che apre tutto il corpo (muscoli, tendini, meridiani), aziona il chi facendolo affondare ed ha un’azione regolatrice sul respiro.



Tendere l’arco per colpire l’aquila

Il secondo esercizio, più che un esercizio esterno per le braccia, deve essere inteso come regolatore della coppia Polmone – Fegato, legata dal Ciclo del Controllo. Le gambe vengono mantenute nella posizione “del cavaliere”, mentre le braccia mimano il tendere un arco e la testa segue per mirare. Quando lo si punta a destra, si usa il movimento per stirare il Fegato, regolarizzare ed espandere il chi dell’organo. Quando lo si punta a sinistra, si usa il movimento per affondare e regolarizzare il chi del Polmone. Si espandono e contraggono i muscoli intercostali e gli altri muscoli inspiratori, si liberano le spalle e il collo e si migliora la circolazione del sangue in queste zone.



Separare il Cielo e la Terra

Il terzo esercizio ha influenza sulla milza – stomaco, regolarizzandone le funzioni e tenendoli in salute. Il movimento si esegue alzando una mano verso l’alto, mentre l’altra mano preme verso il basso.Grazie alle forze alternate di trazione e tiraggio si crea un’azione massaggiante sulla cavità addominale e sulla milza – stomaco in particolare.



Guardare la luna alle spalle

Il quarto esercizio propone una mobilitazione complessiva della colonna vertebrale, che si dice “previene le 100 malattie”. Secondo la MTC, ci sono diverse cause che consentono agli agenti patogeni di prendere il sopravvento: cause interne (le emozioni, legate agli organi) e cause esterne (gli agenti climatici). Si dice, ad esempio, che “guardare troppo danneggia il fegato”. Rivolgere lo sguardo alle spalle, in basso, regolarizza questa funzione sciogliendo tutta la colonna vertebrale, aumenta la distanza tra i dischi e permette al liquido cerebro-spinale di circolare più liberamente. Nell’esercizio si insiste anche sulla rotazione delle braccia che ne stimola i 6 meridiani.



Oscillare la testa ed agitare la coda come il dragone

Il quinto esercizio è utile per “calmare il fuoco del cuore”. Coltiva l’unità di tutto il corpo grazie al suo movimento completo dalla testa ai piedi, rinforza il canale cintura e fa salire il chi dei reni verso il cuore, calmandone appunto il fuoco. Ha un influenza regolatrice su vaso di concezione e quindi su tutto lo yin del corpo, dissipando il calore anche del fegato. Schiarisce la mente e la visione. L’esercizio, infine, permette la distensione dei tendini che legano osso sacro e bacino, favorendo l’apertura del punto che, a sua volta, collabora ”a far salire l’acqua verso il fuoco”.



Le mani afferrano i piedi per rinforzare i reni e la vita

Il sesto esercizio è per stirare e rendere flessibile la zona della vita, che è “la casa” dei reni. Allunga ed apre il meridiano della vescica che corre dai piedi lungo la schiena ed il collo fino in cima al capo. L’esercizio ha la sua massima efficacia quando lao gong, il punto al centro della mano (PC-8), e yong chuan, il punto al centro del piede (R-1) vengono a sovrapporsi. Aiuta a coltivare il radicamento del corpo ed il contatto energetico dei reni con la Terra.



Colpire con il pugno con sguardo irato

Il settimo esercizio rinforza muscoli e tendini e sostiene il fegato. Unico della serie da eseguire in leggera contrazione muscolare, promuove anch’esso l’unità di tutto il corpo. Il pugno stretto e l’attenzione agli occhi attivano il chi del fegato (l’ira è un’emozione negativa che si collega a questo organo). Allena il Potere Yi, il potere dell’intenzione, che deve essere concentrato nello sguardo, verso terra. Bilancia, quindi, la relazione di controllo legno-terra. Richiama, infine, l’energia interna (yong chi) verso la superficie (wei chi).



Battere il pilastro di giada

L’ottavo esercizio pone enfasi sulla stimolazione del sistema nervoso centrale e del sistema labirintico. Si ondeggia il peso dalle punte ai talloni, ci si alza sulle punte e si battono con delicatezza i talloni a terra; infine, si scende e si sale sulle gambe. In questa maniera viene sollecitata tutta la colonna vertebrale, si aumenta lo spazio tra i dischi intervertebrali e i nervi respirano; si esercita, infine, un gentile massaggio su tutti gli organi interni grazie al propagarsi delle vibrazioni. Queste arrivano fino al “mare del midollo” (il cervello) stimolandolo e regolarizzandone le funzioni (equilibrio dei sistemi simpatico – parasimpatico). Attiva il vaso regolatore, stimola al produzione di sangue a livello del midollo e libera il chi intrappolato in profondità. A questo fine, alla bisogna, si può praticare con una battuta più forte per scaricare eccessi di chi del fegato

http://www.taoroma.it/ba-duan-jin/

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mercoledì 6 maggio 2015

LA VERITA' DELLA VITA:


- HO UN LAVORO (TEMPORANEAMENTE)
- HO UNA FAMIGLIA (TEMPORANEAMENTE)
- HO UN ALLOGGIO (TEMPORANEAMENTE)
- HO UNA SALUTE (TEMPORANEAMENTE)
- HO UN CORPO (TEMPORANEAMENTE)
- IO CI SONO (SEMPRE).







Olga Samarina ha condiviso la foto di Собиратель звезд. Волшебство повсюду nel gruppo: LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA.

Come sfruttare al massimo la legge di attrazione

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OSA !!!

- Nella serietà non puoi mai essere libero; nella serietà sarai sempre perseguitato dall'ansia; nella
serietà hai sempre paura che qualcosa possa andare storto. Con me niente può andare storto
perché non c'è niente che sia dritto. Se c'è qualcosa di dritto, allora qualcosa può andare storto; se
non c'è niente di dritto, niente può andare storto. Questo è il significato del concetto orientale di
<leela>, gioco. Sei stato un po' troppo serio di recente, seriamente... è tempo di lasciar perdere!
Fatti una bella risata e metti da parte i tuoi bei piani. Davvero non ne hai bisogno.

- Sei qui per essere te stesso e per esprimere te stesso. Assicurati di ascoltare la tua stessa energia
piuttosto che tentare di vestire gli abiti delle aspettative.

- Con le regole fisse c'è sicurezza, comodità convenienza. Lascia andare quel comfort, lascia
andare quella convenienza, quella sicurezza. Comincia a vivere una vita pericolosa. E una vita è
vita solo quando vivi pericolosamente, quando è una grande avventura, un'esplorazione di ciò che
rimane sempre sconosciuto.

- Non hai più tempo per decidere se percorrere o no la strada che ti trovi davanti. Devi buttarti,
proprio adesso, è la strada stessa a chiedertelo. Ascolta la pianta dei tuoi piedi che calpesta il
terreno piuttosto che i castelli in aria creati dalla mente. Agendo con consapevolezza ti espandi.

- Rimanere fedele alle verità che il cuore e l'anima ti stanno dicendo potrebbe non convenirti, in
questo mondo così formale e cerimonioso. Ma se hai il coraggio di ascoltarli troverai qualcosa di
intimamente molto prezioso. Verità e convenienza non sono mai andate molto d'accordo. Abbi
fiducia nel tuo coraggio.

- Guarda certe persone sono infelici perché hanno fatto compromessi su ogni punto, e non possono
perdonarsi di aver fatto quei compromessi. Sanno che avrebbero potuto osare di più, e invece
hanno dimostrato di essere dei vigliacchi. Hanno perso valore ai loro stessi occhi, hanno perso il rispetto di se stessi. Ecco cosa fa il compromesso.


OSHO

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martedì 5 maggio 2015

Vivi e basta.


- Abbandona l´idea che attaccamento e amore siano una cosa sola. Sono nemici. È l'attaccamento
che distrugge tutto l'amore. Se nutri e alimenti l'attaccamento, l'amore verrà distrutto; se nutri e
alimenti l'amore, l'attaccamento scomparirà da solo. Non sono una cosa sola; sono due entità
separate, reciprocamente antagonistiche.

- Cammina, mangia, ascolta in modo rilassato. Rallenta ogni operazione. Non avere fretta: Muoviti
come se avessi a disposizione l’eternità. Infatti è così! Siamo qui dall’inizio e saremo qui fino alla
fine, sempre che sia esistito un inizio e una fine. Esistiamo da sempre e per sempre.

- Metti a repentaglio tutto ciò che hai. Diventa un giocatore d´azzardo! Rischia tutto, perché il
momento successivo non è mai certo, quindi perché preoccuparsi? Perché angustiarsi? Vivi
pericolosamente, vivi gioiosamente. Vivi senza paura, vivi privo di sensi di colpa. Vivi senza temere
l'inferno, e senza bramare il paradiso. Vivi e basta.


Osho

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La vera fratellanza.


Che cosa crea la vera fratellanza?
La comunione col Divino,
la comunione nella Presenza e nel Silenzio,
la comunione con se stessi, con il Sé.

Anche la comunione con la propria solitudine (aloness, not lonliness)
permette la fratellanza, se non siamo veramente soli
non potremo mai essere insieme,
perché il nostro essere insieme
verrà turbato dai bisogni, dalle richieste, dalle aspettative.

Nel Silenzio siamo soli e non siamo soli,
nel Silenzio tutto si acquieta
in un'unica ondata collettiva
e siamo tutti connessi da questa sostanza densa
che invade e pervade sia le forme
che lo spazio tra di esse.

Lì ci muoviamo in sintonia con le maree del Silenzio
onde che appaiono e scompaiono
relazioni fluide quasi acquatiche
che si mescolano senza entrare in opposizione
come l'acqua nell'acqua.

Non c'è più da raggiungere l'altra spiaggia
rimaniamo immersi nell'oceano primodiale
e lì facciamo i nostri giochi
senza perdere contatto col nostro nutrimento.

Emanuele Marifa De Benedetti

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ESCI DAL NIDO



Oggi è sempre più frequente l'invito
ad accettare quello che è così com'è
e soprattutto ad accettarci così come siamo.
Accettarci così come siamo viene spesso interpretato
come un poter tranquillamente indulgere in ciò che siamo
cioè nel nostro personaggio con tutte le sue debolezze.
In particolare con un basilare senso di impotenza e di sfiducia
che tanto nulla può cambiare.


Non è così che possiamo 'arrivare' a realizzare
la nostra vera natura.
Si richiede attenzione e intenzione:
come puoi vedere qualcosa che è al di là
di ogni possibile concettualizzazione
se non guardi nella giusta direzione?
E come guardare nella giusta direzione
se non ce n'è l'intenzione?

Se rimaniamo spaparanzati nel nostro caldo nido egoico
a leccarci continuamente le ferite
continuando a dirci che ci vogliamo bene così come siamo
non usciremo mai dal nido
Per uscire dal nido bisogna davvero volerlo senza compromessi,
qualunque filo rimanga non reciso
ci fa facilmente ripiombare nel caldo lettino
a ronfare tranquillamente, contenti della nostra apparente sicurezza.

Per quanto ci sia accettazione amorevole
è anche una lotta senza esclusione di colpi
fino a quando tutti i fili (attaccamenti, identificazioni) vengono recisi.
Questa è la vera Jihad del mistico.

(Emanuele Marifa de Benedetti)


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lunedì 4 maggio 2015

Guarda sempre il lato buono della vita.


Aspettati solo il meglio, e osservalo compiersi.
Non incolpare nessun altro dello stato negativo nel quale ti trovi.
Sei tu che decidi: sta a te rivoltare le carte e vedere che c'è dall'altra parte.
Se scegli di vedere il lato triste della vita, non aspettarti di attirare a te quelle anime che conoscono la gioia della vera libertà, giacchè i simili si attraggono: attirerai solo le anime che si trovano nella tua stessa situazione.
Quando ti sembra di toccare il cielo con un dito e l'amore scorre liberamente in te, allora attiri chiunque, poichè tutti apprezzano un'anima gioiosa.
Impara ad elevare una persona o una situazione, e non lasciarti mai inghiottire nell'abisso della disperazione a causa dell'atteggiamento di
qualcun altro.
Sei qui per creare pace, armonia, bellezza e perfezione, tutto il meglio della vita; vai e agisci!


(Eileen Caddy)


Ecco un libro che insegna a riconoscere i sentimenti, le convinzioni, gli atteggiamenti e le esperienze che ci impediscono di aprirci a ricevere e a dare più amore, e di conseguenza di vivere una vita più appagante.

Eileen Caddy, la amatissima fondatrice della comunità di Findhorn, scrisse questo manuale che viene tuttora usato nei corsi di gruppo di Findhorn.

In dieci lezioni, questo manuale ci mostra su quali elementi della nostra vita e della nostra personalità possiamo intervenire per aprirci alla fiducia e all'ottimismo, e come, tramite esercizi pratici.

Un percorso alla portata di tutti, presentato nel modo estremamente semplice, e allo stesso motivante e pieno di umorismo e di buonsenso, com'è tipico dello stile di Eileen Caddy.


Dieci Passi per Aprirsi all’Amore
€ 14
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domenica 3 maggio 2015

Vivi il più intensamente possibile!



Vivi il più intensamente possibile! Brucia la tua candela della vita da entrambi i lati! Bruciala così intensamente... anche se si esaurisse in un secondo, andrebbe comunque bene! Quanto meno saprai in cosa consiste, poiché solo l'intensità penetra in profondità. E se riesci a vivere una vita intensa, sperimenterai una qualità della morte totalmente diversa, poiché morirai intensamente: com'è la vita, così è la morte. Se vivi trascinandoti, morirai trascinandoti. Ti lascerai sfuggire la vita e ti lascerai sfuggire anche la morte. Fa che la tua vita sia il più intensa possibile. Metti in gioco ogni cosa. Perché preoccuparsi? Perché preoccuparsi del futuro? Esiste questo momento!
Coinvolgi in esso la totalità della tua esistenza!


OSHO

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La Via del Ritorno... a Casa

Siamo come bambini...




















Siamo come bambini in un corpo di adulto con un cordone ombelicale in mano e stiamo cercando qualcuno a cui inserirlo per ricevere nutrimento e amore  
( Fabio Marchesi )


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sabato 2 maggio 2015

Mabel Katz - Scopri Ho'Oponopono

Abbiamo confuso l'amore con ciò che crediamo sia l'amore - essere lusingati, accettati, approvati - ma non ci sentiamo completi anche quando otteniamo queste cose.
Ricorda, l'amore che cerchi ti aspetta dentro di te.
Il vero amore per te aprirà le porte all'amore dell'universo.

Mabel Katz

Sono cresciuta sapendo di avere un grande segreto.Sapevo come ottenere ciò che volevo, ma avevo anche la "convinzione" che bisognasse lavorare duro per ottenerlo, che tutto avesse un prezzo e fosse molto costoso. Più tardi nel corso della mia vita, avevo tutto ciò che una persona potesse desiderare dal punto di vista materiale ed emozionale: una nuova casa, auto nuove, abbastanza soldi da viaggiare e comprare ciò che volevo, un marito adorabile, due bellissimi bambini sani. Eppure non ero felice. Al contrario, ero una persona molto arrabbiata.

Un giorno riconobbi la mia stessa rabbia e il risentimento in mio figlio maggiore, Jonathan. Rendermene conto fu uno shock. Mi svegliò del tutto, tanto che mi dissi: "Mabel, devi fare qualcosa al riguardo. Non puoi continuare così. Questo deve finire." In quel momento cominciai la mia ricerca. Il primo seminario che frequentai era sul tema della rabbia. Era condotto dal dott. Bill, al quale sono immensamente grata per tutto ciò che ho imparato da lui. Poi praticai yoga e la visualizzazione con Anna, che mi permise di entrare in contatto con l'incredibile potere che abbiamo dentro per creare e attrarre ciò che vogliamo. Ho sperimentato il cambiamento più radicale quando la mia amica Mirta mi prestò un libro di metafisica. Incredibile! Quel libro mi svegliò davvero. Narrava molto di Gesù (io sono ebrea), ma mi sentivo bene a leggerlo. Non volevo finirlo. Avrei voluto leggerlo in un giorno solo.

Cominciai a praticare le tecniche che l'autore citava nel libro e funzionavano. Questo confermò ancora una volta che il potere di cambiare le cose era dentro di me e che non dipendeva né da qualcosa né da nessun'altro. Pensavo: "C'è qualcosa di grande qui, molto grande," e il mio cuore cominciò a battere in modo diverso. Ero più felice di prima. Sentivo una felicità dentro che non si può descrivere a parole; bisogna viverla, sentirla, e sperimentata per conoscerla. Dopo avere provato diversi cammini, fra cui il Rebirthing, trovai l'Ho'oponopono, un'antica arte hawaiana che insegna come risolvere i nostri problemi.

Grazie ai suoi insegnamenti, scoprii che LA VITA PUÒ ESSERE FACILE, certamente più facile di quanto avessi immaginato. Dopo tanta ricerca, avevo finalmente trovato la mia strada. Era una strada che mi permetteva di essere in pace nel bel mezzo di una tempesta; mi permetteva di sentirmi libera indipendentemente da cosa stesse accadendo intorno a me o cosa dicessero o facessero gli altri. Ecco perché ho scelto di condividere in questo piccolo libro tutto ciò che ho imparato finora. Sono immensamente grata per questa opportunità.


Introduzione

Il mio insegnante Ihaleakalá una volta mi raccontò una storia hawaiana sulla creazione che più o meno narra: quando Dio creò la Terra e ci mise Adamo ed Eva, gli disse che quello era il paradiso e che non dovevano preoccuparsi di niente, perché Egli avrebbe provveduto loro tutto ciò di cui avevano bisogno. Disse anche che avrebbe fatto loro un regalo, l'opportunità di scegliere, di prendere le loro decisioni, che avrebbe dato loro il dono del libero arbitrio. E così, Egli creò l'albero di mele. Disse loro, "Questo si chiama pensiero. Non ne avete bisogno. Posso procurarvi io tutto. Non dovreste preoccuparvi, ma potete scegliere di stare con me o di fare la vostra strada." Vorrei chiarire che il problema non era mangiare la mela, il problema era non prendersi la responsabilità e dire, "Mi dispiace." Quando Dio chiese, Adamo rispose, "Mi ha costretto lei." E così Adamo dovette cercarsi il suo primo lavoro. Proprio come Adamo, noi mordiamo la mela in continuazione. Pensiamo di sapere cosa è meglio. Non ci rendiamo conto che c'è un'altra strada, che c'è un cammino più facile.

Nel suo libro Il potere di Adesso, Eckhart Tolle scrive: "Le più comuni identificazioni dell'ego riguardano i beni materiali, il lavoro che si svolge, la condizione sociale e il riconoscimento, la conoscenza e l'istruzione, l'aspetto fisico, le abilità speciali, i rapporti affettivi, le storie personali e familiari [...] Niente di tutto questo siete voi. Tutto questo sembra spaventoso? Oppure è un sollievo saperlo? Tutte queste cose dovrete abbandonarle, prima o poi. [...] Ognuno conoscerà la verità per conto suo. La conoscerà al più tardi quando sentirà avvicinarsi la morte. La morte toglie via tutto ciò che non è voi. Il segreto della vita è 'morire prima di morire' e scoprire che non è morte." E poco prima chiarisce: "La buona notizia è che potete davvero liberarvi dalla mente." Si riferisce a questa voce che ci parla tutto il tempo nella testa, "Questa voce commenta, opera congetture, giudica, confronta, si lamenta, esprime preferenze e avversioni eccetera. La voce non è necessariamente pertinente alla situazione in cui vi trovate in quel momento; può rivivere il passato prossimo o remoto oppure preparare o immaginare possibili situazioni future." La vita è una ripetizione di ricordi che sono come dei chip o dei nastri che sono in funzione nella nostra testa 24 ore al giorno. Ci guidano e ci influenzano senza nemmeno che ce ne rendiamo conto. Non possiamo evitarli, ma possiamo scegliere di fermare i nastri. In questo libro uso una certa terminologia e dei concetti che vorrei chiarire. Molti di questi sono basati su Ho'oponopono, un'antica arte hawaiana.

Nell'ultimo capitolo del libro sono descritte specifiche tecniche e strumenti relativi a quest'arte.Ho'oponopono insegna come cancellare i sopracitati nastri, come eliminare i chip che non sono utili per noi o che non lavorano più nella nostra vita. Ci mostra come alzare la nebbia. Solo quando cancelliamo e puliamo questi programmi possiamo scoprire chi siamo veramente e il potere che possediamo. Cancellando, pulendo e rimuovendo i vecchi ricordi, permettiamo che questi vengano trasformati e cominciamo a fare esperienza del nostro vero Sé. Ho'oponopono è un processo di perdono, pentimento, e trasformazione. Ogni volta che usiamo uno dei suoi strumenti, ci prendiamo il 100% della responsabilità chiedendo perdono (per noi stessi).

Impariamo che tutto ciò che compare nella nostra vita è solo una proiezione dei nostri "programmi". Possiamo scegliere di lasciarli andare e osservarli, o di reagire ed essere trascinati al loro interno. Tutti noi abbiamo una gomma incorporata dentro di noi, una chiave per cancellare, ma ci dimentichiamo come usarla. Ho'oponopono ci aiuta a ricordare il potere che abbiamo di scegliere fra cancellare (lasciar andare) o reagire, essere felici o sofferenti. È solo una questione di scelta in ogni momento della nostra vita. Quando nel libro sono indicati i termini "pulire" o "cancellare", mi riferisco all'uso delle tecniche di Ho'oponopono per cancellare i ricordi e i pensieri che creano i nostri problemi. Inoltre, nel testo faccio riferimento ai Bambini Indaco. Si tratta di bambini che sono nati in diverse parti del pianeta che sanno alla perfezione chi sono e che sono molto chiari sul perché sono qui e quale sia la loro missione.

Sono consapevoli dell'esistenza di altri bambini come loro e possono comunicare telepaticamente fra di loro. Hanno doni paranormali. Ci parlano di vero Amore. Ci dicono che noi stessi siamo Amore. Vorrei anche chiarire che quando uso la parola Dio, non lo faccio in un contesto religioso. Per me Dio è quella parte di noi che sa tutto. non può essere davvero definito, non ha nome, è solo un'esperienza. Noterete anche che uso la parola Dio come sinonimo della parola Amore. Mi riferisco all'Amore incondizionato, quello che può guarire tutto. È quell'amore che ha tutte le risposte. Nemmeno i proverbi di Gesù sono citati in un contesto religioso. Lo scopo è di ricordare al lettore che abbiamo sempre avuto insegnanti che hanno cercato di svegliarci e di farci vedere la verità.

Per esempio, Gesù parlava di porgere l'altra guancia, ma questo è un concetto con il quale abbiamo ancora oggi delle difficoltà. Non di meno, quando cancelliamo (lasciamo andare) invece di reagire, stiamo porgendo l'altra guancia, la guancia dell'Amore. Lasciare andare invece di reagire è porgere l'altra guancia. Lo scopo di questo breve sommario di concetti basilari che spero di trasmettere e usare è di chiarire il mio punto di partenza. La mia speranza è che il lettore troverà in questo libro una cascata di tecniche, strumenti, e conoscenze che gli permetteranno di sentire, prendere decisioni, e vivere con libertà interiore, pace, e amore che sono l'eredità di ogni essere umano.

Mabel Katz


Scopri Ho'Oponopono - Il Libro
La via più semplice
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