martedì 21 luglio 2020

METASCAN

Ne fanno parte tre meditazioni della lunghezza di 1 ora ciascuna. Nel programma si adopera la tecnologia dello spostamento spazioacustico, una delle più avanzate dal punto di vista del raggiungimento della biorisonanza. Il programma «Metascan» vi aiuterà ad entrare negli stati meditativi molto profondi. Con il suo aiuto non soltanto modificherete il suo modo di vedere il mondo ma riuscirete anche a toccare ciò che esce dai suoi confini. Proprio per questo motivo il programma ha il nome «Metascan» – perché varca i confini della vita terrena.

Il programma è fatto in modo da poter essere più universale possibile: potete lavorare a qualsiasi ora della giornata, potere adoperarlo da sfondo, potere ascoltarlo con le cuffie o senza; avrete un risultato in ogni caso. Nel programma sono state usate delle armoniche universali, delle frequenze studiate appositamente che agiscono sull'organismo al livello cellulare, portandolo in uno stato risonanza con il nostro mondo e con il mondo che sta al di fuori della nostra comprensione. Potrete toccare l'altra dimensione, sentirvi una particella dell'Universo.

Le frequenze usate nel programma esercitano una forte azione armonizzante sulla nostra coscienza. «Metascan» può essere usato come uno strumento principale per le meditazioni e come complemento per gli altri programmi dell'Istituto. Si può utilizzarlo da sfondo negli istituti di cura, durante le sedute di yoga o reiki, per togliere la tensione, lo stress, per armonizzare gli spazi e per creare delle vibrazioni armonizzanti in generale.

«Metascan» favorisce la purificazione spirituale e lo scioglimento di qualsiasi blocco del subconscio, contribuendo alla guarigione dell'organismo. Del programma fanno parte tre meditazioni della durata di 1 ora ciascuna.

E' stata applicata la tecnologia dello spostamento spazio-acustico, una delle più avanzate al giorno d'oggi. Il programma «Metascan» vi aiuterà a raggiungere degli stati meditativi eccezionalmente profondi. Con il suo aiuto non soltanto cambierete le vedute ma toccherete con un dito anche ciò che non è del nostro mondo.
negozio

METASCAN
***programma in offerta
«Metascan» favorisce la purificazione spirituale e lo scioglimento di qualsiasi blocco del subconscio, contribuendo alla guarigione dell'organismo.
"...Sono stata subito sorpresa dal cambiamento interiore che mi sta portando. Ho intuizioni maggiori e migliori e sto facendo sogni che mi illustrano la mia parte più nascosta. Ho solo tre ascolti da recensire, tornerò ad integrare la recensione man mano che, ascoltando ancora i brani, noterò altri cambiamenti." (Sabrina)
"...Un programma versatile, da usarsi in qualunque occasione. Si ascolta volentieri e si interrompe quando si desidera. Ancora non ne ho assaporato i benefici in pieno perché non l'ho usato con la necessaria costanza dato che ho anche altri programmi da ascoltare.
Ma la piacevole sensazione che provo durante l'ascolto mi permette di scivolare in uno stato sereno e rilassato. Non mancherò di aggiornarvi sui progressi." (Marina)

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

lunedì 20 luglio 2020

vuoto

"Tutte le culture, tutte le società, tutte le religioni hanno commesso un crimine contro l'umanità: hanno creato la paura del nulla, del vuoto.
La verità è che il nulla è la porta della ricchezza. Il nulla è la porta della beatitudine - e la porta deve essere un nulla.
Il muro è lì; non puoi entrare in un muro, ti limiterai a battere la testa, potresti avere le costole rotte. Perché non puoi entrare nel muro? Perché il muro non è vuoto, è solido, obietta. Ecco perché chiamiamo le cose "oggetti": sono oggettivi, non ti consentono di attraversarli, ti impediscono.
Una porta deve essere non oggettiva, deve essere vuota. Una porta significa che non c'è nulla che ti impedisce. Puoi entrare.
E poiché siamo stati condizionati dal fatto che il vuoto sia qualcosa di brutto, che il nulla è qualcosa di male, ci viene impedito dal condizionamento di far cadere la miseria, far cadere l'angoscia, lasciar andare tutta la sofferenza e essere nel nulla.
Nel momento in cui sei un nulla, diventi una porta - una porta per il divino, una porta per te, una porta che conduce a casa tua, una porta che ti ricollega alla tua natura intrinseca. E la natura intrinseca dell'essere umano è la beatitudine."


Osho
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa





domenica 19 luglio 2020

l'energia

"Ricorda: l'energia non è rabbia, né amore né odio. L'energia è semplicemente energia, è neutra. Quella stessa energia diventa rabbia, diventa sesso, diventa amore, diventa odio. Sei tu a darle la forma, è la tua mente: l'energia si limita ad assumerla." (Osho)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

NOTE


Riflettendo sul fine, non pensate al prestigio a esso relativo, alla sua inaccessibilità e ai mezzi del suo raggiungimento. Prestate attenzione solo allo stato di benessere interiore.

L'affermazione dev'essere accompagnata da sensazioni

corrispondenti.
Una singola affermazione dev'essere espressa in chiave

positiva e strettamente finalizzata.
Indirizzate l'affermazione sulla causa, non sull'effetto.

Formulate l'affermazione al presente.
Quando la risolutezza ad avere è priva del desiderio di avere, il pendolo non avrà modo di agganciarvi. Prendete quello che vi serve senza insistenza e con la stessa pacatezza con cui ritirate la posta dalla cassetta. VZ
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa


mercoledì 15 luglio 2020

stanco?

prima o poi sarai stanco di sconfitte e di vittorie
sarai stanco di ricchezza e poverta'
sarai stanco di salute e malattia
sarai stanco di creare cio' che vuoi e cio' che non vuoi
sarai stanco di creare consapevolmente e inconsapevolmente
qualunque sia la tua creazione ...
prima o poi sarai davvero stanco

e quando sarai davvero stanco, sarai pronto per gli spazi infiniti
senza tempo e senza scelta

Ivanov



http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

mercoledì 1 luglio 2020

Osho e il "Bardo Thodol"

Osho e il "Bardo Thodol". Il Bardo è un metodo semplice ma molto significativo. Solo chi ha un po’ meditato in vita può trarne beneficio e il Tibet era uno dei paesi in cui quasi tutti si dedicavano alla meditazione – essere semplicemente soli, in silenzio, senza far nulla, limitandosi a essere testimone. Se una persona così non raggiunge l’illuminaione nel corso della vita e sopraggiunge la morte, allora il Bardo è utile.


Un uomo simile è già riuscito ad aprire un po’ la porta. Non ci è ancora entrato, ma almeno ha tentato, almeno ha bussato. Ha una particolare recettività e al momento della morte il suo desiderio certo è di entrare in meditazione.


Ora non c’è più nulla di cui aver paura. La morte è già venuta. Egli può rischiare ogni cosa. E il Bardo è già una specie di ipnosi dolce nel modo in cui io la uso. Ascoltandomi diventi quieto, silenzioso. Il Bardo è una suggestione rivolta alla persona che sta morendo: “Ora sii silenzioso. Lascia questa vita cosciente. Invece che sia la morte a portartela via, lasciala andare, non essere sconfitto dalla morte, non lottare. Semplicemente lascia andare tutti i tuoi attaccamenti. Questo mondo e questa vita sono finiti per te.


Non c’è alcun senso nell’aggrapparsi ad essi, se ti aggrappi lotterai con la morte. Non puoi vincere e così mancherai una possibilità molto significativa. Di tua volontà, semplicemente lascia andare ogni cosa. Rilassati e accetta la morte senza alcun antagonismo, come il culmine della vità, come un fenomeno naturale. Nulla finisce. Rimani cosciente e osserva ciò che sta accadendo – il corpo inizia a diventare sempre più distante da te, la mente inizia a cadere a pezzi, così come uno specchio che cade e si frantuma, le tue emozioi, sentimenti, umori, ogni cosa che ha composto la tua vita, inizierà a scomparire…”E’ la fine di un sogno, questo è il punto fondamentale nel Bardo – hai vissuto un sogno che chiami vita, un sogno lungo settant’anni. Sta arrivando alla fine. Puoi piangere sul latte versato e mancare l’opportunità….perchè così velocemente entrerai in un altro grembo, in un altro sogno. Tra questo due sogni solo pochi secondi sono disponibili per essere sveglio e presente, e se puoi farcela ad essere sveglio hai conquistato la morte, hai conquistato il sogno.


Entrerai coscientemente in un altro grembo, lascerai questo corpo consapevolmente e entrerai in un altro corpo consapevolmente. Sarai in grado di ricordare di ricordare la tua morte ed il sogno che hai vissuto, e nella vita che verrà questo ti renderà capace di non finire nella stessa situazione – di nuovo a caccia di stupidi desideri a finire intrappolato nelel stesse gelosie, a lottare per le stesse rispettabilità senza senso. Ti manterrà sveglio l’averlo già fatto prima. Ogni cosa finisce e anche questo morirà. Perciò il Bardo ti ricorda che ciò che sta scomparendo era un sogno. E’ molto facile, quando la morte sta arrivando, vedere la tua vita come un sogno. Che altro può essere? E’ come se ti stessi svegliando al mattino. Tutta la notte hai vissuto così intensamente, un’infinità di sogni – in una sola notte è come se tu avessi vissuto anni ed anni – ma il Bardo è lì a ricordarti che si trattava solo di un sogno.


Questo insegnamento ti deve essere dato da un essere molto evoluto – un lama, un Maestro – ed egli insiste, questo è il tempo di riconoscere che era un sogno: tu non stati morendo, è solo il sogno che si rompe. E mentre stai passando da un sogno ad un altro….lo spazio vuoto intermedio è tremendamente importante, perché in quella pausa non c’è sogno, ma semplice chiarezza, consapevolezza. Perciò il secondo punto da ricordare è: non mancare quell’intervallo.


E la terza cosa: non mancare il momento in cui entrerai nel nuovo grembo. Allora avrai ottenuto qualcosa che si raggiunge soltanto dopo molte vite di lavoro su di sé.


Il morente semplicemente entra in un profondo silenzio e la morte discende. Egli ascolta queste parole da qualcuno che ha amato, di cui ha avuto fiducia, da qualcuno che non può immaginare lo possa ingannare – solo allora sono significative; questo messaggio non funzionerebbe se arrivasse da chiunque. Il Bardo è a disposizione, tutte le istruzioni sono disponibili, ma acquistano senso solo grazie a qualcuno che hai rispettato, onorato, amato, di cui ha avuto piena fiducia. In un momento così cruciale, anche un piccolo dubbio su quello che la persona sta dicendo distruggerebbe ogni cosa – allora il Bardo sarebbe inutile. Ma se non lo manchi e segui le istruzioni, stai ponendo le fondamenta per una nuova vita che sarà una vita totalmente diversa. Sarà la tua ultima vita, perché chi è in grado di morire cosciente e di usare lo spazio vuoto per avere un assaggio dell’assoluta purezza, entra nell’utero in modo cosciente, nasce cosciente. La sua illuminazione è garantita: egli ne ha in sé il seme, le fondamenta.


Così il Bardo è un processo semplice, ma può essere utile soltanto a quelli che hanno meditato un po’, che sono stati con un Maestro, che ogni tanto hanno assaggiato il silenzio, la presenza e la bellezza di essere nel momento. Essi diventano capaci di usare questo strumento. Il Bardo è il più grande contributo del Tibet all’umanità, il suo unico contributo: è un Paese povero, lontano dal mondo – è il tetto del mondo – inavvicinabile. Persino oggi è difficile raggiungerlo.


Il tibet sviluppò la meditazione grazie all’influenza buddista e alla fine divenne il solo Paese nella storia dell’umanità in cui tutti meditavano, dove la meditazione era vissuta come un fenomeno normale.


Ogni famiglia doveva offrire almeno uno dei suoi membri – qualcuno che fosse pronto – a un monastero, per meditare con totalità. Così da ogni famiglia andò almeno un rappresentante per generazione. Quasi l’intero Paese divenne un monastero. Proprio come la Russia divenne un campo di concentramento, il Tibet divenne un monastero. Centinaia di monasteri sorgevano sulle montagne, raccolti in posti meravigliosi. Ogni famiglia aveva contribuito con qualcuno che era autenticamente interessato alla ricerca. Era l’unico Paese in cui la gente veniva incoraggiata alla ricerca, in cui questa divenna parte integrante dello stile di vita. E anche chi non entrava in monastero meditava più che poteva, così al momento della morte il Bardo era accessibile a tutti.


C’erano molto Maestri, molti esseri evoluti erano disponibili per ripetere le istruzioni - e ognuno aveva un proprio Maestro. Era un mondo totalmente diverso.


In questo secolo molte cose meravigliose sono state distrutte, ma il Tibet è al primo posto. Il Tibet è stato distrutto dall’invazione comunista della Cina. I monasteri sono stati trasformati in scuole, in ospedali, e i monaci sono stati costretti a lavorare nei campi. Anche soltanto nominare la parola “meditazione” è diventato un crimine. E non faceva male a nessuno, il Paese era così tagliato fuori dal mondo. Ma è stato distrutto e non penso sarà mai più possibile ricostruirne la bellezza. Ora lo percorrono autobus, aerei, ci sono i militari. E’ diventato una base militare cinese. La sua età dell’oro è perduta.


Molto presto sarà difficile trovare una sola persona in grado di ascoltare le istruzioni del Bardo e quali impossibile trovare qualcuno in grado di darle. Esse rimarranno nei libri e ora sono disponibili tradotte in tutte le lingue.


Sono istruzioni semplici ma possono venire migliorate e ho intnzione di migliorarle, perché sono molto antiche e molto crude. Possono essere rifinite. Molto vi può essere aggiunto, si può dare loro più dimensioni. Ma la cosa fondamentale è che vi sia spazio per la meditazione. La mia gente medita e sarà uno dei nostri lavori-base rivedere il Bardo in una forma perfezionata in modo da poterlo usare tra noi.


Il Tibet non è più lo stesso ma possiamo creare la situazione, lo stato psicologico dove il Bardo – o qualcosa di simile che sia più evoluto – possa aiutare la gente. E’ un processo maginifico. Proprio come il Giappone ha portato lo Zen dalle fonti della meditazione del buddismo, il Tibet ha dato vita dalle stesse fonti al Bardo. Sono contributi immortali. Quando le armi nucleari verranno dimenticate, queste scoperte conserveranno intatto lo stesso significato, la stessa grandezza.




Osho da “The Path of the Mystic” discorso n. 7 – 7 maggio 1986












http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa