martedì 30 maggio 2023

La verità è sempre in contrasto con i dogmi delle masse.

 "La massa, la gente
condannera' tutti i ribelli
tutti gli spiriti ribelli
dirà che sono dei distruttori
ma per creare bisogna distruggere
Se non si distrugge ciò che é brutto e spregevole ...
non si può creare la bellezza.
Se non si distruggono le menzogne
non si può far posto alla verità.
È naturale che la gente odi l'uomo di verità: egli è un disturbatore.
La verità è sempre in contrasto con i dogmi delle masse.
La verità è individuale ...e le masse non hanno alcun interesse per la verità.
Alle masse importano le consolazioni, le comodità ...
se in qualche modo le oltrepassi e
le superi non sarai mai perdonato."
OSHO

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sabato 27 maggio 2023

NON SOLO TRANSURFING

 

 
 
 
 
 
 
 
 
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osho chakra sound

 

 

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Se vuoi essere felice sii un individuo

 

Se vuoi essere felice sii un individuo. Se vuoi essere felice, inizia a scegliere di testa tua. In molte occasioni dovrai disubbidire, fallo! In molte occasioni dovrai essere un ribelle, fallo! In questo non è implicata alcuna mancanza di rispetto: sii rispettoso nei confronti dei tuoi genitori, ma ricorda che la tua responsabilità più profonda è nei confronti del tuo stesso essere.
Tutti vengono trascinati e manipolati, per cui nessuno conosce il proprio destino. Hai dimenticato ciò che hai sempre voluto fare realmente.
Ebbene, come puoi essere felice?
Osho

 



lunedì 15 maggio 2023

OSHO E L’ESISTENZA DI DIO

Esiste Dio?
“Dire che Dio esiste non è propriamente corretto, semplicemente perché tutto ciò che esiste è Dio.
Dio è l’esistenza. L’esistenza è Dio.
Puoi esserne consapevole o meno, questo non cambia il fatto che la tua essenza è divina.
Se ne sei consapevole, allora vivrai l’esistenza come una benedizione. Se non ne sei consapevole, vivrai in agonia ma la tua essenza sarà comunque divina.
Tutti coloro che cercano di provare l’esistenza di Dio vivono nell’inconsapevolezza. E chi cerca di provare la non esistenza di Dio è sulla stessa barca, è inconsapevole.
Forse qualcuno cerca di provare che l’esistenza esiste? Non è necessario, è già intrinseco nella realtà dei fatti, è un’ovvietà.
Dio ed esistenza sono equivalenti, sono sinonimi.
E tu sei parte dell’esistenza, la tua stessa natura è divina.
Io pertanto non dirò che Dio esiste, io dirò che tutto ciò che esiste è Dio.
E la natura di Dio è l’amore. Non è possibile concepire l’idea di Dio senza attribuirgli la natura dell’amore.
Grazia e amore sono aspetti fondamentali della natura di Dio. Non c’è Dio senza grazia e amore.
Ma noi non siamo sempre in modalità recettiva. A meno che non diventiamo ricettivi non possiamo ricevere grazia e amore.
Per questo motivo, se non ricevi grazia e amore è perché sei tu che stai innalzando una barriera, non perché l’esistenza non te ne voglia offrire.
Se non ricevi grazia e amore, è perché sei in modalità aggressiva, non recettiva.
La mente è aggressiva. Per questo motivo io ripeto sempre che la meditazione significa innanzitutto assenza di mente.
Meditazione significa ricettività, apertura.
Invece la nostra mente, la nostra educazione, la nostra intera cultura sono basate sull’aggressione, sulla competizione, sul conflitto.
Non siamo ancora diventati così maturi da imparare il segreto della cooperazione: ovvero che il mondo esiste nella collaborazione, non nel conflitto; che l’altro, il mio il mio vicino, non è un avversario, ma un elemento dell’esistenza che mi è complementare e che mi rende più ricco.
Senza l’altro, sarei più povero.
Esistiamo nella collaborazione, nella coesistenza, non nel conflitto, non nella competizione.
Ma la mente, l’inconscio collettivo, pensa sempre in termini di conflitto.
Quando siamo con l’altro, l’assunzione di base è che questi sia nostro nemico.
Potremo diventare amici, ma l’amicizia deve essere sviluppata.
L’assunto di base è l’inimicizia, il conflitto, e tu non puoi mai rilassarti.
La nostra mente, il nostro inconscio collettivo, ha sviluppato nel corso di milioni di anni l’idea che se vuoi esistere e sopravvivere devi essere aggressivo.
Il più forte sopravvive. Il più aggressivo sopravvive.
Se ti limiti ad essere ricettivo, ad essere aperto e vulnerabile, sei destinato a morire.
È per questo motivo che la ricettività, l’apertura, la vulnerabilità non sono mai stati comprese, non sono mai state ascoltate.
La mente umana è il risultato del passato.
La mente umana così com’è, così come deriva dal passato, non può amare, perché non sa essere ricettiva. Sa solo essere aggressiva. Per questo motivo tu non stai amando – tu reclami sempre amore. La mente umana non è capace di amare.
Per questo motivo, se chiedessi a coloro che hanno davvero conosciuto l’amore, se chiedessi a Buddha, ti direbbe: “l’amore può nascere solo se la mente muore”.
E soltanto quando c’è amore puoi diventare aperto, ricettivo.
E non puoi limitarti ad amare soltanto un individuo specifico, perché è impossibile essere aperti ad una persona specifica e chiusi a tutti gli altri.
Amare soltanto una persona sarebbe come respirare solo in presenza di una specifica persona: è impossibile!
Dobbiamo essere amore, indipendentemente dalle persone con cui ci troviamo. Questo amore si esprime in modo naturale, come un fiorire dall’interno.
Per riuscire ad amare in questo modo è necessario sviluppare consapevolezza: quando sei consapevole hai eliminato la mente, sei pura coscienza, la coscienza che è eterna, sempre nel presente, sempre nuova, sempre nel qui e ora.
Questo è il miracolo: quando sei consapevole non sei più identificato con la tua mente, sei pura coscienza, libero dal passato, sei nuovo, pronto a saltare nel nuovo istante che sta arrivando.
Solamente questa fresca consapevolezza – eternamente giovane – è ricettiva, aperta. Non ci sono muri, non ci sono confini, come lo spazio.
Trascendere la mente e il passato ti rende aperto e vulnerabile da ogni prospettiva, verso ogni dimensione.
Allora la grazia e l’amore scendono su di te da ogni parte – dalla natura, dal cielo, dagli esseri umani, dagli animali, da ogni dove.
Allora ti renderai conto che tutto questo non è semplicemente “esistenza”. Dirai “tutto questo è Dio”.
Questa metamorfosi, questa trasformazione della tua mente in una consapevolezza sempre viva, cambia totalmente il tuo atteggiamento verso l’esistenza.
L’esistenza diventa allora un flusso di amore – compassione, amicizia, grazia. Ricevi amore da un’infinità di fonti.
Ma devi essere aperto all’amore, devi essere aperto al divino.
La tragedia della mente umana è che la mente umana è chiusa.
La mente è chiusa, è una prigione, e va in cerca della libertà.
Ma se la mente è essa stessa prigione non potrà mai trovare la libertà.
E ormai siamo identificati con la nostra mente, non riusciamo a liberarci di essa.
Sii consapevole, prendi consapevolezza della tua mente. Osservala. Puoi farlo, perché il tuo “essere” è distinto dalla tua mente.
Sii un testimone, un osservatore. Qualsiasi cosa la mente stia facendo, fermati di lato ad osservarla, osserva come funziona. Non interferire, non giudicare.
Se interferirai contribuirai a rafforzare l’identificazione con la tua mente.
Mettiti da parte e osserva la tua mente come quando dal ciglio della strada osservi il traffico che scorre. Se riesci a farlo anche solo per un istante, ti renderai conto della differenza, della differenza tra il tuo essere e la tua mente.
Ti renderai conto che il circolo della mente risiede lontano da te. Tu sei sempre all’interno, da un’altra parte.
Quando realizzi tutto questo, allora sei aperto. Allora avrai saltato dentro uno spazio interiore, dentro il cielo interiore, dentro lo spazio del cuore.
Ora sei aperto, ora sei ricettivo. E ti renderai conto che sei sempre stato aperto. Hai sempre dormito in un cielo aperto, ma sognavi di essere in prigione e i pensieri sono fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. Di giorno li chiami pensieri, di notte li chiami sogni.
Ma poiché i pensieri sono trasparenti, identificarsi diventa più semplice. Se c’è un vetro totalmente trasparente tra me e te, io mi dimenticherò del vetro. Penserò che sto guardando te direttamente, senza alcun filtro.
Significa che sarò talmente tanto identificato con il vetro che per me sarà come se non esistesse. I miei occhi e il vetro sono diventati un’unica cosa.
E i pensieri sono trasparenti, più trasparenti di ogni altro vetro attraverso cui tu possa guardare. Ecco perché l’identificazione con i pensieri diventa più profonda.
Finisci per dimenticare che la tua mente è sempre frapposta tra te e il mondo che ti circonda. Sempre, ovunque tu sia – tra te e i tuoi amici, tra te e tuo marito / tua moglie, tra te il tuo Dio – la mente è sempre lì.
Non solo ti segue come un’ombra, la tua mente è sempre un passo avanti a te. Ma tu non ne sei consapevole, perché la mente e i pensieri sono trasparenti.
In questo modo, nessun incontro, nessuna relazione può davvero essere reale e autentica, perché la tua mente è sempre lì a frapporsi.
Soltanto quando la barriera è rimossa viene meno l’ego.
Sii aperto e consapevole. Sii consapevole e aperto e soltanto a quel punto saprai cos’è l’amore, cos’è la grazia, cos’è la compassione.
E scoprirai che sono una cosa sola, un tutt’uno.
E soltanto a quel punto saprai cos’è la preghiera.
Quando non ci sono barriere, quando sei aperto e consapevole, la preghiera non è una richiesta, non è un’implorazione.
La preghiera diventa un ringraziamento.
Quando non c’è più la barriera della mente, sei grato per tutto ciò che è attorno a te, sei in sintonia con il divino.
Non fare di Dio una nozione metafisica; fai di Dio un’esperienza religiosa.
Vai dentro di te. Dio è lì, è sempre stato lì ad aspettarti.
Ma devi fare qualcosa con te stesso. Questo qualcosa è la meditazione; questo qualcosa è lo yoga.
Così come sei, sei chiuso. Così come sei, sei morto.
Così come sei, non sei in alcun dialogo – non puoi essere in alcun dialogo – con il divino, con l’esistenza.
Allora, trasforma te stesso. Salta fuori dalla tua mente, dal tuo passato.
Allora vivrai con la grazia del divino. Vivrai con amore. Sarai parte di tutto questo, sarai un’onda del divino, ne sarai espressione.
Inizia da stesso, inizia a trasformare la tua mente aggressiva. Lascia che sia ricettiva.
Quando la tua mente non c’è, c’è il divino – con tutta la sua grazia, il suo amore, la sua compassione, ma solo quando la tua mente, il tuo io non c’è.
Il tuo io, la tua mente è la barriera. Abbattila e comprenderai.
Non posso spiegartelo, devi sperimentarlo.
Ti dico soltanto di iniziare con te stesso. Se cominci da te stesso arriverai al divino perché il divino è all’altra estremità.
Ma devi iniziare da te stesso, da dove sei.
Più andrai in profondità nel tuo io, meno il tuo io sarà presente.
E nell’annientamento del tuo io e della tua mente, conoscerai la grazia e l’amore che sempre sono stati attorno a te.”



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venerdì 12 maggio 2023

OSHO SULL'amore



1.
Ama, e saprai cos’è la meditazione; medita, e saprai cos’è l’amore.
2.
[...] l’amore è calore e la gente ne ha paura. Se l’amore li toccasse, inizierebbero a sciogliersi e i loro confini sparirebbero. Nell’amore ogni confine scompare.
3.
Più amore dai e più aumenta: se continui a donarlo, un giorno diventerai una costante e infinita sorgente d’amore!
4.
Quando il sesso diventa conscio, è amore, non è più lussuria. L’amore porta libertà, mentre la lussuria non fa che crearti prigioni
 5.
Il vero amore dona una libertà totale, è incondizionato, non chiede nulla, dona, condivide. Ed è felice per questo. E ti è grato perché l’hai accolto.
6.
L’amore è il nutrimento dell’anima. Ciò che il cibo è per il corpo, l’amore lo è per l’anima; senza cibo il corpo si indebolisce, senza amore l’anima si indebolisce.
7.
La fiducia non ha bisogno della paura, l’amore non ha bisogno della paura.

8.
L’amore è qualcosa di trascendente, non lo potete far accadere a tutti i costi. Nessuno ci è mai riuscito, e coloro che ci hanno provato si sono lasciati sfuggire tutta la sua bellezza.
9.
Sto dicendo di osservare il tuo corpo quando stai tenendo qualcuno con amore, che cosa accade? La parte del corpo che è in contatto con l’amore dell’altro e che sente questo amore diventa più viva. L’amore dona una vita che null’altro potrà mai dare.


Osho

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mercoledì 10 maggio 2023

L'altro

L'altro
Jean-Paul Sartre sostiene che "l'altro è l'inferno". Questa è un affermazione che va compresa: tutti quanti la pensano in questo modo, Sartre sta semplicemente esponendo un malinteso molto comune, sta esprimendo un illusione molto diffusa. Se sei infelice pensi che sia qualcun altro a renderti infelice. Se sei arrabbiato pensi che sia qualcun altro a farti arrabbiare: sempre qualcun altro!
Se sei arrabbiato, sei tu che sei arrabbiato. Se sei infelice, sei tu che sei infelice. Nessuno ti sta facendo niente, nessuno può farti arrabbiare a meno che tu non decida di arrabbiarti; e a quel punto tutti possono darti una mano, a quel punto chiunque può essere usato come schermo sul quale proiettare.
Il sè - l'io, l'ego - è l'inferno, non l'altro.
L'idea stessa: "Io sono separato dal mondo" è l'inferno.
La separazione è l'inferno. Lascia andare l'ego e vedrai: all'improvviso, tutta l'infelicità scompare, tutti i conflitti scompaiono.
Osho

 

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domenica 7 maggio 2023

Hara meditation with brainwave

 

 

 

hara meditation with brainwave da usare con cuffie acustiche stereo - Quando non hai niente da fare, siediti in silenzio e vai dentro di te, lasciati cadere nella pancia – proprio due pollici sotto l’ombelico – e rimani lì. Questo produrrà una perfetta centratura delle tue energie vitali. Devi solo guardarci dentro e si metterà in funzione, comincerai a sentire che la tua intera vita si muove attorno a quel centro. La vita ha inizio dall’hara e finisce nell’hara. Tutti i centri del nostro corpo sono distanti, l’hara è esattamente nel centro. Lì siamo stabili, in equilibrio... una volta diventato consapevole dell’hara, inizieranno ad accadere molte cose. Per esempio, più ti ricordi dell’hara e meno penserai. Il processo del pensiero diminuirà automaticamente, perché l’energia non andrà alla testa, andrà verso l’hara. Più attenzione dai all’hara e più scoprirai che in te sta formandosi una certa disciplina. Si produce in modo naturale, non deve essere imposta. Più sei consapevole del centro dell’hara, meno paura avrai della vita e della morte, perché esso è il centro della vita e della morte. Una volta entrato in sintonia con l’hara, potrai vivere coraggiosamente. Il coraggio nasce da lì – meno pensieri, maggiore silenzio, meno momenti incontrollati, disciplina naturale, coraggio, stabilità ed equilibrio. fonte Osho

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sabato 6 maggio 2023

Fuori dal tunnel

Capiremo di essere sulla buona strada quando non andremo più alla ricerca del partner ideale o di qualcuno che ci ama. A dover cercare amore in maniera compulsiva è il bambino ferito, non l’anima dell’adulto. Un individuo consapevole attende che l’amore venga da lui sotto qualsiasi forma, così come deve essere, anche se giunge nella forma di un’esperienza di guarigione che nulla ha da spartire con la coppia da fiaba.
Le ferite emotive ci separano da – e allo stesso tempo ci conducono a – l’amore incondizionato. Esse rappresentano i solchi attraverso cui successivamente scorrerà l’amore autentico, quello per ottenere il quale le persone pregano il Signore. Affinché tali persone ottengano la serenità dell’amore completo, il Signore invierà loro dei partner che esse percepiranno come sbagliati. Ma non si può attraversare l’incendio se non passando in mezzo al fuoco. Ecco perché l’amore non è per tutti, ma viene concesso solo a chi si dimostra impavido e risoluto lungo il percorso di discesa all’interno di sé.
Fuori dal tunnel ci attende un amore che infiamma il Cuore e non è più sottoposto ai se e ai ma. Questo tunnel in verità è più corto di quanto si crede, se solo ci concediamo di scavalcare in un sol colpo ogni ferita emotiva scatenando in noi l’emozione superiore dell’Adorazione. Adorare l’altro significa affidarsi totalmente alla bellezza della sua anima, comunque si esprima sul piano materiale. L’Adorazione non va più di moda e spesso viene scambiata per servilismo o sottomissione, ma nella realtà rappresenta un moto del Cuore che guarisce dalle sue ferite chi la prova e porta a nuova vita chi ne è oggetto.


Salvatore Brizzi

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Non cercare di arrestar e la mente

Non cercare di arrestar e la mente. È una parte di
te del tutto naturale; se tenti di fermarla, impazzirai.
Sarebbe come se un albero tentasse di bloccare le
proprie foglie, impazzirebbe! Le foglie sono una sua
parte assolutamente naturale.

Dunque, come prima cosa, non tentare mai di arrestare
il tuo processo di pensiero. È qualcosa di
perfetto che va bene così.


La seconda cosa: il semplice non arrestare quel
continuo moto mentale non basterà; lo devi godere.
Gioca con il flusso dei tuoi pensieri! È un gioco bellissimo.


Giocando con loro, divertendoti, accogliendoli,
inizierai a diventarne sempre più consapevole, sarai
attento e presente al loro sopraggiungere.


Si tratterà di una consapevolezza assolutamente
indiretta, non dovrai fare alcuno sforzo per diventarne
consapevole.


Nel momento in cui cerchi, ti sforzi di essere consapevole,
la mente ti distrae e tu vai in collera con
essa. Hai la sensazione che si tratti di una mente orribile,
abnorme; non fa altro che chiacchierare, continuamente!
Tu vuoi essere silenzioso e la tua mente
non te lo permette, ragion per cui inizi a sentirti in
antagonismo con essa.
Non va bene! In questo modo ti dividi in due: tu
e la tua mente diventate due entità, e si scatena un
conflitto, prende vita una perenne frizione. Qualsiasi
contrasto con te stesso è suicida, poiché si
tratta sempre della tua energia che viene sprecata
inutilmente: non ne abbiamo così tanta da permetterci
di sprecarla inutilmente, lottando contro noi
stessi. Quella stessa energia dev'essere utilizzata
per gioire.


Dunque, come prima cosa inizia a goderti il flusso
dei tuoi pensieri. Osservane le sfumature, i giri
che compiono, come un pensiero porti a un altro,
come si agganciano tra di loro. È un vero miracolo,
qualcosa di incredibile che vale la pena osservare!


Un semplice pensiero, piccolissimo, può portarti
verso un orizzonte oltremodo remoto, e se scruti in
profondità, non esiste alcun legame tra quel lampo
iniziale e la meta raggiunta.


Godi quel moto ondoso, lascia che sia un gioco;
giocaci volutamente, con passione e rimarrai sorpreso:
a volte, semplicemente godendo di quel flusso,
scoprirai pause bellissime. All'improvviso scoprirai
che un cane sta abbaiando, ma nella tua
mente non affiora alcun pensiero, quell'abbaiare
non scatena alcuna catena di pensieri: il cane continua
ad abbaiare, tu continui ad ascoltare, e non affiora
alcun pensiero.


Affioreranno intervalli impercettibili... ma non
devono essere generati. Giungono spontaneamente,
e quando affiorano, sono incredibilmente belli. In
quei piccolissimi intervalli di silenzio inizierai a osservare
colui che osserva, ma si tratterà di un fenomeno
del tutto naturale.


Di nuovo i pensieri riprenderanno a scorrere e tu
tornerai a goderne il flusso. Procedi con leggerezza,
senza tensioni o pretese, prendi le cose con calma.
La consapevolezza giungerà a te, ma sarà un evento
del tutto indiretto.


Osservando, godendo il flusso dei pensieri, vedendo
il loro procedere, il loro concatenarsi, le svolte
che prendono... è bello come vedere il mare e il riflusso
di milioni di onde. Anche questo è un mare, e
i pensieri sono onde; eppure la gente continua a godersi
il gioco delle onde dell'oceano e non si diverte
nell'osservare le onde all'interno della propria consapevolezza.

Osho: La verità che cura.

 

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venerdì 5 maggio 2023

LA MEDITAZIONE DEI CAMBIAMENTI

Recensioni

Alice De Felice
17.10.2022 19:04
E' una delle mie preferite! La ascolto ogni volta che ho bisogno una spinta o quando sono in un momento di blocco. Non è una formula magica, ma quasi senza che tu te ne accorga qualcosa cambia in te e inizi ad agire. La ascolto anche quando non sto bene fisicamente per recuperare a livello fisico. Si aggiudica sicuramente il posto nella playlist pronto soccorso!
Filippo Manaigo
07.07.2022 08:44
Ottimo programma per iniziare la giornata! Preferisco farlo la mattina presto piuttosto che la sera, perché ha un effetto positivo che si protrae su tutto il giorno. Predispone ad avere un atteggiamento positivo verso l'esterno e fa vedere le infinite possibilità che abbiamo davanti a noi. Può essere di grande aiuto se nella vita si sta attraversando un periodo di cambiamento (lavoro, famiglia, ecc.)


Descrizione

Secondo il buddismo, i cambiamenti che potremmo subire, anche quelli molto profondi, non conoscono i limiti. Ma l’uomo spesso li desidera e, allo stesso tempo, li teme, perché qualsiasi cambiamento potrebbe nascondere in se delle incognite. Vorremmo molto avere dei cambiamenti nella nostra vita, ma non sappiamo con precisione cosa dobbiamo cambiare, né come farlo. A volte ci troviamo in questo stato per mesi o per anni interi. Il problema è la mente, che non sempre è la nostra migliore consigliera. A volte occorre qualcosa di più rispetto alla semplice presa di una decisione razionale. Questo “elemento in più” è ciò che occorre perché nella nostra vita qualcosa cambi.
Il programma La meditazione dei cambiamenti serve per prepararsi ai cambiamenti: contiene le frequenze che aiutano, al livello del subconscio, a togliere quei blocchi che frenano la nostra trasformazione, a preparare il cervello ai cambiamenti. Il programma aiuterà ad adattarsi ai cambiamenti che già ci sono stati e anche solleciterà quei cambiamenti che vogliamo noi.

Vai al programma

 

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Sei a casa tua o da qualche altra parte?

 È detto nelle antiche scritture tibetane che Dio giunge a te molte volte ma non ti trova mai là, dove sei. Bussa alla tua porta, ma l’ospite non c’è mai - è sempre da qualche altra parte. Sei a casa tua o da qualche altra parte? Com’è possibile che Dio ti trovi? Non c’è nessun bisogno di andare da lui, basta solo che tu sia in casa e sarà lui a trovarti. È in cerca di te proprio come tu sei in cerca di lui. Devi solo restare a casa, così quando verrà ti troverà. Milioni di volte è arrivato, ha bussato, è rimasto in attesa sulla porta, ma tu non c’eri mai.

L’intero corpo è una casa e la mente è in viaggio, il padrone di casa è perennemente in viaggio e la casa resta vuota. E la vita bussa alla tua porta - puoi chiamarla Dio, o in qualsiasi altro modo ti piaccia, il nome non ha alcuna importanza; chiamala esistenza - bussa alla tua porta, sta bussando anche in questo momento, ma tu non ci sei mai.
Osho

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mercoledì 3 maggio 2023

ILVERO MAESTRO

«Il vero Maestro è colui che ti sottrae tutti i sentieri.
Il vero Maestro è colui che porta via tutti gli insegnamenti.
Il vero Maestro è colui che ti alleggerisce, che distrugge ogni tuo sapere e ti rende di nuovo ignorante, innocente come un fanciullo.
Il vero Maestro è un distruttore.
Quando ti è stato portato via ogni sapere, quando ti è stato sottratto ogni sentiero; quando non sai più assolutamente nulla, quando sei lasciato alla tua ignoranza, nudo, senza un luogo dove nasconderti… allora, all’improvviso avviene la grande esplosione.
Accade sempre nell’innocenza. Per questo Gesù continua a dire: “Finché non diventerete simili a fanciulli non entrerete nel regno di Dio”.
Il vero Maestro ti rende davvero simile a un fanciullo, non ti riempie di informazioni; il vero Maestro non informa, trasforma. Non trasmette dottrine e dogmi, al contrario prende una spada e ti taglia di netto la testa! Ti rende privo della testa.
Dunque, qual è il giusto sentiero? “Giusto Sentiero” significa non sentiero.»


Osho, La porta sull’eternità

L’essenza del Sufismo – Volume 3

 

La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

 



 


LA VIA DEL TRANSURFER: La rimozione dei blocchi psicosomatici

LA VIA DEL TRANSURFER: La rimozione dei blocchi psicosomatici: Molte malattie psicosomatiche sono causate dai fattori psicologici e dallo stress. Si può andare dai medici, farsi prescrivere un mucchio d...

La Paura


OSHO: La Paura
Osho, non ne posso più di continuare a farmi guidare dalla paura. Si può arrivare a dominarla o a ucciderla? E come?
OSHO:
Non può essere uccisa, non può essere dominata, può solo essere compresa. La parola chiave qui è comprensione. Solo il comprenderla – null’altro – può creare una trasformazione.
Se cerchi di dominare la paura, essa rimarrà là, semplicemente repressa, magari a una profondità tale da renderla completamente inconscia.
A quel punto non ne sarai mai più consapevole, eppure lei continuerà a vivere laggiù – in cantina – e continuerà a influenzarti. Potrà dirigerti e manipolarti, ma in modo così indiretto che non ne sarai consapevole. Il pericolo, allora, sarà più intenso: non sarai nemmeno in grado di scorgerlo.
Perciò non si tratta di dominare la paura, o di ucciderla. Ucciderla non è possibile, perché essa contiene una certa quantità di energia, e l’energia non può essere distrutta.
Hai mai notato com’è grande l’energia che hai quando hai paura? E la stessa cosa accade con la rabbia; entrambi sono aspetti dello stesso fenomeno.
La rabbia è aggressiva mentre la paura è non-aggressiva. La paura è lo stato negativo della rabbia; la rabbia è lo stato positivo della paura. Hai mai osservato come diventi forte e potente quando sei arrabbiato – quanta energia hai?
Oppure, quando hai paura, corri così veloce da far invidia persino a un olimpionico. La paura crea energia: la paura è energia, e l’energia non può essere distrutta.
Nemmeno un briciolo di energia può essere rimossa dall’esistenza. Devi continuare a ricordartelo, perché altrimenti finisci col fare qualcosa di sbagliato. Non puoi distruggere nulla, tutto ciò che puoi fare è cambiarne la forma.
Non puoi distruggere una goccia d’acqua: puoi trasformarla in ghiaccio, puoi farla evaporare, ma continuerà a esistere. Da qualche parte rimarrà, perché non può essere eliminata dall’esistenza.
Allo stesso modo non puoi distruggere la paura. E nel corso dei secoli la gente ha cercato di fare proprio questo: eliminare la paura, eliminare la rabbia, eliminare il sesso, eliminare l’avidità – eliminare questo e quello.
Tutti ci hanno provato, senza sosta, e qual è il risultato? L’uomo è nel caos. Nulla in realtà è stato eliminato, è ancora tutto lì: è nata solo una gran confusione. Non occorre eliminare nulla, perché comunque nulla può essere distrutto. E allora cosa si può fare?
La paura va compresa. Che cos’è? Come nasce? Da dove proviene? Cosa ti sta dicendo? Osservala – senza alcun giudizio – solo allora sarai in grado di comprendere.
Che cos’è la paura? Per prima cosa, la paura è sempre collegata a un desiderio. Vuoi diventare famoso, l’uomo più famoso del mondo: c’è paura. E se non ci riuscissi? Nasce la paura.
La paura sorge come sottoprodotto del desiderio – per esempio se vuoi diventare l’uomo più ricco del mondo. E se non ce la facessi? Inizi a tremare; nasce la paura. Hai una donna… e hai paura, perché domani potresti non possederla più, potrebbe andarsene con un altro.
È viva, può lasciarti. Solo una donna morta non ti lascerà, e invece lei è ancora viva. In realtà puoi possedere solo un cadavere, in quel caso non ci sarà alcuna paura, il cadavere starà lì per sempre. Puoi possedere dei mobili… non ci sarà alcuna paura.
Ma se cerchi di possedere un essere umano, nasce la paura. Chi lo sa? Ieri lei non c’era, oggi è tua ma domani chissà, potrebbe appartenere a qualcun altro. Ecco la paura. La paura nasce dal desiderio di possesso, è un sottoprodotto. Vuoi possedere, ed ecco la paura.
Se non volessi possedere nulla, non ci sarebbe alcuna paura. Se non avessi il desiderio di essere questo o quello nel futuro, la paura non esisterebbe.
Se non volessi andare in paradiso, non nascerebbe alcuna paura: il prete non potrebbe spaventarti. Se non vuoi andare da nessuna parte, nessuno può farti paura.
Se inizi a vivere nel momento, la paura svanisce. La paura passa attraverso il desiderio. Fondamentalmente, è il desiderio a creare la paura. Osserva. Quando hai paura, guarda da dove proviene, qual è il desiderio che la sta provocando, e poi vedi come è futile.
La paura nasce sempre da qualcosa d’altro. Dovrai osservare queste altre cose, e l’atto stesso dell’osservare comincerà a cambiarle.
Quindi non chiedere come si fa a dominarla o a ucciderla. Non deve essere dominata, non deve essere uccisa. Non può essere dominata e non può essere uccisa.
Può solo essere compresa. Lasciati guidare unicamente da questa comprensione.

 

 

 

 

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martedì 2 maggio 2023

CONSAPEVOLE ATTRAVERSO UN PARTICOLARE SENSO, MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA



Osho sulla tecnica del tantra di Vigyan Bhairav: “QUANDO VIVIDAMENTE CONSAPEVOLE ATTRAVERSO UN PARTICOLARE SENSO, MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA.”
Osho – Vedi attraverso i tuoi occhi. Ricordare, tu vedi ATTRAVERSO i tuoi occhi. Gli occhi non possono vedere; li vedi attraverso. Il veggente è nascosto dietro, gli occhi sono solo l'apertura, solo le finestre. Ma continuiamo a pensare di vedere con gli occhi; continuiamo a pensare di sentire per le orecchie. Nessuno ha mai sentito dalle orecchie. Si sente ATTRAVERSO le orecchie, non per le orecchie. L'ascoltatore è nascosto dietro. Le orecchie sono solo organi ricettivi.
ti tocco: Ti do un tocco amorevole, una stretta di mano. La mano non ti tocca: ti sto toccando, attraverso la mano. La mano è solo strumentale, quindi ci possono essere due tipi di tocco — quando ti tocco davvero e quando evito il tocco. Posso toccare la tua mano ed evitare il tocco. Potrei non essere lì nella mia mano, Potrei essermi ritirato. Prova questo, e ne avrai una diversa, una sensazione lontana. Metti la mano su qualcuno e ritirati. C'è una mano morta, non tu. E se l'altro è sensibile, sentirà una mano morta. Si sentirà insultato. Stai ingannando; stai solo mostrando che stai toccando, e non stai toccando.
Le donne sono molto sensibili al riguardo; non puoi ingannarli. Hanno una maggiore sensibilità al tatto, del tocco del corpo, così sanno. Il marito potrebbe parlare di cose bellissime. Potrebbe aver portato dei fiori e potrebbe dire, “Se puoi essere normale,” ma il suo tocco mostrerà che non c'è. E le donne hanno una sensazione istintiva quando sei con loro e quando non sei con loro. È difficile ingannarli a meno che tu non sia un maestro. A meno che tu non sia un padrone di te stesso, non puoi ingannarli. Ma un maestro non vorrebbe diventare marito, questa è la difficoltà.
Qualunque cosa tu dica sarà falsa; il tuo tocco lo mostrerà. I bambini sono molto sensibili, non puoi ingannarli. Puoi accarezzarli, ma sanno che questo è un colpo morto. Se la tua mano non è un'energia che scorre, un'energia amorevole, loro sanno. Allora è proprio come se venisse usata una cosa morta. Quando sei presente nella tua mano nella tua totalità, quando ti sei trasferito, quando il tuo centro dell'essere è arrivato alla mano, quando la tua anima è lì, quindi il tocco ha una qualità diversa.
Questo sutra dice che i sensi sono solo porte, stazioni riceventi, mezzi, strumenti, recettori. Sei nascosto dietro. “QUANDO VIVIDAMENTE CONSAPEVOLE ATTRAVERSO UN PARTICOLARE SENSO, MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA.” Mentre si ascolta la musica, non dimenticare te stesso nell'orecchio, non perderti nell'orecchio. Ricorda la consapevolezza che si nasconde dietro. Stai attento! Mentre vede qualcuno… Prova questo. Puoi provarlo subito, guardandomi. Che cosa sta succedendo? Puoi guardarmi con gli occhi, e quando dico “dagli occhi,” significa che non sei consapevole di essere nascosto dietro gli occhi. Puoi guardarmi attraverso gli occhi, e quando dico “attraverso gli occhi,” allora gli occhi sono solo tra me e te. Sei lì dietro gli occhi, guardando attraverso gli occhi, proprio come se qualcuno guardasse attraverso una finestra o specifiche.
Hai visto qualche impiegato in una banca guardare da sopra i suoi occhiali? Le specifiche gli sono scivolate sul naso, e guarda. Guardami in quel modo, verso di me, come se guardassi dall'alto dei tuoi occhi, come se gli occhi ti fossero scivolati un po' giù sul naso e tu fossi in piedi dietro a guardarmi. Improvvisamente sentirai un cambiamento nella qualità. Il tuo focus cambia; gli occhi diventano solo porte. Questa diventa una meditazione.
Quando si sente, ascolta solo attraverso le orecchie e rimani consapevole del tuo centro interiore. Quando si tocca, basta toccare con la mano e ricordare l'interiore che si nasconde dietro. Da ogni senso puoi avere una sensazione del centro interiore, e ogni senso va al centro interiore. Deve riferire. È per questo, quando mi vedi e mi ascolti, quando mi vedi con gli occhi e mi ascolti con le orecchie, nel profondo di te sai che stai vedendo lo stesso uomo che stai anche ascoltando.
Se ho un po' di odore corporeo, il tuo naso lo sentirà. Quindi tre sensi diversi si riferiscono a un centro. Ecco perché puoi coordinarti. Altrimenti sarà difficile: se i tuoi occhi vedono e le tue orecchie odono, sarà difficile sapere se stai ascoltando lo stesso uomo che stai vedendo o due diversi, perché questi due sensi sono diversi e non si incontrano mai. I tuoi occhi non hanno mai saputo delle tue orecchie e le tue orecchie non hanno sentito parlare dei tuoi occhi. Non si conoscono, non si sono mai incontrati; non sono stati nemmeno introdotti.
Allora come fa tutto a diventare sintetico? Le orecchie sentono, gli occhi vedono, le mani si toccano, il naso odora, e improvvisamente da qualche parte dentro di te sai che questo è lo stesso uomo che stai ascoltando e vedendo, toccando e annusando. Questo conoscitore è diverso dai sensi. Ogni senso si riferisce a questo conoscitore, e in questo conoscitore, al centro, tutto cade, si adatta e diventa uno. Questo è miracoloso.
io sono uno, fuori di te. io sono uno! Il mio corpo e la presenza del mio corpo, il mio odore corporeo, il mio parlare, sono uno. I tuoi sensi mi divideranno. Le tue orecchie segnaleranno se dico qualcosa, il tuo naso segnalerà se c'è qualche odore, i tuoi occhi riferiranno se posso essere visto e sono visibile. Mi divideranno in parti. Ma ancora, da qualche parte dentro di te, lo diventerò. Il punto in cui io divento uno dentro di te è il tuo centro dell'essere. Questa è la tua consapevolezza, e l'hai completamente dimenticato. Questa dimenticanza è l'ignoranza, e la consapevolezza aprirà le porte alla conoscenza di sé. E non puoi conoscerti in nessun altro modo.
“QUANDO VIVIDAMENTE CONSAPEVOLE ATTRAVERSO UN PARTICOLARE SENSO, MANTENERE LA CONSAPEVOLEZZA.” Rimani con la consapevolezza; mantieni la consapevolezza; rimanere vigile. È difficile all'inizio. Continuiamo ad addormentarci, e sembra arduo guardare attraverso gli occhi. È facile da guardare “di” gli occhi. All'inizio sentirai una certa tensione — se provi a guardare attraverso gli occhi. Non solo sentirai una tensione; anche la persona che guardi sentirà una tensione.
Se guardi qualcuno attraverso gli occhi, si sentirà come se gli stessi trasgredendo, come se stessi facendo qualcosa di sconsiderato. Se guardi attraverso gli occhi, l'altro si accorgerà improvvisamente che non ti stai comportando correttamente, perché il tuo sguardo diventerà penetrante, il tuo sguardo andrà più in profondità. Se viene dalla tua profondità, penetrerà nella profondità dell'altro. Ecco perché la società ha una sicurezza intrinseca: non guardare troppo in profondità in nessuno a meno che tu non sia innamorato. Se sei innamorato, puoi guardare in profondità nell'altro; puoi penetrare fino in fondo perché l'altro non ha paura. L'altro può essere nudo, totalmente nudo, l'altro può essere vulnerabile, l'altro può essere aperto a te. Ma ordinariamente, se non sei innamorato, non ti è permesso vedere direttamente, vedere in modo penetrante.
In India, una persona che guarda in questo modo, penetrante verso qualcuno, si chiama LUCHCHA. Un LUCHCHA significa un veggente. La parola LUCHCHA deriva da LOCHAN; LOCHAN significa occhi, e LUCHCHA significa colui che è diventato occhi verso di te. Quindi non provarlo su qualcuno che non conosci; penserà che sei un LUCHCHA.
Prima prova con gli oggetti — un fiore, un albero, le stelle nella notte. Non si sentiranno violati e non obietteranno. Piuttosto, gli piacerà e si sentiranno molto bene e apprezzati. Prima prova con loro, poi con persone amorevoli — tua moglie, il tuo bambino. A volte prendi tuo figlio in grembo e guardalo attraverso gli occhi, e il bambino capirà. Capirà più di chiunque altro perché non è ancora paralizzato dalla società, ancora imperfetto, ancora naturale. Sentirà un amore profondo se guardi attraverso gli occhi; sentirà la tua presenza.
Guarda il tuo amante o amato, e poi solo, di lì a poco, man mano che ne hai la sensazione e man mano che diventi più abile al riguardo, potrai guardare chiunque — perché allora nessuno potrà sapere che qualcuno ha guardato così in profondità. E una volta che hai quest'arte di stare sempre all'erta dietro i tuoi sensi, i sensi non possono ingannarti. Altrimenti i sensi ti ingannano.
In un mondo che è solo un'apparenza, ti hanno ingannato per sentirlo come reale. Se riesci a guardare attraverso i sensi e rimanere vigile, il mondo ti apparirà a poco a poco come illusorio, da sogno, e potrai penetrare nella sostanza — alla sua stessa sostanza. Quella sostanza è il BRAHMAN.
Fonte – Libro di Osho Vigyan Bhairav ​​​​Tantra, Vol 1″”

 

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