venerdì 30 gennaio 2015

CAMBIA LA DIREZIONE DEL TRENO























la tua Intenzione ha il potere di invertire la direzione di questo treno.
Decidi che direzione deve prendere la tua Vita.

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ARMONIA CON IL COSMO

Descrizione:

Ogni atomo del nostro corpo  una volta faceva parte di una stella, siamo tutti, senza eccezione - vagabondi delle stelle.
Meditazione "Star Wanderer" - è un programma che vi aiuterà a entrare in uno stato theta profondo e a riprendere il rapporto con il cosmo, l'universo. Di tanto in tanto, è necessario ricordare che abbiamo un pezzo del cosmo, dentro di noi inscindibilmente collegati da migliaia di fili. Siamo nati e viviamo nello spazio, e il nostro pianeta è la sua parte integrante. Questo è tutto per questo AMI ha sviluppato questo programma. E 'stato utilizzato un numero di frequenze e ritmi che vi aiuterà a sentire quella connessione.

Inoltre, il programma  utilizza suoni registrati dalle sonde spaziali NASA, tradotto in un banda acustico del cosmo. Per sintonizzarsi su nostra stella più vicina , il Sole è stato utilizzato il ritmo isocrono con la frequenza di 126,22Gts. Questa è la frequenza di vibrazione della nostra stella più vicina, che vi aiuterà a sincronizzare la tua mente con l'infinito mondo esterno.

Come usare questo programma?

è possibile utilizzare Questa meditazione per una svarietà di scopi pratici e mistici. Trovare un posto tranquillo indisturbato, chiudete gli occhi e in pochi minuti ti sentirai galleggiante tra le stelle. Si - la stella errante, il tempo e lo spazio non ha più alcun potere su di voi, un viaggio attraverso l'universo, spazi aperti, in un secondo si è trasferiti nell'infinito del cosmo

Quando si entra in uno stato di rilassamento profondo dopo qualche minuto, dimenticarai tutte le cose terrene e  tutte le vostre paure e preoccupazioni, allora ti senti purificato,  tutto ciò che disturba ed innervosisce, va nel dimenticatoio, come pulviscolo cosmico.

Il programma è stato progettato in modo tale da dare proprio tutto il tempo necessario per ridurre gli impatti negativi derivanti dalla vostra vita terrena.

21 minuti, dura l'intero ciclo di rilascio di preoccupazioni e ansie inutili. Dopo aver lavorato con il programma vi sentirete come una persona diversa, nuova
Il programma vi aiuta a entrare in sintonia con le profondità dei ritmi cosmici. Armonia con il cosmo è un elemento molto importante per lo sviluppo spirituale di ogni individuo che viene spesso ignorato e relegato in secondo piano. il programma manifesterà un aspetto mistico della nostra realta' ed è cio' che la mente non potra' mai capire

Come meditare?

Prendere una posizione del corpo comoda, chiudi gli occhi, fermare il dialogo interno, e dopo pochi minuti si entra in un piacevole stato di rilassamento.. Prima di meditazione è opportuno bere un bicchiere d'acqua pura. Durante la meditazione, le tossine vengono rilasciate ed è quindi  importante idrogenare il nostro corpo, l'acqua portera' fuori dal corpo le sostanze di cui non ha bisogno

Questo programma, si puo' ascoltare in cuffia o attraverso il sistema audio. Durante l'ascolto in cuffia sarà immergersi in uno stato meditativo, ma è possibile utilizzare la "Star Wanderer" con gli   altoparlanti. In quest'ultimo caso, interesserà voi e lo spazio circostante. Questo programma ha una struttura piuttosto complessa e ad ogni nuovo ascolto vi farà scoprire nuovi aspetti di esso.

il programma si puo' ascoltare in qualsiasi momento della giornata, ma il momento più favorevole per l'ascolta é la serata sarà dopo il tramonto.

L'ascolto di Questo programma non è consigliato alle persone con epilessia, le persone con un pacemaker installato, le donne in gravidanza e adolescenti fino a 16 anni.

© Lenny Rossolovski 2014. Tutti i diritti riservati,
Tutti i diritti riservati dall'autore.
Solo per uso personale

Lo trovi su
http://www.advanced-mind-institute.org?TRKCASWQK8H

http://www.advanced-mind-institute.org/store/obwie-meditacii/zvezdnij_strannik?TRKCASWQK8H

le istruzioni per il download sono su
http://cromopuntura-cromos.blogspot.it/2015/01/risonatore-di-cristallo-un-potente.html

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giovedì 29 gennaio 2015

SINTESI DELLA PRATICA DEL TRANSURFING


Sii consapevole che la realtà si manifesta a partire da uno spazio delle varianti dove sono rappresentati tutti gli eventi possibili ed immaginabili, del presente, del passato e del futuro.

Una variante si materializza nel momento in cui noi ci sintonizziamo con la vibrazione ad essa corrispondente.


Sceglie la variante dove percepisci felicità nell'anima ed un accordo tra cuore e ragione.

Mantieni nella testa la diapositiva del fine su cui ti vuoi sintonizzare. Vivila dentro di te immaginandoti attore di quella situazione di vita ideale.

Immergiti, inoltre, consapevolmente nel processo di realizzazione del fine che ti sei riproposto, visualizzalo in te e assaporane le sensazioni e le emozioni corrispondenti.

Se devi giustificarti razionalmente una scelta sappi che non è quella della tua anima. Non stai andando verso il tuo fine attraverso la tua porta!

Sii consapevole che necessita un tempo il cambiamento delle linee della vita, abbi pazienza e nel frattempo "datti in affitto", osservati dall'esterno con distacco mentre giochi un ruolo che non è ancora il tuo.

Non farti agganciare dalle provocazioni dei pendoli. Mantieni l'attitudine a ricordarti che ogni emozione negativa non serve né a te né alla risoluzione di un eventuale problema, ma solo a qualche pendolo che vuole rubarti energia.

Lascia andare ogni senso di importanza interna ed esterna, al fine di non creare nessun potenziale superfluo che potrebbe portare alla manifestazione esattamente ciò che non vuoi.

Sappi che ciò che scegli si manifesterà sempre, in modo inequivocabile e senza alcuno sforzo da parte tua. E' la realtà che funziona così e va solo assecondata e fatta fluire.

Ogni problema ha già la sua soluzione e sarà la corrente delle varianti a suggerirtelo se le permetterai di scorrere liberamente. Resta pacatamente sereno in questa consapevolezza; se non ci riesci allora brucia il potenziale superfluo dell'importanza tramite l'azione.

Pratica costantemente la ginnastica energetica ed esercitati a rilasciare le tensioni muscolari.

Osserva sempre il principio della coordinazione: rinuncia a dimostrare il tuo valore e scegli - consapevolmente - di rispondere sempre in positivo a qualunque accadimento. Gioisci anche delle disgrazie apparenti. In questo modo il futuro avrà sempre in serbo per te una piacevole sorpresa.

Datti il permesso ad ottenere e lascia che l'intenzione esterna porti alla manifestazione tutto ciò che vuoi!

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Ricorda,la libertà è un valore più alto dell’amore. repetita iuvant


Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo:sfrutti,manipoli,domini.
In questo modo l’altro è reso succube,viene praticamente distrutto;ma anche l’altro fa esattamente la stessa cosa:tenta di manipolarti,di dominarti, di possederti,di usarti.

Usare un altro essere umano non ha niente a che fare con l’amore:sembra amore ma è una moneta falsa.
Eppure questo è ciò che accade al novantanove per cento della gente perché la prima lezione d’amore la impari nella tua infanzia…milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita,non crescono mai.
Invecchiano,ma nella loro mente non crescono mai;
La loro psicologia rimane infantile,immatura.
Hanno sempre bisogno di amore.
Sono sempre affamate di amore,lo bramano come il cibo.

L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che ad avere bisogno.

Comincia a traboccare a condividere,comincia a donare.
La differenza è fondamentale.
Nel primo caso ciò che importa è avere di più;nel secondo,l’importante è come donare sempre di più e incondizionatamente.
Questo significa crescita,è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà.
Solo una persona matura può dare,perché solo una persona matura può avere.
In questo caso l’amore non è dipendente,e tu puoi amare che l’altro ci sia o no.

In questo caso l’amore non è una relazione,è uno stato dell’essere.
Ebbene questo è il paradosso:coloro che si innamorano non hanno amore, ecco perché si innamorano.
E poiché non hanno amore,non possono darne.

E ancora una cosa:una persona immatura si innamora sempre di un’altra persona immatura, perché parlano la stessa lingua.
Una persona matura ama una persona matura.
Una persona immatura ama una persona immatura.
Puoi continuare a cambiare marito o moglie mille volte,troverai di nuovo lo stesso tipo di persona e la stessa miseria ripetuta in forme diverse;ma la stessa miseria ripetuta è praticamente la stessa cosa.

Il problema di base nell’amore è che prima devi diventare maturo,allora troverai un partner maturo:le persone immature non ti attireranno affatto.
Le persone immature che cadono in amore distruggono a vicenda la propria libertà,creano un legame,una prigione.
Le persone mature in amore si aiutano a essere libere,si aiutano l’un l’altra a distruggere ogni tipo di legame.

E quando l’amore fluisce nella libertà c’è bellezza.
Quando l’amore fluisce nella dipendenza c’è bruttezza.
Ricorda,la libertà è un valore più alto dell’amore.
Quindi se l’amore distrugge la libertà,non ha alcun valore.
L’amore può essere lasciato cadere,la libertà deve essere salvata:è un valore più elevato.
E senza libertà non potrai mai essere felice,non è possibile.
Libertà è il desiderio intrinseco di ogni uomo,di ogni donna:libertà totale, assoluta.
Ecco perché si inizia ad odiare tutto ciò che è distruttivo nei confronti della libertà.
Non odi forse l’uomo che ami?
Non odi la donna che ami?
Tu odii fatalmente.
E’ un male necessario,devi tollerarlo.
Poiché non sei in grado di stare da solo devi riuscire a stare con qualcuno e devi adeguarti alle richieste dell’altro.
Devi tollerare, devi sopportare…
Ricorda,la libertà è un valore più alto dell’amore.


Osho

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mercoledì 28 gennaio 2015

Say YES



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Say YES is a dynamic "dance meditation' song by Veeresh and the Humaniversity Sounds.

Veeresh is the founder and president of the Osho Humaniversity. He is an innovative therapist and an inspiring teacher whose work has touched many lives. His challenging and creative approach allows people to move beyond self-imposed limits into a fresh understanding and grounded self-confidence.

He works with a multi-national team of therapists at the OSHO Humaniversity and leads workshops here and around the world. He has created many therapeutic processes, including the AUM Meditation and other Social Meditations.

http://www.humaniversity.com/gallery/...
"Sono un uomo di Osho e lui è il mio Maestro, il mio Insegnante, Amico..."
Veeresh lascia il corpo il 27 gennaio all'età di 77 anni.
Qui sotto il video che celebra il suo 75esimo compleanno
http://youtu.be/llU6ysULLsk

Anche la vocale da noi usata per ridere parla di noi

Il modo di ridere è un’importante via di comunicazione:
a seconda delle vocali che usiamo,
la risata comunica stati d’animo differenti, modi diversi di essere.


VEDIAMO I SIGNIFICATI DI OGNI SINGOLA VOCALE…









- la risata “ah, ah, ah”:

la “a” è la vocale delle risate di vero cuore, vitale, aperta e solare come la personalità di chi ride in questo modo.

Fa bene al cuore apre la respirazione e aiuta la circolazione; è quindi utilissima per stress a stati d’ansia.

- la risata “oh, oh, oh”:

caratteristica di chi apprezza la buona cucina e si sente a proprio agio soprattutto in una tavolata di amici.

La risata in “o” è grassa o di pancia, risuona nel ventre e dà benefici all’apparato digerente.

- la risata “uh, uh, uh”:

è la più profonda , la più vicina agli istinti.

E’ preziosa per sciogliere la tensione, soprattutto quando si accumula nella schiena.

- la risata “eh, eh, eh”:

risuona nella gola, che fa da ponte tra la testa e il cuore, tra le emozioni e la razionalità.

E’ la risata caratteristica di chi privilegia la razionalità nel lavoro e nelle relazioni.

Sarcastica e pungente ha spesso per bersaglio qualcosa o qualcuno.

Può esprimere cinismo, difficoltà di contatto affettivo, tendenza a fuggire le emozioni.

Attenzione a non controllare troppo con la testa; lasciate andare un po’ di più la vostra parte emozionale, ne trarranno beneficio mente e corpo.

- la risata “ih, ih, ih”:
vibra nel naso e nella testa, ed è piuttosto mentale e controllata.

Così è la risata del sarcastico, di chi sta reprimendo l’aggressività.

Sembra più una scarica nervosa che un atto piacevole.

Comunica spesso disagio, tensione o nervosismo, e può significare un’aggressività repressa che sceglie questo modo per esprimersi. 

Il corpo di dolore di Tolle


Il corpo di dolore di TolleDi recente ho letto uno dei libri di Eckhart Tolle, e segnatamente Un nuovo mondo.
In esso l’autore, tra le altre cose, parlava del corpo di dolore, ossia del potenziale emotivo-energetico negativo che abbiamo accumulato nel corso degli anni a furia di provare emozioni negative come rabbia, tristezza, solitudine, gelosia, etc.
Tale corpo di dolore, se non liberato, rimane dentro di noi per tutta la nostra vita, e contribuisce alla formazione di nuovo dolore.
La ricetta di Tolle per uscirne?
Oramai lo sanno anche i muri, credo: la presenza nel qui e ora, il fatidico momento presente (Il potere di adesso, il suo primo libro, parla soprattutto di questo per l’appunto).
La presenza, sia in generale sia nei momenti in cui le emozioni negative si presentano, le scioglie, le trasmuta nelle loro ottave superiori. Le santifica, in un certo senso. Anzi, non in un certo senso: è proprio così.
Nella realtà duale in cui viviamo, anche le emozioni sottostanno alla regola delle ottave, e siamo noi che decidiamo in quale punto dello spettro emotivo stare, tra la paura e l’amore, che poi si possono riscrivere come tra la non fiducia e l’assoluta fiducia nella vita, tra il lottare contro l’esistenza e il lasciarla fluire.
Dopo la prima notizia positiva della possibilità di trasmutare alchemicamente le proprie emozioni, passiamo alla seconda notizia positiva.
Il potenziale di dolore mantiene le sue dimensioni anche dopo che lo trasmutiamo: ossia, se il corpo di dolore era molto grande e si riesce a trasmutarlo, poi ci si troverà immersi in un grande amore-compassione.
Concetto che, peraltro, trova conferma in moltissimi casi di autori di crescita personale di fama mondiale, spesso passati per trascorsi di vita assai difficili: al volo, mi vengono in mente i variLouise HayWayne DyerAlejandro JodorowskyRoy MartinaJoe Vitale, lo stessoEckhart Tolle… gente passata nell’infanzia-giovinezza attraverso violenza, sofferenza, malattia, povertà estrema, e che poi, toccato il fondo e preso slancio da esso, ha fatto tanto per l’umanità (Louise Hay forse è il caso più eclatante di contrasto tra sofferenza subita e amore generato).
D’altronde, l’energia è energia… quello che cambia è solo il segno: se dentro se ne ha molta, anche se di segno negativo, basta invertire il segno per trovarsi in mezzo a tanta energia positiva.
Ossia, per dirla in altre parole, ciò che “santifichi” e cambia di segno diventa la tua forza.
Mentre se non lo trasmuti e ignori il processo di evoluzione personale che ti viene richiesto (che la tua stessa anima ha richiesto: parlo del progetto animico nell’audio Bene, male, destino e libero arbitrio), esso attirerà a te altre prove sempre più difficili da ignorare.
Quindi, la prossima volta che ci sentiamo sopraffatti dal dolore per qualcosa, esultiamo dentro di noi, perché quella quantità di dolore-paura-tristezza è esattamente la stessa quantità diamore-bellezza-compassione a cui possiamo arrivare.
E ci possiamo arrivare davvero: l’anima non si assume mai prove che non è in grado di superare.
Qualunque cosa ci capiti, dunque, dall’abbandono sentimentale alla malattia, essa è esistenzialmente alla nostra portata… l’abbiamo scelta noi stessi come anima, e la possiamo superare come personalità.
Il premio, che non sta nell’altro mondo come falsamente insegnato da molte religioni (perlomeno, nelle loro posizioni essoteriche destinate al grande pubblico, ben diverse da quelle esoteriche riservate a un ristretto cerchio interno), ma sta dentro noi stessi, in questo livello di esistenza, è davvero sempre e letteralmente a un passo.
Fosco Del Nero
http://www.bellezza-amore-gioia.com/il-corpo-di-dolore-di-tolle/
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martedì 27 gennaio 2015

PUO' succedere...

può succedere che quando dico: è molto semplice la tua mente pensi è molto facile.
Può succedere che quando dico che è come l'uovo di colombo la tua mente immagini
l'uovo di un piccione.
Può succedere che quando dico di abbandonare l'io, tu possa immaginare
di separarti da qualcosa o da qualcuno e soprattutto che quell'abbandono sia doloroso.
Può succedere che quando dico di guardare la luna e non la punta del dito
la mente immagini davvero luna e dito e tu che guardi l'una o l'altro.
Ecco, può succedere...
E se se succede, sappi che quell'immaginazione
è proprio il sonno dal quale cerchi di di svegliarti.

Ajad Akaam

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IL TRUCCO PER TRASFORMARE LE EMOZIONI


Questo è un metodo splendido, che ti sarà molto utile.
Ad esempio,se ti senti scontento, cosa puoi fare?
Patanjali (il più famoso esponente dello Yoga) diice di riflettere sull’opposto: se ti senti scontento,contempla la contentezza.
Chiediti:cos’è la contentezza?
PORTA EQUILIBRIO.......
Se la mente è arrabbiata,introduci la compassione.
Pensa alla compassione,e subito l’energia cambierà,perché è la stessa energia;l’opposto è la stessa energia.
Quando fai entrare in campo l’opposto,esso assorbe l’altro lato.
C’è rabbia:contempla la compassione.
Fai una cosa:procurati una statua di Buddha,perché quella statua esprime il gesto della compassione.
Quando sei arrabbiato,vai nella tua stanza,guarda il Buddha,siedi come un buddha,e prova compassione.
Subito vedrai accadere dentro di te una trasformazione:la rabbia cambia, l’eccitazione scompare… nasce la compassione.
Non è un’energia diversa;è la stessa energia della rabbia che cambia la sua qualità e raggiunge un livello più elevato.
PROVA...................
Non è repressione,ricordalo.
La gente mi chiede:“Patanjali sta reprimendo?
Se sono arrabbiato, e penso alla compassione,non sarà una repressione?”. No,si tratta di sublimazione, non di repressione.
Se sei arrabbiato e reprimi la rabbia senza pensare alla compassione, quella è repressione.
Continui a tenerla sotto controllo,sorridi e agisci come se non fossi arrabbiato,ma la rabbia è lì che bolle,pronta a esplodere.
Quella è repressione.
No,non stiamo reprimendo nulla,e non stiamo fabbricando un sorriso o qualcosa del genere;
STIAMO CAMBIANDO LA POLARITA' INTERNA..
È il polo opposto,l’altro estremo.
Se provi odio,pensa all’amore.
Se senti desiderio,pensa all’assenza di desiderio e al silenzio che l’accompagna............
In ogni caso,introduci l’opposto,e osserva cosa accade dentro di te.
UNA VOLTA CHE HAI SCOPERTO IL TRUCCO,SEI DIVENTATO UN MAESTRO..............
Ora hai la chiave:in qualsiasi momento la rabbia può essere trasformata in compassione,l’odio in amore, la tristezza in estasi.
La sofferenza può diventare beatitudine,perché la sofferenza ha la stessa energia della beatitudine,non è un’energia diversa.
DEVI SOLO SAPERE COME CANALIZZARLA.
Non c’è repressione, perché tutta l’energia della rabbia diventa compassione,non resta nulla da reprimere.
Nella compassione, in realtà, viene espressa.......
Esistono due modi d’espressione.
Ora in Occidente è diventata molto importante la catarsi.
I gruppi di Encounter e di Primal credono nella catarsi.
Anch’io ho creato un metodo catartico con la mia Meditazione Dinamica, perché la gente ha perso la chiave per la sublimazione.
Patanjali non parla affatto di catarsi.
Come mai?
La gente ai suoi tempi aveva la chiave,conosceva il trucco.
Sapevano come sublimare.
Tu te ne sei dimenticato, quindi devo insegnarti la catarsi.
C’è rabbia e questa rabbia può essere trasformata in compassione,ma tu non hai idea di come fare.
NON E' UN ARTE CHE SI PUO' IMPARARE,E' UN TRUCCO.
PUOI IMPARARE SOLO FACENDOLO,NON C'E' ALTRO MODO.
È come quando nuoti:devi nuotare,e sbagliare,e a volte rischiare.
A volte ti sentirai perso;penserai che la tua vita sia in pericolo,che stai annegando.
Devi passare attraverso tutti questi momenti,e così impari il trucco,sai di che si tratta.Nuotare è semplicissimo.
Hai mai notato?
Ci sono alcune cose che impari e non puoi dimenticare:nuotare è una di queste.Tutto il resto puoi imparare,e puoi anche dimenticare.
A scuola hai imparato mille cose;ora le hai dimenticate tutte.
L’intero sistema scolastico sembra essere un grosso spreco.
La gente impara,ma poi non ricorda nulla.
Fai gli esami… e poi basta, poi non ti ricordi più di nulla.
Ma non puoi dimenticarti come nuotare.
Se per cinquant’anni non sei più andato al fiume e un giorno di colpo vieni gettato dentro, nuoterai bene come prima,non avrai nemmeno un momento di esitazione su cosa fare.
Perché accade questo? ..
Perché è un trucco.
Non puoi dimenticarlo.
Non è qualcosa che impari, non è un’arte.
Ciò che impari, l’arte,può essere dimenticata,ma un trucco?
Un trucco è qualcosa che va in profondità nel tuo essere e diventa parte di te. La sublimazione è un trucco.................
Patanjali non parla mai di catarsi.Io devo farlo per via di come sei tu.
Ma quando comprendi,e sei in grado di sublimare,la catarsi non serve più, perché essa è,in un certo senso,uno spreco d’energia. Emoticon wink.
Sfortunatamente,in questo momento non c’è nulla da fare.
E se hai represso per tanti secoli,la sublimazione può apparirti come repressione, quindi la catarsi sembra essere l’unica possibilità.
Prima devi trovare un po’ di sollievo,alleggerirti,devi scaricarti dai tuoi fardelli,e poi ti si potrà insegnare l’arte della sublimazione.
SUBLIMAZIONE VUOL DIRE USARE L'ENERGIA IN MODO PIU' ELEVATO,la stessa energia viene usata con una qualità diversa.
MA TU PROVA...
Alcuni hanno fatto la Meditazione Dinamica per lunghi periodi di tempo.
Puoi provare:la prossima volta che provi rabbia o tristezza,siediti in silenzio e lascia che la tristezza si sposti verso la felicità,aiutala,DALLE UNA SPINTARELLA....
Non fare troppo e non avere fretta,perché la tristezza all’inizio sarà riluttante a muoversi verso la felicità.
Per secoli, per molte vite,non le hai permesso di muoversi in questa direzione,sarà riluttante.
È come un cavallo che vuoi costringere a prendere una nuova strada,una che non ha mai percorso prima,sarà riluttante.
Cercherà di imboccare la vecchia strada,il solco che conosce già.
Lo dovrai convincere, sedurre, a poco a poco.
Di’ alla tristezza:“Non temere.È magnifico! Vieni da questa parte.
Puoi diventare felicità,non c’è nulla di male in questo è non è impossibile”.
Persuadi la tristezza,parlale,e un giorno all’improvviso scoprirai che la tristezza si è spostata in un nuovo canale: è diventata felicità..

ஐღ✿*OSHO*✿ღஐ

AMICI DI OSHO FB


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Osho: Crea il Tuo Destino

Uno dei pochissimi libri scritti direttamente da Osho. Una raccolta di apologhi illuminanti.

Un libro cardine, prima di tutto perché è uno dei pochissimi scritti da Osho. In secondo luogo, perché contempla le tematiche primarie che tutti, prima o poi, incontrano nella propria vita. Ma soprattutto perché questi temi sono trattati in modo insolito: Osho, infatti, invita il lettore a giocare “il gioco della vita” con una prospettiva diversa dalla normale abitudine a subire e a delegare a qualcosa o a qualcuno le proprie responsabilità.

Basandosi su miti, racconti, aneddoti, storie - molte tratte dalla sua stessa esperienza di vita, molte attinte dalle grandi tradizioni di saggezza dei tempi - Osho accompagna al risveglio di facoltà preziose, presenti in ciascuno di noi, prime fra tutte la consapevolezza, l’intuizione e l’abilità di comprendere.

Il modo di procedere è simile a una passeggiata lungo i sentieri della propria dimensione interiore, là dove si intrecciano con il mondo, la vita quotidiana e i tanti impegni, le scelte e le responsabilità che costellano il nostro vivere. Su quei crocevia si è invitati a sostare e l’apologo, la parabola, l’esempio edificante che Osho narra, scatenano intuizioni e bagliori davvero illuminanti, capaci di mostrare possibilità e potenzialità comunemente ignorate.

Un vero nutrimento della nostra umanità, oggigiorno messa a dura prova da una crisi che sembra devastare il senso stesso del nostro essere al mondo. Qui, forse più che altrove,Osho si rivela una voce che risuona dentro di noi, e che fa affiorare le nostre più segrete aspirazioni.

Dal libro

Sii te stesso

Un giorno ero in una foresta. Era la stagione delle piogge e gli alberi sprizzavano di gioia. Chiesi ai miei compagni di viaggio: "Vedete quanto sono felici gli alberi? E perché mai? Perché sono finalmente diventati ciò che dovevano essere.

Se il seme è una cosa e l'albero aspira a diventare qualcos'altro, nella foresta non ci sarebbe così tanta felicità; ma, poiché gli alberi non conoscono altri ideali, sono diventati ciò che la loro natura voleva che diventassero. L'appagamento esiste là dove lo sviluppo è in sintonia con la propria essenza e con il proprio essere. L'uomo è infelice perché lotta contro se stesso.

Combatte contro le proprie radici ed è costantemente in lotta per essere diverso da ciò che è.

In questo modo perde se stesso e perde anche quel paradiso che è un suo diritto naturale".

Pace e quiete

Il desiderio è la vita della mente. La sete di essere qualcosa, di ottenere qualcosa, di arrivare da qualche parte sono le sue stesse fondamenta; ecco perché non si trova pace alcuna né nell'indulgere né nel rinunciare.

La pace esiste, ed esiste soltanto quando la mente non è presente: la presenza della mente implica l'inquietudine; l'assenza della mente è quiete.

Là dove la mente non esiste, esiste ciò che è reale.

Vuoto
In profondità, dentro di sé, tutti soffrono di povertà interiore: quello stesso senso di vuoto è avvertito da chiunque. Ven­gono fatti sforzi per riempire questo senso di vuoto con conquiste nel mondo esterno; ma come si potrà mai riempire l'abisso del vuoto interiore con qualcosa accumulato all'esterno?

Svegliati!


La vita non può essere compresa solo pensandoci sopra, ma solo vivendola in pienezza; non esiste altro modo per conoscere il vero. Svegliati e vivi! Datti una mossa! La verità non è qualcosa di morto che si può trovare senza fare alcuno sforzo: è una corrente estremamente viva.

Una delle storie

Ho sentito raccontare una storia... Migliaia di anni fa, una città che aveva moltissimi templi dedicati alle divinità sprofondò nel mare.

Le campane di quei templi sommersi ancora lanciano i loro rintocchi; forse, sono le onde a farle suonare, oppure sono i pesci che, nuotando tutt'intorno, muovono i battacchi. Quali siano le ragioni, quelle campane ancora suonano e perfino oggi quella musica dolcissima può essere udita dalla riva.

Anch'io volevo sentire quella musica, per cui sono andato in cer­ca di quella spiaggia e, dopo aver va­gato per anni, alla fine...




Crea il Tuo Destino Osho

Crea il Tuo Destino
Le intuizioni che cambiano la vita
Osho

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lunedì 26 gennaio 2015

... IO TI VEDO






















...io ti VEDO...
...vedo la BELLEZZA della tua ANIMA, che fa vibrare anche la mia...
...risvegliandola alle emozioni più intense...
...e nella sua INNOCENZA e SEMPLICITÀ, la mia paura scompare!...

...io ti VEDO...
...e ho FIDUCIA in te...
...e a te io mi abbandono e mi sento al sicuro...

...io ti VEDO...
...e CREDO in te, ad ogni tuo modo di manifestarti, e in ciò che tieni celato...
...e mi sento sostenuto e protetto...

...io ti VEDO...
...ma non ti VEDO perché guardo...
...ma perché AMO!...
...e mi sento UNO con te!...

...e in questo AMORE COMPRENDO che anche la vita e' la mia compagna...
...ma se la AMO...
...come AMO te...

...non avro' piu' gli stessi occhi verso di essa...
...e potro' avere con lei la stessa relazione...
...e fare del mio cammino una via di LEGGEREZZA, di GIOIA e MERAVIGLIA!...




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domenica 25 gennaio 2015

SIDDHARTA PENSIERI E PAROLE


La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.

Io sono come te. Anche tu non ami, altrimenti come potresti fare dell'amore un'arte? Forse le persone come noi non possono amare. Lo possono gli uomini-bambini: questo è il loro segreto.

A volte percepiva, nella profondità dell'anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch'egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell'essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto il suo cuore a questo puerile travaglio quotidiano, di vivere realmente, di agire realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore.

Disse Govinda: "Non solo una parola è il nirvana, amico. È un pensiero".
Siddharta continuò: "Un pensiero, sia pure. Devo confessarti, mio caro, che non faccio una gran distinzione tra pensieri e parole. Per dirtela schietta, non tengo i pensieri in gran conto. Apprezzo di più le cose.

[...] Solo lentamente, tra le sue crescenti ricchezze, Siddharta aveva preso qualcosa delle maniere degli uomini-bambini, qualcosa della loro puerilità e della loro timidità. Eppure li invidiava, li invidiava tanto più quanto diventava simile a loro. Li invidiava per l'unica cosa che a lui mancava e che loro possedevano, per l'importanza che essi riuscivano ad attribuire alla loro vita, per la passionalità delle loro gioie e delle loro paure, per l'angoscia ma dolce felicità del loro stato di innamorati eterni. Di sé, di donne, dei loro bambini, di onori e di ricchezze, di progetti e speranze, sempre questi uomini sono innamorati. Ma appunto questo egli non riusciva ad imparare da loro, questa gioia infantile e questa infantile follia.


dal libro "Siddharta" di Hermann Hesseda PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-106111?f=w:131>



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TANTRA?!

La parola Tantra in India può assumere un vasto spettro di significati: indica la trama di un tessuto, la spola, una dottrina mistica o magica, un'opera scientifica ma anche lo svolgimento di una cerimonia, la continuità, la successione e la discendenza.
 
Tentare di definire il termine Tantra è tanto arduo quanto necessario al fine di evitare fraintendimenti; esso deriva dalla radice tan - «espansione» - e tra - «liberazione»: con la parolaTantra si indica dunque un insieme di dottrine e di pratiche millenarie volte all'espansione dell'ordinario stato di coscienza.
 
Questo ampliamento della consapevolezza include tutti gli aspetti della vita ed il Tantra è l'unica disciplina in cui viene compiuta la difficile sintesi tra gioiosa accettazione e liberazione.
 
In tempi recenti il Tantra ha conosciuto una grande notorietà in occidente, principalmente a causa dell'enfasi posta sull'utilizzo di alcune pratiche sessuali. Queste pratiche in realtà costituiscono solo una parte della dottrina tantrica, che combina corpo e mente, la purificazione del corpo e dei canali energetici, esercizi di concentrazione e meditazione.
 
Le pratiche sessuali Tantra
Quando l’individuo perviene ad un più elevato stadio di consapevolezza, tramite il controllo dell'energia vitale diviene possibile utilizzare anche il sesso per favorire la crescita spirituale. 
Normalmente l'atto sessuale è un'esperienza limitata: nello spazio (in quanto incentrata sugliorgani sessuali) e nel tempo (di breve durata, limitata ad un effimero istante di piacere fisico). Grazie al Tantra si riesce ad espandere la propria percezione della sessualità, trasformandola in un'esperienza a cui partecipa ogni cellula del suo corpo, ogni fibra dell'essere, e in cui il tempo nella sua accezione comune cessa di esistere.
Chi adotta questo atteggiamento sessuale giunge a un simile risultato incanalando l'energia risvegliata dalle pratiche - kundalinî - attraverso le nâdî, ovvero canali energetici del corpo, portando l'energia stessa dal mûlâdhâra chakra, dove normalmente risiede, fino a sahasrara chakra, toccando durante l'ascesa tutti i centri energetici principali del corpo.
Mûlâdhâra è il primo chakra nel corpo umano ed è situato nella regione del perineo, tra l'ano e l'organo genitale. Con Mûlâdhâra, secondo il Tantra, nasce la coscienza propriamente umana, anche se è qui del tutto passiva ed appare al suo grado meno elevato. Questo "centro energetico" regola i meccanismi istintivi della sopravvivenza e dell'autodifesa, oltre a quelli della nutrizione, responsabili del mantenimento della vita.
Il nome deriva etimologicamente da mula, cioè «radice» e adhara, cioè «supporto, fondamento, base». In Mûlâdhâra, giace addormentata quella che gli scritti tantrici definiscono come energia primordiale, cioè il potenziale che ci permette di compiere il viaggio alla riconquista dell'unità. Questo potenziale è conosciuto con il nome kundalinî Kundalinî-Shakti.
Kundal significa «spirale», kunda indica un luogo molto profondo, o una cavità: questo potere primordiale è infatti rappresentato come un serpente che dorme, arrotolato nelle sue spire, ostruendo con la sua testa l'accesso a Sushumnâ nâdî, ovvero il canale energetico principale.
Ogni chakra presiede ad un organo di senso e ad uno di azione. L'organo di senso relativo amûlâdhâra è il naso e il senso associato è l'olfatto. Gli organi d'azione sono l'ano e le gambe.
 
I testi del Tantra
Il "Tantraloka" – Luce dei Tantra - è opera di Abhinavagupta, grande sistematore del pensiero tantrico sivaita del Kashmir. Vengono trattati temi quali l'iniziazione, la gestualità, il rito e il suo svolgimento, la recitazione dei mantra adeguati e l’utilizzo del mandala come centro del rito stesso; l’utilizzo del simbolo sacro del dio, cioè il lingam, e la sua associazione e unione con layoni, simbolo del principio vitale femminile, la Shakti. Attraverso vari livelli di iniziazione, si comprende di vivere in una realtà più complessa di quanto si credesse. Ogni aspetto di questa realtà, dal più umile al più sgradevole, attraverso ogni forma di bene e male, si dimostra come un volto della divinità, la cui unicità viene riassunta nell’unione assoluta rappresentata attraverso l'unione sessuale fra il dio (Siva) e la dea (Shakti).Ed è anche attraverso la sperimentazione di pratiche sessuali che si prende coscienza dei due poli vitali, maschile e femminile.
 
I preliminari e le posizioni del Tantra
Nella preparazione al culmine del piacere ottenuto attraverso pratiche Tantra ha un ruolo predominante il massaggio. Esso deve scorrere dalla parte interna del corpo (l'interno delle gambe, delle braccia, il busto, il viso), quindi salire e poi ridiscendere sulle parti esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l'esterno delle gambe e delle braccia). Un massaggio che segue questo percorso (partendo dai piedi per risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere) elimina ogni tensione. Nel senso inverso, partendo dalla nuca, scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, si aiuta invece a raccogliere e a concentrare l'energia. Il massaggio può essere costituito anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio. Alla manipolazione muscolare non deve per forza seguire l'atto sessuale: è semplicemente un momento in cui ci si dona piacere. Chi pratica il massaggio muove le mani in senso orario, come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si allenta l'intreccio di una corda. Chi riceve il massaggio può percepire i propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato. Anche in questo esercizio comunque non c'è nessun risultato da ottenere, ma solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio.
 
La scoperta del piacere nel Tantra passa anche attraverso le posizioni da tenere durante l'esperienza sessuale. La più praticata è quella che vede i due partner seduti uno di fronte all'altro; l'uomo nella posizione del loto (Padmasana), la donna seduta sul suo grembo



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sabato 24 gennaio 2015

Osho - Vi Lascio il Mio Sogno



Venerdì 19 gennaio 1990 Osho lascia il corpo. In questo video: l'annuncio di Amrito, il suo medico personale, agli altri discepoli, l'arrivo del corpo tra una folla commossa ed estatica, la processione fino alla pira funeraria, la lunga notte di meditazione intorno alle fiamme e il resoconto delle sue ultime ore.
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venerdì 23 gennaio 2015

RISVEGLIATI o sei destinato a morire come un cane


Risveglio: Una questione di vita o di morte

Qual è la via più breve che porta alla realizzazione?
Nessuna via è lunga o breve. La questione è che c’è chi è più serio e chi lo è meno. Posso raccontarti di me. Ero una persona qualunque, ma ho dato fiducia al mio guru. Ciò che mi ha detto di fare, l’ho fatto. Mi ha detto di concentrarmi sull’ “io sono” e l’ho fatto. Mi ha detto che sono al di là di ogni cosa percepibile e concepibile, e gli ho creduto. Ci ho messo il cuore e l’anima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenere la famiglia col mio lavoro. Il risultato della fede e della seria applicazione è stato che ho realizzato il Sé nel giro di tre annni. Tu puoi scegliere la via che più ti si confà, ma sarà la serietà a determinare i tuoi progressi.
Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello

Un mese fa ho scritto la Prefazione all’ultimo libro di E.J. Gold tradotto in italiano dai tipi di Spazio Interiore: La grande avventura. Mi ispiro a uno dei capitoli iniziali del suo libro per trattare dell’argomento Risveglio: Una questione di vita o di morte.


In uno di questi capitoli E.J. Gold parla con un malato terminale, Charlie, a cui resta circa un anno di vita. Un malato terminale è una persona che possiede un’opportunità unica, quella di sentire l’urgenza del Risveglio e pertanto l’urgenza di lavorare su di sé.

Le persone di norma pensano e agiscono come se la morte non fosse mai un loro problema. Domani mattina si alzeranno e andranno a lavorare come sempre... per sempre. Per l’uomo addormentato la morte è un problema degli altri. Questo riguarda anche coloro che svolgono un lavoro su di sé. L’energia con cui si dedicano alla propria crescita interiore è quella di qualcuno che ha a disposizione un tempo indeterminato, quando invece, nella realtà, alcuni di loro potrebbero morire molto prima della scadere di un anno, anche se al momento non lo sanno.


Proprio qui sta la differenza: ognuno di noi potrebbe morire già domani, forse questa stessa notte, ma non lo sa, mentre il malato terminale lo sa, ne ha la certezza. Una mucca congelata potrebbe cadere dalla stiva di un aereo che trasporta carne per i MacDonald e colpirci in testa. Ma non possiamo sapere né se né quando accadrà. Mentre chi ha una malattia incurabile potrebbe morire anche fra tre o quattro anni, ma è sicuro che morirà. E questa sicurezza cambia ogni cosa. Non conosce la data, ma tuttavia può già iniziare una sorta di conto alla rovescia: “Non posso sapere se morirò a Settembre o a Ottobre, ma certamente – stando alle statistiche che riguardano coloro che soffrono della mia patologia – non potrò giungere fino all’anno nuovo.”


Le persone danno il meglio di sé solo quando hanno una deadline da rispettare, una scadenza improrogabile. Questo vale sia per il lavoro che per il Lavoro. Chi sa di avere a disposizione un tempo indeterminato non riesce a produrre lo stesso livello di energia di chi ha una scadenza da rispettare.


Fatevi un paio di domande con quel vostro fottuto cervello da terricoli medi: “Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere per altri trenta o quarant’anni? Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere solo questi dodici mesi?”. Sapendo di avere a disposizione unicamente i prossimi dodici mesi, riuscireste a raggiungere in un solo anno obiettivi che i comuni mortali (che però si credono immortali) impiegheranno vent’anni a realizzare.


Non sono d’accordo con Gold quando dice che è impossibile per Charlie realizzare qualcosa di serio nell’arco di un solo anno e che quindi necessita l’aiuto di un gruppo. A mio parere – per quanto sia determinante l’aiuto di un gruppo o la presenza di una persona già risvegliata (il che sarebbe l’ideale) – un individuo da solo può ottenere davvero moltissimo. Può giungere a svegliarsi.


Già. Può giungere a svegliarsi, ma le parole del grande Nisargadatta Maharaji che ho riportato all’inizio di questo post sono piuttosto chiare:
Ci ho messo il cuore e l’anima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenere la famiglia col mio lavoro.


E voi quanto tempo pensate di avere a disposizione? Quanta energia state impiegando nel tentativo di evadere dalla prigione? È divenuta anche per voi una questione di vita o di morte? Gurdjieff diceva che chi non si identifica con l’anima già in vita è destinato a “morire come un cane”. Forse non avete capito che il Risveglio non solo vi permette di raggiungere la pace di fronte a qualunque problema, ma vi consente di “restare in vita” anche dopo il trapasso; altrimenti siete destinati a una comune “vita nell’aldilà” da trascorrere in semicoscienza (come nei sogni) vagando tra le forme illusorie del mondo astrale.



Maharaji, hai suggerimenti da darmi?
Stabilizzati fermamente nella consapevolezza dell’ “io sono”. Questo è l’inizio e anche la fine di ogni tuo tentativo.
Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello



Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

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"Scoprite ciò che non siete. Corpo, sentimenti, pensieri, idee, tempo, spazio, essere e non essere, questo o quello. Non siete niente di concreto o astratto che potete indicare. Dovete osservare voi stessi e la vostra mente, attimo per attimo, senza lasciarvi sfuggire nulla".
Io Sono Quello
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Amori karmici e anime gemelle

Raramente le dinamiche legate al rapporto di coppia vengono analizzate lucidamente se non in quei pochi casi in cui cediamo a quel pensiero stridente e tardivo che una parte di noi ci invia per riportare l’attenzione su quella storia finita, che ci lasciò così intontiti, impotenti, adirati e ci soffermiamo finalmente su ciò che di essa non abbiamo afferrato, senza chiamare in causa l’ego, senza sovrastrutture mentali, con umiltà. Questa percezione, scevra dal coinvolgimento emotivo di un tempo, conduce a decodificare, sia pur parzialmente, ciò che apparentemente è irrazionale come i moti sorprendenti e contraddittori dell’amore. Sappiamo bene quanto sia difficile comprenderli, comprendersi, comprendere l’altro, molto meglio andare oltre con rinnovata speranza, ripetendo a noi stessi che sicuramente è stata colpa del partner, dopotutto noi avevamo le migliori intenzioni, semplicemente non era la persona giusta perché altrimenti sarebbe ancora al nostro fianco.

No, la spiegazione non è così semplice e, in verità, non si tratta di essere o non essere fortunati. Vivere piacevolmente e consapevolmente un’amore non è cosa da tutti, è prima necessario un percorso di pulizia fatto di amori “sbagliati”, fraintendimenti, sofferenze emotive e tanta consapevolezza di sé, ma questo non deve essere un deterrente e nemmeno un pretesto per colpevolizzarsi se non abbiamo ancora incontrato la nostra metà. A volte conosciamo persone che ci colpiscono anche solo per delle inezie, l’empatia diventa forte senza ostruzioni e tutto scorre come se si conoscesse l’altro da sempre, cerchiamo di giustificare razionalmente ma non vi sono spiegazioni, quella è una persona attraente e basta. Poi tutto finisce, spesso senza nemmeno rendersene conto, forse per inezie simili a quelle che hanno innescato la passione o forse a causa di un altro incontro. Amori karmici, che forse erano in attesa di una soluzione da tempo e che potevano portarci a qualche presa di coscienza favorevole. Potrebbe essere un buon inizio imparare ad osservarci, cercando di capire senza logica estrema le costanti che caratterizzano i nostri incontri e il loro corso, accettando l’esistenza delle componenti metafisiche che li organizzano e li influenzano.

Immergiamoci quindi in un articolo di sicuro interesse, perfetto per ampliare la visione incompleta che comunemente adottiamo in quei rapporti che sembrano non soddisfare le nostre aspettative ma che in realtà rappresentano la miglior lezione che poteva capitarci.


AMORI CONTRASTATI

È luogo comune credere che l’incontro tra anime sia sempre caratterizzato da armonia immediata e da sensazioni celestiali. Nei film (e forse nei nostri sogni) le anime gemelle si incontrano in un’atmosfera magica e inattesa: gli sguardi si incrociano e ciascuno si perde nella profondità dell’altro mentre una musica angelica accompagna l’esperienza di un incontro ineffabile. Nella realtà sembrerebbe non essere così. O, almeno, non sempre. E le ragioni sono diverse.

Per prima cosa, lo stato di confusione in cui viviamo ci impedisce di percepire sensazioni che hanno luogo a un livello sottilissimo: chi entra a contatto con un’anima (già) amata sente sempre nei suoi confronti un senso profondissimo e quasi commovente d’amore, ma raramente ne è cosciente.

Troppo preso da immagini e pensieri mentali un po’ più terra terra (per usare un’espressione popolare ma in questo caso molto efficace), il nostro Io non riesce a sintonizzarsi su vibrazioni d’amore così pure: è come se chiedessimo al nostro orecchio di percepire una delicatissima musica nel mezzo di un frastuono da discoteca . Come potrebbe? E così, la sensazione c’è, ma viene perduta. Inoltre c’è un motivo più profondo: l’incontro tra anime presuppone sempre l’apprendimento di una grande lezione d’amore. E questo raramente avviene senza dolore, poiché il nostro vecchio Io fa resistenza e non vuole imparare.

L’anima gemella (o compagna che sia) ha il primario compito di riportare noi a noi stessi attraverso prove e confronti che da tempo cerchiamo di evitare. Se si perde la strada, arrivare alla meta diventa più lungo e difficile: la nostra anima gemella è lì per indicarci il cammino, ma soprattutto per mostrarci dove abbiamo preso un sentiero sbagliato. Poiché l’anima sa (e sa sempre!), quando due anime amate si incontrano, entrambi hanno consapevolezza che il loro avvicinarsi porterà alla luce ferite nascoste e spesso dolorosissime che hanno bisogno di essere curate. Quindi, al contrario di quel che si pensa, la reazione dell’Io potrebbe essere non solo quella di voler fuggire di fronte a una così grande prova, ma di fare resistenza anche per un lungo periodo dell’esistenza condivisa insieme.

Moltissimi e profondi amori tra anime sono contrastati e difficili: entrambi stanno re-imparando ad amare e questo, come spesso accade, implica la messa in discussione totale della propria vita e del proprio essere, anche a costo di sconvolgere totalmente l’apparente tranquillità finora vissuta. Quando però le due anime entrano in risonanza, l’amore e il rapporto che si sviluppa tra di loro è al di là delle parole: chi lo ha vissuto, sostiene di aver provato un senso di fusione e di amore così assoluti da non essere paragonabile a nulla di terreno e che solo a descriverlo perde di senso e magia.



L'ANIMA GEMELLA?Ognuno ha quello che si merita...

... Ma prima di aiutarti a trovare l'anima gemella dovrò creare un'anima in te, che è molto più difficile! L'anima è solo un seme.
Voi non avete vere anime dentro di voi, ma soltanto delle possibilità. E pur senza avere un'anima tutti sono alla ricerca dell'anima gemella. Solo un'anima può attirare un'altra anima. Se hai un'anima, un'altra anima è destinata a essere attratta verso di te, e troverai l'anima gemella.
Ma è bene che tu sia venuto qui... Qualcosa è possibile, sempre.

La cosa di cui hai bisogno, piuttosto che di cercare una compagna, è di diventare un'anima, diventare più consapevole.
L'amore è amore solo quando è consapevole. Ma quante sono le persone consapevoli?

L'amore è amore solo quando è meditativo.
E un amore meditativo attirerà un'energia d'amore meditativo.
Ognuno ha ciò che si merita, ricorda, mai niente di più niente di meno.
Ognuno ottiene esattamente ciò che si merita. L'esistenza è incredibilmente giusta ed equilibrata.
.....

E non sai come dare senza ottenere qualcosa in cambio. Il tuo amore è una richiesta, una pretesa, pone delle condizioni.
È una specie di sfruttamento. Vuoi usare l'altra persona...
Ogni essere ha una finalità in se stesso. Non usare mai una donna, non usare mai un uomo, non usare mai nessuno.


Nessuno è uno strumento per soddisfare i tuoi desideri. Porta rispetto.

Nel nome dell’amore, hai tentato tutto quello che è proprio l’opposto dell’amore; possessività, dominio, potere.

il rapporto di coppia è diventato un campo di battaglia, dove due persone lottano per la supremazia.Naturalmente l’uomo ha i suoi modi: grossolani e più primitivi. La donna ha i suoi: femminili, più delicati, un po’ più civili, più pacati. Ma la situazione è la stessa.

Ognuno ha ciò che si merita, ricorda, mai niente di più niente di meno.

OSHO



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giovedì 22 gennaio 2015

PREGHIERA-AFFERMAZIONE PER ELIMINARE TUTTE LE MALEDIZIONI RICEVUTE E MANDATE


(dal sito internet russo “Evoluzione della Coscienza”)

QUANDO VENIAMO A CONOSCENZA DEI FATTII ORRIBILI COMPIUTI DALL'UOMO CONTRO SE STESSO , CONTRO L'UMANITA' O CONTRO GLI ANIMALI, CI VIENE SPONTANEO DI MALEDIRE, DI AUGURARE MALE AGLI AUTORI DEI CRIMINI. Eppure facciamo male, perché senza saperlo alimentiamo la parte negativa dell'Universo che si nutre delle nostre maledizioni, e inoltre, facciamo male alla propria anima, al proprio karma. Leggete questa bellissima preghiera russa: è molto potente. Misurate la vostra energia in Bovis prima e dopo. Bisognerebbe assimilare del tutto il suo spirito, per il nostro bene.

"Chiamo gli Angeli e tutte le Energie Divine Luminose che possano aiutarmi a combattere le maledizioni, le fatture, i malocchi, le strutture di magia nera, i programmi e altri tipi d’informazione negativa ed aggressiva.
Se nel corso della mia vita o anche nelle mie precedenti incarnazioni, in qualsiasi posto dell’Universo vivessi, io avessi maledetto qualcuno - QUI ED ORA, in piena coscienza, cancello tutte le maledizioni, i pensieri, gli sguardi, le parole cattive che erano partite da me dirette contro una singola persona o contro tutta l’umanità.
Sono pienamente cosciente dei miei errori! In piena coscienza e con l’aiuto della Fiamma Divina brucio per sempre tutte le mie maledizioni passate e presenti, tutta l’informazione negativa inviata da me nello Spazio Vitale.
ORA E PER SEMPRE vieto alle Forze del Male di servirsi delle mie maledizioni!
Privo le mie maledizioni d’energia e di forza e le brucio con la Fiamma Divina. Io le ho generate ed io le elimino! ( da ripetere 3 volte).
Tutte le maledizioni che sono state mandate a me siano anch’esse private di energia e di forza. Le neutralizzo e le trasformo nella fiamma dell’Amore Divino. L’Amore Divino mi riempia e mi liberi dalle maledizioni, dalle fatture, dalle strutture di magia nera, dai programmi e da tutti gli altri tipi d’informazione negativa ed aggressiva!
La Luce dell’Amore riempia tutte le persone che io avessi mai maledetto o maltrattato, in piena coscienza o involontariamente!
La Luce dell’Amore Divino neutralizzi e trasformi in luce tutte le maledizioni e tutta l’informazione negativa che io abbia mai inviato agli altri. Io libero tutte le persone dalle mie maledizioni!
Ed io stesso sia libero da tutte le maledizioni.
Tutti coloro che fossero danneggiati dalle mie parole cattive, siano riempiti d’Amore e di Luce, dalle energie della salute, della gioia, della felicità, della pace!
Benedico tutte le persone che io avevo maledetto.
Benedico tutta l’Umanità! Benedico tutta la vita nell’Universo, tutta la vita sulla Terra.
A tutta l’umanità invio:
Raggi della Bontà divina,
Raggi della Felicità divina,
Raggi dell’Amore divino,
Raggi della Gioia divina,
Raggi della Salute divina,
Raggi del Benessere divino,
Raggi della Pace divina.
Dal profondo del mio cuore mando questi raggi curativi a tutti gli esseri viventi della Terra e a tutti gli esseri dell’Universo.
Dal profondo del mio cuore auguro a tutti pace, amore, luce e felicità.
Siano trionfanti le Forze Chiare della Terra e del Cosmo. Siano sconfitte le forze delle Tenebre! (da ripetere 3 volte).
Mando i miei raggi a tutti gli esseri della Terra e dell’Universo!
Le mie parole si diffondano ovunque nell’Universo!
Siano udite da tutti gli esseri visibili ed invisibili di tutte le dimensioni!
Le mie parole siano udite dagli Angeli, dagli Arcangeli, dalla Mente Universale. Invito loro a testimoniare.
Ora e per sempre privo i miei pensieri e le mie parole dell’energia distruttiva! Non possano più danneggiare nessuno!
Da questo momento tutto ciò che di negativo, anche per sbaglio, io debba pronunciare, diventi subito Amore e Luce senza recare danno a nessuno!
Forze delle Tenebre! Vi proibisco di servirvi delle mie parole o dei miei pensieri negativi per le vostre malefatte! Se malgrado il mio divieto voi cerchiate di servirvene, siano le mie parole o pensieri neutralizzati dall’Amore mio e dall’Amor Divino! (da ripetere 3 volte)
ORA E PER SEMPRE, tutte le mie parole, pensieri, azioni, siano piene della Luce dell’Amore Divino portando a me e a tutti gli esseri la felicità, la salute, l’amore, la pace, la saggezza e la prosperità! (da ripetere 3 volte).
La Luce dell’Amore Divino mi riempia ora e per sempre, riempia tutta la mia famiglia, tutti gli abitanti del mio paese, tutti gli abitanti della Terra, tutti gli abitanti dell’Universo! (da ripetere 3 volte).
Sia compiuto e sigillato per sempre, per il volere dell’Amore Infinito.
Amen!
IO SONO IL PENSIERO. IL PENSIERO SONO IO. IO SONO IL PENSIERO D'AMORE. QUESTO PENSIERO PURO SONO IO.

Fonte
LA RADIONICA SCIENTIFICO RUSSA 
Aelita Melina FB


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LA LEGGE DELLO SPECCHIO


Soffermiamoci su alcuni importanti aspetti della relazione con l’altro, ovvero tutte le relazioni interpersonali che instauriamo con le persone della nostra vita.

Quando qualcuno ci irrita, è probabilmente perché:

- Vediamo in lui una parte di noi stessi che non ci piace. Rifiutiamo di vedere quella qualità in noi stessi e quindi non desideriamo vederla nemmeno in un altro.

- Il modo in cui ci maltratta rispecchia perfettamente il modo in cui maltrattiamo noi stessi al nostro interno.

- Questa persona può ricordarci qualche problema con cui siamo ancora collegati: qualcuno con cui è rimasto un “sospeso” e una situazione non risolta, qualche “limitazione” con la quale non siamo riusciti a riconciliarci.

- Non ci permette di distorcere la verità come facciamo di solito, con questa persona non riusciamo a “raccontarcela” e non si presta al nostro gioco, non sostiene le nostre illusioni preferite e non vuole ignorare ciò che e palese.

- Ci mostra cosa possiamo diventare in futuro e come possiamo farlo, ma non ci sentiamo pronti per fare questo salto, quindi preferiamo denigrarla con la speranza di tirarla giù e riportarla al nostro livello.

Le persone e gli avvenimenti che generiamo nella nostra vita sono come uno specchio che ci mostra le parti più importanti della nostra opportunità evolutiva sulla terra. Specchio non vuol dire che tutti quelli che incontriamo sono uguali a noi, ma che le altre persone richiamano l’attenzione su qualcosa che si trova al nostro interno.

Molti di quelli che hanno sentito parlare della “legge dello specchio” intuiscono che potrebbe essere vero, ma dopo pochi tentativi smettono di utilizzarla perché non riescono a cogliere i nessi che si presentano nella loro vita. A volte sembra funzionare, altre invece no.

Lo “specchio” non si limita a riflettere ciò che siamo precisamente, ma ci mostra molto di più. Grazie a ciò che accade fuori noi possiamo scorgere la verità su alcuni nostri processi interni.

Quando attraiamo nella nostra vita una persona con cui abbiamo molte cose in comune, ci sentiamo bene e capiamo subito perché ci siamo incontrati. Le affinità ci danno una sensazione di intimità, che a sua volta generano la sicurezza, la protezione e la pace, cose a cui quasi tutti anelano. In questi momenti scopriamo come siamo, notiamo nell’altro qualcosa di simile a noi, per cui proviamo amore e simpatia. Trattandosi di qualità che ci appartengono, l’amore che proviamo non è solo per l’altro, ma anche per noi stessi. Ci amiamo attraverso l’altro.

Quando accade diversamente, qualunque sia la situazione che ci disturba, possiamo volgere a nostro vantaggio la circostanza e non sprecarla. Possiamo cercare di capire innanzitutto quale, tra i cinque motivi sopra elencati, è quello che più ci risuona nel fastidio che proviamo per l’altro. Iniziamo a cercare quale paura sepolta, o quale dolore nascosto, o quale rabbia repressa siano stati riattivati e portati in superficie grazie a questo incontro.

Cerchiamo di non sprecare subito l’occasione guardando fuori e dando colpe all’esterno. Possiamo imparare a crescere grazie a questa situazione. Altrimenti la vita deve prendersi la briga di ricreare nuovamente la stessa situazione, per un numero infinito di volte, finché alla fine non riusciamo a capire il messaggio.

Andrea Zurlini

http://nonsoloanima.tv/andreazurlini/2015/01/20/1-la-legge-dello-specchio/
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mercoledì 21 gennaio 2015

OLTRE LO SPAZIO E IL TEMPO

Al di la' del passato, presente e futuro

Al di la' delle  convinzioni limitanti

Al di la' delle paure paralizzanti

Al di la' delle pulsioni sessuali

Al di la' della vicinanza o lontananza

Al di la' della tristezza o felicita'

Al di la' della salute o malattia

Al di la'  della vita e della morte

Al di la' dei bisogni dell'ego

Al di la' della giovinezza o della vecchiaia

Al di la' della ricchezza o poverta'


ti ho sempre amata , ti amo... ti amero' per sempre


Antar Raja


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martedì 20 gennaio 2015

VIDEO PRANIC HEALING COURSE




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I Mistik: Mantra di purificazione e scioglimento blocchi.




Mantra di purificazione che aiuta a sciogliere i blocchi conseguenti a vite passate e nodi karmici, con preghiera di scuse e perdono.


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lunedì 19 gennaio 2015

PER ME,QUESTA E' L'UNICA PREGHIERA ...

La gratitudine è certamente uno dei più preziosi processi alchemici.
Se prende possesso di te,allora ogni tipo di nevrosi,psicosi,o qualsiasi altra psicopatologia,svanisce in modo del tutto naturale…


PER ME,QUESTA E' L'UNICA PREGHIERA ..._/|\_.♥✿

Tutte le altre preghiere sono costruite dall’uomo.
Questa è la sola preghiera che si manifesta in te come il profumo dai fiori: una preghiera non detta,non espressa in parole,ma vissuta.
È espressa in ogni tua azione,in ogni tuo gesto.

La mente si lamenta in continuazione.
Dalla culla alla tomba,è tutto un viaggio di lamentele.
Ecco come ci perdiamo la grande opportunità di crescere,di amare,di esistere,di godere delle cose.
Ci sarebbe talmente tanto per cui danzare,cantare,amare.
Dobbiamo modificare quest’abitudine di lamentarci.
Invece di lamentarvi,imparate l’arte della gratitudine.
Ecco cos’è la meditazione,l’arte della gratitudine.
Se vi spostate dalla lamentela alla gratitudine,dall’infelicità alla felicità,tutta la vostra visione della vita cambia,l’intera prospettiva.
Improvvisamente la primavera sboccia nel vostro essere,migliaia di fiori sbocciano nella vostra coscienza e il primo fiore a sbocciare è quello dell’amore.

Chi è contento non è altro che amore.
Non è neppure colui che ama,è amore e basta.
Ama per l’amore in sé,perché è questo il modo in cui manifesta la propria gratitudine all’esistenza.
Questa è la sua gratitudine,la sua preghiera.
Ama il mondo intero e non chiede nulla in cambio.
Da’ semplicemente perché ha ricevuto così tanto dall’esistenza che pensa di doverne condividere un pò.

Il miracolo sta nel fatto che più condividiamo e più ci torna indietro.
Quando impari il segreto e la matematica del condividere,non puoi essere avaro:continui semplicemente a condividere sempre di più,perché più condividi e più ottieni in cambio.
Condividi la tua beatitudine,condividi il tuo amore,condividi la tua comprensione.
Condividi tutto ciò che possiedi,tutte le tue ricchezze interiori.
È proprio questo tipo di condivisione che intendo quando dico che l’uomo felice diventa l’amore stesso...Emoticon heart.Emoticon heart.Emoticon heart.

Cambia il tuo stato mentale dall’infelicità alla felicità e osserva il miracolo: l’amore inizia a fluire dentro di te in migliaia di fiumi,in una miriade di dimensioni e di prospettive diverse.
La vita diventa un tale splendore,incomprensibile all’intelletto,insondabile per la mente,un grande mistero,l’estasi suprema.

╰⊰✿"OSHO"✿


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domenica 18 gennaio 2015

tutti indovini (ma inconsapevoli)


Il mondo degli indovini (inconsapevoli).

Siamo nell’era degli indovini inconsapevoli, siamo circondati da gente che dice continuamente cose come

“lo sapevo io!”
“ha fatto tutto come pensavo io!”
“succede sempre così!”

e io mi chiedo, ma se lo sapevi, perchè non hai fatto nulla per evitarlo? Perchè non hai fatto nulla per evitare che accadesse quella cosa?

Einstein disse…
“non puoi pretendere di cambiare il risultato facendo le cose sempre allo stesso modo”

In modo assolutamente inconsapevole, siamo effettivamente tutti degli indovini… almeno per quella che è la visione solita del modo di vedere le cose.

Le frasi comuni che ho citato, sono la conferma di questo dato di fatto.

Ma perchè non ne siamo consapevoli?

Perchè accettare questa cosa come un dato di fatto reale, significa accettarne la responsabilità.

Accettare poi questa responsabilità su una cosa di oggi, vuol dire che noi, potevamo vedere anche tutto quello che è successo nel passato e quindi dovremo riversare questa responsabilità sul nostro intero vissuto, su tutta la nostra storia personale, sul nostro passato, su tutta quella nostra storia che abbiamo già in qualche modo appianato scaricando la colpa su qualcun’altro… la colpa…
Questa parola, la colpa, è la trappola nella quale siamo caduti tutti, il senso di colpa che ha sostituito il senso di responsabilità.

A nessuno piace la colpa.
La responsabilità può essere accettata ma quando si sfiora la possibilità di entrare nella colpa, cade tutto e cominciamo ad allontanarci cercando altri responsabili… anzi, altri colpevoli.

Ma andiamo con ordine, (sul senso di colpa c’è un post a parte)
Ognuno di noi è fatto (come si diceva una volta) di corpo, Anima e cervello. (questo ovviamente semplificando al massimo)

Il corpo è la sede della subcoscienza (inconscio), l’Anima è quella parte eterna di noi che ha scelto questo corpo e questa famiglia, questo luogo ecc. Per poter vivere questa esperienza terrena e il cervello dovrebbe essere il mezzo per interpretare i messaggi che l’Anima invia al corpo.

Il cervello, come molti filosofi antichi e moderni dicono spesso, dovrebbe essere il servo di tutti, non il padrone della nostra vita e invece…

Purtroppo questo interprete ha deciso di prendere il comando, è lui quello che porta all’esterno i messaggi, è lui quello che si interfaccia con il mondo materiale e quindi avendolo capito, si è preso in mano il potere.

L’Anima comunque continua incessantemente ad inviare il suo messaggio, l’inconscio lo sente e prova a farci prendere una determinata direzione ma la mente ha già fatto i “programmi della giornata” e, quasi mai restano dei minuti residui per ascoltare il messaggio dell’anima.

Eppure, Lei, la nostra anima ci parla continuamente, incessantemente, anche nel sonno.
Quando “sentiamo” di sapere già come andrà a finire, è molto probabile che sia un suo messaggio, un messaggio dell’Anima.

E’ vero che, è molto facile cadere in errori nell’ascolto di questi “messaggi sottili” perchè la nostra mente, ha trovato un modo per confonderli.

È stato studiato che, il nostro cervello produce mediamente oltre 60,000 pensieri al giorno… non è una battuta, è il risultato di ricerche molto accreditate e sono dati diffusi un pò ovunque nel mondo olistico.

I messaggi dell’Anima sono impulsi semplici, impulsi che nel corpo generano delle sensazioni, delle emozioni che la mente avrebbe il compito di tradurre in pensieri parlati e/o in azioni dirette.

Quando non li riconosciamo, continuiamo sulla strada sbagliata di sempre fino ad arrivare poi a dire quella classica cavolata…
“lo sapevo io!”

I messaggi diretti dell’anima, quando vengono ascoltati o meglio… messi direttamente in pratica, producono quelle situazioni rare in cui alla fine del lavoro ci diciamo qualcosa come…
“è stupenda questa cosa che ho fatto, ma non so proprio come ho fatto a farla”
Quando facciamo cose così perfette da meravigliare anche noi stessi, abbiamo appena fatto una cosa con l’anima, con il cuore si direbbe oggi.

Non riusciamo a capire come abbiamo fatto a farla perchè in quel momento il cervello non è intervenuto, non ha avuto il tempo oppure era compiaciuto (per una volta) evitando così di interferire, non ha nemmeno tradotto in parole quel che c’era da fare, ha lasciato che il messaggio dell’anima si trasformasse direttamente in azione.

Comunque, un modo per riconoscere i messaggi dell’anima, comunemente chiamati anche “intuizioni” c’è.

A tutti è successo sicuramente di avere una idea geniale che poi, quando l’ha messa in pratica si è rivelata tale ed ha dato risultati belli e utili.

Una cosa che tutti possono sicuramente ricordare, qualcosa che è successo prima di quell’idea geniale, è che un tempo indefinito e indefinibile prima di quell’idea, intorno a te c’è stato IL SILENZIO, tutto quello che succedeva intorno a te è diventato silenzioso, intorno a te non c’era più nulla e nessuno per un tempo che può essere stato un minuto, un secondo, un attimo… tu in quei momenti non hai più la percezione del tempo, ne dello spazio, ne di nulla, non fa più ne caldo ne freddo, non c’è più nessuno…

Probabilmente anche adesso, mentre leggevi questo ultimo paragrafo è successo qualcosa di simile e sai perchè? Perchè in queste parole (probabilmente venute dalla mia anima) c’è risonanza con i messaggi dell’anima.

Quindi il primo punto di riferimento per distinguere i messaggi dell’anima dalle solite chiacchiere inutili della mente è il silenzio.

Poi c’è un’altra cosa importante, IL NULLA.
Si, il nulla, appena ti arriva l’intuizione, in realtà tu non hai nulla ma solo una sensazione di fiducia e sicurezza di aver capito cosa e come fare.
Tu sai cosa fare, ma non hai nulla in mano, non c’è nessuna paura di non sapere come mettere in pratica questa sensazione perchè è un messaggio divino traghettato dalla tua anima e non può essere sbagliato quindi lo porti avanti fino a quando il cervello interviene.
Qui può succedere il miracolo o la disfatta del messaggio dell’anima.

Se il cervello riesce a farsi entusiasmare dal messaggio perchè questo non è troppo distante dai suoi programmi (della giornata) oppure perchè ha per una volta l’umiltà di accettare che da quel casino ne esce soltanto con questa intuizione divina, allora lo traduce lentamente e tu, vedi formarsi davanti a te un quadro che si delinea in un modo davvero unico… ma in tutto questo il cervello deve stare in silenzio, deve solo tradurre.

E’ un processo che non puoi controllare, puoi solo imparare ad allentare la presa della mente facendo quotidianamente meditazione, ma non puoi controllare il momento dell’intuizione, puoi solo imparare a riconoscerle, ma non le puoi provocare.

Alla fine verrà fuori il messaggio definitivo, che sarà davvero qualcosa di diverso dal solito tuo fluire quotidiano.

Qui i pericoli per non essere ascoltato questo messaggio dell’anima non sono finiti perchè i messaggi dell’anima (le intuizioni) hanno ancora un’altra caratteristica, sono semplici, a volte così semplici da sembrare banali… e la banalità oggi non va di moda… (fino a quando non ha successo)
la semplicità dei messaggi dell’Anima è di solito la tomba delle intuizioni.

Moltissime intuizioni geniali vengono cestinate proprio quando le riteniamo troppo semplici.

Quando però si parla di intuizioni si sposta sempre l’attenzione su cose grosse, tipo brevetti o cose importanti ma i messaggi dell’anima intervengono anche in cose molto più semplici, dalle scelte di cose molto “banali” a quelle più importanti fino alle scelte vitali.

Il problema solito è la capacità di ascoltarli.

Jung diede all’inconscio una definizione stupenda, lo chiamò “il nostro bambino interiore” e, in questa definizione c’è tutto per poter capire di cosa e di chi stiamo parlando ma soprattutto c’è il modo per poter capire come Lui ci parla.

L’inconscio è la parte di noi più vicina alla nostra Anima e come tale è quello che prima di tutti ci comunica cosa Lei ci sta chiedendo, lo fa attraverso il linguaggio emotivo, attraverso le emozioni.
Come abbiamo visto, i messaggi dell’anima sono semplici, sono diretti, sono banali proprio come noi “adulti(?)” vediamo i messaggi dei bambini.
È qui, in questa apparente banalità una bella chiave di lettura di tutto questo mondo sconosciuto eppure così vicino da essere addirittura la nostra essenza (inconsapevole).

Ma torniamo alle nostre profezie non ascoltate, a quelle volte in cui abbiamo detto quelle stupidaggini come…
“lo sapevo io!”
ecco… tu lo sapevi perchè la tua anima, attraverso il tuo inconscio te l’aveva già detto ma tu non hai saputo dare il giusto valore a quel messaggio.

Per questo siamo tutti profeti della nostra vita.

C’è ovviamente moltissimo altro da dire in riguardo, per esempio la capacità di creare che hanno le nostre emozioni e quindi il fatto che ce lo siamo letteralmente creato quello che abbiamo vissuto… ma ne parleremo in un’altro scritto.

http://osservazionequantica.altervista.org/indovini-inconsapevoli/
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