giovedì 18 gennaio 2024

Come possiamo prepararci alla morte?

Domanda: Come possiamo prepararci alla morte?
Osho spiega: “Non accumulate nulla di nulla: potere, denaro, prestigio, virtù, cultura, e perfino le cosiddette esperienze spirituali. Non accumulate! Se non accumulate, sarete pronti a morire in qualsiasi momento, perché non avete nulla da perdere.
La paura della morte non è, in effetti, paura della morte: la paura della morte deriva dall’accumulare nella vita. Quando avete molto da perdere, vi attaccate a ciò che possedete.
Con ciò non vi invito a diventare dei mendicanti e neppure a rinunciare al mondo. Intendo dire: siate nel mondo, ma senza appartenere al mondo. Non accumulate dentro di voi, siate poveri di spirito.
Non cercate di possedere mai nulla: allora sarete pronti a morire. Il problema è la possessività, non la vita in sé. Più possedete, più avrete paura di perdere. Se non possedete nulla, se la vostra purezza e il vostro spirito sono incontaminati; se siete semplicemente presenti, soli, potrete scomparire in qualsiasi momento. Nell’istante in cui la morte bussi alla porta, vi troverà pronti. Non perderete nulla.
Con la morte non sarete dei perdenti: accompagnandovi alla morte, non avrete nulla da perdere, semplicemente vivrete una nuova esperienza.
Quando affermo di non accumulare, lo affermo in modo assolutamente categorico. Non dico di non accumulare le cose di questo mondo a favore della virtù, della cultura e delle esperienze cosiddette spirituali, no! Parlo in termini assoluti: non accumulate.»
Osho, L’arte di morire – www.giuntina.it
Il messaggio fondamentale del Chassidismo



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martedì 9 gennaio 2024

OSHO PARLA DI... TRASCENDENZA

Da tempo immemorabile il tuo essere è in viaggio, le sue esperienze sono davvero innumerevoli… c’è forse qualcosa che tu non sia stato? Non esiste alcuno stato dell’essere che tu non abbia vissuto.
«Da tempo immemorabile il tuo essere è in viaggio, le sue esperienze sono davvero innumerevoli… c’è forse qualcosa che tu non sia stato?
Ci sono state vite in cui eri una pietra, e sei stato una pianta; a volte un uccello o un altro animale; una donna o un uomo. A volte sei stato un santo e altre volte un ladro; non c’è nulla che tu non abbia sperimentato.
Non esiste alcuno stato dell’essere che tu non abbia vissuto. Hai conosciuto inferni e paradisi, hai sperimentato la sofferenza e la felicità. Hai subito il peso di una pena infinita e provato sensi di colpa, e molte volte ti sei suicidato. Hai creato caos e distruzione e ti sei abbandonato a violenze inaudite, ma hai anche goduto le gioie della creatività. Hai dato vita a molte creazioni, hai inventato tantissime cose.
Non c’è nulla in cui non ti sia imbattuto nel tuo viaggio, nulla che non ti abbia coinvolto. E tutto questo patrimonio di esperienze dimora protetto, al sicuro, celato nell’essenza più intima del tuo essere.
Dovresti interrogare quell’essenza, permetterle di dischiudersi. E nel momento in cui viene portata alla luce ti si rivelerà il segreto della vita, proprio perché tu l’hai vissuta: tu stesso sei la vita!
Non c’è nulla in questo mondo con cui tu non abbia familiarità, ma continui a dimenticarlo. E con ogni nuovo corpo costruisci un ego nuovo. Con ogni nuovo ego dimentichi il tuo passato, e tutto ciò che ti è già capitato nel tuo viaggio.
Tutto ciò che dovresti comprendere giace dentro di te. Tutto è presente nel tuo essere, nulla va mai perduto. Qualsiasi cosa giunga a comprensione, anche solo una volta, diventa parte integrante del tuo essere.»
Osho, Nati per vivere





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