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La domanda e' stata posta da Cecil Lewis.
Non ha alcuno spazio. Io non credo nella coscienza, credo soltanto nella consapevolezza. Non credo nella moralita', credo unicamente nella religiosita'. La coscienza e' un trucco che la societa' ha architettato per manipolarvi. E' la societa' ha creare una coscienza, cosi' da rendere praticamente impossibile percepire il bisogno della consapevolezza.
Sei stato ingannato!
Ti faccio un esempio: quando Gesu' dice che l'amore e' Dio, non lo dice in base alla sua coscienza, e' frutto della sua consapevolezza. Lui ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ค๐˜ฆ quella verita', non e' una professione di fede: e' una sua esperienza. Quando un cristiano dice: "L'amore e' Dio", รจ la sua coscienza che parla, ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ la sua consapevolezza. Non รจ qualcosa che conosce, non รจ un frutto del suo vissuto; semplicemente l'ha sentito ripetere in continuazione...e ne รจ rimasto ipnotizzato.
Ogni bambino viene ipnotizzato dai genitori, dai preti, dai politici, dalla societร . Una costante e continua ripetizione di qualcosa si tramuta in coscienza. Si continua a insegnare al bambino che una certa cosa รจ giusta: sentendolo ripetere in continuazione, la sua mente rimane condizionata; e dopo un po' di anni anche lui dirร : "Questo รจ giusto", sarร  un processo automatico. Non scaturirร  dal suo essere, sarร  una registrazione di ciรฒ che la societร  ha introiettato nel suo essere.
Assomiglia agli elettrodi che innesta Delgado. E' una strategia pericolosa che la societa' ha attivato con ognuno di voi, un intervento che si perpetua da secoli. Ed e' per questo che nel mondo esistono cosi' tante coscienze: gli hindu ne hanno una, i musulmani un'altra di tipo diverso. Com'e' possibile che le coscienze siano cosi' tante? La verita' e' una sola...e le coscienze sono una miriade?

La coscienza viene creata, si tratta di un condizionamento. Tutto ciรฒ che ciascuno di voi pensa essere buono o cattivo non รจ altro che il frutto di un condizionamento. D'altra parte, questo condizionamento continua a governare la vostra vita. รˆ stata la societร  a generarlo, e vi controlla attraverso quel meccanismo, ๐˜ฅ๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ'๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฏ๐˜ฐ.
Quel condizionamento รจ diventato la vostra voce interiore. E proprio per questo, diventa impossibile udire la propria ๐˜ท๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข voce interiore. Pertanto questo รจ il mio suggerimento: sgravati della tua coscienza.
Esisti semplicemente...e sii attento e presente. In quello stato di allerta saprai sempre cosa รจ giusto e cos'รจ sbagliato. Inoltre giusto e sbagliato non sono cose fissate per sempre: qualcosa puรฒ essere giusto al mattino e potrebbe essere sbagliato la sera, e qualcosa puรฒ essere sbagliato al mattino e giusto la notte.
Le circostanze mutano: un uomo di presenza, un uomo attento e consapevole non ha alcuna idea prefissata. รˆ spontaneo nelle sue risposte, ma senza alcuna idea prefissata. A causa di idee stereotipate e fisse, tu non sei mai spontaneo nelle tue azioni: il tuo agire รจ sempre una sorta di reazione, in realtร  non รจ mai un'azione.
Quando agisci in modo spontaneo, senza alcuna idea pregiudiziale, ecco che sussiste un'azione reale. E quell'azione รจ corroborata dalla passione, ha intensitรก; inoltre, รจ qualcosa di originale, di immediato e di non ripetitivo. Quell'azione rende la tua vita creativa, il tuo agire rende la vita una continua celebrazione; e questo perchรจ ogni azione diventa un'espressione del tuo essere. La coscienza รจ una sorta di falsitร  dell'essere.
Penso che il francese sia l'unica lingua che ha un solo vocabolo per indicare la consapevolezza e la coscienza; un'unica parola ha entrambi i significati. La cosa รจ bellissima: la vera coscienza dovrebbe essere unicamente consapevolezza, nient'altro che questo!
Dovresti dunque diventare piรน conscio.
D'altra parte, anche per ciรฒ che concerne la consapevolezza, mi differenzio rispetto a George Gurdjieff. Infatti, quando dice: "Sii cosciente", aggiunge: "Sii cosciente di essere". Insiste sull'importanza di rimembrare se stessi.
Ebbene, รจ qualcosa che occorre comprendere.
La tua consapevolezza ha due polaritร . La prima รจ il contenuto. Per esempio, dentro di te scorre una nuvola di rabbia: quello รจ il contenuto. Inoltre, tu sei consapevole della nuvola di rabbia: quella รจ la consapevolezza, il testimone, la presenza attenta, l'osservatore. Pertanto, la tua consapevolezza puรฒ essere suddivisa in due: l'osservatore e la cosa osservata.
Gurdjieff dice: "Continua a ricordare l'osservatore", parla di "rimembranza di se stessi". Il Buddha dice: "Dimentica l'osservatore, รจ sufficiente osservare l'osservato". E se si dovesse scegliere tra il Buddha e Gurdjieff, suggerirei di scegliere il Buddha. Questo perchรจ con Gurdjieff esiste un pericolo: potresti diventare troppo autocosciente - anzichรฉ diventare autoconsapevole, potresti diventare autocosciente, potresti irrigidirti nell'egoismo.
รˆ ciรฒ che ho percepito in molti discepoli di Gurdjieff: sono diventati davvero grandissimi egoisti. Non che Gurdjieff lo fosse: era uno dei piรน rari esseri illuminati della nostra epoca. D'altra parte, quel metodo implica un pericolo: รจ difficilissimo fare una distinzione tra la consapevolezza del sรฉ e la rimembranza di sรฉ. รˆ in pratica quasi impossibile differenziarle, tanto รจ sottile quella distinzione. E per le comuni masse ignoranti in pratica รจ sempre la "coscienza di sรจ" che si impossessa di loro, non รจ la rimembranza di sรฉ.
Questa parola - il "se" - รจ pericolosa: porta a diventare sempre piรน stabili nell'idea del sรฉ. E quell'idea isola dall'esistenza.
Il Buddha dice: "Dimentica il sรฉ, perchรฉ non esiste alcun sรฉ. L'io esiste solo da un punto di vista grammaticale, รจ proprio del linguaggio; non ha nulla di esistenziale. Limitati a osservare il contenuto. Osservando il contenuto, questo inizia a scomparire. E una volta scomparso, osserva la tua rabbia. Osservandola, la vedrai scomparire. E allorchรฉ la rabbia รจ scomparsa, ecco il silenzio". Non esiste alcun sรฉ, nessun osservatore e nulla da osservare: c'รจ silenzio. Questo silenzio รจ portato dalla Vipassana, il metodo di consapevolezza del Buddha.
Di solito le persone fanno entrambe le cose. Continuano a cambiare marcia: a volte osservano il sรฉ, a volte osservano il contenuto. Si continua a passare da uno all'altro, รจ un costante ondeggiare. Gurdjieff dice una cosa: " Stabilizzati nell'osservatore". Il Buddha dice: "Osserva l'osservato".
Il mio approccio รจ diverso da entrambi. Sostengo che il metodo di Gurdjieff รจ il piรน pericoloso dei due, ma inevitabilmente anche il metodo del Buddha genera qualche tensione: lo sforzo di osservare. Lo sforzo stesso che l'osservazione comporta ti renderร  teso.

Il mio metodo รจ questo: rilassati. Non osservare l'osservatore e non osservare l'osservato. Rilassati semplicemente, sii passivo. Se qualcosa fluttua e tu non puoi fare a meno di osservarlo, osservalo; ma non fare alcuno sforzo per vederlo ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ช๐˜ฃ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข๐˜ต๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ. Se sei rilassato come uno specchio, nel caso in cui passasse una nuvola, verrร  riflessa.
Sii del tutto simile a uno specchio: lucido, passivo. E lascia andare entrambe le metodologie: la rimembranza di sรฉ di Gurdjieff e l'osservazione buddhista.
D'altra parte, se devi scegliere tra Gurdjieff e il Buddha, scegli il Buddha. E se devi scegliere tra il Buddha e me, scegli me.
Rilassati. E limitati a percepire le cose. Non รจ difficile: se qualcosa ti sfugge, non ha alcuna importanza; puoi lasciare che ti sfugga, ti รจ permesso mancarlo. Prendi la vita con semplicitร , prendila con facilitร .
Dunque, le persone che hanno vissuto in base a metodologie che implicavano sforzarsi - e il lavoro di Gurdjieff รจ uno sforzo estremo - con me rimarranno spaesate, perplesse.
Ecco perchรฉ il signor Lewis รจ perplesso e un po' confuso. Prima o poi dovrร  comprendermi, oppure mi biasimerร , mi critichera': entrambe le possibilitร  sono aperte. E condannarmi sarร  piรน facile, perchรฉ per trent'anni ha fatto un lavoro strenuo...ed ecco che ora, all'improvviso, si sente attratto da un uomo che non crede affatto - ma proprio per niente - nello sforzo! Un uomo che non crede nel migliorare se stessi, non crede nella crescita, non crede nel raggiungere una qualsiasi meta, non crede in un qualsiasi sentiero.

Cecil Lewis menziona la ๐˜˜๐˜ถ๐˜ข๐˜ณ๐˜ต๐˜ข ๐˜๐˜ช๐˜ข, com'รจ insegnata da Gurdjieff.
Ciรฒ che io insegno รจ "la Non Via".
In realtร , non esiste alcuna via, perchรฉ la veritร  non รจ una meta. Tutte le vie ti allontanano da dove sei. Tutte le strade, tutte le vie, tutti i sentieri ti distraggono dalla veritรก...
Inoltre, non c'รจ neppure un luogo da raggiungere. E nessuno che lo raggiunga. Non esiste alcuna via che ti porti ad essere qui e ora, all'infuori dell'essere ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ช๐˜ฆ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ข!
Vedere, cogliere globalmente il fatto che non esiste una via, implica essere d'acchito presente e immobile. Comprenderlo รจ assoluta quiete. Tutte le vie conducono da qualsiasi altra parte, ma non qui!
Vivere la propria vita cosรฌ come viene e va: questo รจ consapevolezza. Passivo, lucido, simile a uno specchio, senza alcuna tensione. Pertanto, io non insegno l'attenzione, perchรฉ ha in sรฉ la parola "tensione". E il fenomeno dell'attenzione comporta la sensazione di una tensione, da qui il termine "attenzione"...
Affermare ciรฒ che dovremmo essere รจ sacrilego, davvero empio: รจ un peccato. Quel "dover essere" รจ un peccato. Rilassati in ciรฒ che รจ, fluttua con ciรฒ che รจ. Io non insegno neppure a nuotare, dico semplicemente: ๐˜ง๐˜ญ๐˜ถ๐˜ต๐˜ต๐˜ถ๐˜ข ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ค๐˜ช๐˜ฐ' ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ฆ'. E' una nostra responsabilitร  sapere come fare, accettare e vivere attraverso ciรฒ che รจ.
Dunque, io non insegno alcuna via - la quarta, la quinta o la sesta. E non insegno la coscienza: io insegno una consapevolezza lucida e rilassata. Da quella presenza attenta, inizieranno a scaturire molte fioriture; nasceranno molte canzoni, ma saranno nascite spontanee. Non ne puoi essere l'artefice e non puoi sentirti entusiasta per "averle fatte". Tramite quelle realizzazioni non potrai appagare il tuo ego: piรน quei fiori arriveranno, piรน tu scomparirai. E un giorno si manifesterร  una fioritura straordinaria, maestosa...ma tu non sarai presente. Quello รจ il giorno, quello รจ l'istante della liberazione.

๐—ข๐˜€๐—ต๐—ผ ( ๐˜š๐˜ข๐˜ฃ๐˜ฃ๐˜ช๐˜ข ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ต๐˜ข)

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