Dal sesso al terzo occhio



Dal sesso al terzo occhio

Nel rispondere alla domanda di un meditatore, Osho offre una semplice tecnica di meditazione dalle profonde implicazioni...



Un prezioso testo apparso su Osho Times n 227






Un sannyasin dice: “C’è una zona del mio corpo, sopra l’area genitale, che si è attivata molto durante il campo di meditazione, dandomi anche tensione. Ci ho lavorato su e ho sentito che molta di quell’energia è legata alla tematica di essere amato”.



Molto bene. Quello è il punto nel corpo dove l’energia si accumula. È la vera dinamo del corpo. Quando l’energia comincia a spostarsi agli altri centri senti un certo fastidio nel corpo, perché si deve riadattare.

L’energia ha incominciato a muoversi, quindi fai una cosa: quando senti l’energia lì vicino al centro sessuale, chiudi gli occhi e dirigi l’energia verso l’alto. Chiudi gli occhi e senti come se tutta la tua attenzione interiore fosse congiunta al centro sessuale, come un filo bianco e luminoso. Prima visualizzalo: quella specie di filo congiunge la tua attenzione al centro sessuale. Poi comincia a sentire che l’energia si muove all’interno del filo, intorno al filo, verso l’alto. Come se la temperatura stesse salendo nel termometro e quindi continuasse a muoversi.

Prima portala vicino al cuore e sentirai un’esplosione di energia d’amore. Ti sentirai immensamente innamorato dell’esistenza in quanto tale… Innamorato di ogni cosa, di tutto. Sentirai di essere diventato semplicemente amore. E fallo per almeno due settimane. Porta la tua energia su al cuore, ma non farlo in fretta, vai piano.

Dopo due settimane, comincia a portare l’energia in alto verso il terzo occhio. Quando arriva al terzo occhio sentirai una certa chiarezza di visione: che tutto è diventato psichedelico, multicolore, e persino i tuoi sogni non saranno più in bianco e nero.

Dopo 4 settimane vieni a dirmi come va. L’energia dovrebbe essersi sistemata, rilassata. Deve arrivare al terzo occhio. Normalmente, da un punto di vista biologico, l’energia si accumula vicino al centro sessuale. Nello Yoga lo chiamano muladhar, il chakra della radice. In natura l’energia si raccoglie lì, è il punto più basso. Più in basso di lì non c’è nulla, quindi l’energia si raccoglie al fondo. Se si continua a usarla facendo sesso non c’è mai abbastanza energia per andare verso l’alto.

Se arriva un po’ più in alto diventa amore. Se va ancora più in alto diventa preghiera, meditazione. E tutto il lavoro del meditatore consiste nel portare l’energia dal centro sessuale al terzo occhio. È un grande passaggio. A quel punto il terzo occhio diventa il deposito di energia. E quando l’energia comincia a raccogliersi al terzo occhio, un giorno, il salto… Dal terzo occhio arriva al settimo chakra, il sahasrar. Ma per quello non devi fare nulla. Devi solo continuare ad accumulare energia nel terzo occhio.

A un certo punto, quando l’energia è troppa e il terzo occhio non riesce più a contenerla, esplode spontaneamente, in modo naturale. E raggiunge il settimo e ultimo centro, il più alto.

In quel centro l’energia diventa samadhi, estasi. E non devi fare niente per quello. Accade da solo. Ma fino al terzo occhio c’è bisogno di uno sforzo. Quindi comincia subito e dopo 4 settimane dimmi come va. Accadranno molte cose… (1)





Dopo circa un mese il sannyasin torna da Osho, dicendo di aver fatto l’esercizio e che ora sente molta energia pulsare nel terzo occhio.



Il metodo ha funzionato, ha fatto il suo lavoro. Ora non c’è bisogno di continuare. L’energia sta scorrendo. Ora devi dimenticartene.

Questo va compreso: che l’energia funziona in due modi. Prima bisogna lavorarci su attivamente, spingendola, costringendola a muoversi, perché il passaggio non è stato usato quindi ha molti blocchi. Quando l’energia comincia a muoversi, il secondo passo è dimenticarsene totalmente.

È come quando mangi: una volta inghiottito te ne dimentichi. Se continuassi a pensare: “Dove sarà adesso quello che ho mangiato? Nello stomaco, nell’intestino? Chissà cosa gli sta succedendo, se i succhi gastrici arrivano oppure no, se sarà assimilato oppure no, se sto digerendo bene oppure no…”.

Se ti preoccupi troppo del tuo stomaco, lo stomaco ne risentirà. Puoi provare e sentirai lo stomaco pesantissimo. E senza fare nulla, solo preoccupandoti. Lo stomaco deve essere lasciato in pace: una volta inghiottito il cibo, te ne dimentichi.

Ora la tua energia ha raggiunto il punto in cui puoi dimenticartene. L’hai inghiottita! Così come il cibo scende nella gola, l’energia SALE nella gola. E dopo aver superato il centro della gola tu non te ne devi più preoccupare. Se ti preoccupi il tuo terzo occhio comincerà a fare male. E quel male non è dovuto all’energia in sé ma al fatto che sei diventato troppo conscio del suo movimento. È naturale, ma ora te ne devi dimenticare. L’energia procede per conto suo e continuerà a lavorare.

La musica ti farebbe bene… Se hai voglia di cantare, canta. Se hai voglia di suonare uno strumento, suona. C’è qualche strumento che ti piace?



Il sannyasin dice: “Preferisco cantare”.



Bene, cantare è la cosa migliore. Ti siedi in silenzio e poi canti. Per nessuno, è solo un’offerta al divino. Ma canta come fosse una preghiera, il più possibile. E non c’è bisogno di andare di fretta, perché non è una performance. Puoi andare piano, al tuo passo. Puoi andare molto lentamente e goderti ogni sfumatura del suono. Comincia a cantare e dimenticati dell’energia…

Quando sei completamente assorbito dal cantare e ti dimentichi del corpo, dell’energia, della mente e di tutto, l’energia lavora meravigliosamente. Ora il passaggio è aperto, l’energia scorre. Se continui a pensarci diventerai tu stesso una barriera e poi l’energia comincerà a fare male, potrebbe persino creare una ferita. Se pensi troppo allo stomaco ti viene l’ulcera! Quindi è ottimo che tu ci abbia lavorato, e l’hai fatto bene. Ora dimenticatene completamente. Canta, balla, perditi in qualsiasi cosa ti piaccia, okay? (2)

Continua la lettura su Osho Times n. 227


Testi di Osho tratti da:
1. The Great Nothing #4
2. God Is Not For Sale #8



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