Guarigione a distanza

 Se la guarigione a distanza riguarda un soggetto che il guaritore non conosce, o con cui non ha un contatto diretto, può usare una foto per «trovare» la sua coscienza in modo da creare la guarigione. In realtà, se i dati in suo possesso sono il nome della persona e qualche informazione su di essa, questo può bastare a individuarne la coscienza e a produrre la guarigione. L’informazione può riguardare il sintomo, l’età o qualche attributo fisico.
Allora è come se il guaritore chiedesse alla Coscienza Universale di trovare un essere con quel nome e con quelle caratteristiche, e la Coscienza Universale rispondesse con l’«indirizzo» del soggetto. Il guaritore può chiedere alla persona che gli ha fornito il nome del soggetto, di descrivere altri suoi attributi, per essere certo di aver individuato quello giusto. Per esempio: «Questa persona ha i capelli rossi? Sì? Va bene, ora possiamo iniziare».

C’è un altro tipo di guarigione a distanza, usata da certi guaritori che hanno raggiunto un notevole livello di evoluzione, e quindi hanno una percezione piuttosto buona di ciò che sono. Si tratta della guarigione empatica, e il prerequisito necessario è che sappiate chi siete e cosa è vero per voi.

In questo tipo di guarigione, il guaritore si sente connesso con il soggetto con un senso di empatia e sperimenta quello che prova il soggetto come se si trattasse di lui. È come se fosse nel corpo e nella coscienza del soggetto, provando quello che prova lui.

Naturalmente, per sapere che la coscienza che sta sperimentando non è la sua il guaritore deve conoscere abbastanza bene la propria per sapere che ciò che sperimenta non è in relazione a tensioni presenti nella sua coscienza. Se si rende conto che l’esperienza che sta facendo non è la sua, può chiedersi e, quindi, riconoscere a chi appartiene la coscienza che sta «indossando». Per esempio, può notare che cammina o sta in piedi come il soggetto, o può riconoscere il viso del soggetto nel suo.

Sa che, se è connesso in questo modo con il soggetto, quando elimina il sintomo accusato dal soggetto, anch’egli ne avvertirà la scomparsa nella sua esperienza.

Analogamente può decidere che quando elimina la tensione dalla sua coscienza ed è presente la connessione, il soggetto sperimenterà contemporaneamente la stessa cosa.

Ovviamente, manteniamo la porta aperta ad altre forme di guarigione a distanza, come la guarigione con lo sguardo: in essa, il guaritore sceglie di vedere il soggetto nella sua interezza e di insistere nel mantenere questa percezione; allo stesso modo, la guarigione può avvenire con il semplice pensiero.

Man mano che approfondirete la conoscenza del mondo della guarigione, vi renderete conto che non vi sono limiti al modo in cui potete usare le vostre percezioni per riportare un’altra persona all’esperienza dell’interezza. Realizzerete anche che, quando siete in grado di modificare delle strutture biologiche con i pensieri, sarete capace di usare la vostra coscienza per cambiare qualsiasi cosa nel mondo fisico.

Vi diventeranno chiare altre dimensioni della guarigione. Sarete in grado di vedere delle situazioni che vi si presentano con lo scopo di consentirvi di compiere una guarigione, e saprete quale forma di guarigione è necessaria per quella situazione e come usarla.

E sarete capaci di farlo, indipendentemente da dove vi trovate sul globo terrestre.

Con un’esperienza sufficiente, che vi permetterà di avere fiducia nelle vostre impressioni soggettive (i mezzi che utilizzate nel corso della guarigione), quando praticherete la guarigione a distanza vi sentirete a vostro agio come se eseguiste la più semplice guarigione di contatto.

Tutto può essere guarito. Potete guarire tutto.

Martin-Brofman




Ivanov Antar Raja
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energetici a distanza

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