Un uomo reale ti amerà e al tempo stesso ti odierà.
Un uomo reale ti amerà e al tempo stesso ti odierà.
E a volte dirà: «Ti amerò per sempre», altre volte ti dirà: «Non ti posso più amare, è impossibile».
A volte sarà con te in una profonda luna di miele e a volte in un profondo divorzio, ed entrambe le cose si susseguiranno come il giorno e la notte. Un vero matrimonio è un continuo susseguirsi di luna di miele e di divorzio, luna di miele e divorzio. Minilune di miele, minidivorzi; grandi lune di miele, grandi divorzi. Si susseguono come il giorno e la notte.
Pertanto, ogni volta che ti imbatti in una contraddizione, sta' molto attento, osserva con profonda presenza consapevole: sei vicinissimo alla vita. Viceversa, quando sei coerente, sei solo falso, qualcosa di artificiale, non sei reale. Io non insegno la coerenza. Insegno la libertà di essere incoerente, insegno la libertà di essere contraddittorio: questo è il mio intero approccio nei confronti della vita.
Ovviamente, hai paura a essere contraddittorio perché in quel caso non saprai chi sei. Con il carattere hai in mano qualcosa, qualcosa di estremamente sicuro:ai chi sei. Hai un'etichetta: sei un brav'uomo, sei un farabutto, sei un santo, sei un peccatore. Quando sei coerente puoi credere nella tua identità: sei un buon marito, un bravo cristiano, un devoto e via dicendo. Con l'incoerenza la tua identità scompare, non sai chi sei. Diventi qualcosa di aperto, non sei più chiuso, rinserrato: hai un futuro sconfinato. Non sai cosa farai tra un attimo, sarà solo l'attimo successivo a dirlo: vivere in quell'insicurezza richiede coraggio.
La ricerca del vero, il sannyas è ciò che io propongo: restare nell'insicurezza, non permettere al tuo passato di influenzare il tuo futuro, non permettere al
tuo passato di proiettarsi sul futuro. Lascia che ciò che è morto seppellisca ciò che è morto! Il passato è passato, finito per sempre; non aggrappartici, e non permettergli di aggrapparsi a te.
Nel momento in cui qualcosa è passato, è passato. Siine completamente ripulito, torna libero e fresco; in questo caso sarai reale, autenticamente vero; allora ci saranno gioia, celebrazione e canto.
Non sto dicendo che non sarai mai triste, lo sarai.
L'uomo falso non è mai triste, perché non è mai felice. L'uomo falso si limita a restare semplicemente nel mezzo, mai felice, mai triste. È sempre così così, qualcosa di tiepido; non è mai troppo freddo né mai troppo caloroso, sta semplicemente bene: in qualche modo si arrabatta e si tiene insieme. Ha una vita comoda, ma non possiede una vita reale.
No, non sto dicendo che l'uomo reale sarà sempre felice; sto dicendo che sarà sempre reale. Quando è triste, lo sarà veramente: canterà un canto, la canzone della tristezza. L'accetterà come parte della vita, come parte della crescita; non la rifiuterà.
Se si sentirà di piangere, piangerà; non dirà: «Cosa sto facendo?
Questo non va bene. Solo le donne piangono, io sono un uomo».
No, non lo dirà; al contrario, dirà: «Se i miei occhi vogliono piangere e le lacrime scorrere, benissimo. Io devo essere reale, io sono unicamente qualsiasi cosa sono», e piangerà.
Le sue lacrime saranno vere.
~OSHO~ (CON TE E SENZA DI TE)
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa
E a volte dirà: «Ti amerò per sempre», altre volte ti dirà: «Non ti posso più amare, è impossibile».
A volte sarà con te in una profonda luna di miele e a volte in un profondo divorzio, ed entrambe le cose si susseguiranno come il giorno e la notte. Un vero matrimonio è un continuo susseguirsi di luna di miele e di divorzio, luna di miele e divorzio. Minilune di miele, minidivorzi; grandi lune di miele, grandi divorzi. Si susseguono come il giorno e la notte.
Pertanto, ogni volta che ti imbatti in una contraddizione, sta' molto attento, osserva con profonda presenza consapevole: sei vicinissimo alla vita. Viceversa, quando sei coerente, sei solo falso, qualcosa di artificiale, non sei reale. Io non insegno la coerenza. Insegno la libertà di essere incoerente, insegno la libertà di essere contraddittorio: questo è il mio intero approccio nei confronti della vita.
Ovviamente, hai paura a essere contraddittorio perché in quel caso non saprai chi sei. Con il carattere hai in mano qualcosa, qualcosa di estremamente sicuro:ai chi sei. Hai un'etichetta: sei un brav'uomo, sei un farabutto, sei un santo, sei un peccatore. Quando sei coerente puoi credere nella tua identità: sei un buon marito, un bravo cristiano, un devoto e via dicendo. Con l'incoerenza la tua identità scompare, non sai chi sei. Diventi qualcosa di aperto, non sei più chiuso, rinserrato: hai un futuro sconfinato. Non sai cosa farai tra un attimo, sarà solo l'attimo successivo a dirlo: vivere in quell'insicurezza richiede coraggio.
La ricerca del vero, il sannyas è ciò che io propongo: restare nell'insicurezza, non permettere al tuo passato di influenzare il tuo futuro, non permettere al
tuo passato di proiettarsi sul futuro. Lascia che ciò che è morto seppellisca ciò che è morto! Il passato è passato, finito per sempre; non aggrappartici, e non permettergli di aggrapparsi a te.
Nel momento in cui qualcosa è passato, è passato. Siine completamente ripulito, torna libero e fresco; in questo caso sarai reale, autenticamente vero; allora ci saranno gioia, celebrazione e canto.
Non sto dicendo che non sarai mai triste, lo sarai.
L'uomo falso non è mai triste, perché non è mai felice. L'uomo falso si limita a restare semplicemente nel mezzo, mai felice, mai triste. È sempre così così, qualcosa di tiepido; non è mai troppo freddo né mai troppo caloroso, sta semplicemente bene: in qualche modo si arrabatta e si tiene insieme. Ha una vita comoda, ma non possiede una vita reale.
No, non sto dicendo che l'uomo reale sarà sempre felice; sto dicendo che sarà sempre reale. Quando è triste, lo sarà veramente: canterà un canto, la canzone della tristezza. L'accetterà come parte della vita, come parte della crescita; non la rifiuterà.
Se si sentirà di piangere, piangerà; non dirà: «Cosa sto facendo?
Questo non va bene. Solo le donne piangono, io sono un uomo».
No, non lo dirà; al contrario, dirà: «Se i miei occhi vogliono piangere e le lacrime scorrere, benissimo. Io devo essere reale, io sono unicamente qualsiasi cosa sono», e piangerà.
Le sue lacrime saranno vere.
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Con Te e Senza di Te Una nuova visione delle relazioni umane Osho Compralo su il Giardino dei Libri |
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