MAHAMUDRA MEDITATION




na tecnica della tradizione tantrica di Tilopa che fa riferimento al "Canto di Mahamudra", un insieme di veri e propri insegnamenti per conseguire il Risveglio, per "raggiungere il non-raggiungimento", lo stato di Mahamudra, appunto. Questa tecnica è proprio uno di quegli insegnamenti, svelato e reso più chiaro e pratico dalle parole illuminanti di Osho.

Meditazione Mahamudra Istruzioni:

Preparazione alla meditazione.

Trova del tempo ed un luogo (una stanza tranquilla) in cui puoi praticare questa tecnica di meditazione senza essere disturbato. Indossa vestiti sciolti e confortevoli. Questa tecnica può essere fatta in qualunque momento della giornata o appena prima di andare a dormire, ma se fatta durante il giorno, assicurati di avere un po’ di tempo libero prima di riprendere le normali attività.

Nota.

Secondo la descrizione di Osho di questa meditazione, è chiaro che non esiste un tempo prefissato per i due stadi seguenti. Le indicazioni qui fornite sono quelle ideali per cominciare, ma poi col tempo la durata dei due stadi può aumentare in modo naturale.

Primo stadio: Latihan (30 minuti).

In piedi e ad occhi aperti, ascolta la musica e lascia che il tuo corpo sia sciolto e ricettivo, in attesa. Poi, quando improvvisamente senti l’urgenza di muoverti, asseconda i movimenti spontanei così come vengono. Quando il tuo corpo è rilassato ed è nello stato di lasciar accadere qualsiasi movimento, l’energia sottile che è al di là del tuo controllo comincia a muoverlo. Lascia che questa possibilità prenda il possesso del tuo corpo, semplicemente permetti a ciò di accadere. Questo è Latihan.

Secondo stadio (15 minuti).

Inginocchiati, chiudi gli occhi e alza le braccia con le palme delle mani rivolte verso l’alto. Percepisci la tua testa come se fosse la bocca di un vaso vuoto e il tuo corpo cavo. Senti l’energia riempirti, permettile di andare il più a fondo possibile, nel corpo, nella mente e nell’anima. Il tuo corpo comincerà a vibrare e a scuotersi, come una foglia al vento. Dopo due o tre minuti, quando ti senti completamente pieno di energia, chinati in avanti e appoggia la fronte per terra. Ora riversa l’energia alla terra; prendi dal cielo e restituisci alla terra. Ripeti questo intero processo almeno altre sei volte, una per ogni chakra. Osho raccomanda “ripetilo per sette volte; perché ogni volta l’energia penetra in uno dei chakra, in uno dei centri del corpo e ogni volta penetra più a fondo. Facendolo meno di sette volte ti lascerà un senso di irrequietezza, perché l’energia resterà sospesa a metà strada.....puoi farlo più di sette volte, se vuoi, ma non di meno”.

Terzo stadio (almeno 15 minuti).

Sdraiati tenendo gli occhi chiusi, e resta in silenzio e immobile.


"Lo stato finale di orgasmo con il tutto si chiama Mahamudra, il grande orgasmo.
Cos'è l'orgasmo? È uno stato in cui il corpo non è più percepito come materia, bensì vibra come energia, come elettricità. Il corpo vibra così intensamente, fin dal più profondo essere, che ci si dimentica della sua materialità e diventa un fenomeno elettrico. E il corpo è un fenomeno elettrico. I fisici oggi dicono che la materia non esiste, che la materia è solo apparenza, e che nel profondo ciò che esiste è solo elettricità, non materia. Nell'orgasmo si arriva a questo strato più profondo, in cui non c'è più materia, ma solo onde d'energia; e si diventa energia che danza, che vibra; non si hanno più confini, si pulsa, non si è più fatti di carne e ossa.
Questa vibrazione di due in uno è l'orgasmo. E quando succede non con una persona, ma con l'intera esistenza, è Mahamudra, il grande orgasmo. Succede; vorrei indicarvi come potete provare ad accostarvi a Mahamudra, al grande orgasmo. Il latihan è uno dei più antichi metodi tantrici. È il primo passo verso Mahamudra. Consiste nel permettere al corpo di vibrare, di diventare energia, di diventare qualcosa di non-sostanziale, di non-materiale, di sciogliersi e di perdere i propri confini. Il latihan è una cosa semplice. È il primo passo. Devi stare in piedi, rilassato, sciolto e naturale. Meglio se da solo, in modo che nessuno ti disturbi.
Tu non devi fare niente: semplicemente star lì, sciolto e naturale, aspettando che succeda qualcosa. Se il tuo corpo comincia a muoversi, devi lasciarlo muovere, cooperare con il movimento e permetterlo. La cooperazione non deve diventare troppo diretta, non deve diventare forzata: deve rimanere disponibilità. E, improvvisamente, il tuo corpo comincia a muoversi, come posseduto, come se una grande energia fosse discesa su di te sotto forma di nube, e quella nube ti avesse circondato, ti possedesse, penetrasse nel tuo corpo, e cominciasse a muoverlo. Le tue mani si alzano, cominci a fare dei leggeri movimenti, cominci una piccola danza dai gesti morbidi.
Nel latihan lasci tutto il corpo sciolto e naturale e aspetti e cooperi. Improvvisamente senti un impulso; e il tuo braccio si alza da solo, come se qualcuno lo sollevasse con dei fili invisibili. Lascia che si muova. Poi una gamba comincia a muoversi, poi cominci a voltarti, e inizi una piccola danza, caotica, senza ritmo, senza alcuna manipolazione da parte tua; e, pian piano, man mano che ti ci addentri più profondamente, la danza prende un proprio ritmo. Allora non è più caotica; si ordina, acquista una disciplina: ma una disciplina che non sei tu a darle. È la tua possibilità più alta che si impadronisce del tuo corpo e lo muove.
Il latihan è il primo passo. A poco a poco nel latihan ti sentirai bello e ti accorgerai che si sta verificando un incontro fra te e il cosmo. Ma è solo il primo passo: in sé è molto bello, ma non è tutto. Fai il latihan per almeno mezz'ora: un'ora di latihan è magnifico. Passa a poco a poco da mezz'ora a un'ora. E senti l'energia inondarti, dentro e fuori. La danza non è solo esterna. Ben presto, quando entri in sintonia con la danza, ti accorgi di una danza interna; ti accorgi che non danza solo il tuo corpo, ma che dentro anche l'energia danza.
Quando sei del tutto ripulito e il tuo corpo si sente rinfrescato (hai fatto una doccia di energia e il corpo si sente integro, indiviso; ha perso il proprio carattere materiale, e lo senti piuttosto come energia, movimento, processo, come qualcosa di non-materiale) allora sei pronto. Allora inginocchiati.
Poi alza entrambe le mani al cielo, a occhi chiusi; e sentiti un recipiente cavo, un bambù cavo, sentiti cavo internamente come un vaso di terracotta. La tua testa è la bocca del vaso: e l’energia ti cade in testa con forza possente, come se fossi sotto una cascata. Sei effettivamente sotto una cascata; e, dopo il latihan, sarai in grado di percepirla. Non è una doccia, ma una vera e propria cascata. E, quando sei pronto, cade con maggior forza, il tuo corpo incomincia a tremare, come una foglia agitata da un forte vento oppure proprio come quando sei sotto una cascata. Se sei stato sotto una cascata, sai cosa voglio dire; se no, vacci, e prova che sensazione dà. È la stessa sensazione che proverai dopo il latihan.
Sentiti cavo internamente, solo vuoto dentro, e sentiti riempito dall'energia che piove su di te. Lasciala scendere in te quanto più profondamente è possibile, di modo che raggiunga ogni angolo del tuo corpo, mente e anima. E quando ti senti riempito completamente, e tutto quanto il tuo corpo trema, china il capo a terra, e versa l'energia nella terra. Prendi dal cielo e restituisci alla terra; tu sei solo un bambù cavo dentro.
Inchinati sette volte. Prendi dal cielo e versa nella terra; bacia la terra, e versa in lei, vuotati completamente. Vuotati tanto completamente quanto prima ti sei riempito. Poi alza di nuovo le mani al cielo, riempiti di nuovo, e versa di nuovo l'energia nella terra. Ripetilo per sette volte; perché ogni volta l'energia penetra in uno dei chakra, in uno dei centri del corpo e ogni volta penetra più a fondo. Facendolo meno di sette volte ti lascerà un senso di irrequietezza, perché l'energia resterà sospesa a metà strada. Deve penetrare in tutti e sette i chakra, in modo da svuotarti completamente, da renderti un canale sgombro. L'energia cade dal cielo, e penetra nella terra: tu ti limiti a passare l'energia alla terra. Come nei circuiti elettrici, ci vuole un filo a terra. L'energia viene dal cielo ed entra nella terra; e tu sei collegato alla terra. E sei un recipiente, un bambù cavo, che trasmette l'energia.
Per sette volte: puoi farlo più di sette volte, se vuoi, ma non meno. Questo processo è Mahamudra nella sua completezza. Se lo fai ogni giorno, presto, in circa tre mesi sentirai di non esserci più. Sarà solo l'energia a pulsare con l'universo: ma non ci sarà nessuno, l'ego sarà andato perduto, non ci sarà più nessuno che agisce. Ci sarà l'universo, e tu, l'onda che pulsa con l'oceano. Quello è Mahamudra, è l'orgasmo finale, lo stato di coscienza più estatico che sia possibile." Osho




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