Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno
In questo metodo proposto da Shiva, si dice che i sensi sono semplici porte, stazioni riceventi, medium, strumenti, ricettori. Tu sei nascosto al loro interno: "Quando sei intensamente cosciente grazie a uno dei sensi in particolare, conserva la consapevolezza." Quando ascolti una musica, non dimenticarti di te stesso nell'ascolto, non perderti nelle orecchie. Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno. Sii attento, presente, consapevole. Prova questo semplice esperimento: guarda qualcosa o qualcuno. Puoi guardare con gli occhi, senza essere consapevole di essere nascosto al loro interno; oppure attraverso gli occhi, in questo caso gli occhi sono semplici intermediari tra me e te. Tu sei presente dietro di loro e li usi per guardare, allo stesso modo in cui qualcuno guarda attraverso una finestra o un paio di occhiali. Non perderti. Ricorda sempre la consapevolezza nascosta all' interno dei sensi: stai all'erta! All'improvviso sentirai un cambiamento di qualità, la tua messa a fuoco cambierà. Fanne una meditazione: ascoltando, ascolta attraverso le orecchie e resta consapevole del tuo centro interiore. Quando tocchi, tocca attraverso la mano e ricorda l'essere interiore nascosto dietro quel toccare. Attraverso ogni senso puoi avere un'intuizione del centro interiore, e ogni senso raggiunge il centro interiore. Deve consegnare le proprie informazioni. Per questo quando mi vedi e al tempo stesso mi ascolti, in profondità dentro di te sai che vedi lo stesso uomo che stai ascoltando, e se il mio corpo emanasse un odore, sentiresti anche quello. I tre sensi trasmettono le loro informazioni a un unico centro, per questo puoi operare un coordinamento, altrimenti sarebbe impossibile. Colui che conosce è diverso dai singoli sensi e ogni senso trasmette a lui il proprio messaggio; è qui, in questo centro, che ogni cosa si raccoglie e si organizza, diventando un unico insieme. Questo è miracoloso! All'esterno io sono un unico essere. I tuoi sensi mi divideranno in parti, ma poi, di nuovo, da qualche parte dentro di te tornerò a essere un'unità. Laddove io torno a essere un'unità si trova il centro del tuo essere: quella è la tua consapevolezza, e tu l'hai completamente dimenticata. Questa dimenticanza è ignoranza, mentre la consapevolezza aprirà le porte della conoscenza del Sé. E non puoi conoscere te stesso in nessun altro modo! Provaci: resta cosciente, attento. All'inizio sarà difficile, ci si continua ad addormentare, sembra arduo vedere attraverso gli occhi, sembra più facile vedere con gli occhi! All'inizio ti sentirai a disagio, ma se acquisirai quest'arte di essere sempre presente dietro ai sensi, i sensi non ti potranno più ingannare. Altrimenti, essi sono un inganno: in un mondo che è semplice apparenza, essi ti hanno ingannato, portandoti a credere che tutto sia reale. Se riuscirai a vedere attraverso i sensi, restando cosciente, pian piano il mondo ti sembrerà illusorio, simile a un sogno, e riuscirai a penetrarlo fino a raggiungerne la sostanza, la sua reale essenza." Per rendere più facile l'esperimento proposto da Osho, si consiglia di provare dunque questa tecnica: è sufficiente avere un'ora a disposizione da dedicare all'evoluzione del proprio essere.
Primo stadio: 15 minuti Siediti in una posizione comoda e guarda un oggetto: il muro, un fiore, un albero. L'oggetto non è molto importante, lo è di più colui che osserva. Ricordati che tu guardi attraverso gli occhi; i tuoi occhi non sono altro che finestre o porte: tu sei all'interno, e guardi attraverso di loro.
Secondo stadio: 15 minuti Chiudi gli occhi e ascolta la musica. Le tue orecchie sono semplici strumenti che ricevono. Mentre ascolti, non dimenticare te stesso, non perderti nelle orecchie. Ricorda la consapevolezza nascosta all'interno. Sii attento e presente! I suoni viaggiano in cerchi che raggiungono ciascuno di noi. Tu sei sempre al centro del suono: ascolti il suono stando nel tuo centro silente.
Terzo stadio: 15 minuti Tieni gli occhi chiusi (fatta eccezione per quando ti sposti nella stanza) e tocca qualsiasi superficie o oggetto. Toccando, limitati a toccare attraverso la mano e ricorda l'essere che è nascosto al tuo interno.
Quarto stadio: 15 minuti A occhi chiusi, sdraiati e resta immobile e in silenzio per quindici minuti: una pura e semplice presenza. Non fare nulla, lasciati esistere: questa è la dimensione essenziale della meditazione.
"Quando non fai assolutamente nulla di fisico, di mentale, di emotivo; quando qualsiasi attività si arresta e tu esisti semplicemente, sei semplicemente presente, quella è meditazione. Gli esercizi servono solo a sintonizzare il tuo strumento interiore, poi si tratta di lasciar accadere qualcosa... si tratta di una sottile comprensione interiore." Osho
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