Primi dialoghi con Victoria Ignis

In questo testo Salvatore Brizzi racconta i suoi primi incontri con l’iniziata Victoria Ignis, che per diversi anni svolgerà nei suoi confronti il ruolo di maestra spirituale, trasmettendogli i principi del lavoro su di sé e sottoponendolo a prove di vario genere.
Tali incontri vengono descritti dall’autore come «a metà strada tra il reale e l’irreale. Pur essendo seduti insieme al tavolino di un bar o sui sedili di un treno, lo scorrere del tempo era alterato. Talvolta, dopo aver trascorso una giornata insieme a lei, l’esperienza assimilata dal mio cervello fisico si poteva riassumere in poche frasi, mentre altre volte, quando tornavo a casa ero in grado di riportare sul quaderno dei miei appunti ogni sua singola parola».
Quando un essere umano realizza la sua impotenza, quando vede chiaramente la sua meccanicità, la sua assenza di vero volere, quando l’esistenza lo mette all’angolo, lo soffoca, lo schiaccia, non gli lascia via d’uscita... allora si creano le giuste condizioni perché possa accadere qualcosa d'importante.
«Stai sull’emozione che provi in questo momento. Stai sull’ansia, sulla paura, sul fastidio... senza giustificarli mai. Non cedere alla tentazione di dare la colpa della loro presenza a un evento esterno.»
Victoria Ignis

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