SINCRONIZZARE IL CERVELLO
SINCRONIZZANDO IL CERVELLO (FORSE) NON DIVENTEREMO DEGLI EINSTEIN MA AVREMO MOLTE POSSIBILITA' IN PIU'
Ciascun emisfero lavora in modo differente.
Brevemente possiamo dire che l’emisfero sinistro usa il pensiero analitico; è razionale, pratico, logico, lineare, matematico. I
Insomma, se fosse solo, il nostro quotidiano sarebbe decisamente una noia l’emisfero destro invece ha una visione olistica e vi risiedono la nostra intuizione, creatività, immaginazione ed emotività.
Ciascun emisfero lavora in modo differente.
Brevemente possiamo dire che l’emisfero sinistro usa il pensiero analitico; è razionale, pratico, logico, lineare, matematico. I
Insomma, se fosse solo, il nostro quotidiano sarebbe decisamente una noia l’emisfero destro invece ha una visione olistica e vi risiedono la nostra intuizione, creatività, immaginazione ed emotività.
Se non avessimo il sinistro a bilanciarlo, forse la nostra vita sarebbe l’apoteosi dell’anarchia.
I due emisferi sono collegati attraverso il corpo calloso.
Secondo uno studio internazionale, guidato dalla East China Normal University di Shanghai, il cervello di Albert Einstein sarebbe stato clamorosamente “iperconnesso”.
Aveva un corpo calloso più spesso della media e ciò permetteva alle informazioni di viaggiare dall’emisfero destro a quello sinistro molto più velocemente. Alla base della fervida intelligenza di Albert Einstein ci sarebbe quindi una sorta di iperconnessione tra il lato del cervello fantasioso, immaginifico ed emotivo e quello analitico, calcolatore e razionale. […]
IL CORPO CALLOSO è un’importante lamina interposta tra i due emisferi cerebrali, costituita da fasci di fibre mieliniche e amieliniche che collegano tra loro aree corrispondenti nelle due metà. […]
È esclusivamente grazie a quel ponte fibroso che i due aspetti del cervello, quello creativo e razionale, il cervello poeta e quello ingegnere, riescono a comunicare. Partorendo un unico risultato. A quanto pare gli scienziati hanno scoperto che il corpo calloso di Einstein – che in fondo sembra proprio figlio di questo prodigioso mix mentale – era più spesso in diverse zone. […]
Ma geni si nasce o si diventa? Pare che “Geni si diventa imparando ad usare il cervello!”.
Esistono infatti diverse tecniche o accorgimenti che ci permettono di migliorare con facilità la connessione tra i nostri due emisferi.
Una di queste, la più importante, è la meditazione.
I due emisferi sono collegati attraverso il corpo calloso.
Secondo uno studio internazionale, guidato dalla East China Normal University di Shanghai, il cervello di Albert Einstein sarebbe stato clamorosamente “iperconnesso”.
Aveva un corpo calloso più spesso della media e ciò permetteva alle informazioni di viaggiare dall’emisfero destro a quello sinistro molto più velocemente. Alla base della fervida intelligenza di Albert Einstein ci sarebbe quindi una sorta di iperconnessione tra il lato del cervello fantasioso, immaginifico ed emotivo e quello analitico, calcolatore e razionale. […]
IL CORPO CALLOSO è un’importante lamina interposta tra i due emisferi cerebrali, costituita da fasci di fibre mieliniche e amieliniche che collegano tra loro aree corrispondenti nelle due metà. […]
È esclusivamente grazie a quel ponte fibroso che i due aspetti del cervello, quello creativo e razionale, il cervello poeta e quello ingegnere, riescono a comunicare. Partorendo un unico risultato. A quanto pare gli scienziati hanno scoperto che il corpo calloso di Einstein – che in fondo sembra proprio figlio di questo prodigioso mix mentale – era più spesso in diverse zone. […]
Ma geni si nasce o si diventa? Pare che “Geni si diventa imparando ad usare il cervello!”.
Esistono infatti diverse tecniche o accorgimenti che ci permettono di migliorare con facilità la connessione tra i nostri due emisferi.
Una di queste, la più importante, è la meditazione.
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