LO SCOPO DELL'EGO


L’unico scopo dell’ego è la conferma del proprio valore. Se l’ego non riceve questa conferma, si offende e la persona prova un disagio interiore di cui tende a sbarazzarsi. Come fare? Se la cosa non si risolve con un aumento del valore personale, restano solo due modi: o allentare le redini per lasciar correre l’ego al galoppo, oppure strangolarlo e farla finita. Chi sceglie il primo modo diventa un egoista, chi sceglie il secondo diventa un altruista.

Spesso, per sbarazzarsi del disagio dello stare da solo con se stesso, l’ego si decide per un passo disperato: comincia a ne- gare se stesso. L’ego dichiara che amare se stessi non va bene e che bisogna amare gli altri. L’uomo si allontana dalla propria anima e si rivolge a Dio o alla gente per dedicare la sua vita a qualcuno o a qualcosa, a qualsiasi cosa pur di acquisire un sostegno. Ma può succedere anche il contrario: l’ego può sfo- ciare in aggressività e allora compaiono i criminali, i cattivi, i cinici. Dunque, sia i religiosi devoti che le personalità perdute sono prodotti dell’ego, solo con polarità opposta.

Qualcuno potrà pensare che rivolgersi a Dio aiuti a liberarsi dall’ego. Il paradosso, però, sta proprio nel fatto che è l’ego a spingere verso Dio. Ma Dio non è fuori, è dentro di noi!

Vadim Zeland
 

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