domenica 14 aprile 2019

rimanere di fronte a ciò che è

L’importante non è quindi se esista la felicità, ma indagare sin dall’inizio che cos’è la sofferenza e stare con essa finché arriva la risposta giusta. La risposta giusta non può arrivare se la cercate. Nel momento in cui cercate la risposta giusta, la mente sta proiettando quella che vuole come risposta; quindi non è più interessata ad ascoltare la sofferenza. Non è più interessata ad ascoltare, è interessata alla risposta attraverso cui rifiutare la sofferenza.


Nel momento stesso in cui volete rifiutare qualcosa, troverete una risposta soddisfacente; e così la mente cercherà quella soddisfazione e non la comprensione della sofferenza. In fondo, è quello che vogliamo tutti. Vogliamo la soddisfazione, nella posizione sociale, nei rapporti o nelle idee. Più abbiamo soddisfazione e più soffriamo, perché la mente soddisfatta non è mai in pace: viene continuamente sfidata in tutti i settori della vita.

Quindi, una mente che comprende che sta cercando la soddisfazione, la soddisfazione del desiderio di trovare una risposta alla sofferenza, abbandona tutto ciò. Allora c’è soltanto l’ascoltare, il vedere l’intero processo di come la mente fugge, di come non rimane mai con la sofferenza, di come non affronta la paura. La paura nasce solo quando scappiamo da tutto questo. La paura è nel processo stesso della fuga, non quando affrontate le cose. Solo quando fuggite dalle cose, in questa stessa fuga si crea la paura; non quando guardate la cosa, ciò che è.

Posso quindi guardare la sofferenza senza fuggire, che è appunto ciò che crea sofferenza, che crea paura, che mi impedisce di guardare? Se riesco a guardarla, c’è la possibilità di ascoltare la sofferenza senza interpretazioni, senza giudizio, senza traduzione o ricerca di un risultato. Solo allora c’è la possibilità di ascoltare, di scoprire qualcosa al di là della mente.

Non possiamo scoprire ciò che è al di là della mente se non riusciamo, se non sappiamo rimanere di fronte a ciò che è. Richiede enorme attenzione, una grande consapevolezza passiva, osservare senza giustificazioni, senza giudizi; semplicemente osservare, semplicemente ascoltare. In ciò c’è trasformazione. In ciò c’è una felicità che non è misurabile dal tempo, dalla mente.

J. Krishnamurti
Tratto da “Riflessioni sull’io”
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

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