Bardo Thodol

La recita del Bardo Thodol al morente è un tentativo di fargli raggiungere l’illuminazione mentre si trova nello stato di Bardo, cioè nell’intervallo di tempo che precede una nuova rinascita.



Nella stragrande maggioranza dei casi questo scopo non viene raggiunto, ma, come effetto secondario, si può far ottenere al morente una buona rinascita, come essere umano dotato di quelle qualità intellettuali che potrebbero consentirgli di raggiungere l’illuminazione nella nuova vita.



L’insegnamento fodamentale che il Bardo Thodol da al morente è che tutte le visioni che gli appariranno sono solo proiezioni della sua mente e che quindi egli deve assolutamente evitare di esserne attirato.



E’ doveroso notare che molte di queste visioni coincidono con le descrizioni fatte dalle persone tornate in vita dopo una morte apparente.



Solo a titolo di esempio, riporto qualche brano del testo:

“Figlio di nobile famiglia, ora, la cosiddetta morte è giunta ; perciò oraassumerai l’atteggiamento dello stato di mente illuminato, di benevolenzae compassione, e realizzerai l’illuminazione perfetta per il bene ditutti gli esseri. Senza abbandonare questo atteggiamento ricorda epratica tutti gli insegnamenti ricevuti in passato. Figlio di nobilefamiglia, ascolta. La pura luminosità della dhàrmata splende ora difronte a te, riconoscila. In questo momento il tuo stato mentale è pura,naturale vacuità, non possiede natura propria, né sostanza, né qualità.La tua mente è luminosa e vacua, nella forma di una grande massa di luce,è il buddha della luce immortale. Riconoscilo.”

“Vai avanti pronunciando queste parole con chiarezza, distintamente, comprendendo il loro significato., non dimenticarle perché il punto essenziale è riconoscere con certezza tutto ciò che appare per quanto terrificante, come tua proiezione… Non avere paura, non smarrirti.
Questa è la radiosità naturale della tua dhàrmata, riconoscila.
Figlio di nobile famiglia, Se non avrai compreso questo punto essenziale non riconoscerai i suoni, la luce e i raggi e continuerai a vagare in samsara.
Svegliandoti dal tuo torpore ti chiederai che cosa ti sia accaduto :riconosci tutto ciò come stato di bardo.”
“Figlio di nobile famiglia, ora ti appariranno le quarantadue divinità sambogakaya, esse appariranno dal tuo cuore, sono le forme dure delle tue proiezioni, riconoscile.
Queste visioni non provengono da nessun luogo, sono la primordiale manifestazione spontanea della tua mente. Figlio di nobile famiglia queste immagini non sono né grandi né piccole, esse hanno proporzioni perfette. Ciascuna ha i suoi propri ornamenti, il proprio abito, colore, posizione, un trono e simboli particolari. Sono suddivise in cinque coppie, ognuna circondata da un alone di luce di cinque colori. L’intero mandala apparirà nella sua totalità, e appariranno le divinità maschili e femminili, riconoscile.”
“Figlio di nobile famiglia , si sono finora presentati sulla pericolosa strada del bardo le divinità pacifiche, non hai riconosciuto le proiezioni della tua mente, il tuo karma negativo è molto forte. Oraappariranno le cinquantotto divinità infuriate, fiammeggianti, bevitricidi sangue. Sarai sopraffatto da un’intensa paura e riconoscerle ti sarà più difficile. Ma se arrivi a riconoscerle anche un poco la liberazionesarà facile perché col sorgere di queste terribile paure la mente non ha tempo di distrarsi e si concentra a fondo.”

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