venerdì 26 luglio 2013

SUCCESSO O FALLIMENTO

una linea sottile  divide successo e il fallimento, cosa è il successo? semplicemente è quanto sei in buona salute,quando ti senti bene le tue relazioni sono buone,quando economicamente non hai problemi. L'amore ti guida al successo

il fallimento è quando sei malato,le tue relazioni sono un disastro,con i soldi non arrivi a fine mese,
sei arrabbiato frustrato e depresso. La paura ti
guida al fallimento

questa è la differenza tra successo e fallimento, e questa differenza dipende da piccole decisioni,
piccole scelte che accumulate una alle altre in un determinato arco temporale ti portano nella direzione del successo o  del fallimento.

"La chiave di ogni cambiamento sono piccole decisioni che tutti possiamo prendere che capitalizzano nel tempo

le decisioni facili da prendere sono facili anche da non prendere e perchè sono facili da non prendere?
perche non ti uccidono nell'immediato

ogni decisione buona  o sbagliata che sia, non si rivela subito non ha effetto immediato"

facciamo un esempio. parlando di alimentazione, usciamo a cena insieme con un amico io scelgo di mangiare piatti leggeri naturali verdure crude frutta e bevo acqua il mio amico mangia hambuger patatine fritte beve cocacola si fa anche un dolce un grappino e una sigaretta.
Immediatamente niente succede nessuna differenza visibile tra la mia salute e la sua, ma nel tempo
se questo mio amico continua per mesi anni a mangiare in tale modo,la sua linea,la sua direzione verso la malattia è determinata.Una linea sottile divide successo e fallimento

Se vuoi una buona relazione con i tuoi figli,amali accarezzali falli sentire che sono apprezzati, non criticarli mai,ma insegna loro cio' che sai con amore e allora giorno per giorno anno per anno cresceranno in un modo sano, positivo e la tua relazione con loro sara' perfetta,
ma se invece continuerai a criticarli a farli sentire deficienti senza trasmettere loro amore e comprensione diventeranno tuoi nemici. Una linea sottile divide successo e fallimento

questo vale per la crescita personale, per la salute fisica e per il successo economico. quindi in ogni area della tua vita scegli un obbiettivo e fai le scelte che determinano la direzione verso dove vuoi andare.

E non c'è bisogno di fretta perchè nulla accade in un giorno e neanche in una settimana, c'è bisogno di costanza di perserveranza ,piccole scelte ,piccoli passi e si puo' arrivare a grandi distanze

quando hai il tuo obbiettivo prosegui fino al risultato,non scavare mille buche poco profonde, senza trovare mai l'acqua ma scava  una sola buca in profondita' fino a che avrai trovato l'acqua e abbi fiducia perchè l'acqua c'è sempre e in abbondanza

Questo ho imparato oggi ,buona vita  a tutti nessuno escluso

Ivano Antar Raja



giovedì 25 luglio 2013

LE 10 PROMESSE

PROMETTO A ME STESSO

1. DI ESSERE COSI' FORTE, DA NON PERMETTERE A NIENTE E A NESSUNO DI DISTURBARE LA MIA PACE INTERIORE

2. DI PARLARE SOLO DI AMORE, PROSPERITA' E SALUTE A CHIUNQUE INCONTRO

3. DI FAR SENTIRE A TUTTI I MIEI AMICI CHE C'E' QUALCOSA DI BELLO IN LORO

4. DI GUARDARE SOLO IL LATO BELLO DELLE COSE E POSITIVO DELLE PERSONE

5. DI PENSARE SOLO AL MEGLIO, DI LAVORARE SOLO PER IL MEGLIO E DI ASPETTARMI SOLO IL MEGLIO

6. DI ESSERE ENTUSIASTA DEI SUCCESSI ALTRUI COME LO SONO DEI MIEI

7. DI DIMENTICARE GLI ERRORI DEL PASSATO PER CONCENTRARMI SUI TRAGUARDI DEL FUTURO

8. DI AVERE SEMPRE UN' ESPRESSIONE FELICE E FARE UN SORRISO A TUTTE LE CREATURE CHE INCONTRO

9. DI DEDICARE TALMENTE TANTO TEMPO A MIGLIORARE ME STESSO DA NON AVER TEMPO PER CRITICARE GLI ALTRI

10. DI ESSERE TROPPO GRANDE PER LE PREOCCUPAZIONI, TROPPO NOBILE PER LA RABBIA, TROPPO FORTE PER LA PAURA E TROPPO FELICE PER PERMETTERE LA PRESENZA AI PROBLEMI

UN ABBRACCIO DI LUCE

C.D. LARSON


fonte
http://tavoladismeraldo.blogspot.it/2011/01/le-10-promesse.html

EMOZIONI POSITIVE E NEGATIVE

http://www.lavaggioemozionale.com/emozioni.html


Come ogni cosa nella vita, le  emozioni possono essere positive o negative. Tutte le emozioni positive vengono dall'amore! Quelle negative dalla mancanza di amore. Più ti senti bene, come quando scoppi di gioia, più trasmetti amore. E più amore dai, più ne ricevi.

Più stai male, come quando sei in preda alla disperazione, più sei negativo. E più negatività trasmetti, più ne ricevi in contraccambio. Stai così male quando provi emozioni negative perché esse non contengono amore, che è la forza positiva della vita!

Più stai bene, più la vita migliora.
Più stai  male, più la vita peggiora...finchè non cambi il tuo modo di sentire.

Ecco ciò che dovremmo sempre provare: Gratitudine, Gioia, Passione, Eccitazione, Entusiasmo, Speranza, Soddisfazione

Ecco le ciò che dovremmo evitare: Noia, Irritazione, Delusione, Preoccupazione, Biasimo, Rabbia, Odio, Invidia, Colpa, Disperazione, Paura.
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Quando ti senti bene, automaticamente anche i tuoi pensieri sono positivi. Non puoi sentirti bene e allo stesso tempo formulare pensieri negativi! Ugualmente, non puoi sentirti male e contemporaneamente formulare pensieri positivi. 
Il tuo stato emotivo è un irflesso esatto, un'indicazione precisissima di quello che trasmetti in un dato momento. Quando stai bene, non devi preoccuparti del resto, perché pensieri, parole e azioni saranno buoni. Hai  la certezza di poter dare amore. E tutto quell'amore ti ritornerà indietro!

......BENE SIGNIFICA BENE!....
Essere felici, pieni di gioia, elettrizzati, entusiasti e appassionati: queste sono emozioni positive! Se stai "abbastanza bene" o vivi la solita ruotine oppure non provi alcuna emozione particolare, anche la tua vita sarà "abbastanza buona", quindi niente di speciale! Questa non è una vita felice! Provare emozioni positive significa sentirsi veramente bene. Ecco il segreto di una vita davvero meravigliosa!
Quando ti senti felice, trasmetti gioia, vivi di rimando esperienze e situazioni gioiose, e incontri gente felice ovunque tu vada. Tutte le esperienze sono la risposta della Legge di Attrazione alla tua felicità, dall'ascoltare la tua canzone preferita alla radio al ricevere un aumento di stipendio.
Quando ti setni nervoso, trasmetti irritazione, e vivi di rimando esperienze e situazioni irritanti, e incontri gente irritante ovunque vai. Tutte queste esperienze sono la risposta della Legge di Attrazioneal tuo nervosismo, dal piccolo fastidio di una puntura di zanzara a un guasto all'auto.

.....L'AMORE E' UNO SCUDO
Per togliere potere alla negativà altrui e non subirne l'influenza, ricordati quanto detto a proposito dei campi magnetici che circondano ognuno di noi Esiste un campo magnetico d'amore, gioia, felicità, gratitudine, entusiasmo, passione e così via per ogni emozione positiva ed esiste anche un campo magnetico dei rabbia, sconforto, frustrazione, sete di vendetta, paura e così via per ogni emozione negativa.
Una persona circondata da un campo magnetico di rabbia non sta affatto bene e, se te la trovi di fronte, probabilmente indirizzerà la sua colleracontro di te. Non ha intenzione di farti del male, non riesce a vedere niente di positivo finché guarda il mondo attraverso quel filtro di rabbia. Riesce a vedere solo ciò che la fa arrabbiare. E, poiché vede solo questo, è probabile che si arrabbierà ancora e che scaglierà la sua collera sulla prima persona che le capita a tiro, spesso una persona cara. Ti suona famigliare?
Se ti senti felice, la forza del tuo campo magnetico crea uno scudo impenetrabile per la negatività. A questo punto sarà irrilevante quanta negatività ti verrà scagliata contro, questa non può toccarti, e non scalfirà neppure il tuo scudo.
Tuttavia, se una persona riversa su di te la sua negatività e tu avverti il colpo, allora devi diventare consapevole che le tue emozioni sono crollate, perché la negatività ha sfondato il tuo campo magnetico. Se accada questo non devi fare altro che trovare una scusa e allontanarti educatamente, così da poter recuperare la positività. Quando entrano in contatto, due campi negativi crescono molto rapidamente,  e non può venire fuori nulla di buono. Lo avrai sperimentato di certo: 
due campi negativi insieme non sono uno spettacolo piacevole!
....Cambiare il tuo modo di sentire è più facile e semplice che affannarsi nel tentativo di voler cambiare il mondo intorno a te. Non esiste azione fisisca in grado di cambiare una data situazione. Il nostro è un mondo di energia, e solo con la nostra energia possiamo cambiare qualcosa, sia in negativo che in positivo. Il nostro potere arriva da dentro!
....l'Amore può fare tutto per te! Tutto ciò che devi fare tu è dare amore attraverso le emozioni, e ogni negatività nelle tue relazioni svanirà. Ogni volta che in una relazione affronti un momento difficile, la soluzione é sempre l'amore! Tu non saprai come si risolverà, e non potrai mai saperlo, ma se mantieni uno stato d'animo positivo e dai amore, accadrà.

Il messaggio che ci hanno trasmesso Lao-Tzu, il Buddha, Gesù, Maometto e tutti i grandi maestri è chiarissimo : AMA!


TRATTO DAL LIBRO "THE POWER" DI RHONDA BYRNE)

I SETTE INGREDIENTI PER LA FELICITA' SECONDO BANDLER












































Fonte PNL per Il Benessere

ALLINEARE I VALORI





































Fonte PNL per il Benessere

martedì 23 luglio 2013

IL TERZO OCCHIO

“Come disidentificarti dai tuoi pensieri.
Chiudi gli occhi, poi focalizzali in un punto proprio al centro delle sopracciglia, come se stessi guardando quel punto con gli occhi. Dai ad esso la tua attenzione totale.
Al punto giusto, improvvisamente i tuoi occhi rimarranno come attaccati. E se la tua attenzione è in quel punto, sperimenterai un fenomeno molto strano: per la prima volta vedrai i pensieri scorrere davanti a te, e tu diventerai il testimone. È proprio come lo schermo di un film: i pensieri scorrono e tu li osservi.
Di solito non sei un testimone, sei identificato con i pensieri. Se c’è rabbia, diventi rabbia. Se un pensiero emerge, non sei un testimone, ma diventi tutt’uno con quel pensiero, t’identifichi e cominci a muoverti insieme ad esso. Diventi il pensiero, prendi la forma del pensiero. Quando c’è sesso diventi sesso, quando c’è rabbia diventi rabbia, quando c’è avidità diventi avidità. Qualunque pensiero emerga, diventa identificato con te; non c’è discontinuità tra te e il pensiero.
Ma se focalizzi la tua attenzione nel terzo occhio, di colpo diventi un testimone. Tramite il terzo occhio puoi vedere i pensieri scorrere come fossero nuvole in cielo, o persone che passano per la strada.” (Osho)
Che cos’è il Terzo Occhio? Il Terzo Occhio o Ajna Chakra, conosciuto anche come occhio interno o sesto chakra, è situato in mezzo alle sopracciglia, tra gli occhi spostato un po’ più in alto. È collegato alla ghiandola pineale, che nella maggior parte delle persone è atrofizzata e dormiente.
Il Terzo Occhio è la sede della visione astrale. Aprirlo significa ottenere la facoltà della chiaroveggenza, la possibilità di vedere l’aura, ma anche visioni e precognizione e l’accesso ad una consapevolezza superiore. Questo chakra permette la visualizzazione e la proiezione di noi stessi nel futuro, la creazione di progetti, la creatività, la capacità di sviluppare percezioni extrasensoriali.



fonte



... non identificatevi ... siate un testimone, un osservatore. Allora, se vi riesce di essere testimoni, sarete focalizzati nel terzo occhio. ... anche l'opposto è possibile. Se siete focalizzati nel terzo occhio, diventerete un testimone.

... focalizzati nel centro del terzo occhio la vostra immaginazione diventa potente, efficace. Ecco perché si è insistito così tanto sulla purezza ...

Rajneesh (Osho) - Il libro dei segreti, Bompiani, 1978, p. 90 e seg.

***

Lo spazio tra i nostri due occhi (terzo occhio) non è uno spazio delimitato nel vostro corpo fisico. E' lo spazio infinito che è penetrato in voi. Una volta che questo spazio venga conosciuto, non sarete più la stessa persona. Non appena conoscerete questo spazio interiore, avrete conosciuto l'immortale. Allora non c'è più alcuna morte.

Rajneesh (Osho) - Il libro dei segreti, Bompiani, 1978, p. 217




Se per un'ora al giorno fissi una fiamma e pratichi questa tecnica per alcuni mesi, il tuo terzo occhio inizia a funzionare alla perfezione. Diventi più attento, più luminoso.

Rajneesh (Osho) - Il libro arancione, Mediterranee, 1983, p.109

LA VITA CHE VUOI

Vi siete mai chiesti perché, nonostante le grandi premesse e promesse, ia Legge dell'Attrazione non funziona così come ci aspettiamo? In questo libro si trova la risposta e l'aiuto di cui abbiamo bisogno per arrivare a una comprensione integrale della nostra interiorità e compiere i cinque passi fondamentali per ottenere ciò che ci serve e che meritiamo.
Quando vogliamo di più dalla vita tentiamo di compensare le carenze con "pensieri positivi" che dovrebbero realizzare una sorta di magia. Molto spesso questo non accade e presto ci troviamo sovrastati da un mare di insicurezze. Perché? Gli autori danno qui le risposte ai dubbi che nascono quando non riusciamo a dare alla nostra vita l'indirizzo desiderato.
Offrono una descrizione accurata dei principi, le Leggi Interiori dell'Attrazione, che regolano il funzionamento della nostra interiorità e del modo in cui essi influiscono sulla nostra vita esteriore e materiale. Comprendere questa "connessione" è infatti il segreto della Legge dell'Attrazione!
Il libro suggerisce poi un metodo facile e pratico per far sì che la "magia" accada davvero. Così, nella seconda parte, indica gli strumenti attraverso i quali operare: cinque Chiavi facili e intuitive che guideranno ciascuno alla realizzazione dei propri sogni.





La Vita che Vuoi

La Vita che Vuoi
Le leggi interiori dell'Attrazione
Leela Lovegarden, Prasad David Wandres, Alvina Wandres

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venerdì 19 luglio 2013

..DECIDERE DI TORNARE A CASA



Ci siamo! Siamo nel 2012 e si fa un gran parlare riguardo alla possibilità che qualcosa di drammatico accadrà il 21 dicembre 2012. Forse il mondo finirà…  Forse ci sarà un’assunzione di massa nei cieli e ci troveremo tutti “lassù” insieme al padreterno, forse una nuova era di illuminazione sulla terra. Magia!
Non avvengono illuminazioni senza l’impegno individuale, nessuna bacchetta magica, né un solstizio d’inverno, né gli ufo, né qualsiasi altra cosa potranno rendere una persona illuminata senza la partecipazione e lo sforzo individuale.
Nei Veda ci sono informazioni sulla natura di questo mondo materiale. C’è tanta informazione sui cicli attraverso i quali questo mondo passa più e più volte. Per chi ha studiato i Veda non è un territorio inesplorato. Questi cicli si ripetono, come le quattro stagioni che abbiamo ogni anno. Il ciclo delle stagioni si ripete in continuazione. Allo stesso modo il ciclo delle quattro età o yuga (in sanscrito yuga significa era, età, epoca) si ripete più e più volte. Come sappiamo ogni stagione avrà una durata di tre mesi e poi inizierà la prossima stagione, anche queste quattro età o yuga si susseguono in modo molto sistematico.

Ci sono quattro Età o Yuga:
  1. Età dell’Oro, o Satya-Yuga della durata di 1.728.000 anni.
  2.  Età dell’Argento o Treta-Yuga, della durata di 1.296.000 anni
  3. Età del Bronzo, o Dvapara-yuga, della durata di 864.000 anni e, infine
  4. Età del ferro, o Kali-Yuga, l’era delle macchine e dei litigi e delle guerre, della durata di 432.000 anni.
Un ciclo completo delle quattro ere o yuga in sanscrito viene definito come catur-yuga, la cui durata è di  4.320.000 anni.
Siamo nell’era finale del ciclo delle Quattro Età, ovvero secondo i Veda nel Kali Yuga, l’era più degradata. Quindi in un certo senso si potrebbe dire che la fine del Kali-yuga è la “fine del mondo”. Ma in realtà il Kali Yuga non è la fine del mondo come l’inverno non è la fine delle stagioni. Dopo l’inverno ci sarà un altra primavera.
Alla fine dell’inverno tutto sembra morto. Ma con il sole di primavera tutto ringiovanisce e la nuova vita spunta su tutto il pianeta. Così, alla fine di questo Kali-yuga tutto sarà molto caotico e devastato. Sarà come la fine dell’inverno. Proprio come la fine dell’inverno significa l’inizio di una nuova primavera, ci sarà un altro Satya Yuga o Età dell’Oro e tutto l’universo inizierà a rinnovarsi.
Nei cicli passati c’è sempre stata grande devastazione alla fine del Kali Yuga. Questa Età ha una durata di 432 mila anni e da quando è iniziata sono passati solo 5.000 anni. Questo significa che alla fine del Kali-yuga mancano ancora 427 mila anni. Perciò ti posso assicurare che il mondo non finirà nel 2012. Che ci credi o no il mondo esisterà ancora nell’anno 429.000, quando il Kali-yuga finirà. Allora ci sarà una serie di eventi devastanti in rapida successione a cui farà seguito un rinnovamento che ci porterà in un nuovo Satya Yuga o Età dell’Oro.
E’ destinato a peggiorare, naturalmente. Questa è la natura del tempo. Alla fine sarà messo molto male. Ma andrà avanti per molto, sgretolandosi come una casa abbandonata. Non ci sarà nessuna “fine del mondo” fino a qualche tempo intorno al 429.000 e che non è proprio la fine del mondo. Sarà un momento di rinnovamento, come quando si ricostruiscono le case dopo un terremoto o maremoto, anche se di un altro ordine di grandezza. Una transizione dall’età oscura di Kali a una nuova Età dell’Oro di prosperità e illuminazione spirituale.

Dopo molte, molte, molte nascite nel mondo materiale, e molte, molte vite frustrate di sofferenza, una persona intelligente giunge alla conclusione che non c’è felicità nel mondo materiale e decide di tornare a casa, di ritornare ad essere il Dio che è.
C’è un altro mondo, un mondo spirituale. Questo è il luogo che tutti desideriamo raggiungere, anche se lo abbiamo dimenticato. Nel mondo spirituale, abbiamo una identità spirituale senza tempo che è eternamente giovane, piena di conoscenza e piena di beatitudine. Questa è la nostra condizione naturale. Ovviamente i concetti che parole come tempo e spazio esprimono sono solo metafore.
Ma anche se finisse il mondo il 21 dicembre 2012, qual’è il problema? Le persone hanno paura di morire, e questo fa parte dell’istinto di conservazione, necessario per continuare a vivere mentre si cerca la risposta all’enigma dell’esistenza. Ma di fronte a un eventuale inevitabile evento, perché continuare ad avere paura? La causa principale della paura di morire è che ci identifichiamo con il corpo materiale. A causa di questa identificazione con il corpo pensiamo di essere temporanei, mortali. Pensiamo che moriremo. Pensiamo di non essere permanenti, eterni.
Questo mondo materiale non è la nostra casa. Non possiamo mai essere felici veramente qui. Non siamo nel nostro ambiente naturale. Apparteniamo al mondo spirituale, siamo felici in un  ambiente spirituale.
La nostra esistenza in questo mondo materiale non ha uno scopo. Questo che dico contraddice tutto quello che hai letto e sentito a riguardo. Nessuno ha mai ha scritto che la nostra presenza su questo pianeta non ha alcuno scopo. Invece viene detto che ognuno ha la propria missione, che siamo qui per imparare, che siamo qui per espiare delle colpe, e altro ancora.
Come è possibile trovarsi in un luogo senza alcuno scopo, fosse solo quello di passarvi le vacanze?
Si può essere in un luogo senza alcuno scopo. Immagina una persona che, per vedere cosa c’è dentro, scivola in una buca profonda con le pareti lisce e senza appigli senza possibilità di potere uscire.  Non si trova in quella buca per uno scopo, non c’è alcuno scopo. Cadere in quella buca gliene ha fornito uno: uscire al più presto da quella buca. Tuttavia con il passare del tempo potrebbe dimenticare di esserci caduto dentro e che il suo scopo sia quello di conoscere tutte le caratteristiche e qualità di quella buca. E poi si potrebbero creare un sacco di teorie del perché si è in quella buca e perfino fondare delle religioni.
Allo stesso modo, attratti dalla sua bellezza, siamo entrati in questo universo e non siamo più riusciti ad uscirne. Poi con il passare del tempo siamo arrivati a credere che sia  tutto ciò che esiste, senza più chiederci da dove veniamo, e perché siamo qui.
L’unico scopo a cui valga davvero la pena dedicarsi è quello di uscire dall’universo materiale.
Tuttavia questo per la maggioranza delle persone che ancora cercano di affermasi in quanto umani per ottenere l’approvazione da altri esseri umani è inconcepibile, o per lo meno incomprensibile.
E’ necessario rendersi conto della propria esistenza come essere spirituali, non solo a livello concettuale ma facendone l’effettiva esperienza.
In questo consiste il risveglio. Tutto il resto, anche raggiungere la tranquillità mentale e la serenità d’animo meditando sulla bellezza della natura e la grandezza dello spirito non conta nulla se non offre la soluzione per uscire dall’universo materiale. Sarebbe come essere felici e contenti nella buca.
Per chi volesse saperne di più sui Veda ci sono due volumi interessanti. Per quanto i contenuti soffrano di eccessiva umanizzazione e un tentativo di attribuire una sorta di religiosità e insistenza sulla preghiera sono un buon inizio.

fonte e post completo medicenon

da Altra Realta'


I Veda - Libro

giovedì 18 luglio 2013

Cessiamo dunque di inseguire l’idea di una qualche felicità: SIAMO Felicità

Se prendiamo una lampada e la puntiamo verso un oggetto vedremo che proietta un’ombra. Se aumentiamo la luminosità della lampada potremo constatare come l’ombra diventi sempre più netta e intensa con l’aumentare della luce. Questo accade perché luce ed ombra sono strettamente interconnesse, complementari e interdipendenti. Lo stesso si può dire di tutte le infinite coppie di opposti che l’umanità pare prendere molto sul serio: bene e male, giusto e sbagliato, male e bene, dio e uomo, io e altro da me, soggetto e oggetto, iniziati e profani, compatrioti e stranieri, credenti e atei, ecc. La mente è un’inesauribile fucina di opposti perché il pensiero è per sua natura dualistico: appena pensiamo a X produciamo immediatamente il concetto di opposto di X o -X. Fin qui tutto bene. Il problema insorge quando iniziamo a considerare questi opposti come reali e non per quello che sono: costruzioni apparenti con le quali la mente filtra, organizza e frammenta il flusso UNITARIO dell’esperienza.

Ed è proprio perdendoci in questi opposti che inizia il grande sonno dell’avidya, dell’ignoranza, l’amaro sonno della separazione e della paura. La mente ci induce a pensare di essere delle entità separate e dunque inventiamo pratiche e insegnamenti che ci permettano di ovviare a questa separazione. Ma tali pratiche sono illusorie almeno quanto l’idea stessa di essere entità separate. Non c’è nessun “Uno” da qualche parte da sperimentare. E’ già qui, lo stiamo già sperimentando, è tutto ciò che è.La separazione è solo concettuale, apparente, non reale. Assopiti nel sogno della separazione degli opposti ci illudiamo che sia “bene” sviluppare e coltivare pensieri positivi, benevoli, amorevoli, ecc. non rendendoci conto che proprio in questo modo andiamo inevitabilmente ad incrementare anche il polo opposto, ciò che riteniamo negativo. Luce ed ombra non possono che andare insieme. Per questo le lotte e crociate contro il Male, le tenebre, ecc. sono, oggi come un tempo, efficienti narcotici di massa. La vera posta in gioco è mantenere gli esseri umani nel dualismo e nell’ignoranza.

“Coltiva e proietta pensieri di abbondanza, di ricchezza perché così potrai ottenere tutto ciò che desideri!” molte voci vanno ripetendo in ogni dove. Tuttavia chi coltiva questi pensieri e desideri è proprio quella coscienza egoistica che sta all’origine del senso di mancanza, della paura, della separazione. Dunque è facile comprendere che ciò che realmente stiamo attraendo non è proprio quello che pensiamo di attrarre. Focalizzandoci sui soldi tutto il giorno quello che proietteremo è semplicemente il nostro senso di mancanza, l’avidità, la paura della povertà, ecc. E la manifestazione risponderà di conseguenza…

E’ ora che iniziamo a comprendere che l’unica vera pienezza non può che emergere nel momento in cui ci eleviamo al di sopra degli opposti, smascheriamo il valzer illusorio e dualistico della mente concettuale e ci apriamo alla realizzazione della nostra Vera Natura, senza forma, sovra mentale. Allora possiamo comprendere che il “segreto” per vivere una vita felice non è immaginarci come felici o inseguire una qualche felicità. Realizziamo invece l’intrinseca perfezione di tutto ciò che è, gustando e celebrando il variegato spettacolo del mondo in tutte le sue forme, suoni, colori, meraviglie e assurdità.

Cessiamo allora di voler cambiare il mondo e permettiamo alla nostra Vera Natura, che è Gioia, Pienezza, Beatitudine, di riemergere e illuminare una mente che non è più un confuso comandante ma un pronto servitore. Cessiamo dunque di inseguire l’idea di una qualche felicità: SIAMO Felicità.

FONTE: NonDuale


mercoledì 17 luglio 2013

CANTARE IN CORO

Cantare in coro? Come lo yoga
Fa vivere (e respirare) meglio



Studio svedese: i battiti del cuore
si sincronizzano con quelli
degli altri dalle prime note

Cantare in coro allunga la vita, riduce lo stress e ha per l’organismo umano gli stessi benefici di una lunga seduta di yoga. Sono cose che chi canta abitualmente insieme ad altre persone intuiva da tempo, ma che ora sono state scientificamente provate da una meticolosa ricerca dell’università di Goteborg, in Svezia.  

Gli scienziati hanno monitorato le reazioni dell’organismo di un gruppo di giovani coristi e hanno fatto una scoperta sorprendente: i loro battiti del cuore si sincronizzano già dopo le prime note. Cantare insieme produce inoltre un effetto calmante molto simile a quello dello yoga, dovuto al controllo della respirazione che il canto lirico non amplificato da microfoni richiede.  

«Il canto - ha spiegato il professor Bjorn Vichoff, responsabile della ricerca – è una forma di respirazione controllata, che in sostanza come lo yoga insegna ai polmoni a respirare meglio». Ma a differenza della pratica dello yoga, cantare insieme non annoia mai e non costringe le giunture a lamentarsi mentre si cerca di raggiungere anche solo la semplice posizione del cane con la testa in giù.  

I benefici dovuti a una buona ossigenazione sono numerosi: si riduce lo stress, ci si rilassa, si rafforza il sistema immunitario, si attenua la fatica, si migliora l’umore e persino gli inestetismi della pelle vengono combattuti con efficacia. Le cliniche che offrono servizi di ossigenoterapia promettono dunque a caro prezzo esattamente le stesse cose che si possono ottenere gratis cantando abitualmente in coro.  

Il «Journal of Music Therapy» ha elencato già nel 2004 un consistente elenco di terapie musicali che possono essere adottate negli ospedali e negli ospizi, semplicemente convincendo i pazienti a cantare insieme. Alcune malattie senili, come la demenza, possono essere combattute organizzando un coro serale, che abitua i pazienti a ricordare le parole e i tempi dei brani. La Yale University, a sua volta, ha svolto una ricerca nel Connecticut, dimostrando che nelle cittadine che avevano un coro l’età media della popolazione era sensibilmente più alta.  

Ma ci sono altri benefici, di carattere psicologico, che derivano dal cantare insieme. Nel coro, la personalità individuale viene annullata, e non c’è spazio per il narcisismo. Chi fa sentire troppo la propria voce viene ripreso, o allontanato se insiste. Stare nel gruppo ti protegge e ti rilassa, e i migliori cori sono quelli nei quali non emergono mai singole voci e il canto è un insieme armonico omogeneo e indefinibile. In ogni coro ci sono ovviamente anche rivalità e antipatie, ma nel complesso quello che si crea è un gruppo omogeneo e solidale.  

Forse anche per questo c’è uno stretto legame tra l’abitudine a cantare insieme e la coesione dei cittadini di un Paese. Dove si canta molto, come in Irlanda e in Inghilterra, l’identità nazionale è molto forte. Dove lo si fa poco e male, e magari in dialetti diversi come in Italia, prevalgono gli interessi individuali. Per averne una prova, basta andare una volta alla serata finale dei Proms della BBC, alla Royal and Albert Hall di Londra. I Proms sono la stagione concertistica che si tiene tutte le estati a South Kensington con l’orchestra filarmonica della BBC, e l’ultima giornata, il secondo sabato di settembre, è quella dedicata ai canti patriottici e tradizionali.  

Niente mette i brividi e fa venire la pelle d’oca più del vedere decine di migliaia di persone, all’interno della Albert Hall e sul prato di Hyde Park, dove il concerto finale viene trasmesso su grandi schermi, cantare «Land of Hope and Glory», «Jerusalem» e «Rule Britannia». Si tengono tutti per mano, hanno le lacrime agli occhi, sventolano orgogliosi la Union Jack e sono meravigliosamente intonati. Mescolandosi alla folla, uno storico potrebbe finalmente capire come questa gente abbia trovato nei secoli la forza per sconfiggere l’Invincibile Armada, Napoleone, il Kaiser Guglielmo II e Hitler: cantando insieme. 

VITTORIO SABADIN fonte La Stampa

probabilmente cantando in coro per un certo momento perdi il tuo ego diventi UNO
con il gruppo nel canto con la voce diventi una cosa sola e l'energia del gruppo dell'esistenza intera ti nutre da qui i benefici del cantare in coro,sentirsi protetto,
rilassato rinforzato e di buon umore... un' altro aspetto interessante sono le vibrazioni
create dalla voce che sicuramente hanno una qualita' benefica per tutto il corpo, credo
che abbiano un effetto simile al mantra, un lavaggio vibrazionale di tutte le cellule del corpo... quindi..canta...canta che ti passa

Antar Raja


martedì 16 luglio 2013

COME RIEQUILIBRARE EMISFERI CEREBRALI,




Sai che l'emisfero sinistro e quello destro del tuo cervello non processano le informazioni nello stesso modo?. Per esempio, mentre il nostro emisfero sinistro è logico e simbolico, quello destro è intuitivo e integrale. Tutti usiamo entrambi gli emisferi del cervello ma abbiamo quasi sempre un lato dominante che influisce sul modo in cui risolviamo i problemi e affrontiamo la vita.

Con questo test scoprirai quale emisfero del tuo cervello è dominante e capirai in che modo elabora le informazioni. Ti affascina fare degli elenchi? Arrivi quasi sempre tardi agli appuntamenti? Preferisci la geometria all'algebra?. Attraverso alcune semplici domande, scoprirai qual è il tuo emisfero dominante e imparerai come migliorare il tuo modo di pensare.

Sei pronto a mettere alla prova il tuo cervello?












Metodo per il riequilibrio emisferi cerebrali

dopo aver stabilito qual'è il tuo emisfero dominante,visualizza il tuo emisfero dominante ATTIVO di colore VIOLA rimani con questa immagine per circa TRE minuti, poi passa all'emisfero PASSIVO
visualizzandolo di colore GIALLO rimani con questa immagine per TRE minuti

ripeti operazione con

emisfero attivo BLU
emisfero passivo ARANCIONE

emisfero attivo VERDE
emisfero passivo ROSSO


Antar Raja

vedi anche
04 Mag 2013
In che modo l'emisfero destro e sinistro influenzano il nostro modo di essere nella vita diurna e nei sogni? Il test seguente aiuta a determinare tale influenza collegandola alle definizioni comunemente attribuite ai due emisferi ...
18 Giu 2013
aristotelico, scientifico, calcolatore. I due emisferi sono costantemente in conflitto – i giochi politici fondamentali, i giochi politici più raffinati del mondo avvengono dentro di te. Può darsi che tu non ne sia consapevole, ma se lo ...
05 Gen 2013
Vedete la ballerina girare in senso orario o antiorario? Se in senso orario, significa che utilizzate di più il latodestro del cervello se in senso antiorario significa che invece il vostro emisfero dominante è il sinistro. A quanto ...



lunedì 15 luglio 2013

SVILUPPARE IL GENITORE INTERIORE

Molte persone non si trattano bene. Non mantengono le promesse che hanno fatto a loro stesse, mangiano male, non dormono abbastanza, si criticano o non si prendono cura di loro stesse. In realtà, se la maggior parte delle persone trattasse gli altri nello stesso modo in cui trattano loro stesse, non avrebbero molti amici!
Una tecnica eccellente per trattarsi meglio è quella di sviluppare il Genitore Interiore che si prenda cura di noi.
Immagina di avere un bambino di cui prenderti cura; faresti qualsiasi cosa per tenerlo sano ed al sicuro, per amarlo e sostenerlo, per perdonarne gli errori ed i cedimenti inevitabili e per fargli sapere quanto lui/lei sia prezioso/a ed importante.
Questo è quello che fa un genitore amorevole.
Solo che, in questo caso, tu sei il genitore ed il figlio.
Qui di seguito troverai sette modi per rinforzare il tuo genitore interiore e per trasformare l’obiettivo di trattarti meglio in un’azione quotidiana.

- Mandati messaggi amorevoli
Dì a te stesso/a “Ti amo e ti apprezzo”. Quando fai bene qualcosa battiti sulla spalla e dì a te stesso/a “Ottimo lavoro! Sono così orgoglioso/a di te”.
Quando ti senti giù o sei in difficoltà, sostieniti dicendoti “Sono qui per te. Non sei solo/a”.
- Prenditi cura di te
Un genitore amorevole si accerterebbe che tu mangiassi come si deve e che tu dormissi le ore giuste, che facessi movimento e che avessi a disposizione aria fresca e riposo. Mantieniti sano/a ed in forma. Tenersi in esercizio prendendosi buona cura di sé è una parte fondamentale di questo processo.
- Fai cose carine per te
Abituati ad essere premuroso/a nei tuoi confronti. Preparati una tazza di tè con la stessa cura con cui la prepari per qualcun altro/a. Frequenta una sauna, regalati dei massaggi o preparati un bel bagno caldo con sali od oli profumati; immergiti nella vasca e rilassati. Preparati una cena a lume di candela, una cena deliziosa con una scenografia speciale. Coccolati. Trattati come ti tratterebbe un genitore amorevole.
- Fissa dei confini sani tra te e gli altri
Come scrivo nel mio libro Libera la tua vita una delle trappole più rischiose è sentirsi sempre in dovere di dire di si. Fai in modo che le altre persone sappiano cosa vuoi e cosa non vuoi. Fai sapere loro cosa va bene per te e cosa non va bene. Se hai un amico/a che arriva sempre in ritardo e finisce sempre che tu la aspetti e ti annoi, dille come ti senti. Un genitore amorevole non permetterebbe a qualcun altro di trattarti in malo modo. Un genitore amorevole si assicura che i bisogni di suo figlio/sua figlia siano soddisfatti.
- Diventa l’avvocato di te stesso/a
Se qualcuno ti manca di rispetto o ti fa del male, fatti sentire. Dì loro che non vuoi che ti si parli in quel modo. Se qualcuno fosse maleducato, ostile o si rivolgesse con male parole a tuo figlio/tua figlia, interverresti a favore del tuo bambino/a. Proteggiti così come ti proteggerebbe un genitore amorevole.
- Credi in te
Un genitore amorevole evidenzierebbe la tua unicità, ti direbbe quanto sei speciale, ti incoraggerebbe a rafforzare i tuoi punti di forza e ti sosterrebbe in maniera amorevole senza giudicarti. Un genitore amorevole ti dice “Puoi farlo”, “Credo in te”. Diventa il tuo tifoso, il tuo coach e la tua cheerleader più potenti.
- E per ultimo, ed anche più importante: sii compassionevole con te stesso/a
Abbi compassione per il tuo essere umano/a e per i tuoi difetti. Sei umano/a e sbaglierai. Guardati con gli occhi di un genitore amorevole, senza punirti o criticarti.
Rassicurati. Consolati. Accettati in maniera incondizionata. E dimostra la stessa compassione ai tuoi genitori e alle altre persone perchè anche loro sono umani.
Se vuoi approfondire questi temi, ti consiglio di leggere il mio libro Libera la tua vitaLo trovi qui e puoi anche scaricare gratis il primo capitolo.

giovedì 11 luglio 2013

I COMANDAMENTI di Robert Jhonson


Robert Jhonson è stato consulente di Bill Clinton, Bill Gates e star come Arnold Schwarzenegger, Michael Jordan e Angelina Jolie. Laureato in marketing e comunicazione alla Harvard Business School, in scienze biologiche all’università di Quebec a Montreal, due master in psicologia del cambiamento, è direttore della facoltà di medicina dello stile di vita a S. Diego e della clinica dello stile di vita di S. Diego e Oklahoma. In Italia, dove ha due scuole di coaching a Desenzano, torna periodicamente per consulenze e conferenze in scuole, istituzioni e associazioni di categoria. 



  1. VIVETE PER UNO SCOPO
  2. FOCALIZZATE CIO’ IN CUI CREDETE
  3. COLTIVATE RAPPORTI MAGICI
  4. SINTONIZZATEVI SULL’ABBONDANZA
  5. LA VERA RICCHEZZA CONSISTE NEL DARE
  6. TRASFORMATE GLI OSTACOLI IN OPPORTUNITA’
  7. LIBERATEVI DALL’ABITUDINE DI ODIARE
  8. LIBERATEVI DALL’ABITUDINE DI GIUDICARE
  9. DARE E’ LA CHIAVE PER ARRIVARE A PERDONARE
  10. NULLA ACCADE PER CASO

martedì 9 luglio 2013

Trascendi le questioni di sicurezza ~ Mooji




0:01
Sconfiggi queste tendenze, mentre ne hai l'opportunità
0:07
continua a osservare...
0:09
alcuni sentimenti sono feroci...
0:11
ti fanno in pezzi il tuo cuore
0:15
ma c'è un posto in te che può ridere...
0:18
forse non ancora...
0:21
forse non ancora
0:24
forse puoi solo abbozzare una smorfia
0:29
ma piano piano c'è qualcosa qui e puoi lasciar cadere le braccia...sempre di più...
0:44
Trascendi i problemi di sicurezza
1:01
Ho cercato di contemplare...a proposito della sicurezza...
1:06
Ho un'identità, torno a una identità quando, in qualche modo la sicurezza è in gioco...
1:16
L'ho contemplato, ad esempio immaginando il peggiore dei casi o...sotto diverse angolazioni...
1:21
arrivando a in un luogo dove...
1:25
non ha più significato...
1:29
L'ho realizzato...
1:31
Mi interessa che tu dica questo perchè
1:33
se dici - sorge un problema o la sensazione della sicurezza o insicurezza, o comunque...
1:39
e ti chiedo:
1:41
adesso metti delle immagine alla tua paura e portala avanti,
1:45
vedi se puoi farlo volontariamente
1:47
immagina la scena del peggiore dei casi...
1:49
alcuni sono veramente bravi in questo...possono realmente farlo apparire...
1:53
altri solo...sai, è un pò una novità, proverò, ma non ci sono veramente dentro...
1:59
Questo è il punto, quando spingo tutto fino al peggiore dei casi
2:03
non c'è il peggiore dei casi...
2:05
ma tutte le volte arriva, e arriva il condizionamento che sto agendo come una persona...
2:11
e se solo lo lascio, è...
2:15
continua a ricomparire, lo riconosco, lo guardo...
2:21
ma è comunque sempre radicato profondamente e rispunta fuori...
2:25
qualcosa è lì, perchè se continua a ritornare, la stessa vecchia cosa,
2:29
che di solito è la vecchia cosa che ritorna, ritorna, ritorna...
2:33
e ogni volte che torna ha i suoi segni e sintomi fisiologici
2:37
ha l'emozione, l'energia, la presenza di un problema...o comunque...qualche turbolenza...
2:44
allora, ogni volta in quel momento devi trovare il più possibile, quel silenzio, quasi staccare la spina...
2:53
ma lasciare che gli effetti accadano...
2:55
devi provarlo, perchè da questo nasce una grande forza...
3:00
non sperare solo che finisca
3:02
lascia che sia lì...e senti quest''intensa identità, e questo qualcosa quasi inseparabile...qualcosa è lì...
3:09
ma c'è comunque uno spazio che non è coinvolto...
3:13
ma proprio in quel momento, a volte: "Sì, e allora?...Questo non mi aiuta!" Vedi?
3:22
così, anche quella voce è parte di questo...
3:25
così, stai lì, semplicemente...più possibile...e lascia che questa...
3:31
che questa energia egoica...si scuota
3:37
eppure scopri che...
3:39
a volte semplicemente collassa
3:42
e qualcosa viene lasciata andare...non pensi: "L'ho fatto io"...semplicemente scivola via...
3:49
aggrappati solo al senso dell"Io" e vedi il corpo
3:55
senti la vulnerabilità del corpo...
3:58
senti tutte le paure e le immagini, tutti i mostri arrivano,
4:03
lasciali venire, e loro sono nel corpo...
4:07
eppure trova il posto che non è tutto ciò...è proprio qui, al centro di quello...
4:11
ma tu dici:"Sì, sì, ma vorrei essere stata più forte, o potrei in qualche modo entrarci dentro...
4:18
stai con questo, così....
4:20
abituati a quando arrivano questi effetti, che tu...
4:24
cerca di sederti e portarli dentro, permetti...
4:28
togli la porta...
4:32
lascia andare i tuoi buttafuori....
4:35
lasciali entrare...
4:37
butta giù i tuoi muri,
4:40
esci in terreno aperto...
4:43
incontrali alla luce...
4:47
abbi questa sensazione...
4:49
se queste forze mi faranno a pezzi... che "mi" facciano a pezzi
4:55
che comincino con il corpo...
4:58
quanto ci metteranno ad arrivare a "me"...
5:03
e abbi questa attitudine, almeno abbi l'attitudine...
5:13
vai avanti nel ricordo del Sé,
5:16
il ricordarsi del Sé è lo stesso che essere il Sé...
5:21
può sembrare, all'inizio, che si è fatta un'azione, uno sforzo...
5:25
per tagliare o per tenere fuori l'associarsi con qualche identità o pensiero, o...
5:31
desiderio...stare neutrale, all'inizio,
5:34
può richiedere un qualche tipo sforzo,
5:40
stare nella neutralità...
5:42
ma poi diventa sempre più dolce, questa sensazione di neutralità...e meno faticosa...
5:47
e poi l'amore nasce all'interno di questo...
5:51
e sempre più facilmente...uno scopre che ogni cosa accade...
5:55
in qualche modo...c'è uno spazio di neutralità...
5:59
poi quello che tende a venir fuori da questo è che
6:03
le energie non sono più così reattive...
6:06
e anche se avvengono delle reazioni, c'è sempre un silenzio presente in esse
6:11
non c'è identificazione con la reazione, così c'è uno spazio, una pausa...
6:16
tutto questo è il gioco della tua trascendenza...
6:21
nessuno sta soffrendo di tutte queste cose...
6:25
semplicemente alcune cose arrivano...
6:27
e quando arrivano, noi le accompagnamo...
6:31
diamo troppa energia a tutto ciò
6:34
a volte dici - ma come posso non farlo, domandano energia in me stessa...
6:37
non è che vada lì volontariamente, qualcosa sembra essere tirato...
6:42
e se qualcosa sembra essere tirato, è già chiaro che c'è il vedere tutto questo...
6:46
stai semplicemente in questo vedere...
6:48
continuo a dire queste cose - stai fermo, stai fermo...
6:53
la tua identità è sotto attacco,
6:57
la nostra cultura, il nostro condizionamento e' sotto attacco...
7:01
conosci la differenza tra cultura, condizionamento, educazione, e il Sé...
7:07
stai come il Sè
7:09
perchè se tutte le volte che il tuo condizionamento è attaccato,
7:12
tu ti senti attaccato, allora sarai quello che sentirà - Sto per morire...
7:18
sconfiggi queste tendenze, quando ne hai la possibilità,
7:24
continua a guardare...
7:26
alcune emozioni sono feroci e fanno a pezzi...
7:30
il tuo cuore,
7:32
ma c'è un posto in te che puo' ridere...
7:36
forse non ancora...forse non ancora,
7:41
forse puoi solo abbozzare una smorfia,
7:46
ma piano piano c'è qualcosa qui e puoi lasciar cadere le braccia...sempre di più...
7:55
ai vecchi tempi le navi antiche venivano costruite con un tipo di effige,
8:01
una figura sul fronte, a prua, come una sirena o qualche altra forma...
8:04
era sempre là, sulla breccia...
8:07
e questa figura era là, fendeva il vento e i flutti
8:15
e la paura è là, ma non fa mai smorfie, è là, così...
8:22
il tuo essere diventa così...
8:25
lascia che le cose arrivino...e non è che tu sia senza emozioni,
8:29
solo sei il Sé, stai come il Sé...
8:34
e così stiamo riguadagnando il sapore del nostro Sé
8:41
perchè quando ci associamo con il corpo, compare la vulnerabilità
8:46
associati con la mente, si insinua ogni sorta di idiosincrasie e stranezze...
8:52
queste cose non sono originarie per te...
8:54
sono arrivate lungo la strada
8:56
nel tuo essere originale, niente di tutto questo era lì...
9:00
ed è sempre il tuo essere originale che è qui...
9:05
così quando ti dico - abituati a quel dolce spazio di neutralità,
9:14
impara a guardare senza giudicare,
9:18
senza identità...
9:21
molte volte lo troverai facile, ma ci sono volte che non lo è,
9:26
quando sorgono i vasana, quando queste tendenze sorgono...
9:30
e nascono con tale forza...
9:33
con tale volgarità, e qualcosa corre loro incontro...
9:38
ancora una volta trova quel posto che non si muove...
9:42
quel posto non è coraggioso, non è coraggioso...
9:46
non è potente...
9:48
non è impavido...!
9:50
semplicemente è.
9:53
abituatici...
9:55
arriveranno reazioni momentanee
9:58
potrà arrivare della paura, ma non diventerà routine...
10:03
le reazioni arriveranno perchè questo è un essere vivente...sei un essere vivente...
10:08
se prendo quest'acqua, in questo bicchiere...
10:10
e faccio così, si scuoterà per un pò, ma la lascio stare e diventerà calma di nuovo, da sola...
10:17
sei un essere vivente, e quindi potranno arrivare per te alcune situazioni...
10:22
e le tue pulsazioni potranno accelerare...
10:24
potranno comparire delle palpitazioni...
10:26
ma dietro a questo c'è una calma
10:29
e velocemente tornerà la calma per te...
10:33
non è così quando hai un forte interesse egoico nell'identità...
10:37
l'acqua continuerà a muoversi
10:40
perchè vai verso le memorie, vai verso il biasimo, vai verso l'insicurezza...
10:45
e questi sono cucchiai più grossi, continueranno a rimescolare l'acqua...
10:59
Stai fermo! Tutto questo è il gioco della tua stessa trascendenza. Trova quel luogo che non si muove.