sabato 2 novembre 2013

purgatorio” o “inferno”

"L’uomo vive nel suo corpo fisico come in un guscio, ed è questa corazza che gli impedisce di percepire la realtà del mondo psichico. Ma quando lascia il suo corpo, al momento della morte, egli si ritrova senza difese nel piano astrale. Ciò che le religioni chiamano “purgatorio” o “inferno” non sono altro che degli stati di coscienza pienamente vissuti nel piano astrale.
Coloro che sono c
ompletamente sprofondati in una vita di depravazione, di ingiustizia, di cattiveria, di crudeltà, e che sono riusciti a sottrarsi alla giustizia umana, quando muoiono si ritrovano a doversi confrontare nel piano astrale con tutto il male che hanno fatto. Durante la vita, erano riusciti a rendere insensibile la loro coscienza, ma dopo la morte non possono più trovare rifugio da nessuna parte. Non hanno più un corpo fisico che li protegga e li renda insensibili, e provano esattamente le stesse sofferenze che hanno fatto subire agli altri durante tutta la loro vita."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


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