L'esperienza della solitudine

« A un certo punto della propria vita, ciascuno fa la terribile esperienza della solitudine. La solitudine è uno stato di coscienza estremamente doloroso in cui ci si sente come scaraventati in uno spazio vuoto, tenebroso, e non si riesce più a sapere dove ci si trovi né dove si stia andando… Anche Gesù, sulla croce, ha attraversato l'oscuro deserto dell’anima e ha gridato: «Mio Dio, perché mi hai abbandonato?». Tutti gli esseri umani, anche i più grandi Iniziati, hanno conosciuto o conosceranno questa sofferenza indescrivibile. Perché? Perché si tratta di un’esperienza necessaria per avvicinarsi all’essenziale. Non si possono capire le verità dell’anima e dello spirito quando ci si sente felici, soddisfatti e circondati da amici: è possibile capirle soltanto quando ci si sente soli e abbandonati.
In realtà, nessun essere è veramente abbandonato a se stesso: anche quando deve attraversare le prove più terribili, ciascuno è circondato da spiriti e da entità che gli parlano e vegliano su di lui. La solitudine non esiste, è solo uno stato di coscienza passeggero, e per superarlo il più rapidamente possibile non c’è altro modo che lanciarsi verso Colui che sostiene tutti i mondi. »


Omraam Mikhaël Aïvanhov

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