mercoledì 19 ottobre 2011

SII CONSAPEVOLE


«Qualsiasi cosa tu stia facendo, continuamente, dentro di te, sii consapevole di te stesso, del tuo agire. Stai camminando, sii consapevole di te stesso. Stai ascoltando o parlando, sii consapevole... Questo continuo ricordarsi di se stessi crea un'energia sottile. Questa semplice sensazione di sé, di essere, crea un centro, un centro di silenzio, di padronanza interiore».
Con questo libro di Osho che ci aiuta a sentire un'energia nuova, un nuovo fuoco, una nuova vita. E così, molte cose che un tempo ci hanno dominato, come rabbia, avidità, insicurezza, si dissolveranno... semplicemente.


Il passato non c’è più, quindi come puoi correggerlo? Tu vorresti rifare il passato, ma com’è possibile? Il passato è assoluto… passato significa che tutte quelle potenzialità sono svanite, non si sono realizzate. Ora non c’è più alcuna potenzialità da raggiungere, nulla che lo possa modificare; con il passato qualsiasi agire è assurdo.

Futuro indica qualcosa che non esiste ancora, quindi è impossibile stabilirlo, il futuro resta indeterminato. Il futuro rimane sempre aperto. Si tratta di pura potenzialità! Fino a quando non si attualizza non puoi esserne certo. Il passato invece è ciò che si è attuato – è accaduto – per cui non c’è più niente che tu possa fare in proposito. L’uomo vive nel presente, tra questi due fenomeni: sognando in continuazione l’impossibile.

L’Oriente parte da una prospettiva radicalmente diversa. Innanzitutto afferma che nessun problema è serio, e nel momento in cui sostieni questo, vedrai scomparire il novantanove per cento dei problemi: la tua vita cambia in modo radicale.

L’Oriente afferma una seconda cosa: il problema esiste perché tu sei identificato con il problema stesso. Non ha niente a che fare con il passato, niente a che vedere con la tua storia: tu sei identificato, questo è il vero problema. Ed è anche la chiave per risolvere tutti i problemi.

Il passato e i suoi condizionamenti esistono, ma esistono solo nella tua mente o nel tuo corpo, la consapevolezza non ne porta traccia, poiché non può essere condizionata. La consapevolezza resta sempre libera! La libertà è la sua qualità intrinseca, la libertà è la sua natura.

L’intera metodologia orientale può essere ridotta a una parola: essere un testimone. E l’intera metodologia occidentale può essere ridotta a un solo fenomeno: l’analisi. Analizzando continui a ruotare intorno alle cose. Viceversa, se sei un testimone, esci semplicemente da questo circolo vizioso.

L’analisi rimane sempre monca, in realtà non può aiutare nessuno. Ti aiuta ad avere qualche intuizione sui tuoi problemi, su come sono nati, e questa piccola comprensione intellettuale ti permette di integrarti meglio nella società, ma tu rimani lo stesso di sempre. Attraverso l’analisi non avviene alcuna trasformazione, non avviene alcun cambiamento radicale.

Essere un testimone non cambierà i tuoi condizionamenti, né interverrà sulla tua corazza muscolare… ma questa consapevolezza ti porterà a sperimentare che tu sei al di là del tuo tessuto muscolare, oltre tutti i condizionamenti. In quel momento di trascendenza, in quel momento di assoluta trascendenza, non esiste alcun problema, non per te.

Se un giorno ti senti solo e vuoi qualche problema, puoi crearne quanti ne vuoi. Se ti senti troppo triste senza infelicità, senza miserie, puoi crearti tutti i problemi che vuoi. Saranno sempre a tua disposizione, ma non devi tirarli fuori per forza, non sarà necessario. Dipende solo da te!

Nel momento in cui hai un centro, avrai una distanza da te stesso, avrai una distanza dalla tua periferia. Qualcuno può maltrattare la periferia, non te. Tu puoi restare lontano, distaccato: tra te e te stesso esiste una distanza.

Solo quando agisci partendo dal centro la tua azione è totale. E quando la tua azione è totale, ha una bellezza sua propria. Quando l’azione è totale, accade momento per momento. Quando è totale, non scatena alcun ricordo, non occorre; solo quando la tua azione è parziale, resta qualcosa di sospeso.

Se durante il giorno qualcosa resta in sospeso, se non viene completata, la sognerai durante la notte, poiché la mente ha la tendenza a concludere qualsiasi cosa. Nel momento in cui qualcosa è concluso, la mente ne è sgravata. Se non concludi qualcosa, la mente è in pratica costretta a rimuginarla continuamente.

Se non giudichi, è impossibile pensare. Se non giudichi, puoi restare semplicemente consapevole di qualcosa, ma non puoi pensare.

Pensare significa introdurre il tuo passato nel presente. Essere testimone significa assenza di qualsiasi passato, esiste solo il presente, incontaminato da qualsiasi passato.

Il linguaggio è una barriera, è necessario per comunicare con gli altri; non occorre per comunicare con se stessi. È uno strumento utile; o meglio, è lo strumento più utile, il solo che ha permesso all’uomo di creare una società e un mondo; ma a causa del linguaggio l’uomo ha dimenticato se stesso.

Così come non puoi essere vivo e morto al tempo stesso, così come non puoi essere sia sveglio sia addormentato, non puoi pensare ed essere al tempo stesso un testimone. Sii un testimone, osserva in modo imparziale qualsiasi cosa, e il pensare si arresterà. Se subentra il pensare, l’essere testimone scomparirà.

tratto da :consapevolezza

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