domenica 23 ottobre 2011

AL CENTRO DI TE STESSO


Al Centro di Te StessoCamminare il Labirinto
Foto Labirinto
con Lucia Giovannini
l'unica facilitatrice di Labirinti in Italia certificata da Veriditas
28 ottobre ore 20,00/22,00
Dozza (Bo)

10 novembre ore 20,30/22,30
Sommacampagna (VR)

12 novembre ore 20,30/22,30
Riccione (RN)

25 novembre 20,30/22,30
San Miniato (FI)
Da sempre l'essere umano ha camminato il labirinto per ritornare al centro di sè stesso,stabilire una connessione spirituale, guarire, meditare e ritrovare pace e serenità.Ultimamente i benefici del labirinto sulla psiche umana sono stati riscoperti da diversi studiclinici e dal 1980 solo negli Stati Uniti sono stati costruiti più di tremila labirinti in aziende,scuole, ospedali, parchi, università, prigioni, chiese e centri benessere.
Come funziona?
In un'epoca in cui la capacità di mantenere l'attenzione cala sempre di più, uno dei grandivantaggi di questa pratica è che insegna alla mente a calmarsi. Camminare il labirinto richiedeun continuo riorientamento del corpo. E mentre il corpo è occupato in questo movimento, lamente, solitamente agitata, può finalmente quietarsi.

Allo stesso modo, mentre l'emisfero sinistro del cervello è occupato a seguire la progressionelogica e ripetitiva del sentiero del labirinto, l'emisfero destro è libero di pensare in manieracreativa.

A cosa serve?
Camminare il labirinto porta ad integrare il corpo con la mente e la mente con lo spirito. Manmano che procedono nel labirinto, spesso le persone intuiscono come procedere nella vita.

Nella quiete del labirinto potrai imparare a ritrovare equilibrio e benessere, a ridurre lo stress, alasciare andare il dolore emotivo, a riconnetterti con la tua saggezza interiore e con il tuointuito, a scorgere nuove consapevolezze e a dare un senso più profondo alla tua esistenza.

foto Labirinto

Dicono di questa esperienza:
"Trovo che camminare il labirinto sia una pratica estremamente utile tanto che oramai non ne posso fare ameno. Sto seriamente considerando di farmene costruire uno in giardino"- Daniel Pink, economista, scrittore ed ex editor speech di Al Gore

"Viviamo in un?epoca dove tendiamo ad usare molto le funzioni del cervello sinistro (razionalità, logica,calcolo). Eppure c?è un intero mondo di potenzialità nell'emisfero destro (creatività, empatia, intelligenzaemozionale) che occorre stimolare ed allenare per affrontare le sfide del ventunesimo secolo.Quando le persone camminano il labirinto, innalzano la loro consapevolezza dal pensiero lineare a quellonon lineare. Così emergono le loro capacità intuitive più profonde"
-Lauren Artress, psicoterapeuta, reverendo della Grace Cathedral di san Francisco e fondatricedi Veriditas

Cosa è il labirinto?
E' un antico schema geometrico basato su spirali e cerchi presenti in natura ed èutilizzato da sempre in moltissime culture in tutto il mondo.

Il labirinto è presente nella tradizione dei nativi Americani sotto forma di ruota dimedicina, nella cultura celtica dove veniva descritto come "il cerchio senza fine" enell'ebraismo mistico dove è conosciuto come Cabala.

In Inghilterra, Germania e Scandinavia ci sono tutt'ora antichi labirinti che sonostati utilizzati per rituali pagani alle divinità femminili e a Madre Terra.

Ci sono molti modi per descrivere un labirinto: è un cammino di preghiera, unameditazione in movimento, una fonte di guarigione, un contenitore per ilcambiamento, una sorgente per lo spirito, uno specchio per l'anima.

Investimento
50 euro.



Per informazioni e iscrizioni:
puoi scrivere a


Libro correlato
La riscoperta del Labirinto come pratica spirituale. Prefazione di Lucia Giovannini

Il Labirinto è la metafora del viaggio spirituale come potente mezzo di trasformazione. Meditare mentre si cammina è un rituale mistico presente in tutte le religioni. Placa la mente e apre l'anima. Il Libro indaga le origini storiche di questa pratica spirituale e condivide le più recenti scoperte dei ricercatori di oggi. Il Labirinto ha il potere di cambiare e rigenerare l'uomo e costituisce una guida che ci aiuta a sviluppare un più alto livello di consapevolezza, indispensabile per la sopravvivere nel Ventunesimo secolo.



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