CROP CIRCLE - L'OCCHIO DI KANALOA



Immagine:Occhio di Kanaloa.jpg


Il pittogramma comparso a Poirino (TO) potrebbe rappresentare l'Occhio di Kanaloa, simbolo rappresentato da una Stella centrale a sette punte: questa rappresenta lo Sciamano al centro del Mondo e le sette punte della Stella sono i 7 Principi della Filosofia Huna in base ai quali egli agisce e sono:

1) Il mondo è ciò che pensi che sia
2) 
Non esistono limiti
3) 
L'energia fluisce dove va l'attenzione
4) ADESSO è il momento di potere
5) Amare è essere felici condividendo la nostra energia
6) Tutto il potere proviene da dentro
7) L'efficacia è la misura della verità


Attorno alla Stella si irradiano delle righe dritte, che rappresentano i fili e le corde di luce che mantengono il collegamento con tutti gli altri punti; attraverso questi fili scorre il potere di realizzazione dello Sciamano. Tutto lo spazio è poi racchiuso da cerchi concentrici, che rappresentano la conoscenza e la compassione che collegano gli uni agli altri. Si può pensare a queste linee come ai fili di una ragnatela, dove tutto è collegato, e che possono essere percorsi dallo sciamano nei suoi viaggi verso altre realtà vibratorie, alla ricerca delle risposte sulla sua vita.
L'Occhio di Kanaloa è un simbolo di armonia, di equilibrio e di guarigione, poiché racchiude in un unico insieme valori femminili, come il prendersi cura, e valori maschili, come il potere d'azione.
Il consiglio è di appendere una copia di questa immagine ad un muro della casa, o in macchina, affinché le onde emesse riempiano di vibrazioni positive e di amore l'ambiente e le persone.
Ogni volta che lo guardate soffermatevi a ricordare che siete parte della rete cosmica che unisce le sorti di tutti gli esseri viventi. Che ogni cosa è in intima relazione ed è inseparabile dalle altre. Che il mondo è un riflesso della nostra mente creatrice.



L'OCCHIO DI KANALOA NELL'USO DELLA RADIONICA


Prima di parlare di questo particolare simbolo, introduco brevemente il campo di studi chiamato Radionica.
Il principio da cui parte è che tutto è energia. L’energia è vibrazione, ed ogni vibrazione ha una forma a lei propria. La Radionica studia le forme d’onda, cioè la struttura delle energie emesse da particolari configurazioni geometriche. Questa particolare branca della conoscenza nasce con l’uomo, che ha sempre usato ogni genere di forma per sintonizzarsi coi piani superiori dell’esistenza. Pensate alle valenze mistiche dei solidi platonici, ai poteri misteriosi delle piramidi egiziane, ai sigilli sacri, ai talismani, alle decorazioni e ai rapporti numerici delle cattedrali, ai labirinti.

Nel 1930 venne formulata da Saxton Burr quella che è comunemente conosciuta come la teoria elettrodinamica della vita: tutte le forme fisiche sono tenute assieme e controllate da campi di energia elettromagnetica (un po’ quello che accade con la limatura di ferro quando entra in un campo magnetico). Questi campi vitali sono a loro volta organizzati da campi mentali o naturali che recano informazioni su come deve strutturarsi la materia. Questo campo informativo, che ordina la manifestazione fisica di ogni cosa e ne è alla base, è quello su cui agisce la Radionica che, quindi, non si occupa di inviare energia, ma di organizzare nel modo corretto il campo energetico, ad esempio, di una persona malata, o di un luogo. Attraverso strumenti più o meno sofisticati, l’operatore radionico riesce ad identificare patologie di vario tipo e, attraverso alcune manovre, a ristabilire l’equilibrio perduto, ovviamente agendo a distanza. Per fare questo ha bisogno di un “testimone”, ovvero di qualcosa che sia in rapporto col paziente: un capello, un indumento ecc. Una volta analizzato il testimone vengono fissate le “rate”, ovvero frequenze riequilibratici specifiche, insieme alle quali vengono inviati rimedi di vario genere (fiori di Bach, preparati omeopatici o fitoterapici e via dicendo). Tutto questo può essere effettuato senza mai venire a contatto diretto col paziente, che anzi può trovarsi in qualsiasi parte del globo. L’importante è stabilire un contatto attraverso qualcosa che sia energeticamente collegato alla persona da curare.
Esistono “rate” per moltissime malattie, per gli elementi, gli stati psicologici, gli ormoni, i veleni, i fiori di Bach, ecc. Tutto ha una sua frequenza caratteristica, espressa da un numero e da una forma. Così la Radionica può essere usata efficacemente per curare gli animali ed anche in agricoltura, per ovviare all’uso di pesticidi.

Lo sviluppo di questa ricerca ha una storia interessante, che attraversa esperienze ai confini fra magia, matematica e tecnologia. Prevede l’uso di strumenti dai più semplici ai più complessi, ed ultimamente sono stati fatti alcuni software per trasmettere ogni sorta di “informazione”. 
Il campo di uso della Radionica, oltre alla cura di malattie di ogni genere, riguarda anche la possibilità di ottenere benefici materiali: un lavoro, più soldi, una casa. Si può dire che gli strumenti radionici fungano da amplificatori delle naturali qualità mentali umane, rafforzatori energetici dell’intenzione. Difatti, la Radionica è una branca collaterale della più ampia Psionica, che studia i poteri della mente. In Radionica, fra l’altro, si fa uso di forme geometriche, regolari e non, per trasmettere messaggi strutturati nell’etere. Ogni forma ha la sua proprietà. Ad esempio l’esagono è un ottimo equilibratore delle energie ambientali, il rombo è un potente trasmettitore di rimedi curativi, ecc. Le forme usate sono moltissime, e fra tutte possiamo includere quello che gli hawaiani chiamano l’Occhio di Kanaloa. L’Occhio di Kanaloa è un simbolo di armonia, di equilibrio e di guarigione, poiché racchiude in un unico insieme valori femminili, come il prendersi cura, e valori maschili, come il potere d’azione.
Consiglio di appendere una copia di questa immagine ad un muro della casa, o in macchina, affinché le onde emesse riempiano di vibrazioni positive e di amore l’ambiente e le persone.

Ogni volta che lo guardate soffermatevi a ricordare che siete parte della rete cosmica che unisce le sorti di tutti gli esseri viventi. Che ogni cosa è in intima relazione ed è inseparabile dalle altre. Che il mondo è un riflesso della nostra mente creatrice.

A cura della Redazione Segnidalcielo

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