GUARIGIONE CON LUCE BIANCA
Qui il guaritore userà la Luce Bianca come modello di interezza o di benessere percreare la percezione che la guarigione è accaduta. Quando il guaritore immagina lapersona piena di Luce Bianca, ciò gli fornisce la percezione che il soggetto è guarito.
La Luce Bianca è usata per la guarigione a causa di tutte le sue associazioni positive conla purezza e la spiritualità. Inoltre essa rappresenta l’interezza, poiché contiene tutti icolori dello spettro. Interezza significa benessere.
Se pensiamo a un tubo fluorescente vediamo che, quando l’energia fluisce attraverso iltubo, questo emana una luce. Quindi, la Luce Bianca può anche rappresentare l’energiache fluisce liberamente, e questo corrisponde alla nostra definizione di guarigione comeritorno all’esperienza del benessere attraverso l’eliminazione dei blocchi.
Se la Luce Bianca rappresenta l’energia che scorre liberamente, le ombrerappresentano l’energia che non scorre liberamente. Quando il soggetto è riempito diLuce Bianca ma si vedono delle ombre, il guaritore dovrebbe sapere che rappresentanosemplicemente delle tensioni, e che deve eliminarle convogliando verso quel punto altraLuce Bianca. Quando la luce incontra l’ombra, quello che rimane è luce. Quelle tensionipotevano trovarsi sia nella coscienza che nel corpo fisico o in entrambi. Le ombre che sidissolvono mostrano la dissoluzione delle tensioni.
Di conseguenza, se un guaritore sente delle tensioni nel corpo del soggetto (peresempio, sulle spalle), o è al corrente della loro presenza, saprà anche che, quandoguarderà dentro, vedrà delle ombre. Se non le vede, affinerà le sue percezioni finchénon si accorderanno con quello che lui sa essere vero a livello fisico. Raggiuntoquell’obiettivo, le ombre si dissolvono, le tensioni spariscono e la guarigione può avereluogo.
Nella guarigione classica con la Luce Bianca, il guaritore farà in modo che il soggetto siaseduto comodamente, con i piedi ben appoggiati sul pavimento, le mani aperte erilassate in grembo e gli occhi chiusi. Naturalmente, il soggetto non porterà occhiali néprotesi di nessun tipo. Quindi, dopo aver verificato che il soggetto è aperto e pronto perla guarigione, il guaritore potrà iniziare, assumendo la posizione standard di base diinizio guarigione «A» (fig. 36 e vedi qui)
Quando il guaritore sente l’energia nelle mani, sa che è in uno stato di coscienza idealenel quale può avvenire una guarigione. Quindi, il guaritore decide che quell’energia èLuce Bianca che irradia dalle sue mani (fig. 37).
Poi, appoggia delicatamente le mani sulle spalle della persona che deve guarire (fig. 38).Anche se, per il processo di guarigione, non è necessario toccare il soggetto, questo lorassicura e crea inoltre dei livelli di comunicazione diretta tra guaritore e soggetto.
Ricordate che il senso del tatto è associato al Chakra Verde (il Chakra del Cuore), eall’aspetto del relazionarsi con la persona che sta dentro il corpo. Le spalle sonocollegate al Chakra Blu, che è associato alla disponibilità del soggetto a essere aperto ea ricevere.
Quando il guaritore mette le mani sulle spalle del soggetto, può ricevereimmediatamente un’impressione del suo grado di apertura nei confronti del processo diguarigione.
Il tocco dev’essere leggero, senza pressione, non c’è alcun tipo di manipolazione fisicalegata a questo modo di guarire.
Il guaritore, le cui mani brillano di Luce Bianca, immagina quindi di riempire il soggettocon questa luce, partendo dalle spalle, risalendo su nella testa e poi scendendo in tutto ilcorpo, fino alle dita dei piedi, riempiendo anche il tronco e le braccia e arrivando finoalla pelle. Nel frattempo può continuare a tenere le sue mani sulle spalle del soggetto(figg. 39, 40).
Se il guaritore avverte delle difficoltà a entrare nel corpo e, di conseguenza, nellacoscienza del soggetto, può comunicare con lui in modo silenzioso, da spirito a spirito.
È come fare una conversazione immaginaria, che si svolge pressappoco così: «Sono quiper la tua guarigione, ma ho delle difficoltà a entrare. Per favore, ti puoi aprire in modoche ti possa aiutare?» Generalmente a questo punto il flusso è più facile. Se così nonfosse, ripetete quella frase a voce alta. Se ci fosse ancora resistenza, prendetene atto ecomunicatelo al soggetto, suggerendogli di lavorare con un altro guaritore, o con unaltro sistema, o in un altro momento.
Il guaritore può immaginare di riempire il soggetto di Luce Bianca nel modo chepreferisce. Può pensare che una sostanza bianca fluisca dalle sue mani e riempia ilsoggetto. Oppure, può immaginare che quest’ultimo sia pieno di milioni di tubifluorescenti che, quando vengono toccati in una certa parte del corpo dall’energiaproveniente dalle sue mani, cominciano a scintillare in quel punto.
Se il guaritore, mettendo le mani sulle spalle del soggetto, sente che lì i muscoli sonotesi, sa che, quando «guarderà» dentro, vedrà delle ombre. Dopotutto, le ombre sonotensioni. Non ci sarà bisogno che gli massaggi le spalle, ma le farà splendere di LuceBianca, che proviene dalle sue mani, e la osserverà mentre dissolve le ombre, cosìcome il calore scioglie il ghiaccio. Mentre lo fa, sentirà le spalle del soggetto che sirilassano da sole sotto le sue mani, senza che lui abbia esercitato alcuna pressione.
Mentre riempie il soggetto di Luce Bianca, se immagina di vedere delle ombre e didissolverle con la luce, può ricordarsi il punto in cui le ha viste, per comunicarlo poi alsoggetto, in forma di feedback, dopo la guarigione, e fargli sapere dove ha percepito letensioni che ora sono state dissolte.
Quando vede il soggetto totalmente riempito e scintillante di Luce Bianca, ha creato lapercezione che la guarigione è accaduta. A questo punto la guarigione è completa, edegli può dire al soggetto, a voce alta: «Puoi aprire gli occhi quando lo desideri» e poiaspettare la sua risposta.
Il guaritore ha creato la percezione che la guarigione è accaduta, e ora è necessariosapere in quale grado il soggetto concorda con queste percezioni. Lo si può appurarechiedendogli: «Ti senti come prima o in modo diverso?» Per rispondere, il soggetto deveesaminare l’esperienza presente e confrontarla con quella precedente, e la sua primacomunicazione al guaritore su cosa ha provato fino a quel momento dev’esserepositiva.
Se la risposta del soggetto non ricalca questo modello, il guaritore deve dirigerel’attenzione del soggetto su quello che prova in quel momento, e incoraggiare una suarisposta sugli effetti positivi della guarigione notati fino ad allora.
Dopo aver fatto ciò, se il sintomo non è scomparso del tutto il soggetto può comunicarloal guaritore, che gli chiede di aprirsi di nuovo, come ha fatto prima, per completare laguarigione, e il guaritore può inviare Luce Bianca alla parte del corpo che non èperfettamente guarita. La riempie di Luce Bianca e dissolve le ombre rimaste, cheerano percepite come fonte di disagio.
Poi chiede di nuovo al soggetto di aprire gli occhi e gli domanda ancora se si sente comeprima, o in modo diverso. Si può continuare finché il sintomo non spariscecompletamente, o finché non giudica che il tempo dedicato alla guarigione è statosufficiente per permettere a quest’ultima di avere il suo massimo effetto.
Può provare a vedere se altre tecniche, come l’attività con i chakra o con le formepensiero, sono efficaci per la scomparsa completa del sintomo. Di solito, quando una diqueste incontra delle resistenze può essere utile combinarle.
Il guaritore può mantenere la percezione che gli effetti positivi continueranno amanifestarsi, e che il risultato completo avverrà tra breve. Diciamo che la guarigioneaccade sempre, anche quando c’è una resistenza all’abbandono totale e immediato deisintomi, in quanto anche la comunicazione e la presa di coscienza di questa resistenzapossono essere considerate come un progresso verso la completa guarigione.
Quando usiamo la Luce Bianca come pronto soccorso, la posizione fisica del soggetto èindifferente per il guaritore e il solo imperativo immediato è di riempire il soggetto diLuce Bianca per ridurre o eliminare il sintomo. Per quanto è possibile, lo si può faretoccando il paziente in qualsiasi punto, perché il senso del tatto fornisce una forma dirassicurazione, necessaria e voluta nelle situazioni di emergenza, e rappresenta anche ilmezzo per la trasmissione della sensazione di benessere fornita dalla Luce Bianca.
Se il guaritore non è abbastanza vicino al soggetto per toccarlo, è comunque possibileche immagini di riempirlo di Luce Bianca e che crei la percezione di un suomiglioramento, come se il problema inizialmente individuato si sia risoltocompletamente o sia in via di guarigione.
Mentre il guaritore mantiene questa percezione, la forma pensiero corrispondente vanell’etere, contribuendo alla co-creazione che chiamiamo realtà fisica esterna e, diconseguenza, partecipando alla guarigione effettiva a livello fisico.
Le nostre percezioni creano la nostra realtà.
Mantenete la percezione che tutto può essere guarito.
Durante la guarigione, il soggetto deve continuare a ricordarsi che la sua guarigione staaccadendo in quel momento, e che il guaritore migliore sta facendo il necessario perchéciò accada. Non mi risulta che nessun guaritore abbia bisogno dell’aiuto del soggettoper eseguire la guarigione, né, tantomeno, che quest’ultimo debba visualizzarequalcosa o pensi frasi diverse da: «La guarigione perfetta, per me, sta accadendo ora».
Guarire con il sistema Corpo Specchio
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Martin Brofman
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