martedì 1 ottobre 2013

COME FERMARE UNA "SEGA MENTALE"





















1) Sega mentale: trova una situazione su cui sei solito
farti qualche "sega mentale". Per iniziare trova qualcosa
di non troppo fastidioso, una esperienza che tu possa
gestire nel qui ed ora.


2) Ascoltala: ascolta il tuo dialogo interiore mentre pensi
a quella situazione...limitati ad ascoltarlo senza agire
sulle sotto modalità


3) La lingua: mentre lo ascolti, appiattisci di colpo la
lingua nella parte bassa della bocca e nota che cosa
succede. Probabilmente avrai notato che, anche solo
per pochi istanti, il dialogo interiore si è zittito.


4) Pratica: ripeti più volte l'esercizio fino a quando non
ti sembra di essere diventato bravo a notare quel
momento di silenzio interiore, se non ci sei riuscito
prova a massaggiarti la mandibola e riprova.


La ripetizione dell'esercizio non serve per creare una
sorta di "collasso delle ancore" dove "aggiungi" un 
tipo di stato ad un altro. Ma serve per aumentare
la consapevolezza di come ti sentì quando riesci a
zittire (momentaneamente) il dialogo interiore e
questo può portare ad un emergere di nuove
opzioni e di nuove scelte.


Il concetto di "nuove opportunità" è tanto caro ai
pionieri della PNL, che si è posta da sempre come
un "metodo" per allargare le nostre "mappe" al
fine di avere una maggior quantità di opzioni. Una
"mappa povera o distorta" non ci mostra tutte le
possibili vie per arrivare in un luogo. Se invece
abbiamo una mappa più completa, e per caso
troviamo un ostacolo nel nostro percorso...


...allora questo ostacolo può essere superato solo
se si conoscono "altre strade" ... Ma quante strade
sono necessarie per essere davvero flessibili? La
risposta non esiste ed ecco perché è utile avere
uno stato "non concettuale" a nostra disposizione
non tanto per zittire l'antipatico dialogo interno che
tortura molti (cosa di per se utile) ma per avere una
visione allargata di ciò che stiamo facendo.


E parafrasando un altro presupposto della PNL e cioè
che noi abbiamo già tutte le risorse che ci servono
per raggiungere i nostri obiettivi...allora forse si può
dire che uno stato non concettuale, similmente al
lavoro ipnotico (ma in modo diverso), ci permette
di avere una visione più ampia su queste risorse.
Quindi non si tratta di "scegliere le nostre risorse"
ma di lasciare che sia la nostra "mente saggia
a farlo per noi"...


...ancora una volta non so se Andrea sarà d'accordo
con me, speriamo di riuscire a sapere cosa ne
pensa;) nel frattempo mi piacerebbe sapere Tu
che cosa ne pensi! Ha funzionato con te l'esercizio?
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A presto
Genna

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