Se ne hai bisogno...NON E' AMORE



Un bel testo di Osho


Per prima cosa: ci sono due tipi di amore. C.S. Lewis ha diviso l’amore in due tipi: “l’amore-bisogno” e “l’amore-dono”. Anche Abraham Maslow divide l’amore in due tipi. Il primo lo chiama “amore-carenza” e il secondo “amore-essere”. La distinzione è significativa e dev’essere compresa.
L’“amore-bisogno” o l”amore-carenza” dipende dall’altro; è amore immaturo. In realtà non è amore vero, è un bisogno. Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo. Tu sfrutti, manipoli, domini. Ma l’altro è reso succube, viene praticamente distrutto. E anche l’altro fa esattamente la stessa cosa: tenta di manipolarti, di dominarti, di possederti, di usarti. Usare un altro essere umano non ha niente a che fare con l’amore: sembra amore, ma è una moneta falsa. Ma questo è ciò che accade quasi al novantanove per cento della gente perché la prima lezione d’amore l’impari nella tua infanzia.
Un bambino nasce e dipende dalla madre. Il suo amore verso la madre è un “amore-carenza”: egli ha bisogno della madre, non può sopravvivere senza di lei. Egli ama la madre perché è la sua vita. In realtà, non c’è amore; amerebbe qualsiasi donna – chiunque lo protegga, lo aiuti a sopravvivere, chiunque soddisfi il suo bisogno. La madre è una sorta di cibo di cui si nutre. Non riceve solo latte dalla madre, ma anche amore – e anche questo è un bisogno.

Milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita; non crescono mai. Invecchiano, ma nelle loro menti non crescono mai; la loro psicologia rimane infantile, immatura. Hanno sempre bisogno di amore. Sono sempre affamate d’amore, lo bramano come il cibo.
L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che avere bisogno. Comincia a traboccare, a condividere; comincia a donare. La differenza è fondamentale. Nel primo caso, ciò che importa è come avere di più. Nel secondo, l’importante è come donare, sempre di più e incondizionatamente. Questo significa crescita, è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. In questo caso l’amore non è dipendente, e tu puoi amare, che l’altro ci sia o meno. In questo caso l’amore non è una relazione, è uno stato dell’essere.
Cosa succederebbe se tutti i miei discepoli scomparissero e io restassi solo? Pensi che farebbe differenza? Cosa succede quando un fiore sboccia nel mezzo di una foresta senza che ci sia nessuno ad apprezzarlo, a conoscere la sua fragranza, nessuno che commenti e dica “che bello”, che ne gusti la bellezza, la gioia, nessuno con cui condividere – cosa accade al fiore? Muore? Soffre? Si lascia prendere dal panico? Si suicida? Semplicemente continua a fiorire. Non fa alcuna differenza se qualcuno passa oppure no; è irrilevante. Il fiore ontinua a diffondere la sua fragranza al vento. Continua a offrire la sua gioia a Dio, al Tutto.
Se fossi solo, anche allora il mio amore sarebbe uguale. Non siete voi a creare il mio amore. Se fosse così, naturalmente senza di voi il mio amore sparirebbe. Non siete voi a far scaturire amore dal mio essere, sono io a riversarlo su di voi: è “amore-dono”, “amore-essere”.
E io non sono veramente d’accordo con C.S. Lewis e Abraham Maslow. Il primo tipo di ‘amore’, che loro definiscono così, non è amore, è un bisogno. Come può un bisogno essere amore? L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare – che qualcuno ascolti o meno è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.
Gli altri possono ricevere, o perdere l’opportunità – ma per quanto riguarda te, l’amore scorre e trabocca. I fiumi non fluiscono per te, lo fanno che tu ci sia o meno. Essi non scorrono per la tua sete, per i campi assetati; semplicemente scorrono. Tu puoi lenire la tua sete, o puoi perderne l’opportunità – dipende da te. In realtà il fiume non stava scorrendo per te, semplicemente scorreva. Che tu usi la sua acqua per il tuo campo, per i tuoi bisogni, è casuale.
Un Maestro è un fiume, il discepolo è casuale. Il Maestro scorre; tu puoi partecipare, puoi gioirne, puoi condividere il suo essere. Puoi esserne travolto, ma egli non lo fa per te. Egli non fluisce per te in particolare, semplicemente fluisce. Ricordalo. E questo è ciò che io chiamo amore maturo, vero, autentico, amore sincero.

Quando dipendi dall’altro c’è sempre miseria. Nel momento in cui sei dipendente, cominci a sentirti miserabile, poiché la dipendenza è schiavitù. Allora cominci a vendicarti in modi sottili, perché la persona da cui devi dipendere acquista potere su di te. A nessuno piace che qualcuno abbia potere su di lui, a nessuno piace essere dipendente; perché la dipendenza uccide la libertà, e l’amore non può fiorire nella dipendenza. L’amore è un fiore della libertà – ha bisogno di spazio, di spazio assoluto. L’altro non deve interferire. È molto delicato.
Quando sei dipendente, l’altro certamente ti dominerà, e tu cercherai di dominare l’altro. Questa è la lotta che ha luogo tra i cosiddetti amanti; essi sono nemici intimi – continuamente in lotta. I mariti e le mogli – cosa stanno facendo? L’amore è molto raro; lottare è la regola, amare è un’eccezione. Ed essi tentano di dominare in tutti i modi – perfino attraverso l’amore.

Questo non è amore – è una contrattazione. E contrattano continuamente sul prezzo; è una lotta continua. C.S. Lewis e Abraham Maslow suddividono l’amore in due tipi. Io non lo faccio. Io dico che il primo tipo di amore è solo un nome, una moneta falsa; non è reale. Solo il secondo tipo di amore è amore vero.
L’amore accade soltanto quando sei maturo. Diventi capace di amare solo quando sei cresciuto. Quando sai che l’amore non è un bisogno ma un traboccare: amore-essere o amore-dono – allora dai senza alcuna condizione.
Il primo tipo, il cosiddetto amore, deriva dal profondo bisogno di una persona per l’altro, mentre l’amore-dono o l’amore-essere fluisce o trabocca da una persona matura a un’altra, è frutto dell’abbondanza; si viene inondati d’amore. È in te e comincia a muoversi intorno a te, proprio come quando accendi una lampada e i raggi cominciano a diffondersi nell’oscurità. L’amore è un sottoprodotto dell’essere. Quando tu sei, hai l’aura dell’amore intorno a te. Quando non sei, non possiedi quell’aura. E quando non ce l’hai, chiedi all’altro di darti amore.

Lasciamelo ripetere: quando non hai amore, chiedi all’altro di dartelo; sei un mendicante. E l’altro chiede a te di darlo a lui o lei. Ebbene, due mendicanti che tendono le mani l’uno di fronte all’altro, ed entrambi sperano che l’altro abbia l’amore... ovviamente entrambi alla fine si sentiranno sconfitti, entrambi si sentiranno ingannati.

Puoi chiedere a qualsiasi marito e a qualsiasi moglie, puoi chiedere a ogni amante: entrambi si sentono ingannati; che l’altro avesse l’amore era una tua proiezione. Se hai una proiezione sbagliata, cosa può farci l’altro? La tua proiezione si è infranta, semplicemente perché l’altro non si è dimostrato all’altezza, ecco tutto. Ma l’altro non ha nessun obbligo di soddisfare le tue aspettative.
E l’altro si sente ingannato, perché a sua volta sperava che l’amore fluisse da te. Entrambi speravate che l’amore sarebbe fluito dall’altro, e ne eravate entrambi privi. Come avrebbe potuto nascere l’amore? Al massimo potrete essere miserabili insieme. Prima, eravate infelici da soli, separati, ora potete esserlo insieme. E ricorda, quando due persone sono infelici insieme, non si tratta di una semplice addizione, ma di una moltiplicazione.

Da solo ti sentivi frustrato, ora vi sentite frustrati insieme. Di buono in questo c’è che ora puoi gettare la responsabilità sull’altro: l’altro ti sta rendendo infelice – questo è il vantaggio. Ti puoi sentire a tuo agio. “Non c’è niente di sbagliato in me... ma l’altro.... Ora puoi gettare la responsabilità sull’altro; hai trovato un capro espiatorio. Ma la miseria rimane, si moltiplica.
Ebbene questo è il paradosso: coloro che si innamorano non hanno amore, ecco perché si innamorano. E poiché non hanno amore, non possono darne. E ancora una cosa: una persona immatura si innamora sempre di un’altra persona immatura, perché hanno lo stesso linguaggio. Una persona matura ama una persona matura. Una persona immatura ama una persona immatura.
Puoi continuare a cambiare marito o moglie mille volte, troverai di nuovo lo stesso tipo di donna e la stessa miseria ripetuta in forme diverse – ma la stessa miseria ripetuta, è praticamente la stessa cosa. Puoi cambiare moglie, ma tu sei immutato, e non cambi. Ebbene, chi sceglierà l’altra moglie? Tu, e la scelta sarà di nuovo frutto della tua immaturità. Sceglierai di nuovo un tipo di donna simile.
Il problema di base in amore è che prima devi diventare maturo, allora troverai un partner maturo; le persone immature non ti attrarranno affatto. È proprio così.

In effetti una persona matura non si innamora, si eleva nell’amore. La definizione inglese “fall in love”, “cadere in amore”, non è corretta. Solo persone immature cadono; inciampano e cadono in amore. Se in qualche modo riuscivano a stare in piedi, non sono in grado di farlo per sempre – trovano una donna e si perdono, trovano un uomo e si perdono. Erano sempre pronti a cadere a terra e a strisciare. Non hanno spina dorsale; non hanno l’integrità che permette di stare da soli.
Una persona matura possiede l’integrità per essere sola. E quando una persona matura dà amore, lo dà senza vincoli: semplicemente dona. Quando una persona matura dà amore, ti è grata per averlo accettato, non viceversa. Non si aspetta che tu le sia riconoscente – no, niente affatto, non ha neppure bisogno dei tuoi ringraziamenti. Ringrazia te per aver accettato il suo amore. E quando due persone mature sono in amore, accade uno dei più grandi paradossi della vita, uno dei fenomeni più belli: sono insieme e tuttavia tremendamente sole; sono insieme al punto da essere quasi una sola persona. Ma la loro unità non distrugge la loro individualità, anzi l’aumenta: diventano più individui. Due persone mature in amore si aiutano a vicenda per diventare più libere, senza politica, né diplomazia, né tentativi di dominare. Come puoi dominare la persona che ami?

L’amore, per essere vero amore, dev’essere “amore-essere”, “amore-dono”. “Amore-essere” indica uno stato dell’amore. Quando sei arrivato a casa, quando hai conosciuto chi sei, allora un amore sorge nel tuo essere. Allora la fragranza si diffonde e tu puoi donarla ad altri. Come puoi donare qualcosa che non hai? Per darla, il primo requisito essenziale è possederla.

Tratto da Osho L'Esperienza Tantrica NSC 

Commenti

  1. Non avevo ancora letto questo magnifico articolo.
    Su due cose mi trovo a riflettere dopo averlo letto: meraviglioso sentire che amare è donare detto così, ma veniamo cresciuti nella quotidianità sentendoci ripetere che, come sempre, dare senza un ritorno nè atteso nè garantito, è da fessi, fuori dalla "realtà". E se si è fatti così ci si sente, come minimo ed una volta di più, inadeguati.
    Questa era la prima.
    La seconda è più velata, più infida: molti di noi, ed anche noi stessi magari inconsapevolmente, usiamo dare dare dare per investire l'altro di una sorta di "debito di riconoscenza", per far sentire in colpa, in poche parole, per ottenere ciò che in realtà vogliamo, ciò di cui abbiamo "bisogno": un amore immaturo!

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    Risposte
    1. la verita' è che quasi la totalita' dei rapporti non a niente a che fare con l'amore, è solo un modo di riempire dei vuoti dei bisogni, le relazioni sono avvelenate da gelosia possessivita' il vero amore è multidirezionale come il profumo della rosa che non sceglie
      chi inondare di profumo, il profumo è per tutti per chi sa sentire..ciao Gabriella

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