LA visione del mondo determina la realta'
La materializzazione dei settori dello spazio delle varianti di solito avviene indipendentemente dalla volontà dell’individuo, giacché l’uomo di solito non usa i suoi pensieri in modo finalizzato, per non parlare poi degli altri esseri viventi, meno evoluti. Come si è dimostrato nel primo libro del Transurfing, l’influenza delle immagini mentali sulla realtà prende generalmente la forma della realizzazione delle peggiori aspettative. L’uomo, fissamente ancorato ai problemi del suo quotidiano, se ne va in giro tra gli scaffali vuoti dei negozi, cercando
di allungare la mano verso la merce con l’etichetta “venduta”. Intorno sono rimasti solo gli articoli di bassa qualità, e anche per questi bisogna pagare tanti soldi. Ma al posto di sfogliare tranquillamente il catalogo del negozio e fare il suo ordine, l’uomo si mette a girare confusamente, poi decide di fare la fila, anche se è lunga, o di aprirsi un varco in mezzo alla folla o anche di litigare con il commesso e gli altri clienti. Alla fine l’oggetto del desiderio comunque non gli arriva in mano, e i suoi problemi sono diventati solo maggiori.
In effetti, questa squallida realtà prende forma innanzitutto nella coscienza dell’uomo stesso, e da qui, materializzandosi progressivamente, finisce nella realtà. Ogni essere vivente, con le sue azioni indirette da una parte e i suoi pensieri dall’altra, si crea il suo strato di mondo. Tutti questi strati si sovrappongono l’un l’altro e ne risulta che ogni essere vivente porta il suo personale contributo alla formazione della realtà.
Lo strato di mondo è caratterizzato da un determinato insieme di condizioni e di circostanze che costituiscono lo stile di vita di un essere singolo (da ora in poi tratteremo strettamente dell’essere umano). Le condizioni esistenziali possono essere diverse: più o meno piacevoli, confortevoli, amichevoli e aggressive. L’ambiente in cui l’uomo viene al mondo riveste sicuramente una certa importanza, ma in seguito la vita si evolve principalmente a seconda del rapporto che la persona ha nei riguardi di se stessa e della realtà che la circonda. La sua visione del mondo determina in larga parte i successivi cambiamenti nell’organizzazione della sua vita. Si incarnano nella realtà quel settore dello spazio delle varianti, quegli scenari e quelle decorazioni che corrispondono alla direzione e al carattere dei pensieri della persona.
Se un uomo è convinto che in questo mondo tutto il meglio sia già stato venduto, finirà davvero per trovarsi di fronte solo a ripiani vuoti; se pensa che per avere una buona merce debba fare una lunga fila e pagare caro, avverrà così sicuramente; se le sue aspettative sono pessimistiche e intrise di dubbi, esse si giustificheranno immancabilmente; se si aspetta di scontrarsi con un ambiente ostile, i suoi presentimenti si realizzeranno senz’altro. D’altra parte, però, gli basterà solo farsi pervadere dal pensiero innocente che il mondo gli ha messo da parte tutto il meglio che c’è, per constatare che anche questa posizione funziona.
Vadim Zeland le regole delle specchio
Commenti
Posta un commento