venerdì 5 dicembre 2014

Chi erano e chi sono le Streghe?

Megere mangia bambini, fatali donne sessualmente attraenti, misteriose creature della notte, pericolosi limiti fra il visibile e l'invisibile, satanisti dai morbosi gusti sessuali, fanciulle plagiate o vampire volanti le streghe sono sempre esistite nelle paure moderne e antiche. Altrettanto arcaica è però la loro accezione più ottimista: sciamane, preveggenti, curatrici, strateghe, sacerdotesse, donne-medicina, erboriste, illuminate, sagge.


Il lemma si riscontra dal 1319 e deriva dal latino "striga", a sua volta derivato dal greco "strix", un uccello notturno identificato nelle favole come un essere malefico che succhiava il sangue dei bambini nella culla, similmente alle arpie. Le streghe nella nostra cultura sono persone capaci di fare incanti, legature e fatture in grado di far piovere, nevicare o grandinare se non di piegare il volere delle persone a loro piacimento. Gli aspetti più nobili di tali individui vengono, già dall'antico strix dimenticati. Le dominanti religioni latine adottano leggende e miti per creare figure spaventose agli occhi del popolo. Si può ricordare anche soltanto la figura di Circe, crudele incantatrice della leggenda. Quindi è già al tempo di Omero la cui datazione risulta per altro impossibile, che le streghe assumono nell'area mediterranea il ruolo di crudeli manipolatrici, mentre le preveggenti o le dotate di facoltà paranormali mantengono una qualche dignità (facoltà possedute poi da molte Sante). Nessuna religione si è quindi mai permessa di mettere in dubbio la possibilità che una o più divinità concedessero ad alcuni individui poteri "occulti" ma allo stesso tempo nessuna ha mai accettato l'uso di pratiche o rituali che non si confacessero a quelli comuni.

La parola witch, strega in inglese deriva invece da "wicce", poi ripreso nella parola wicca (o wica secondo le stesure di G.Gardner), che significa saggia o saggio. Nella mitologia anglosassone o comunque nordica le streghe riescono a mantenere un ruolo se non altro ambiguo. La famosissima Morgana è sia strega che fata (fata deriva da faunoe poi fautuoe che indicava creature selvatiche compagne dei fauni, in grado di predire gli eventi, prese poi il significato di donna selvaggia, vivente fra boschi e nelle acque, una sorta di ninfa), sia nel male che nel bene. Nelle mitologie nordiche inoltre la presenza di una strega è obbligatoria nei castelli dei Re, nei villaggi fra i capi e i druidi vengono narrati come uomini capaci di curare, lenire e aiutare qualsiasi malanno. Quindi le streghe nordiche non sono prevalentemente incantatrici ma sciamane e consigliere, temute e rispettate magari ma sempre di buon augurio (in Irlanda si diceva che se le streghe ballavano il Sabbah su un campo questo avrebbe avuto buon raccolto, in Italia che le messi sarebbero bruciate o marcite).

La libertà sessuale, elemento sempre disturbante, viene comunque condannata. Le streghe divengono, usando quello che in psichiatria è chiamato metodo demonizzatore, o pericolose adescatrici o vecchie orribili. Eppure quella libertà sessuale offrì, soprattutto nel medioevo un momento di gioia a molte persone, come racconta Michelette (storico francese autore fra l'altro di "Le sorciere" da cui poi Leland riprese i brani scrivendo "Aradia, il vangelo delle streghe"): i Sabbah erano un momento di ritrovo non solo di streghe intese come praticanti religiose ma anche di contadini/e obbligati alla legge della prima notte e a matrimoni obbligati. In quei momenti non si parlò solo di sesso ma anche di amore, quello che non era potuto nascere alla luce del Sole nasceva alla luce della Luna e si consumava come atto d'amore privo di peccato. Le streghe offrirono, nei periodi bui qualche lampo di libertà a chi non ne aveva, fossero nobildonne o contadine, cavalieri o garzoni tutti potevano rivolgersi a loro per farsi curare ed aiutare.

**Possiate essere benedetti sempre**
La soffitta delle streghe
www.lasoffittadellestreghe.it )O(
http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

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