L'EQUILIBRIO DEGLI OPPOSTI
I due principi opposti e complementari che il Tao contempla, sono due forze che trovano equilibrio ed armonia attraverso il movimento.
Esse si chiamano rispettivamente Yin e Yang e sono i principi che regolano il sistema energetico non solo nel nostro corpo, ma in tutto l’universo. Ricordiamo come anche Ermete Trismegisto affermava la teoria del " macrocosmo come il microcosmo" Dove per macrocosmo si può intendere l’intero universo e per microcosmo possiamo pensare a noi con il nostro corpo e la nostra essenza.
Questo principio affermato dalla medicina cinese e oggi ripreso anche dalla fisica quantistica, ci mostra come ogni più piccola parte rappresenti il tutto. (olograficità) Noi con il nostro corpo siamo i maggiori interessati a conoscerci e a capire come funzioniamo. Potremo attraverso questa consapevolezza aprirci la strada verso il cambiamento che ci permetterà di non essere più passivi e subire le cose che ci succedono come ineluttabili, ma comprendere che abbiamo il potere di dirigere l’energia nella direzione voluta, per quanto riguarda il nostro corpo, le nostre emozioni, la nostra salute.
L’accesso primario alla nostra energia lo abbiamo attraverso la respirazione che dai polmoni viene distribuita in tutto il corpo. Altra energia la attingiamo dal cibo che mangiamo ed altra ancora dalle emozioni che proviamo soprattutto attraverso le relazioni. In ognuno di questi casi, se respiriamo poco o male, se il cibo che mangiamo è povero o troppo calorico, se le nostre emozioni sono squilibrate (sia nella gioia che nella tristezza), nel nostro corpo si crea disarmonia e se queste sono abitudini radicate in noi le nostre energie avranno la tendenza ad essere in squilibrio in modo cronico.
Dunque il principio Yin è complementare a quello Yang, come la notte al giorno, come il maschile al femminile, come il caldo al freddo, come il basso all’alto, e potremmo aggiungere all’infinito altri esempi di principi opposti e complementari. Così il nostro organismo come un universo si basa su questi due principi, che sono mossi dall’energia che è insita nel movimento e che è l’alternanza dei due in una danza senza fine. In questa danza finché c’è movimento armonico continuo abbiamo lo stato di salute, che corrisponde allo scorrere dell’energia nel nostro corpo attraverso i cosiddetti “meridiani” che sono dei percorsi o linee immaginarie esattamente paragonabili ai meridiani della terra. In questi meridiani che sono, secondo la medicina cinese quattordici in tutto il corpo, l’energia scorre in un moto perpetuo dall'alto al basso e viceversa. Questa e la danza! Ma se sopraggiungono delle ostruzioni nei meridiani, o l’energia è troppo poca per risalire, ecco che allora avvengono degli scompensi, che ci fanno sentire doloranti, stanchi, oppressi e senza fiato. E quando ci sentiamo così, pensiamo che una notte di riposo ci fare stare meglio. Non fatevi illusioni il riposo da solo non può fare granché. Se poi avete anche l’abitudine di fumare o di mangiare dolci in quantità, o per i continui dolori prendete antidolorifici e/o antinfiammatori, questo non farà altro che aumentare il problema di scompenso energetico. Non sono però qui per parlarvi di quello che fa danno, ma per fare un po' di chiarezza su come funzioniamo.
Dunque dicevo che i principi dello Yin e dello Yang sono due forze opposte e complementari. Questo per la nostra cultura occidentale è una contraddizione in termini. Per noi se due forze sono opposte devono essere in lotta, questa è la nostra visione abituale. Se comprendiamo il concetto di questi due principi dovremo abituarci all’idea contraria! Opposta significa solo che sta dall'altra parte, ma che la funzione del primo non è più importante del secondo e che quello che ora si trova in alto, grazie al reciproco scambio, poi si troverà in basso, ciò che è fuori ora, poi si troverà dentro e così via. Questa intercambiabilità ha il privilegio di beffarsi del giudizio. Nella nostra cultura siamo abituati a pensare che se c’è opposto deve esserci per forza un buono e un cattivo, ma non sempre è così. Abbiamo mai pensato alle stagioni? Quanti di noi se devono scegliere tra l’estate e l’inverso sanno subito che cosa scegliere?
Ci pensate se fosse sempre estate dappertutto e ovunque? Potremmo andare a cercare un po’ di refrigerio perché oggi esistono i condizionatori. Ma come mai in quel caso il freddo lo accoglieremmo come una manna dal cielo? Naturalmente potremmo poi parlare di tutti i benefici del freddo che con sé porta l'inverno o del freddo in generale. Così pure come del caldo e dell'estate Ognuna di queste stagioni ha il suo valore nell'essere se stessa e trova il suo compimento quando sfuma, attraverso le stagioni intermedie, nel suo opposto. Questa legge funziona anche per noi e per l’equilibrio del nostro corpo. Cosicché quando nel nostro corpo queste due forze sono in squilibrio allora si parla di scompenso, e più precisamente di carenza ed eccesso. Lo Yin rappresenta, l’acqua, il freddo, la terra, l’interno il buio, ma anche il femminile, il nutrimento, il rifugio... Per cui se tutti questi aspetti nel nostro corpo sono in carenza avremo per contro un eccesso di Yang. Quindi un eccesso di calore, di secco, di maschile, di esterno di luce…. L'immagine in alto rappresenta il simbolo del Tao il cui ampio significato per comodità traduciamo con il sostantivo “Via “ anche se questo è altamente riduttivo.
Chissà quante volte abbiamo visto questo simbolo e magari ci siamo domandati cosa volesse rappresentare. Ecco, quelli all’interno sono i due principi o forze che stanno alla base del Taj chi e della medicina tradizionale cinese. Lo Yin la parte scura, lo Yang la parte chiara. E i punti come due occhi, nelle due opposte forze definiscono il limite entro il quale, sussistendo una prevalenza di un principio sull’altro, questo si capovolge nel suo opposto e i due principi ritrovano armonia ed equilibrio su un piano differente. Quindi l’equilibrio consiste nel mantenere pur nel movimento fluido queste due forze entro i propri confini. Ovviamente questa che vedi rappresentata è un’immagine bidimensionale, puoi immaginarla in 3 D e in movimento, dove la parte bianca si alterna con quella nera e dove il dentro diventa fuori?
Ora occorre saper mettere in atto la legge del Tao, in cui i due principi opposti, ma complemetari ritrovano forza dalla loro essenza scambiandosela vicendevolmente attraverso il movimento. Che ne dici come progetto per il futuro? Dedicato alla tua rivitalizzazione.
Margherita
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