Quando sei arrabbiato, sentilo e basta. Non cercare di “non sentirti arrabbiato”; non faresti altro che dividerti in due, e finiresti per attaccare, o reprimere, nella tua ricerca di sollievo. Non pensare al provare rabbia, allora. Sentila e basta. Sii presente con le sensazioni vive, impetuose, brucianti, nell’addome, nel torace, nella gola, nella testa. Invita l’amorevole attenzione nella profondità del vulcanico cuore della rabbia. Permetti alle sensazioni di formicolare, pulsare, vibrare, palpitare. Respiraci dentro, ammorbidisciti. Nobilita la loro esistenza. Lascia cadere la parola “rabbia”, ora; connettiti semplicemente con ciò che è vivo. Sii lo spazio per le sensazioni impetuose, ciò che le accoglie amorevolmente. Sappi che queste sensazioni non sono un errore; non stai facendo nulla di sbagliato. La rabbia non è né “cattiva”, né “negativa”, né “non spirituale”, né un sengo di debolezza. Sei vivo. E hai diritto a TUTTE le tue emozioni. Non hai bisogno di agire in base ad ess